La Sportiva TX 4, in Mid stat virtus

La Sportiva TX 4
In Mid stat virtus

Può una scarpa essere tanto diversa grazie a un solo dettaglio come l’altezza del collarino? Dipende. Sicuramente non perde quanto di buono visto sulle sorelle ‘più basse’, ma acquista punti importanti per un utilizzo più versatile. E per questo è, se non tanto, abbastanza diversa dagli altri modelli della stessa linea. Stiamo parlando di La Sportiva TX 4 Mid GTX, modello mid cut inserito da questa stagione in catalogo accanto a TX 4 e TX 3 (disponibili anche in versione Gore-Tex) e TX 2. Tutte scarpe già più versatili delle approach vecchio stile e apprezzate molto dai nostri testatori (TX 3 è stata giudicato migliore modello della sua categoria nella Buyer’s Guide Summer 2016), però ci mancava proprio la TX 4 Mid GTX e allora abbiamo deciso di metterla alla prova ai piedi di Wolfgang ‘Wolfi’ Hell, Guida alpina altoatesina con un curriculum di tutto rispetto che conosce già bene le sorelle ‘più basse’ ma – anche lui – non aveva mai indossato il taglio mid cut. «È la scarpa giusta per un utilizzo allround perché conserva le ottime doti di grip date dal disegno della suola e dalla mescola Vibram Megagrip, ma grazie al collo più alto è ottima anche per un utilizzo trekking, con zaini sulle spalle, per un tremila estivo su roccia con qualche passaggio tecnico e per le vie ferrate, in poche parole: potrebbe essere l’unica scarpa, grazie anche alle ottime doti di leggerezza». Poche parole che suonano davvero come una sentenza pesante. «Naturalmente non è pensata per essere utilizzata con i ramponi, ma per qualche passaggio su nevaio con i modelli a cuffia non la vedo così male, mentre su roccia, in funzione del tipo di utilizzatore, si può arrivare ai gradi classici come con TX 3 o TX 4» ha aggiunto Wolfi dopo averne saggiato il grip sulla roccia dolomitica umida di un gelido inizio di settembre. Aggiungiamo che proprio la presenza della membrana Gore-Tex nella versione Extended Comfort la rende ancora più adatta per un utilizzo allround, a prova di acqua e umidità. E dalla prossima stagione estiva ci sarà una possibilità di scelta in più con l’arrivo di TX 5 Mid, modello decisamente più orientato verso il mondo hiking e trekking grazie anche a un battistrada dedicato.

TX 4 Mid GTX e TX 3 GTX ©Alice Russolo

FILOSOFIA TRAVERSE X – L’arrivo di TX 4 mid GTX ha reso ancora più ampia la scelta nella categoria approach all’interno del catalogo La Sportiva, che contempla inoltre Hyper GTX, Boulder X e Boulder X Mid. Ma come orientarsi all’interno di un segmento, quello dell’avvicinamento, che diventa sempre più ampio? «Stiamo assistendo in generale a uno spostamento dei gusti dei consumatori che in montagna preferiscono muoversi in velocità e leggerezza con prodotti molto più running/approach oriented che il classico scarponcino da montagna, la tendenza la si nota anche sulle Dolomiti» fanno sapere dall’azienda di Ziano di Fiemme. Ecco perché anche il concetto stesso di approach si è ormai dilatato e alla voce si trovano calzature più come Hyper e Boulder X che prendono ispirazione da prodotti più tradizionali di derivazione Mountain (maggiore struttura, minore sensibilità) e la serie Traverse X che si ispira ai modelli Mountain Running (maggiore comfort, maggiore sensibilità). «L’idea per i modelli TX è nata osservando il fatto che atleti di punta del climbing preferivano usare scarpe da running per attività di avvicinamento grazie alle doti di leggerezza e grip» aggiungono in La Sportiva. Leggerezza e sensibilità che hanno fatto preferire queste scarpe anche a chi pratica scarmbling, come per esempio Anton Krupicka…

TX 4 Mid GTX è ottima anche come scarpa da trekking ©Alice Russolo

LE SORELLE TX 3 e TX 4 sono due scarpe sostanzialmente molto simili, con suola in mescola Vibram Megagrip e identico disegno pensato per favorire il grip su roccia. Differiscono soprattutto per la struttura della tomaia, tradizionale in pelle scamosciata nella versione 4 e in mesh resistente alle abrasioni nella versione 3. Questo comporta anche qualche differenza di peso che va da 380 grammi della 4 a 395 della 3. Tx 2 invece tradisce un’impostazione più spinta verso l’arrampicata e le vie multi-pitch grazie alla suola completamente piatta (sempre in Megagrip) senza tallone scavato, al tessuto knitted, al sistema CS Combo Cord per l’aggancio all’imbrago e al peso di soli 280 grammi. Da questa stagione esiste anche in versione leather (310 grammi).

Suole Megagrip a confronto montate sui diversi modelli di scarpe da approach della linea TX ©Alice Russolo

In Megagrip we trust

Il cuore tecnologico delle scarpe Traverse X è nella suola con mescola Vibram Megagrip. Il valore tecnico di questi modelli dipende molto da questa partnership con l’azienda di Albizzate, specialista delle suole tecniche da montagna e la scelta della mescola non è casuale ma frutto di una stretta collaborazione. Megagrip è, in questo momento, il miglior compromesso tra grip su ogni terreno, con ottime doti in particolare sulla roccia bagnata, e durata nel tempo ed è seconda solo a Idrogrip in aderenza su bagnato, ma questo seconda mescola è più sensibile all’usura. Nei test interni di Vibram, per un utilizzo approach, Megagrip prende quattro punti su cinque alle voci asciutto, bagnato, durabilità, mentre Idrogrip sale a 5 su asciutto e bagnato ma scende a 2 per durabilità. Inoltre Megagrip totalizza uno score di 5 nella stabilità dei chiodi e Idrogrip 3.

La Sportiva TX 4 Mid

Tomaia: pelle scamosciata, bordo di protezione PU Tech Lite 1,5 mm e puntale in gomma protettiva

Fodera: Gore-Tex Extended Comfort

Intersuola: Eva a iniezione ammortizzante

Plantare: Ortholite Approach 4 mm

Allacciatura: Mythos per regolare tensione e volumi di calzata in un unico movimento

Suola: Vibram Megagrip

Peso: 485 gr

Prezzo: 180 euro

www.lasportiva.com


Scott regala un'escursione con Luca Rolli

Vivere un’esperienza è sempre qualcosa di unico. Siamo tutti a caccia di ricordi e di emozioni ed è proprio per questo motivo che per questa stagione invernale Scott Italia ha deciso di organizzare alcuni eventi mirati e dedicati all’appassionato di sci. Scott Ski Experience sarà una vera e propria giornata di “neve” gratuita ed aperta a tutti ove l’obiettivo principale sarà quello di far vivere a chi parteciperà un’esperienza nevosa a 360°. Contestualmente allo Ski Test di Scott Italia, che si terrà il prossimo 8-9-10 dicembre a Courmayeur (AO), le Guide alpine Luca Rolli e Matteo Boffi organizzeranno per venerdì 8 dicembre una vera e propria escursione guidata.

LUCA ROLLI - ha un curriculum di livello:  Guida alpina di Courmayeur, ambassador di Scott Sports International e sciatore esperto. Ha compiuto parecchie discese sulle Alpi tra cui spicca il Colouir Whympher all’Aig. Verte, l’Aig. Blanche de Peuterey e la nord del Lyskamm insieme a Jérémie Heitz. Scott Italia schiererà al suo fianco Matteo Boffi, product manager Wintersport e  Guida alpina.

ISTRUZIONI PER L’USO - Iscrizioni obbligatorie con invio dati anagrafici a: infosport@scott-sports.it  L’oggetto della mail: Scott Ski Experience. Disponibilità: 16 posti. Ritrovo: presso Stand Scott Loc. La Zerotta - Courmayeur  alle 9.30 di venerdì 8 dicembre. Materiale obbligatorio: Kit artva, pala, sonda. Il costo delle Guide è a carico di Scott, i test dell’attrezzatura Scott sono gratuiti… non resta che pagare lo skipass.


Mammut lancia il workshop per conoscere i nuovi artva

Fin dal suo lancio sul mercato, il Barryvox è stato tra gli artva più affidabili e in questa stagione invernale arrivano altri due nuovi modelli: Barryvox S e Barryvox, che puntano sulla facilità d’utilizzo e le elevate prestazioni sopratutto per quanto riguarda la portata. L’importatore italiano di Mammut ha organizzato con un team selezionato di Guide alpine e tecnici aziendali qualificati una serie di serate per presentare le maggiori novità dei nuovi apparecchi e conoscere nel dettaglio le caratteristiche e le varie funzioni rivolte alla sicurezza in valanga. I workshop sono aperti al pubblico: i temi trattati sono di fondamentale importanza per approcciare in sicurezza la montagna durante il periodo invernale. I posti per ogni data sono limitati. Per info: www.socrep.it - info@socrep.it

17.11. OMNIA SPORT (NO)
18.11. SPORTLER Alpin (BZ)
22.11. FALETTI SPORT (BS)
23.11. FIORELLI SPORT (SO)
25-26.11. SPORTLER TEST DAYS, Val Senales (BZ)
28.11. GIALDINI SPORT/BLOCCO MENTALE (BS)
29.11. FREE SPORT LABS (VA)
30.11. BONI SPORT (GE)
01.12. DIEMME SPORT (BG)
05.12. UAINOT (AO)
06.12. CUORE DA SPORTIVO (TO)
13.12. JOLLY SPORT (VB)
16.12. c/o SPLITDAY (AO)

I posti per ogni data sono limitati. Ti invitiamo a confermaci la tua partecipazione all' evento, iscrivendoti entro una settimana prima della data contattando direttamente il negozio. Le presentazioni vengono tenute in lingua italiana.
Per maggiori informazioni: www.socrep.it - info@socrep.it


Dynafit: il futuro è Hoji

Al termine della Oberalp Convention delle scorsa settimana in Austria sono state finalmente diffuse alcune anticipazioni concrete sul nuovo scarpone di Dynafit. Il suo sviluppo è durato quattro anni e nasce dalla collaborazione, se non dalla complicità, tra Eric ‘Hoji’ Hiorleifson e Fritz Barthel. ‘Hoji’ è anche il nome di questo nuovo scarpone - uno scarpone nuovo, che non c’era -, che unisce la performance su neve a livello freetouring tendenza freeride a camminabilità più manovrabilità in cambio d’assetto a livello touring. Hjorleifson è il forte freeskier che collabora da tempo con Dynafit, ed è stato lo sviluppatore del nuovo Titan; Barthel è il geniale inventore del primo attacchino e continua a lavorare con Dynafit sull’evoluzione del sistema di attacchi a pin.

MECCANICA RIVOLUZIONARIA - In attesa di testare la versione praticamente definitiva di Dynafit Hoji su neve, anticipiamo che si tratta di una scarpa a tre chiusure con forte supporto in ogni fase, dotata di una meccanica rivoluzionaria: lo stesso sistema di cablaggio e incastri che arma e potenzia lo scafo in fase ‘ski’ libera l’assetto per la salita in una sola manovra, facilmente accessibile anche con i guanti e senza dover trafficare con la ghetta dei pantaloni. Al momento gli Hoji presentano un last di 103 millimetri abbondanti, spazioso quanto basata per piedoni USA / scandinavi, oppure per scarpette molto strutturate. Hoji adotterà la stessa punta della famiglia TLT, lo Speed Nose senza becco sporgente, che rende agile la camminata spostando il fulcro di rotazione sempre più vicino a quello anatomico del metatarso, sotto le dita del piede. Con l’occasione Dynafit presenterà anche un nuovo rampone superleggero dal design pulitissimo, ad aggancio praticamente istantaneo, pensato appositamente per scarponi Speed Nose. Se i presupposti e lo sviluppo continueranno in questa direzione, Hoji è la via Dynafit allo scarpone crossover, in prospettiva lo scarpone ‘unico’ del futuro. Dynafit Hoji sarà una gamma di versioni per uomo e per donna, in differenti versioni progressivamente più potenti secondo i materiali adottati, dal Pebax (linea PX) al Grilamid (linea Pro).

PREVIEW - Alcuni campioni pre-serie sono già stati sciati e presentati, ma versioni sufficientemente indicative del prodotto finale verranno presentate da Dynafit solo a gennaio 2018 (questa stagione nei dintorni di Garmisch, in Germania, e ci saremo), e con l’occasione distribuite in serie molto limitata a partire da gennaio 2018 per ottenere feedback in logica beta test. La distribuzione al pubblico è prevista per la stagione 2018-19.


Kiprun Trail MT, running no problem

Negli ultimi anni Kalenji, il marchio running dell’universo Decathlon, si è distinto per l’evoluzione qualitativa delle proposte e la ricerca di soluzioni pratiche come la maglia Evolution, ideale per correre con climi freschi, quando appena partiti fa freddo e poi la percezione di caldo aumenta e puoi areare il corpo con tanti piccoli stratagemmi, oppure la t-shirt con cardiofrequenzimetro. Soluzioni proposte a prezzi concorrenziali. Non c’è dubbio però che l’immagine di un marchio running a 360 gradi e la reputazione la fanno le scarpe. Se nel running e nell’atletica il brand del colosso francese della distribuzione è ormai ampiamente diffuso e utilizzato da diversi atleti di livello (secondo le indagini di mercato interne Kalenji in Italia avrebbe una quota di mercato del 17% nel jogging/road running), il trail è una scoperta più recente (quota di mercato italiana stimata: 4%) nella quale però Kalenji crede molto. Per rimanere nel mondo nei numeri, il trail pesa per lo 0,3% sul fatturato di Decathlon Italia all’interno di un totale del 7% del segmento running.

KIPRUN TRAIL MT - Il top di gamma tra le scarpe da trail è Kiprun Trail MT, disponibile in versione maschile e femminile. Abbiamo avuto la possibilità di provarla ieri, insieme alle novità abbigliamento. Non sono sicuramente tra le scarpe più minimaliste, con una suola artigliata fin sul bordo e ‘cattiva’, chiodata 5 mm regolari, e un drop importante, di 10 millimetri. Le forme sono belle ampie e il peso dichiarato di 360 grammi, che è tra i più elevati della categoria. Questi sono i dati dichiarati e le prime sensazioni alla vista. Poi le metti, inizi a correre su un terreno moderatamente tecnico come quello di Montevecchia, in Brianza, disseminato però di insidiose foglie umide e fastidiosi sassi e ciottoli e sembrano scarpe molto diverse. Sono subito comode, leggere al piede nonostante il peso. Aiutano falcate tranquille e più veloci. C’è un mix equilibrato tra la rigidità della suola, che sostiene bene e filtra efficacemente le asperità dei terreni sassosi, e il cushioning graduale dell’intersuola. Il segreto, secondo quanto dichiarato dalla casa, è l’anello K-Ring, una piccola ciambella sotto il tallone. Non sappiamo se sia questo il motivo, ma sembra davvero di camminare su delle nuvolette. Davanti c’è spazio anche per le distanze ultra che gonfiano i piedi, però la conchiglia blocca bene il piede e il bumper in punta protegge nonostante una tomaia in rete leggera e (nel caldo di ottobre) fresca. Il piede ha agio ma, a differenza di altre scarpe dalla tomaia soft e le forme ampie, non balla fastidiosamente in discesa. La suola non ha mostrato incertezze su foglie, sottobosco e pietre asciutte e anche qualche chilometro di asfalto non è fastidioso, il drop non è invasivo. Il tallone oversize aiuta negli atterraggi. L’allacciatura è tradizionale e c’è un alloggiamento per riporre le stringhe ed evitare che si impiglino nel rovi. La stringatura fa il suo lavoro, anche se la struttura soffice può dare qualche fastidio se ben stretta su piedi con collo sensibile. Sono scarpe no problem, per arrivare in fondo al trail, che possono riservare sorprese anche a chi ha già macinato chilometri off-road. Da valutare naturalmente usura e grip su terreni più impegnativi. Non le abbiamo infatti provate su roccia bagnata e su fango, ma la suola sembra ben disegnata in funzione autopluenza. Kalenji Kiprun Trail MT è disponibile in una colorazione maschile e una femminile e costa 79,90 euro.

ABBIGLIAMENTO - I pant Baggy a compressione, per lui, puntano su un effetto contenimento abbastanza accentuato che all’inizio ad alcuni può sembrare anche troppo marcato e sono disponibili in tante varianti in base all’altezza. Dopo qualche passo il contenimento è piacevole soprattutto quando si inizia a sentire la stanchezza. Il tessuto del pantaloncino e del gambale sono piacevolmente leggeri. Una grande tasca frontale (per flask da 250 ml) con zip interna e un’altra per flask da 250 ml dietro, sempre con zip interna per riporre altro. Accanto al tascone posteriore due tasche a rete per i gel. La vestibilità a livello del cavallo è ben studiata. La maglia da trail a maniche lunghe ha inserti in rete laterali e sotto manica. Due taschini sul retro, ai lati, sono comodi per i gel. Completa il set il gilet antivento, leggero e con schiena in rete per una migliore traspirazione. Quando non serve, si ripiega in una tasca e può essere portato in mano o sul braccio grazie a un elastico. C’è una tasca Napoleone sul petto e tascone dietro con zip, per il cappello, i guanti o il manicotto. Non manca il collo alto e l’inserto rifrangente. Il gilet costa 19,99 euro, la maglia lo stesso prezzo e il pant 34.99.

ACCESSORI TRAIL - Non mancano la lampada frontale Run Light 250 (lumen) dal peso di 162 grammi, cintura e diversi zaini. La lampada è utilizzabile con un kit cintura toracica (con inserti riflettenti) e il fascio è orientabile verso il basso. Il corpo batteria (ricaricabile, autonomia massima a 250 lumen di 2,5 ore dichiarate) da posizionare sulla schiena ha tre led rossi lampeggianti per essere visti. La cintura permette di trasportare due borracce rigide (come il fondo della sede dove vengono riposte) da 250 ml e dispone di una grande tasca. È risultata molto aderente e perfettamente stabile, anche con le borracce piene. Il gilet vest da 5 litri e lo zaino da 14, anche in versione femminile, completano l’offerta trail. La cintura costa 17,99 euro, gli zaini/gilet 24,99 e la frontale 39,99 euro (esiste anche un modello entry price con batterie usa e getta e 100 lumen a 19,99 euro).


Jonathan Wyatt entra nel team La Sportiva

Sei volte campione mondiale di corsa in montagna, due presenze alle Olimpiadi per i 5000 metri su pista e come maratoneta (rispettivamente ad Atlanta 1996 ed Atene 2004): basterebbero questi numeri ad introdurre Jonathan Wyatt, corridore neozelandese, ma italiano d’adozione e con il cuore ormai radicato nelle Dolomiti, proprio in Valle di Fiemme, sede de La Sportiva. Runner, maratoneta e grande appassionato di corsa a 360°, Jonathan nel corso della sua lunga e vincente carriera ha avuto modo di sperimentare praticamente tutte le tipologie di corsa: dalla pista allo sterrato passando per strada e colline, con una particolare predisposizione come recita il suo palmares, per i terreni off-road e per la corsa in montagna, disciplina che lo vede ora impegnato anche nel ruolo di presidente della World Mountain Running Association.
Sposato con la fondista e runner trentina Antonella Confortola, Jonathan è impegnato full time e sette giorni su sette nel portare avanti progetti con un unico comune denominatore: la corsa. Competizioni, allenamenti, attività come personal trainer, consulente per grandi aziende della calzatura e ora ufficialmente al lavoro con il team R&D La Sportiva sullo sviluppo prodotti da trail running per l’azienda ‘di casa’. Una scelta quasi naturale per chi si muove da sempre nel mondo del trail running e sui sentieri della Val di Fiemme e che rappresenta per Jonathan una nuova intrigante sfida. «Questa collaborazione ci permette di avvalerci dell’esperienza di uno dei top atleti a livello mondiale nelle corse off-road nello sviluppo di nuovi prodotti ancor più mirati alle singole discipline del mountain running quali sky, vertical e trail running. – spiega Matteo Jellici, footwear R&D manager – Jonathan Wyatt è un forte valore aggiunto per il nostro team di sviluppo grazie alle sue note capacità di tester prodotto e di ascolto delle esigenze degli utilizzatori finali. Il suo contributo sarà fondamentale anche come supporto al trade marketing, data la sua comprovata esperienza nell’organizzazione di clinics di prodotto e di supporto alla vendita».
«Ho sempre seguito con interesse lo sviluppo della linea mountain running de La Sportiva, - afferma Jonathan - un’azienda che in pochi anni ha ampliato la gamma prodotti con modelli sempre più specifici per le diverse discipline e che ha un’idea di sviluppo ed innovazione molto chiara. Qui le idee corrono molto velocemente e c’è la possibilità di sperimentare continuamente nuove soluzioni: il team di lavoro è molto unito e compatto e con una capacità di ascolto delle esigenze degli utilizzatori fuori dal comune. La Sportiva ha portato nel mondo della corsa tutte le sue conoscenze derivanti dal know how maturato in 90 anni di leadership sulle calzature da montagna ottenendo prodotti performanti su qualsiasi tipo di terreno, protettivi e duraturi, io cercherò di aggiungere a tutto questo l’esperienza maturata sul campo in prima persona, cercando di proporre soluzioni per un pubblico sempre più ampio di trail runners».
Oltre a collaborare con il team R&D e marketing dell’azienda, Jonathan sarà anche in prima linea con gli atleti del La Sportiva Mountain Running Team affiancandoli nella raccolta di feedback, suggerimenti e spunti per il miglioramento continuo. «Qui ogni modello viene davvero sviluppato seguendo le indicazioni degli atleti – conclude Jonathan – si parla e ci si confronta quotidianamente con un forte senso di appartenenza. Il che rende il mio lavoro davvero speciale».


Campagna preventiva di richiamo per Procline

In un comunicato trasmesso oggi da Arc’teryx l’azienda informa che ha avviato una campagna di richiamo gratuito di tutti gli scarponi Procline del 2016 per ovviare a un piccolo inconveniente. Ecco il testo della comunicazione ufficiale:

Arc’teryx Equipment, in cooperazione con Health Canada e US Consumer Product Safety Commission ha avviato una campagna di richiamo gratuito di tutti gli scarponi Procline del 2016, sia da uomo che da donna, a causa di possibili problemi di sicurezza dell’axis pin, che mantiene in sede lo spoiler e il gambetto. Il richiamo riguarda tutti i 6 modelli Procline prodotti tra il primo novembre 2015 e il 31 marzo 2017. In un piccolissimo numero di scarponi l’axis pin è uscito dal suo alloggiamento durante l’utilizzo e per questo abbiamo deciso di avviare la campagna di ritiro per riparare il pin e permettere allo scarpone di funzionare come da progetto. Non sono stati segnalati incidenti, tuttavia nell’interesse della sicurezza del consumatore, Arc-teryx chiede che gli utilizzatori smettano immefiatamente di usare lo scarpone e lo spediscano seguendo la procedura a questo link: recall.arcteryx.com

Innovazione e qualità sono le fondamenta del nostro brand e della nostra cultura. Arc’teryx è sinceramente dispiaciuta per gli inconvenienti che questo problema ha causato e ribadisce che in 25 anni di creazione di attrezzatura da montagna ha sempre messo al primo posto e continua a farlo la creazione di prodotti che permettano di muoversi sicuri tra le montagne.

Per avviare la procedure di richiamo bisogna andare al link recall.arcteryx.com e seguire le istruzioni on-line. Si verrà contattati dal servizio customer service che fornirà un’etichetta prepagata per la spedizione. Tutta l’operazione è gratuita


Anteprima estate 2018

Scarponcini da trekking termoformabili, running shoes ultraleggere grazie a battistrada sottilissimi e con intersuole eterne, scarpe multisport valide anche in città, robot che costruiscono una calzatura in pochi minuti. L’estate 2018 porterà alcuni cambiamenti probabilmente senza ritorno. Su Skialper 113 di agosto-settembre, un ampio reportage con tutte le novità presentate alla fiera Outdoor di Friedrichshafen.

TREND - Sono cinque le tendenze che emergono in modo netto guardando al 2018. La prima voce è multisport: scarpe adatte per più attività outdoor, dall’hiking alla mountain bike e al parapendio. Salewa, Adidas, Salomon, per citare solo alcuni marchi, sono sul pezzo. Poi Taylor made: prodotti su misura per il proprio piede, come la nuova scarpa da trekking Tecnica Forge. Un’altra tendenza riguarda i più piccoli: sempre di più i prodotti per i bambini, tutti hanno in catalogo le scarpe (bella la serie La Sportiva con sticker per personalizzare i prodotti), ora arriva anche la lampada frontale Petzl per i baby outdoor. L’imperativo nelle scarpe è la leggerezza. Qualche esempio? la tecnologia Litebase di Vibram e quella Fiber Lite di Michelin per le suole, il modello VK di La Sportiva, da meno di 200 grammi, la nuova Spin RS di Scarpa che pesa solo 15 grammi in più della più prestazionale (e minimalista) Spin. Infine, last but not least, ci sarà sempre più spazio per la tecnologia ibrida, con giacche con le parti più soggette a sudore e perdita di calore in materiali isolanti e traspiranti, come Polartec Alpha. Sono prodotti che ormai quasi tutti i marchi hanno in catalogo.

QUALCHE ANTICIPAZIONE - Dopo la prima scarpa da trail - che è anche un po’ un modello da avvicinamento -, ecco il primo ‘vero’ modello per la corsa in natura di Arc’teryx, Norvan LD: 310 grammi nella numerazione maschile, drop 9. Unika e VK sono le due principali novità La Sportiva nel trail. La prima è un modello da distanze lunghe-ultra dai presupposti rivoluzionari perché utilizza un’intersuola in poliuretano che, a differenza dell’EVA, mantiene inalterate nel tempo le caratteristiche elastiche originali. Peso record per la VK, la nuova scarpa vertical progettata con la collaborazione di Urban Zemmer: 190 gr e drop 4 mm. Meindl ha presentato la nuova Tremalzo, scarpa da hiking con fodera Gore-tex, suola Vibram e un peso di soli 410 grammi. Montura amplia la già vasta collezione approach con Dual Trek che si inserisce nella nouvelle vague delle scarpe da avvicinamento mid cut versatili, indicata non solo per avvicinamento ma anche per speed hiking. Salomon, a solo un anno dall’arrivo di S/Lab Sense Ultra, annuncia la versione 2, studiata insieme a François d’Haene: drop 8 mm e peso 300 gr. Multifunction è la nuova parola d’ordine in ambito hiking, con scarpe pensate per camminare, qualche passo di corsa, bici, parapendio e mille altre attività, come Outhpath Pro GTX. Il 2018 di Scarpa, oltre che l’anno delle 80 candeline, sarà una stagione di grandi novità. L’azienda di Asolo, dopo avere lanciato in questa stagione Ribelle Tech OD (Selection della nostra Outdoor Guide, in vendita dall’autunno a 429 euro), ha creato una intera famiglia Ribelle, con il nuovo Ribelle S OD (440 gr) che è un modello molto speed, per alpinisti evoluti, ma anche il più conformista Ribelle OD (695 gr) e Ribelle Lite OD (650 gr). Tutta la famiglia utilizza il laminato Outdry per l’impermeabilizzazione. lI segmento running si amplia con la Spin RS8, sorella diversa della scarpa cattiva e pluripremiata quest’anno perché ha un drop doppio (8 mm) e tanta ammortizzazione per le lunghe distanze. È difficile cambiare un prodotto di successo, ma nel 2018 Scott lancerà il nuovo modello della Kinabalu, disponibile in due versioni, Kinabalu e Kinabalu Power. La seconda ha un rinforzo esterno stabilizzante in struttura plastica all’altezza del malleolo e drop ridotto rispetto all’antenata, da 11 a 8 mm. Il peso è di 350 gr. Litebase è la parola magica di Vibram che ha presentato la nuova tecnologia che consente di ridurre lo spessore del battistrada di circa il 40-50% da 1.7 mm a 0.5 /0.9 mm a seconda della tipologia di suola. Tecnica invece proporrà dal 2018 il modello da hiking e trekking Forge, il primo a essere termoformabile, come uno scarpone da sci. Una piccola rivoluzione nel mondo outdoor. A un paio di stagioni dall’ingresso sul mercato delle suole tecniche, aumentano le scarpe da outdoor con battistrada Michelin. Oltre a Mizuno e Mammut (che è stato anche il primo marchio a utilizzare la tecnologia Fiber Lite per alleggerire la suola sulle scarpe da mountaineering), ad Outdoor c’erano anche i prodotti del marchio norvegese Viking, dello spagnolo Boreal e di Garmont, mentre Wild Country lancia sul mercato Parthian e Meshuga, le prime scarpette da climbing con la suola marchiata Bib Gourmand. Si tratta di un progetto molto impegnativo che ha richiesto diversi anni di studio e la suola viene presentata come rivoluzionaria per le doti di grip in ogni condizioni meteo e di temperatura e indeformabilità. Il futuro è iniziato e non sarà più possibile tornare indietro… e le novità sono molte di più di quelle presentate qui, tutto il resto su Skialper 113.


Ecco come nasce l'abbigliamento da outdoor

Come e quando nascono i capi di abbigliamento outdoor per correre o camminare in montagna? Come viene effettuata la scelta dei materiali? Come vengono testati? Sono domande che tutti gli utilizzatori (e testatori… perché tutti noi siamo i più importanti tester di abbigliamento funzionale) si sono posti più volte. Per dare una risposta, nel numero di agosto-settembre di Skialper pubblichiamo un interessante reportage realizzato nella sede italiana di Dynafit, Dagli atleti per gli atleti. Il primo comandamento di Dynafit è questo e si esprime perfettamente in quattro valori: velocità, leggerezza, endurance e tecnologia. Quattro obiettivi che sono al centro dello sviluppo di ogni singolo capo, dalla giacca al cappellino. Ne abbiamo parlato con Alessandro Marengo, senior designer, e Sybille Egele, product manager. «Nel momento in cui viene presentata alle fiere di settore la collezione per la stagione successiva, noi stiamo iniziando già a lavorare su quella che la seguirà» ha detto Alessandro Marengo. La tempistica segue appuntamenti fissi negli anni, con pochi margini di variabilità. Per quanto riguarda i capi estivi, a fine giugno, a breve distanza, il team presenta colori e design dei nuovi capi all’ufficio marketing. Le matrici della collezione vengono decise dal product manager anche sulla base dei primi dati di vendita della collezione precedente. Dai primi disegni ai prototipi passa circa un mese e mezzo, poi i capi vengono testati sul campo, da atleti e spesso dagli stessi dipendenti Dynafit, che sono tutti appassionati sportivi. Prima però c’è un passaggio fondamentale, quello del fitting. «Utilizziamo degli indossatori che presentano le misure antropomorfe corrette, lavoriamo con la taglia M per le donne e L per gli uomini ed è una operazione molto delicata, nella quale si passano ore a mettere e togliere spilli per correggere eventuali difetti di vestibilità» dice Sybille Egele. Questa e tante altre curiosità nell’articolo su Skialper di agosto-settembre.


Presentato La Sportiva Outdoor Paradise

Il primo parco per le attivita' outdoor sorgera' a Passo Rolle

È stata presentata ieri nella sede di Confindustria di Trento La Sportiva Outdoor Paradise. È questo il nome del progetto di riqualificazione turistica ìdel Passo Rolle e partirà con l’acquisto delle quote societarie della Sitr da parte de La Sportiva. Il progetto si basa su un cambio di prospettiva radicale per il turismo di montagna: un’area tradizionalmente vocata allo sci alpino, sarà riportata al naturale, attraverso lo smantellamento degli impianti e la riqualificazione delle strutture presenti, per soddisfare nuovi target di appassionati della natura e della vita attiva all’aria aperta, alla ricerca di benessere, sostenibilità, sicurezza e semplicità. Con lo scialpinismo al primo posto. L’operazione, per la quale sono stai già fatti dei colloqui informali con le autorità politiche e del Parco Naturale Paneveggio/Pale di San Martino, partirà ufficialmente oggi con i primi passi formali presso tutti gli attori coinvolti e già entro la settimana si dovrebbe chiudere la cessione delle quote e relativi debiti (per un totale di circa 700.000 euro) della Sitr, che gestisce alcuni impianti e concessioni al Passo. L'operazione prevede investimenti per circa 2,5-3 milioni di euro e l'obiettivo è di realizzare i lavori nel 2018 per essere pronti nel 2018.

IL PROGETTO - La visione di Delladio, supportato nella proposta dallo Studio Gabrielli & Partner di Davide Gabrielli, è la creazione di un vero e proprio paradiso per l’outdoor dove le persone possano scaricarsi dallo stress quotidiano e ricaricarsi attraverso le bellezze naturali di uno dei luoghi più iconici delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità. Un luogo perfetto per rappresentare e comunicare l’immagine La Sportiva nel mondo, uno spazio che renderà esperienza concreta i valori ed i prodotti dell’azienda di Ziano. «Per noi non vuole essere un’operazione speculativa, ma esclusivamente una grande ed importante iniziativa di marketing, per raccontare ancora meglio i valori della nostra azienda che guarda caso partono proprio da queste montagne» ha detto Delladio.

TURISMO SOSTENIBILE - La proposta turistica sarà molto variegata e si articolerà in percorsi emozionali che coinvolgeranno mente e corpo a partire dal centro nevralgico rappresentato da un grande rifugio dal quale si snoderanno le diverse attività sportive, ludiche ed educative, assistite ed in massima sicurezza e che consentirà di garantire una serie di servizi legati alla ristorazione e al relax, ma anche di ospitare meeting aziendali, eventi, test prodotti, educational e fungere da centro di allenamento per atleti in alta quota. Il progetto è caratterizzato da un’offerta di ospitalità unica ed esclusiva: saranno infatti realizzati 5/6 alloggi all’avanguardia che si distingueranno per location, design e fruibilità: casa sull’albero, camera in quota con tetto trasparente, Igloo in ghiaccio abitabile, riconversione delle strutture industriali esistenti) con l’ottica di integrare ancor di più uomo e natura. La possibilità di praticare tutte le discipline dell’outdoor sia in estate che in inverno quali trail running, ciaspole, trekking, nordic walking, bike, sled dog, arrampicata, sci alpinismo, attività di avvicinamento allo sport per i più piccoli, ma anche parapendio, orienteering, passeggiate a cavallo e camminate in totale immersione con la natura ed in completa sicurezza, sarà di forte attrattiva per turisti di tutto il mondo che da sempre guardano alle Dolomiti come località outoor per eccellenza, e si sposa perfettamente con la filosofia aziendale de La Sportiva che attraverso le sue collezioni mountain, climbing, mountain running, hiking e skialp, offre oggi tutto il necessario all’appassionato per vivere la montagna a 360 gradi. La Sportiva Outdoor Paradise prevede anche un’area giochi dedicata alle nuove generazioni con particolare attenzione all’avvicinamento alle pratiche sportive attraverso percorsi motori, laboratori, giochi dinamici, creativi e di socializzazione.
«È un progetto ambizioso che ribalta i paradigmi del turismo di montagna normalmente incentrati sulla presenza di impianti a fune, affiancandosi all’offerta turistica attuale per un approccio sostenibile e in grado di trasferire veramente i valori fondanti del nostro territorio. È una grande opportunità di visibilità e di marketing a livello internazionale per il Trentino tutto, in particolare per il Primiero, opportunità che va sviluppata e comunicata in modo deciso e convinto per dare risposta alle nuove richieste del mercato turistico» ha aggiunto Delladio.


Scarpa, nel 2018 rivisitati tutti i segmenti

Nel Mountain nasce la famiglia Ribelle

Tante novità per l’estate 2018 da Scarpa, che saranno presentate alla fiera Outdoor di Friedrichshafen da domenica prossima. Ogni segmento è stato completamente rivisitato, sono stati sostituiti diversi modelli. Un cambio di prospettiva che ha visto coinvolto tutto il team R&D di Scarpa.

MOUNTAIN - A partire dal rivoluzionario e pluripremiato Ribelle Tech OD presentato la scorsa stagione, Scarpa dà vita a un’intera nuova famiglia Ribelle. Con caratteristiche tecniche diversificate per accontentare gli appassionati più esigenti, la collezione Ribelle offre a tutti la rivoluzionaria forma curva della suola, tanto amata dalla nuova generazione di alpinisti che amano la camminata veloce stile alpino.

TRAIL - Il segmento Trail, che da oggi comprende il Trekking, il Backpacking e l’Hiking, è stato completamente rivisitato per offrire una collezione nuova. Forme diverse tra loro che soddisfano ogni tipologia di calzata, utilizzo di nuovi materiali per migliorare il comfort e design innovativo rendono la nuova serie Kailash e la collezione ZG - entrambe presentate in tre diversi modelli - l’offerta di punta del mondo della camminata in montagna. La collezione Hiking, invece, continua a crescere e spingere sempre più verso un approccio veloce e dinamico dell’escursionismo su terreni poco impegnativi e facili, affiancando al vincente Hydrogen con tecnologia Gore-Tex Surround, il nuovo modello Hike della Mojito, caratterizzato dal design moderno, fresco e accattivante.

APPROACH - Mescalito è il nome che da oggi segna l’apertura di un nuovo modo di concepire l’approach ed è nata per per le nuove generazioni di climber che ricercano leggerezza, cushioning e versatilità.

ALPINE RUNNING -
L’intera collezione Alpine Running evolve e si sviluppa. Piccoli ma importanti cambiamenti che migliorano i modelli già di grande successo di questa linea che introduce importanti novità tecnologiche come la tecnologia Litebase di Vibram e altre soluzioni che saranno svelate durante la fiera.

LIFESTYLE  - Una collezione che non smette mai di riservare sorprese. Nuovi modelli pronti a diventare da subito dei best seller. Due nomi su tutti: Highball e Mojito Knit. Ideati per tutti gli appassionati di outdoor che non vogliono rinunciare a sentirsi sportivi anche durante la vita di tutti i giorni.

KIDS - segmento 100% dedicato ai giovanissimi appassionati di attività all’aria aperta o che desiderano una scarpa sportiva, comoda e decisamente cool per la scuola o per le gite con la famiglia.


Due nuovi Salewa Store

I Punti vendita sono all'Orio Center di Bergamo e a Padova

Il brand altoatesino di abbigliamento e materiale tecnico per la montagna prosegue la propria strategia di sviluppo retail con due nuovi store in località strategiche per gli appassionati italiani di alpinismo. Le aperture dei due nuovi negozi di Orio al Serio e Padova, da fine maggio ampliano la presenza europea del retail Salewa a un totale di 48 punti vendita monomarca, di cui la metà in Italia.

BERGAMO - Lo store Salewa all’interno del centro commerciale Orio Center, a pochi chilometri da Bergamo, è posizionato al primo dei due nuovi piani della struttura, dove troveranno posto 80 negozi, diversi ristoranti e un Multiplex da 14 sale per un totale di 2.400 posti. «Con il nuovo store di Orio al Serio potremo offrire un servizio competente alla comunità degli appassionati di montagna di Bergamo e delle Alpi Bergamasche. Una realtà di rilievo nazionale e internazionale da cui sono arrivati alpinisti di altissimo livello e che vanta, come numero di iscritti, una delle più importanti sezioni del CAI a livello nazionale» spiega Gianluca Coneglian, General Manager Retail del gruppo Salewa-Oberalp. Il negozio di Orio al Serio, a gestione diretta, ha una superficie di netta di vendita di 152 metri quadrati, dove sarà possibile trovare, oltre ai prodotti Salewa, anche una selezione del marchio Dynafit.

PADOVA - Il nuovo Salewa store di Padova è in Corso Garibaldi 20, una location prestigiosa e di grande visibilità all’ingresso del centro storico, nella ex sede della Mercedes-Benz: «Questa seconda apertura nell’area del triveneto è complementare a quella dello scorso inverno a Cortina  - continua Gianluca Coneglian - ma soprattutto, come già avvenuto a Milano, il negozio di Padova ci permetterà di servire con competenza ed efficacia quel pubblico tecnico di alpinisti e appassionati di montagna che arrivano dai centri urbani».
Il negozio di Padova, anch’esso a gestione diretta, conta su una superficie di 116 metri quadri e quattro vetrine oltre l’ingresso, dove troveranno posto, oltre ai prodotti Salewa, anche quelli del marchio Dynafit.