Adamello Ultra-Trail e i punti UTMB

Quattro crediti per la gara della Valcamonica

La notizia è freschissima: l’Adamello Ultra-Trail, la gara in programma il 26-28 settembre con partenza a Vezza d’Oglio, new entry nel panorama delle 100 miglia (e provata in anteprima da Ski-alper con Federica Boifava - vedi il numero di agosto della rivista), darà diritto a ben 4 punti per la qualifica alle gare UTMB… Non poco. Mancano 14 giorni alla gara monstre sui sentieri della Grande Guerra lunga ben 175 km e con un dislivello positivo di oltre 20.000 metri. Le iscrizioni sono ancora aperte sul sito www.adamelloultratrail.it


Birra, polemiche e rivalita' Usa-Europa

News in the week - La rassegna stampa dei siti web stranieri

Inizia con questo venerdì un nuovo appuntamento fisso su skialper.it, quello con la rassegna delle notizie più interessanti apparse sui siti specializzati stranieri. 

CANEPA, OF COURSE - La stampa spagnola, in particolare carreraspormontana.com, dedica ampio spazio alla squalifica di Francesca Canepa, riportando le dichiarazioni rilasciate dalla valdostana dopo la gara. Inequivocabile il titolo «Una burla titanica, un vero insulto». La ricostruzione dei fatti, nella quale viene citato anche Ski-alper, è dettagliata, segno che la questione è stata molto seguita in Spagna. Non solo Tor sul web spagnolo, ma ancora tanto sull’UTMB, con una intervista a Rory Bosio in apertura: «Non correrò l’UTMB l’anno prossimo, ho bisogno di una nuova avventura» e una news sull’UTMB di Anton Krupicka.

A TUTTA BIRRA - La notizia che ci ha più incuriosito, però, riguarda una questione decisamente più leggera ma molto dibattuta: fa bene bersi la tanto sospirata birretta dopo una gara? Un articolo molto dettagliato prende in esame diversi studi scientifici. Per farla in breve: sulla carta la birra, essendo alcolica, non sarebbe indicata perché l’alcol è diuretico e dopo una gara bisognerebbe reintegrare i liquidi. Però… dagli studi emergerebbe che un paio di bicchieri, integrati anche con acqua o altre bevande, non farebbero male. 

LA RYDER CUP DEL RUNNING - La questione posta dal sito statunitense irunfar.com è decisamente più impegnativa ma vale la pena di accennarla. Anche quest’anno, scrive Geoff Roes in ‘Dissecting the UTMB’, all’UTMB non ha vinto un americano e non è mai successo nella storia della gara. Perché? Premesso che lo stesso autore scrive che «la sensazione è ancora quella di avere più domande che risposte», per chi comprende l’inglese è una lettura che mi sentirei di consigliare. La gara di Chamonix viene paragonata alla Hardrock e alla Western States - con tanto di numero di iscritti, dislivelli, tratti corribili e via dicendo - e vengono analizzati i risultati degli europei nella gare americane (più lusinghieri di quelli degli yankee da noi)… Naturalmente si parla anche delle vittorie delle donne statunitensi all’UTMB e c’è una interessante teoria sul fatto che spesso gli europei vittoriosi negli States sono griffati Salomon… Insomma, come nel golf con la Ryder Cup, la rivalità Europa-Usa nello sport tira sempre…

QUANDO E’ TROPPO? - Interessante anche l’intervento di Andy Jones-Wilkins che, partendo dalla constatazione che Bosio e Schlarb (migliore americano all’UTMB) hanno corso poco prende in esame l’annosa questione dell’over-racing.

VIVE LA FRANCE - Molto dedicata all’ambiente del trail francese la home-page di trails-endurance.com. C’è però un articolo interessante sui Templiers 2014 nel quale si annuncia che il 27 ottobre ci sarà un challenge internazionale con 3 squadre di 4 donne e 5 uomini che rappresenteranno Usa, Francia ed Europa (ancora con questa rivalità tra continenti…). Non è ancora nota la composizione del ‘dream team’ francese, invece gli States saranno presenti con: (donne) Magda Lewy-Boulet, Aliza Lapierre, Cassie Scallon, Jodee Adams-Moore (uomini) Sage Canaday, Chris Vargo, Alex Nichols, Matt Flaherty, Zach Miller. Per l’Europa: (donne) Nuria Picas-SPA, Holly Rush-GB, Jasmin Nunige-SUI, Magdalena Laczak-POL (uomini) Jonas Buud-SWE, Pau Bartolo-ESP, Ricky Lightfoot-GB, marcin Swierc-POL, Didrik Hermansen-NOR. 


Monte Cavallo, si chiude il circuito Sky italiano

Domenica la gara a Piancavallo

La Sky Race Monte Cavallo di domenica chiuderà il circuito Sky delle Skyrunner Italy Series, oltre ad essere quinta tappa del Trofeo La Sportiva Gore-Tex. 21 Km e 1870 metri di dislivello in salita per la gara di Piancavallo.

GARA MASCHILE - Fabio Bazzana, Paolo Bert, Christian Varesco, Michele Tavernaro, Alessandro Follador, Ionut Zinca, Gianfranco Danesi, Christian Pizzatti, Paolo Longo: i primi nove della generale Sky delle Italy Series ci sono tutti alla prova finale. Ma occhi puntati anche sull'atleta di casa Matteo Piller Hofer, oltre che su Davide Pierantoni. 

PROVA ROSA - Emanuela Brizio, dopo la vittoria alla Maddalene punta al bis per confermare anche la leadership della generale. E lei la favorita numero uno: ci proveranno Wiktoria Piejaak, Ester Scotti, Chiara Gianola, Lisa Buzzoni e Martina Valmassoi.

 


The Rut, sfida finale per le Ultra World Series

In programma anche il Vertical con Nadir Maguet primo della generale

Sabato si chiude il circuito Ultra della World Series con i 50k della The Rut. E i primi della generale ci saranno tutti per giocarsi il titolo. Ci sarà Kilian Jornet che dopo la vittoria al Kima è salito al terzo posto della generale, dove guida Manuel Merillas anche lui presente in Montana. Ma tra i favoriti anche l'atleta di casa Sage Canaday, primo alla Speedgoat. oltre al britannico Tom Owens che è secondo nella generale. Al via anche Fulvio Dapit: il portacolori del Team Crazy è quinto nella generale. Ma nelle gare USA occhi puntati anche sugli atleti a stelle e strisce come Paul Hamilton, Alex Nichols, Adam Campbell o Rickey Gates; gli europei risposndono con Oscar Casal e Greg Vollet.

GARA FEMMINILE - Anche nella prova rosa le prime delle generale ci sono tutte. In testa adesso c'è l'azzurra Alessandra Carlini che proverà a difendere il primato anche alla the Rut. Certo le riviali non mancano, tutte compagne del Team Salomon: Anna Frost, Emelie Forsberg e Kasie Enman.

VERTICAL - Il week-end World Series in Montana si apre con la Lone Peak Vertical Kilometer, penultima tappa del circuito VK. Nadir Maguet c'è: il portacolori del Team La Sportiva guida la generale e punta a consolidare la sua posizione in vista delle finali di Limone.


Due gare nuove tra Lecco e Como

Domenica si corre a Bellagio e sul Resegone

Ingorgo di gare nel fine settimana sui laghi di Como e Lecco. Domenica, infatti, a pochi chilometri di distanza si correranno due interessanti Sky Race. A Bellagio, perla che si affaccia su una penisoletta che divide il Lago di Como da quello di Lecco, si correrà la nuova creatura di Franco Sancassani, la Bellagio Skyrace, mentre sul Resegone, la montagna simbolo del Lecchese, si terrà la Creste Resegone Skyrace. Due gare nuove che si preannunciano molto interessanti nel raggio di pochi chilometri…

BELLAGIO - 27 km e 1.830 m D+ (e D-) per la nuova gara griffata Franco Sancassani che si annuncia come una delle più panoramiche in Italia. Tra i 150 iscritti figurano Daniel Antonioli e Nicola Golinelli, tra le donne Giuliana Arrigoni, Debora Benedetti e la giovane e promettente Martina Brambilla. Info: www.bellagioskyteam.it

CRESTE - 13,1 km per 1.300 m D+ e 900 D- con partenza dal campo sportivo di Brumano in Valle Imagna (BG) per la Creste Resegone Skyrace Trofeo Sergio Manini, con la regia del CAI Valle Imagna e della Valetudo Skyrunning Italia. Un percorso prealpino ma in un paesaggio di creste su sentiero stretto e ripido con partenza a quota 891, arrivo in vetta al rifugio Azzoni a quota 1.853 e al rifugio Resegone a 1.260. Naturalmente ci sarà un servizio di trasporto degli indumenti sul traguardo. Info: www.caivalleimagna.it


Affaire Canepa, un pasticcio che non fa bene a nessuno

Ricostruiamo una delle pagine piu’ brutte del Tor con l’aiuto di Francesca

Non si può rimanere indifferenti davanti a quello che è accaduto al Tor des Geants. Non penso ai controlli antidoping, dagli interessati definiti ‘di routine’, all’arrivo. Ben vengano e nelle prossime settimane sapremo di più su questa specifica questione. Mi riferisco all’affaire Canepa.

I FATTI - Non si può stare zitti a tutela dello stesso Tor e della sua credibilità ma anche e soprattutto degli atleti che sono prima di tutto delle persone e che dedicano la loro vita (e i loro sacrifici) al successo in gara. Francesca Canepa è stata accusata di avere saltato un controllo, lei sostiene di essere passata e di essersi anche fermata a bere un thé da sola, perché non c’era nessuno. Non voglio entrare nel termini del regolamento dove si distinguono basi vita, punti rifornimento e punti e acqua. Il fatto è che stando ai documenti ufficiali del Tor (per quel punto, Les Goilles, un registro manuale) non risulta il passaggio della Canepa, la quale giura di essere passata. Tutto questo avviene alle 5 di mattina. E fino a qui i fatti potrebbero anche andare d’accordo se realmente in quel momento non ci fosse stato nessuno a Les Goilles (fatto incredibile se fosse vero). Peraltro si mormora che lo statunitense Hollon abbia superato la Canepa proprio in prossimità di quel punto e se la testimonianza fosse chiarita sarebbe un punto a favore di Francesca Canepa. All’alba, al rifugio Dondena, un concorrente accusa pubblicamente Francesca di essersi fatta dare un passaggio in auto perché a Cogne lui era davanti e non è stato sorpassato. Basta un semplice controllo degli orari di ingresso e uscita per capire che la Canepa è uscita da Cogne pochi minuti prima pur essendo entrata dopo di lui.

 

LA SQUALIFICA - Alla successiva base vita, all’ora di pranzo, alla Canepa viene notificata l’apertura di una indagine (che non significa la squalifica, quindi avrebbe potuto proseguire). Perché ci si è accorti dell’anomalia all’ora di pranzo, dopo le accuse di un concorrente? Perché ci sono volute altre ore per prendere una decisione definitiva, arrivata nel tardo pomeriggio? La direzione di gara sostiene che la decisione è stata presa quando sono stati consegnati i registri manuali. Domanda: ma chi non ha visto passare la Canepa (ammesso che non sia passata…) non se ne è accorto? Non lo ha prontamente comunicato? Insomma, un pasticcio. In questo modo ne escono, ne usciamo, tutti sconfitti. Prima di tutto il Tor. Poi Francesca Canepa, seppellita sotto accuse pesanti come dei macigni. 

IL PENSIERO DI FRANCESCA - «Questi giorni sono stati i più difficili e assurdi della mia vita e come spero non sia difficile capire, hanno pietrificato ogni mio pensiero - ha scritto Francesca sulla sua pagina Facebook -. Impossibile x me accettare di dovermi difendere da qualcosa che non solo non ho mai commesso, ma neanche mai concepito potesse essere commesso da altri.  Non ha senso nelle nostre gare e non ha senso nella vita. Se per fare un percorso risulta necessario prendere delle scorciatoie, forse sarebbe il caso di intraprendere percorsi più semplici. Questa è sempre stata la mia opinione». Peraltro, ragionando a posteriori, se Francesca Canepa, valdostana, con un allenatore valdostano, vincitrice di due Tor, avesse voluto farsi dare un passaggio, sarebbe stata veramente una fessa a saltare un punto che a norma di regolamento potrebbe costituire punto di controllo. Il percorso lo conosce… O no? Nella video-intervista ad Aosta Sera, inoltre, l’atleta valdostana dichiara di non essere stata ascoltata dalla direzione di gara. Anche questo fatto, se confermato, è alquanto anomalo. Ma di anomalie, in questo affaire, ce ne sono davvero tante, troppe.   


Domenica i Mondiali di corsa in montagna in Italia

Prova only-up nelle cave di Casette di Massa

Tutto pronto per i Campionati del Mondo di corsa in montagna in programma domenica a Casette di Massa. Un percorso di gara davvero inedito, visto che è stato tracciato nella cava di marmo del' 'bacino di Gioia'. Prova 'only-up', con quasi quattrocento atleti in arrivo da quaranta nazioni: i palio otto titoli (quattro individuali e quattro per team).

AZZURRI - Saranno diciassette atleti: dieci nelle gare maschili, sette in quelle femminili, con sette juniores. Il quartetto rosa sarà composto dalla campionessa mondiale in carica, Alice Gaggi, affiancata dal bronzo della passata edizione, Elisa Desco, oltre ad Antonella Confortola e Renate Rungger, mentre un problema fisico ha messo fuori gioco Valentina Belotti. In campo maschile occhi puntati sui gemelli Bernard e Martin Dematteis, oro e bronzo ai recenti Europei, insieme ad Alex Baldaccini, Luca Cagnati, Xavier Chevrier e Tommaso Vaccina. Nelle formazioni Juniores al via Henry Aymonod, Nadir Cavagna, Davide Magnini, Alberto Vender, Alba De Silvestro, Simona Pelamatti e Alessia Zecca.

PROGRAMMA - Si parte sabato alle 18 con la cerimonia d’apertura in piazza Aranci, nel cuore di Massa. Nell'occasione si svolgerà anche la consegna ufficiale di un blocco di marmo da cui l'artista Fabio Viale scolpirà la statua dedicata a Pietro Mennea destinata allo Stadio dei Marmi di Roma che già porta il nome dell'ex primatista del mondo ed oro olimpico dei 200 metri.
Domenica le gare a Casette di Massa: alle 9.15 il via della gara Juniores femminile da 'Cava Bordigoni', alle 10 quella Juniores maschile, alle 11 quella assoluta femminile, entrambe dal Centro sportivo di Casette di Massa, alle 12 l'assoluta maschile dal paese di Forno.


Chorier in 36 ore sul GR 20

Rimane imbattuto il record di Peretti nella grande traversata della Corsica

Non ha decisamente feeling Julien Chorier con il GR 20, il grande sentiero che attraversa la Corsica, il cui record di percorrenza era detenuto da Kilian ed è stato battuto dal corso Guillaume Peretti a inizio luglio con il tempo di 32 ore. Chorier aveva già provato due anni fa a battere il record ma il maltempo (ci provò in autunno) lo costrinse alla rinuncia. In questi giorni il francese è partito lungo l’itinerario di 200 km e 12.800 metri di dislivello ma, pur avendo portato a termine ieri l’impresa, ha dovuto accontentarsi di 36h18’. fatale soprattutto una caduta nella notte che gli ha procurato qualche difficoltà nei tratti in discesa, ma è stato penalizzato anche da un errore di orientamento prima di arrivare a Bavella.  

 


Franco Colle': 'Grazie a tutti'

Le parole del valdostano dopo il traguardo

Le parole di un emozionato Franco Collè al traguardo di Courmayeur dopo aver vinto il Tor des Géants 2014, dopo 330 km e 24.000 metri di dislivello.


Franco Colle' vince il Tor 2014

Grande prestazione del valdostano di Gressoney

Grande festa a Courmayeur: Franco Collè ha vinto il Tor des Geants 2014. Una vittoria costruita con grande determinazione, quella del valdostano di Gressoney, portacolori del Team Tecnica. Il francese Lionel Trivel, infatti, ha provato a tenere il suo passo, ma alla fine è 'scoppiato'. Collè, invece, ha tenuto, dormendo pochissimo, anche nell'ultima notte. Alla fine ha tagliato il traguardo alle 9.49 di mercoledì mattina. Una cavalcata impressionante. Basta vedere i suoi passaggi: a quello di Bosses è transitato alle 3.05, il secondo, l'americano Hollon, solo alle 8.50, seguito alle 9.03 dai francesi Guillon e Le-Saux, mentre Trivel era ancora più indietro.

CONTROLLO ANTIDOPING - Al termine della gara e dopo le interviste e fotografie di rito, il valdostano Collé è stato avvicinato da quattro ispettori dei carabinieri dei Nas di Aosta per effettuare un controllo antidoping. Collé è stato portato in Municipio a Courmayeur ma è già uscito.


Sabato la quarta edizione del Sellaronda Trail Running

Prova di campionati italiano Ultra e ultima tappa del Salomon Tour

Sabato 13 settembre appuntamento con la quarta edizione del Sellaronda Trail Running: gara valida come campionato italiano Ultra e prova finale del Salomon Trail Tour Italia.

ISCRITTI - Complessivamente le iscrizioni hanno superato quota 220 partenti e sono ancora effettuabili scaricando l’apposito modulo dal sito www.sellarondatrailrunning.com. Dunque, in attesa di formare la starting list definitiva, vediamo quali possono essere i favoriti. In campo maschile troviamo il gardenese Georg Piazza, due volte sul podio, ma mai da trionfatore in questa competizione che transita a pochi metri dalla sua abitazione di Ortisei, quindi Giulio Ornati, che è saldamente in testa alla classifica del circuito Salomon, e Claudio Garnier. Nella gara rosa c'è la vincitrice della scorsa edizione, Silvia Serafini, che dodici mesi fa impiegò 6h e 26 minuti a concludere la sua prova. Quest’anno però dovrà guardarsi dalla leader del Salomon Trail Tour Italia, Giulia Amadori, e da Silvia Rampazzo del Team Valetudo.

PERCORSO - 56,9 km complessivi con un dislivello positivo di 3700 metri, già tracciati dagli organizzatori e dai referenti delle quattro valli coinvolte, vale a dire Badia, Livinallongo, Fassa e Gardena quest’anno vedrà la partenza e l’arrivo da Colfosco, per il principio di alternanza con Canazei. Indicativamente, restando sui tempi delle ultime edizioni, dopo lo start previsto per le 6.00 i primi concorrenti maschili dovrebbero transitare al Bec de Roces verso le 6.50, ad Arabba verso le 7.12, a Porta Vescovo verso le 8.15, a Passo Pordoi alle 8.50, a Canazei alle 9.10, al Passo Sella alle 9.45, a Selva Gardena alle 10.25, a Dantercepies alle 11.00, per concludere la prova sul traguardo di Colfosco verso le 11.37.
Fra le novità dell’edizione 2014 l’istituzione di un traguardo volante 'Sprint Felix', previsto a Selva Gardena, con l’assegnazione di un premio di 100 euro al primo in campo maschile e femminile.
Il sipario si alzerà alle ore 16 di venerdì 12 settembre con l’apertura dell’ufficio gare presso sala Tita Alton di Colfosco, quindi alle 18.30 il briefing tecnico nello stesso luogo e a seguire l’aperitivo di benvenuto a tutti i partecipanti. Sabato alle 4.30 la riapertura dell’ufficio gare e alle 6 del mattino lo start. L’arrivo dei primi concorrenti è previsto per le 12 e la premiazione a chiusura evento (ore 18) sempre presso la sala Tita Alton di Colfosco.


Nadir Maguet: 'Le motivazioni non mancano'

Dopo la vittoria a Prali, sara' in gara nelle World Series negli USA

Nadir Maguet è tornato al successo nel Vertical di Prali. «Una gara molto fisica - spiega il valdostano - il tracciato è più corto rispetto a quello di Fully, ma è molto più muscolare: pendenze davvero incredibili. Bisogna fare i complimenti agli organizzatori che hanno lavorato duro per allestire un tracciato del genere. Stavo meglio rispetto ad agosto dove ho avuto un calo di condizione: peccato che non ci sia stato il confronto con Marco Moletto che si è dovuto ritirare per un problema di stomaco. Ma sono soddisfatto della prestazione: un buon tempo quello di Prali in vista dei prossimi appuntamenti agonistici nella corsa».
Una estate intensa per il 'Mago': a cinque giorni della PDG era già in gara al Vertical delle World Series alla Tranvulcania. Nel circuito italiano era passato in testa alla graduatoria, vincendo la penultima tappa al Gran Sasso, ma aveva ceduto a Nicola Pedergnana nel finale a Trofeo Latemar. «Adesso parteciperò al  Lone Peak Vertical Kilometer, il VK delle World Series negli Stati Uniti - conclude Nadir - e già che ci sono parteciperò anche alla 50k. In questa fase continuo a gareggiare nello skyrunning, continuando la preparazione in vista della stagione invernale: le motivazioni non mancano».


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