La coppia Zemmer-Larger si aggiudica la Scaldagambe
In campo femminile vincono Rizzi-Jellici
Il La Sportiva Vertical Trophy mette in archivio anche la terza prova di questo nuovo challenge autunnale che sta riscuotendo un successo inaspettato nei numeri. La coppia Zemmer-Larger, come da pronostico, si aggiudica la Scaldagambe a Tesero in Val di Fiemme (Tn), ma quanta fatica. Il duo Facchinelli-Trettel, infatti, ha dato filo da torcere sino alla fine ai due fuoriclasse, sfoderando una grandissima prestazione. I due scialpinisti sono già in ottima forma, per loro si preannuncia una stagione da protagonisti. Gara molto spettacolare la Scaldagambe, che si disputa a coppie con partenza scaglionata ogni 30" su un percorso che porta gli atleti da Stava sino al Monte Cornon, con un dislivello di 900 metri che per questa ottava edizione ha visto al via ben 75 squadre. In campo femminile Rizzi-Jellici vincono agevolmente sulle coppie Benedetti-Zulian e Deville-Iori.
Nadia Scola e Sabrina Zanon hanno voluto giocarsela in coppia mista rispettivamente con Valentini e Michele Tavernaro. Ad aggiudicarsi la gara ancora una volta Nadia Scola che ha la meglio sull'amica Zanon e sulla coppia dell'Atletica Clarina Torgele-Palumbo. Nella giornata c'è da segnalare però una straordinaria prova, quella di Moreno Pesce, atleta diversamente abile che è salito con una protesi totale sulla gamba destra e stampelle arrivando a tagliare il traguardo con la sua compagna Antonella Filippi.
La giornata ha fatto registrare un tempo di stampo invernale con tormenta accompagnata da raffiche di neve che non ha comunque scoraggiato gli atleti, animati dallo spirito di amicizia e allegria che contraddistingue il La Sportiva Vertical Trophy e che hanno continuato i festeggiamenti sino a notte inoltrata. L'appuntamento per la tappa di chiusura è fissato per sabato prossimo in quel di Ziano di Fiemme per la seconda edizione della Costolina.
Classifica maschile
1. Zemmer-Trettel 34'27"
2. Facchinelli-Trettel 35'02
3. Genuin-Calliari 37'37"
4. Steinacher-Marini 37'45"
5. Scalet-Lazzaro 37'48
Classifica femminile
1. Rizzi-Jellici 46'48"
2. Benedetti-Zulian 47'34"
3. Deville-Iori 52'48"
Italia piglia tutto in Spagna
De Gasperi, Zemmer e Golinelli sbancano l'Anboto Kilometro
Domenica scorsa nei Paesi Baschi è andato in scena un vertical con al via tutti i migliori interpreti della specialità. Al via ben 375 concorrenti su un percorso ripidissimo, oltre 1000 metri di dislivello su 3,6 km di sviluppo con partenza da Arraz ed arrivo in cima al Monte Anboto. Tutto molto spettacolare con partenza a cronometro, ultimo in ordine partenza Didier Zago vincitore e detentore del record di gara, preceduto da Zemmer e De Gasperi. Ritmi impressionanti sin dal via e a metà gara il riscontro cronometrico fa capire che la vittoria sarà un affare riservato ai nostri che viaggiano staccati di una manciata di secondi. Si aggiudica così la gara un grandissimo Marco De Gasperi sul "solito" Urban Zemmer staccato di soli 15" e Nicola Golinelli staccato di 18". Ottima la prestazione anche di Emanuele Manzi che chiude in quinta posizione preceduto da Luis Alberto Hernando, il vincitore della Dolomites Skyrace. Grande Italia, ci sono tutti i presupposti per un grande Europeo.
Ciao Urban, raccontaci questa trasferta in Spagna. «Tutto molto bello, organizzazione perfetta, ambiente bellissimo, peccato per il caldo torrido, ma alla fine ci siamo divertiti molto e questo è quel che conta».
La gara com'è andata? «Io sono molto contento del mio secondo posto dietro ad un grande come Marco De Gasperi visto e considerato che ho preso solo 15" con una prima parte di gara piuttosto "running" su strada asfaltata che non si addiceva alle mie caratteristiche. Noi tre abbiamo fatto una grande gara, basti pensare che siamo andati tutti sotto il record del percorso».
Sentire Urban Zemmer che a 42 anni giustifica il suo secondo posto in un vertical è incredibile. Io sono certo che se fossero partiti tutti assieme Urban avrebbe messo nel mirino la preda e sarebbe andata a finire diversamente, ma intanto complimenti a Marco De Gasperi per questa ennesima vittoria con tanto di record. Gli avversari sono avvisati, la prossima trasferta in Spagna sarà per il titolo.
La Sportiva Vertical Trophy terzo atto
Sabato a Stava si correrà la 'Scaldagambe'
Sabato 8 ottobre andrà in scena la Scaldagambe, terza prova del La Sportiva Vertical Trophy con partenza da località Stava ed arrivo in forcella Armentagiola nel monte Cornon. Saranno 900 metri di ascesa con uno sviluppo totale di 4,5 km.
La meteo dovrebbe dare una tregua a questo caldo quasi estivo e le temperature previste per sabato saranno decisamente in linea con le medie stagionali e quindi nella norma. A 2000 metri infatti sono previsti i classici 0 gradi, giusti per una manifestazione che è chiamata Scaldagambe.
La caratteristica di questa manifestazione è che si correrà a coppie e, viste le prime iscrizioni, ovviamente i favori del pronostico sono tutti per la coppia Larger-Zemmer, ma attenzione al duo di scialpinisti Trettel e Facchinelli, entrambi motivatissimi dopo le ottime performance nelle prime due prove, e Steinacher e Marini.
In attesa dell'iscrizione, la coppia outsider però potrebbe essere quella di Ivo Zulian che sembra aver trovato in Goetschl il compagno all'altezza di poter lottare con i primi...chissà, ma dopo una stagione super sulle due ruote questo potrebbe essere un antipasto della stagione skialp.
Al femminile la leadership va sicuramente alla squadra Bela Ladinia-Monti Pallidi con Rizzi Jellici, ma sono attesi altri nomi interessanti.
La Scola e la Zanon hanno deciso di giocarsela correndo in coppia mista, la prima con Valentini, la seconda con un certo mister x che conosceremo solo venerdì sera.
Aggiornamento e programma dettagliato della manifestazione nei prossimi giorni.
Morenic Trail, s'impone Marchetti
110 chilometri attraverso l'anfiteatro morenico della Dora
A Brosso, nel cuore del Canavese, si è cantato e ballato fino a notte inoltrata. Stefano Roletti, ideatore del trail, ha accolto con calore sulla linea del traguardo ogni concorrente.
Un percorso duro partito da Andrate - 21 km lungo la caratteristica Serra d'Ivrea - fino al Lago di Viverone, poi altri 35 km verso ovest per raggiungere il Lago di Candia, altri 35 per iniziare a risalire la morena canavesana fino a Strambinello e ultimo 18 km di sola salita per raggiungere il traguardo situato a Brosso in Valchiusella.
Vittoria di Igor Marchetti grazie anche alla pesante penalizzazione inflitta al battistrada Giuliano Cavallo retrocesso al secondo posto per aver sbagliato percorso. In campo femminile si è imposta la Canepa.
Sempre spettacolare e piena di colore la gara a squadre con i componenti le pattuglie ad attendere i compagni sul traguardo.
Vittoria dei Casalinghi Disperati - e il nome la dice lunga - che schieravano Galanzino, Ponta, Giacobone e Cremonte.
Numerosi gli iscritti: 130 per l'individuale e una quarantina le squadre.
Classifica
individuale maschile
1. Igor Marchetti 11.06
2. Giuliano Cavallo 11.15
3. Stefano Ruzza 11.34
individuale femminile
1. Francesca Canepa 14.37
2. Ilaria Pozzi 14.53
3. Alessandra Perona 15.19
a squadre
1. Casalinghi disperati 9.24
2. Scarface 10.01
3. Pietà lé morta 10.10
Trail degli Eroi: vittoria a pari merito
Righele e Caverzan insieme sul traguardo della prima edizione
In pieno spirito trail Mirko Righele e Fabio Caverzan vincono a pari merito la prima edizione del Trail degli Eroi. Questa mattina da Borso del Grappa sono partiti in duecentocinquanta per correre lungo le trincee e i sentieri del Monte Grappa. Il piazzale dell'Antica Abbazia era ancora nella completa oscurità quando le luci in testa ai concorrenti hanno iniziato a illuminare il sentiero che portava prima a Campo Croce e dopo a Cima Grappa. Lo spettacolo che hanno vissuto i concorrenti che si sono arrampicati per i primi tredici chilometri per raggingere Cima Grappa, rimarrà nei loro ricordi per molto tempo. Il ritmo di gara era scandito dal ritmo di salita dei raggi del sole sui pendii erbosi.
Il tracciato ha attraversato tutti i comuni del Monte Grappa, passando molte delle colline rese tristemente famose durante la Prima Guerra Mondiale. Il Gran Premio della montagna era al termine della prima salita dopo aver corso lungo il Sacrario Militare del Monte Grappa. Nel Sacrario, monumento sacro alla Patria, sono sepolti 12.000 soldati, italiani e austriaci, che hanno combattuto durante la Grande Guerra.
Mirko Righele e Fabio Caverzan hanno tagliato il traguardo a braccia alzate mano nella mano dopo avere corso la gara praticamente sempre insieme. II tempo dei vincitori è stato di 4.35.13. Nicola Giovanelli ha tagliato il traguardo in terza posizione con un distacco di circa 12 minuti. Durante la prima salita l'infermiere del Soccorso Alpino Caverzan, era in seconda posizione, ma con il passare dei chilometri è riuscito a portarsi su Righele e da quel momento hanno sempre corso insieme.
"Ci conosciamo da molto tempo - ha detto Righele - è stato molto divertente correre con Fabio, inoltre mi ha aiutato a superare i crampi che mi sono venuti sorpassata la metà del percorso. Sono tanti 46 chilometri da correre in solitudine, meglio essere in compagnia! Questo è il vero spirito Trail!"
Per la prima volta una competizione sportiva (escluso il Giro d'Italia che passava appena sotto) ha attraversato il sagrato del monumento del Monte Grappa. Molti atleti entrando in quei luoghi si sono fatti il segno della croce.
Un trailer sotto lo striscione d'arrivo ha detto: "Quei soldati hanno combattuto per garantirci la vita che stiamo vivendo, noi oggi abbiamo fatto fatica, ma gli eroi sono stati loro!"
Tra le donne vittoria per Alessandra Bastesin con il tempo di 5.56.54, mentre in seconda posizione si è classificata Genny Fratini. Lorenza Visintin è terza con il tempo di 6.16.58.
"Conclusa la prima edizione Trail degli Eroi, Trofeo Scarpa, - ha detto Sandro Parisotto, presidente di Scarpa spa - sull'onda dell'entusiasmo e delle emozioni vissute oggi, stiamo già pensando al prossimo anno. Siamo stati premiati da una partecipazione record di concorrenti e gli stessi hanno avuto come premio una giornata speciale che sin dalle prime luci dell'alba prometteva fatica, sudore, ma tante emozioni sul Monte Grappa. L'apprezzamento sia del percorso sia dell'organizzazione è stato condiviso appieno da tutti i partecipanti e questo ci gratifica visto l'impegno profuso da parte dell'organizzazione. I nostri obiettivi per i prossimi anni saranno di far conoscere, anche a livello internazionale, questa manifestazione. Attraverso i valori dello sport vogliamo dare al nostro territorio l'attenzione che merita. Il nostro territorio è carico di valori che sono stati espressi nella piena totalità da tutta l'organizzazione, dai volontari, da tutte le istituzioni, e dagli sponsor nonché dagli atleti che hanno creduto in questo progetto. Bravi, grazie, ci vediamo alla seconda edizione".
Ivo Zulian fa sua la Ciok Vedeler
Nadia Scola stacca Francesca Simoni tra le donne
Ciok Vedeler all’insegna dei grandi numeri, 180 infatti i partecipanti a questa seconda prova del La sportiva Vertical Trophy in una giornata baciata da un sole estivo ai 1200 metri di Soraga in Val di Fassa.
Partenza in perfetto orario alle 14.30 da piazza Ciok e subito in evidenza un Zulian sopra le righe, l’atleta di casa in forza al Team Bogna da Nia, ha infatti voluto imporre sin da subito il suo ritmo sui diretti avversari Trettel, Facchinelli e Desimone.
Dopo metà gara Facchinelli mette la freccia e cambia ritmo, superando Trettel (A.S.Cauriol) ma non riuscendo a completare la rimonta su un indemoniato Ivo Zulian che chiude in 23.44.
In evidenza con una grande rimonta anche Roberto Desimone del gruppo Gossensass Skialp, che riesce a strappare la terza piazza a Thomas Trettel che dopo Moena resta ancora giù dal podio per una manciata di secondi. Seguono a distanza Steinacher, Marini e Varesco.
Al femminile, dopo un via a tutta di Clara Bettega, atleta che predilige le corse veloci, Nadia Scola del gruppo Bela Ladinia riesce a recuperare terreno a vista d'occhio e, quando il tracciato s'impenna, colma dapprima il gap andando poi a vincere con un minuto di vantaggio su una sorprendente Francesca Simoni dell'Atletica valle di Cembra che strappa la seconda piazza alla Bettega dell'U.S.Lavazè Varena. Seguono Carla Lellici dei Monti Pallidi e Sabrina Zanon della A.S.Cauriol.
Grande giornata dunque, tutti soddisfatti, soprattutto il comitato organizzatore con a capo Mattia Giongo e Umberto Zulian, che sono riusciti nell’intento di superare le 150 iscrizioni.
Un grazie da parte loro a tutti gli sponsor, in primis La Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, La Sportiva, main sponsor del circuito, ai VVF Di Soraga, al Comune di Soraga, al Soccorso Alpino Centro Fassa e tutti i volontari.
Classifica maschile
1.Ivo Zulian 23'44"
2.Marco Facchinelli 24'15"
3.Roberto Desimone 24'26"
Classifica femminile
1.Nadia Scola 30'32"
2.Francesca Simoni 31'26"
3.Clara Bettega 31'32"
La Sportiva Vertical Trophy secondo atto
Seconda prova Ciock-Vedeler sabato 1 ottobre
Dopo le fatiche della prima prova, la Vertical Peniola di Moena della scorsa settimana, eccoci al secondo appuntamento, la Ciock-Vedeler di Soraga. Sono già 70 le adesioni a questa seconda edizione che si prospetta avvincente. Hanno confermato l’iscrizione i top di sabato scorso, nell'ordine Follador, Facchinelli e Pierantoni, senza dimenticare Trettel e Ivo Zulian (quest’ultimo gioca in casa) che sono attesi alla rivincita.
In campo femminile Nadia Scola non dovrebbe avere problemi ma in settimana ho visto una Zanon in grande spolvero e sarà dunque battaglia fra lei, la Rizzi e la Benedetti che sempre più si stà mettendo il luce.
Tutto pronto dunque, gli organizzatori Zulian e Giongo sono in fermento e grazie all’attenta collaborazione del Comune di Soraga, dei VVFF sempre di Soraga e dei molti volontari sul percorso, questa seconda edizione dovrebbe fare consacrare la Ciock Vedeler fra le manifestazioni top di Fiemme e Fassa.
Passando ai dati tecnici di percorso, il dislivello della gara è di 590 metri e lo sviluppo di 3,4 km, pendenze massime e medie fra il 48% e il 21%, gara dunque per scalatori puri.
Partenza fissata in piazza Ciock a Soraga alle ore 14.30 di sabato 1 ottobre (arrivo dei primi alle 14.55); in zona arrivo sarà allestito un ristoro, ma per chi vorrà, continuando lungo il sentiero, si potrà accedere al Sas dela Crous, con panorama bellissimo sulle Dolomiti e sulla vicina Val di Fiemme.
Per finire cena all’Hotel Malder di Soraga a partire dalle ore 19.30, poi premiazioni e infine musica e balli fino a notte inoltrata, senza esagerare.
Presentato il Trail degli Eroi
Percorso in ottime condizioni e meteo perfetta
Domenica saranno in 250 ad affrontare le trincee del Monte Grappa. Questa mattina nella sede Scarpa di Asolo è stata presentata la prima edizione del Trail degli Eroi, gara di corsa sulla distanza di quarantasei chilometri lungo le trincee e i sentieri del Monte Grappa. Eroi sono stati i soldati, in tutto 12.000, che hanno combattuto durante la Prima Guerra Mondiale, ma eroi "sportivi" in questo caso, saranno anche gli atleti che taglieranno il traguardo di questa prima edizione.
"Scarpa - ha detto Sandro Parisotto, presidente di Scarpa spa - è presente da settant'anni in questo territorio, sia dal punto di vista economico sia sociale e ha voluto essere al fianco di questa nuova avventura. Con questo Trofeo vorremmo essere riconoscenti a tutte le persone, dai fornitori alle famiglie dei nostri dipendenti che in questi anni hanno contributo alla crescita della nostra azienda. Crescita strettamente collegata allo sviluppo sociale ed economico del territorio". "Questa manifestazione - ha continuato Parisotto - farà conoscere alcune le peculiarità del nostro territorio in Italia e all'estero. Il mix di elementi, tra territorio, rapporti umani, e lo sport sono stati fondamentali per la condivisione in questo progetto. Crediamo nei valori e nello spirito in cui si fonda il Trail degli Eroi, primo Trofeo Scarpa, in programma domenica prossima."
La presentazione è stata un'occasione per fare il punto della situazione del tracciato con le ultime modifiche apportare da Lorenzo Doris e dal suo staff. "Il tracciato è in ottime condizioni - ha detto il responsabile tecnico della gara Lorenzo Doris - inoltre domenica le previsioni meteo sono buone e quindi ci sono tutte le condizioni perché questa prima edizione si possa svolgere nel migliore dei modi." "Mi spiace non riuscire a essere telegrafico, - ha continuato Doris - ma credo che da questo mio dilungarmi si possa capire la passione, anche nei particolari, che è stata messa nell'evento. Abbiamo 'balisato' (segnalato) il percorso con due sistemi. E' già terminata la segnalazione del percorso con frecce affisse usufruendo della segnaletica presente, al fine di creare un percorso permanente che chiunque e in qualsiasi momento dell'anno potrà andare a provare, per allenamento, o per passione. Solo in questi ultimi due giorni il percorso sarà arricchito da segnaletica (strisce e bandierine) in tessuto. Tutta la segnaletica sarà recuperata dalle "scope" della gara e riutilizzato nei prossimi anni. Tutto il materiale del Trail è rigorosamente Arancione, il colore sociale dell'Associazione iLupiTeam organizzatrice dell'evento e che ora è il colore distintivo del Trail degli Eroi. Il tracciato di gara è stato pensato anche per essere seguito dal pubblico, grazie alla morfologia del territorio che permette a tutti gli escursionisti e ai curiosi di vivere in prima persona l'emozione della gara. I passaggi più spettacolari saranno in Cima Grappa verso le ore 07.30/8 per i primi atleti, mentre il grosso dei partecipanti transiterà tra le 8.30/8.45. Nelle creste dell'Asolone, nel versante Est i primi passeranno verso le ore 8.30, gli amatori verso le 9.00/09.45. Un altro passaggio spettacolare sarà al Col del Finestron, dopo circa quattro ore di gara. I vincitori sono previsti all'arrivo verso le ore 10."
"Ai Top Runner mi guardo bene dal dare consigli, - ha concluso Doris - anzi se ne avessero loro per me. Mi rivolgo a tutti gli amatori. La nostra più grande soddisfazione e vedervi tutti, stanchi, ma all'arrivo! Non ci sono tratti pericolosi, fate attenzione alla salita in quanto ci sarà ancora poca luce, e fermatevi, guardatevi intorno e vivrete la magia del Monte Grappa. Inoltre sono sicuro che attraversare in perfetto silenzio il Monumento ai Caduti del Monte Grappa vi farà emozionare. L'unico dettaglio tecnico è il secondo cancello a otto ore dalla partenza, è volutamente un po' stretto, ci sono belle discese corribili, sfruttatele! Un in Bocca al Lupo a tutti! Enjoy your Run!"
Vertical Sprint, Milano capitale dello skyrunning
Ieri vittoria del tedesco Dold sul grattacielo della Regione Lombardia
Ha avuto luogo ieri a Milano la quinta edizione di 'Vertical Sprint' originale corsa in salita valida come sesta prova del 'Vertical World Circuit 2011', il Campionato del Mondo che coinvolge 12 città internazionali con i loro edifici più belli e prestigiosi. 154 atleti skyrunners da 12 nazioni, si sono sfidati nell'impegnativa salita al nuovo grattacielo Palazzo Lombardia su un percorso di 39 piani e 866 gradini. Anche ques'anno il vincitore è stato il tedesco Thomas Dold, già primo nel 2008 e nel 2010; tra le donne trionfo italiano con la bravissima atleta della Valcamonica Valentina Belotti.
NUOVO RECORD - Dold ha vinto con il tempo di 3 minuti, 46 secondi e 57, nuovo primato della gara. Un tempo eccezionale se si tiene conto che l'atleta 'scala' ogni piano, di 22 gradini, in meno di 6 secondi! (5 secondi e 79' per la precisione .).
Ottimo secondo classificato il polacco Piotr Lobodzinsky (3'57'12): al terzo posto il comasco Fabio Ruga (4'04'57) che ha preceduto Alberto Gramegna (4'10'14).
Valentina Belotti ha vinto con il tempo totale di 5 minuti, 3 secondi 27 precedendo la Campionesssa del Mondo in carica Melissa Moon (5'22'80), Ivonne Martinucci (5'25'54) e Alessandra Valgoi (5'26'70); Sesta Cristina Bonacina (5'40'89). L'atleta bergamasca, che predilige percorsi e palazzi più alti, mantiene il comando della classifica generale del Campionato 2011.
IL VERTICAL WORLD TOUR - Nel Vertical World Circuit 2011 rimane al comando Thomas Dold (400 punti, 4 vittorie in 4 gare); seguono Fabio Ruga (328 punti) e Omar Bekkali (306). Nel ranking femminile al comando Cristina Bonacina (328) seguita da Valentina Belotti (200 punti, 2 vittorie in 2 gare); terzo posto Cindy Harris (178) e 4quarto per Melissa Moon (160) che dopo il risultato di oggi risale importanti posizioni.
In 5000 lungo la diga del Vajont
Nella gara più impegnativa vittoria per Andrea Frezza e Jennifer Senik
Sul tracciato di diciassette chilometri vincono Livio De Paoli e Mirella Pergola. Manuel Bratti e Manuela Moro dominato nella gara più breve.
Sono arrivati da tutta Italia per correre lungo i "percorsi" che raccontano della tragedia del Vajont. Un ricordo vissuto grazie allo sport, una corsa che con rispetto si è insinuata, prima alle pendici delle diga e dopo ne ha attraversato il coronamento.
Alle 9.15 dalla centralissima piazza di Longarone, il lungo serpentone variopinto composto da atleti, famiglie, cani al guinzaglio, nonni e amici, ha iniziato a salire lungo i sentieri, aperti per l'occasione dall'Enel, che li avrebbero portati dinnanzi alle pareti della Diga. Ognuno con il proprio ritmo, ognuno cercando di evocare i ricordi che sono legati a quei luoghi.
Gli agonisti in lizza per la vittoria finale avevano già scoperto le carte in tavola e hanno corso secondo un preciso progetto. Manuel Bratti insieme a Giuliano De Biasi ha preso il largo nel percorso più breve. Manuela Moro, in grande spolvero, battagliava per la quinta posizione assoluta, lasciando a Monia Capelli e ad Angela De Poi la conquista della seconda piazza. Nel tracciato intermedio Livio De Paoli e Rinaldo Segat hanno corso molti tratti spalla a spalla. solo nelle discese De Paoli riusciva a staccare il bellunese del gruppo Castionese.
Nella gara più lunga Andrea Frezza è stato sempre al comando inseguito da Luciano De Lazzer e poco più dietro da Renato Camillo. Paola Dal Mas, nella competizione rosa, si è dovuta guardare le spalle dalla friulana Jennifer Senik. Nadia De Francesch ha corso cercando di mantenere la terza posizione.
Ma le altre migliaia di persone nel frattempo come hanno vissuto la "gara"? Correre o semplicemente camminare era l'ultimo dei loro pensieri, correre o camminare era il mezzo più semplice per ricordare e per vedere il Vajont, entrando in alcuni luoghi normalmente vietati al pubblico. Per una volta il guardarsi intorno è stato più forte del guardare dove mettere i piedi.
Tornado alla cronaca della gara, Andrea Frezza ha vinto i "venticinque chilometri" con il tempo di 1.46.55, alle sue spalle si è classificato Luciano De Lazzer del Giro delle Mura, mentre Renato Camillo è salito sul terzo gradino del podio con 1.49.57. Nella gara femminile la Senik, ha conquistato la prima posizione grazie alle sue preziose doti da discesista, relegando al secondo posto la Dal Mas. La friulana dell'Aldo Moro Paluzza ha tagliato il traguardo con il tempo di 1.57.43. In terza posizione si conferma Nadia De Francesch.
Livio De Paoli e Rinaldo Segat si giocano la vittoria della gara intermedia sino a un chilometro e mezzo dall'arrivo quando De Paoli inserisce il turbo e chiude i diciassette chilometri con il tempo di 1.08.02. Segat è secondo mentre Alessandro Tibolla è terzo.
Tra le donne Mirella Pergola conferma la prima posizione davanti ad Alice Perenzin e a Deborah Entilli. La prima ferma il cronometro in 1.23.21.
Nel percorso più breve Bratti chiude in prima posizione con il tempo di 35.38, alle sue spalle Giuliano De Biasi e Riccardo Ebo.
Manuela Moro vince davanti a Monia Capelli con il tempo di 40.40. La Capelli accusa un ritardo di oltre un minuto. Sale sul terzo gradino del podio Angela De Poi.
Trail degli Eroi, 46 chilometri immersi nella storia
250 atleti si sfideranno domenica prossima sul Monte Grappa
Domenica prossima si correrà la prima edizione del Trail degli Eroi, i duecentocinquanta partecipanti già accreditati partiranno dal ristorante Antica Abazzia nel comune di Borso del Grappa, per attraversare in poche ore quasi tutti i comuni del comprensorio del Brenta. Una gara di 46,5 chilometri affrontati in autosufficienza e 2900 metri di dislivello positivo che porterà i concorrenti a vivere la storia. L'itinerario segue tutti i principali crinali della Cima Grappa ricalcando, dove possibile, i tratti di trincea della Grande Guerra e l'alta via degli Eroi. Un percorso che toglie il fiato nato da un'idea di un gruppo di corridori locali coordinati da Lorenzo Doris, sarà lui a spiegarci tutto o quasi, di questa incredibile avventura.
Qual è il significato del "Trail degli Eroi"?
E' la voglia di commemorare e di ricordare, in modo diverso, forse meno celebrativo, ma sicuramente non meno toccante, migliaia di padri e figli, di molte nazionalità, che hanno perso la vita per quello che oggi chiamiamo Italia, ma più genericamente per il suolo dove in pace riusciamo a vivere. Non voglio abusare del termine Eroi, ma gli atleti che negli ultimi chilometri della gara correranno tra le trincee, affaticati dai precedenti quaranta chilometri, immersi nel silenzio più totale, potranno capire.
Come nasce l'idea?
Corro Trail da undici anni. Ne ho corsi moltissimi in Italia e all'estero, la mia zona di allenamento è stato sempre il Massiccio del Grappa ed il territorio Bassanese. Il Grappa ha un terreno di "gioco" che molte gare rinomate si sognano! Il terreno di corsa è ideale, i sentieri CAI, i paesaggi ariosi, la flora, la fauna, ma soprattutto la storia. Già, qui corriamo nella Storia! Il fatto di realizzare un Trail in questo territorio è quasi venuto da sé. Il 5 ottobre dello scroso anno da un manipolo di appassionati e di amici si è corsa l'edizione numero zero.
In che modo si unisce la Sacralità del Monte Grappa con un evento sportivo?
Perché il Trail Running è un evento sportivo sui generis. Concettualmente Trail Running significa correre nella Natura. Il popolo dei trailers ha nel dna la tipica filosofia dell'escursionista, ama il paesaggio ed essere immerso nella natura, però adora correre. Potrà sembrare strano, ma anche il silenzio e la solitudine sono elementi caratterizzanti di questo sport. Siamo di fronte a persone-atleti che sanno apprezzare dove si trovano e ne partecipano intimamente ed esternamente. L'agonismo non è dominante. Certo, i top runners puntano alla vittoria, ma anche tra loro non è difficile vedere a volte qualcuno che estrae una macchinetta fotografica e immortala il momento. In quale altro sport l'ultimo concorrente è premiato, nel Trail viene festeggiato ed applaudito! Vedrete che sulla scalinata dell'Ossario qualcuno sarà emozionato e commosso! Quale unione più indicata tra sacralità e sport.
Da cosa si caratterizza il Trail degli Eroi?
Sono tre gli elementi su cui abbiamo fortemente lavorato. Il primo: dare visibilità a una montagna e a un territorio ricco di sport, cultura, storia, gastronomia, e accoglienza. Speriamo che questi aspetti si possano cogliere da tanti particolari: la volontà di avere gli amici atleti già da sabato, il pacco gara sarà ricco di prodotti locali, attraversare le zone di lancio dei parapendii e quella del free climbing.
Il secondo: creare una gara "socialmente responsabile ed eco-compatibile". Ad esempio le frecce che indicano la via da seguire sono state realizzate da una Cooperativa d'inserimento al lavoro di persone disagiate, le medaglie dei classificati sono state prodotte dal popolo Profugo Saharawi (Algeria). Inoltre il numero di atleti in corsa è di basso impatto per una montagna così vasta. Il nostro trail aderisce alla campagna "Io Non Getto Rifiuti" (che comporta, nel caso, l'immediata squalifica). Per questo motivo, i concorrenti usufruiranno di "ecotazze", e sia i piatti sia i bicchieri sono di materiale biodegradabile.
Il terzo: abbiamo voluto realizzare una gara che per chilometraggio, dislivello e tempo massimo concesso sia il primo passo per tutti coloro (corridori di strada, maratoneti) che vogliano avvicinarsi e tentare la prima esperienza di Trail Running. Nello stesso tempo il Trail degli Eroi è una gara "severa" che può inserirsi nel panorama nazionale delle gare importanti.
Quante persone 'lavorano' per la riuscita della manifestazione?
Aggiungerei anche da quanto tempo. L'edizione 'zero' è stata corsa da un manipolo 'test' un anno fa. Ed era già da un paio di mesi che si lavorava per trovare il percorso migliore. Da quel giorno non si è più smesso! Oggi abbiamo un Comitato Organizzatore formato da nove persone, ognuna con il suo ruolo e responsabilità. Lungo il tracciato ci saranno circa sessanta volontari, mentre la zona di partenza e arrivo sarà presidiata da trenta persone. Mi piacerebbe citarli uno ad uno, perché le cose riescono bene solo se tutti ci mettono, anche poco, ma un po' del suo. Questo è il Trail degli Eroi: un grande gruppo di persone.
Quali sono le istituzioni/associazioni volontaristiche che collaborano nel progetto?
Sono orgoglioso nel dire che nessuno ci ha messo i "bastoni tra le ruote". Il territorio nel suo insieme, è stato da subito ricettivo e collaborativo, dalla Regione Veneto, alle Provincie di Vicenza e Treviso, ai Comuni di Romano e Borso, dal Consorzio Turistico Vivere il Grappa, ai Gruppi di Soccorso Alpino Pedemontana, Protezione Civile, Associazione Alpini Semonzo.
Inoltre anche gli sponsor hanno creduto nella valenza del nostro Trail, Scarpa, Montura, Alpstation, Frescolat, Finleal, Dopla, Pasta Sgambaro, e l'Antica Abbazia ci sono stati vicino sin da subito. In particolar modo una rete di amici e persone entusiaste del progetto che si sono messe a disposizione per risolvere i molteplici problemi che inevitabilmente sorgono in continuazione. Mi spiace ripetermi, ma questo è un evento corale.
Follador si aggiudica la Vertical Peniola di Moena
Nadia Scola ha la meglio su Rizzi e Benedetti
Un successo questa prima prova del "La Sportiva Vertical Trophy" con ben 105 concorrenti, che di fatto premiano la formula di correre il sabato pomeriggio. Clima di stampo estivo più che autunnale, percorso molto tecnico e nervoso con ben 1100 metri di dislivello. Follador vince con autorità, la sua vittoria non è mai stata in discussione, ha condotto una gara magistrale chiudendo in progressione e stabilendo il nuovo record del percorso. Al secondo posto un sempre più convincente Facchinelli che precede Pierantoni il quale, con un gran finale, soffia la terza posizione a Trettel quando già pregustava il podio. Scialpinisti in gran spolvero quindi, mentre per motivi di lavoro non ha potuto essere al via l'annunciato Urban Zemmer.
In campo femminile la mamma volante Nadia Scola ha la meglio sulla Rizzi e su una sorprendente Benedetti protagonista di un gran finale di stagione.
Un ringraziamento doveroso alla sezione Sat di Moena, i volontari, il Soccorso Alpino ed i Bogn da Nia per il cronometraggio. Si pensa già alle seconda prova di questo challenge, con l'appuntamento di sabato prossimo in quel di Soraga con la Ciock Vedeler, partenza confermata alle ore 14.
Classifica maschile
1. Follador Alessandro 40.41
2. Facchinelli Marco 41.18
3. Pierantoni Davide 41.48
4. Trettel Thomas 42.01
5. Zulian Ivo 43.30
6. Genuin Gianluca 44.00
7. Stainacher Dario 44.24
8. Varesco Christian 45.38
9. Guadagnini Aldo 45.58
10. Girardi Ettore 46.11
Classifica femminile
1. Scola Nadia 52.09
2. Rizzi Michela 56.31
3. Benedetti Elisabeth 56.49
4. Zanon Sabrina 58.15
5. Zulian Margit 1h.00.25