I best ager della Patrouille
Grandi prestazioni dei non più giovani
Certamente i giovani hanno brillato in quest'ultima edizione della Patrouille des glaciers: Troillet ha ventotto anni, Ecoeur giù di lì e Anthamatten anche. Giovanissimi anche Kilian, Pastoret e Pinsach. Ma a stupire sono stati personaggi come Rico Elmer che ha più di quarantanni e che è riuscito in un'impresa stratosferica: quella di far segnare un tempo di 6 ore e 23 minuti da Zermatt a Verbier. Non sono giovanissimi nemmeno i suoi compagni Rey e Masserey...
Addirirttura cinquantenni Pech e Massimo Borettaz che erano in squadra con Andrea Basolo: pare che se il Borettaz non avesse perso uno sci nella diga il loro tempo non si sarebbe allontanato dalle sette ore.
I due cognens per loro stessa ammissione non hanno potuto usufruire troppo della raspa per la neve troppo compatta che hanno incontrato sin dalle prime discese dove il Pech ha subito rotto un bastone saggiando il duro della neve trasformata.
Possiamo tranquillamente sostenere che la tecnica a raspa sia completamente superata dalle prestazioni degli sci normali: lo stesso Rico che ha già vinto la Patrouille quando c'era la raspa e gli sci stretti non si sognerebbe più di tornare indietro...
Extraterrestre portami via...
E gli Ufo si sono portati via gli Svizzeri
E' successo poco sopra Zermatt: approfittando delle tenebre si son tirati su gli Svizzeri probabilmente attratti dalla loro tutina rossa, salvo poi accorgersi che avevano catturato altri extraterrestri e così li hanno riportati sulla terra dalle parti del Rietmatten.
Questo è quello che hanno pensato i vari Bon Mardion, Kilian - di solito è lui l'extraterrestre quando c'è da correre - Manny, Blanc... Tutta gente che quando la traccia va all'insù non si fa spingere. Ma questa volta hanno letteralmente mangiato la polvere.
Come andavano 'sti Svizzeri? E chi li ha più visti? Pronti, via! Volatilizzati.
Stupenda prova dei rossocrociati e grande stupore negli occhi dei big dello ski-alp ancora tramortiti da questa grande prova di forza.
Ma la Patrouille è questa e altre storie: sempre gli Ufo portano via uno sci a Massimo Borettaz che dalla diga deve arrivare al Col de Chaux con uno sci solo dal momento che il suo è sott'acqua... E di quella squadra che su sei scarponi ne sono arrivati intieri solo tre a Verbier. E di quella pattuglia svizzera di militari che ha ostacolato il sorpasso di Troillet che aveva Ecoeur al traino. E poi dicono che i populaire favoriscono e danno strada solo ai propri nazionali...
E poi c'è stato un ragazzone che al Col de Chaux si è messo a piangere lacrime per la fatica. E poi Gadin che non vede una chiazza di pietre e salta per aria rompendosi un dito, ma la Patrouille l'ha conclusa ugualmente.
Tutto questo è Patrouille.
Patrouille, anche record femminile
Le condizioni ottimali del manto nevoso hanno favorito questi tempi
La pattuglia svizzera femminile ha stabilito il nuovo record della Zermatt - Verbier: 7.41.18.
Ma a strabiliare è lo splendido tempo della pattuglia maschile. Ne abbiamo parlato con Manfred Reichegger che ha cercato di raccontarci e darsi una spiegazione sull'andamento di questa gara che gli è anche costata la Coppa del Mondo.
«Si è capito sin da subito che gli Svizzero erano in grande forma: già dalla prima salita mi sono trovato con Kilian e Blanc nel tentativo di acchiappare il terzetto svizzero ma nessuno di noi è riuscito a contenere il distacco e se pensiamo alla forza di Kilian in salita è tutto detto. Poi i minuti volano e quando la gara è andata passano anche molto in fretta per cui il distacco diventa pesante.»
Troillet ha dunque vinto la Coppa del Mondo davanti a Reichegger, Kilian Jornet, Bon Mardion e Lanfranchi a conclusione di una stagione molto dura per gli atleti.
maschile
1. Troillet - Anthamatten - Ecoeur 5.52.20
2. Reichegger - Eydallin - Lanfranchi a 30.42
3. Rey - Masserey - Elmer a 31.00
4. Jornet - Pinsach - Sola a 35.57
femminile
1. Etzensperger - Gex-Fabry - Troillet 7.41.18
2. Pedranzini - Martinelli - Rocca a 41.02
3. Mabillard - Zimmermann - Dusautoir a 54.06
Patrouille da record
Tempo splendido e ottimo innevamento e in pista ci sono 2000 concorrenti
In questa Patrouille abbiamo visto tanta Svizzera: l'epilogo di Coppa del Mondo ha infatti premiato Florent Troillet che si è aggiudicato il prestigioso trofeo grazie a questa splendida vittoria in pattuglia con Anthamatten e Ecoeur. Un successo che si è costruito subito dopo la partenza con una frazione di corsa veramente esplosiva. Nulla hanno potuto Reichegger - Lanfranchi - Eydallin che quando hanno calzato gli sci avevano già 5 minuti di distacco che di passo in passo è aumentato fino ad assumere le proporzioni bibliche della mezz'ora a Verbier.
Non è andata meglio ai francesi che hanno dovuto ritirarsi per la crisi di Florent Perrier che non è mai riuscito ad entrare in gara.
Record della Patrouille con lo stratosferico 5 ore e 52 minuti che ha fatto gioire il numerosissimo pubblico salito alla Chaux e alla Rosa Blanche per applaudire i rossocrociati.
Grande prestazione anche per la squadra femminile svizzera con una ritrovata Etzensperger che ha vinto per distacco sulle italiane Pedranzini - Rocca - Martinelli queste ultime hanno addebitato questa defaiace alla mancanza di una pila adeguata nella prima discesa.
La seconda pattuglia italiana con Lenzi, Holzknecht e Pedrini ha dovuto ritirarsi per la crisi dell'ultimo dei tre.
Non è andata meglio agli azzurrini Boscacci e Antonioli che nonostante sulla carta fossero nettamente i migliori con l'inserimento di Tissières in pattuglia hanno dovuto piegarsi ai giovani francesi guidati da Gachet.
Neve dura e trasformata che ha facilitato le fasi di discesa. Il clima finalmente non proibitivo in quota ha reso un po' meno dura questa edizione.
Straordinaria la gara di Rey, Masserey e Elmer che sono arrivati a Verbier in terza posizione appena dietro alla squadra italiana.
Massiccia la presenza sul tracciato, oltre che di spettatori, di polulaires che in varie occasioni hanno ostacolato il passaggio degli atleti di Coppa del Mondo. Nel canale della Rosa Blanche abbiamo assistito ad un Troillet, che aveva al traino Ecoeur, ingarbugliarsi in un populaire che non gli dava il passo...
Patrouille des glaciers
Ultima discesa, tutto ok
Siamo saliti questa mattina al Col de la Chaux, prima parte in funivia e poi con le pelli. Lo scopo era quello di percorrere l'ultima discesa della Patrouille quella che dal colle, situato a 3000 metri, porta fino ai 1500 metri di Verbier.
La neve era tutta trasformata anche in alto dove i militari stavano allestendo la piazzuola di cambio pelli. Dobbiamo comunque segnalare che anche tutta la prima parte era battuta per cui gli atleti potranno sciare per 1500 metri di dislivello tutto in pista. Durante la discesa abbiamo incontrato neve molto dura in alto, sciabile nella parte centrale e molto bagnata in basso, nel bosco. Dal momento che la gara dovrebbe transitare attorno alle nove del mattino, almeno per i primi, ci dovrebbero essere condizioni di manto nevoso estremamente duro e compatto sempre che ci sia azione di rigelo durante la notte. Nell'ultima parte nel bosco, quella che arriva a Verbier, la neve è stata riportata e battuta, non abbiamo comunque incontrato alcun problema di sassi o radici tanto da ritenere che domattina presto le condizioni non possano che essere migliori.
The Big Race, decollo?
Presentato a Verbier il programma dell'Ismf per la Coppa del Mondo
A Verbier in un ambiente prettamente «Patrouille», attorniati da militari, da autoblindo e con aerei militari che sfrecciavano nel cielo, si è tenuta la tanto attesa presentazione del circuito The Big Race. In realtà in questo sito ne abbiamo parlato già un mese fa anche se, dopo due ore che l'articolo era apparso, abbiamo preferito sospenderlo per non bruciare la novità che avrebbe invece dovuto essere presentata alla stampa oggi.
Che cos'è The Big Race. Un circuito di gare importanti, le più importanti sotto certi aspetti, che dovrebbero chiudere la Coppa del Mondo disputandosi fra fine febbraio e fine aprile. Ma andiamo per gradi: la Coppa del Mondo 2010-2011 dovrebbe comprendere nove appuntamenti: 5 gare individuali fra dicembre e febbraio e quattro a squadre nella restante parte della stagione.
Delle cinque individuali in Italia hanno presentato domanda la Transcavallo e la Val Martello, le altre dovrebbero essere scelte all'estero.
Per quanto riguarda le Big Race si attingerà a una rosa di sei sette gare che saranno sempre le stesse fino al 2014, vale a dire: Tour du Rutor, Mezzalama, Pierra Menta, Adamello Ski Raid, Mountain Challenge a Tromso in Norvegia e PiotrMalinowski Memorial in Polonia. La settima gara inserita dovrebbe essere la Patrouille che per ora si riserva di analizzare alcuni aspetti programmatici del circuito per aderire o meno.
Solo quattro di queste gare completeranno il calendario per cui, dal momento che solo la Pierra Menta sarà in calendario ogni anno, le altre si alterneranno con cadenza biennale: la prossima stagione sarà la volta di Adamello Ski Raid, Mezzalama, Pierra Menta e una delle due gare al nord.
Alla presentazione erano presenti tutti patron storici delle grandi manifestazioni. Fra di loro abbiamo sentito l'opinione autorevole di Adriano Favre del Mezzalama: «Se questo circuito non dovesse decollare noi continueremmo tranquillamente per la nostra strada, d'altronde le nostre rispettive gare non hanno bisogno di far parte di alcun circuito per avere concorrenti... Tuttavia siamo tutti uniti nel portare avanti questa grande opportunità di divulgare ancor più ad alto livello questa disciplina.» Grande comunione di intenti fra i grandi... «E' ovvio - ha ribadito Adriano - che questa Big Race creerà qualche polemica, soprattutto per chi non ci entrerà da subito ma sicuramente ci sarà spazio per quelle gare che hanno dimostrato di avere i numeri per sostenere un discorso internazionale di alto livello.»
E le federazioni? Altro tasto dolente: come si muoveranno? A giorni conosceremo le loro posizioni. Per ora parte l'iniziativa The Big Race.
«Lo scialpinismo deve diventare disciplina olimpica»
Il presidente Morzenti in campagna elettorale alla Tre Valloni
«Lo scialpinismo deve entrare a far parte delle discipline olimpiche». Lo ha detto il presidente nazionale della Fisi, Giovanni Morzenti, al termine della premiazione della Tre Valloni, svoltasi a Pietraporzio, in alta Valle Stura, nel Cuneese. Il presidente Morzenti ha spiegato: "La disciplina dello scialpinismo si sta rivelando in forte crescita e sta via via raccogliendo un sempre piu' forte consenso, sia di pubblico che di praticanti. Ritengo dunque sia venuto il momento - ha sottolineato - anche per questo segmento dello sci di veder riconosciuta la dignita' di disciplina olimpica. Qualora questo dovesse accadere, l'Italia avrebbe tutte le carte in regola per partecipare da protagonista alle gare olimpiche di una specialita' che ormai vede molto spesso atleti italiani conquistare le primissime posizioni e le relative medaglie". (fisi.org)
Chi arriverà per primo a Verbier?
La Patrouille des glaciers decisiva per la Coppa del Mondo
L'ultima gara di Coppa è alle porte. Si tratta della Patrouille des glaciers, una gara complessa, lunga e difficile. Le difficoltà oltre che nel percorso lungo e vario consistono nella quota, nel fatto di correre al buio e di percorrere tratti legati in tre. Ma è anche la gara che potrebbe assegnare la Coppa del Mondo maschile - quella femminile è già saldamente in mano alla Pedranzini - che è in bilico fra Reichegger, Troillet e Kilian.
I due stranieri possono scartare una gara andata male mentre Manny, che si è sempre difeso bene e non è mai sceso sotto al quarto posto, ha qualche problema in più e si vede costretto ad ottenere un grande successo a Verbier per aspirare alla prestigiosa coppa.
Le squadre sono definite: gli azzurri schierano un tridente composto da Reichegger, Eydallin e Lanfranchi, un secondo tridente con Lenzi, Holzknecht e Pedrini. Dovranno guardarsi dagli Svizzeri, complessivamente molto forti, Troillet, Ecoeur e Anthamatten che saranno spinti alla vittoria dal tifo della gente dal momento che corrono in casa e godranno di tutte le attenzioni dell'ambiente intorno...
Killian avrà qualche problema in più ad acciuffare la Coppa: la sua pattuglia infatti è composta da Pinsach e dall'ex ragazzo prodigio Pastoret Solà. Ma la gara è lunga e i populaires da superare molti. Il freddo e la lunghezza potrebbero anche giocare brutti scherzi...
I francesi sembrano tagliati fuori dal discorso coppa ma non dalla vittoria di tappa: il terzetto Perrier, Bon Mardion, Blanc può far male... agli altri.
In campo femminile le reginette dello ski-alp hanno voluto come ancella Silvia Rocca e così le bormine in gara saranno tre. All'apparenza solo le svizzere potrebbero insidiarle.
Appuntamento sabato alla Rosa Blanche nella migliore delle ipotesi, oppure al Col de la Chaud.
Dolomiti del Brenta a Troillet
Grande spettacolo di montagne e di ski-alp
Un tempo variabile: qualche nuvolone di freddo, un po' di vento, la borraccia che si gela, sprazzi di sole qua e là. Neve trasformata nei tratti esposti a sud e un po' di crosta a nord.
Alle 8.30 parte la penultima sfida di Coppa del Mondo. I migliori ci sono tutti: manca solo Guido, che oggi ha fatto da spettatore per i noti problemi fisici, e Dennis Brunod che ha deciso di lasciare per quest'anno.
Subito battaglia nelle prime posizioni: dapprima bagarre poi, sotto le inversioni del Grosté, Troillet fa il primo buco. Resistono a distanza Bon Mardion, Eydallin, Reichegger, Anthamatten, poi via via gli altri. La ripidità delle discese e i tratti in cui «mollare» parlerebbero in favore del francese ma Troillet resiste e sul Vallesinella il suo vantaggio è notevole. Si lotta per la terza piazza che alla fine se l'aggiudica Eydallin per una manciata di secondi su Manny e su Anthamatten dopo un derby appassionante fino all'ultimo metro di gara.
E così gli Svizzeri pongono la loro candidatura in vista della Patrouille in virtù di tre atleti nei primi sette arrivati, poi c'è l'Italia con tre nei primi otto, la Francia tre nei primi nove.
In campo femminile la Pedranzini è veramente stellare e chiude in prima posizione inseguita inutilmente dalla Mirò.
Fra i cadetti Palzer fa paura: inavvicinabile per i nostri pur bravi Stradelli, Ferrari e Nicolini. Una marcia diversa per il piccolo bavarese.
Una lotta tutta valtellinese fra gli junior con il grande ritorno di Boscaccino e il secondo posto di Antonioli mentre lo svizzero Tissières rompe le uova nel paniere a Cazzanelli che è appena sotto al podio.
La classifica di Coppa del Mondo, quella dei grandi, secondo calcoli approssimativi, vede Reichegger davanti per pochi punti su Troillet mentre Kilian, che aveva un dolore al piede, si deve accontentare del terzo posto per via della dodicesima piazza di questa mattina.
Domenica riposo e poi Patrouille.
Maschile
1. Troillet Florent 1.50.14
2. Bon Mardion William 1.51.26
3. Eydallin Matteo 1.52.39
4. Reichegger Manfred 1.53.45
5. Anthamatten Martin 1.53.51
6. Blanc Didier 1.55.25
7. Ecoeur Yannich 1.57.30
8. Lanfranchi Pietro 1.57.46
9. Perrier Florent 1.58.48
10. Pedrini Daniele 1.58.59
femminile
1. Pedranzini Roberta 2.14.18
2. Miro Mireja 2.15.34
3. Roux Laetitia 2.17.23
4. Martinelli Francesca 2.19.39
5. Clos Corinne 2.26.36
6. Rocca Silvia2.30.55
cadetti
1. Palzer Anton 1.16.55
2. Stradelli Stefano 1.20.40
3. Ferrari Mirko 1.20.46
4. Nicolini Federico 1.23.34
5. Bettega Simone 1.25.55
cadette
1. Piccagnoni Silvia 1.58.52
2. Antiga Elisa 2.15.31
junior
1. Boscacci Michele 1.17.32
2. Antonioli Robert 1.18.17
3. Tissières Alain 1.18.58
4. Cazzanelli François 1.21.21
5. Jacquemod Matheo 1.21.52
6. Pierantoni Davide 1.22.02
junior femminile
1. Fiechter Jennifer 1.41.16
2. Cazzanelli Alessandra 1.50.16
3. Wajda Julia 1.50.17
fisi maschile
1. Scalet Titta 2.08.22
2. Zamboni Giovanni 2.13.19
3. Panizza Loris 2.13.31
Giacomelli vince la Coppa delle Dolomiti
E per quest'anno basta con le gare
Lo abbiamo incontrato alla Dolomiti del Brenta a Madonna di Campiglio dove ha seguito la gara come spettatore da bordo pista. Per nulla intristito da questo prematuro finale di stagione ci ha confidato che fra un mese si sposerà. Noi gli facciamo tantissimi auguri, anche per la sua carriera agonistica: Guido è uno dei migliori talenti che il nostro scialpinismo abbia mai espresso e vorremmo tanto rivederlo al via la prossima stagione.
I problemi al ginocchio gli sono derivati per aver caricato troppo nell'allenamento ad inizio inverno: nel tentativo di ricuperare il tempo perduto ha probabilmente esagerato con sedute e dislivelli. Un ritorno folgorante, alla grande, come lui sa fare e poi il ritorno dell'infiammazione, la decisione sofferta di rinunciare alla Pierra Menta, niente Mondiali, niente più Coppa del Mondo. Per consolazione la conquista della Coppa delle Dolomiti insieme a Maddalena Wegher.
Ecco l'intervista che ci ha concesso.
Dolomiti del Brenta
Così si presentavano stasera i canali
Se il tempo rimarrà bello dovrebbero esserci condizioni ottimali di innevamento per questa classicissima dello ski-alp; neve trasformata nei canali con parte alta caratterizzata da neve farinosa. Il briefing che è ora in corso stabilirà le modalità con cui affrontare questo impegnativo percorso che come sempre non prevede la presenza di corde fisse salvo forse il tratto che dal Vallesinella introduce alla seconda discesa.
Grande fermento a Madonna di Campiglio che domani vedrà atleti e atlete concorrere per più obiettivi: Coppa del Mondo, Coppa delle Dolomiti e per qualcuno un'auto da vincere tagliando per primi il traguardo.
Tutti i migliori al via tranne Dennis Brunod. Guido Giacomelli è la grande incognita: appare nell'ordine di partenza ma per ora nessuno lo ha ancora visto, chissà, potrebbe farci una delle sue improvvisate oppure rimanere a casa con Stella dal momento che la Coppa delle Dolomiti è già sua. Anche Martin Riz appare nell'ordine di partenza.
Ore 8,30 di domani il via ma noi saremo già in alto almeno lo speriamo.
I ragazzi di Nino Perino
Ski-alp giovanile in Val Maira
Qualcuno potrebbe pensare che lo scialpinismo giovanile in Piemonte sia davvero carente di praticanti: d'altronde la mancata partecipazione alle gare importanti da parte di giovani della regione direbbe questo, e invece andando per le vallate del Piemonte si riscoprono delle iniziative estremamente importanti che dimostrano il contrario.
In Val Maira ad esempio Nino Perino, guida alpina e maestro di sci del posto di provata esperienza, sta portando avanti un'interessante iniziativa nella quale ha coinvolto una quindicina di ragazze e ragazzi di età compresa fra i 10 e i 15 anni. L'intento è di insegnare loro i segreti dello scialpinismo attraverso una serie di uscite sulla neve in cui, oltre ai rudimenti della salita e della discesa, i partecipanti apprendono le norme elementari della sicurezza e della prevenzione delle valanghe, l'uso e la ricerca con Arva, qualche nozione di arrampicata, la progressione con ramponi.
Abbiamo passato ieri una simpatica giornata in compagnia di questo gruppo: una salita di 600 metri di dislivello nei pressi di Elva fin sullo spartiacque con la Val Varaita, una bella discesa su neve trasformata e un'interessante ricerca arva condotta dai ragazzi stessi a fine gita, quindi pranzo al rifugio e per finire qualche tiro di corda nella palestra di Acceglio al Perun de Perino.
Non si tratta ancora di atleti dello ski-alp, l'età non lo consentirebbe nemmeno, ma Perino sta insegnando a questi ragazzi a muoversi in montagna e la conoscenza delle norme fondamentali per la sicurezza. Se poi da questi corsi qualcuno traesse stimoli per proseguire in un'eventuale attività agonistica sarebbe comunque in possesso dei fondamentali per farlo.
Per partecipare ai corsi e per informazioni: Nino Perino 348 7391356
Sul numero 75 di novembre 2010 un ampio servizio sulle realtà locali che lavorano per divulgare e insegnare lo ski-alp ai più giovani.