La Grande Course 2013/2014

Oggi ad Arvier la presentazione ufficiale

LA PRESENTAZIONE UFFICIALE E LA PREMIAZIONE 2011/2012
Si è tenuta oggi presso la sala espositiva della cooperativa Co-Enfer (in via C. Gex 52) la presentazione ufficiale del calendario gare del prestigioso circuito La Grande Course per il biennio 2013-2014. A seguire si è svolta anche la premiazione dei vincitori dell'edizione appena conclusa del circuito.

IL CALENDARIO 2013/2014
Nel calendario ufficiale le mitiche competizioni dello scialpinismo internazionale:
- Pierra Menta (21-24 marzo 2013 e metà marzo 2014);
- Adamello Ski Raid (7 aprile 2013);
- Trofeo Mezzalama (27-28 aprile 2013);
- Tour du Rutor (28-30 marzo 2014);
- Patrouille des Glaciers (2-3 maggio 2014);
ma anche un'osservata 'speciale' l'Open Altitoy-Ternua 2013 che si svolgerà il 2-3 febbraio. L'impegnativa manifestazione, alla sua sesta edizione, ha per quest'anno in programma un arrivo davvero spettacolare: sulla cima del Pic de Midi du Bigorre a quota 2.877 metri. Alla cima, che vanta uno dei panorami più belli della catena dei Pirenei, avranno accesso gli spettatori e la stampa. La gara pirenaica sarà per il biennio 'osservata speciale' e concorrerà alla classifica finale del circuito La Grande Course, per poi entrare a far parte ufficialmente del circuito a partire dal 2015.

UN NUOVO PRESTIGIOSO SPONSOR: LA SPORTIVA
Ed è proprio di oggi la notizia che La Sportiva, insieme a Polygiene, il marchio scandinavo fornitore di trattamenti antibatterici per i capi della linea di abbigliamento dell'azienda di Ziano di Fiemme, sarà mani sponsor de La Grande Course per il biennio 2013/2014. Una bella news che dimostra la grande vitalità del marchio, che sta promuovendo davvero in grande stile la bella collezione di abbigliamento tecnico presentata ad ISPO 2013.


La Marmolada e' gia' in forma

Neve portante e tanti ski-alper

Grande traffico di ski alper ieri in Marmolada. Decine di sciatori si sono avvicendati in vetta nonostante la giornata infrasettimanale. In questo happening di inizio stagione prevalgono le attrezzature race. Neve portante a tutte le quote, nascosta in alto sotto qualche centimetro di manto più morbido e divertente. Una fascia di neve molto dura attorno ai 2300 metri richiede un po' di attenzione. Si può sciare anche sotto il passo Fedaia senza rischio di toccare sassi per qualche centinaio di metri verso Malga Ciapela.


Adriano Favre: 'sicurezza prima di tutto al Mezzalama'

Controllo dei curriculum e squalifiche per chi non sa fare i nodi

Ieri alla conferenza stampa di presentazione del Mezzalama, abbiamo incontrato il 'patron' della gara Adriano Favre che ha puntato molto sulla sicurezza e ci ha spiegato le novità della prossima edizione. Basta guardare il video. 


Mezzalama per 300 team e con abbigliamento termico

Presentata oggi a Milano l'edizione 19 della gara valdostana

E' stato presentato questa mattina nella Sala Montanelli di Milano, presso la sede della Gazzetta dello Sport, il XIX Trofeo Mezzalama; l'edizione degli 80 anni. Il Mezzalama spegne infatti 80 candeline e quella del 27 aprile 2013, considerando le varie interruzioni nella storia della gara, sarà una data importante. Nel 1933 la prima edizione vinta dalle Guide di Valtournenche, poi un evento riservato all'elite dello sci, fino alle edizioni moderne (dal 1997) con  lo scialpinismo agonistico in forte espansione che trasforma il Mezzalama in un evento di massa. Questa evoluzione impone scelte tecniche e organizzative inedite, perché la montagna a 4.000 metri resta pur sempre un ambiente per nulla addomesticabile. Lo spirito della Fondazione Mezzalama si impone però di conservare il bene prezioso di questa tradizione eccellente e di promuoverlo, insieme a tutto il movimento dello ski-alp sportivo e alle montagne della Valle d'Aosta. È proprio al Mezzalama che si può far risalire l'origine dell'evoluzione che ha portato alla concezione e ai materiali dello ski-alp contemporaneo.  Lo stesso Centro Sportivo Esercito può dirsi concepito nei caratteri attuali dai metodi inventati nel 1933 dalle pattuglie degli Alpini per vincere il Trofeo, come spiegato dal colonnello Marco Mosso, presente all'evento. Sul palco il presidente della Fondazione Mezzalama Giorgio Pession, il direttore tecnico Adriano Favre e lo storico dell'alpinismo e giornalista Pietro Crivellaro.

LA PAROLA A FAVRE -
Ecco l'intervento tecnico di Adriano Favre, certamente il più atteso dai lettori di Ski-alper  «L'edizione 2011 ci ha riportato coi piedi... sul ghiaccio. Negli anni '70 era obbligatorio avere nello zaino il duvet. Lo reintroduciamo: abbigliamento termico al seguito, sia giacca che pantaloni.  Poi forse abbiamo peccato di generosità nell'ammissione di tutti. Invece il Mezzalama non è per tutti e la differenza sta nelle capacità alpinistiche. Punteremo tutto sul curriculum alpinistico, tramite un grosso lavoro di selezione. Le classifiche in gare ad alto tasso tecnico, come quelle della Grande Course, conteranno molto. Ma abbassando i limiti al cancello non risolveremmo il problema, anzi per paradosso favoriremmo atleti specializzati ma non 'alpinisti'. Ammetteremo 'solo' trecento team.  Stiamo pensando anche alla squalifica per chi non sarà in grado di legarsi autonomamente: abbiamo sempre richiesto a tutti di prepararsi tecnicamente anche su queste manovre, ma il messaggio non passa e quindi dobbiamo trarne le conseguenze.  Il ghiacciaio cambia, e allo stato è confermato il nuovo passaggio del Naso del Lyskamm,  che sale al colletto e poi ne raggiunge la cima in cresta».  


Pitturina Skirace, si pensa alla Coppa del Mondo

La prossima edizione il 20 gennaio

Il 20 gennaio sulle nevi di Cima Vallona, al confine tra l'Italia e l'Austria, si svolgerà la quinta edizione della Pitturina Skirace. La competizione, inserita nel calendario della Coppa Italia - Trofeo Scarpa e della Coppa delle Dolomiti, assegnerà il Campionato Italiano Individuale a tecnica classica. Lo Spiquy Team e lo Sci Club Dolomiti ski-alp si preparano a organizzare un evento sportivo che andrà oltre all'aspetto meramente agonistico. «La nostra intenzione - ha detto Michele Festini Purlan, presidente del Comitato Organizzatore - è promuovere le bellezze del nostro territorio. Siamo conviti che la parte agonistica e tecnica sia di assoluta importanza, ma stiamo lavorando per allestire un programma di manifestazioni collaterali che invoglino la gente a uscire fuori di casa. Seguendo questi progetti, insieme a Montura, stiamo organizzando per sabato 19 gennaio una giornata del tutto particolare all'insegna dello scialpinismo e della montagna». Anche se queste prime precipitazioni nevose hanno cambiato radicalmente il paesaggio della Val Comelico, i responsabili del tracciato non sono saliti in quota per effettuare un primo sopralluogo. «Il tracciato - ha continuato Festini Purlan - dovrebbe essere uguale a quello che avevamo disegnato lo scorso anno, stiamo valutando anche per la prossima edizione di sconfinare in Austria cercando però di contenere il dislivello attorno ai 1500/1700 metri di sola salita». La passata edizione per problemi di scarso innevamento il percorso è stato modificato a poche ore dal via. Boscacci e Antonioli, autori di una bellissima prestazione, si sono laureati campioni italiani lasciandosi alle spalle la coppia formata da Denis Trento e Damiano Lenzi. Sul terzo gradino del podio è salita la squadra italo-slovena composta da Filippo Beccari e da Nejc Kuhar. In campo femminile le 'bormine volanti' Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini hanno dominato davanti alle azzurre Martina Valmassoi e Corinne Clos, in terza posizione si sono classificate Laura Besseghini e Jennifer Senik. La Pitturina Skirace in sole cinque edizioni è riuscita diventare una classica di inizio stagione. Oltre ad avere l'onore di assegnare i titoli tricolore per ben due anni, lo scorso anno ha ricevuto l'omologazione da parte della ISMF, la Federazione Internazionale che si occupa di scialpinismo agonistico. «Dopo aver ricevuto l'omologazione internazionale - ha detto Vittorio Romor, presidente dello sci club Dolomiti ski-alp - insieme allo Spiquy Team stiamo pensando di portare avanti la candidatura per poter organizzare una prova di Coppa del Mondo nel 2014». 


Le gare di selezione per la nazionale

Si parte con il Misurina Ski Raid

I tecnici dello scialpinismo riuniti lo scorso 2 novembre alla tavola rotonda a Cepina, durante il Raduno nazionale dello Stelvio, hanno concordato sui criteri di selezione per la formazione delle squadre Giovani. Alla riunione partecipavano anche il DT Oscar Angeloni e il selezionatore responsabile dei giovani Nicola Invernizzi, nonché il colonnello Marco Mosso, responsabile nazionale del settore, relatore per la seconda parte riguardante la Scuola Tecnici Federali.

LE PROVE VALIDE - Il primo appuntamento internazionale per rappresentative è la Coppa del Mondo che si terrà in Valle Aurina il 12 e 13 gennaio 2013: gli Junior si disputeranno i posti in squadra al Misurina Ski Raid il 23 dicembre 2012 e poi il 5 gennaio 2013 al Vertical dei Campionati Italiani a Caspoggio. Il 20 gennaio 2013 alla Valtellina Orobie di Albosaggia, e infine il 3 marzo al Pizzo dei Tre Signori di Premana, si completerà la selezione degli Junior per i Campionati Mondiali di Pelvoux (F).
I Cadetti non dovranno conquistare l'inserimento in squadra nelle prime due prove, non essendo prevista in CdM la loro categoria. Quindi potranno distribuire il loro impegno per la selezione ai Mondiali sulle stesse quattro gare, tenendo però presente che alla prova secca di solito si manda chi è più in forma in quel momento.

LE ALTRE INDICAZIONI - Nell'esame collettivo del calendario gare 2012-13 i tecnici presenti hanno concordato sul ritenere eccessive ben sei gare di Coppa Italia per i giovani: sia sotto l'aspetto dell'impegno fisiologico che per il forte peso dei costi di trasferta a carico dei club e dei singoli. Per questa stagione si riterranno validi per la classifica finale i quattro migliori risultati del circuito, e non i cinque. Con la raccomandazione per la stagione 2013-14 di calmierare a cinque le prove complessive, con lo scopo evidente di non ridurre a manifestazioni 'di serie B' quelle più periferiche e onerose da raggiungere, e di evitare il conseguente effetto indiretto di svalutazione dell'intero circuito.

VERTICAL E STAFFETTA - Difficile invece trovare un'indicazione univoca su calendario e sequenza tra Vertical e Staffetta in uno stesso week-end. La Staffetta sta trovando format e dimensione, ma soffre ancora di minore appeal rispetto al Vertical soprattutto per la difficoltà di formare le squadre. In attesa di sperimentare le diverse soluzioni sulla sequenza; i tecnici hanno convenuto di separare temporalmente il più possibile la prova del sabato (pomeriggio, per dedicare la mattinata al viaggio) da quella della domenica mattina. Uno stop a prove serali il sabato.
 
 


Nazionale in raduno da giovedi' prossimo

Gli azzurri a Falcade con l'Austria, sabato la presentazione delle squadre

Da giovedì a domenica la Nazionale Italiana di scialpinsmo sarà in raduno a Falcade presso l'Hotel Dolomiti di Caverson. A Falcade, dopo il felice gemellaggio dello scorso anno con la Polonia, ci sarà anche la nazionale austriaca. Tre giorni di allenamento suddivisi in sedute a secco e sulla neve. Lo scorso anno i ragazzi guidati da Oscar Angeloni e da Nicola Invernizzi avevano svolto gli allenamenti con gli sci sulle nevi della regina delle Dolomiti, la Marmolada. Il prossimo weekend, grazie alle ultime precipitazioni nevose, gli azzurri si alleneranno nel comprensorio Tre Valli con qualche salita al Col Margherita.  I responsabili della squadra hanno programmato anche una serie di riunioni tecniche che permetteranno di discutere dei regolamenti, dei calendari, dell'antidoping e di molti altri aspetti.

FESTA DELLO SKI-ALP - Come vuole la tradizione sabato sera l'Hotel Dolomiti di Caverson ospiterà la presentazione al pubblico della squadra azzurra. A fare da cornice alla presentazione, la famiglia Secchi (titolare del Dolomiti) ha voluto allestire, a pochi metri dall'albergo, una sorta di Villaggio Expo dove tutti gli appassionati, grazie alle numerose aziende presenti, potranno toccare con mano le novità della prossima stagione. Terminata la presentazione, la serata continuerà con la festa dello scialpinismo con musica e la lotteria, un momento d'aggregazione per scambiare due chiacchiere con gli atleti.

I CONVOCATI - Il direttore tecnico Oscar Angeloni e il tecnico Nicola Invernizzi hanno convocato i seguenti atleti: Lorenzo Holzknecht, Damiano Lenzi, Manfred Reichegger, Matteo Eydallin, Pietro Lanfranchi, Alessandro Follador, Dennis Brunod, Denis Trento, Robert Antonioli, Michele Boscacci, Gloriana Pellissier, Elena Nicolini, Elisa Compagnoni, Alessandra Cazzanelli, Giulia Compagnoni, Alba De Silvestro, Omar Campestrini, Davide Magnini, Federico Nicolini, Luca Faifer, Nadir Maguet e Stefano Stradelli.  


Il Memorial Stedile apre la stagione agonistica

Appuntamento il 25 novembre al Passo del Tonale

La materia prima non manca di certo per la gara di apertura del circuito Coppa delle Dolomiti di sci alpinismo, ovvero il Memorial Fabio Stedile che si disputerà domenica 25 novembre sul ghiacciaio Presena al Passo del Tonale. La competizione sarà dedicata anche quest'anno ai giovani di tutti i Comitati Fisi d'Italia, impegnati nella prima sfida dell'anno su un tracciato che è ancora in via di definizione proprio a causa delle abbondanti nevicate in quota. Una prima stagionale che darà sicuramente importanti indicazioni anche per i tecnici della nazionale italiana.

LAVORI IN CORSO - Appena ritornerà il sole lo staff dell'Adamello Ski Team, capitanato da Alessandro Mottinelli, si metterà al lavoro per tracciare il percorso secondo le nuove normative federali che prevedono per le categorie cadetti e juniores un dislivello compreso fra i 700 e i 1000 metri. Lo stesso sodalizio che il 7 aprile metterà in cantiere l'Adamello Ski Raid, la prestigiosa competizione a squadre valida come finale del Circuito Coppa delle Dolomiti con l'assegnazione del pettorale rosso Haglöfs-Tata e pure come prova de La Grande Course Internazionale. Anche quest'anno il Memorial Fabio Stedile, dedicato all'alpinista di Aldeno scomparso 18 anni fa sul Cerro Torre, in Patagonia, avrà una particolarità che lo differenzia dalle altre gare giovanili solitamente dedicate alle categorie cadetti e juniores. La competizione del 25 novembre, proprio come dodici mesi fa, è aperta anche agli espoir, ovvero agli under 23, proponendo così ben 6 sfide di categoria con percorsi differenziati, richiamando in gara oltre 140 sci alpinisti da tutta Italia.

NOMI DI SPICCO -
Fra questi non mancheranno i protagonisti dell'edizione dello scorso anno, anagraficamente ancora in categoria. A partire dal valtellinesi di Albosaggia Michele Boscacci nel gruppo under 23, i trentini Mirko Ferrari e Federico Nicolini fra gli juniores, che dovranno ben guardarsi dai valdostani Nadir Maguet e Stefano Stradelli, nonché dal valtellinese Luca Faifer. Ed ancora i cadetti Davide Magnini (trentino di Vermiglio), il valsuganotto Omar Campestrini, il valtellinese figlio d'arte Andrea Greco e il suo compagno di squadra Thomas Muscetti.
 
PARTENZA E ARRIVO A PASSO PARADISO - Il percorso di gara, come ci spiega Mario Sterli, rispecchierà grossomodo quello dello scorso anno, con partenza e arrivo presso il Passo Paradiso. Dopo la partenza si salirà verso il ghiacciaio Presena in fuoripista tenendo il versante destro orografico. Poco prima della partenza delle ancore è previsto il primo cambio pelli e la prima breve discesa. Successivamente si risalirà un ripido canale, prima con numerose inversioni e poi affrontando un tratto a piedi con gli sci nello zaino fino ad arrivare sulla cresta di Cima Sgualdrina. Un ripido canale porterà in discesa nella valle dell’Alveo Presena. Nuovo cambio di assetto e risalita fino a raggiungere nuovamente il Passo Paradiso. A questo punto il percorso si svilupperà sul lato opposto risalendo il versante sud del cosiddetto ‘canale della teleferica’, da percorre a piedi nella parte finale. Una breve discesa tecnica porterà fino all’ultimo tratto della Pista Paradiso, che si percorrerà in salita di nuovo fino al Passo per l’arrivo.    


Quattro 'bocia' sorprendenti

Al rally di Bormio 2.000 anche degli undicenni molto promettenti

Concludiamo in bellezza la presentazione dei giovani che hanno partecipato al raduno nazionale dello Stelvio. Per il gigante del rally di fine raduno eravamo piazzati a lato pista ed erano già scesi diversi team, quando sono piombati come furie sui pali quattro sciatori, tutti insieme, seguiti da un allenatore. …E questi??? Per un attimo abbiamo pensato al salto di porta di una coppia, costretta a risalirla e quindi raggiunta da quella partita trenta secondi dopo. Invece erano quattro 'kids' fuori categoria, non ancora cadetti, che hanno corso il rally esattamente come gli altri ma senza prova Artva. Ora, questo sarebbe un raccontino da Libro Cuore se non fosse che a vederli sciare non dimostrassero certo i soli undici anni medi della pattuglia. Di qui la nostra prima confusione con la categoria superiore. E infatti alla fine i loro tempi non si sono discostati di molto da quelli dei cadetti. In ogni caso non avrebbero certo chiuso la classifica di categoria. I loro nomi: Simone Murada, Davide Paganoni, Luca Pedrolini, Adriano Marconi. Attenzione, sciano già meglio della media della categoria senior: arrivano giù un po' dopo solo perché sono ancora troppo leggeri! Poi non venite a lamentarvi che non vi avevamo avvertito...  


Mastrota e Compagnoni, non solo ski-alp

Conosciamo meglio le vincitrici del rally di Bormio

A quasi una settimana dalla prima gara stagionale, il rally del Raduno giovani di Bormio, conosciamo meglio i vincitori, iniziando dalle vincitrici 'rosa'. Miglior punteggio tra le donne per Natalia Mastrota e Giulia Compagnoni dello sci club Alta Valtellina, rispettivamente al primo anno junior e all'ultimo cadette.

NATALIA - «Abito a Milano, studio al quarto anno del liceo linguistico e faccio avanti indietro con Bormio tutte le settimane, ma da metà novembre passerò due giorni a Milano e il resto della settimana qui per allenarmi! Altri sport di endurance non ne ho mai praticati: facevo già scialpinismo ma non in ottica sportiva. A me è sempre piaciuto andare in giro 'fuori'. Invece gareggio nell'equitazione, salto ostacoli e roping... vado a cavallo fin da quando avevo sei anni e ho gareggiato a livello assoluto anche in campo internazionale. In estate passo tutto agosto negli USA proprio per via dell'equitazione».  Come fai convivere queste due passioni così diverse? «Ultimamente ho dedicato l'inverno allo sci e l'estate ai cavalli, ma ora sto facendo prevalere lo scialpinismo. Oltre le gare vado anche in montagna, mi piace moltissimo, ci metto anche un po' di alpinismo... e soprattutto non mi piace stare a Milano. Non sopporto la città!».

GIUILIA -  «Abito a Madonna dei Monti, sopra Bormio, e studio in terza liceo scientifico. In estate gareggio nella corsa in montagna. Lo sci? Sulla neve non avevo mai fatto discesa. Sci di fondo sì, per sette anni, ma non ho mai gareggiato. I tecnici mi invitano a far prevalere la stagione con gli sci... ma a me la corsa in montagna piace molto!». Montagna? «Fino al limite dell'alpinismo. Mi piace tantissimo stare in giro in alto, sulle creste, giri lunghi con i bastoncini».  


Maguet-Stradelli, dalle Valle d'Aosta per vincere

I due atleti valdostani vengono dal fondo e dell'alpino

Continua la nostra rassegna per conoscere meglio i vincitori del rally del Raduno nazionale giovani dello Stelvio di domenica scorsa. Tra i ragazzi ha realizzato il miglior punteggio il team del comitato valdostano formato da Nadir Maguet con Stefano Stradelli. Nadir: «Abbiamo diciotto e diciannove anni, quindi gareggiamo negli juniores. D'estate corro in montagna o cammino coi bastoni, anzi: proprio quest'anno ho corso un trail di 57 km con Stefano, il Gran Trail Valdigne. Vado anche in bici, un po' su strada e un po' in  mountain bike, ma preferisco correre. Una volta alla settimana ci troviamo con Plater (il tecnico ASIVA per lo scialpinismo) e con lui facciamo test o qualità giù ad Aosta». Stefano: «Io vado in bici, corro e cammino coi bastoni in montagna, e poi faccio anche un po' downhill. Lo sci? Nadir proviene dallo sci di fondo, io dall'alpino, ma quello che ci piace di più è lo scialpinismo...sì, anche più del downhill». Scuola e progetti? Nadir: «Ho finito gli studi alla scuola agraria di Aosta e sono appena tornato da due mesi di stage in Canada su caccia e fauna selvatica. Adesso aprirò un bar-pub a Torgnon con la mia famiglia. Così lavorerò e mi allenerò». Stefano: «Sono all'ultimo anno dell'istituto turistico regionale, studio le lingue». E la montagna oltre le gare? Nadir: «Arrampicare? Non tanto… se capita. Ma se arriva una bella nevicata, con Stefano mettiamo la Go Pro e andiamo a fare gli asini con gli sci!».
 


Rally Bormio 2.000: sorpresa Cadetti

Ottima prestazione della categoria con distacchi limitati

Al rally del raduno giovani di Bormio i Cadetti hanno realizzato punteggi maggiori rispetto agli Junior (nei rally i punteggi vanno considerati come penalità: vince chi ne accumula meno), dovuti alla minore esperienza accumulata nelle competizioni e ai due anni di età media in meno. Ma la proporzione tra i valori assoluti in tempo è abbastanza sorprendente: nel senso che ci si potrebbe aspettare distacchi maggiori. Invece pochi secondi separano le prestazioni confrontando i medesimi livelli delle due categorie Cadetti/Junior. Tra i cadetti ha vinto il team dello Sci Club Sondalo formato da Andrea Greco (figlio d'arte) e Thomas Muscetti. I due gareggiano con gli sci dallo scorso anno e formano una squadra già rodata. D'estate corrono in montagna e in più Andrea arrampica. La squadra vincitrice cadette invece è un inedito casuale e una bella sorpresa: il tecnico Ivan Murada aveva formato le altre coppie con criteri di equilibrio, lasciando ultima sua figlia Giulia per equità verso le altre ragazze. Giulia ha iniziato con la ginnastica artistica e ora gareggia nella corsa in montagna e nei cross, formandosi sul campo dell'atletica leggera. Di Alessia Re dello sci club Antigorio invece non si conoscevano i valori agonistici, essendo al primo anno di scialpinismo e provenendo dallo sci alpino. Il risultato è stato un team Pol. Albosaggia - Antigorio subito forte ed equilibrato su ambedue i terreni e addirittura il miglior tempo femminile nel gigante.