Stagione finita per Denis Trento

Caduto oggi nella seconda discesa

Stavano recuperando posizioni Eydallin e Trento quando a causa della crosta insidiosa e della velocità certamente elevata nel tentativo di guadagnare secondi preziosi l'atleta valdostano è caduto procurandosi uno stiramento ai legamenti del ginocchio.
Lo abbiamo incontrato qui ad Arreches mentre si accingeva a partire con stampelle e tutore. Lunedì conosceremo la gravità della lesione al ginocchio.
Denis Trento conclude così l'avventura Pierra Menta dopo averla vinta lo scorso anno.


Fra due giorni Pierra Menta

Chi vincerà questa edizione?

Una Pierra Menta che si preannuncia molto combattuta: abbiamo atteso solo oggi a inserire questo articolo per poter dare, nel modo più certo possibile, la formazione delle squadre. Si attendeva che anche Guido Giacomelli rompesse gli indugi iscrivendosi con qualche forte atleta del panorama internazionale - avrebbe dovuto essere Blanc il suo compagno d'avventura - ma a quanto pare il nostro ski-alper più rappresentativo ha preferito non scendere in campo per non sovraccaricare il precario ginocchio con quattro durissimi giorni di gara… Questo è quanto abbiamo sentito dire ma domani si potrebbe ancora sovvertire la situazione, mai dire mai…
Certa invece la presenza della fortissima équipe Kilian - Troillet che tenta di bissare il successo di due anni fa. In campo i forti locals Bon Mardion e Perrier, quest'ultimo forte del grande mondiale appena disputato. Blanc dovrebbe invece correre con Pellicier. Queste sono le pattuglie con le quali dovrà vedersela la premiata ditta Brunod - Reichegger che fra alti e bassi non ha ancora ottenuto i risultati aspettati.
A confermare anche la grande medaglia ottenuta ad Andorra la coppia Lenzi - Holzknecht che certamente saprà ripetersi ad alti livelli.
Molto interessante e incerta la sfida fra le due top coppie femminili Mirò - Roux e Martinelli - Pedranzini.
I giovani, che scenderanno in gara solo gli ultimi due giorni, sono particolarmente numerosi: noi tiferemo ovviamente per i nostri Cazzanelli - Righi, Antonioli - Boscacci, ma anche per Nicolini - Ferrari e Cazzanelli - Beuchod fra le donne.
In ogni caso dovremmo essere in pista a partire da sabato il giorno del Grand Mont per un aggiornamento live.


Andorra 2010, il bilancio

Si chiude un grande mondiale per l'Italia

La bandiera tricolore in testa al medagliere di questa edizione dei Campionati del Mondo: una grande soddisfazione che premia l'impegno dei tecnici e degli atleti.
Analizzando l'andamento di questa settimana di gare possiamo certamente dire che non ci sia stato un dominatore assoluto ma che le medaglie siano andate di volta in volta a grandi protagonisti diversi.
Kilian, il grande atteso non ha certo mancato l'appuntamento: oro nel vert e argento nell'individuale. Posizioni invertite per l'amico Troillet che in più si aggiudica l'argento a coppie. Grande ritorno di Perrier che dopo il bronzo iniziale va direttamente all'oro nella gara regina con Blanc. Ed è quest'ultimo un po' la sorpresa: da comprimario chiude invece i mondiali con un bel bottino di medaglie. Per gli azzurri Dennis Brunod a corrente alternata: fiammata nel vert e calo di forma nella gara a coppie, poi oro nella staffetta, e sì che stavolta le varie nazioni hanno schierato tutti i migliori per conquistare il gradino più alto della classifica a punti in base al medagliere.
Sorprendente il grado di forma di Holz e Lenzi premiati sul finale dal bronzo a squadre e dall'oro in staffetta.
Mai in gara Trento e Eydallin: ci sarà tempo anche per loro per riportarsi ai livelli congeniali. Delusione per Reichegger che puntava all'oro nella gara a coppie e dopo qualche medaglia di legno trova l'oro nella staffetta.
Una buona prestazione complessiva ma senza acuti da parte di Lanfranchi e Pedrini ormai stabilmente nelle parti alte delle classifiche.
Nelle donne non è stato il mondiale di Mireja nonostante corresse in casa. Grande ritorno per la Roux e soprattutto il rullo compressore Roberta Pedranzini che con la Martinelli non ha bucato nessuna gara: una condizione costante veramente invidiabile. Sorpresa per Clos e Rocca che si affacciano timidamente su un gradino del podio.
Poi i giovani. Partiamo dal più deluso: Boscacci Michele, alla vigilia era il più accreditato per una medaglia ma si è spento fra le bufere del Montmalùs. Nicolini ha pagato il noviziato e non è riuscito a mettersi in evidenza. Grande Antonioli che porta a casa due metalli pesanti. In casa Cazzanelli alla delusione della gara individuale di Alessandra si contrappone il difficile bronzo di François. Poi la staffetta mette tutti d'accordo e anche Alessandra torna a casa con l'oro al collo come il cugino Stradelli che già era andato a medaglia con Ferrari nell'individuale.
Sorpresa d'argento per la Piccagnoni. Martha Beuchod si è entusiasmata per questa disciplina e allora nei prossimi anni sentiremo parlare di lei.


Oggi gara a coppie

Valanga rosa! Ma non solo

Nella gara a coppie sono state le donne oggi a portare il maggior numero di medaglie per l'Italia. Ma andiamo per ordine: il tracciato allestito nel fantastico anfiteatro di Arcalis si presentava al mattino come una bufera di neve, una costante in questi campionati, che ha condizionato tutte le fasi preliminari della gara. Il via in orario o quasi, prima sono partite le donne: subito Mireja Mirò a fare l'andatura ma l'Arrò non aveva il suo passo. Mezz'ora dopo partenza degli uomini, a tirare sin da subito Perrier e Blanc con Brunod e Reichegger dietro e via via in fila indiana tutti i migliori. Poi la gara spariva nella bufera con la salita al Font Blanca, al ritorno con passaggio in zona arrivo sono i francesi in testa seguiti dagli svizzeri, gli italiani sono attardati ma ancora in gara: Brunod - Reichegger e Lenzi - Holz. Poi le posizioni si invertono nell'ultima salita: Brunod ha un cedimento e passano terzi gli altri due. Alle loro spalle altri francesi e la coppia Pedrini - Lanfranchi. Di Trento ed Eydallin non c'è traccia: sapremo poi che si sono ritirati per il cedimento di Trento.
L'ultima discesa è un ripido canale che sfocia sul piano finale. Ad apparire in alto per primi sono proprio Perrier e Blanc che con grande margine vanno a vincere questa grande medaglia mondiale.
A due minuti passano gli svizzeri: Anthamatten ha pagato lo sforzo nell'ultima parte lasciando via libera ai francesi. E poi, a  sorpresa  - ma poi nemmeno tanto - ecco passare Lenzi e Holz felicissimi di questa medaglia di bronzo.
Le due bormine hanno vinto alla grande come è loro solito e in questo trionfo entra anche il terzo posto di Clos e Rocca la vera sorpresa di giornata.

1. Blanc - Perrier 2.14.54
2. Anthamatten - Troillet 2.16.50
3. Holzknecht - Lenzi 2.18.23
4. Bon Mardion - Pellicier 2.19.33
5. Lanfranchi - Pedrini 2.20.11
6. Brunod - Reichegger 2.21.13
7. Gachet - Sbalbi 2.21.24
8. Jornet - Pinsach 2.23.06
9. Ecoeur - Marti 2.24.39
10. Kuhar - Senk 2.28.31

femminile
1. Martinelli - Pedranzini 2.50.17
2. Etzensperger - Troillet 2.59.16
3. Rocca - Clos 3.02.13
4. Arrò - Mirò Varela 3.02.45
5. Essl - Prugger 3.06.02


Robert Antonioli d'oro

Molte medaglie per i nostri giovani

Il brutto tempo sembrava dover incombere per tutta la gara dei giovani, come ieri per l'individuale e invece, a metà mattina, un'esplosione di sereno e di sole ma con un vento spaventoso. In quota, dalla nostra postazione in vetta al Montmalus, non si riusciva a tenere gli occhi aperti per la neve spostata dal forte vento. Gara partita regolarmente comunque con una piccola variazione sulla seconda salita che non ritornava in vetta ma scollinava prima per evitare il rischio di valanghe.
Al primo passaggio in vetta è Boscacci a tenere alto il ritmo e in queste condizioni gli tocca anche battere traccia, lo segue sornione Tissières, dietro sale Antonioli, poco staccati Cazzanelli e Righi.
Poi via, sci nello zaino in discesa per evitare il rischio di sassi iniziale. Il tracciato scende a toccare un lago ghiacciato da dove si riprende a salire.
Stradelli passa poco lontano dai primi ma il fortissimo tedesco Palzer, anche se cadetto, è la con la testa della corsa.
Poi è la volta di Ferrari. In campo femminile c'è un crollo di Alessandra Cazzanelli che non trova la sua gara.
Nella seconda discesa e nella terza salita Boscacci si appesantisce e viene fuori invece Robert Antonioli che si prende un po' di vantaggio nel tratto con ramponi. Tissières, pur bravo, deve accontentarsi dell'argento mentre per il bronzo c'è il piacevole risultato di Cazzy che sul finale di gara ha ritrovato ancora importanti energie.
Nei cadetti il podio è composto da Palzer, Stradelli e Ferrari. Silvia Piccagnoni è argento nelle cadette e per il tecnico azzurro Angeloni è festa grande oggi.
CADETTi
1. Anton Palzer
2. Stefano Stradelli
3. Mirko Ferrari
JUNIOR
1. Robert Antonioli
2. Alan Tissières
3. Francois Cazanelli
CADETTI Femm
1. Louise Borgnet
2. Silvia Piccagnoni
3. Isaline Pichard
JUNIOR Femm
1. Jennifer Fiechter
2. Emilie Favre
3. Axelle Mollaret
Nel pomeriggio le classifiche.


L'acuto di Troillet

Nell'individuale grande sfida ai vertici

Sul Montmalus c'era una nebbia e una bufera che non lasciava presagire nulla di buono anche se i venti centimetri di neve caduti nella notte hanno smorzato un po' le difficoltà dell'ultimo tratto, tutto da fare in inversioni. Gara ritardata e rimaneggiata: 3 salite/discese anziché quattro, ma ugualmente avvincente sotto il profilo dell'agonismo. Tifo alle stelle per Kilian che transita per primo sul Montmalus, Troillet è lì che controlla, Manny cerca di non perdere metri, Perrier ha l'aria determinata come sempre, poi gli altri con Blanc, Holzknecht, Eydallin, Lenzi...
La discesa non è difficile ma resa insidiosa dalla scarsa visibilità, quando passano le prime donne è la Roberta a menare decisa, Roux è staccata di almeno 30 secondi a giudicare a spanne e sulle sue code c'è la Martinelli. Un discorso a tre che si ripete a ogni cambio pelle: Roberta guadagna in salita poi si fa raggiungere in discesa e alla fine è la francese a trionfare sul traguardo finale. Mireja ha dovuto invece ritirarsi per un attacco d'asma.
Nei maschi nella prima salita come abbiamo detto è passato per primo Kilian, nella seconda appaiato con l'amico Troillet e nella terza lo svizzero prende quei venti metri che gli permettono di gestire la discesa fin sul traguardo.
Manny si batte allo sprint con Didier Blanc che in modo rocambolesco riesce ad avere la meglio.
Holzknecht deve ritirarsi per un problema tecnico quando stava facendo una grande gara. Pedrini e Brunod fanno il tifo: loro non hanno gareggiato in vista della gara a coppie.
Domani si va sulla stessa montagna a vedere i cadetti e junior.
Per la cronaca la classifica espoir vede la vittoria di Jornet davanti a Lenzi e Pinsach.
Per ora non conosciamo l'arrivo delle espoir.

classifica maschile

1. Troillet Florent 1.30.50
2. Jornet Kilian 1.30.54
3. Blanc Didier 1.31.41
4. Reichegger Manfred 1.31.45
5. Eydallin Matteo 1.33.12
6. Perrier Florent 1.33.48
7. Lenzi Damiano 1.34.53
8. Bon Mardion William 1.37.14
9. Pinsach Marc 1.37.40
10. Ecoeur Yannich 1.38.12

femminile

1. Roux Laetitia 1.48.49
2. Pedranzini Roberta 1.49.20
3. Martinelli Francesca 1.53.36
4. Etzensperger Nathalie 1.57.51
5. Dusautoir Sophie 2.00.25


Brunod, un grande vert

E per domani si preannuncia battaglia nell'individuale

Qui a Soldeu, appena sopra Andorra, abbiamo incontrato la premiata ditta Brunod - Reichegger, al collo di Dennis c'è la medaglia d'argento fresca fresca che gli hanno appena consegnato durante la cerimonia di premiazione.
Gli chiediamo della gara di ieri, ci facciamo raccontare come è andata.
«Sono partiti fortissimo, soprattutto Kilian, Troillet e Lenzi sono andati a tutta da subito, e noi ad inseguire. Poi Lenzi è calato e dopo un po' anche Troillet. Ci siamo ritrovati in tre a giocarci le medaglie: io, Kilian e Perrier. Non eravamo ancora in vista del traguardo e lo spagnolo si è messo a correre, come sa fare lui, e si è preso quei venti metri, poi è stata la volta di Perrier che ha cercato di prendermi qualcosa, quando siamo stati in vista del traguardo, con le poche energie rimaste, mi sono messo a correre anch'io, ho così superato Perrier e ho rischiato di acchiappare anche Kilian che inaspettatamente non ha più reagito. Questa in sintesi la cronaca dello sprint finale.»
Accanto a Dennis c'è il compagno di mille battaglie Reichegger che ha assistito allo sprint da dietro. Chiedo a loro se siano la coppia più forte anche alla luce di questo piazzamento.
«Non bisogna illudersi: ci sono almeno 5 coppie fortissime, tutte possono vincere - conferma Manny - il piazzamento del vert.»
Ma per ora devono concentrarsi sulla gara individuale di domani: è prevista neve e non si è certi di seguire il tracciato previsto con i 1780 metri di dislivello con 4 salite e 4 discese.
Ecco la start list.


Chi si aggiudicherà le medaglie?

Ma Guido Giacomelli non sarà al via

Per tutta la stagione abbiamo seguito le gare di Coppa del Mondo e i Campionati Italiani, siamo ormai così abituati a d assistere alle performance degli atleti d'élite che possiamo tranquillamente riconoscerli quando sono ancora lontani dalla nostra postazione. L'ultimo appuntamento, quello dell'Etna, non ha fatto altro che confermare alcune situazioni che si stavano delineando nei precedenti appuntamenti. Al riguardo abbiamo anche interpellato il tecnico azzurro Conta per avere ulteriore conferma sullo stato di forma degli azzurri.
La novità di queste ore è che Guido Giacomelli non sarà al via ai Mondiali: preferisce infatti partecipare a qualche gara minore qui in Italia. In campo individuale è ovvio che Kilian, Perrier e Troillet abbiano ormai dimostrato di essere al top della forma. In casa Italia c'è la certezza Manny Reichegger, Eydallin potrebbe fare comunque una grande gara. Brunod? Probabilmente in Sicilia ha patito il caldo in gara che lui non ama particolarmente. Trento? Potrebbe essere una pedina importante soprattutto per la gara a coppie con Eydallin. Secondo Conta potrebbero essere i più forti del momento.
Nessuno prenderà il posto di Guido e così Holzknecht gareggerà in coppia con Lenzi.
Quest'ultimo potrebbe tentare qualche colpaccio: se lo stato di forma è quello strepitoso fatto vedere all'Etna c'è da aspettarsi tanto da lui.
La gara a coppie sorride anche alle due bormine: a meno di rotture di materiali non dovrebbero avere problemi. Più arduo il pronostico della gara individuale con spagnole, andorrane e svizzere pronte a vender cara la pelle.
Nelle categorie giovanili nostri ragazzi sono tutti potenzialmente da medaglia: il colore se lo giocheranno fra loro, non ci sembra che in campo internazionale ci siano giovani talenti tanto forti da impensierire i vari Boscaccini  e Antonioli, Cazzanelli e Righi, Stradelli e Nicolini...
La redazione di Ski-alper si trasferisce ad Andorra per essere in pista a partire dal giorno 3 in cui si disputerà la gara individuale per poi seguire la gara giovani il 4 e quella a coppie il 5.


Il verdetto dell'Etna

A pochi giorni dal mondiale ecco i valori in campo

La gara dell'Etna, pur rimaneggiata, pur condizionata dal vento, anche se facile in discesa, ha confermato quali sono adesso le forze in campo in vista dei Mondiali di Andorra.
Ci si aspettava un Kilian Jornet stanco per le dure gare di corsa estive? Non è così, Kilian può vincere, soprattutto se le discese non sono di contenuto tecnico proibitivo.
Reichegger è una conferma: sempre lì al vertice. Dalla sua posizione siamo certi che una zampata la possa dare dal momento che la corsa non gli sfugge mai di mano.
In grande ascesa Perrier: sul traguardo lo abbiamo visto raggiante, aveva fugato ogni dubbio su un possibile ritorno ai vertici: sarà di nuovo l'uomo da mondiale.
Troillet è certamente su altissimi livelli anche se ogni tanto buca la gara: non è una macchina nemmeno lui.
Eydallin e Trento, per ora non ci sembrano nella condizione di aspirare al titolo ma non si può mai dire: soprattutto il piemontese potrebbe tenere in serbo una grande prestazione nella gara individuale.
Per il momento gli altri componenti della squadra francese non ci sembrano all'altezza del caposquadra Perrier, stessa cosa vale per gli svizzeri Anthamatten ed Ecoeur, per ora «solo» da primi dieci.
Dennis Brunod ieri ha bucato, è la prima volta, si interrompe un trend positivo iniziato un mese fa.
Discorso a parte per Damiano Lenzi, un cavallo di razza soprattutto in salita, salvo poi stressare le attrezzature con discese «ardite» e lasciarsi andare a crisi di disperazione sul traguardo. E' giovane, la natura lo ha dotato molto, se riesce a trovare un equilibrio fra tattica di gara, grinta e voglia di vincere potrebbe diventare l'anti-Kilian italiano.
E le coppie? Per la gara a due, se analizziamo la classifica, troviamo senz'altro in buona posizione la coppia Perrier - Bon Mardion, poi la Premiata ditta Reichegger - Brunod e perché no una coppia Holzknecht - Lenzi? Troillet può contare su un Anthamatten, ieri ritirato, e su un Ecoeur nelle posizioni di rincalzo.
Kilian non ha per ora compagni: ripristinare l'amico dell'Alpago Xavier o aspettare che Pastoret Sola entri in forma? Caballero non è ancora in grado di fare da valletto al fortissimo Kilian.
Fra le donne non c'è alcun problema: se non ci sono rotture di materiali la coppia Martinelli - Pedranzini non hanno avversarie. Nell'individuale solo Mirò potrebbe impensierirle, la Roux non si vede ancora all'orizzonte, ma cosa avrà mai?


Trofeo dell'Etna a Kilian

Protagonista il vento in una grande giornata di ski-alp

Ancora il vento sulle pendici dell'Etna con raffiche superiori a 100 km orari, nuvoloni e nebbie intorno alla montagna. Alle nove del mattino sembrava ormai tutto da rinviare ma poi, grazie anche alla volontà degli organizzatori e all'inventiva dei giudici Mottini e Albano, ecco spuntare dal cilindro un percorso alternativo attorno al Cratere Silvestri. Partenza posticipata alle 11.30 mentre il cielo si libera delle ultime nuvole e il mare compare all'orizzonte per strabiliare tutti, partecipanti, accompagnatori e giornalisti.
Ma il vento non molla, anzi sembra rinforzare.
Quattro salite e tre discese da ripetere due volte: due passaggi in zona arrivo per 1400 metri di dislivello.
Al primo giro è Kilian a menare davanti a un trenino di cui fanno parte i migliori: Reichegger, Troillet, Perrier e Lenzi. A poca distanza tutti gli altri.
Discesa lunga quella che porta fin quasi sulla strada che arriva da Nicolosi: neve invitante, un po' marcia, un po' primaverile, di quelle che invogliano a mollare. Ne fa le spese subito Pellicier che deve ritirarsi con scarpone rotto e un taglio sul naso. Anche Lenzi dopo una gara di vertice avrà un problema di materiali che gli farà perdere alcune posizioni importanti, stessa cosa per Eydallin.
Giro dopo giro, cambio dopo cambio viene fuori Kilian che taglia il traguardo in 1.19.30 seguito a 23 secondi dall'inossidabile Reichegger e da un rinato Perrier che chiude in 1.20.35.
Le donne fanno una gran gara: Roberta Pedranzini riesce ad aggiudicarsi la vittoria con un tempo di 1.33.03 davanti all'amica Martinelli che ha chiuso in 1.34.01 dopo essere stata in testa per quasi tutta la gara. Decisamente fuori gara e staccata Mireja Mirò che ha concluso in 1.35.22.
Nella categoria Fisi successo di Martin Riz davanti a Pellissier e Basolo.
Tutti soddisfatti per questa spettacolare gara e soprattutto per l'ambiente e l'ospitalità tutta siciliana incontrata dai concorrenti. Molti di loro saranno di nuovo al via la prossima stagione e certamente porteranno con sé amici e conoscenti.


Vento forte sul Trofeo dell'Etna

Modificato il percorso all'ultimo momento

Domattina prenderà il via la prova di Coppa del Mondo individuale di ski-alp. A causa del forte vento i tecnici hanno operato alcune variazioni di tracciato per rimanere il più possibile al coperto dal forte vento che questa mattina ha spazzato la montagna. Fra corte e lunghe gli atleti dovranno percorrere sei salite e sei discese per un dislivello complessivo di 1700 metri.
In gara i più forti specialisti: nella squadra francese manca Didier Blanc e Laetitia Roux, ma gli altri, soprattutto Perrier e Bon Mardion, vengono annunciati in grande forma. Nella squadra italiana è assente solo Guido Giacomelli che probabilmente sta cercando di salvaguardare il ginocchio in vista dei mondiali, gli altri sono tutti presenti. Oggi abbiamo visto in riscaldamento anche Martin Riz: correrà probabilmente nella categoria Fisi non essendo fra i convocati della nazionale.
La Svizzera cala i suoi assi: Troillet, Ecoeur, Marti sembrano molto determinati. Anche la compagna Etzesperger è decisa a vendere cara la pelle anche se le bormine Pedranzini e Martinelli ci sono sembrate determinate come sempre.
Gli spagnoli, oltre a Kilian e Mireja, metteranno in pista anche Pastoret.
Grande attesa per questa gara che dovrebbe stabilire e svelare i reali valori degli atleti prima di Andorra 2010.


Guido Giacomelli dopo Gastlosen

Grande stato di forma per il valtellinese

Quando allo Chalet du Soldat gli altoparlanti parlavano dei passaggi in quota e annunciavano Florent Troillet in testa non ci saremmo mai aspettati di veder saltar fuori Guido dall'ultima salita. A modo suo, il Guido di sempre: da solo, a dettare il ritmo senza tatticismi né calcoli, semplicemente in testa come è sua abitudine. La ripartenza dalla piazzola è stata un po' caotica ma alla fine lui e Trento sono riusciti a prendere la testa della gara e a non farsi più passare. Grande prestazione anche alla luce del paventato ritiro se il ginocchio non avesse funzionato a dovere. E invece eccolo qua restituito ai suoi tifosi e alla squadra azzurra in grande spolvero. Sentiamo dalle sue considerazioni i commenti all'arrivo.