Lunarally, 200 team corrono con la nuova formula

Vincono Cappelletti-Martini e Moraschinelli-Moraschetti

Si è disputata ieri sera al passo del Tonale la ventesima edizione del Lunarally, classicissima gara notturna che dal Passo sale per le piste e alla stazione di monte prosegue su terreno di montagna fino alla cima del Tonale occidentale  (2694 m).
Il Lunarally quest'anno si correva su 811metri di dislivello distribuiti su due salite, più una breve discesa fuori pista in neve crostosa, con arrivo a monte della seggiovia Bleis.

Particolarità storica di questa gara è la presenza di tanti amatori, per i quali è occasione per passare una serata in compagnia sugli sci e sotto la luna: ben 200 le coppie presenti con la nuova formula, mentre negli scorsi anni la più semplice gara individuale arrivava a totalizzare 900 concorrenti.  

Hanno vinto Cappelletti-Martini con oltre 1' di margine su Facchinelli-Zulian e altri 15" su Bazzana-Pedrini. Tra le donne Moraschinelli- Moraschetti hanno prevalso di misura su Buzzoni-Tiraboschi. Più staccate Martinazzoli-Franzini. Classifiche complete online sul calendario interattivo.


Al via il secondo giorno della Pierra Menta 2013

Si parte con cielo sereno e temperatura mite

Oggi William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud potrebbero già permettersi di correre gestendo il loro vantaggio su Matteo Eydallin e Damiano Lenzi. E non c'è condizione migliore per accumularne altro, gareggiando con maggior tranquillità e non essendo costretti a prendersi rischi.
Ma quasi certamente attaccheranno ancora, se non altro perché Bon Mardion corre in casa, letteralmente, e vuole assolutamente vincere la Pierra Menta.
Intanto Reichegger e Holzknecht, detentori del trofeo 2012, osservano da circa 1' di distacco pronti a cogliere le opportunità.  

La notte è trascorsa in gran parte sotto un cielo parzialmente coperto, che ha consentito rigelo nel fondovalle tra 1000 e 1200 metri solo nelle ultime ore. A questo punto in molti nel gruppo preferirebbero neve umida anche in alto, piuttosto che dover affrontare le croste annunciate. 
Per ora il cielo è sereno con qualche velatura e la temperatura attorno allo zero. Le previsioni meteo sono per un aumento della nuvolosità.
L'arrivo dei primi è atteso entro le 10.00


Pierra Menta 2013 terza tappa. In tremila sul percorso

Grand Mont solo fino all'anticima. Inizia la Pierra Menta Jeunes

Questa sera l'arrivo dei giovani per la Pierra Menta Jeunes ha saturato il salone dei briefing.  Si sfideranno in team per i prossimi due giorni, seguendo parzialmente  il tracciato dei Senior.  

I PERCORSI -
La loro gara di domani sommerà circa 1300 metri positivi su due salite, mentre i Senior affronteranno 2625 metri su quattro salite. Per loro ci sarà anche un interessante tratto ripido sulla seconda salita, che prevede 80 inversioni consecutive e ravvicinate.  La terza salita porterà sull'anticima del Grand Mont a 2651 metri, quota più alta della tappa. La cima vera e propria verrà evitata per la troppa neve che carica i pendii, e per domani è dichiarato rischio 3-marcato.

IL TROFEO STEPHANE BROSSE - La prima squadra che transiterà per questo punto vincerà il trofeo dedicato a Stephane Brosse, l'indimenticato protagonista della Pierra Menta con due vittorie, due secondi e due terzi posti, scomparso nel 2012 sull'Aiguille d'Argentiere.  Sono comunque previste le 3000 persone del pubblico che accorrono come sempre a festeggiare il sabato della Pierra Menta e che daranno vita all'happening di montagna più famoso al mondo. 

Partenza alle 7.00 dalla solita località per i Senior e alle 8.30 per Junior e Cadetti da 1650 metri circa.   

Previsione meteo per la durata della gara: in prevalenza nuvoloso, assenza di precipitazioni, temperature molto miti: +7°C a 1500 metri e vento di favonio.   


Il secondo decisivo giorno di Pierra Menta

L'alta classifica si cristallizza. Roux e Miro' fanno il vuoto.

E' vero che la Pierra Menta è una gara aperta fino all'ultimo, ma è vero anche che il secondo giorno è effettivamente stato quello della verità. Almeno per la testa della classifica, dove viaggiano team che molto difficilmente saltano facendo il botto e capovolgendo il ranking per una crisi.  

Non che avessero bisogno di certe conferme, ma le squadre successive al team Bon Mardion - Jacquemoud hanno capito subito che anche oggi la lotta sarebbe stata per i gradini dal secondo in poi. 
Dar battaglia per tenere quei due almeno per un po', si rischia di pagarla cara in seguito. Come giustamente ha sintetizzato Matteo Eydallin «sarebbe come se l'Italia dichiarasse guerra agli USA».
Come sia finita l'ultima volta, si sa.  

LA GARA UOMINI DEL SECONDO GIORNO -
Così  il gruppo ha viaggiato compatto fino alla salita più lunga, al Couvercle ('cima Coppi' di giornata), lasciando sfogare la furia dei due francesi. Di BonMardion specialmente, che anche oggi ha confermato un plus di resistenza e potenza anche rispetto al suo standard. Significativo il chilometro di corsa in salita su asfalto, sul quale i suoi 80 kg x 180 cm stavano sempre dieci metri davanti a tutti. E alla fine della tappa condotta sempre in fuga il vantaggio del team francese in classifica generale è raddoppiato, superando i 7'.

Nella Pierra Menta degli altri, Eydallin e Lenzi hanno aumentato i giri nella seconda parte, superando Holzknecht-Reichegger e poi staccandoli di circa 1' 30"  nelle ultime fasi di gara. Holzknecht è molto brillante in questi giorni e sembra avere superato il recente periodo opaco. O forse è quel meccanismo per il quale le piccole differenze all'interno del team si amplificano in proporzione geometrica per ciascuno dei due, perchè alla fine il cronometro dice che anche Reichegger sta andando bene.
I francesi Gachet-Perrier hanno fatto una bella gara e agguantato il quarto posto proprio nelle ultime fasi, ma sono rimasti a 4' dal podio di oggi. Così gli elvetici Ecoeur-Anthamatten conservano ancora il quarto posto in classifica generale pur avendo occupato la quinta piazza oggi. 

Bellissima tappa per Trento-Beccari. Il loro sesto posto odierno, ottenuto in progressione sulla distanza, non li fa avanzare in classifica generale ma li mantiene nella zona alta con la relativa ottava piazza. Dopo di loro c'è un buco nero profondo oltre 15'.
Un altro italiano molto tonico in questi giorni è Michele Boscacci, che nel famoso km su asfalto tallonava Bon Mardion, e anche ieri saliva forte. Oggi con Robert Antonioli un po' stanco hanno limitato bene i danni rispetto a Gachet-Perrier, ma soprattutto hanno messo nel mirino Galizzi-Lanfranchi. Quest'ultimo ha pagato la sua 'crisi del secondo giorno di Pierra' e i postumi di una botta subita ieri in discesa.  

IL GRUPPO -
Oggi arrivavano al traguardo facce soddisfatte ma molto meno euforiche di ieri. La neve variabile in discesa ha moltiplicato l'impegno di una tappa davvero molto lunga, se si considera che è stata vinta in 3h 00' 03" …da due marziani.   

LA SOLITARIA GARA DELLE DONNE -
In magnifico isolamento dalle concorrenti più dirette prosegue regolare con 30' totali di margine la marcia di Laetitia Roux e Mireia Mirò. Anche e soprattutto per loro, come per Bonma-Jacquemoud, vale il principio che se partono, vincono. Di questo passo i distacchi si misureranno con il calendario.
Quasi 20' alle loro spalle le elvetiche GexFabry-Maude hanno battuto oggi di due minuti Nicolini-Mollaret, che però conservano il secondo posto in classifica generale con quasi 1' di margine.  

MARTINELLI-PEDRANZINI OUT
- Bernier-Smiley hanno rafforzato il loro quarto posto, anche perché è già finita l'avventura di Roberta Pedranzini: dopo la tappa di ieri, le conseguenze per la schiena ancora convalescente le hanno sconsigliato di ripartire per una nuova serie di discese traumatiche. Decisione presa subito dopo la gara, per evitare danni peggiori.
Con Pedranzini-Martinelli out, passano in quinta posizione le altre valtellinesi Rossi-Besseghini, comunque in crescita dopo una prima tappa condizionata da un forte raffreddamento di Raffaella.  


Pierra Menta 2013, il racconto del primo giorno

Le gare dei protagonisti nel mare di neve che sommerge Areches

Alla fine le temute croste sono state ammorbidite da un po' di neve nuova caduta nella notte e da un bel sole primaverile. Ma la quantità di neve sulle montagne del Beaufortain è impressionante, così come le decine di esplosioni dei Gazex con cui i francesi cercano di bonificare i pendìi sopra gli impianti di risalita e sui percorsi di gara previsti nei prossimi giorni. 
E sopra i 1500 metri si scia in neve soffice profonda: linee freeride quasi straight-down per tutti, oggi le discese non sono state un problema neppure per il gruppo. Anche a fine classifica bastava uscire qualche metro dalle tracce per trovarsi la linea pulita.  

E' stata comunque una gara dura. Quadrupla traccia 'di montagna', che saliva secca per insinuarsi nelle radure tra gli alberi, e sopra il bosco tanta neve soffice ad assorbire la spinta.  

LA GARA UOMINI -
Partenza sprint come sempre, nonostante i circa 10000 metri che aspettano i concorrenti in questi quattro giorni. E si è ripetuto lo schema di tutta questa stagione: i soliti Jacquemoud e Bon Mardion a dettare la gara, e poi una scia azzurra in caccia. Caccia alle lepri che è rimasta aperta nelle prime fasi, diciamo per tutta la prima salita vera. Ma già su quella lunga da 1000 metri è emerso un dato nuovo, e cioè che Bon Mardion oggi per la prima volta teneva molto meglio del solito il passo di Jacquemoud in salita, anche a fine gara. A tratti quasi pestandogli le code…e Mathéo volava sulla neve, letteralmente. Per cui si è azzerato l'unico limite parziale che fino a ieri permetteva agli altri - leggasi: gli azzurri di turno - di tenerli nel mirino e cogliere le occasioni. Intanto alle spalle dei due francesi si alternavano Holzknecht-Reichegger e poi Eydallin-Lenzi, seguiti da Lanfranchi-Galizzi con quest'ultimo che sta allungando indefinitamente il suo stato di grazia. 

Sull'ultima salita alta Eydallin spingeva in forcing a tutta, con Lenzi che saliva forte a pochi metri, ma i due 'Bleus' erano transitati da oltre 3'…
Bel finale di gara anche per i due elvetici Ecoeur e Anthamatten, che hanno strappato il quarto posto in rimonta a Lanfranchi-Galizzi, distanziandoli di un minuto al traguardo. Subito dopo transitavano sempre Michele Boscacci (molto tonico) e Robert Antonioli, sollevati di peso dal tifo valtellinese che ha colonizzato le montagne sopra Arēches.

La classifica è abbastanza regolare fino all'ottava piazza occupata da Trento-Beccari preceduti da Gachet-Perrier, anche se ormai si tratta di 14' di gap dai vincitori. Poi ricomincia oltre 4' dopo, con Pinsach-Favre, Viret-Gardet e via via le avanguardie di qualità del gruppo.

Al 22. posto bisogna assolutamente segnalare una coppia che sarebbe da 'Libro Cuore' se non fosse che, appunto, piazzarsi così in una tappa della Pierra è un affare molto serio: il Master del 1960 Franz Nicolini è in corsa insieme al figlio Federico, Junior del 1994.  

LA PIERRA MENTA DELLE DONNE -
Laetitia Roux e Mireia Mirò hanno ammazzato la gara, come previsto. Mai in affanno, hanno staccato di oltre 9' l'inedito team Mollaret-Nicolini, che si sono scoperte abbastanza equilibrate nelle prestazioni.
Nessun duello ravvicinato per i gradini del podio neanche dopo, con le elvetiche Maude e Gex-Fabry a quasi 4' ulteriori.
Appena ai piedi del podio le francesi Bernier e Smiley precedono di soli 1' 30" il resuscitato super-team Martinelli-Pedranzini, che ha nuovamente dato lezione su come si corre in squadra per ottenere il 200%. Roberta era rientrante dopo mesi di convalescenza e praticamente a zero di preparazione. Per lei prima parte prudentissima -ha gareggiato con un tutore per non sollecitare troppo il tratto vertebrale interessato- e poi sempre in crescendo fino a mettere in difficoltà la sua compagna Francesca.
Mica male, per una che è partita senza sapere se ne aveva abbastanza per concludere la tappa!   


Pierra Menta 2013: gia' domani il giorno della verita'?

197 team affronteranno quasi 2600 metri positivi

Venti squadre femminili e 177 maschili hanno concluso la tappa di oggi, e nessun team è stato escluso al cancello orario. Solo tre gli abbandoni per incidente tecnico o infortunio. Nessuna squalifica e poche penalità, in genere per progressione troppo distanziata.   

IL PERCORSO -
Domani il tracciato si inoltrerà nel versante Tarentaise. Partenza alle 7.00 per sei salite che totalizzeranno 2579 metri positivi.
La prima, la stessa di oggi, sarà cortissima e di lancio per sgranare il gruppo. E non mancherà la classica scalata da quasi 1000 metri uno sopra l'altro.
E' previsto uno spettacolare passaggio in attraversamento del paese di Arēches pochi minuti dopo il via. Punto più alto al Couvercle, 2290 metri.   

RIALZO TERMICO IN AGGUATO -
Forte attenzione da parte di tutti i concorrenti al briefing riguardo le previsioni meteo: forte rialzo termico in arrivo con il soleggiamento seppure parziale, dopo una notte con cielo coperto e conseguente scarso rigelo, specialmente entro il limite del bosco. Anche in questo caso il c.o. ha raccomandato massima prudenza sulla neve variabile prevista su buona parte delle discese. 
Il rischio valanghe in zona è valutato 2-debole per le prime ore del mattino; successivamente in rialzo con la temperatura.   

LA CLASSIFICA -
Per qualcuno in alta classifica sarà già il giorno della verità. Oggi si sono registrati distacchi di una certa consistenza, che se dovessero ripetersi domani potrebbero cristallizzare le posizioni. Inoltre per gli eventuali ritardatari sono previsti due cancelli orari, uno dei quali piuttosto insidioso nella seconda parte di gara.  


Parte la Pierra Menta con il bel tempo

Quasi 2400 metri e neve variabile attendono i team

Come annunciato le nuvole si sono ritirate verso le 7, lasciando qualche centimetro di neve nuova sul terreno e spazio a un bel cielo sereno. Pochi gradi sottozero alla partenza dove sta iniziando ora il warm-up dei primi concorrenti. La temperatura dell'aria dovrebbe mantenersi fino a una massima di +1°C a 2000 metri.

Mathéo Jacquemoud si è appena affacciato alla finestra della sua camera a 50 metri dalla partenza per salutare con un urlo di guerra! START alle 8.00!


Pierra Menta 2013: il primo briefing

Quest'anno tantissima neve fino a bassa quota

Davvero tanta neve quest'anno ad Arêches: il massimo è stato misurato a 2100 metri, dove si contano mediamente 280 centimetri. In partenza a 1191 siamo attorno ai due metri già abbastanza pressata da un paio di giorni di temperature miti. L'ultima perturbazione ha depositato nel fine settimana un metro e mezzo di neve in 48 ore.

CHE NEVE TROVERANNO I CONCORRENTI? - Questo ultimo strato è ancora invernale e farinoso sui versanti all'ombra,  mentre al sole è nella prima fase di trasformazione: quindi crosta non portante difficile da sciare. Il c.o. ha ripetutamente raccomandato prudenza in discesa nelle croste.
I tracciatori stanno lavorando duramente tenendo conto di un rischio valanghe 3 - forte,  diffuso su tutti i versanti.  
Nei couloir sarà strettamente obbligatorio rimanere all'interno del corridoio delimitato dalle bandierine, pena la squalifica, e molte zone saranno interdette al pubblico. Anche questi concetti sono stati molto sottolineati dal c.o.  

IL PERCORSO -
La prima tappa prevede un primo rapido scavalcamento per sgranare il gruppo con due cambi d'assetto e poi 2353 metri positivi su sei salite e altrettante discese, di cui la prima e ultima limitate a circa 100 metri.
La terza salita 'vera' totalizzerà ben 1000 metri. Due sole puntate si spingeranno oltre la linea del bosco, date le condizioni in alto. La quota massima di domani sarà la cresta di Roche Plane a 2121 metri.   

LE PREVISIONI METEO -
Per ora alle 22.00 sta nevicando a tratti. Meteo instabile ancora per la notte, in miglioramento dal primo mattino fino a cielo quasi completamente sgombro dalle nuvole. Lo zero termico durante la notte si assesterà a 900 metri, per raggiungere i  1500 metri a metà giornata. 


Cronoscalata Valtournenche sotto la neve

Il racconto dell'organizzatore, Alessandro Bich

A Valtournenche domenica sera Dennis Brunod ha vinto con margine su Mattia Roncoroni e Franco Collè. La classifica è online nel calendario interattivo, e diamo invece spazio al racconto di Alessandro Bich, che conclude con qualche annotazione interessante.
Dalla parte dell'organizzatore.
«La terza Cronoscalata Valtournenche si è svolta su di un percorso ridotto rispetto a quanto previsto e rispetto alle scorse edizioni, a causa della fitta nevicata. Gli scorsi anni il percorso era stato di 836 metri di dislivello per 4,6 chilometri di sviluppo; quest'anno gli atleti hanno persorso 750 metri di dislivello per 3.8 km. Il tracciato ha seguito la pista 1, tracciato di discesa del comprensorio per circa 350 mt di dislivello, per poi imboccare 'la stradina', ovvero quella che è la pista di scialpinismo di Valtournenche.

Il tracciato adibito alle pelli di foca sviluppa infatti circa 1000mt di dislivello, quando interamente tracciato, e circa 5 km di sviluppo. Gli atleti lo hanno percorso fino a località Salette, per poi abbandonarlo e tagliare per raggiungere direttamete l'arrivo gara, posto nei pressi dell'arrivo della telecabina.
 Qui l'area pic nic, sempre aperta e riscaldata, ha accolto i partecipanti. Quest'anno purtroppo abbiamo avuto solo 61 atleti iscritti, nonostante fosse la finale del circuito. Purtroppo la meteo è stata inclemente, con strade al limite della praticabilità e previsioni che hanno azzeccato il pessimo andamento meteorologico.
Solo tre donne senior hanno partecipato alla gara e due over 45F. Più nutrita la pattuglia maschile.
Un tocco di colore, con la partecipazione di Niccolo' Bongiorno, figlio di Mike, frequentatore della località ed appassionato, tanto da partecipare al Mezzalama, oltre che persona disponibile e simpatica.
 La gara di Valtournenche è alla sua ultima edizione; molte infatti le difficoltà affrontate, non ultima l'irraggiungibilità dello sponsor unico della manifestazione al momento del saldo delle fatture!»


Inizia la stagione delle grandi gare: Pierra Menta!

E finalmente si festeggia il rientro di Roberta Pedranzini

«Roberta non ha ancora fatto allenamenti lunghi…magari rischiamo di non finirla neppure. Ma se non fosse venuta lei, io avrei rinunciato» - Francesca Martinelli è felicissima per il rientro della sua compagna-amica storica e parte per una Pierra Menta senza l'obbligo della classifica, ma con questo bel risultato già in tasca - «Ora la sua schiena va bene, perlomeno se sottoposta a carichi normali come ha fatto finora. Bisognerà vedere in gara….certo, come rientro non è dei più graduali!»  

I quattro giorni della Pierra Menta inizieranno giovedì 21 marzo. 
Tra gli uomini i favoriti sulla carta sono William Bon Mardion-Matheo Jacquemoud. Ma non è per tifoseria che diamo almeno pari chances a Matteo Eydallin-Damiano Lenzi. Senza il peso del pronostico sono liberi di far valere le loro migliori qualità: Eydallin va forte quanto i francesi ma non sbaglia mai, Lenzi ha estro e motore per qualunque prestazione… e su quattro giorni di scialpinismo vero la gara è aperta fino all'ultima ora. Inoltre i due sono in ottima sintonia anche fuori gara, e questo conta.  
 
Gli elvetici Yannick Ecoeur-Martin Anthamatten sono altrettanto da podio sulla carta, ma va testata la capacità di resistenza sui quattro giorni.

Un'altra squadra da tuoni e fulmini è quella di Pietro Lanfranchi-Davide Galizzi: si sono testati in team a Pelvoux, i meccanismi funzionavano bene, nelle ultime gare erano in crescendo; e soprattutto sono due duri che non mollano mai, forse la dote più importante alla Pierra Menta. 

Si presentano con toni dimessi e prudenziali invece Manfred Reichegger-Lorenzo Holzknecht, un po' perché è nella loro indole, un po' perché Holzknecht da qualche tempo lamenta di non riuscire a far salire i giri del motore, e gli accertamenti in corso confermerebbero il recente passaggio di un'infezione. Ma sicuramente la loro regolarità e l'esperienza valgono un plus in classifica.

Poi c'è il team dei due Espoir da classifica generale: sicuramente Michele Boscacci e Robert Antonioli resteranno in zona podio e immediati dintorni.

Altra bella squadra d'esperienza, Denis Trento-Filippo Beccari: sicuramente verranno premiati da distanza e durata.  

Sarà molto difficile sovvertire il pronostico della Pierra Menta delle donne: Laetitia Roux-Mireia Mirò sono ambedue in forma, e messe insieme hanno anche margine da gestire.

Il rientro di Roberta Pedranzini, insieme a Francesca Martinelli, è parzialmente un'incognita anche per lei stessa, trattandosi di quattro gare lunghe di seguito, ma siamo certi che diranno la loro.

L'inedita coppia Elena Nicolini-Axelle Mollaret  sarà certamente in corsa per il podio, e le due dovrebbero essere piuttosto bilanciate tra loro nelle qualità atletiche e tecniche.

Raffaella Rossi-Laura Besseghini sono senza dubbio preparatissime per affrontare al massimo i quattro giorni di super-gare.
A questo link tutte le squadre iscritte
 
 


Dolomiti sotto le stelle: Pianezze-Mariech a Taufer

Mercoledi' sera a Vigo di Fassa il memorial 'Tito e Marco'

Ultimi appuntamenti stagionali per il calendario di 'Dolomitisottolestelle'.
Dopo la breve pausa di inizio marzo, in questi giorni l’attività è tornata a pieno ritmo con competizioni in pista e in ambiente.   

Sabato scorso la prima sfida 'post-pausa': 50 concorrenti si sono ritrovati a Pianezze (Valdobbiadene) per la decima edizione del 'Trofeo Ana Valdobbiadene Pianezze-Mariech' organizzato dallo Sci Club Valdobbiadene.
Più di 800 i metri di dislivello da percorrere, su un tracciato di tre salite e due discese fuori pista.
La vittoria è andata ad Alessandro Taufer, che con il tempo di 46.01 si è messo alle spalle Ivan Sommacal e Andrea Protti.  
Tra le donne successo di Simona Minute.  

E mercoledì torna il tradizionale appuntamento con il 'Memorial Tita e Marco' a Vigo di Fassa. Organizzata dalla Bela Ladinia e dal Socors Zenter Fassa, la diciottesima edizione del memorial riproporrà la formula della gara a coppie in notturna, con partenza in linea a Vigo (sci in mano) e salita lungo le piste fino a Ciampedie: in totale 600 metri di dislivello su 6 chilometri di sviluppo.
La partenza sarà data alle 20.


Tre Cime: Anton Palzer mette in fila tutti i Senior

Gara dura. Tra le donne successo di Francesca Martinelli

Quando si guardano le classifiche di gare internazionali in cui corre lo Junior tedesco Anton Palzer, spesso nasce spontanea la domanda: ' ...ma come si classificherebbe questo fenomenale giovane, in una gara Senior?'
Anton Palzer in persona ha messo una parola definitiva su questo argomento fantasportivo: ha vinto con margine in 1h 32' 26"  la gara assoluta al Tre Cime Ski Raid disputato ieri, mettendo in fila nientemeno che Lorenzo Holzknecht (seppure in una fase di cattiva forma fisica, che gli ha fatto tirare i remi in barca nella seconda fase di gara) a 3' 33", Ivo Zulian ad altri 1' 30", Roberto De Simone, Thomas Martini e altri nomi piuttosto ricorrenti nella zone alte delle classifiche nazionali.  

Tra le donne ha vinto agevolmente Francesca Martinelli in 1h 57' 08", su Birgit Stuffer a 4' 15", la statunitense Stevie Kremer a 7' 07", Alba De Silvestro a 9' 20" e Martina De Silvestro ad altri 35".  

Gara molto dura nonostante il dislivello inferiore ai 1500 metri positivi. Due salite lunghe e discontinue, tracciatura secca e due discese tecniche hanno messo a dura prova tutti i concorrenti.

Grande fatica ricompensata dal ritardo del previsto peggioramento meteo: una giornata fredda ma  di gran sole in uno scenario eccezionale con tantissima neve;  a detta dei concorrenti una delle gare più belle della stagione. La neve è arrivata solo nel pomeriggio, durante le premiazioni.