Messner... la montagna, l'avventura, l'outdoor running

Sul numero 91 di Ski-alper un'ampia intervista al grande alpinista

Cosa può essere l'avventura per un uomo che ha scalato tutte le più alte (e difficili) vette del mondo? Che cosa pensa dell'outdoor running? Dopo la morte del concorrente cinese al Tor des Géants, Reinhold Messner aveva espresso senza riserve il suo parere su questo tipo di manifestazioni su un quotidiano nazionale. Il nostro Fabio Menino è andato a trovarlo e a intervistarlo sull'argomento. Sul numero 91 di Ski-alper, in edicola, troverete un'ampia intervista, intanto però potete entrare nell'argomento guardando questo video...  


Nuova via sulla parete Nord del Hohe Kirche

David Lama apre in solitaria Nordverschneidung

L’austriaco David Lama ha aperto l’8 dicembre 2013 in solitaria una nuova via sulle sue montagne di casa e precisamente sulla parete Nord della Hohe Kirche nella Valsertal nelle Alpi dello Zillertal. La via, 400 m di dislivello, risale la parete in corrispondenza di un grande diedro aperto con difficoltà fino al VI/VII su roccia in un tratto, 90° su ghiaccio e misto fino all’M4/5. Lama dopo i primi 100 m su ghiaccio e altri circa 100 su misto non troppo impegnativo si è dovuto autoassicurare arrampicando senza piccozze per un tratto su roccia non bellissima e con forte esposizione dove ha incontrato difficoltà di VI/VII.
La via è stata ribattezzata “Nordverschneidung” e si aggiunge ad altre salite effettuate in questa valle sempre in inverno e in solitaria dallo stesso Lama.  


Scialpinismo, teoria dell'allenamento

Da domani disponibile l'attesissimo testo di Eros Grazioli

Domani uscirà dalla stamperia l'attesissimo volume 'Scialpinismo, teoria dell'allenamento'. Il lavoro di Eros Grazioli, uno dei più stimati preparatori del settore, si può già definire un piccolo best-seller, visto il gran numero di copie già ordinate in prevendita. Per chi l'ha acquistato da tempo e attende il volume per migliorare i propri allenamenti, l'attesa è quasi finita: domani verranno consegnati i volumi presso la nostra casa editrice, quindi l'ufficio spedizioni inizierà ad evadere velocemente gli ordini. la spedizione in posta prioritaria dovrebbe assicurare velocità nelle consegne.

COME ORDINARLO - Il libro non verrà distribuito nel canale delle librerie, trattandosi di un testo altamente tecnico e prezioso nelle sue finiture. Avrebbe rischiato di finire negli scaffali, sommerso dai titoli natalizi. Così per averlo si può ordinare direttamente sul nostro sito, verrà spedito a casa vostra senza alcun addebito di spese di spedizione. Si può pagare on-line con carta di credito, oppure chiamare il numero 0124 428051 per avere indicazioni per altre forme di pagamento. Il prezzo è di 25 euro.

ANCHE IN VERSIONE DIGITALE - Per chi preferisce leggere su smartphone o tablet, è possibile acquistare il libro anche su dispositivi iOS (iphone e iPad) e Android. Basta eseguire un normale acquisto in-app nell'applicazione di Ski-alper (al prezzo di 19 euro, contro i 25 della versione cartacea).

DI COSA PARLA -
Non esisteva un manuale specifico sull’allenamento dello scialpinismo agonistico. Una variante di questa affascinante disciplina invernale che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati, provenienti da svariati altri settori: sci alpino, sci di fondo, trail running, ciclismo… Era un continuo fare ricorso a programmi di allenamento pensati per le esigenze specifiche dei praticanti di discipline simili, ma praticate in altri ambienti, ad altre quote e con diverse periodicità. La sfida di Eros Grazioli è di concentrare il focus proprio sull’allenamento per lo scialpinismo, per fornire a tutti i praticanti un manuale agile, completo, di facile consultazione ma allo stesso tempo approfondito. Dalla conoscenza e valutazione del proprio fisico, all’impostazione di un programma di allenamento, dalla corretta periodizzazione alla stesura di tabelle personalizzate, dal mental training ad alimentazione e integrazione, senza tralasciare aspetti come la vita sessuale dell’atleta o il problema del doping. Un testo completo, tecnico e divulgativo, nel pieno stile della nostra collana Specialist, corredato da magnifiche immagini in azione e da dettagliate sequenze fotografiche per illustrare i diversi esercizi.   

«…spesso si sente dire che per un buon risultato bisogna essere nel posto giusto al momento giusto; io aggiungerei che bisogna essere la persona giusta, nel posto giusto al momento giusto! Francamente credo che ogni giorno ci siano molteplici opportunità e che passino molti ‘treni’ su cui si potrebbe salire per avere successo… il problema è che non sempre siamo pronti a saltarci sopra!» 
Eros Grazioli  


Ski-alper 91 disponibile anche su smartphone e tablet

Si può acquistare in-app su tutti i dispositivi iOS e Android

Mentre le migliori riviste d'Italia stanno ricevendo le copie di Ski-alper 91 di dicembre, il nuovo numero è già disponibile per il download nelle app per iOS (iPhone e iPad) e Android. Al prezzo di 4.99 euro (contro i 6 della versione cartacea) è possibile acquistare la rivista e l'allegato Up&Down.
La nuova app è molto funzionale e consente il download delle riviste acquistate per consultarle in remoto, senza bisogno di connessione internet.
Inoltre vanno segnalati notevoli upgrade alla versione Android che il mese scorso era uscita in fase Beta.

CONTENUTO SPECIALE - Da oggi è disponibile per l'acquisto in versione digitale all'interno della app di Ski-alper anche il nuovissimo libro di Eros Grazioli 'Scialpinismo, teoria dell'allenamento' al prezzo di 19 euro (contro i 25 della versione cartacea).


In edicola Ski-alper 91 di dicembre!

In allegato gratuito il magazine Up&Down dedicato al mondo delle gare

È in distribuzione in questi giorni nelle migliori edicole d’Italia (disponibile da mercoledì a venerdì) il numero di dicembre di Ski-alper (n.91, 128 pagine, 6 euro) con l’allegato Up&Down dedicato al mondo delle gare di scialpinismo e outdoor running. Si tratta della seconda uscita stagionale, nella nuova periodicità bimestrale della rivista, dopo il numero 90 di ottobre (quello giallo, con la copertina dedicata al record di Kilian Jornet sul Cervino). Rimane disponibile in edicola, dove non ancora esaurita, la Buyer’s Guide 2014 dedicata ii test materiali, trattandosi di un numero speciale non incluso nella normale periodicità della rivista.

UNA NUOVA DIREZIONE - Con questo secondo numero si conferma e prende corpo il progetto della redazione di occuparsi delle diverse forme di interpretare attivamente la montagna. Il 'core' rimane quello sciistico e scialpinistico, ma con la nostra consueta tecnicità cercheremo di estendere lo sguardo ad interpretazioni più alpinistiche - come ad esempio le vie su ghiaccio di cui leggerete di seguito - oppure di running e speed hiking sulle tracce di montagna.

UN NUMERO ‘GHIACCIATO’ - La copertina è eloquente. Dopo l’abbuffata scialpinistica delle oltre 250 pagine dello speciale test materiali, l’inizio di stagione l’abbiamo focalizzato sul ghiaccio. In copertina Jack Longhi è alle prese con i primi impegnativi tiri sulla variante alla Burggasser sulla Sciora di Dentro aperta in compagnia del nostro Teo Tagliabue. All’interno un trittico di proposte per il tardo autunno sulle Alpi Centrali, da leggere, gustarsi e mettere in agenda per la prossima stagione: il Naso di ghiaccio sul Piz Cambrena, la Direttissima Sud del Disgrazia e appunto la Nord-Ovest della Sciora di Dentro. Avvicinamento con gli sci e via di ramponi e piccozze.

ROSSANO LIBERA ‘SPECIAL GUEST’ - A proposito dei ‘ferri del mestiere’. Abbiamo deciso di provare sul ghiaccio 10 piccozze e 9 ramponi tra i più interessanti per questo genere di attività, scegliendoli tra aziende top sul mercato: Black Diamond, Grivel, DMM, Petzl e Cassin. Ai nostri redattori Tagliabue e Valota abbiamo affiancato uno special guest di altissimo livello, Rossano Libera, alpinista e guida alpina che non necessita certo di presentazioni. Ne sono emerse considerazioni interessanti e consigli per gli acquisti utili per i nostri lettori, nel consueto stile Ski-alper.

MESSNER PARLA DI OUTDOOR RUNNING - Spazio alle opinioni, autorevoli, come sempre. Il nostro Fabio Menino è andato fino a Castel Firmiano per farsi spiegare da Reinhold Messner cosa intendeva quando parlava di outdoor running come di un modo ‘distorto’ di frequentare la montagna. Ne è venuto fuori un dialogo inedito, interessante, che affonda le sue radici nel Messner-pensiero e che chiarisce alcune spigolature che potevano sembrare troppo marcate.

PAROLE E MUSICA DI EMILIO - In apertura un testo sentito di Emilio Previtali che ricorda, partendo da una foto, una salita al Pizzo Tre Signori con il padre. La prima vetta conquistata con gli sci da solo, la sensazione di sentirsi improvvisamente un alpinista. Una lettura per emozionarsi e tornare indietro con la memoria alle proprie esperienze in montagna.

ROCK N’ROLLI - A proposito di dialogo e confronto, siamo andati a incontrare Luca Rolli, guida alpina e sciatore estremo di Courmayeur (anche se emiliano di nascita). Più che un’intervista, un confronto tra appassionati con il nostro Teo Tagliabue, per scoprire le sfumature di un amore per il ripido che non conosce limiti.

SGUARDO SUI BALCANI - Per chi sogna di caricare sci e scarponi e partire alla scoperta di luoghi poco frequentati, due magnifiche monografie d’autore. Giorgio Daidola, accompagnato da Andrea Gobetti e Paolo Oliaro, è andato a ripercorrere le orme di Piero Ghiglione sulle pendici del Tomori in Albania. Poco più a nord Umberto Isman ha risalito sci ai piedi i più suggestivi massicci della Bosnia-Erzegovina, riscoprendo luoghi che per troppo tempo sono rimasti isolati in conseguenza della terribile  guerra. Ci sono tutti i consigli pratici, i suggerimenti e i consigli per ripercorrere le tracce dei nostri esploratori.

AREA TECNICA - Le risposte ai numerosissimi quesiti dei lettori sulla scelta dei materiali: quattro pagine fitte di consigli, utili anche per chi si può riconoscere in situazioni analoghe.

PROVATI PER VOI - Visto che sci e scarponi li abbiamo provati tutti per la Buyer’s Guide, in attesa dei modelli anteprima 2015, ci siamo dedicati ad uno strumento che potrebbe rivoluzionare il concetto di affilatura delle lamine, il Trione, utilizzato dai migliori skiman di Coppa del Mondo nello sci alpino e recentemente adattato dall’azienda per poter lavorare al meglio anche su sci stretti come quelli da gara da ski-alp e per passare senza problemi in corrispondenza delle ganasce dell’attacchino. Inoltre abbiamo portato sulla neve il ramponcino Nordic della Nortec, un aiuto intelligente per i runner d’alta montagna, ma non solo…

SELVAGGIO BLU FAST&LIGHT - Vi era piaciuta la proposta sul Sentiero Roma del mese scorso? Questa volta ci siamo spinti in Sardegna per percorrere il Selvaggio Blu. Nel racconto dei nostri inviati tutto ciò che può servire per affrontare in chiave trail questo percorso, con una raccomandazione finale: non sottovalutatelo!

TECHNICAL DEPARMENT -
Piccolo adattamento rispetto al numero 90, con le rubriche tecniche accorpate in una speciale sezione e una grafica ancora migliorate. Per quasi tutte si tratta della seconda puntata, eccole nel dettaglio. - Obiettivo 2.500 m d+ - Il dottor Massarini, medico-scialpinista, continua la sua proposta di allenamento per lo ski-touring evoluto: due tabelle dettagliate, per il periodo dicembre-gennaio, per chi punta a 1.500 o 2.500 metri di dislivello con gli sci e le pelli. Si collegano a quelle già pubblicate sul numero 90. - Neve e valanghe - Il mitico Capitano Cresta ci insegna ad utilizzare l’artva. Un capitolo da leggere e imparare a memoria per sapere esattamente come muoversi in caso di incidente da valanga durante un’escursione. - Obiettivo Ultra - Seconda puntata anche per Nicola Giovanelli, con un approfondito programma di allenamento invernale per chi ha l’obiettivo di preparare un ultra trail per la prossima stagione.

Proseguono anche le altre rubriche: Natural Running di Sergio Benzio, ‘Dura Lex sed lex’ di Flavio Saltarelli sugli aspetti legali della pratica dello scialpinismo, ‘Prevenzione’ di Massimo Tresoldi per approfondire aspetti peventivi degli infortuni tipici per chi corre in montagna o pratica lo scialpinismo. Esordisce invece su questo numero la rubrica sull’alimentazione sportiva curata dal dottor Alessandro Da Ponte, introducendo l’argomento con l’analisi della composizione corporea.

OVVIAMENTE MOLTO ALTRO - Non vi sveliamo proprio tutto quello che c’è sulla rivista, se no che gusto c’è a sfogliarla? Una cosa possiamo dirla, però. In omaggio c'è il prestigioso catalogo Sportler, con il focus sulla migliore attrezzatura da scialpinismo e montagna.   UP&DOWN DIVISO IN DUE - L’allegato Up&Down, dedicato al mondo delle gare, inizia la sua transizione verso l’inverno. Se il numero precedente era in gran parte dedicato all’outdoor running, in questo lo scialpinismo riprende la supremazia. Ecco i principali argomenti di un numero davvero ricchissimo.

A TUTTO SKI-ALP - Si parte con l’intervista a Gloriana Pellissier, atleta del mese ‘ad honorem’ dopo aver annunciato il suo addio alla squadra nazionale (ma non allo scialpinismo!). Si prosegue con gli approfonditi reportage sul Trofeo Crazy Idea dell’Adamello e con il memorial Stedile riservato ai migliori Giovani d’Italia: le considerazioni tecniche di Guido Valota e le magnifiche foto di Ralf Brunel. Si prosegue con la presentazione dettagliata della squadra nazionale, atleta per atleta. Spazio ai Comitati, con il Raduno delle Alpi Centrali e punto della situazione sull’evoluzione della figura di allenatore federale. Per lo spazio appuntamenti, due gare ‘clou’ della stagione: anticipazioni su La Pitturina (unica trappa italiana di Coppa del Mondo) e sul Tour du Rutor. Infine, ‘chicca’ da non perdere, il poster in doppia pagina con il calendario di tutte le gare in Italia della stagione 2013/2014.

SEZIONE OUTDOOR RUNNING - La seconda metà di questo numero è dedicata alle competizioni di trail e skyrunning e ai suoi protagonisti. Altro award ‘ad honorem’ per un’atleta che lascia l’attività, stiamo parlando di Mireia Mirò, intervistata da Fabio Menino. Da non perdere un’approfondita analisi sul numero di finisher nelle gare Outdoor Running del 2013, quindi il racconto ‘live’ delle finali delle Skyrunning World Series a Limone sul Garda. Seguono quattro pagine con tutti i grandi appuntamenti del finale di stagione, per chiudere con il Ranking ISF con i migliori esponenti a livello internazionale di Sky e Ultra e soprattutto - esclusiva Ski-alper - il ranking di tutti i migliori italiani.

QUANDO ESCE E DOVE SI TROVA -
Ski-alper è in distribuzione in questi giorni nelle migliori edicole di tutta Italia. Ci fossero problemi a reperirlo potete inviare una mail in redazione, indicandoci l'indirizzo dell'edicola che non avete trovato rifornita. Provvederemo a segnalarla alla distribuzione. Per chi fosse interessato agli abbonamenti, può visitare l'apposita pagina del sito. È possibile acquistare la rivista anche per smartphone e tablet iOS e Android, direttamente all'interno della nuovissima applicazione. Le prossime uscite previste sono: 1 febbraio, 1 aprile, 1 giugno, 1 agosto. Poi ricomincia il giro…

NUMERO SPECIALE -
Non dimenticate che è sempre disponibile lo speciale dedicato ai test 2014 di sci e scarponi da ski-alp Test 2014 - Buyer’s Guide.  Conigli tecnici, tricks di laboratorio, tutte le valutazioni dei 50 migliori sci e 20 scarponi scelti dalla redazione negli ambiti Mountain Sport (gara, performance e grandi dislivelli), Mountain Classic (ski touring, climb&ski, elite) e Free (free-touring, freeski mountaineering, alpine freeride). 

SEGNALAZIONI ED ERRORI -
Stiamo cambiando grafica e contenuti, ci vorranno ancora un paio di numeri a trovare la forma definitiva. Abbiamo già adattato alcuni aspetti rispetto al numero 90. I vostri suggerimenti e consigli sono comunque graditi. Potete inviare una mail in redazione. Inoltre, ripristinando una vecchia usanza, chi ci segnalerà degli errori con una mail, riceverà come ricompensa un gadget di Ski-alper.


Cerro Rincon (2.460 m), nuova via sulla parete Sud

Franchini e Salvaterra aprono la difficile "Ruleta Trentina"

Nel mese di novembre 2013 Tomas Franchini e Francesco Salvaterra hanno aperto 'Ruleta Trentina' sulla parete Sud del Cerro Rincon (2.460 m) in Patagonia. La difficile linea raggiunge difficoltà di M5 e WI5 su ghiaccio per 650 m di dislivello dall’attacco alla vetta è da sempre considerata una parete tanto corteggiata quanto impressionante per via del fatto che percorre un evidente diedro sovrastato da un grande seracco strapiombante. I due facevano però parte di una spedizione più grande, composta anche da Ermanno Salvaterra e Paolo Grisa, partita con l’intenzione di aprire una nuova via sulla parete Ovest della Torre Egger. Purtroppo dopo 11 giorni in parete, di cui la maggior parte con tempo brutto, i quattro hanno deciso di buttare giù le doppie e rinunciare al progetto iniziale dopo che erano riusciti a salire fino a 2/3 della grande parete. Tomas e Francesco una volta scesi dalla Egger si sono diretti alla bellissima Sud del Cerro Rincon aprendo per l’appunto 'Ruleta Trentina'.


Nuova via sulla Nord-Est del Great Wall of China

Spedizione olandese apre "Double Trouble"

Il 16 agosto 2013 una spedizione olandese composta da Bas Visscher, Vicent Perrin e Bas van der Smeede ha compiuto la prima salita del Great Wall of China lungo l'inviolata parete Nord-Est.
La via ribattezzata “Double Trouble” è stata valutata TD-, quasi interamente su ghiaccio con tratti ad 80°, per un dislivello di 800 m. La discesa è poi stata effettuata lungo la stessa linea di salita con calate su abalakov.
La spedizione, composta da sei alpinisti, prevedeva di salire a gruppi di due lungo tre linee diverse, due dei tre team si sono dovuti però fermare per alcune scariche di sassi durante il tentativo di aprire una nuova via sulla parete Est della Great Wall e così il giorno dopo il ritorno al campo base avanzato è stata notata la bella linea sulla parete Nord-Est.
Great Wall of China è situata nella catena montuosa del Kookshal-Too in Kirghizistan ed era già stata presa di mira da altre cordate negli anni precedenti ma mai nessuno aveva raggiunto la cima principale.
 


Gran Zebru', nuova via sulla parete Nord

Reboldi e Migliorini aprono 'l'inaspettata'

Andrea Reboldi e Claudio Migliorini il 28 novembre 2013 hanno aperto una nuova via sulla parete Nord del Gran Zebrù (3.857 m), splendida montagna solcata da diverse vie storiche tra cui si ricorda l'impresa di Diemberger che salì per primo la famosa meringa di ghiaccio nel lontano 1956.
La via ribatezzata "l'inaspettata" corre sull'avancorpo basale del mastodontico versante settentrionale con difficoltà, a detta degli apritori, di 5 su ghiaccio e M6 su misto per una lunghezza di 500 m.
Poco lontano da questa, sempre sull'avancorpo basale, è stata aperta nell'inverno del 2010 "Scacco Matto" dai fratelli Florian e Martin Riegler, una via con elevate difficoltà su misto fino all'M10 e WI5 su ghiaccio nella parte bassa mentre più contenute nella parte alta dove i due hanno proseguito fino in vetta.


Monte Pioda (3.431 m), parete Ovest

Goulotte del Pioda

Il 2 dicembre 2013 Valentino Cividini, Matteo Tagliabue e Alessandro Monaci hanno salito la Goulotte del Pioda alla parete Ovest del Monte Pioda (3.431 m) nel gruppo del Disgrazia, effettuando una delle probabili poche ripetizioni della via aperta da Mario Vannuccini e Giacomo Casiraghi il 19 maggio 2011.
Il tratto chiave della salita è la colata iniziale che presenta pendenze a 85° nelle condizioni attuali, successivamente si incontrano alcuni passaggi a 75° fino ad uscire in cresta a pochi metri dalla vetta per un dislivello di 500 m.
Il Monte Pioda non è altro che il prolungamento ad Ovest del Monte Disgrazia e il versante dove corre la via fu esplorato per la prima volta dal mitico Klucker verso la fine dell'800 ma sicuramente la parete non aveva le caratteristiche di oggi. Sul versante Nord/Nord-Est del Pioda che altro non è che il prolungamento della Nord del Disgrazia corrono invece numerosi couloir e la prima salita in piolet venne effettuata da Benigno Balatti con la moglie Giovanna Cavalli nel maggio 1998 aprendo la via "couloir dei Sogni".


Prima salita del Likhu Chuli I (6.719 m)

Ines Papert e Thomas Senf lungo la parete Nord

Il 13 novembre 2013 l’alpinista tedesca Ines Papert e il fotografo svizzero Thomas Senf hanno effettuato la prima salita della parete Nord del Likhu Chuli I (6.719 m) in Nepal. La salita, quasi interamente su ghiaccio e neve, senza particolari difficoltà tecniche, ha però dato del filo da torcere per via del freddo, della neve fresca e per il superamento di alcune grosse cornici all’uscita dalla parete che hanno costretto i due alpinisti al bivacco pochi metri sotto la cresta.
Sulla lunga cresta sommitale si è reso poi necessario un ulteriore bivacco e una variante a causa della neve fresca presente, inoltre, dopo i primi segni di congelamento ai piedi lo svizzero Senf ha deciso di fermarsi a quota 6.600 m mentre la Papert ha raggiunto in solitaria la vetta. I due alpinisti si erano recati nella valle del Khumbu con l’intento di aprire una nuova via sulla parete Nord del Tengkangpoche (6487 m), salita per la prima volta da Ueli Steck e Simon Anthamatten nel 2008, ma la mancanza di ghiaccio sulla linea da loro scelta li ha costretti a rivedere i piani e così dopo l’acclimatamento si sono recati sull’inviolato Likh Chuli I.


Ueli Steck intervistato da Herve' Barmasse

'Non posso spingermi ancora piu' in la' di cosi'

Una settimana dopo l'incredibile salita in solo di Ueli Steck sulla parete Sud dell'Annapurna, Hervé Barmasse lo intervista a tutto tondo. In questo video Steck torna più volte sulla questione del 'limite', argomento di cui ha parlato immediatamente dopo essere ritornato vivo al campo dall'8000 più pericoloso.

ALCUNI SPUNTI DI UELI - «Gli alpinisti che mi hanno ispirato sono stati Wolfgang Güllich per il livello tecnico inaudito che esprimeva. E soprattutto Walter Bonatti, che si spingeva al proprio limite personale. Aveva smesso perché aveva capito che, a un certo punto, se vai ancora un passo più in là ti ammazzi».

«La differenza tra il solo climb nelle Alpi e quello in Himalaya è che laggiù con un solo errore sei sicuramente morto. Nelle Alpi magari ti restano ancora delle possibilità».

«C'è in giro un sacco di gente più forte di me. La differenza sta solo nella testa».

«I miei programmi futuri? Ora devo stare attento. Non posso spingere ancora in questa direzione, a questo punto il mio alpinismo è diventato troppo pericoloso. Non voglio smettere, sia chiaro, si può migliorare ancora ma poi non può andare sempre bene!»  


Tanta neve sulle alpi: si comincia!

…ricordandosi sempre di usare la testa

È arrivata la neve, finalmente. In questi ultimi giorni due distinte onde perturbate hanno depositato quantitativi di neve molto variabili secondo le zone e le esposizioni ma…la stagione è aperta!  

RISCHIO VALANGHE 3 -
Occhio, però. Molti bollettini regionali del rischio valanghe non sono ancora operativi (l'amministrazione pubblica ha sempre ben altro cui pensare, anche se in terra ci sono due metri di neve), ma quelli funzionanti segnalano rischio 3 - marcato.   

COPERTURA NEVOSA CONTINUA OLTRE I 1000 METRI -
Il limite della neve si è stabilito generalmente al di sopra dei 1000 metri di quota, inteso come copertura continua al suolo alla fine di precipitazioni nevose che si sono spinte fino in pianura. Lo spessore del manto è molto variabile, ma oltre i 1800 metri sembrerebbe sempre superiore al metro. In qualche area si parla di quasi due metri. Si parte!

IL VENTO -
Valutazioni difficili perché oltre il limite del bosco ha tirato vento anche forte, e il suo perdurare favorirà il trasporto della neve nelle conche e negli avvallamenti. In quota si notano già evidenti zone fortemente erose e scoperte.   

POSSIBILI DISTACCHI ANCHE SPONTANEI -
Oltre il limite boschivo saranno possibili scaricamenti e valanghe a lastroni generalmente di piccole e localmente di medie dimensioni, a tutte le esposizioni. Il distacco di lastroni da vento è già possibile con debole sovraccarico, e diventerà anche spontaneo con il passare delle ore e l'aumento degli accumuli.  

FATTORI DI RISCHIO ULTERIORI -
In queste situazioni di inizio stagione vanno normalmente considerati degli elementi di rischio in più, come il suolo ancora caldo e quest'anno anche particolarmente bagnato. E l'entusiasmo delle prime uscite, unito al ricordo troppo lontano dell' attenzione che bisogna prestare alle condizioni ambientali.
Il freddo previsto nei prossimi giorni non è di per sé un fattore di diminuzione del grado di rischio. Quindi: tutti fuori, ma ricordiamoci di mettere la testa sotto il berretto!