ISMF-LGC, la parola ai protagonisti: Roberto Cavallo

Nel fine settimana a Milano si è svolto il council della ISMF in vista della prossima stagione. Tanti gli argomenti all’ordine del giorno: dal percorso olimpico (presente anche il delegato canadese David Dornian che è in attesa del referendum del 13 novembre a Calgary, mentre per la candidatura italiana è già previsto un incontro con il presidente della FISI, Roda e quello del CONI Malagò), oltre ovviamente al capitolo legato alla LGC.
Roberto Cavallo è ancora general manager sul campo. «Il problema resta quello dei calendari. L’ultima stagione non abbiamo inserito gare marzo, proprio per dare spazio alle prove della LGC, quest’anno con i Mondiali non potevano non farli in quel periodo. Gli organizzatori svizzeri avevano da tempo fissato le date, concordandole da tempo con la stazione sciistica di Villars, bloccando gli alberghi. Per noi e per loro sono prove fondamentali anche perché saranno gli stessi campi-gara di Losanna 2020, dove lo ski-alp debutta ai Giochi Olimpici giovanili. E ai Mondiali avremo la presenza dei vertici del CIO, presidente Bach compreso».
Porte chiuse definitivamente?
«Quello mai, ma è chiaro che abbiamo visioni differenti. Non dico che la nostra sia migliore degli altri, ma abbiamo in testa un percorso diverso. Ripeto per la questione Mondiali-Pierra Menta, abbiamo cercato in tutti i modi di trovare una soluzione, ma era davvero impossibile trovarne un’altra e questo ha implicato una arrabbiatura dei vertici LGC».
Quali saranno i prossimi passi della ISMF?
«Questi saranno mesi intensi, direi fondamentali se vogliamo portare lo ski-alp al Giochi. Si decide a giugno, prima ancora c’è la presentazione del dossier completo a inizio gennaio e l’obiettivo è quello di avere lo ski-alp già inserito nel programma olimpico. Ma guardiamo anche al presente: la novità è quella che ci sarà una nuova commissione tecnica di quattro persone e non un solo responsabile. Ma ce ne sarà una ancor più importante, un nuovo circuito di gare, che presenteremo nelle prossime settimane».


Appuntamento il 4 novembre con il Bergtrail

Mancano circa tre settimane al Bergtrail, in programma in prossimo 4 novembre in uno degli angoli più belli della Riviera Ligure, nel bellissimo comprensorio del Golfo dell’Isola di Bergeggi. Due le distanze i calendario: 17 km e 780 m D+; 31 km e 1.480 m D+.

TRA MONTI E MARE - Non mancheranno panorami mozzafiato: il mare cristallino e la sughereta però non devono trarre in inganno gli atleti perché il territorio è severo e a tratti tecnico. Le ripide salite e le discese  sono pronte per testare l’abilità dei trail runner , senza dimenticare i due chilometri di spiaggia per rodare le gambe poco dopo dalla partenza e prima della verticale al Monte Mao. Per la gara lunga saranno previsti quattro ristori, due invece per la sorella minore, più corta ma non per questo da sottovalutare. Ritiro pacchi gara e nuove iscrizioni saranno possibili dalle ore 16 alle 19 di sabato 3 novembre e dalle 7.30 alle 8.30 di domenica 4 presso la scuola statale antistante la partenza, mentre le docce calde saranno offerte dalla palestra Berg GymLa cronaca della gara e le interviste agli atleti saranno a cura dello speaker Roberto Giordano. Fin dalla prima edizione nel 2012 i brand  Salomon e Suunto hanno fornito materiale e premi al Bergtrail e anche quest’anno di saranno numerosi premi due marchi. A gara ultimata tutti gli atleti potranno godere del pasta-party offerto dal Circolo di Bergeggi mentre gli accompagnatori avranno la possibilità di pranzare alla sagra dello sportivo, il tutto allietato dalla spumeggiante voce di Nicole Magolie che spronerà gli atleti stanchi e provati dalla gara a danzare tra i tavoli…

IL PERCORSO - La prima parte di asfalto scorre veloce nel borgo di Bergeggi, fino all’inserimento nel sentiero botanico, prima in salita poi in leggera discesa verso la Via Antica Romana, dove le gambe non incontrano resistenza e dove il paesaggio regala emozioni uniche e con qualsiasi meteo si possono osservare svariate sfumature di azzurro nel mare che circonda l’isola di Bergeggi, sempre protagonista del paesaggio. Poi ci si scontra con la fatica della spiaggia, dove per due chilometri circa non si abbandona il tracciato sul lungomare di Spotorno e a seguire una ripida ascesa che per poco più di 400 metri non dà respiro a nessuno. Finalmente il ristoro, un po’ di focaccia (come può mancare in Liguria?), un po’ d’acqua e via . La gara corta ha il giro di boa poche decine di metri più avanti, mentre la lunga prosegue nella macchia mediterranea tra discese, ripide salite in single track e morbidi  panettoni che dividono le vallate del Golfo dell’isola da Vado Ligure. Ritornati alle pendici del Monte Mao, che con I suoi 440 metri sovrasta Bergeggi e Spotorno, si scende verso la vecchia cava, forte S. Elena, a seguire la sughereta e la spa del resort Dominio Mare. A questo punto un po’ di trail urbano, qualche scalino e qualche carruggio concludono il percorso a volte nervoso a volte panoramico, ma mai noioso.

 


Le Audi anche agli atleti dello ski-alp: il primo è Michele Boscacci

In occasione del Festival dello Sport di Trento, si è svolta la consegna delle vetture Audi agli atleti FISI, una partnership che si rinnova dal 2007. E per la prima volta è stata consegnata anche al settore ski-alp: la guiderà Michele Boscacci, vincitore dell’ultima Coppa del Mondo ISMF.


Gabriele Abate e Caroline Roehrl vincono il Morenic Trail

La nona edizione del Morenic Trail si è conclusa con successo, confermandosi come una festa del trail running sui sentieri dell’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, da Andrate a Brosso in provincia di Torino, 119 km con 2540 metri di dislivello, corsa individualmente, a coppie, a staffette di 2 e 4 corridori. Poi da quest’anno si è aggiunta la Valchiusella Night Race, gara individuale da Ponte Preti a Brosso di 18 km con 760 metri di dislivello, in pratica l’ultima frazione del Morenic Trail a cui si sono aggiunti i partecipanti alla Valchiusella Night Run, gara non competitiva da Alice a Brosso. In totale sono stati in 500, nuovo record di partecipanti, a correre, camminare, mangiare e bere ai 18 ristori del percorso, in una gara che dalla prossima edizione sarà anche qualificante per l’americana Western States, oltre che per l’UTMB.
Passando alla parte agonistica, iniziamo con il vincitore del Morenic Trail Gabriele Abate. Secondo nel 2017, è tornato quest’anno e ha letteralmente dominato la gara: per lui crono di 11h33’51”, seguito sul podio da Iacopo Salacrist secondo in 13h38’58” e dai due valtellinesi Fabio Bongio e Mauro Manenti terzi ex-aequo in 13h41’41”, con Michele Ciabarri a completare la top five in 13h44’02”.
Sesta assoluta e soprattutto prima donna per il secondo anno consecutivo la svizzera Caroline Roehrl in 13h53’44”, alla vigilia accreditata dei favori del pronostico con Sonia Locatelli e Chiara Boggio, entrambe poi costrette al ritiro durante la gara. Si concretizza quindi un podio internazionale, con la seconda piazza per Lucia Ferrarini in 17h10’15” mentre sul terzo gradino del podio sale la finlandese che vive in Norvegia Kaisa Ekse in 17h16’46”, seguita dalla svedese Hannah Goldring quarta in 19h28’58” e dalla polacca Barbara Szkaluba quinta in 20h09’18”.
Nella gara a staffetta di 4 corridori successo degli Ultimi Morenici (Gambone, Rovei, Cigna, Diabotti), che a dispetto del nome sono stati i primi ad arrivare al traguardo di Brosso in 9h15’31”. Nella staffetta di 2 corridori vince il TRM Team di Cristina Tasselli e Marco Mori in 13h54’10”. Nella gara a coppie successo di Taccogna-Masia in 18h30’14”.
Prima edizione per la Valchiusella Night Race, con il successo del giovane emergente del podismo canavesano Andrea Biffi in 1h33’02”, seguito sul podio da Stefano Craviotto 2° in 1h37’05” e da Andrea Rossetti 3° in 1h40’51”. Al femminile s’impone Agnese Sobrero in 1h57’00” su Enrica Thione seconda in 2h14’07” ed Elisa Miotto terza in 2h14’11”.


Licony a Giuliano Cavallo ed Emanuela Scilla Tonetti

Giuliano Cavallo e Emanuela Scilla Tonetti hanno vinto il Licony Trail (penultima tappa del Tour Trail Valle d’Aosta) disputato per tre ore abbondanti con le luci frontali accese. Settanta chilometri sui sentieri di Morgex e La Salle, una prima parte di gara con aria pungente, una seconda parte di giornata di grande caldo. Condizioni che nel complesso hanno premiato il coraggio degli organizzatori, decisi a mantenere il programma previsto nonostante giornate sempre più corte. Al via delle tre prove, 300 trailers.
Cavallo nella prima parte di gara ha lottato a lungo con Ioan Maxim. I due leader sono transitati a Morgex (metà gara) appaiati e con passo davvero sostenuto. Il valdostano del team Salomon ha poi accelerato, proseguendo tutto solo. Sul finale il colpo di scena: nella discesa verso il traguardo Cavallo non ha preso rischi, Maxim si è tuffato a tutta, recuperando quasi tutto il distacco. Sulla linea d’arrivo l’ha spuntata il valdostano che ha vinto dopo 9 ore 02’00” di gara, davanti a Ioan Maxim (9 ore 02’17”) e Nadir Vuillermoz (9 ore 10’48”).
La gara femminile è stata vinta dalla lombarda Scilla Tonetti che ha così bissato il successo dello scorso anno, ma con un tempo più alto. Ha vinto in 11 ore 45’12”, dopo una gara corsa quasi sempre in prima posizione. Seconda Francesca Monica D’Urso, leader nei primi chilometri, all’arrivo in 13 ore 05’07”. Terzo posto pari merito per Federica Fazari e Nilda Blanc in 13 ore 52’45”.

Scilla Tonetti e Mimmo Domenighini ©ACmediapress

La 25 chilometri maschile è andata a Federico Mattia De Guio che ai meno tre chilometri dall’arrivo ha superato François Cazzanelli, scollinato con quattro minuti di vantaggio. De Guio ha vinto in 2 ore 21’16”, davanti a Cazzanelli (2 ore 22’28”) e al genovese Filippo Tirone (2 ore 23’25”).
Gloriana Pellissier ha tagliato il traguardo in trionfo, mano nella mano con il marito Massimo Junod. L’alpina si è aggiudicata la 25 chilometri femminile in 2 ore 45’41”, a precedere Laura Barale (2 ore 49’08”) e Marcella Pont (3 ore 01’04”).
Per la prima volta è stata inserita anche una gara a staffetta. Due frazioni da 35 chilometri sul percorso della 70, con cambio in centro a Morgex. Ha vinto il team Guidetti, formato da Xavier ed Emile Guidetti, giunti al traguardo in 9 ore 04’25”, pochi minuti dopo l’arrivo di Cavallo. Karine Monsagrati e Loris Vuillen sono i migliori della staffetta mista: quinti assoluti in 11 ore 12’27”; le prime donne sono invece Claudia Titolo e Luana Bellagamba, seste assolute in 11 ore 27’29”.


Mammut Barryvox, arriva il nuovo firmware BarryHeart 3.0

Mammut ha appena rilasciato il nuovo firmware BarryHeart 3.0 per i dispositivi ARTVA Barryvox, in gran parte basato sui feedback ricevuti dagli utenti. Questo nuovo aggiornamento del software, gratuito recandosi prezzo i punti vendita autorizzati entro il 31 dicembre 2018, introduce diverse funzioni. Riportiamo di seguito le funzionalità dal comunicato stampa ufficiale del marchio svizzero distribuito in Italia da Socrep.

Aggiornamento da dispositivo a dispositivo:consente la condivisione da dispositivo a dispositivo dell'aggiornamento del software BarryHeart. La funzione di aggiornamento da dispositivo a dispositivo consente agli utenti Barryvox di condividere facilmente le nuove funzionalità con altri utenti Barryvox.  L'aggiornamento può essere effettuato molto facilmente e indipendentemente dall'accesso alla rete o ad un punto di servizio

Requisiti di base:

  • Carica della batteria in entrambi i dispositivi maggiore del 30%.
  • È possibile eseguire un solo aggiornamento per volta nello stesso stabile o entro un raggio di 50 m
  • Solo tra dispositivi della stessa regione w-link

Barryvox S - istruzioni per l'aggiornamento da dispositivo a dispositivo:

  1. Spegnere entrambi i dispositivi.
  2. Accendere il dispositivo con il firmware più recente (3.0), selezionare nel menù delle impostazioni Aggiornamento da dispositivo a dispositivo premendo il pulsante marcaggio.
  3. Seguire la finestra di dialogo sullo schermo, sul dispositivo da aggiornare, premere e tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l’interruttore principale da OFF a SEND. Rilasciare il pulsante marcaggio dopo 2 secondi.

Barryvox - istruzioni per l'aggiornamento da dispositivo a dispositivo:

  1. Spegnere entrambi i dispositivi.
  2. Sul dispositivo con il firmware più recente (3.0) tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l'interruttore principale da OFF a SEND. Tenere premuto il pulsante principale fino alla comparsa sul display della parola UP.
  3. Il dispositivo è ora pronto per trasferire l'aggiornamento. (Premere il pulsante marcaggio, se non è necessario eseguire alcun aggiornamento)
  4. Sul dispositivo da aggiornare, premere e tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l’interruttore principale da OFF a SEND. Rilasciare il pulsante marcaggio dopo 2 secondi.
  5. L'installazione del firmware sul dispositivo verrà avviata e il progresso verrà visualizzato in percentuale sull’indicatore in alto a sinistra dello schermo.

Il test di gruppo è vivamente consigliato prima dell'inizio di ogni tour per verificare il corretto funzionamento di ogni dispositivo

Test di gruppo: avviene mediante facili istruzioni animate. Il test di gruppo Barryvox può essere attivato rapidamente e facilmente per controllare la frequenza di trasmissione dei vari dispositivi all'inizio di un tour assicurandosi in questo modo che tutti i dispositivi siano in modalità SEND.

La distanza da mantenere dal  dispositivo da controllare, viene sempre indicata sul display così da garantire sempre la chiara distinzione dei singoli segnali durante l’effettuazione  del test.

Conferma di trasmissione SEND

Se ci troviamo in uno spazio ristretto che impedisce il classico test, è possibile ora verificare in ogni caso che tutti gli apparecchi siano in trasmissione anche sotto il metro di distanza

Barryvox S Pro Check: controlla un'ampia gamma di parametri di segnale e trasmissione. Barryvox S Pro Check consente il calcolo rapido e preciso della frequenza di trasmissione e della durata dell'impulso e intensità dell’impulso di un Artva. Questa funzione fornisce un’ulteriore sicurezza al gruppo, soprattutto se si utilizzano dispositivi datati a 1 o 2 antenne. Aiuta quindi a identificare immediatamente Artva non conformi agli standard richiesti dalla EN 300 718-1.

Modalità di ricerca alternativa Barryvox S (analogico):nove livelli di amplificazione ottimizzano l'impiego del tono analogico durante la ricerca in modo preciso ed affidabile.

La modalità di ricerca alternativa (analogico) mostra sul display distanza e direzione del soggetto travolto con il più forte  segnale, riproducendo il tono di ricerca analogico. Viene usato principalmente quando una distinzione affidabile tra i segnali dei diversi  soggetti travolti non è più possibili utilizzando la modalità standard (digitale).

Ottimizzazione delle interferenze: meno disturbi da dispositivi elettronici durante la ricerca. Grazie all'elevata resistenza alle interferenze del ricevitore Barryvox® ai vari  dispositivi elettronici quali smartphone, telecamere, lampade frontali, radio, gps, ecc. vengono ridotti gli errori di direzione e distanza, evitando l’apparizione di “segnali fantasma” durante la ricerca.

Aumento delle prestazioni: l'ultimo aggiornamento BarryHeart 3.0 per i dispositivi Barryvox include importanti migliorie del software:

  • maggiore precisione e velocità nell'analisi del segnale
  • migliore affidabilità di marcatura in caso di sovrapposizione dei segnali
  • visualizzazione della direzione ottimizzata dopo la ricezione del primo segnale (comportamento migliorato in caso di rotazioni di 180 °)
  • struttura dell'elenco dei soggetti travolti migliorata e velocizzata visualizzazione della durata della batteria rivista

Davide Magnini da urlo

Un Davide Magnini semplicemente strepitoso: vince la Limone Extreme Skyrace e lo fa con un tempo record straordinario. 2h59’24” su 29 km di vero skyrunning con un dislivello positivo di 2500 metri: 8 minuiti e 8 secondi meglio del precedente best crono. «Una grande giornata, anche perché non me l’aspettavo. Non avevo nulla da perdere, volevo solo buttarmi nella mischia. Ho attaccato sulla prima salita e quando ho visto il margine mi son detto perché no. Una vittoria fantastica che dedico tutta ad Andrea Prandi». Piazza d’onore per un altro giovane atleta Salomon, Rèmi Bonnet (3h04’13”) con Oriol Cardona Coll del Team Dynafit a completare il podio in 3h06’07”. Quarto Petter Engdahl, quindi Stian Angermund-Vik, Kilian Jornet Burgada, Marco Degasperi, Marc Pinsach Rubirola, Finlay Wild e Pascal Egli per una top ten di altissimo livello.
Sul gradino più alto del podio rosa sale la svedese Tove Alexandersson in 3h31’36”, davanti a Ragna Debats (3h40’07”) e Sheila Aviles Castano (3h45’28”). Quarta piazza per la tedesca Michelle Maier, mentre quinta e prima delle italiane è giunta Elisa Desco.


Ski-alp, primo raduno nel Comitato Alpi Centrali

60 atleti in rappresentanza di una quindicina di sci club. Sono solo alcuni dei numeri del primo incontro stagionale dello ski-alp del Comitato Alpi Centrali ad Isolaccia. «Sono molto contento della partecipazione a questo primo raduno - commenta il responsabile regionale del Comitato FISI Alpi Centrali dello sci alpinismo Mattia Pegurri – ed anche dell’atteggiamento visto da tutti i partecipanti. Abbiamo promosso questo incontro più per una reciproca conoscenza e per gettare le prime basi in vista della prossima stagione. Ho comunque riscontrato in tutti gli atleti una grande voglia di lavorare». I partecipanti a questo incontro valtellinese hanno sostenuto una sessione di ski roll nella giornata di sabato e poi un escursione a piedi la domenica. «Particolarmente apprezzata anche la riunione che abbiamo tenuto sabato sera durante la quale si è puntualizzato che la formazione del Comitato (sempre guidata da Ivan Murada) per la prossima stagione sarà allargata a tutti gli atleti che prenderanno parte alle competizioni agonistiche, senza per questo essere inseriti in squadra regionale. Quindi il Comitato sarà una sorta di grande ‘ombrello’ nel quale rientreranno tutti gli atleti dello sci alpinismo», la conclusione di Pegurri. Stabilito anche il prossimo incontro delle ‘pelli’ lombarde che si ritroveranno nel tradizionale raduno in programma a cavallo fra fine ottobre ed i primi di novembre e che si svolgerà al Passo dello Stelvio.

©Francesco Della Vedova

Bonnet e Wyder da record a Limone

Frontali accese in pieno orario aperitivo sulle montagne di confine tra Lombardia e Trentino. Nel tardo pomeriggio di oggi i circa 200 atleti hanno alzato il sipario sul week end limonese dedicato alle corse a fil di cielo. Tanti i campioni ai nastri di partenza della finalissima 2018 del Vertical Kilometer World Circuit.Ad attenderli 3.700 metri di pura fatica, 1.100 m di corsa verso il cielo, prima di raggiungere Cima Mughéra e riscrivere un ranking che vale la stagione. I tempi da battere erano stati siglati da Philip Götsch  in 36’23” e da Christelle Dewalle 44’51”. Per Bonnet finish time di 36’02”che sarà il crono da battere nelle edizioni a venire. Gap di 54” per lo sloveno Kovacic che ha stoppato l’orologio in 36’56”. Terzo in 37’41” un ottimo Davide Magnini. Completano la top five di giornata Michele Boscacci (38’25”) e Alex Oberbacher (38’29”). Seguono nell’ordine Nadir Maguet, Camille Caparros, Alberto Vender e Andrea Rostan. Al femminile altra performance da primato con Judith Wyder prima in 43’47”. Seconda in 45’23” Michelle Maier, mentre terza in 46’52” si è piazzata Camilla Magliano. Molto bene anche Alexandra Hauser, Jessica Pardin, Alba De Silvestro, raffaella Tempesta, Marianna Jagercikova, Ilaria Veronese e Miroslawa Witowska. Per quanto riguarda il Vertical Kilometer World Circuit, alla luce dell’ultima tappa Rémi Bonnet è riuscito a spuntarla di misura sul connazionale Pascal Egli e l’andorrano Ferran Teixido. Nel ranking in rosa alle spalle di un’inarrivabile Dewalle (non in gara) si sono piazzate l’altra transalpina Jessica Pardin e la svizzera Victoria Kreuzer.


Tutto pronto per il Morenic Trail

Tutto pronto per il Morenic Trail, la corsa sull’orma del ghiacciaio Balteo, da Andrate a Brosso, 119 km con 2540 metri di dislivello che si correrà sabato 13 ottobre. L’idea di percorrere di corsa l’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea si concretizza per il nono anno grazie a Stefano Roletti e al suo staff Baltea Runner che grazie ai tanti volontari dei comuni attraversati dal percorso riescono a coniugare sport e conoscenza del territorio per tutti quelli che si cimentano nella gara, da singoli, o a coppie o a staffetta.
La prima frazione è da Andrate al lago di Bertignano, 25 km con un dislivello di 384 metri in salita e circa 600 in discesa. Dopo la Serra d’Ivrea tocca alla Morena Est, dal lago di Bertignano al ponte della Dora Baltea, 38 km con 643 metri di dislivello di saliscendi, tappa per maratoneti, come quella successiva dal ponte della Dora Baltea a Ponte Preti, 38 km con un dislivello di 832 metri. Infine l’ultima tappa, l’ultimo sforzo per chi fa la gara individualmente, da Ponte Preti a Brosso, 18 km con 771 metri di dislivello, frazione per scalatori, che sarà anche il percorso della prima edizione del Valchiusella Night Race, che partirà alle 21 del 13 ottobre, senza dimenticare la Valchiusella Night Run, corsa non competitiva che partirà dal lago di Alice e arriverà a Brosso.
All’arrivo di Brosso poi sarà festa per tutti, durante alla notte, fino al mattino, con la Morenic Parade che accompagnerà musicalmente l’arrivo dei corridori e l’attesa degli spettatori, con Tamburi e Ocarine di Brosso, Quintetti della Valchiusella, DJ Vincent & Jules, La Cricca DJ MesCia.
Il tempo massimo infatti è di 24 ore, e proprio allo scadere di queste, alle 9 del mattino inizierà la premiazione. Nella scorsa edizione i vincitori sono stati Fabio Di Giacomo in 10h57’36” e la svizzera Caroline Roehrl in 12h54’40”. Vincitori che saranno al via anche di questa edizione e che dovranno vedersela con avversari come Gabriele Abate, ex-nazionale di corsa in montagna argento mondiale nel 2002, Fulvio Bertodo, Alfono Bracco e Simone Musazzi, mentre al femminile le avversarie più accreditate della Roehrl al via, saranno Sonia Locatelli e Chiara Boggio.


ISMF-LGC, la parola ai protagonisti: Marco Camandona

Dopo la comunicazione ufficiale della ISMF sul divorzio con LGC, abbiamo deciso di sentire alcuni protagonisti della querelle per capire che strada prenderà lo ski-alp agonistico, soprattutto quello di alto livello. Siamo partiti da Marco Camandona, anima di Tour du Rutor e nel direttivo LGC.
«Dopo la PdG scadeva il nostro accordo con ISMF, un accordo che verteva su lotta al doping, ranking unico e calendari. Quando abbiamo saputo della contemporaneità tra Mondiali e Pierra Menta, tra l’altro conosciuta prima di una comunicazione ufficiale della ISMF, abbiamo deciso che non c’erano più i presupposti per continuare la collaborazione. Ci dispiace, ma non potevano fare altrimenti: la Pierra fa parte della LCG, la LGC è un gruppo compatto e la decisione è stata sottoscritta da tutti».
Ma come sarà il futuro della LGC?
«Sgombriamo subito il campo: la LGC non diventerà una nuova federazione, andiamo avanti con il nostro progetto che vuole lo scialpinismo in alta montagna, mantenendo l’essenza e la spettacolarità di questo sport. Chi partecipa alle nostre gare vive emozioni uniche. Resta il problema degli atleti élite che in fondo sono gli stessi e per forza maggiore dovranno fare delle scelte. Scelte che dovranno fare anche gli sponsor, voi stessi media. L’obiettivo resta sempre quello di avere un confronto tra tutti gli atleti top».
Progetti concreti?
«Ci stiamo lavorando da tempo, da quando abbiamo capito che non ci sarebbe stata la volontà di continuare questa collaborazione. Al momento non svelo nulla, tra qualche settimana ne saprete di più. Sarà di sicuro favorevole agli atleti».
Questo è l’anno dell’Adamello e del Mezzalama, la presenza italiana nella LGC è forte, i vertici della ISMF sono italiani, eppure…
«Non credo che sia una questione di nazionalità, ma di visioni e mentalità differenti. Anche per l’Adamello le date sono in pratica le stesse delle finali di Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio. Resta il fatto che in Italia ci sono tre gare LGC che sono sempre molto partecipate. Da noi non serve la tessera FISI, abbiamo una nostra copertura assicurativa. Forse la FISI su questo potrebbe intervenire, visto che alla fine perde un bel numero di possibili tesserati».


Arriva il ranking WMRA

Dopo quello ITRA, riferimento nelle gare medio-lunghe, ecco arrivare un nuovo ranking, elaborato dalla WMRA, la World Mountain Running Association, presieduta da Jonathan Wyatt. Si tratta naturalmente di un ranking degli atleti impegnati sulle gare corte e veloci. Sono state inizialmente prese in esame 57 prove tra Mondiali (classic e long distance), coppa del mondo, campionati nazionali e continentali, le gare del circuito Golden Trail Salomon e altre gare selezionate.

COME FUNZIONA - I punti sono stati ponderati in funzione dell’importanza della competizione così per esempio i Mondiali assegnano 100 punti al vincitore, contro i 50 della Coppa del Mondo e i 30 delle Golden Trail Series. Inoltre ai Mondiali si ricevono punti fino alla ventesima posizione (1), mentre in coppa del mondo fino alla quindicesima (1) e nelle altre gare fino alla decima (da 10 a 2). C’è una sostanziale differenza con il ranking ITRA che funziona con un algoritmo complesso che - semplificando il concetto -  tiene conto anche delle prestazioni degli altri atleti in gara per ponderare i punti assegnati.

IL RANIKING - La top ten maschile vede attualmente al primo posto Francesco Puppi, seguito dall’americano Joseph Gray, da Bernard Dematteis, dall’inglese Robbie Simpson, da Kilian Jornet, da Alessandro Rambaldini, dall’inglese Andrew Douglas, dall’americano Andy Wacker, dal kenyota Geoffrey Gikuni Ndungu e dal francese Emmanuel Meyssat. Tra le donne, nell’ordine: la kenyota Lucy Wambui Murigi, l’austriaca Andrea Mayr, l’inglese Victoria Wilkinson, la svizzera Maude Mathys, l’inglese Charlotte Morgan, la rumena Denisa Dragomir, la francese Anais Sabrè, la neozelandese Ruth Croft e l’irlandese Sarah McCormack.