Transvulcania, Kilian quasi pronto per essere leggenda
Vittoria e record un una corsa da sogno
Per l'ennesima volta ci siamo cascati. Dopo un finale di coppa del mondo di sci alpinismo non dei migliori e dopo il secondo posto al Trofeo Mezzalama, veloci a classificarlo come una clamorosa sconfitta, ci siamo fatti balenare in testa la malsana idea che Kilian fosse battibile. Le premesse d'altronde c'erano tutte. Una lista di big schierati alla partenza come capita di rado, atleti americani agguerritissimi con ore e ore di preparazione nelle gambe e nella testa. Per spezzare la monotonia, avevamo anche trovato in Sage Canaday la nuova star modiale dell'ultra running in grado di competere con il talento spagnolo già alla sua prima esperienza in un ultra in montagna. Come ulteriore scusante, poi, avevamo dalla nostra anche un'unica settimana di allenamento nella corsa. Non verificata, mai dichiarata dallo stesso Kilian ma utilissima per autoconvincerci. Infine, avevamo dalla nostra anche un fantastico record di 6h58'44'' ottenuto lo scorso anno dall'americano Dakota Jones. Difficile ripetere quanto avvenuto in quella che fu definita la corsa del secolo.
LO STRATEGA - Apparentemente ci hanno provato in molti, dallo stesso Sage Canaday, a Timothy Olson e Luis Alberto Hernando. In realtà, come al solito, è stato lo stesso Kilian che ha consentito agli altri di provarci. Sempre con lo stesso stile, sempre con la stessa genialità tattica. Pochi minuti di distacco in tutte le situazioni, giusto per creare suspance e allo stesso tempo per controllare perfettamente la situazione. Lui ha una dote innata di illudere gli avversari trasformandoli inconsapevolmente in utili lepri. Caso unico nello sport, però qui abbiamo un atleta che è più veloce di qualsiasi lepre. Ma loro, come noi, ogni volta ci cascano e come è giusto e bello che sia, ci provano.
UN PALCOSCENICO PERFETTO - Le Skyrunning World Series in questo momento sono la massima espressione del movimento. La ISF ha saputo dare vita a una strategia nata sulla base di 20 anni di attività. I più forti atleti del momento, un percorso da favola, una totale condivisione con gli organizzatori, un parterre di media di altissimo livello e, come cornice, un coinvolgimento di pubblico come mai si è visto in nessun'altra gara in questa disciplina. Una vetrina internazionale per questo sport, un vero e proprio luna park per gli atleti.
UN TEMPO DA RECORD - 6h54'09'', questo è il tempo finale che Kilian Jornet ha impiegato per percorrere gli 83 km della Transvulcania. Secondo classificato, Luis Alberto Hernando in 6h58'31'' anche lui sotto il precedente record. Gradino più basso del podio per Sage Canaday che chiude in 7h09'57''. Dietro, tutti atleti il cui nome mette i brividi, in grado di vincere più gare nel corso di una stagione.
E ADESSO COSA GLI CHIEDIAMO? - Kilian ci ha deliziato nello sci alpinismo, nella corsa outdoor in qualsiasi sua distanza, dai vertical alle 100 miglia, nei grandi record e ultimamente anche nell'alpinismo. Ha semplicemente vinto tutto quello che c'era da vincere. Ha stravolto la comunicazione di questo sport, anzi è la stessa che è incomiciata proprio con lui. A questo punto, non si può che chiedergli di diventare definitivamente leggenda. Come Fausto Coppi nel 1949, con quei 192 mitici km di fuga, anche in questa disciplina agli appassionati manca solo più di sognare di poter vivere qualcosa di simile. si, proprio un sogno, quello vederlo correre senza calcoli, dove si lascia andare completamente al suo istinto. Qaulcosa di simile all'UTMB del 2008 dove dopo 30 km, da esordiente nella distanza, si stufò di correre con l'esperto Dawa Sherpa e si involò da solo nell'uscurità del Col du Bonhome con la prospettiva di dover correre ancora per 130 km. A distanza di 5 anni, però, il ragazzo di strada ne ha fatta molta ne verrebbe fuori qualcosa di devastante per chiunque pensasse anche solo per un momento di competere con lui nei primi km. Forse non sarà mai realizzabile perchè potrebbe non rientrare nella sua personalità, estremamente rispettosa di tutto e di tutti. Tentare non nuoce e questa sarà la prima cosa che gli chiederemo a Zegama. Giusto per proclamarlo leggenda ancora in attività e non solo, banalmente come spesso accade, a fine carriera.
TOP 10 UOMINI
1. Kilian Jornet (Salomon) - 6h54’09”
2. Luis Alberto Hernando (Adidas) – 6h58’31”
3. Sage Canaday (Scott Sports) – 7h09’57”
4. Timothy Olson (The North Face) – 7h11’53”
5. Patrick Bringer (Sigvaris) – 7h17’19”
6. Francois D’Haene (Salomon) – 7h17’43”
7. Cameron Clayton (Salomon) – 7h17’47”
8. Miguel Caballero Ortega (La Sportiva) – 7h30’49”
9. Cristofer Clemente – 7h37’40”
10. Marcin Wierc (Poland Skyrunning)– 7h52’21”
TOP 5 DONNE
1. Emelie Forsberg (Salomon) – 8h13’22”
2. Nuria Picas (FEEC) – 8h19’30”
3. Uxue Fraile (Adidas) – 8h44’48”
4. Nathalie Mauclair (LaFuma) – 8h46’14”
5. Emilie Lecomte (Quechua) – 10h14’05”
Emilie Lecomte, non solo Transvulcania
La forte trail runner francese anche alla Ronda dels Cims e Ice Trail
È una delle favorite della Transvulcania che si correrà domani sull'Isola di La Palma, alle Canarie, anche se, forse, la distanza è un po' troppo corta per lei: Emilie Lecomte, classe 1979, Team Quechua. Il suo curriculum non è da poco con numerose vittorie di peso: Diagonale des Fous (2012 e 2009), Ardechois (2012), Andorra Ultra Tral (2011) Le Grand Raid 73 (2011), Trail des Aiguilles Rouges (2010), La 666 Occitane (2010) e Les Draves du Vercors (2009). E’ anche la detentrice del record sul sentiero Gr 20 che percorre tutta la Corsica da nord a sud (il record maschile è detenuto da Kilian Jornet).
LA STAGIONE 2013 - Ambizioso il programma per il 2013 con in calendario anche tre gare del circuito Ultra - Skyrunner World Series (Transvulcania, Ronda dels Cims a giugno e Ice Trail Tarentaise a metà luglio). Poi sarà presente all’UTMB a fine agosto e nuovamente alla Diagonale des Fous sull’isola della Réunion a ottobre. Per Emilie, quindi, un calendario importante con il quale si confronterà costantemente con le migliori al Mondo della specialità. A partire da domani quando dovrà vedersela, tra le altre, con la svedese Emelie Forsberg, la spagnola Nuria Picas e la brasiliana Fernanda Maciel lungo gli 83 km della Transvulcania.
Emilie è in forma ed è reduce da due settimane in Nepal in cui ha corso il Trail des 3 Vallées organizzato dal compagno di Team, Dawa Sherpa... e la stagione è appena iniziata…
Marco De Gasperi: 'ricomincio dall'Orobie Vertical'
Il piu' volte campione del mondo sta testando la condizione
Una primavera nella quale non è mai veramente riuscito a ingranare e ha dovuto annullare alcuni impegni previsti, per esempio a Hong Kong e a Lanzarore. Marco De Gasperi, il forte runner bormino più volte campione del mondo di Corsa in Montagna, ha lottato negli ultimi mesi contro un fastidioso dolore al ginocchio. Dopo numerose visite mediche sembra che Marco, proprio in questi giorni, stia meglio. «Penso di rientrare all'Orobie Vertical (in programma il 2 giugno, ndr) per testate la condizione in gara e poi, in funzione delle sensazioni di gara, vorrei fare la prima gara del Campionato Italiano di Corsa in Montagna a Imperia, vediamo come va, intanto sarò a Zegama per vedere il percorso perché l'anno prossimo mi piacerebbe farla». In bocca al lupo Marco!
Le Porte di Pietra, la parola agli organizzatori
120 persone e 21 mezzi per la sicurezza in gara
Fulvio Massa, presidente dell’associazione Gli Orsi e responsabile generale de Le Porte di Pietra, alla vigilia della gara ci racconta cosa sta dietro all’evento con un accenno particolare al tema della sicurezza.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO - Domani saranno presenti sul percorso circa 120 persone della Croce Rossa Italiana di cui 3 medici e 20 addetti del soccorso in montagna e speleologico. A livello di mezzi, abbiamo invece 2 ambulanze medicalizzate, 5 ambulanze normali e 2 ambulanze fuoristrada più 12 quod pronti a spostare i sanitari lungo i tratti di percorso non raggiungibili dai mezzi. Cerchiamo di fare il massimo per essere pronti a fronteggiare qualsiasi emergenza.
IL PIANO PROGRAMMATICO PREVENTIVO - Quest’anno, per la prima volta, e penso che sia la prima volta in Italia, abbiamo fatto un piano programmatico preventivo sull ‘assistenza in gara. Si tradda di un dossier di circa 50 pagine con tutto quello che abbiamo progettato a tavolino nelle numerose riunioni pre gara. Il piano programmatico è depositato presso la Croce Rossa regionale che è quindi perfettamente al corrente di tutto quello che faremo in tema di sicurezza preventiva. C’è poi un filo diretto tra l’unità di soccorso presente qui a Cantalupo Ligure e quella regionale. Credo sia un grande valore aggiunto che da tranquillità a noi ma penso che la dia anche agli atleti che possano in questo modo sentirsi ben tutelati. Poi io che sono anche un trailer, consiglio sempre a tutti di partire con la testa sul collo perché non esiste assistenza che ti garantisca di poterti aiutare in montagna, anzi, spesso sono i soccorritori che hanno bisogno dì aiuto. Noi facciamo il massimo per l’assistenza preventiva ma l’atleta non deve mai partire sprovveduto. In caso di problematiche, tutte le decisioni saranno prese da me, in quanto responsabile a livello generale, da Luca Revelli, in quanto direttore di gara da Emanuele Crepaldi come responsabile della sicurezza. Abbiamo già preparato un sentiero di sicurezza da utilizzare in caso di brutto tempo. Non faremo passare dalla Croce degli alpini e ruberemo solo circa 3 km alla manifestazione. Quindi, garantiamo lo svolgimento della manifestazione in qualsiasi caso.
LA FORZA DELL’ASSOCIAZIONE- Molti dei nostri associati sono parte attiva nell’organizzazione e nella gestione della gara. Penso che questo sia un aspetto che chi corre percepisce e apprezza. Facciamo praticamente tutto noi, gestiamo le iscrizioni, la consegna pettorali, balisiamo, puliamo il percorso, ci impegnamo nei confronti del Corpo Forestale e del Parco Antola a pulire entro 15 giorni ogni traccia del nostro passaggio. Le Porte di Pietra sono una gara fatta da chi corre per chi corre. La Pro Loco Vignole Borbera, persone fantasatiche che sanno anticipare i problemi e risovere gli imprevisti.
Facchinelli, bis sull'Elbrus
L'atleta La Sportiva si è imposto anche nella SkyMarathon
3h31': Marco Facchinelli, dopo il record di martedì nel Vertical, si è imposto ancora in Russia questa mattina alla Elbrus Vertical SkyMarathon, valida per il campionato russo. La gara, da quota 2350 a 5642 metri, arriva sulla cima della più alta vetta d'Europa. L'anno scorso si era imposto Luis Alberto Hernando in 3h42', record della gara 'over 5000' omologato dalla ISF che ora detiene dunque Facchinelli. I colleghi di Russianclimb, infatti, ci hanno segnalato che nel 2010 Andjej Bargiel ha fatto registrare 3h23'37'' ma il record non appare nella lista di quelli omologati dalla federazione internazionale. Ecco intanto le prime dichiarazioni di Facchinelli: «Gli ultimi 700 metri di dislivello che dura... mi sono fermato un po' di volte... e in cima non sono riuscito a non scoppiare in lacrime... che emozione... questo è SKYrunning... un po' come lo intendevano i precursori come Bruno Brunod».
Le Finestre di Pietra, grande livello tra gli iscritti
Occhi puntati sulla sfida tra Lantermino, Ghisellini e Ponti.
Tra gli iscritti a Le Finestre di Pietra di 37 km alcuni nomi che fanno presagire una gara avvincente e combattuta. Un livello tale che sembra addirittura superare quello presente sulla distanza regina de Le Porte di Pietra di 71 km. Una gara che sarà da seguire in tutte le sue fasi con molta attenzione.
I FAVORITI - Considerando questo inizio di stagione, i pronostici sembrano ricadere su tre atleti in particolare. Danilo Lantermino (Team Lafuma Italia), dopo una stagione 2012 a dir poco eccezionale, si è imposto alla Maremontana di 24 km a marzo. Alberto Ghisellini, ormai un riferimento delle medie distanze in Liguria e non solo, quest’anno si è già imposto al Val Maremola Trail, al Trail di Marmorassi, al Trail dei Gorrei 24 km e al Trail Aschero. Luca Ponti ha invece vinto recentemente il Tuscany Crossing di 50 km ed è arrivato secondo al Trail dei Gorrei.
LA SFIDA PER UN POSTO CHE CONTA - Subito dietro di loro, altri quattro atleti che potrebbero comunque puntare al podio: Fabio Toniolo (Team Salomon Agisko), Giuliano Cavallo (Team Salomon), Giulio Ornati (Team Salomon Agisko), Matteo Ghezzi (Team Salomon). Infine, almeno altri 5 atleti che si giocheranno un posto nella top ten: Fulvio Chilò (Team Tecnica), Jarno Venturini (Team Tecnica), Maurizio Scilla (Team Lafuma), Raffaele Grassi (Gli Orsi), Simone Zaccone (Team Salomon Agisko).
In campo femminile i pronostici dicono tutti Laura Mustat, vincitrice della Maremontana di 24 km a marzo. Tra le altre pretendenti al podio, anche Carmela Vergura (Valetudo Skyrunning).
Le Porte di Pietra, attesa per la classicissima
Tutto prondo per la settima edizione della gara piemontese
Percorrendo la strada della Val Borbera, ad un certo punto la stretta valle si allarga e le ripide pareti rocciose lasciano il posto a un orizzonte fatto di ampie vedute su prati e boschi. A fare da sfondo, le cime dell’Appennino Ligure, fino ai 1.700 metri del Monte Ebro. Nel punto esatto dove la stessa valle svolta a destra, prima del pianoro dove è ubicato il paese di Cantalupo Ligure, questa raggiunge la sua larghezza minima e le ripide pareti che si bagnano nel Torrente Borbera sembrano disegnare una porta d’accesso a un nuovo territorio. Ed è proprio da questo punto, Pertuso, che si entra in uno dei regni del trail piemontese, nel regno de Le Porte di Pietra. Sabato si disputerà la sua settima edizione su un percorso ormai consolidato negli anni di 71 km e 4.000 m D+.anche quest'anno la gara fa parte del circuito Salomon Trail Tour Italia.
DAI PIONIERI AI GIORNI NOSTRI - Tutto iniziò nell’ormai lontano 2006 quando, nella sua edizione zero, arrivarono primi a pari merito il piemontese Marco Olmo e l’argentino Pablo Barnes. Il loro tempo finale fu di 9 ore e 3 minuti. L’anno successivo, con la prima edizione ufficiale, Pablo Barnes si prese la rivincita e andò a vincere in solitaria in 7h51’, con un vantaggio di 15 minuti su Flavio Gadin. Dal 2009, ha inizio invece il dominio targato Silvano Fedel che vince l’edizione in 7h36’, davanti a Marco Zarantonello. Nel 2010, Fedel si riconferma ma il suo tempo di 8h20’ fu viziato dalle avverse condizioni del percorso. Dietro di lui, Enrico Camarda concluse in 8h40’.
L’ANNO DEL RECORD - L’edizione de Le Porte di Pietra che tutti gli appassionati della disciplina ricordano con più emozione fu sicuramente quella del 2011. Silvano Fedel, Guliano Cavallo e Daniele Fornoni diedero vita a una sfida memorabile che si risolse solo nell’ultima parte di gara. Fedel andò a cogliere il suo terzo successo consecutivo stabilendo anche il nuovo record della corsa in 7h21’19’’. Un tempo che per qualcuno rappresenta un sogno, per molti un semplice miraggio. Cavallo giunse secondo in 7h30’, anche lui sotto il precedente primato. Terzo Fornoni in 7h42’.
L’ANNO DEL GRANDE CADO - L’edizione 2012 sarà invece ricordata per il caldo che ha colpito la Val Borbera nei giorni della gara causando numerosi ritiri. Vinse Matteo Pigoni, facendo comunque registrare un ottimo 7h35’22’’, davanti a Cristiano Campestrin in 8h03’ e Pablo Barnes in 8h30’.
LE ATTESE DI QUEST’ANNO - Sabato saranno presenti al via come di consuetonomi importanti del trail italiano. I pronostici dicono Matteo Pigoni e Daniele Fornoni con un Sergio Vallosio che cercherà di confermare l’ottimo avvio di stagione. Ma la lista dei pretendenti alla vittoria finale sembra essere molto lunga. A partire da Stefano Trisconi che con il secondo posto alla Maremontana ha dimostrato di essere nel gruppo dei primi. Proprio la Maremontana avrebbe dovuto essere un bel banco di prova per questi quattro atleti ma la classifica finale, con la Vittoria di Segio Vallosio non ha visto Matteo Pigoni e Daniele Fornoni ritiratisi per le condizioni meteo. A seguire, altri atleti possono sicuramente dire la loro come Michael Dola, recentemente ottimo quarto classificato all’Elba Trail, Fabio Pozza, un nome nuovo di questo avvio di stagione con l’ottimo terzo posto all’ultimo Gorrei, Davide Ansaldo, dato in grande forma, e Roberto Beretta, dotato di esperienza e di grande regolarità nelle ultra.
Presentata l'International SkyRace
Il 9 giugno la terza tappa de La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup
Il comitato organizzatore dell'International SkyRace Valmalenco Valposchiavo ha scelto la sede della Comunità Montana Valtellina di Sondrio per presentare oggi la terza tappa del prestigioso circuito 'La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup' in programma il 9 giugno sulle distanze di 31 e 16 km. A fare gli onori di casa ci ha pensato il vice presidente della comunità montana Dario Ruttico: «La International SkyRace Valmalenco - Valposchiavo è a tutti gli effetti una manifestazione di riferimento a livello europeo e mondiale per una disciplina che di anno in anno cresce in maniera esponenziale. Una manifestazione che promuove e veicola le potenzialità turistico sportive delle valli italiane e svizzere. Il tutto con un’organizzazione eccellente che è esempio da seguire per il settore e non solo». Il primo cittadino di Lanzada, Marco Negrini, ha invece sottolineato l’importanza storico - culturale dell’evento: «Lo slogan associato a questa gara 'sulle tracce dei contrabbandieri' poteva sembrare provocatorio e fuori luogo visto che andava quasi ad esaltare un’attività illegale molto in voga anni addietro. Io però lo ritengo azzeccato visto che, nell’ottica di promozione del territorio, ci sta anche fare conoscere quella che è la storia delle nostre valli. Ci terrei inoltre a rimarcare il valore sociale di questa SkyRace che coinvolge qualcosa come 700 volontari di Sportiva Lanzada e Sportiva Palù di Poschiavo. Un grazie di cuore a tutti loro per l’encomiabile lavoro che ogni anno svolgono dietro le quinte».
IL PERCORSO - Ad entrare nei dettagli ci ha invece pensato Moreno Raselli: «Come lo scorso anno proporremo la gara clou da 31 km (dislivello +/- 1850 m) e la mini da 16 km (dislivello +/- 1100 m). Per la prima, motivi logistico-organizzativi ci impongono di mantenere il tetto massimo di 500 concorrenti; invito quindi top runner e semplici appassionati ad affrettarsi nel dare la loro adesione. L’essere inseriti nel circuito La Sportiva Gore-Tex Cup ci garantirà la presenza di diversi big della specialità sponsorizzati da questi famosi brand, ma da parte nostra manterremo massima attenzione verso tutti i concorrenti. Non a caso si è pensato di omaggiare ogni singolo corridore con una foto ricordo griffata Pantacolor, l’agenzia piemontese da diversi anni collabora con noi».
PRIME ADESIONI - «Avremo il pluri vincitore Robert Krupicka, il romeno Ionut Zinca, lo spagnolo Miguel Caballero, tutti i più forti skyrunner italiani e i il talento colombiano Antonio Padua - ha incalzato il direttore gara Gianmario Nana -. Le iscrizioni on line sono già attive sul nuovo portale www.international-skyrace.org».
Continuano gli arrivi alla Transvulcania
I pronostici americani dicono Sage Canaday
A meno di tre giorni dall’evento, sono presenti sull’isola praticamente tutti i pretendenti alla vittoria finale. Dall’America, dopo Timothy Olson, ieri sono arrivati anche la super star Anton Krupicka, il nuovo talento a stelle e strisce Sage Canaday e il neo acquisto del Team Salomon, Cameron Clayton.
CANADAY SUPER FAVORITO - Si preannuncia quindi una sfida nella sfida, con i più forti atleti americani del momento impegnati finalmente nella stessa gara lungo gli 83 km della Transvulcania. Da oltreoceano, i pronostici sono tutti per Sage Canaday. Recentemente protagonista alla Tarawera Ultramarathon e alla Lake Samona 50 km con vittoria e record della gara. Nella prima gara, in Nuova Zelanda, Canaday è arrivato davanti a Timothy Olson mentre nella seconda, in America, è arrivato davanti a Cameron Clayton.
L’INCOGNITA KUPRICKA - Per l’atleta di Boulder, Colorado, si tratta della prima gara stagionale. Dopo il suo secondo posto al Cavalls del Vent a fine settembre, dietro Kilian Jornet, un bel banco di prova al termine di molti mesi di allenamenti durissimi.
Marco Facchinelli, vittoria con record all'Elbrus
L'atleta italiano s'impone nelle Vertical Series
E' stato ufficializzato il tempo di Marco Facchinelli (Team La Sportiva), vincitore dell'Elbrus Vertical Kilometer in Russia. Su un percorso completamente innevato, un dislivello positivo di 1.000 metri e uno sviluppo di circa 4 km, l'atleta trentino è giunto ai 3.550 di quota dell'arrivo in 44'48'. Una performance che non ha lasciato molto spazio agli avversari. Alle sue spalle, i russi Vitaly Shkel in 46'22'' e Kostantin Savchuk in 46'23''. Il sue tempo è risultato essere di 9 secondi inferiore a quello fatto registrare lo scorso anno dal connazionale Marco De Gasperi, stabilendo così anche il nuovo record della corsa. In campo femminile, vittoria della russa Larisa Soboleva in 51'08'' davanti alle connazionali Zhanna Vokueva (Team Salomon), per soli 4 secondi, e Elena Kravchenko. Il calendario delle Vertical Series 2013 continua con il Cara Amòn Vertical Kilometer che si svolgerà il 18 maggio a Barruera, in Spagna.
Maratona della Valle Intrasca, appuntamento il 2 giugno
Gara a coppie di 32,6 km e 'mezza' Maratonina
Sono oramai in pieno svolgimento i preparativi per la trentanovesima edizione della Maratona della Valle Intrasca e per le molte iniziative collegate che animeranno il lungolago di Verbania Intra nel weekend che va dal 31 maggio al 2 giugno. Prima di tutto gli eventi sportivi. Alle ore 8 del 2 giugno parte la Maratona della Valle Intrasca, gara di corsa in montagna a coppie della lunghezza di 32,6 km con un dislivello di 1501 metri dal lungolago di Intra fino al rifugio di Piancavallone e ritorno. La manifestazione è organizzata dal CAI Verbano Intra a cui dalla trentaquattresima edizione si è affiancata L’AVIS di Verbania che, sottolinea Marco Maierna, presidente delle sezione «ha tra i principi statutari quello di promuovere lo sport pulito, la salute e la forma fisica».
UNA GARA STORICA - «Si tratta di una gara storica che vuole unire idealmente gli elementi caratterizzanti il nostro territorio - dice Alberto Francioli, patron della corsa - il lago e la montagna in un percorso che unisca Verbania alle sue valli. La formula a coppie - maschile, femminile e mista - vuole in qualche modo riproporre quei valori di solidarietà che sono tipici della montagna e delle sue genti».La formula a squadre tra l’altro, pur non essendo frequentissima nelle skyrace, è invece utilizzata nelle gare di scialpinismo a cui la Maratona della Valle Intrasca si ispira. Il Mezzalama delle Lepontine? Chissà… Adriano Montuschi, con un passato da atleta di primo livello nel mezzofondo, ora responsabile del percorso con Massimo Agnelli, ritiene che la Maratona «sia una gara completa che vede di solito primeggiare atleti che si destreggiano bene in salita ma che sono in grado di tenere ritmi elevati in discesa e nei tratti in piano». Il percorso infatti prevede un avvio su strada e alcuni chilometri pianeggianti prima di iniziare la salita verso Piancavallone da cui si scollinerà con una discesa veloce e a tratti abbastanza tecnica per tornare al luogo di partenza. «La parte finale, con alcuni chilometri di pianura - dicono gli organizzatori - spesso ha fatto la differenza perché atleti con ancora birra in corpo che possono tenere un ritmo sostenuto, spingendo sull’acceleratore, possono fare la differenza». È stato così ad esempio nel 2011 quando la gara si è decisa negli ultimi chilometri.
MARATONINA - Per chi volesse 'assaggiare' le strade della Maratona, c’è anche il percorso breve - la Maratonina della Valle Intrasca, giunta alla settima edizione - che prenderà il via alle 8,30 del 2 giugno con un percorso 'nervoso' di 16.9 km e un dislivello di 353 metri. Un percorso da ritmo (lo scorso anno il vincitore ha impiegato 1h14.57) dove sono però necessari anche forza sulle salite e occhio attento sulle discese che possono anche essere affrontate con una certa decisione.
FAVORITI E MONTEPREMI - Le iscrizioni stanno procedendo speditamente con grande soddisfazione degli organizzatori; a circa un mese dal via sono 124 le coppie già iscritte e quindi il record della passata edizione (177 coppie iscritte) è nel mirino. Radio corsa annuncia che i big cominciano a scaldare i motori: si rivede la coppia vincente di due edizioni fa Alberto Comazzi (nazionale di Winter Triathlon) - Giacomo Chiolini a cui renderanno certamente la vita difficile i fortissimi ossolani Mauro Bernardini - Ennio Frassetti, già vincitore della scorsa edizione con Comazzi. Il mondo dei runner sussurra di altre coppie di primo livello in preparazione e quindi i prossimi giorni saranno decisivi. Ad esempio si attende di conoscere cosa farà in questa edizione la pluricampionessa di casa Manuela Brizio trionfatrice la scorsa edizione con Cecilia Mora con il tempo di 3h13.31 ma che vanta anche un terzo posto assoluto con 3.08.49. Moltissime le coppie miste anche composte da corridori di razza che certamente non verranno a Intra a fare una passeggiata. Molto nutrita la presenza di atleti da fuori regione (anche qualche straniero!) tra cui potrebbe celarsi qualche coppia super sconosciuta agli organizzatori. Nutrito il montepremi che quest’anno supera i 6000 euro (non sono previsti premi in denaro); saranno premiate le prime 15 coppie della classifica assoluta, femminile e mista. Fantastico pacco gara, medaglia ricordo coniata per l’occasione e pranzo per tutti i partecipanti. La Maratona non è più solo una corsa ma una serie di eventi che, come dice Franco Rossi, neo presidente del CAI Verbano Intra: «hanno come obiettivo quello di avvicinare e fare conoscere quante più persone possibili allo sport e alla montagna». Ecco quindi in sintesi gli altri appuntamenti della tre giorni che comporranno la prima Festa della Montagna… al lago, che vuole celebrare le montagne e i loro protagonisti in attesa di lanciare gli atleti alla partenza il 2 giugno. Via il 31 maggio con la serata del 'navigar per monti', storie ed avventure nella parole di alcuni protagonisti dell’alpinismo locale. Subito dopo le cena dei 'mitici' Pacian di Intra che hanno definito per i tre giorni di festa un menù da favola. Al sabato, dal mattino e fino alla chiusura della manifestazione, si potrà provare l’arrampicata sul muro con gli istruttori del CAI e al pomeriggio, dalle 17 in poi, la corsa dei campioncini 'Sgambettata dei ragazzi in gamba', riservata ai ragazzi delle scuole elementari e medie. Il tam tam nelle scuole è già iniziato e anche qui sarà corsa a chi porta più bambini perché la scuola più numerosa riceverà un premio in denaro da destinare all’acquisto di attrezzature sportive. Per info e iscrizioni: www.caiverbano.it - www.maratonavalleintrasca.it
Sabato 25 maggio torna il Trail del Monte Soglio
Sarà la seconda prova de 'La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup'
Torna il Trail del Monte Soglio con un percorso di 63km e 3500m pressoché invariato rispetto al 2012. Nei suoi cinque anni di vita, la gara sulle prealpi Canavesane si è evoluta, è migliorata ed è diventata una classica del calendario trail italiano lasciando però immutato lo spirito che la contraddistingue. Insieme con La Sportiva il c.o. ha deciso di compiere un passo rivoluzionario nel panorama delle corse in natura: unire i movimenti dello Sky Running e del Trail.
TRAIL & SKY - Quest’anno il TMS farà parte del “La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup”, circuito che fino al 2012 era prettamente dedicato alle skyrace.
Il c.o. lancia così un amichevole guanto di sfida ai corridori del cielo, ma allo stesso tempo li invita ad assaporare i piaceri del trail running e a constatare, per sorprendersi, che una gara in montagna di 60km non è una cosa impossibile ma può anzi donare momenti indimenticabili in cui si può conoscere maggiormente se stessi e si apre con l’avversario un rapporto di condivisione e amicizia introvabile in 'gare corte' dove tutto è più agonistico.
E così già alcuni atleti skyrunners del team ufficiale La Sportiva hanno accolto l’invito e confermato la loro presenza. Dalla Spagna, per esempio, correranno sui sentieri piemontesi Miguel Caballero Ortega, David Lopez Casta e Dani Tristany Cara. Sarà interessante quindi scoprire come questi atleti affronteranno la fatidica salita al Monte Soglio. Ma anche come daranno filo da torcere ai migliori ultratrailer italiani che, a loro volta, si batteranno per conquistare il titolo di Campione Italiano di Ultratrail.
CAMPIONATO ITALIANO IUTA - Quest’anno infatti il TMS sarà tappa unica del Campionato Italiano di Ultratrail IUTA e diversi top runners sono già presenti nell’elenco iscritti del Gir Lung: Daniele Fornoni, Danilo Lantermino, Stefano Ruzza, Paolo Bert, Diego Vuillermoz; e tra le ragazze Raffaella Miravalle, Cecilia Mora, Sonia Glarey, Lisa Borzani Ma il titolo di vincitore del Trail del Monte Soglio 2013, maschile o femminile, potrebbe anche finire in Ungheria al grande Csaba Nemeth o in Svizzera alla 'terribile' Maja Meneghin-Pliska.
ISCRIZIONI - Le iscrizioni chiuderanno inesorabilmente il 15 maggio. L’appuntamento per tutti gli appassionati di corsa, montagna e natura, sono quindi i sentieri di Forno Canavese (To) nel giorno di sabato 25 maggio, per tifare i grandi della corsa in montagna e far festa tutti insieme al Gogamigoga Party che allieterà il 'terzo tempo' con musica dal vivo e birra Menabrea a fiumi.
DIRETTA STREAMING - Il TMS potrà anche essere seguito in diretta streaming sul sito web www.trailmontesoglio.it o sulla Facebook Page ufficiale www.facebook.com/trailmontesoglio con interviste sul campo e risultati parziali provenienti dai punti di controllo intermedi. Oppure, ancora, in differita su SkySport con la trasmissione “Icarus” che seguirà in 3 puntate l’intero circuito La Sportiva.