William Bon Mardion, formaggio e Mezzalama

Abbiamo incontrato il francese, che lavora in un caseificio, alla Dynastar

Insieme a Kilian Jornet Burgada e Didier Blanc è stato il trionfatore del Mezzalama. William Bon Mardion, classe 1983, magazziniere al caseificio Beaufortain, è tra i più forti scialpinisti in assoluto. Un ragazzone semplice e di poche parole ma dalla tecnica sopraffina. Lo abbiamo incontrato alla Dynastar di Sallanches nei giorni scorsi. William, infatti, è il più prezioso collaudatore del modello top di gamma dell'azienda francese, il Pierra Menta. «Tutto bene, ci ha detto, sono sempre in allenamento, ho ancora un paio di gare a secco ma non so se parteciperò, poi ai primi di ottobre farò quindici giorni di break come in primavera anche se poi va a finire che faccio lo stesso camminate e sport». E poi? «A novembre sarò a Tignes sul ghiacciaio…».


Tour du Rutor: sara' una "Grande Course"

Ne abbiamo parlato con Marco Camandona

Gli avevamo telefonato per sentire come stava dopo il Tor des Geants e l'occasione è stata buona per parlare anche di Tour du Rutor.
Il suo Tor des Geants è stato perfetto sino a quando delle bolle nella pianta del piede, l'hanno obbligato al ritiro. "Mi spiace davvero tanto perché stavo proprio bene e avrei fatto sicuramente una grande gara. Ritirarsi quando mancavano solo 49 km all'arrivo sa di beffa, anche perché l'avevo preparato nei particolari. Ho tenuto duro per quasi un giorno, ho applicato pomate e cerotti, ma quando la pelle si è cotta non c'è stato più nulla da fare. Penso che il gran caldo sia stata la causa principale, anche perché non sono stato l'unico."
Ora come stai? "Ma bene, sono ricorso alle cure in pronto soccorso, mi hanno medicato, mi hanno tolto l'infezione in corso, ora sono bendato e giro con l'infradito, sarà per la prossima"
Parliamo invece di Tour du Rutor, il grande evento di cui tu sei il patron che si svolgerà in primavera in Val d'Aosta e che sarà valido come prova di Grande Course.
"Quest'anno sarà la sedicesima edizione e per noi rappresenta certamente l'edizione più importante. Si torna alla formula dei tre giorni, ma soprattutto saremo prova di Grande Course. Si svolgerà il prossimo 30, 31 marzo ed il 01 aprile con il quartier generale posto ad Arvier, teatro di gara la Valgrisenche con il ghiacciaio del Rutor a farla da padrone. Saranno 6500 i metri di dislivello da affrontare nei tre giorni con tracciati tecnici e molto spettacolari".
Personalmente ricordo che l'edizione del 2009, corsa sempre su tre giorni e valida come prova finale di coppa del mondo, è stato un vero successo. Organizzazione impeccabile, ma soprattutto percorsi spettacolari, tanta gente, nulla da invidiare insomma alla Pierra Menta.
Marco, dovessero arrivarti 400 team cosa prevede il regolamento? "Noi nelle scorse edizioni ci siamo sempre tarati massimo sulle 250 squadre. Quest'anno invece vorrei prenderli tutti, ho già pensato eventualmente a come modificare i percorsi, evitando errori accaduti ad esempio al Mezzalama."
Spiegami un po' questa nuova teoria "Negli anni molte cose sono cambiate, bisogna adeguare i tracciati a questo nuovo modo di affrontare le gare dovuta anche all'elevata preparazione degli atleti. Sino a qualche anno fa, dopo 500 metri di salita, le posizioni erano delineate ed il gruppo si era sgranato. Per il Rutor, dovessimo avere una grande richiesta, metterò i canalini e le salite tecniche solo nella seconda parte di gara, prevedendo quasi sempre la doppia traccia. Poi è una gara di tre giorni, quindi è fisiologico che comunque i ritmi siano diversi".
Allora buon lavoro e buona riabilitazione, noi ci vedremo presto.
 


Hanno visto Lanfranchi salire a tutta in bicicletta...

Ma era lui?

Un amico qualche giorno fa mi ha telefonato chiedendo se conoscessi un certo Lanfranchi, "mi ha riferito di essere uno scialpinista." Se hai incontrato il Lanfranchi che dico io, gli ho risposto, hai conosciuto uno dei più forti scialpinisti in circolazione, ma spiegami un po'. "Stavo salendo con la mia bici la salita del Cornizzolo, una classica in zona Lecco. Ad un certo punto ho sentito un treno arrivarmi da dietro, il tempo di voltarmi e mi aveva già superato. Ne ho vista di gente salire forte su per quella salita, con tratti anche al 18%, ma uno con quei ritmi mai. Ero convinto fosse un ciclista professionista, invece mi ha detto che fa scialpinismo!"
Cerchiamo di capire se era davvero il "nostro" Lanfra.

Ciao Pietro cosa ci facevi l'altra sera in bicicletta sul Cornizzolo? "sto lavorando in quella zona e la sera quando finisco vado ad allenarmi."
Voci ti danno in gran spolvero, è vero? "ma va, cosa dici? sto lavorando tantissimo e tempo per allenarmi ne ho poco. Con l'arrivo dell'autunno spero davvero di riuscire ad allenarmi seriamente altrimenti quest'inverno son dolori"
Ma che lavoro fai? "lavoro per una ditta che produce macchinari per il tessile, sono un tecnico addetto alla parte elettrica, per cui molto spesso vado anche in trasferta"
Lavoro ed allenamento, come riesci a farli conciliare? "tanto sacrificio, che però non basta più. I tempi sono cambiati, ora anche lo scialpinismo sta andando verso il professionismo. Io farò ancora questa stagione, poi non penso di poter reggere il confronto ed essere ancora competitivo. Io vedo Antonioli e Boscacci che stanno facendo i salti mortali per poter essere dei semi professionisti. Finchè sei giovane puoi anche provarci, soprattutto se hai una famiglia che ti assiste. Ma se invece devi mantenerla una famiglia, allora è pura utopia."
Ti sento un po' sfiduciato "io sono arrivato quest'estate senza ferie, le ho consumate tutte per fare le gare durante l'inverno. Per una trasferta di coppa necessiti ogni volta di almeno tre giorni, per i Mondiali e gli Europei almeno di una settimana. Ho solo lavorato quest'estate, ma ho anche una famiglia, non si può sempre e solo chiedere, ci vuole equilibrio in tutto."
Cosa si potrebbe fare allora? "per il futuro di questa disciplina sarebbe opportuno intanto che la Fisi stanziasse per gli atleti della nazionale un monte ore di permessi a disposizione per sostenere le trasferte. Poi è chiaro che ci vuole sempre la disponibilità del datore di lavoro con il quale programmare le assenze anche in base alle esigenze aziendali, ma così è dura andare avanti."
Lanfra, ma chi te lo fa fare? "sento una grande responsabilità nei confronti di questi ragazzi, che sulla nostra scia stanno venendo su forte. Ti sembrerà strano, ma in molti ci indicano come esempi, se ce l'ha fatta il Lanfranchi, dicono, possiamo farcela anche noi. Tanti ragazzi anche qui nella Bergamasca mi vedono come un esempio. Per me è uno stimolo grandissimo, motivo per andare avanti e non mollare mai."
Non è retorica, ma chi ha avuto la fortuna di conoscere Pietro Lanfranchi sa che è fatto così. Un campione nello sport, ma soprattutto nella vita. Un esempio per tutti, poche parole e tanti fatti. Di persone come lui non ce ne sono mai abbastanza, mai nessuna polemica, disponibile e leale, una parola per tutti. Ragazzo che sa far gruppo, che si fa amare dai suoi compagni e dalla sua gente e che sa farsi rispettare. Un leader, uno a cui bisogna solo dire grazie.
 


5 mesi di squalifica ad Andrea Peron

per NON avere commesso il fatto

Stamane abbiamo appreso dal sito del Coni la squalifica di 5 mesi inflitta dal Tribunale Nazionale Antidoping ad Andrea Peron. Il fatto come ben noto risale al controllo antidoping nel quale l'atleta è incorso al Mezzalama. Il comunicato riporta altresì gli articoli ed i codici a cui si rifà questa sentenza, precisando " rilevato l'illecito commesso". La squalifica di 5 mesi decorre dal 29 maggio e inibirà Andrea Peron a partecipare a qualsiasi manifestazione sportiva sino al 29 ottobre.
Letta così sembra una condanna che non ammette repliche, ma c'è qualcosa che non mi torna. Se le cose stanno così perché infliggergli solo 5 mesi? E perché il richiamo a quelle norme? Mi vado a vedere l'art. 10.4 del codice Wada e il 4.4 delle Norme Sportive Antidoping e capisco che la pena inflitta è inferiore a quella massima prevista per quella sostanza, a questo punto mi rivolgo prima ad Andrea Peron e poi al suo legale, l'avvocato Marco Cecconi, per capire esattamente come stanno le cose.

Andrea, ho letto la sentenza, vogliamo commentarla? " Sono felice perché mi è stata resa giustizia, ho sempre sostenuto di non aver mai fatto ricorso al doping in vita mia, e alla fine questo è stato accertato, non ho assunto volontariamente quella sostanza (efedrina) che poi mi è stata trovata, da un punto di vista morale sono pulito"

No scusa Andrea, cerca di spiegarmi bene perché dalla sentenza io capisco tutt'altro. "Ho rappresentato i fatti che mi sono accaduti dapprima davanti alla Procura Antidoping del C.O.N.I. e successivamente avanti al Tribunale Nazionale Antidoping, con tanto di memorie, analisi e consulenze tecniche.Io nei giorni precedenti il Mezzalama avevo una bronchite, ho assunto un comune sciroppo per la tosse - un farmaco da banco che mi era stato consigliato dal farmacista cui mi ero rivolto, liberamente venduto senza ricetta o prescrizione –, solamente che conteneva efedrina e così sono diventato un dopato.Dalle analisi sono riuscito a dimostrare la piena compatibilità tra la mia positività e quanto contenuto nel farmaco e che la stessa non era dovuta ad una assunzione  “intenzionale” volta ad aumentare le mie performances atletiche."

Ma allora perché condannarti? " se vuoi chiedilo al mio legale che ti spiegherà il principio per cui comunque sono stato ritenuto responsabile"

Avvocato Cecconi, ce lo spieghi lei  “Il Tribunale Nazionale Antidoping ha ritenuto, correttamente, ed in conformità a quanto rappresentato dalla difesa, che l’assunzione, per quanto inconsapevole, di efedrina da parte del Sig. Peron non fosse riconducibile alla volontà di quest’ultimo, di migliorare illecitamente le proprie prestazioni.Per tale motivo, residuando in capo all’atleta un profilo di “negligenza” per non aver attentamente verificato, quantomeno in etichetta,  la composizione del farmaco, è stata applicata la norma, prevista dal Codice Wada e dalle Norme Sportive Antidoping, che prevede una cospicua riduzione della sanzione comminabile.”

Andrea era stato condannato da media ancor prima di essere stato ascoltato dagli Organi Sportivi. E' stata infangata la sua reputazione e la sua immagine, per qualche mese la sua vita è cambiata.  La vicenda impone molte riflessioni e comunque ci fa capire che la responsabilità ricade sempre su chi assume delle sostanze. Bisogna informarsi e dichiarare preventivamente ciò che si assume nell'interesse della propria persona. E' un'azione di auto tutela. Quanti di noi assumono antistaminici per curare le allergie di stagione che magari contengono sostanze proibite non dichiarate? Personalmente sono contento che Andrea abbia potuto dimostrare la sua assoluta buone fede e la non intenzionalità di assumere un farmaco per fini diversi da quelli terapeutici. Ma alla fine quanto è costato questo sciroppo ad Andrea?Nessuno potrà mai risarcirlo dei danni morali e patrimoniali subiti per la sua reputazione infangata.
 


Definiti i calendari e le squadre 2011/12

Report dell'incontro avvenuto in Fisi lo scorso venerdì

Venerdì scorso nella nuova sede della Fisi di via Piranesi a Milano, si è svolta la prima riunione della Commissione di scialpinismo per la stagione agonistica 2011/2012.
Prima di iniziare i lavori, Giovanni Morzenti, nella sua ultima apparizione in pubblico come presidente della Federazione, ha voluto portare i suoi saluti e augurare buon lavoro alla Commissione in vista della prossima stagione.
Morzenti, rassegnato e amareggiato, ha lasciato la parola ad Armando Mariotta. Il neo eletto presidente della Federazione Internazionale ISMF, ha illustrato quali sono stati i primi passi mossi dal nuovo Consiglio Direttivo e quali saranno i principali obiettivi per i prossimi anni agonistici.
La Commissione, rappresentata da tutti i Comitati Regionali, e presieduta da Lorenzo Conci e da Stefano Mottini, ha stilato il calendario per i Campionati Italiani e per la Coppa Italia.
I Campionati Italiani sono pressoché definitivi, mentre per quanto riguarda la Coppa Italia, il calendario potrebbe subire qualche modifica. Al momento le gare in programma sono dieci, ma il numero massimo da inserire nel calendario è otto. Alla Coppa Italia entrano di diritto i Campionati Italiani Individuali, a Squadre e Top Class.
I tre Campionati Italiani, Vertical&Staffetta, Individuale e a Squadre si disputeranno tutti nei weekend di gennaio e precisamente il 7/8 per la Vertical&Staffetta a Piancavallo in provincia di Pordenone, il 15 gennaio a Premana si assegnerà il titolo Individuale e il 29 gennaio sarà la volta del Campionato a squadre. I titoli tricolori per i team si correranno in Val Comelico in occasione della Pitturina Ski Race.
Il fatto di avere tutti i Campionati Italiani a gennaio ha sollevato qualche discussione, soprattutto in vista degli impegni di Coppa del Mondo per gli azzurri della nazionale. La prima tappa di Coppa del Mondo si disputerà il 22 gennaio in Andorra, mentre i Campionati Europei andranno in scena dal 4 al 12 febbraio sulle nevi francesi di Pelvoux.
Il Campionato Top Class, dopo due anni ritorna al Tour du Grand Paradis. La gara in Valsavarenche si disputerà il 22 aprile 2012.
Giovanni Capra, responsabile della Coppa Italia, ha fatto un resoconto della passata stagione e ha sottolineato l’importanza di far crescere il circuito che rappresenta lo scialpinismo italiano. Per la prossima stagione sono state messe sul tavolo alcune idee per dare spessore e professionalità all’intero circuito. Cronometraggio effettuato dagli stessi tecnici per tutte le prove e che sia di due anni la presenza della competizione nel calendario della Coppa, sono solo alcuni dei progetti che prenderanno forma nei prossimi mesi.
I due tecnici azzurri, Oscar Angeloni e Nicola Invernizzi, oltre a esprimere le loro sensazioni sull’andamento della passata edizione, hanno programmato i prossimi impegni tra i raduni di Nicolosi e di Falcade, e prove di Coppa del Mondo. Inoltre hanno diramato le squadre per la prossima stagione. Ora le squadre dovranno essere approvate dal Consiglio Federale, ma tutto slitterà di qualche settimana visto il prossimo commissariamento della Federazione.
La giornata di lavoro è terminata con il resoconto di Stefano Mottini e Lorenzo Conci sulla situazione del nuovo corso allenatori. Proprio nella mattinata c’era stato un incontro tra la Federazione e le Guide Alpine. Calendario 2011/12 Campionato Italiano Vertical&Staffetta, Piancavallo (PN), 7/8 gennaio 2012.
Campionato Italiano Individuale, “34° Pizzo Tre Signori”, Premana (LC), 15 gennaio 2012.
Campionato Italiano a Squadre, “Pitturina ski race”, Val Comelico (BL), 29 gennaio 2012.
Campionato Italiano a Tecnica Libera, “Trofeo Rollandon”, Rhemes-Notre Dame, 15 aprile 2012.
Campionato Italiano Top Class, “Tour du Grand Paradis”, Valsavarenche (AO), 22 aprile 2012. Coppa Italia (da confermare)
10^ Misurina Ski-Raid, Misurina (BL), 18 dicembre 2011. Senior/Master/Giovani.
Ski Alp Race Ahrntal, Valle Aurina (BZ), 22 gennaio 2012. Senior/Master.
Skialp 3 Presolana, Castione della Presolana, Clusone (BG), 05 febbraio 2012. Senior/Master/Giovani.
31° Tr. Maurizio e Carlo Fiou, Saint Oyen, Flassin (AO), 04 marzo 2012. Senior/Master
52^ Scialpinistica dell’Adamello, Tonale, Ponte di Legno (BS), 11 marzo 2012. Senior/Master/Giovani.
60^ Tre Rifugi, Roccaforte Mondovì (CN), 9 aprile 2012 (da confermare). Senior/Master.
63° Tr. Parravicini, Carona (BG), 29 aprile 2012. Senior/Master. Nella riunione sono stati formalizzati i nomi degli atleti e degli allenatori che comporranno le squadre, anche se in realtà sarà compito del consiglio federale dare il proprio benestare.Squadre Nazionali 2011/2012
SENIOR/M
-    Manfred Reichegger
-    Matteo Eydallin
-    Damiano Lenzi
-    Pietro Lanfranchi
-    Lorenzo Holzchnekt
-    Daniele Pedrini
-    Denis Trento
-    Dennis Brunod
Osservati:
-    Alessandro Follador
-    Guido Giacomelli
ESPOIR U 23/M
-    Michele Boscacci
-    Robert Antonioli
-    François Cazzanelli
SENIOR/F
-    Corinne Clos
-    Gloriana Pellissier
-    Elena Nicolini
ESPOIR/F
-    Martina Valmassoi
-    Elisa Compagnoni
JUNIOR/M
-    Stefano Stradelli
-    Nadir Maguet
-    Mirko Ferrari
-    Michele Pedergnana
-    Federico Nicolini
-    Gianluca Vanzetta
-    Luca Faifer
CADETTI/M
Da definire
JUNIOR/F
-    Alessandra Cazzanelli
-    Silvia Piccagnoni
CADETTI/F
-    Giorgia Della Zanna
Responsabile tecnico squadre
-    Oscar angeloni
Responsabile tecnico sett. Giovanile
-    Nicola Invernizzi


Allenatori di scialpinismo: si parte

Diramato il regolamento ma alcuni punti non sono chiari

La figura di allenatore di scialpinismo entrerà a far parte delle figure previste nell'STF, scuola tecnici federali.
Il Consiglio Federale ha approvato il documento e la commissione scialpinismo ha messo a punto le norme che regoleranno lo svolgimento e, soprattutto, la partecipazione al primo corso per allenatori di scialpinismo.
Il regolamento premette che i corsi si terranno solo se ci sarà un minimo di 15 partecipanti con un massimo di 40.

Ecco i requisiti per accedere alla prova di selezione:
«Cittadinanza italiana o equiparata
Avere il Tesseramento FISI della stagione corrente.
Essere Maestro di Sci
Età minima 23 anni compiuti
Visita medico-sportiva Agonistica»

Ma il regolamento dice anche che:
 
«Verranno riservati i seguenti posti (rientranti nei 40 previsti): 
nr.  5 posti per atleti ex nazionale Italiana (ultimi 5 anni)
nr.  2 posti (minimo) quote rosa.»

La prova di selezione prevede:
«nr. 1 giorno selezione tecnica (progressione su un percorso di gara, salita con gli sci, tratto a piedi, (1.200 mt in salita,  discesa)  questionario scritto, la somma dei punteggi servirà per stilare una graduatoria d'ingresso al  corso.»

Tutto ok finora ma le guide?
Non si parla di guide alpine in questo regolamento, quindi il titolo di guida non rientra fra i requisiti per accedere ai corsi e nemmeno alle selezioni…

Il corpo docente sarà così composto:
«n° 1  Rappresentante  STF (o suo sostituto)
n° 1  Allenatore DASA
n° 1  Presidente Commissione Sci Alpinismo 
n° 1 Istruttore Nazionale Sci Nordico ( con la conoscenza dello Sci Alpinismo)
n° 1 Istruttore Nazionale Sci Alpino  ( con la conoscenza dello Sci Alpinismo)
n° 1  Istruttore Nazionale delle Guide  Alpine 
n° 1 Istruttore Nazionale Snowboard ( con la conoscenza dello Sci Alpinismo)»

E qui compare la figura di Istruttore delle guide… Forse la più qualificata per stabilire le attitudini dei vari candidati.
Ma anche il rigido regolamento federale al fondo si smonta da solo con una sibillina parte conclusiva che recita:
«NORMA TRANSITORIA
In fase di prima attuazione verrà nominato un corpo docenti formato da  8 tecnici (solo per il primo corso) scelti dalla Commissione Sci Alpinismo,  in accordo con STF. Tali candidati potranno anche essere privi delle qualifiche richieste.»

Qui non si capisce se si parli di docenti o di candidati o ancora di candidati docenti.

Per quanto riguarda le prove d'esame si legge:
«Le  prove d'esame sono le seguenti:
prova pratica: progressione su un percorso di gara, salita con le pelli, tratto a piedi, discesa con gli sci.
prova scritta: sottoforma di questionario
prova orale: colloquio su tutte le materie trattate.
La votazione è costituita dalla somma dei voti riportati dal candidato nelle singole prove.
Valutazione:     valgono tutti i voti degli esaminatori (senza scarto di voto); il voto riportato in ogni singola prova è il risultato della media delle votazioni. La votazione finale è la somma delle valutazioni riportate nelle singole prove o gruppi di prove e darà luogo alla graduatoria di merito degli aventi diritto al titolo. Secondo insindacabile decisione della commissione esaminatrice.
Il voto finale sarà composto dalla media della somma di voto d'ingresso + votazione finale delle prove sopra elencate.»
In queste prove non troviamo progressioni con ramponi, tecniche di assicurazione e altre quisquiglie che potrebbero anche riguardare la pratica di questa disciplina…
Lo stesso Adriano Favre ha spergiurato che dal prossimo Mezzalama sarà severissimo e pretenderà da ogni concorrente la conoscenza delle tecniche alpinistiche e dell'uso delle attrezzature.
A questo punto siamo certi che le guide possano dare il loro apporto con un istruttore dal momento che sono state escluse dalla possibilità di accedere ai corsi?

Qualche perplessità ci sorge spontanea pensando al nostro Direttore agonistico Oscar Angeloni: dal momento che non possiede nessuno dei requisiti richiesti per accedere ai corsi ma da anni la Fisi si avvale della sua preziosa opera non sarebbe il caso di inserire una norma ad personam che lo porti fuori da questa scomoda situazione?

Certamente la commissione sta facendo un grande sforzo per portare lo scialpinismo al livello delle altre discipline della neve e questo avrà senz'altro eco positivo per un eventuale inserimento fra quelle olimpiche ma a nostro avviso alcuni passi del regolamento vanno ancora approfonditi e meglio chiariti.


L'uomo di Pierra

Una sera a cena con Guy Blanc

Ad Areches anche a giugno si parla di Pierra Menta. Si cammina per le vie del paese con lo sguardo sempre rivolto alle montagne, i rituali sono gli stessi. Stesso ristorante, stessa formagieri, sono le 18 e si rischia di andare al briefing. Invece si fa tappa al mitico Cafè des Sports dove incontriamo Guy Blanc per un aperitivo.

Guy da quando sei al timone del Pierra Menta? "Dall'inizio"
E non sei stanco? "Non sarei qui"
Lo sai che in Italia in tanti ti odiano? "Ho anche tanti amici. Dovrei fare un Pierra Menta solo per gli italiani, tante sono le richieste. Noi per motivi di sicurezza, ricettività e per garantire a tutti le stesse condizioni abbiamo capito che non possiamo accettare più di 200 squadre. Ma cosa credi che non piacerebbe anche a noi avere 1000 persone in gara?"
Quante squadre avete rifiutato quest'anno? "Oltre 400"
C'è un criterio di selezione? "Prima si stabilisce una quota per nazione e poi si valutano i curriculum. Le domande incomplete invece vengono scartate subito.
Le manifestazioni più importanti si corrono ogni due anni, voi perché avete scelto ogni anno? "Se la facessimo ogni 2 anni non avremmo più volontari. E' fondamentale avere continuità,  saper dare motivazioni e creare il giusto affiatamento, ma anche per motivi legati agli sponsor."
I 500 volontari del Pierra sono un valore inestimabile … "Per la nostra gente è motivo di orgoglio far parte del Pierra Menta. Iniziamo ad avere il cambio generazionale, iniziamo ad avere i nostri figli nel gruppo. Il volontariato qui non si esaurisce mai, anche se ai vertici non si rinnova così facilmente. La nostra è' una tradizione che ci si tramanda, è la forza che ci fa andare avanti. Il Pierra è un'attività che dura 12 mesi. In estate si vanno a sistemare i passaggi in quota, si fa formazione e sicurezza. Ci si trova sin dalla primavera ad analizzare la manifestazione passata e a programmare quella futura."
Cosa pensi di questo nuovo modo di concepire lo scialpinismo? "Non è tanto importante quello che penso io. Ritengo invece che lo scialpinismo tradizionale e quello moderno debbano convivere, confrontarsi e non pensare a rivendicare la propria immagine. E noi lo dimostreremo nel 2013 quando a febbraio organizzeremo i mondiali e a marzo la Pierra Menta. C'è posto e spazio per tutti."
Qui si è corso in tutte le condizioni, riuscite sempre ad assicurare la manifestazione. "E' sicuramente motivo di orgoglio. Ci sono stati anni in cui abbiamo fatto 10 mila metri di salita senza mai andare sopra i 2 mila perché per 4 giorni è sempre piovuto. Altre volte il pericolo valanghe ci ha costretti ad itinerari alternativi anticipando molto le partenze, o come la scorsa edizione dover rinunciare al Grand Mont."
Ma quanti percorsi avete? "Ne abbiamo oltre trenta. E tutti sul territorio di competenza di Areches. Fuori giurisdizione non si può andare dal momento che la responsabilità della sicurezza sul territorio grava sul sindaco e gli altri sindaci non intendono assumersi responsabilità altrui. Servirebbe oltretutto una trafila burocratica assurda, restiamo quindi sempre dentro il nostro territorio."
Il ricordo più triste ed il più bello di 26^ edizioni. "Il più triste è legato alla tragedia del 1999, quando 9 dei nostri durante la tracciatura di una tappa rimasero sepolti sotto una valanga. Tutti morti. Sono quelle cose che ti segnano, ma abbiamo deciso di andare avanti anche per loro"
non mi ha detto il più bello "….la prossima edizione"

 


Intervista in esclusiva a Mariotta

Si delineano gli incarichi e gli obiettivi

La scorsa settimana si sono svolte le elezioni per la nuova presidenza e il direttivo della Ismf. Armando Mariotta è stato eletto Presidente con la maggioranza dei voti. Una Federazione in parte da rivedere nei progetti e nello staff che dovrà dirigere per i prossimi anni lo scialpinismo internazionale.  Abbiamo chiesto al nuovo Presidente quale sarà il suo modus operandi.
 
Presidente, complimenti per la sua nuova nomina. Quale sarà il suo primo impegno?
“Il nostro primo impegno sarà di organizzare la Federazione come se fosse un’azienda, che ha delle persone disponibili a lavorare e che ognuna di queste avrà un incarico ben preciso salvo naturalmente portare sul tavolo dell’executive board le decisioni finali. Il passo successivo sarà quello di farmi accompagnare da Lluis Lopez e da Pierre Dolo al Cio. Proprio con il Cio abbiamo un appuntamento telefonico i primi giorni di agosto, questo incontro serve per dare la possibilità a Lopez e a Dolo di presentarmi al Comitato Olimpico e soprattutto per rassicurali del fatto che ci sarà continuità gestionale. Il progetto di diventare Federazione Olimpica è sempre una delle nostre priorità. Dopo, in questa prima fase di incontri istituzionali, andremo a parlare con la Wada e Sport Accord, per lanciare un messaggio di distensione e di continuità. Questi sono i nostri impegni dal punto di visto burocratico, per quanto riguarda l’aspetto puramente sportivo, dovremmo strutturare nella Federazione le Commissioni Tecniche. Di questo aspetto se ne occuperà Pierre Dolo, in particolare della Commissione antidoping e la Commissione medica. Il lavoro principale di queste prime settimane è definire il “prodotto” Coppa del Mondo e Campionati del Mondo da vendere ai potenziali sponsor. Questo aspetto è molto importante perché noi dobbiamo capire qual è il nostro prodotto, a chi ci rivolgiamo, quanto costa, e quanti e quali risultati può portare allo sponsor.”
 
Quale sarà la sede della Ismf?
“La sede dalla Spagna si trasferirà in Italia. Gli uffici operativi e la segreteria sarà fisicamente a Mondovì, presso Roberto Cavalli, nostro segretario generale che avrà al suo fianco una ragazza che seguirà tutti gli aspetti tecnico/burocratici. La sede istituzionale sarà invece a Torino, presso i locali del Comitato Regionale della Fisi”.
 
La nuova squadra è in via di definizione, quasi tutti i nomi hanno trovato una loro connotazione. Per il Direttore Tecnico sappiamo che non è stato ancora fatto nessun nome.
“Per quello che riguarda lo sport deparment stiamo cercando di modernizzare la struttura. Questo settore sarà sotto la guida della tedesca Tamara Schlemmer che sarà supportata dal lavoro dello svizzero Rolf Zurbrugg. Magda Zbrzeska gestirà i contatti e i rapporti con le persone. Con Magda stiamo definendo in questi giorni il rapporto di collaborazione. Sul direttore tecnico stiamo facendo delle grosse riflessioni, abbiamo dei nomi sul tavolo ma non abbiamo ancora deciso nulla”.
 
Quale sarà il compito del Direttore Tecnico?
Noi crediamo che il Direttore Tecnico dovrà iniziare il suo compito visitando la gara e verificare che i percorsi siano corretti, il suo è un lavoro prettamente tecnico. Allo stato attuale il Direttore Tecnico faceva praticamente tutto, dalla visita alle nuove location ai momenti di confronto con le Federazioni locali, adesso vogliamo spezzettare questa funzione. Parte di questi compiti passeranno a Magda”.
 
In questi ultimi anni la Federazione non è mai stata in ottimi rapporti con i Comitati Organizzatori delle gare di Coppa del Mondo o dei Campionati Europei/Mondiali. In che modo si potrebbe ricucire questo allontanamento?
Innanzitutto dobbiamo ricordare che sono le Federazioni Nazionali che fanno da riferimento ai vari Comitati, infatti, sono le Federazioni che portano in Ismf le varie candidature. Se riusciamo nel nostro obiettivo di definire in modo preciso questo prodotto Coppa del Mondo, e avremmo degli sponsor importanti, si andranno strutturare molto bene alcuni aspetti organizzativi, ad esempio la comunicazione, lo spazio dedicato agli sponsor, le richieste delle aziende partner e molti altri dettagli. Con questi elementi sapremo che cosa dobbiamo chiedere all’organizzatore e sicuramente daremo un aiuto organizzativo tangibile. Per questi aspetti, oltre ad avere il momento di confronto per eccellenza che è il Forum organizzato in autunno, sarà Madga che curerà i rapporti tra Ismf e Comitati Organizzatori. E’ da sottolineare che questi aspetti non cadranno nella sfera del Direttore Tecnico”.
 
Secondo lei quale dovrà essere il filo conduttore che lega le gare di Coppa del Mondo?
Ogni gara di Coppa del Mondo dovrà dimostrare cosa intendiamo per lo scialpinismo competitivo che possa diventare uno sport olimpico. Speriamo che ogni tappa di Coppa del Mondo abbia due eventi, ad esempio la sprint o la vertical o magari questa nuova idea di gara che abbiamo in modo improprio chiamato Short Track. Per questa progetto di gara dobbiamo lavorarci perché non è nemmeno nei regolamenti. Il secondo giorno sarà dedicato alla gara individuale. Credo che nella futura Coppa del Mondo ci sia uno spazio per le gare a squadre, ma che sia uno spazio molto marginale. Alcuni di noi sostengono che la Coppa del Mondo debba essere sono individuale”.
 
Una definizione di “Short Track”.
E’ una competizione che sta nel mezzo tra la gara sprint e la staffetta, più lunga di una sprint e individuale. Immaginiamoci il contesto, il campo gara di una staffetta, ma a partecipazione individuale, non per nazioni. Sicuramente una gara di questo tipo è spettacolare, e racchiude in sé tutti gli elementi dello scialpinismo. Potrebbe inoltre garantire e soddisfare tutte le indicazioni del Cio.
 
Il lavoro per il nuovo direttivo della Ismf non manca, non mancheranno nemmeno le critiche a questo nuovo modo di pensare, ma almeno abbiamo l’impressione che l’impronta data alla Federazione sia professionale e affidata a persone capaci. In bocca al lupo…bianco!
 


Approvato il calendario Ismf 2011/12

Sono state cambiate solo alcune date

A Barcellona, lo scorso week end, si è riunita l'assemblea generale dei 18 stati membri per eleggere il nuovo direttivo Ismf. Una volta in carica,  Mariotta ed il suo team si è messo subito al lavoro per mettere giù le linee guida per affrontare gli adempimenti immediati e deliberare su argomenti all'ordine del giorno. Tra questi il calendario Ismf della prossima stagione. Si è cercato di raddrizzare la criticità di eventi concentrati su due mesi, questo il calendario definitivo:
Andorra inaugurerà la stagione il 21 e 22 gennaio con un vertical e un' individuale. A febbraio, a Pelvoux in Francia, dal 4 all'11 febbraio sarà tempo dei campionati Europei. Ci si sposta quindi in Italia con un fantastico trittico. Si inizia in Sicilia sull'Etna il 24 e 25 febbraio con un vertical e l'individuale, per spostarsi in Trentino, e precisamente nei Lagorai, con l'individuale di Cima d'Asta il 3 di marzo, per finire in Alto Adige in Val Martello con un'altra individuale il 25 marzo. Quindi gran finale a Tromsoe in Norvegia il 14 e15 aprile con una sprint ed un'individuale che si preannuncia di gran spettacolo. Sembra infatti che la sprint sarà organizzata direttamente nelle colline dietro la cittadina norvegese.
Da segnalare che il 28 e 29 gennaio negli Usa in Colorado a Crested Butte saranno organizzati i campionati nord Americani e del Pacifico, una sorta di campionati Panamericani. Hanno già dato la loro adesione paesi come Cina, Iran, Giappone, Korea del Sud, Cile, Argentina, Canada e America.
 


Mariotta nuovo presidente Ismf

Sabato a Barcellona le elezioni

Tutto confermato quindi, le previsioni erano corrette. Sabato 18 giugno a Barcellona Armando Mariotta è stato eletto nuovo presidente Ismf e con lui tutto il suo staff. Abbiamo appreso che contestualmente anche la sede Ismf è stata spostata in Italia.
Dalla redazione di Skialper i migliori auguri di buon lavoro.
 


ISMF è giunta l'ora del cambiamento

Intervista con il Dott Mariotta candidato italiano alla presidenza

Sabato 18 giugno a Barcellona si riunirà l'assemblea generale che sarà tenuta a votare il nuovo direttivo ISMF. Candidato alla presidenza è il "nostro" Armando Mariotta, persona conosciuta nell'ambito dello scialpinismo dal momento che nel 2006 era il presidente del comitato organizzatore dei mondiali di Cuneo. 63 anni, di Cuneo, nella vita è un professionista titolare di una società di consulenza specializzata in diritto societario e docente presso l'università di Torino. L'avevo conosciuto personalmente in occasione delle finali di coppa a Zakopane in Polonia, persona molto affabile, professionale, concreta e aperta al confronto. L'ho contattato telefonicamente e lo ringrazio per la sua disponibilità.

Posso chiamarla Presidente? "Aspettiamo ancora qualche giorno, ma a meno di grossissime sorprese ritengo di si".
Siamo alla vigilia di una settimana importante, tanto lavoro preliminare ora finalmente dovreste raggiungere l'obiettivo prefissato. "Si un lungo lavoro di intese e di programmi, che speriamo sabato a Barcellona venga riconosciuto e premiato integralmente".
Vogliamo presentare la squadra? "Io ricoprirò il ruolo di presidente, e sarò coadiuvato nelle mie funzioni da un vicepresidente con delega alla tesoreria lo spagnolo Lluis Lopez, e dall'altro vicepresidente con delega al marketing e comunicazione il norvegese John Damman. Il ruolo di segretario generale sarà invece ricoperto da Roberto Cavallo. A questo consiglio si aggiunge un comitato di gestione formato dalla tedesca Tamara Schlemmer, dal francese Pierre Dollo e lo svizzero Rolf Zurbrugg. Questo direttivo sarà poi sostenuto da tutta una serie di gruppi di lavoro".
Personalmente ritengo la aspetti un duro lavoro di rifondazione, così com'è l'ISMF mi sembra un allegro carrozzone…. "Bisogna sempre aver rispetto per il lavoro altrui, non ritengo si debba cambiare drasticamente, bisogna far tesoro di quanto fatto sinora e da lì costruire il nuovo programma. Il nostro obiettivo è quello di darsi un'organizzazione professionale al pari delle altre federazioni internazionali, sia dal punto di vista organizzativo/strutturale che economico. Il tempo del volontariato non può più reggere a fronte delle necessità e degli obiettivi che lo scialpinismo a livello mondiale chiede e necessita".
Avrete delle priorità una volta insediati? "Priorità assoluta è quella di strutturare la comunicazione ed il marketing. La coppa del mondo deve avere una sua vetrina, non può più essere un circuito di gare rivolto alle "solite" persone. Bisogna costruire degli eventi in ogni senso. Ci saranno da condividere e programmare anche delle forti partnership con gli sponsor ed i media, portando pubblico e generando interesse. Le gare poi dovranno essere anche uno strumento per generare un reddito per le federazioni".
Toccherà a Lei traghettare lo scialpinismo nell'Olimpo? "Rientra chiaramente nei nostri programmi, è un sogno a medio termine. Ritengo che le Olimpiadi invernali abbiano bisogno di una disciplina come lo scialpinismo, è indiscutibile. Questo per tradizione, storicità e spettacolarità. Sia chiaro che dobbiamo tutti accettare e far passare una visione diversa dello scialpinismo competitivo. Pensare ad un Mezzalama alle olimpiadi è utopia, per mille motivi. Bisognerà convincere e dimostrare al Cio che i percorsi sono sicuri, non solo in termini di sicurezza per gli atleti, ma anche di sicurezza per l'ordine pubblico. Non si tratta di togliere spettacolo, sarà uno spettacolo diverso da quello attuale che andrà ricondotto dentro certi parametri. E' un po' quello che è accaduto allo sci di fondo. Alle Olimpiadi non c'è la Vasaloppet, seppur tutti riconoscano che quella è una delle migliori espressioni dello sci di fondo. Ci sono circuiti più brevi, tipologie di gare diverse, location diverse, eppure si assiste comunque ad un grande spettacolo".
Da questo deduco che quindi strutturerete una coppa del mondo diversa da quanto visto sinora. "Non diversa, di certo apporteremo delle modifiche proprio in funzione di quanto detto poc'anzi. In linea generale ci sarà una gara individuale, un vertical, la staffetta, la sprint e lo short track".
Short track? "Si una gara veloce, 150 metri di dislivello, da percorrere più volte ed in più modi. Ci saranno tutte le categorie, si disputerà su più manche e l'evento durerà una giornata intera. Attualmente questa tipologia di gara non rientra nei regolamenti, ma intendiamo farlo a breve".
Un'ultima domanda. Ce la farete a correggere quello sciagurato calendario proposto per la prossima stagione? "Per la prossima stagione non si apporterà alcuna modifica. Bisogna anche rispettare le candidature che sono state presentate e sinceramente ritengo che la stesura del calendario della prossima stagione fosse un compito del direttivo uscente".
Tutti ci auguriamo però che si cambi rotta, un calendario così non giova a nessuno, spero concordi in questo. "Ci sarà il cambio di rotta. I nostri intendimenti saranno quelli di far iniziare le gare a dicembre per terminare a fine febbraio e lasciar poi spazio alle grandi classiche. Non sappiamo ancora quanti eventi, vogliamo comunque decentrarli anche fuori dalle Alpi. Nella prossima stagione ben 3 prove saranno in Italia, c'è bisogno di un po' di aria nuova. A tal proposito è notizia di questi giorni che in Colorado vogliono promuovere un circuito di gare, sembrerebbe un buon inizio no?"

E' certamente un buon inizio, da tutti noi i migliori auguri di buon lavoro a Lei ed il suo team. Di certo ci risentiremo presto, anche perché c'è molto altro di cui parlare.  
 


Trofeo dell'Etna, due giorni di gare

Quest'anno Coppa del Mondo

In occasione del matrimonio di Vasco Agen, organizzatore della gara di scialpinismo, prova di Coppa del Mondo nel 2010 e tappa di Coppa Italia lo scorso febbraio, siamo stati a vedere i campi di gara della due giorni in programma il 24 e 25 febbraio del 2012.
Il Comitato Organizzatore, nei mesi scorsi, ha fatto domanda di ospitare nel 2012 nuovamente una prova della Coppa del Mondo. Entro fine mese si saprà se la Ismf ha accettato la candidatura. Inoltre alla prossima riunione della Commissione scialpinismo della Fisi saranno anche valutate le proposte per le prove di Coppa Italia.
Il programma della manifestazione, ancora in fase embrionale, prevede il venerdì pomeriggio una gara vertical o sprint. La vertical, con partenza nei pressi del Rifugio Sapienza, salirebbe in quota verso la Montagnola, passando per il Canale degli Svizzeri, e ricalcando l’ultima parte della seconda salita della gara dello scorso anno. La gara sprint si svilupperebbe nella zona dei Crateri Silvestri, con un tratto a piedi, verso la sommità del cratere e la discesa tra alcune porte direzionali.
Nel tardo pomeriggio di venerdì, a Nicolosi, sono previsti il briefing, le premiazioni, la sfilata degli atleti e la cerimonia d’apertura.
Sabato mattina dal Rifugio Sapienza prenderà il via la quinta edizione del Trofeo Internazionale dell’Etna seguendo il percorso della passata edizione con un leggero aumento del dislivello totale di salita.
In una scenografia degna dalle scene del Gattopardo, ieri sera, in un castello a qualche chilometro da Catania si sono svolte le nozze di Vasco e di Giusy da tutti noi i migliori auguri di “buona vita insieme”!