Due le vittime di una valanga sul Cristallo

Da ieri sera gli scialpinisti erano dispersi

I cadaveri di due scialpinisti sono stati individuati stamane lungo il Canale Bernardi a quota 2.200 metri; uno dei due sarebbe stato trovato dal Soccorso alpino grazie alla ricezione del segnale dell'Artva ancora acceso. Le vittime sono Mario Sardi, 48 anni di Treviso, e Giovanni Gellera, 50 anni, di Conegliano. L'allarme per il mancato rientro dei due dall'escursione sul Monte Cristallo era scattato già nella tarda serata di ieri con una telefonata di segnalazione al Suem 118 di Pieve di Cadore. Gli uomini del Soccorso alpino usciti stamane con l'elicottero hanno immediatamente identificato lo stacco di valanga avvenuto lungo il Canale Bernardi e le tracce in entrata, ma non in uscita degli scialpinisti.
Mario Sardi, Istruttore di Sci-Alpinismo (ISA), faceva parte della Scuola di Scialpinismo Messer, Sezione CAI Velio Soldan di Pieve di Soligo. Giovanni Gellera, imprenditore trevigiano, era stato denunciato dalla polizia di Cortina per aver causato, affrontando un tracciato fuoripista, nel gennaio 2009, il distacco di due valange che si erano abbattute per alcuni metri sulla pista Cacciatori di Ra Valles; per il fatto aveva subito un processo a seguito del quale era stato assolto dall'accusa.


Dal Garda alle Dolomiti

Incanti fotografici

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 15 febbraio - 20 maggio 2012

A fine novembre 2010, a Trento, veniva annunciato l’acquisto da parte del Museo Nazionale della Montagna di Torino di uno straordinario fondo di oltre 16.000 fotografie storiche trentino-dolomitiche e presentato il volume Dal Garda alle Dolomiti. Nella primavera del 2011, sempre il Museo, allestiva a Trento una prima esposizione con i pezzi più rilevanti dell’importante patrimonio. Oggi – concluso il lavoro di riordino, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo – tutta la documentazione è consultabile nella Fototeca del Centro Documentazione Museomontagna (ricca di oltre 155.000 pezzi) e viene allestita una nuova esposizione nell’Area Espositiva al Monte dei Cappuccini a Torino.

La mostra Dal Garda alle Dolomiti, incanti fotografici - organizzata dal Museo Nazionale della Montagna - CAI-Torino, dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Trento e dalla Regione Piemonte, con la collaborazione di Città di Torino e CAI - inserita tra gli avvenimenti dei festeggiamenti di CAI 150 che cadranno nel 2013 – è una selezione di fotografie eterogenee per supporto, formato, datazione e committenza. Si spazia su tutto il Trentino Alto Adige fino ai territori montani confinanti dell’Adamello e dell’Ortles in Lombardia, del Cadore, dell’Ampezzano e di Livinallongo in Veneto. Le prime immagini risalgono agli anni Sessanta dell’Ottocento, per arrivare fino alla metà del secolo scorso. Compaiono tutti i principali fotografi e studi internazionali, con rilevante spazio dedicato ai grandi nomi locali e ai tanti sconosciuti fotoamatori, anch’essi ampiamente presenti. I pezzi sono allineati per creare un percorso ideale dal Lago di Garda a tutte le Dolomiti, un viaggio magico di scoperta (o riscoperta) di una delle regioni più affascinanti delle Alpi. La rassegna si può suddividere in quattro nuclei fondamentali:

1. Il Viaggio Alpino
Con fotografie dei maggiori fotografi del periodo, ripartite in settori geografici: dal Lago di Garda al Lago di Toblino; Brenta, Adamello, Presanella e le Valli; dall’Ortles alle Dolomiti; Dolomiti Altoatesine; Dolomiti Venete; Val di Fiemme e Val di Fassa; Primiero e Valsugana. In questo gruppo da una parte figurano i nomi più importanti del tempo: Photoglob, Stengel & Markert, Römmler & Jonas, Würthle & Spinnhirn, Otto Schmidt, Alois Beer, Underwood & Underwood; dall’altra parte è presente una folta rappresentanza di fotografi locali: Giovanni Battista Unterveger, Franz Dantone, Emil Lotze, Josef Gugler, Franz Moser, Bernard Johannes, Francesco March, Augusto Baroni.
Sono presenti inoltre fototipi di Giuseppe Garbari e Giuseppe D’Anna, oltre a opere dei fotografi dilettanti della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini).

2. Album e raccolte di viaggio.
E' un ampio panorama di album di viaggio e di raccolte che coprono un arco temporale di circa cent’anni (dagli anni ‘70 dell’Ottocento agli anni ‘30 del Novecento). Gli album sono di tre tipologie: editoriali (realizzati dalle grandi case fotografiche), di professionisti (esemplari unici frutto di un attento lavoro), oppure di viaggiatori (con i ricordi della vacanza alpina). Alcune fotografie presenti negli album o nelle raccolte, ad opera di turisti ma non solo, probabilmente, sono le uniche immagini storiche di certi luoghi.

3. Guerra e fascismo.
Raccoglie importanti testimonianze della guerra in montagna. Sono presenti un panorama fotografico della Valle Lagarina da Monte Cornale del Battaglione Specialisti del Genio; a fianco un album di grande formato sulla guerra.

4. Lavoro.
E' una sezione incentrata maggiormente sulla prima metà del Novecento. In questo lasso di tempo avvengono importanti trasformazioni. Il XX secolo vede un fiorire di cantieri per la costruzione e l’ampliamento di strade, la costruzione di ponti, funicolari e ferrovie anche a supporto della forte vocazione turistica del territorio. Inoltre il progresso della tecnica permette all’uomo di interagire in maniera forte con la montagna e la sua risorsa principale: l’acqua, con foto di condotte, centrali idroelettriche e linee elettriche.

La rassegna – curata da Maurizio Casagranda e Salvatore Rizzo, coordinata da Aldo Audisio con Veronica Lisino e Gabriella Casalone Rinaldi, e la collaborazione di Antonella Lombardo, Gilberto Merlante e Marco Ribetti – è organizzata con foto singole incorniciate, messe a confronto con album e raccolte presentate in grande vetrine e con oltre 160 pezzi, permette un primo approccio al mondo delle Dolomiti in fotografia. A disposizione del visitatore una cartella di immagini: 11 soggetti, di grande qualità e impatto emotivo, da portare a casa come ricordo di una visita a tanti 'incanti fotografici'.

Per informazioni: www.museomontagna.org
 


In edicola Ski-alper numero 82

Il nuovo numero è arrivato insieme alle abbondanti nevicate in tutta Italia

In tutte le edicole da qualche giorno c'è il terzo numero stagionale di Ski-alper (82). Facilmente riconoscibile dal colore rosso intenso della copertina, nelle due bande che racchiudono una foto d'autore di Riccardo Selvatico che ritrae il campionissimo Kilian Jornet Burgada.

COVER STORY - COLAZIONE DA KILIAN
Il catalano è il grande protagonista di questo numero: a lui è dedicata la cover story, un servizio esclusivo di 10 pagine realizzato da Carlo Ceola nella sua abitazione di Chamonix. Un Kilian 'intimo', quasi raccolto, che ci svela il suo modo di vivere prima ancora del suo essere atleta.

L'ARTE E LA MONTAGNA
Umberto Isman ha incontrato il grande pittore piemontese Tino Aime in gioventù è stato un grande appassionato di scialpinismo. Oggi evita accuratamente di aprire l'album fotografico per non essere vinto dalla malinconia. Problemi alla schiena gli impediscono di sciare. «La montagna delle mie opere è quella dove abita l'uomo, fino al rifugio, non oltre. Le vette non sono quasi mai rappresentate, raggiungerle per me è sempre stato più che altro un esercizio sportivo…».

IL CALZOLAIO DEL FUTURO
Ritratto 'tutto tondo' di Lorenzo Delladio, alla maniera di Ski-alper. Il 'boss' di La Sportiva ha fatto con noi una salita con le pelli raccontando passato, presente e futuro della sua dinamica azienda.

MONTENEGRO, WILD BEAUTY
«…da queste parti si assumono i connotati del vero scialpinismo di ricerca. Non quello che da noi semplicemente esplora tracce di salita alternative, ma quello che, su scala più macroscopica, ricerca montagne da salire con gli sci…». Quattro proposte di itinerari sui massicci montuosi della piccola repubblica balcanica.

IL POLO NORD ITALIANO
Monografia dedicata al magnifico settore alpino dell'Adamello-Presanella, con alcune delle più classiche gite raccontate nei minimi dettagli.

IMPERDIBILE ETNA
In vista del ritorno sul vulcano della Coppa del Mondo a fine febbraio, proponiamo la classicissima traversata dal Rifugio Speranza a Piano Provenzana.

VALUTAZIONE DELL'AMBIENTE
Renato Cresta, il nostro esperto di nivologia, ci insegna come valutare preventivamente l'ambiente naturale in cui si svolgerà la nostra gita.

SOGGETTI, NON COMPLEMENTI
La nostra scelta dei migliori 30 bastoni (a lunghezza fissa e variabile) e dei 30 zaini più adatti allo ski-alp (per uscite da un giorno o da più giorni) con tanto di scheda tecnica e noistre valutazioni.

BEO, PENSARE RIPIDO
Fabio Beozzi è uno dei volti nuovi della scena dello sci ripido. Tecnicamente dotato, con le idee estremamente chiare e un percorso tutto suo…

ANTEPRIMA: LA SPORTIVA SPITFIRE
Abbiamo portato sulla neve il nuovissimo scarpone da grantour di la Sportiva. L'attenta analisi è di Sebastiano Salvetti, il tester Niccolò Zarattini.

DYNAFIT HUASCARAN, 114 MM SOTTO IL PIEDE
Tutte le (numerose) novità da Dynafit per la prossima stagione, direttamente dall'incontro stampa di Wuhrsteinalm di fine gennaio.

TECNICA: LA VIRATA
Abbiamo messo a confronto la tecnica tradizionale di virata in salita con quella di derivazione agonistica da noi ribattezzata 'Brosse-Elmer' dai nomi dei due principali interpreti.

THE WALL
Il racconto 'live' dell'incredibile Saalbach Mountain Attack, con i numerosissimi concorrenti a contendersi la vittoria tra raffiche di vento gelido e neve.

APPUNTATO INOX. ALIAS CARLO ZANON
Intervista al mitico 'Inox' per la sezione dedicata ai talent scout dello scialpinismo.

ANDORRA, ANDATA E RITORNO
Cronaca da bordo pista della prima tappa stagionale di Coppa del Mondo ad Andorra, con il doppio successo del solito Kilian.

E questo è solo un highlight di ciò che potrete leggere su Ski-alper numero 82. Naturalmente attendiamo i vostri feedback in vista della prossima uscita. Buona lettura!

 


150 anni di esplorazioni polari

Dalla Groenlandia al Polo Sud

Ha aperto i battenti al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, lo scorso venerdì (20 gennaio), la mostra storica e divulgativa sulle esplorazioni polari organizzata dall'Associazione Circolo Polare di Milano e dall'Ambasciata di Norvegia in Italia. Titolo della mostra '150 anni di esplorazioni polari: dalla Groenlandia di Nansen al Polo Sud di Amundsen-Scott per ricordare la ricorrenza del centenario dal raggiungimento del Polo Sud ed i 150 anni dalla nascita di Fridtjof Nansen.
Una figura affascinante quella di Nansen che dopo i grandi exploit nelle esplorazioni polari (fu il primo ad attraversare la Groenlandia nel 1888 e ad utilizzare le derive artiche per avvicinarsi il più possibile al Polo Nord negli anni fra il 1893 ed il 1896), si avviò ad un'altrettanto fulgida carriera diplomatica. Assunse nel 1921 la carica di Alto Commissario per i prigionieri ed i rifugiati e creò l'omonimo Passaporto, restituendo dignità a milioni di persone dopo gli anni tragici della Prima Guerra Mondiale; proprio grazie alla sua attività in ambito umanitario fu insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1922. E fu proprio Nansen il mentore di Amundsen, l'altro grande protagonista di questa mostra. A distanza di qualche settimana dal centenario dell'impresa di Amundsen, che il 14 dicembre 1911 raggiungeva l'estremo sud del pianeta, la mostra fornisce al visitatore informazioni interessanti sul viaggio compiuto dal norvegese, che riuscì a battere sul tempo l'inglese Robert Scott, anche lui impegnato negli stessi giorni nel tentativo di raggiungere il Polo Sud.
Da ricordare che Amundsen, prima di puntare all'Antartide, ancora inviolata, aveva provato il sapore della sconfitta, essendo stato anticipato nella conquista del suo primo obiettivo, il Polo Nord, dall'americano Robert Peary. Amundsen percorse 2.800 chilometri in 99 giorni alla velocità media di 27 chilometri al giorno all'andata e 37 al ritorno, mentre Scott ed il suo equipaggio rimasero prigionieri dei ghiacci e persero la vita nel tentativo.
Per raggiungere l'Antartide, Amundsen si servì della nave 'Framm' (termine norvegese che significa Avanti), che era stata costruita ed utilizzata con successo proprio da Nansen.

Da non dimenticare anche il ruolo degli esploratori polari italiani: Giacomo Bove, Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, Umberto Nobile, Leonardo Bonzi, Silvio Zavatti ed il 'lariano' Guido Monzino, i cui contributi vengono evidenziati nel percorso didattico.

Per informazioni: www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali


Quattro chiacchiere con Sylvain Saudan

Video backstage dell'intervista al pioniere dello sci ripido

Ancora Chamonix protagonista di una delle nostre interviste. Questa volta siamo andati a trovare il discusso pioniere dello sci ripido, lo svizzero Sylvain Saudan, che da molti anni ormai si è trasferito nella località ai piedi del Monte Bianco. Ecco alcuni brani dell'intervista che avete potuto leggere su Ski-alper numero 81 di dicembre.


Grantour: la traversata della Corsica

Video backstage del grantour proposto la scorsa primavera

Una proposta davvero avvincente, un servizio che nella scorsa stagione ha riscontrato un grande successo. Il video-backstage della traversata della Corsica realizzato da Enrico e Idalba. Da non perdere anche le immagini storiche del gruppo del CAI di Bergamo guidato dal mitico Maestrini.


Anche la Val Senales apre agli scialpinisti

Il martedì ed il venerdì dalle 17.30 alle 22 accesso libero

Come segnalato da Graziano, la società Funivie Ghiacciai Val Senales Spa, nell’intento di venire incontro alle esigenze dei numerosi praticanti dello si di alpinismo, due volte la settimana interrompe la battitura delle piste. Ogni Martedì e Venerdì dalle ore 17.30 alle ore 22.00 verrà interrotta la preparazione della pista della discesa a valle in direzione Rifugio Bella Vista e in direzione Stazione a Monte - Hotel Grawand. Siccome le piste non sono illuminate è necessario munirsi di una pila frontale.


Nevegal, ecco il nuovo sentiero per le pelli

Il Colle bellunese aspetta la neve per la prima salita

Il Nevegal non smette di stupire, oltre alla notizia, data nei giorni scorsi, della serata settimanale destinata agli scialpinisti, la Nis ha terminato la segnalazione e la messa in sicurezza del sentiero che porterà gli appassionati in quota senza andare a interessare le piste. 
Mercoledì 11 gennaio, oltre alla tappa dello Skid Alp Tour, ci sarà la presentazione ufficiale del sentiero.
Il Nevegal attende solo che qualche perturbazione porti un po’ di neve!


A Morgex un percorso dedicato solo allo Skialp

E viene battuto con il mezzo battipista del centro fondo

Aumentano le segnalazioni di iniziative rivolte alla pratica dello scialpinismo con percorsi dedicati o piste riservate. A Morgex in Valle d'Aosta c'è da segnalare questo tracciato interamente nel bosco di circa 6 km con un dislivello di 500 metri. Il tracciato inizia a 10 minuti d'auto da Morgex lungo la strada regionale 39 del Colle San Carlo in prossimità di un parcheggio, e percorre la strada poderale che, passando da Costablina, si collega alla pista di fondo di Arpy posta a quota 1720 m. Il percorso culmina con una ripida rampa finale di circa 700 metri con pendenze di circa 20°. Giunti ad Arpy è possibile attraversare il vallone e poi procedere per il Lago di Arpy, Colle della Croce, Lago di Pietrarossa e Colmet. Un percorso adatto a tutti, interamente nel bosco, che non crea problemi di convivenza con piste e gestori. Per informazioni www.centrofondomorgex.it
 


Il Nevegal apre agli skialper

Il Colle bellunese illumina la Coca per lo sci alpinismo

Era da molti anni che si parlava di creare un regolamento per lo svolgimento dello sci alpinismo che convivesse con le norme e con le esigenze di un polo sciistico.
Lo scorso anno la Nis, la società che ha in gestione il demanio sciabile, aveva intrapreso la strada per lasciare spazio agli scialpinisti. Anche se con qualche polemica per l'acquisto di un abbonamento per usufruire del servizio, gli sportivi potevano risalire lungo le "faverghere" in libertà. Per questa stagione, da mercoledì 11 gennaio, e per tutti i mercoledì sino alla chiusura degli impianti si potrà risalire lungo la parte bassa della pista illuminata "Coca".
L'idea di massima, oltre alla stesura di un regolamento, è quello di concedere la pista dalle ore 16.30 alle 22. Questo intervallo di tempo sarà diviso in due momenti. Il primo dalle 16.30 alle 20 potrà essere riservato alle squadre o agli allenamenti specifici organizzati sotto la supervisione di un responsabile, mentre il secondo dalle ore 20 alle 22 sarà aperto a tutti sotto la supervisione del Soccorso Piste.
In occasione della "prima" uscita illuminata, oltre a brindare un con buon vin brulè, la Nis illustrerà tutte le modalità del progetto, i futuri sviluppi dello sci alpinismo in Nevegal e i costi dell’abbonamento stagionale e della singola risalita.
Avete qualche consiglio o qualche preferenza per orari diversi?
Dite la vostra! 


Ski-alper numero 81 in distribuzione

Già disponibile nella versione iPad

Ci siamo, è pronta la seconda uscita stagionale di Ski-alper. Questa voltaabbiamo deciso di andare in bianco e... in discesa, dopo la copertina 'black' e in salita del mese scorso. L'immagine è del fotografo austriaco Klaus Kranebitter.
Anche questo secondo numero è ricchissimo di contenuti. A partire dalla seconda session di test, con 18 modelli di scarponi da meno di 700 grammi a oltre due chilogrammi di peso. Ma anche la prova sul campo dei migliori attacchini Race e il confronto all'americana tra il Diamir e il Marker per gli sci larghi da freeride mountaineering.
Alcuni servizi assolutamente da non perdere: monografia sull'Alpago, viaggio sulla Majella, 12 itinerari Easy per aprire la stagione.
Ma soprattutto l'esclusiva intervista al (discusso) pioniere dello sci ripido Sylvain Saudan realizzata a Chamonix da Umberto Isman, oppure la gita-chiacchierata in Val Senales con Heiner Oberrauch, 'boss' del gruppo Oberalp.
Per la sezione racing approfondimento sul Gruppo Sportivo Esercito, tutte le prime gare di stagione, family-portrait delle tre generazioni della famiglia  Boscacci, interviste a Lillo Invernizzi e Davide Canclini, lo sci club Bogn da Nia. E tantissimi altri servizi in 160 pagine.
In allegato gratuito ad ogni copia, poi, lo speciale aziende di 32 pagine dedicato al Calzaturificio Scarpa.
Da non perdere, insomma!


Ski-alper annuncia lo 'sci dell'anno' in tre categorie

Oltre 40 pagine dedicate al test degli sci da ski-alp

Sul numero primo numero stagionale della rivista, in edicola in questi giorni, la redazione tecnica di Ski-alper ha assegnato il 'bollino' di miglior sci dell'anno nelle tre categorie previste: Race, Grantour e XXL.
Dopo attente riflessioni e un lungo confronto, i riconoscimenti sono andati al Dynastar Pierra Menta Pro Carbon nella categoria Race, all'Elan Alaska nella categoria Grantour e al Black Diamond Drift nella categoria XXL.
Ben 36 modelli testati in tutte le condizioni, messi a dura prova dal nostro qualificato team: Enrico Marta, coordinatore del gruppo di lavoro, Alain Seletto, Franco Corvisiero, Niccolò Zarattini, Andrea Basolo e Simone Origone.
Potete leggere su Ski-alper le dettagliate schede, con le valutazioni di laboratorio, le impressioni di sciata, le nostre misurazioni e i giudizi finali in oltre 40 pagine di altissima qualità.
Da non perdere, per trovare lo sci giusto per le proprie caratteristiche!