Sabato il Sellaronda Trail Running
56,3 km con partenza e arrivo a Canazei
Tutto pronto per il Sellaronda Trail Running, in programma sabato 14 settembre nelle quattro valli ladine dolomitiche: Fassa, Gardena, Badia e Livinallongo. Tanti i protagonisti attesi: oltre al vincitore della passata edizione, il friulano Fulvio Dapit e al secondo classificato di dodici mesi fa, il gardenese Georg Piazza, alla segreteria del comitato organizzatore, presieduto da Diego Salvador e che racchiude un gruppo di referenti per ogni vallata, sono giunte le adesioni del miglior italiano nel ranking Isf 2012, ovvero Giuliano Cavallo vincitore all’Alpago Trail e secondo nell’Eiger Ultra; quindi Filippo Canetta recente dominatore della Bryce 100 Canyon, ed ancora Sergio Vallosio del team Salomon Agisko sul podio sia all’Elba trail, alle Porte di Pietra e all’Alpago trail, per finire con Alessandra Carlini, seconda nella 80 chilometri du Montblanc. C’è dunque grande attesa per l’evento che si sviluppa su un totale di 56,3 km con partenza e arrivo a Canazei e che presenta un dislivello positivo di ben 3626 metri. Anche perché il Sellaronda Trail Running ha validità come ultima prova del circuito Salomon Trail Tour Italia. Rispetto alle prime due edizioni i responsabili tecnici di percorso hanno deciso di prevedere due modifiche, seppure non rilevanti per la lunghezza totale e il dislivello complessivo della gara. La prima riguarda una deviazione rispetto al passato, ovvero da Passo Sella si attraverserà la Città dei Sassi fino al rifugio Comici per scendere poi verso Selva Gardena. La seconda modifica riguarda il tratto fra Arabba e Porta Vescovo, con l’inserimento del passaggio in località Viel dal Pan fino a Passo Pordoi. Entrambe le modifiche privilegiano anzitutto il panorama, visto che nel primo caso si andrà a percorrere una delle zone dolomitiche più suggestive e nel secondo si transiterà proprio davanti alla Marmolada.
Dando un’occhiata alle previsioni meteo il tempo si annuncia positivo e sarà dunque un importante valore aggiunto ad una competizione decisamente unica per il tracciato di gara, che ricalca la filosofia di altre due competizioni che sfruttano lo stesso percorso, vale a dire la Sellaronda skimarathon di sci alpinismo e la Sellaronda Hero di mountain bike. Un percorso infatti che va a toccare i principali centri e passi delle quattro valli ladine dolomitiche, la Val di Fassa con Canazei e Passo Sella, la Val Gardena con Selva e l’omonimo passo, la Val Badia col Campolongo ed ancora Livinallongo con Porta Vescovo e il transito per Passo Pordoi, per poi affrontare l’ultima discesa verso Canazei. La partenza è fissata per le 6 di sabato mattina da Canazei, con il passaggio dei primi concorrenti previsto per le 7.10 a Selva Gardena, per le 8.30 a Corvara, per le 9.45 ad Arabba, per le 11.20 a Passo Pordoi e per le 12 l’arrivo a Canazei, mentre la chiusura cancelli è fissata per le 9 a Selva Gardena, per le 14.30 ad Arabba e alle 17 il fine gara a Canazei dopo 11 ore previste come tempo massimo.
Il programma prevede il briefing presso la sala consigliare del Comune di Canazei in piazza Marconi venerdì alle 18.30, mentre sabato alle 20 presso la sala Gran Tobia Teater è previsto il gran finale del circuito Salomon Trail Tour Italia 2013 con la cena e le premiazioni dei vincitori delle varie categorie.
Tor, Franco Colle' ci crede
L'italiano in rimonta si porta a 1h16'
In testa alla corsa i primi quattro concorrenti sono già usciti dalla 'base vita' di Valtournenche a partire dalle 9:56 di questa mattina. Per loro 236 km percorsi e quindi meno di 100 alla conclusione della prova. Un finale che si preannuncia ricco di emozioni sia in campo maschile che in quello femminile.
UOMINI – A Saint-Jacques (222 km), lo spagnolo Iker Karrera conduceva di 1h43’ sull’italiano Franco Collè e di 2h27’ sul francese Lionel Trivel. Quattordici km dopo, all'uscita della 'base vita' di Valtournenche, Collè riduce il suo distacco a 1h16'’ e Oscar Perez supera Trivel portandosi a 2h19’ da Karrera. Le loro soste a Valgrisenche: Karrera 29', Collè 49' e Perez 22'. Mantiene la sesta posizione l’altro italiano Marco Zanchi che transita a Saint-Jacques alle ore 10:40 di questa mattina. Roberto Beretta sale in dodicesima posizione e lascia la base vita di Gressoney alle 11:14. Sempre tra gli italiani, entra nei top 15 Giuseppe Grange uscito da Gressoney (200 km) alle ore 11:28 e seguito a 20’ dal connazionale Giancarlo Annovazzi.
DONNE - Transitata a Niel (186 km) con circa mezz’ora di ritardo su Francesca Canepa, la spagnola Nerea Martinez è entrata nella base vita di Gressoney con 14 minuti di vantaggio sull’italiana. Dall’ultimo riscontro cronometrico, la spagnola è uscita da Gressoney alle ore 11:04 in undicesima posizione assoluta. In terza posizione Emanuela Scilla Tonetti e in quarta Giuliana Arrigoni.
Tor, Karrera spinge e Colle' tiene
La testa della gara a poco piu' di 100 km dalla conclusione
Lo spagnolo Iker Karrera ha impiegato 43h44’ per percorrere i primi 222 km di gara. Dietro di lui anche gli inseguitori tengono ritmi spaventosi con un Franco Collè che sta letteralmente impressionando. A poco più di 100 km dalla conclusione si prospettano grandi tempi finali in questa quarta edizione del Tor.
UOMINI - Dall’uscita della base vita di Donnas (148 km), sembra che lo spagnolo Iker Karrera, il super favorito di questo Tor des Gèants 2013, abbia iniziato a costruire la sua vittoria solitaria con un vantaggio di circa 1h sull’italiano Franco Colle e poco di più sul francese Lional Trivel. Da Sassa a Niel, 25 km considerati tra i più duri dell’intera corsa, un altro quarto d’ora su Collè e venticinque minuti su Trivel. A Gressoney (200 km) la situazione vedeva Karrera uscire alle ore 0:22 dopo una sosta di soli 8’, Collè alle 2:09 e Trivel alle 2:30. All’ultimo aggiornamento, a Saint-Jacques (222 km), Karrera ha un vantaggio di 1h43’ su Collè e 2h24’ su Trivel.
INSEGUITORI - Il terzetto di testa è seguito dallo spagnolo Oscar Perez, vincitore dell’edizione dello scorso anno, che è uscito da Gressoney con un ritardo di 3h36’ dal leader della corsa, e dal francese Patrick Bohard con 4h21’. Secondo italiano e sesto nella classifica provvisoria, Marco Zanchi uscito da Gressoney questa mattina alle 5:44. Molto bene anche gli italiani Massimo Tagliaferri, Giancarlo Annovazzi e Roberto Beretta transitati alle 7:20 di questa mattina a Niel (186 km) in quattordicesima, quindicesima e sedicesima posizione assoluta a circa 1h dal decimo uomo.Gli italiani Bruno Brunod e Abele Blanc sono transitati a Niel alle 9:00 di questa mattina in trentesima posizione a circa 13h dalla testa della corsa.
DONNE - Tra le donne, un bel testa a testa tra l’italiana Francesca Canepa e la spagnola Nerea Martinez che stanno offrendo la prima vera sfida del Tor anche in campo femminile. La Canepa è transitata a Niel (187 km) questa mattina alle 6:24 seguita a 25’ di distanza dalla spagnola. Terza Emanuela Scilla Tonetti transitata a Sassa (161 km) con un distacco di 4h dalla prima, Federica Boifava è transitata in quarta posizione a 7h15’, mentre Sonia Glarey si è ritirata proprio al ristoro di Sassa.
A Sassa (161 km), si è ritirato il francese Christophe Le Saux, mentre l'italiano Mauro Saroglia, sempre nei primi dieci al Tor, è transitato in quarantaseiesima posizione. Lo svizzero Marco Gazzola fa corsa a parte con la compagna Arianna Regis e sono transitati sempre a Sassa alle 6:24.
Tor: 'al Colle della Crosatie il tempo era terribile'
La testimonianza di un concorrente a poca distanza da Yuang Yang
L'organizzazione del Tor des Géants ha reso noto il nome dello sfortunato cinese che ha perso la vita questa notte in Valgrisenche: si chiama Yuang Yang, pettorale 1040, classe 1970. Il cinese è scivolato nella discesa dal Colle della Crosatie, mentre sulla zona imperversava una vera tempesta.
METEO PESSIMO - Siamo riusciti a raggiungere Mario Fatibene, che si trovava in zona nelle stesse ore e che si è poi ritirato a Valgrisenche. «Siamo partiti dal rifugio che si trova a quota 2000 per salire al Colle della Crosatie, a quota 2800. La situazione meteo era pessima, al colle c'era vento con pioggia mista a neve. Ho incontrato una persona con la gamba rotta e ci siamo fermati a turno ad aiutarla ma non si poteva stare fermi troppo perché ci si raffreddava. Per fortuna poco più in alto c'era il bivacco e i soccorsi sono arrivati in fretta, probabilmente se fosse rimasto lì ancora 30 minuti rischiava la vita con quel freddo. Scendendo ho visto una tenda con un po' di persone e mi hanno detto che un cinese era caduto sbattendo violentemente la testa». Un'esperienza difficile da dimenticare. «A Valtournenche mi hanno detto che era morto un concorrente e inizialmente ho pensato alla persona con la gamba rotta che avevo soccorso, comunque ho visto tanta gente gelata, le condizioni erano terribili. Io ho corso anche la Marathon des Sables, ma con il caldo è diverso, se vuoi ti fermi, invece di notte a quota 2800 non puoi fermarti per cambiarti».
CONTENTO DI ESSERE A CASA - Una situazione che ha scosso Fatibene. «Di trail ne ho fatti tanti e non voglio dare giudizi sull'organizzazione e i soccorsi che anzi sono stati efficienti, ma mi sono veramente spaventato e ho deciso di ritirarmi, poi avevo anche le mani gelate». Una riflessione finale non di poco conto: «Quelli forti vanno e vengono in 40 minuti, ma la 'pancia' del gruppo ci impiega magari più di due ore a fare certi tratti e se trovi condizioni così è veramente dura, il Tor per me era un sogno ma ora sono contento di essere a casa».
Guillon lascia il team Lafuma dopo 7 anni
Storico addio di un grande protagonista del trail
Il Lafuma è stato uno uno dei primi team organizzati ad affacciarsi nella scena del trail running. Un gruppo di atleti storico accompagnato dai successi internsazionali proprio dello stesso Antoin Guillon, di Julian Choeire, Corinne Favre e di Karine Herry a cui si sono aggiunti negli anni altri compagni d’avventura come la neo campionessa del Mondo Nathalie Mauclair.
SCELTA DI VITA - Antoine, oggi quarantaduenne, ha incominciato la su carriera nel lontano 2002 e ancora lo scorso anno ha ottenuto il riconoscimento del miglior trailer francese dalla rivista Trail Endurance. Alla TDS di quest’anno lo abbiamo visto autore di uno splendido secondo posto. Nel team Lafuma dal 2007, ne è stato atleta e coordinatore. Non si tratta di un cambio di team o di un passaggio alla concorrenza ma semplicemente di una scelta che comporterà per lui nuove e diverse avventure. Più viaggi con i quali esplorerà altri lati del trail running. La prossima Diagonale des Fous sull’isola della Réunion, sarà quindi l’ultima gara ufficiale che Antoine correrà con il team Lafuma.
UNO DEI GRANDI – Molrto stimato nel mondo del trail e meglio conosciuto come il “metronomo” per la sua regolarità in gara, Antoine lascia al culmine dell’enesima stagione di grandi soddisfazioni tra cui spicca la vittoria al Trail Verbier St. Bernard di 110 km. Tra i suoi risultati più importanti, due volte secondo e due terzo al Grand Raid de la Réunion; quinto, sesto, e ottavo all’UTMB; due volte secondo alla TDS; una volta primo e una secondo al Cro-Magnon e poi ancora, tra le vittorie, Citadelles, Neander Trail, TransMartinique, Ardechois, Montagn’Hard e Vialattea Trail.
Scarpone d'Oro a Marco Moletto e Marina Plavan
Percorso ridotto a causa della pioggia
Nona edizione dello Scarpone d'Oro al Monte Mongioie, in Alta Valle Tanaro, organizzato dal gestore del rifugio Mongioie, la guida alpina Silvano Odasso. A causa della pioggia abbondante, il percorso ha subito una variante: 'saltato' l'arrivo in vetta del Monte Mongioie, si è optato per far scendere la gara sino al lago della Raschera, dove si effettuava il giro di boa attorno al lago e si risaliva sino al traguardo posizionato al Bocchin dell'Aseo a quota 2200, per un totale di 6,2 km ed un dislivello positivo di 920 metri. Vittoria di Marco Moletto con il tempo di 47'16", davanti a Fabio Cavallo in 52'10" e Simone Cappelletti in 52'31"; quarto Fulvio Fazio, quinto Sergio Ravizza, primo Master. Marina Plavan si aggiudica la gara femminile in 1h01'19" davanti a Patrizia Mutti in 1h02'32" e Sonia Balbis in 1h03'20".
Concorrente morto, la comunicazione ufficiale del Tor
Nella notte soccorsi alcuni corridori in ipotermia
È stato da poco recuperato il corpo dello sfortunato concorrente deceduto nella notte a causa di una caduta. Intanto si apprende che una decina di altri corridori sono stati soccorsi perché in ipotermia. La direzione di gara ha diramato una comunicazione ufficiale che riportiamo di seguito.
«L'Organizzazione del Tor des Géants® con profondo cordoglio comunica che, a seguito di un incidente avvenuto nella notte, è deceduto un concorrente nella discesa dal colle della Crosatie. Dalle prime informazioni acquisite la dinamica dell'incidente non è ancora stata accertata. L'atleta è deceduto a causa di un trauma cranico. La nazionalità della vittima è probabilmente cinese, ma sono ancora in corso gli accertamenti legali. I soccorritori presenti sul posto sono intervenuti tempestivamente per prestare le prime cure e assistere lo sfortunato corridore vittima dell’incidente in montagna. Contestualmente la squadra medica è risalita dalla base vita di Valgrisenche. Il corridore insieme ad altri concorrenti, stava raggiungendo Valgrisenche mentre molti altri partecipanti erano già transitati dalla base vita e proseguivano in direzione di Cogne. Nel corso della giornata l’Organizzazione comunicherà maggiori dettagli sull’identità del corridore e la dinamica dell’incidente».
Tor: muore un concorrente nella notte
Il cinese è scivolato a quota 2650
La notizia è stata ribattuta all'alba dall'agenzia di stampa Ansa: nella notte verso le 23 è morto un concorrente del Tor des Géants. L'uomo, cinese e di 43 anni, sarebbe scivolato a causa del sentiero reso scivoloso dalla pioggia nei pressi del Lac du Fond, sotto al Colle Crosatie, a Valgrisenche. A dare l'allarme altri concorrenti. Il medico del 118, giunto sul posto a piedi a causa del maltempo, ha riscontrato un grave trauma cranico e constatato poco dopo la morte dello sfortunato concorrente. Il corpo non è ancora stato recuperato.
Nejc Kuhar vince il Vertical Gerania in Grecia
Penultima tappa delle World Series
Nejc Kuhar vince il Vertical delle World Series in Grecia: al Gerania (5.8 km e 1000 m di dislivello con partenza dal mare) lo sloveno chiude in 44'08", davanti agli andorrani Xavier e Ferran Teixido Marti - Ventosa: 44'24" e 44'40"; quarto il catalano Joan Freixa Marcelo (46'29"), quinto il greco Giorgos Dialektos (47'18"). La spagnola Vanesa Ortega Trancon si aggiudica la gara femminile in 54'34" davanti alle connazionali Alba Xandri Suets in 58'01" e Silvia Leal Augé in 1h00'21".
Partito il Tor des Geants
In Valgrisenche primo Karrera tallonato da Colle'
La pioggia non ha rovinato la festa per la partenza della quarta edizione del Tor des Géants. Il via questa mattina poco dopo le 10 a Courmayeur. Saranno 742 gli atleti in gara (87 donne), in rappresentanza di tutti e cinque i continenti e dovranno affrontare 330 km e 24.000 m di dislivello. Intanto ieri pomeriggio, nel centro cittadino, si è svolta la consegna dei pettorali agli atleti Top. Sul palco del Jardin de l’Ange anche Oscar Perez e Francesca Canepa, vincitori della scorsa edizione.
METEO - Oggi temperatura in calo, zero termico a 2.400 m, neve a 2.800 m, nuvoloso con peggioramento in serata. Lunedì discreto, venti a 3.000 metri, temperatura in calo, vento di Favonio nelle vallate. Tendenza: variabile martedì e peggioramento per mercoledì e giovedì con miglioramento nei giorni
successivi.
AGGIORNAMENTO 15,30 - Karrera, Collé e Le Saux, questo il terzetto al comando della gara, al passaggio del Rifugio Deffeyes (2.500 metri), dopo 26,7 km dalla partenza. Lo spagnolo Iker Karrera, favorito numero uno alla vittoria finale, esce quindi subito allo scoperto imponendo un ritmo elevato alla gara. Dietro di lui, a poca distanza il valdostano Franco Collé e il francese Christophe Le Saux che era transitato primo a la Thuile. Più staccati gli altri concorrenti come Gazzola, Voeffray, Perez e Brunot. La testa della corsa femminile vede prima l’italiana Sonia Glarey davanti a Francesca Canepa.
AGGIORNAMENTO 16,40 - Sono passati da Planaval, in Valgrisenche, Iker Karrera e, a pochi minuti, Franco Collè, che è arrivato al rifornimento prorpio mentre lo spagnolo stava uscendo e, afferrata una bannana, è subito ripartito.
Guarda la gallery della partenza
Guarda la gallery dei primi passaggi a La Thuile
Tor, testa a testa Colle'-Karrera
I due sono vicinissimi, Canepa in vantaggio tra le donne
È entrato alle 17,09 e uscito alle 17,10, mentre Iker Karrera, fino ad allora in testa alla gara, è entrato alle 17,06 e uscito alle 17,12. Si è concretizzato così il sorpasso di Franco Collè ai danni di Iker Karrera. Poi allo Chalet de l'Epée risultava ancora in testa Karrera. Una lotta continua tra i due che a Valgrisenche avevano circa 30 minuti su Patrick Bohard. A seguire, nell'arco di un'ora dalla testa, Julien Voeffray, Lionel Trivel, Carles Falco Rossell, Christophe Le Saux, Bruno Bunod, Oscar Perez e Marco Mangaretto, decimo.
CANEPA IN TESTA - Nella gara femminile sono arrivate insieme a Valgrisenche Glarey e Canepa e risultano uscite per il momento solo tre donne: alle due valdostane si aggiunge la Martinez. La Canepa è uscita alle 18,23, la Martinez alle 18,47 e la Glarey alle 18,57. Il prossimo rilevamento è a Rhemes.
Rosetta da record per Golinelli e Brizio
Vittoria della skyrace nel Parco delle Orobie Valtellinesi
Pioggia e cielo grigio per una settima edizione della Rosetta SkyRace. I ritmi sono subito stati sostenuti con il lecchese Nicola Golinelli a dettare il passo sulla ripida ascesa che porta sino in località Ciani. Al primo punto controllo, il portacolori del Ger Rancio transita al comando, portandosi in scia Franco Sancassani, il rumeno Gyorgy Szabolcs e il ceco Martin Berka. Al giro di boa di Stavello, Golinelli sempre più determinato ha proseguito in solitaria. Più staccato l'olimpionico di canottaggio Franco Sancassani. Terza posizione momentanea per Gyorgy Szabolcs. Alle spalle del giovane rumeno, in recupero, il malenco Daniele Zerboni. Dopo 1h21' il fuggitivo Golinelli è passato alla cima Rosetta puntando dritto al nuovo record della gara. Il distacco del primo inseguitore, Franco Sancassani era di ben 5'. Nessuna sorpresa in discesa. Golinelli vince con record in 1h59'34" secondo Franco Sancassani in 2h03'39" e terzo Gyorgy Szabolcs in 2h0540". Seguono nell'ordine Daniele Zerboni, Stefano Butti, Micha Stainer, Ignacio Torres Cardona, Dario Fracassi, Guido Rovedatti e Emanuele Miotti.
GARA FEMMINILE - Emanuela Brizio guida in avvio le compagne di squadra Debora Cardone e Iulia Gainariu. Alle loro spalle la detentrice della migliore prestazione cronometrica su questo tracciato, Raffaella Rossi. Alla cima Rosetta cambio al vertice con Debora Cardone passata al comando su Emanuela Brizio, Iulia Gainariu e Raffaella Rossi. Nel finale forcing di Emanuela Brizio che polverizza il precedente primato della gara vincendo in 2h30'40". Seconda piazza per Debora Cardone 2h31'17" (anche lei sotto il precedente record), terza è giunta Rafaella Rossi 2h37'17". Giù dal podio Chiara Gianola (2h38'06") e Iulia Gainariu (2h39'33"). Sesta Lucia Moraschinelli che precede Monia Acquistapace, Ester Scotti, Patrizia Pagnoncelli e Patrizia Gianola.
GARA GIOVANI - A contorno della prova lunga, come di consueto, è andata in scena la prova giovani da 3350m. Tra le vie del borgo orobico ha primeggiato lo scialpinista locale Matteo Corazza su Francesco Dei Cas e Daniele Corazza. Silvia Berra ha invece vinto su Alessia Fascendinie Marta Coden.