Trofeo Mezzalama, meno ghiaccio scoperto sul percorso

Buoni riscontri dalla ricognizione di oggi. Ammessi i ramponi leggeri?

Ieri il vento lo aveva impedito, ma oggi gli uomini del c.o. hanno potuto raggiungere le zone in quota.  

Questa sera Adriano Favre ha anticipato a Ski-alper i risultati della ricognizione di oggi:
«Pensavamo peggio, e invece i tratti in ghiaccio si sono ridotti sensibilmente. L'ultima nevicata è riuscita ad aggrapparsi ai pendìi per buoni tratti, coprendo il ghiaccio. Al punto che stiamo pensando di non obbligare i concorrenti all'utilizzo dei ramponi in acciaio…che sembravano essere diventati una questione di Stato! Ma domani ve lo faremo sapere definitivamente».  

Buone notizie dal percorso, quindi, ma resta la variabile meteorologica.   

Ha proseguito Favre:
« Ora siamo concentrati sull'evoluzione meteo per il fine settimana, che diventa decisiva. Siamo in attesa di previsioni con attendibilità sufficiente».  

Non solo il c.o. del Trofeo Mezzalama, ma gli occhi di tutti sono puntati sulle pagine locali dei servizi meteo. Per ora non promettono bene ma è ancora presto per una previsione attendibile, specialmente per prendere decisioni di questa portata. 


Sale la febbre per il Trofeo Mezzalama

Adriano Favre: «Domani sera notizie dal percorso»

Mancano cinque giorni al Trofeo Mezzalama 2013, ultima prova stagionale de La Grande Course in calendario sabato 27 aprile, e sale la febbre dell'attesa.

Abbiamo interpellato Adriano Favre per avere dalla sua viva voce notizie delle condizioni del percorso dopo l'ultima perturbazione… e per verificare qualche voce, di quelle che ogni anno precedono il Mezzalama. Qualche volta fondate e qualche volta no.  

Allora, com'è questo Castore? Si è ancorata un po' di neve o fa troppo freddo?

«Non lo sa nessuno. Oggi non è stato possibile salire in quota per il troppo vento, e la visibilità è ridotta. Domani mattina si riparte, e domani sera avrete notizie. Anche per quanto riguarda la decisione definitiva sull'obbligo dei ramponi in acciaio, aspettiamo di toccare con mano».  

Corrono voci sulla possibilità di annullamento per la concomitanza di cattivo meteo e cattive condizioni della montagna, senza l'eventuale rinvio di 15 giorni come quattro anni fa. 

 «Non se ne parla nemmeno! Abbiamo a disposizione sabato, eventualmente domenica, e anche tutto il week end due settimane dopo. In questi giorni se ne sentono di tutti i colori, anche qui in valle. Ma sono tutte voci senza fondamento, questo lo puoi scrivere chiaro!»  

In questi giorni l'attenzione dei concorrenti è rivolta specialmente alle condizioni del pendìo del Castore. Invece il nuovo passaggio più incassato a monte del Naso del Lyskamm dovrebbe aver eliminato, o quasi, l'eventualità di ghiaccio scoperto in quel setttore. Comunque si limiterebbe a un tratto più breve e meno esposto.    


Trofeo Parravicini, impegnativo percorso di riserva

Coppa Italia: pari Holzknecht-Eydallin. Federica Osler tra le donne

Il C.O. del Trofeo Parravicini è riuscito a estrarre dal cilindro un percorso impegnativo pur dovendo evitare le zone a rischio. Il caldo estivo dell'ultima settimana è stato seguito da due giorni di intense precipitazioni nevose. Nella conca del rifugio Calvi questa mattina si misuravano mediamente 40 centimetri di neve nuova molto umida. Il via è stato dato negli ultimi minuti di una nevicata intensa che durava da 36 ore, e che è ripartita con l'arrivo dei primi al traguardo.   
61 squadre delle 67 iscritte si sono presentate alla partenza nonostante la logistica ed il meteo difficili. Sui due giri ridotti era stata annunciata a mezz'ora dal via una ulteriore riduzione di circa 350 metri, dovuta al meteo proibitivo in cresta. Circa 1350 metri positivi, quindi, che avrebbero comunque impegnato muscolarmente i concorrenti più di quanto il dato lasciasse intendere.  

LA GARA -
Il gruppone non si è sgranato per tutta la prima salita soprattutto perché i primi battevano pista, ma anche perché la lunghissima stagione nelle gambe ed il Mezzalama imminente sconsigliavano fughe eroiche nella neve pesante.   
Ma in fondo alla prima discesa transitavano già nettamente avvantaggiate tre squadre: Eydallin-Galizzi, Lenzi-Reichegger, Boscacci-Holzknecht. Dopo quasi 1' arrivavano al cambio d'assetto Beccari-Bazzana e Martini-Pedergnana tallonati da Zamboni-Cinesi.

Le posizioni sono rimaste invariate per tutto il primo giro. All'attacco della salita a inversioni del secondo giro, più corto, Michele Boscacci ha cambiato ritmo mettendosi davanti a tirare e dichiarando la fine della pascolata in amicizia. Fino a metà ha ottenuto poco, poi il distacco si è dilatato a diverse decine di metri. Le discese successive, lunghe ma non ripide e in neve lenta, non hanno influito sulla gara. Michele Boscacci e Lorenzo Holzknecht si sono presentati al traguardo in  1h 38' 28", tempo significativamente lungo: gara faticosa. 
Per loro 1' 26" di vantaggio su Matteo Eydallin e Davide Galizzi, giunti praticamente in gruppo con Manfred Reichegger e Damiano Lenzi. 
Bella gara di Matteo Pedergnana e Thomas Martini, a 4' ceduti solo palmo a palmo ai vincitori. Ad altri 50" Filippo Beccari e Fabio Bazzana.   

IL PARRAVICINI DELLE DONNE -
Confronti a distanza tra i team donne, come spesso accade: gara solitaria, ma mai di semplice passerella per Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini, che hanno vinto in 2h 06' 09". Niente affanni, ma sempre impegnate, hanno staccato di 8' Francesca Martinelli e Federica Osler. 
Sabrina Zanon ed Elisabeth Benedetti, terze in 2h 24' 22", hanno staccato di quasi 10' le locals Carolina Tiraboschi-Lisa Buzzoni…più efficienti nella corsa in montagna.  

MASTER! -
Omar Oprandi e Franco Nicolini hanno vinto in 1h 51' 44" occupando anche l'ottava posizione assoluta (proprio davanti ai fratelli Pasini). A poco più di 7' sono giunti Alberto Stanchina e Andreas Senoner,  e terzi a soli altri 37" Martino Cattaneo e Angelo Bernini.  

CATEGORIA VIP A VARIO TITOLO - 
Il tradizionale clima Parravicini ha visto Pietro Lanfranchi svezzare il giovanissimo conterraneo Giovanni Gelmi (1994) dopo la rinuncia di Anton Palzer, infortunato. Rino Pedergnana e Marco Polla sono tornati in pista come atleti in team, concludendo in due onorevoli ore e mezza. E si è rivisto anche Luca Negroni, che ha rinnovato l'attrezzatura ma pencola da mesi indeciso tra la neve e il bosco.  

COPPA ITALIA -
Eydallin e Holzknecht si sono ritrovati a pari 196 punti in testa alla classifica 2013, seguiti da Lenzi. Federica Osler è prima davanti a Glo Pellissier e a Francesca Martinelli. Podio Master per Lira, Oprandi e Nicolini tra gli uomini, e per Sartogo, Ghirardi e Foppoli tra le donne.


La Pitturina Ski Race sara' Coppa del Mondo

Domani alle 17 l'annuncio ufficiale a Santo Stefano di Cadore

Domani sera alle 17 a Santo Stefano di Cadore (Bl) la Val Comelico-Sappada festeggia con 'Neve Mondiale' i suoi campioni dello sci. Sarà l'occasione per annunciare ufficialmente il coronamento del progetto del c.o. della Pitturina Ski Race, che sarà prova di Coppa del mondo di scialpinismo.

LA PAROLA AL COMITATO ORGANIZZATORE - Parla Michele Festini, anima del comitato della Pitturina: «Come ripeto da qualche tempo, domani sera sarà davvero il racconto di un sogno. Lavoriamo da tempo con questo obbiettivo, e nel 2014 saremo finalmente sede di Coppa del Mondo. Poiché saremo l'unica tappa italiana del circuito; siamo consapevoli dell'attenzione che desterà questo evento, e siamo in moto da tempo per rispondere alle aspettative del mondo dello scialpinismo race».  

IL PROGRAMMA -
Nel 2014 il Comelico-Sappada sarà quindi sede di due prove di Coppa del mondo: venerdì 31gennaio 2014 si terrà la Sprint race a Sappada, con inizio verso le 17 e termine attorno alle 20, sulla pista di sci alpino illuminata dai riflettori. Il sabato sarà giorno di riposo, come auspicato dagli atleti,  dedicato a presentazioni, sfilata delle rappresentative nazionali, festeggiamenti. La domenica verrà corsa l'Individual race sul percorso della ormai classica Pitturina Ski Race. È sempre in corso il coordinamento con gli austriaci per la parte di tracciato oltreconfine, caratteristica peculiare della Pitturina Ski Race. 


E' iniziato il countdown finale per il Trofeo Mezzalama

A squadre ormai definite ecco gli atleti Crazy Idea in gara

Meno dieci al Trofeo Mezzalama!
Abbiamo parlato con Luca Salini per avere il punto sui team Crazy Idea, tradizionalmente molto competitivi, che correranno il Trofeo Mezzalama.  
«Crazy Idea sarà al Trofeo Mezzalama 2013 con due team: il primo è composto da Kilian Jornet, Mathéo Jacquemoud  e William Bon Mardion. Il nome di questa squadra sarà 'Team Crazy La Sportiva'.  Il secondo sarà completamente svizzero: Florent Troillet-Martin Anthamatten- Yannick Ecoeur. 
Ci saremo poi con gli atleti del nostro team in squadre miste. Michele Boscacci e Pietro Lanfranchi del Team Crazy correranno in squadra con Lorenzo Holzknecht.   
Puntiamo a mettere due squadre sul podio, anche se il bello delle gare è che c’è sempre il dubbio e l’incertezza. La squadra numero uno ha dalla sua il fatto che due atleti sono stati molto regolari e sono senza dubbio i più forti della stagione. Infatti sono il primo e il secondo nella classifica generale di coppa del mondo, mentre Kilian sappiamo chi è...anche se ha gareggiato in modo alterno.  
Crazy idea ha sempre amato il Trofeo Mezzalama, e infatti fin dalla sua ripresa ci siamo avvicinati e abbiamo unito la nostra immagine ai migliori atleti, tentando e spesso riuscendo a conquistare l’ambito trofeo.…'be CRAZY'!».  

Nel 1999 Luca Salini (contitolare di Crazy Idea), aveva gareggiato con l’allora  diciannovenne Guido Giacomelli e con Marco Confortola, portando a termine la gara in 5h 25’, al 15. posto. …poi l’azienda ha iniziato a fare sul serio!

Ecco l'albo d'oro degli atleti 'Crazy' che hanno conquistato il Trofeo Mezzalama:                  
2001    
               
1. classificati maschile - Polisportiva Albosaggia / Crazy: BOSCACCI - MURADA - BLATTER
1. classificati femminile -  Team Crazy: ZUBERER - PELLISSIER - FOLLIS                
2005
               
1. classificati maschile -Team Haute Savoie / Crazy: GIACOMELLI - BROSSE-BLANC                

2007                
1. classificati maschile  - Team Valtellina / Crazy: GIACOMELLI - PELLISSIER - TROILLET                

2011                
1. classificati maschile -  JORNET - BONMARDION con DIDIER BLANC  


Trofeo Rollandoz a Brunod e Locatelli

I nuovi Campioni italiani di scialpinismo a tecnica libera

Bellissima giornata di sole e temperature  estive a Rhemes Notre Dame per lo storico Trofeo Rollandoz, giunto alla 39. edizione e quest'anno Campionato italiano di scialpinismo a tecnica libera.
Ammessi quindi gli sci da fondo, che però sono stati utilizzati solo da un'esigua pattuglia di intenditori della raffinata arte della raspa.  

LA GARA -
Su un bel percorso di riserva che totalizzava di 1700 metri positivi, nobilitato da una lunga cresta da percorrere a piedi, si sono confrontati 155 concorrenti: 122 uomini, 18 donne e 15 giovani, questi ultimi su percorso specificamente ridotto.
Come da tradìzione la gara sull'Entrelor ha richiamato atleti da Francia e Svizzera.  
Ha vinto gara e titolo Dennis Brunod in 1h 39' 13". Toni Sbalbi è giunto secondo a 15" e terzo Filippo Barazzuol a 26".
Quarto Franco Collè che completa così il podio del Campionato italiano tecnica libera, e quinto il fondista Yeuille.
I Master hanno il loro campione italiano 'libero' in Marco Tosi. Erik Pettavino ha vinto il titolo Cadetti, e Norman Gusmini quello Junior.

La gara donne ha visto vincere l'ormai habitué Tatiana Locatelli in 2h 14' 28". Per lei si tratta infatti della terza vittoria in val di Rhemes, e della seconda consecutiva. Raffaella Miravalle è giunta seconda a 1' 44", ed Elena Tornatore a 5' 28" ha completato il podio. La campionessa Master è Claudia Titolo.    

IL PERCORSO CON LA BELLA CRESTA A PIEDI -
A causa del forte rialzo delle temperature previsto per oggi con rischio valanghe 4, lo Sci Club Granta Parey aveva deciso di modificare il percorso per garantire la sicurezza.
Prima salita fino a circa 2700 metri, discesa fino ai 2150 metri delle baite dell’Entrelor, cambio di assetto e risalita fino al Plan delle Feie 2450 metri circa, nuovamente discesa fino alle stesse baite, e da qui ultima risalita con gli sci verso le creste dell’Entrelor, a circa 2575 metri di altitudine. Altro cambio di assetto e con gli sci sullo zaino per il resto della cresta a piedi (circa 700 metri di sviluppo).

Questo bellissimo tratto spettacolare e panoramico è stato molto apprezzato dai concorrenti.
Giunti al classico colle Gollien 2550 m, ultima discesa tradizionale fino all’arrivo a Chanavey. Il percorso giovani prevedeva la prima salita fino a 2300 metri, discesa di 150 metri di dislivello fino all’altezza delle baite, e poi la salita alla cresta e la parte seguente in comune al percorso maggiore.  


Scialpinistica Monte Canin: Pivk e Kuhar senza rivali

Vittoria netta anche per De Silvestro e De Filippo tra le donne

La Scialpinistica a coppie del Monte Canin, una delle gare di maggior tradizione del calendario, è stata vinta con un buon margine dal forte team italo-sloveno formato da Tadei Pivk e da Nejc Kuhar.
Ambedue sono reduci da una stagione intensa e ricca di risultati, e Kuhar in particolare dalla vittoria alla Marmoleda Full Gas Race del giorno prima.

LA GARA - Condizioni meteo  e neve primaverili. Pivk-Kuhar hanno superato i 2250 metri positivi del percorso suddivisi in ben sei salite in 2h 02' 58", staccando di 12' gli austriaci Stark-Wieltschnig, che invece hanno regolato in volata per soli 2" i connazionali Kalss-Tritscher praticamente a pari merito con i quarti classificati Meizinger-Del Missier.  

Martina De Silvestro e Cecilia De Filippo hanno avuto vita facile, dato che il distacco inflitto alle seconde classificate Turchetto-Zupan supera l'ora. Kratter-Finizio completano il podio e la classifica.  

IL CANIN INDIVIDUALE - Gara internazionale nei fatti, con una forte partecipazione di squadre austriache e slovene per un totale di oltre 50 team partenti.  
Più combattuta la versione individuale della gara uomini, che si è disputata su 1200 metri positivi suddivisi in tre salite.
Ha vinto Franco Plesnikar in 1h 18' 09" staccando di 1' 14" Cristiano Romanin. Ad altri 4' 20" inizia la classifica degli altri con Cristian De Crignis. 
Categoria Master: Giorgio Guasina in 1h 26' 25" ha vinto la categoria su Giovanni Cipriani (1h 28' 30"). Sono anche quarto e quinto nella classifica assoluta.  

Senza storia l'individuale femminile con due sole partecipanti e la larga vittoria di Marzia Anna Bolis  ( anche Master) su Sarah Ciranfi (Senior). 
Alla prova individuale hanno preso parte circa 50 atleti, compresa una piccola pattuglia di giovani.


Blatind Arctic Race: Bon Mardion e Roux dominano ancora

L' Individual Race di Tromsoe Chiude la Coppa del mondo

Prime notizie dalla Norvegia. Ecco i risultati di Tromsoe.  

Uomini

1. Bon Mardion 1h 10' 41"
2. Anthamatten  1h 11' 23"
3. Eydallin 1h11' 37"
4. Ecoeur 1h 11' 43"
5. Reichegger 1h 11' 46"  

9. Antonioli, 10. Kilian, 11.Jacquemoud, 12. Boscacci, 14. Lanfranchi, 17.Galizzi, 22. Lenzi. 
37 i partecipanti  

Donne

1. Roux 1h 09' 04"
2. Mathys 1h11' 56"
3. Pellissier 1h 15' 25"
4. Gex-Fabry 1h 16' 18"
5. Fabre 1h 17' 38"  

6. Nicolini, 12. Compagnoni (2. Espoir dietro a Mollaret).
14 le partecipanti  


La Pizolada delle Dolomiti a Follador e Scola

Percorso modificato, bella gara tecnica e completa

All'ultimo momento il c.o. della Pizolada ha deciso di modificare una parte del percorso in funzione del forte rialzo termico previsto. Prima parte in pista, ma poi il tracciato si è inoltrato in ambiente scialpinistico dando spazio a inversioni, al bellissimo canale Holzer a piedi, a una bella pala in discesa…

LA GARA - Proprio sull'ultima discesa si è consumata la battaglia decisiva per la prima posizione. Abbiamo sentito Thomas Martini che ci ha raccontato la gara: «Davanti abbiamo viaggiato insieme con il Folla per tutta la gara. Poi mi son detto: '…adesso provo a fregarlo sull'ultima discesa!', e invece siamo arrivati giù in volata e mi ha battuto lui di 3"!  La neve è rimasta dura, portante e bella perché per un po' il cielo era coperto. Anche fuori pista in molti tratti conveniva salire dritti e tagliare la traccia».  
Gara veloce risolta dai primi in poco più di 1h 30'.

I PODI -
Alessandro Follador ha vinto quindi su Thomas Martini, ripetendo anche se solo allo sprint la sequenza di 24 ore prima in Marmolada, dove invece aveva vinto Nejc Kuhar.  Terzo Filippo Beccari, recuperando nel finale dalla quarta-quinta posizione. Quarto Thomas Trettel.
Tra le donne ha vinto Nadia Scola su Marta Riba Carlos. La catalana ha a sua volta preceduto Martina Valmassoi ribaltando la sequenza per i gradini bassi del podio del giorno prima alla Marmoleda Full Gas.


Il comunicato finale del C.O. dell'Adamello Ski Raid

E l'Adamello e' ritornato deserto, bianco, ripulito da ogni traccia

Riceviamo il comunicato di Alessandro Mottinelli che pubblichiamo con piacere. A seguire un commento.

COMUNICATO UFFICIALE DEL COMITATO ORGANIZZATORE DELL’ADAMELLO SKI RAID

Lo spirito sportivo che ci ha spinto ad organizzare l’Adamello Ski Raid ci ha insegnato ad applaudire i vincitori, a complimentarci con gli atleti che hanno raggiunto il traguardo di Ponte di Legno e soprattutto a rispettare tutti i concorrenti che si sono presentati al via di una competizione tanto impegnativa.

Ci dispiace che tante squadre siano state fermate ai cancelli orari, credeteci, in questi mesi abbiamo a lungo discusso sui dettagli tecnici del percorso ponendo sempre al centro dell’attenzione l’aspetto agonistico e quello della sicurezza.

L’Adamello Ski Raid non è stato pensato solo per i grandi campioni, lo scopo della gara è quello di avvicinare tanta gente allo sci alpinismo agonistico e di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto le nostre montagne.
Siamo un team molto affiatato, credo che tutti voi l’abbiate potuto vedere ed apprezzare. 
Ci fa piacere che si sia acceso un dibattito nel post gara, ne terremo conto per continuare a migliorare. Il tavolo di lavoro della quinta edizione è già aperto, stiamo valutando le opportune modifiche per presentarci a testa alta nel 2015.

Grazie a tutti voi concorrenti:  primi, ultimi e fermati ai cancelli, per averci regalato una bellissima giornata di sport a Ponte di Legno. Grazie a tutti quelli che, domenica, nonostante le condizioni meteo non fossero favorevoli, hanno permesso il regolare svolgimento della competizione.

L’Adamello ora è di nuovo bianco, ripulito da ogni traccia della gara.

Arrivederci alla prossima edizione.

            Presidente Comitato Organizzatore  Adamello Ski Raid       
                                     Alessandro Mottinelli  

Un'edizione epica del grande raid sull'Adamello si è conclusa felicemente, nonostante condizioni ambientali difficili. Un apparato organizzativo impressionante per quantità e soprattutto qualità ha permesso ciò che, in mancanza di questa condizione, sarebbe stato impensabile.
L'alta montagna non è imbrigliabile in regole e previsioni, e quando mutano le condizioni la prima regola da seguire è: tornare a casa tutti, in buona salute, possibilmente contenti.

Forse anche tempi diversi ai cancelli, compreso quello per il Passo degli Inglesi, avrebbero funzionato e forse non sarebbe successo nulla. Ma anche così moltissime squadre sono transitate nella bassa val Sozzine, la zona più esposta di tutto il percorso, in orari critici. E gli uomini dell'organizzazione sono rimasti sul percorso ben oltre tali limiti.
Come in alpinismo bisogna saper rinunciare, anche in certe gare di scialpinismo in cui la componente alpinistica è presente con quota e pericoli oggettivi, bisogna saper accettare che possa andar male.

In non pochi casi bisogna anche farsi un esame di coscienza completo sull'effettiva adeguatezza della propria preparazione, o della condotta di gara, rispetto a un impegno di questa portata: di cui gli imprevisti sono parte integrante a tutti gli effetti, esattamente come in alpinismo, e andrebbero messi nel conto preparandosi un ulteriore margine.  
Ormai da anni bisogna saper inserire nei calcoli anche fattori in più come gli imbottigliamenti, per esempio, e saper sopportare partenze veloci per evitarli.

In un certo senso anche questi sono elementi che rendono uniche e affascinanti le gare in quota, per quanto duri da accettare. Non è la prima volta, non sarà l'ultima.
Altrimenti resterebbero uguali a tutte le altre con happy end garantita, e non desterebbero tutta questa emozione.      


Le classifiche dell'Adamello Ski Raid

E' arrivato anche l'ultimo team. I tempi sul Pisgana

Sono in corso le premiazioni mentre l'ultimo team ha tagliato il traguardo sotto la pioggia che ha iniziato a cadere nel primo pomeriggio.   Intanto si apprende che i francesi Gachet e Sevennec hanno stabilito il miglior tempo dal Passo Valletta a Pontedilegno, compreso il tratto di corsa su asfalto, in 20' 42".
Hanno preceduto in questa 'prova speciale' Beccari-Kuhar (21' 35") e Barazzuol-Cazzanelli (22' 17"). Ai migliori discesisti va lo speciale trofeo Ski Trab. 
Per molti concorrenti successivi si è trattato di scendere con visibilità molto ridotta quando la nuvolosità si è addensata.  

Ecco qui a fianco l'anticipazione delle classifiche, in attesa di quelle ufficiali.


LIVE - Adamello Ski Raid a Bon Mardion e Jacquemoud

Lenzi-Eydallin e Holzknecht-Boscacci completano il podio

Sono arrivati verso le 11. 15 in paese dopo aver superato la traversata dell'Adamello.
Un meteo severo ha accompagnato la grande cavalcata sopra i 3500 metri, e anche la temperatura si è abbassata nettamente.  

Dopo circa metà gara, nella salita all'Adamello i distacchi si sono dilatati in breve tempo, e nella seconda parte il team francese ha letteralmente fatto il vuoto tra l'Adamello, Cresta Croce, Passo Valletta e Pisgana.

All'arrivo in paese a Pontedilegno si sono presentati trionfanti William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud dopo 5h 16' 25" di gara.  Matteo Eydallin e Damiano Lenzi sono giunti secondi in 5h 22' 02" e terzi Lorenzo Holzknecht e Michele Boscacci in 5h 25' 49". Come previsto hanno recuperato una posizione in discesa i francesi Gachet-Sevennec ai danni di Beccari-Kuhar. Bella gara di Martini e Salvadori, sesti.  

Alle 12.30 sono giunte a Pontedilegno Laetitia Roux e Mireia Mirò, chiudendo in 6h 29' 24". Le giovanissime Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter hanno conservato la seconda piazza: 7h 03' 33" per loro, e 7h 19' 18" per Francesca Martinelli e Silvia Rocca.