Trofeo Parravicini, cresce l'attesa
La gara in programma domenica 19 aprile
Domenica 19 aprile nell’anfiteatro del Rifugio Calvi, qualche chilometro sopra il paese di Carona in Valle Brembana, in provincia di Bergamo, andrà in scena il Trofeo Parravicini, gara a squadre di scialpinismo che ha fatto la storia di questa disciplina, valida come ultima prova della Coppa Alpi Orobiche.
L'appuntamento con la 66esima edizione del Trofeo Parravicini si sta avvicinando. La settimana scorsa è stata effettuata la prima ricognizione sul percorso per verificarne le condizioni e avere una prima idea della fattibilità del percorso originale.
L'innevamento non è quello della passata stagione, ma le condizioni sono buone e annunciano la possibilità di gareggiare sul tracciato classico del Parravicini. Tutti i pendii interessati dal percorso al momento non presentano alcuna difficoltà di tracciatura e sulla terrazza del rifugio Calvi c'è più di un metro di neve.
Le iscrizione sono aperte sul sito ufficiale della manifestazione organizzata dallo Sci Cai Bergamo, la quota di 60 euro a squadra è limitata ai soli pagamenti effettuati con bonifico entro il 17 aprile 2015 (info segreteria@caibergamo.it e www.trofeoparravicini.org). Per i pagamenti effettuati al ritiro pettorali la quota salirà a 70 euro a squadra. Le squadre che volessero pernottare al Rifugio Calvi devono prenotare all'atto dell'iscrizione; i posti disponibili sono per 30 squadre.
PERCORSO - Il percorso, come vuole la tradizione, partirà a pochi metri dalla porta d'entrata del Rifugio Calvi. I responsabili del tracciato hanno aggiornato il percorso aumentando i tratti da affrontare con gli sci ai piedi e diminuendo quelli da percorre con gli sci nello zaino. La prima salita raggiungerà il Passo Grabiasca a 2463 metri di quota, il Monte Reseda sarà la seconda asperità della giornata mentre la lunga salita al Monte Madonnino con l'ultima parte da affrontare a piedi sarà il giro di boa della competizione. Dopo la vetta del Madonnino gli atleti scenderanno al Lago dei Curiosi per salire al Monte Cabianca, la Cima Coppi del Parravicini a 2601 metri di quota. A questo punto mancheranno due brevi salite, la prima di 250 metri di dislivello e la seconda, che porterà all'arrivo, di 70 metri di dislivello. Il dislivello complessivo di sola salita è di 1900 metri mentre la lunghezza è di 17,2 chilometri. Anche quest'anno lo Sci Cai Bergamo ha istituito il premio Mario Merelli che consiste in premi d'assoluto valore come sci da scialpinismo in carbonio, pala e pelli. Gli attrezzi invernali saranno vinti in base a delle percentuali rispetto al tempo della squadra prima classificata.
Marmoleda Full Gas Race, tutto pronto
Sabato la gara nell’alta Val di Fassa
Penultimo atto della Coppa delle Dolomiti di sci alpinismo sabato sulla regina delle Dolomiti, la Marmolada, nell’alta Val di Fassa, con un occhio al meteo. Le condizioni del tempo sono incerte e in caso di eccessiva nuvolosità, o precipitazioni, il comitato organizzatore della quarta Marmoleda Full Gas Race ha già preparato un percorso alternativo, che prevede un anello da affrontare per due tornate ugualmente tecnico e selettivo, con comunque un dislivello importante di 1800 metri, comprensivo del suggestivo passaggio al canalino.
Rispetto al programma iniziale il direttore di gara Oswald Santin, coordinandosi con i referenti delle quattro associazioni che organizzano la manifestazione, ovvero Dolomites Sky Race, Sellaronda Skimarathon, Bogn da Nia e Bela Ladinia, ha deciso di posticipare di mezzora l’orario di partenza. Lo start, nei pressi del rifugio Cima 11 sopra il passo della Fedaia verrà dato alle ore 9, an ziché alle 8.30, questo per garantire allo staff la corretta valutazione delle condizioni del tracciato di gara.
ISCRITTI - Ad iscrizioni quasi concluse si annuncia la presenza di oltre 200 atleti che si sfideranno sulle verticalità della Marmolada, fra questi è particolarmente atteso l’alfiere del Centro Sportivo Esercito e della nazionale italiana l’altoatesino Manfred Reichegger, per la prima volta al via della competizione ladina trentina. Un atleta di livello che sfiderà il vincitore dell’ultima edizione l’austriaco Alex Fasser, ma pure lo sloveno Nejc Kuhar, che ha trionfato già due volte in questa competizione, quindi da Filippo Beccari, Alex Salvadori, il leader di Coppa delle Dolomiti Thomas Trettel, e l’atleta di casa Ivo Zulian.
TRACCIATO - L’idea è quella di proporre il tracciato originale con il i 2100 metri di dislivello e i passaggi presso punta Rocca (3265 metri) e Punta Penia (3352 metri), per scendere poi a Col di Bous (2160 metri), risalire vero Pian dei Fiacconi (2626 metri) e giungere al traguardo di Cima 11 (2080 metri). In caso di maltempo verrà proposto un tracciato alternativo con due giri che prevedono lo stesso luogo di partenza e arrivo, ma una variante sotto Punta Rocca, con un tratto di 60 metri che gli atleti affronteranno a piedi con gli sci nello zaino, quindi l’attraversamento del ghiacciaio e l’imbocco del canyon sopra Pian dei Fiacconi, discesa verso Col di Bous, risalita a Pian de Fiacconi, discesa verso il rifugio Cima 11 e quindi la seconda tornata per un totale complessivo di 1800 metri di dislivello.
Essendo la vigilia di Pasqua gli organizzatori, coordinati dal presidente Diego Salvador, hanno previsto per il dopo gara una ricca lotteria con il palio un uovo di cioc colata da 10 km, oltre ad altri premi ad estrazione.
A Pasquetta il Trofeo Alta Val Tanaro
Il via da Garessio 2000
Dopo due rinvii, torna il Trofeo Alta Val Tanaro: la gara cuneese è in programma lunedì 6 aprile. A Garessio la neve non manca e le previsioni meteo dicono bel tempo.
Variante al tracciato del 2014 la salita con ramponi dal canale a S e discesa dalla normale dell’ Antoroto. L’altra parte del tracciato sarà uguale al 2014 con prima salita con partenza da Garessio 2000 fino alla punta del Mongrosso, discesa verso Valdinferno dal canale con tratto iniziale di 30°, salita ritorno sul Mongrosso con tratto terminale in un canale da percorrere a piedi, discesa verso Pietrabruna facendo un piccolo diagonale iniziale a destra per evitare numerose onde di neve formate dal vento, salita, novità di questa edizione, da Pitrabruna verso l’Antoroto fino all’imbocco del canale a S che con i ramponi calzati si percorrerà fino alla cresta terminale dove ci sarà l’uscita attrezzata con una corda fissa. Discesa ritorno a Pietrabruna percorrendo la normale dell’Antorotto e ultima salita ritorno sul Mussiglione, prima della discesa in pista con ritorno a Garessio 2000.
Tutto comunque confermato per Pasquetta: il via della gara (compresa quella giovanile) alle 9 a Garessio 2000: info su www.sciclubgaressio.it
Atto finale dello Skialpdeiparchi La Sportiva Trophy
Al Terminillo successo di Raffaele Adiutori e Roberta Galluzzi
Scenario incantevole domenica al Terminillo per la sesta ed ultima prova dello 'Skialpdeiparchi La Sportiva Classic Trophy', undicesimo appuntamento complessivo dello Skialpdeiparchi.
Il quarto Trofeo Millet, memorial Alberto Bianchetti ha visto un buona partecipazione, oltre 40 appassionati da sette regioni differenti (tra cui Friuli Venezia Giuila e Valle d’Aosta) che si sono cimentati sui 1200 metri del suggestivo tracciato che dal rifugio Sebastiani proponeva il doppio passaggio su una delle vette simbolo della regione Lazio, con tratto a piedi nel canale della direttissima che conduceva ai 2216 metri del Monte Terminillo.
ia gli atleti che i partecipanti al raduno hanno trovato tutti i tipi di neve, trasformata al sole, ghiaccio e polvere nei tratti in ombra. In campo maschile Raffaele Adiutori chiudendo con il tempo di 1h19‘43‘’ ha piazzato la zampata vincente interrompendo la striscia vincente di Carlo Colaianni che con il tempo di 1h26’ 27’’ ha preceduto l’altro giovane emergente dello skialp appenninico Marco Daniele in 1h31’20’’. Colaianni con cinque successi aveva già vinto lo Skialpdeiparchi La Sportiva Classic Trophy e proprio con Adiutori aveva fatto coppia al Sellaronda.
Nella gara rosa affermazione dell’atleta di casa Roberta Galluzzi che ha chiuso il percorso (ridotto) con il tempo di 1h10’21’’.
Dal 10 al 12 aprile a L’Aquila, festa finale dello Skialpdeiparchi con la gara promozionale a coppie all’interno della Spring Session, la due giorni di eventi sul Gran Sasso d’Italia che chiuderà anche la stagione di Coppa Italia snowalp a livello nazionale.
Tante novita' all'Adamello Ski Raid
Domenica 12 aprile la gara LGC
Aprile coincide con le grandi classiche dello sci alpinismo e il week-end dopo Pasqua toccherà all’Adamello Ski Raid, inaugurare la stagione delle gare italiane su lunghe distanze. Domenica 12 aprile con partenza e arrivo a Ponte di Legno andrà infatti in scena la quinta edizione della competizione che quest’anno avrà addirittura una triplice validità, visto che sarà tappa di Coppa del Mondo, prova del Circuito La Grande Course e pure ultimo atto della Coppa delle Dolomiti.
Tanta carne al fuoco dunque per l’Adamello Ski Raid 2015, che mercoledì 1 aprile alle ore 11 avrà una prestigiosa vernissage presso il Palazzo della Regione Lombardia di Milano (il Pirellone), in occasione della presentazione delle novità della quinta edizione, alla quale non mancherà uno sportivo doc, l'assessore allo sport della Regione Lombardia, Antonio Rossi.
La prima notizia di rilievo è quella relativa alle iscrizioni, già chiuse da un mese avendo raggiunto quota 350 coppie, tetto che gli organizzatori dell’Adamello Ski Team avevano da tempo fissato per riuscire a gestire al meglio la manifestazione.
Per quanto riguarda i big hanno come sempre una finestra stabilita dalla Federazione Internazionale nei giorni pre gara, ed è dunque ancora presto per capire come saranno formate le coppie che mirano ad aggiudicarsi la vittoria finale.
Oltre ai lavori di tracciatura e ai numerosi sopralluoghi del percorso di gara gli organizzatori diretti da Alessandro Mottinelli hanno concretizzato interessanti opportunità per chi vorrà seguire la gara in quota, grazie anche alla sensibilità del Consorzio Pontedilegno Tonale Adamello Ski, che ha sviluppato delle proposte per chi vorrà seguire la gara in quota.
Dalle ore 5 alle ore 7 di domenica 12 aprile è infatti previsto l’accesso gratuito agli impianti dal Passo Tonale al Passo Paradiso, con un tempo di salita stimato in circa 20 minuti. Considerando che il passaggio degli atleti al Passo Presena è previsto fra le 6.30 e le 7.30 sono stati allestiti tre pacchetti diversi in base alle esigenze degli appassionati che potranno seguire i passaggi sia al Passo, sia muovendosi successivamente con gli sci in quota.
Il trasporto degli spettatori sarà effettuato con la telecabina Paradiso dalle ore 5 alle ore 7. Verrà consegnato un biglietto gratuito comprendente anche il successivo ritorno al Passo Tonale con la seggiovia Val Sozzine e la telecabina Ponte-Tonale.
Novità dell’ultima ora riguarda poi la partenza della gara, sia maschile sia femminile, anticipate rispetto al programma iniziale. La categoria maschile avrà come nuovo orario le 5.30, mentre la categoria femminile le 6.10 da Passo Paradiso, visto che quest'anno è stato deciso di differenziare le due partenze per rendere maggiormente spettacolare la competizione.
Ivo Zullian si aggiudica la Pizolada delle Dolomiti
Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli prime nella gara rosa
Ivo Zullian torna sul gradino più alto della Pizolada delle Dolomiti. E lo fa in grande stile, battendo il forte Thomas Trettel, favorito della vigilia. Nella categoria femminile nessuna sorpresa: Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli si confermano ancora ai massimi livelli.
Grande bagarre nell'individuale andata in scena domenica al Passo San Pellegrino: oltre 270 atleti hanno preso parte a questo appuntamento di fine stagione, organizzato e promosso dalla Val di Fassa Events, in collaborazione con il Cai Sat e Soccorso Alpino.
Gara avvincente e combattuta tra gli uomini del percorso Classic con un bel testa a testa, dall’inizio alla fine, tra Ivo Zullian (Bogn da Nia) e Thomas Trettel (AS Cauriol). Il fassano di Soraga è riuscito a staccare il fiemmese solo nell’ultimo tratto del canalino Holzer, durissima salita da percorrere a piedi con sci in spalla fino alla cima del Col Margherita a 2550 metri. Un vantaggio di 20 secondi che Zullian ha poi amministrato bene fino all’arrivo. Terzo l'austriaco Alex Fasser. In campo femminie le super favorite Roberta Pedranzini e Francesca Martinellihanno fatto il vuoto dietro a loro tagliando insieme il traguardo, mano per mano, e bissando così il successo del 2014. Terza Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp).
Nel percorso Short vittoria assoluta di Alex Oberbacher (Peves Gherdeina) e Melanie Ploner (Brenta Team).
Il Gran Premio della Montagna, destinato al primo concorrente maschile e femminile a transitare per Cima Bocche, è andato a Ivo Zullian e Roberta Pedranzini nel percorso Classic e a Enrico Loss e Melanie Ploner nel percorso Short.
Coppa del Mondo, ecco le prime coppe di specialita'
Robert Antonioli mette in bacheca quella della sprint
Chiuse le gare di Prato Nevoso, sono state assegnate le coppe ISMF di specialità. Premiazione direttamente sul campo, o meglio nel PalaSagra di Frabosa Sottana.
SPRINT - Era sufficiente rimanere davanti a Rottmoser per alzare la coppa sprint: Antonioli ce l'ha fatta e chiude con 261 punti davanti al tedesco fermo a 211, mentre Michele Boscacci con il successo nell'ultima prova sale al terzo posto a 124. Quinto e primo Espoir, Nadir Maguet.
INDIVIDUALE - Xavier Gachet partiva con il pettorale 1 di leader, ma alla fine non è riuscito a difendere la leadership: coppa a William Bon Mardion con 270 punti, secondo Gachet a 242, quindi Kilian a 230, poi Matteo Eydallin, Robert Antonioli e Anton Palzer, primo Espoir.
VERTICAL - Coppa a Kilian con 280 punti con 20 lunghezze di vantaggio su Palzer, terzo Damiano Lenzi, poi Werner Marti, Marc Pinsach e Lorenzo Holzknecht.
FEMMINILE - Tre coppe con il massimo dei punti per Laetitia Roux: nell'individuale seconda Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter, nella sprint piazza d'onore per Elena Nicolini ed Emelie Forsberg, nel vertical sul podio Victoria Kreuzer e Axelle Mollaret.
OVERALL - Mancano ancora le due tappe italiane della LGC: nella graduatoria maschile guida ancora Robert Antonioli con 586 punti su Kilian a 547, Bon Mardion a 521, Palzer a 502, Lenzi a 473 e Gachet a 468, in quella femminile Laetitia Roux è già a quota 1100, quindi Axelle Mollaret a 658 ed Emelie Forsberg a 550.
Michele Boscacci a segno nella sprint di Coppa
Antonioli e' secondo e vince la coppa di specialita'
Ultima sprint di Coppa del Mondo a Michele Boscacci e Laetitia Roux. Gara davvero intensa e godibile per il pubblico, quella di Prato Nevoso, disegnata nello snow-park: lancio nell'half-pipe, con la serie di inversioni nel tratto finale, poi tratto a piedi, altro cambio d'assetto per l'ultima parte sci ai piedi, prima della discesa finale in neve non battuta.
Doppietta valtellinese nella finale maschile: vittoria di Boscacci su Robert Antonioli che ha fatto gara su Rottmoser per la generale di specialità, con terzo William Bon Mardion. Quarto appunto Rottmoser, quinto Nadir Maguet (che dunque vince tra gli Espoir), sesto Yannick Ecoeur.
Da copione la finale rosa con Laetitia Roux subito all'attacco e prima sul traguardo davanti ad Emelie Forsberg e Valentine Favre. Quarta Marta Garcia Farres, prima Espoir, quinta Elena Nicolini, sesta Malene Haukøy.
JUNIOR - Giulia Compagnoni sale sul gradino più alto del podio battendo la svizzera Marianne Fatton ed Alba De Silvestro. Due svizzeri sul gradino del podio nella finale maschile: primo Thomas Corthay, secondo Arnaud Gasser, poi due azzurri, terzo Nicolò Canclini, quarto Davide Magnini, quinto Rémi Bonnet, sesto Simon Bellabouvier.
Matteo Eydallin primo a Prato Nevoso
Nell'individuale di Coppa del Mondo, secondo Damiano Lenzi
Seconda giornata di gare a Prato Nevoso: altra giornata di sole per l'individuale sul Mondolè. Prova maschile di grande intensità: un gruppo al comando con Damiano Lenzi, Matteo Eydallin, Anton Palzer, Xavier Gachet, Martin Anthamatten e Kilian Jornet sino alla terza salita in vetta. Nel finale la stoccata vincente di Eyda che chiude in 1h27'57" con 40 secondi di vantaggio di Lence, con Bon Mardion a oltre un minuto. Quarta piazza per Kilian a 1'46", quinto Anthamatten a 2'01", con Pietro Lanfranchi, Anton Palzer (primo Espoir), Manfred Reichegger, Robert Antonioli e Valentin Favre a completare la top ten. Quindi Lorenzo Holzknecht e solo dodicesimo Xavier Gachet, leader di specialità prima del via. Tredicesimo Michele Boscacci, quattordicesimo Nadir Maguet, secondo Espoir, diciassettesimo Federico Nicolini, terzo Espoir.
GARA FEMMINILE - Ennesima vittoria di Laetitia Roux in 1h43'40" con con 2'30" su Emelie Forsberg, quindi due Espoir Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter. Settima la prima azzurra, Katia Tomatis, undicesima Elena Nicolini, dodicesima Martina Valmassoi.
JUNIOR - Nella prova maschile a segno lo svizzero Rémi Bonnet, davanti a Davide Magnini e Simon Bellabouvier, quinto Valentino Bacca; nella gara rosa successo di Léna Bonnel su Giulia Compagnoni e Verena Streitberger.
OPEN - Nella gara Open affermazione di Filippo Baccari su Daniel Antonioli e Fabio Cavallo, in quella femminile di Debora Cardone su Raffaella Miravalle e Elena Tornatore.
Presentato il Mezzalama
Canale dell’Aquila a piedi, da decidere il percorso al Naso del Lyskamm
È stata presentata in serata al Forte di Bard la ventesima edizione del Trofeo Mezzalama, alla presenza del presidente delle Regione Autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin. Il direttore tecnico Adriano Favre ha dato interessanti dettagli sull’inedito percorso al contrario, da Gressoney-La-Trinitè a Breuil Cervinia, della gara in programma il 25 aprile, sul quale nei giorni scorsi ha potuto fare un primo sopralluogo.
PAROLA A FAVRE - «I punti salienti sono sicuramente la salita del “canale dell’aquila” che bisognerà percorrere a piedi sia perché non c’è lo spazio per salire con gli sci sia perché c’è una necessità di cambio d’assetto che dà respiro alla gara - ha esordito Favre -. Poi si prosegue verso il naso del Lyskamm lato est e lì c’è ancora un interrogativo su dove tracciare che troverà risposta a ridosso della gara: o si sale lungo il pendio di neve e ghiaccio che nelle edizioni precedenti è stato sceso oppure si sale più a sinistra guardando la parete del Naso su delle roccette. Quest’ultima opzione è più sicura perché non vi è rischio di valanghe, ma c’è un terreno misto che richiede più dimestichezza nel muoversi in ambiente. La discesa invece è semplice, lungo l’itinerario di salita delle edizioni passate che si segue sostanzialmente finora arrivare al Piccolo Cervino. Avrei voluto salire verso la Gobba di Rollin per poi scendere in fuori pista dalla cima, ma non si riesce perché le condizioni del ghiacciaio lo rendono impossibile.Passeremo quindi ancora una volta dove siamo saliti le passate edizioni, rimanendo però in fuori pista e in cordata fino a Plateau Rosà. A Plateau Rosà si potrà sciogliere la cordata e si inizierà a scendere al Colle del Teodulo, percorrendo il canale del Teodulo tutto fuori pista finoa Plan Maison dove si attraverserà la stazione. Credo che questo passaggio sarà un punto d’osservazione molto interessante per il pubblico. Si prosegue sulla “pista 5” e poi subito sulla “pista 3” fino al traguardo del Cretaz».«Devo dire che il percorso mi piace molto - ha ribadito Favre - per la gente che vorrà venire a vederlo sarà più fruibile. E’ molto interessante l’idea di arrivare in una stazione sciistica mentre è ancora in piena attività».«Per quello che riguarda le iscrizioni - ha concluso il direttore tecnico - sono soddisfatto perché tutti hanno mandato l’iscrizione completa e con un buon curriculum, sono sicuro che avremo un bel gruppo di atleti tutti di buona esperienza. Appena si iscriveranno anche i team con protagonisti dello scialpinismo internazionale di Coppa del Mondo, insieme al mio staff potrò definire la parte alta dello schieramento di partenza. Sono compiaciuto del fatto che non c’è stata la ressa per iscriversi: la selettività del percorso ha fatto desistere qualcuno mentre l’inversione ha invogliato tanti a tornare».
I BIG - Chiuse le iscrizioni a quota 300 squadre. Le squadre più titolate alla vittoria hanno “prenotato” il pettorale ma i nominativi definitivi saranno decisi nelle prossime settimane. I team che si giocheranno sulle nevi del Monte Rosa l’ambito Trofeo, secondo le indiscrezioni che girano nell’ambiente della Coppa del Mondo, saranno quelli composti da Damiano Lenzi, Matteo Eydallin, e Michele Boscacci, e da Kilian Jornet Burgada, Xavier Gachet e William Bon Mardion. Tra i possibili outsider il team da completare di Denis Trento e Robert Antonioli e la squadra francese di Didier Blanc e Alexis Sevennec. Per quanto riguarda le protagoniste al femminile per ora sono state confermate le squadre di Emelie Forsberg, Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter e di Laetitia Roux, Mireia Miró Varela e Séverine Pont Combe. In tutto ci saranno 17 team femminile e 12 squadre miste.
DA TUTTA EUROPA - Queste le nazioni presenti al Trofeo Mezzalama. Il numero indica le squadre al via.169 Italia; 37 Francia; 32 Svizzera; 8 Spagna; 6 Austria; 4 Germania; 3 Repubblica Ceca; 2 Andorra; 2 Russia; 1 Bulgaria; 1 Canada; 1 Grecia; 1 Norvegia; 1 Paesi Bassi; 1 Polonia; 1 Romania.Inoltre in abbinamento con altre nazionali ci saranno rappresentanti di Belgio, Australia, Bretagna e Finlandia.
GIOVANI - Si è parlato anche di Mezzalama Jeunes, riservata alle categorie cadetti (anni 15-17) e junior (anni 18-20). Infatti il regolamento internazionale ammette al vero Mezzalama solo atleti di età superiore ai 21 anni, che possono essere compiuti nell’anno di gara. La prova giovanile verrà disputata il giorno prima della grande gara, venerdì 24 aprile, con squadre da due atleti maschili, femminili o miste, equipaggiati con attrezzatura identica a quella dei “mezzalamisti” senior, ramponi compresi, ma senza corda e piccozza.
PERCORSO - Non sarà necessario legarsi perché il percorso verrà tracciato nel settore Gabiet - Zindre - Salza a monte di Gressoney-la-Trinitè, tenendosi al di sotto del margine dei ghiacciai. L’area di partenza è fissata nella zona del Lago Gabiet, a 2340 m - annuncia Adriano Favre -. I giovani atleti compiranno vari saliscendi nella zona dell’Orestes Hütte (2600 m), il rifugio dei fratelli Squinobal, campioni ai Mezzalama degli anni 70, risaliranno sci a spalle il famoso canalino dell’Aquila fino a raggiungere il Colletto Salza a 2885 m. che sarà l’ultima salita. La discesa avverrà sul versante opposto lungo il vallone di Salza, per un dislivello di oltre mille metri finoal traguardo di Stafal (1825 m), sul fondovalle del Lys. «Il tracciato definitivo potrà essere stabilito solo sul momento, sulla base delle condizioni meteo e dell’innevamento - avverte Favre, che sottolinea - la nuova gara riservata ai giovani è una proposta concreta per fare un altro passo avanti e continuare a crescere. Alla decima edizione del Mezzalama moderno non ci limitiamo alla novità del percorso capovolto, ma cominciamo a preparare i concorrenti di domani con una prova senza i pericoli della vera “maratona dei ghiacciai”. Per avvicinare gli atleti under 21 ai mezzalamisti senior, apriremo il tradizionale briefing alla vigilia della vera gara con la premiazione della gara giovanile».
Coppa del Mondo, sabato e' tempo di individuale
Cambio percorso, troppa neve in quota
Sabato è il giorno dell'individuale. Mentre il vertical va in scena si sentono i 'botti' per il distacco controllato della neve sul Mondolè. Un grande lavoro per mettere in sicurezza il tracciato, vista l'abbondante manto nevoso in quota. «Alla fine - spiega il presidente del comitato organizzatore, Giorgio Colombo - abbiamo dovuto comunque predisporre un nuovo tracciato, per non correre rischi: non ci sarà la discesa verso Colla Bauzana dalla cima del Mondolè e non si passerà nel canalone degli Ippopotami». Partenza dunque dalla conca di Prato Nevoso, salita verso la Baita del Rosso, poi un breve falsopiano prima di salire e scendere due volte in vetta al Mondolè. Arrivo sempre a Prato Nevoso. Partenza prevista alle 9, ma probabilmente sarà anticipata: la decisione finale nel briefing di venerdì sera.
Le immagini dell'ultimo vertical di Coppa del Mondo
Grande fatica nella salita alla Malanotte
Una gara dura, l'ultimo vertical di Coppa del Mondo. Alla fine tutti al gancio: ecco le immagini dell'arrivo in vetta alla Malanotte.