Petro Mamu batte Kilian a Limone
L'eritreo vince l'ultima Sky delle World Series
Petro Mamu vince la Limone Extreme, atto finale delle World Series. Lotta serrata con Kilian, ma alla fine è stato l'eritreo a tagliare per primo il traguardo con il tempo di 2h14'25". A trenta secondi piazza d'onore per Kilian (comunque sicuro del primo posto nella generale), con terzo lo svizzero David Schneider in 2h19'58" che riesce a superare Marco De Gasperi, quarto in 2h20'15". Quinta piazza per Tadei Pivk in 2h21'00", quindi Nicola Golinelli, Alexis Sevennec, Hassan Ait Chaou, Alex Nichols e Manuel Merillas a completare la top ten.
Nella classifica della Sky Series titolo a Kilian Jornet Burgada (Salomon Santiveri) con 306 punti, secondo Ionut Alin Zinca (Valetudo) a 226, terzo Zaid Ait Malek (Buff) a 224.
Maite Maiora vince la Limone Extreme rosa
Nelle World Series titolo per Stevie Kremer, terza Elisa Desco
Vittoria della Sky rosa di Limone per Maite Maiora: la spagnola ha battuto Stevie Kremer al termine di una lotta serrata su tutto il percorso. Terza posizione per Elisa Desco, con una rimonta da favola in discesa sulla campionessa vertical Laura Orguè. Quinta Victoria Wilkinson, davanti a Denisa Dragomir, Debora Cardone, Leire Aguirrezabala, Martina Valmassoi e Tessa Hill.
Posizioni invertite nella generale: Stevie Kremer (Salomon) vince il titolo Sky con 306 punti, precedendo Maite Maiora (La Sportiva) a 276, con bronzo per Elisa Desco (Scott Sports) a 270.
Kilian pigliatutto: vince anche il Vertical di Limone
Nella gara femminile a segno la francese Dewalle, titolo alla Orgue'
KIlian da record: il catalano vince ll Vertical Extreme di Limone e si aggiudica anche il titolo mondiale, facendo filotto dopo la vittorie nel circuito Sky e Ultra. Ha vinto dunque tutto quello che c'era da vincere. Nella finale si è imposto su Urban Zemmer e Marco Moletto, con il norvegese Thorbjorn Ludvigsen e Nadir Maguet ai piedi del podio.
GARA FEMMINILE - Vittoria della francese Christel Dewalle dopo un testa a testa con la spagnola Lara Orguè Vila, prima nella generale Vertical. Terza Antonella Confortola, quarta Francesca Rossi, quinta Stephanie Jimenez.
Sabato la Lake Garda Mountain Race
Dal lago alla vetta del Monte Baldo
Sabato 4 ottobre a Malcesine, alle ore 10, dalla spiaggia in località Paina, prenderà il via la terza edizione della LGMR, la Lake Garda Mountain Race, gara che porterà gli atleti ad affrontare due percorsi di sola salita: quello della 'Ultimate Running Class', lungo 12,5 km per un dislivello di oltre duemila metri e quello della 'Running Class', 9,5 km di sviluppo per 1700 metri di dislivello (su quest'ultimo itinerario si misureranno anche i partecipanti della 'Trekking class', non competitiva ed aperta agli appassionati di nordic walking e a escursionisti con o senza bastoncini).
Entrambi gli itinerari presentano lunghi tratti da percorrere nel sottobosco prima di sbucare sui prati e sulle larghe creste rocciose sommitali che conducono alla vetta del Monte Baldo. Si tratta di una competizione molto particolare in quanto consente agli appassionati di misurarsi con dislivelli 'importanti' in un contesto ambientale, vista lago, di prim'ordine, sino a Cima Pozzette (a quota 2132 metri), sulla vetta del Monte Baldo.
Dopo il pasta party a Tratto Spino, nel rifugio (dove l’organizzazione si premura di recapitare il cambio abiti degli atleti) posto all’arrivo del percorso della 'Running Class' e della prova per gli escursionisti, i runners potranno scendere a Malcesine utilizzando la funivia il cui biglietto fa parte del pacco-gara risparmiando ginocchia e caviglie.
Il record da battere, sul percorso lungo, è ancora quello stabilito dal fortissimo skyrunner de La Sportiva, Marco Facchinelli, che nel 2012 impiegò solo 1h32’03".
Numerose le partecipazioni di atleti italiani appartenenti al ranking nazionale nonché di skyrunner provenienti dal nord Europa.
Per info e iscrizioni: www.lakegardamountainrace.com
Nicola Golinelli e Alice Gaggi primi a Chiavenna
Non cadono, pero', i record del percorso
Nicola Golinelli e Alice Gaggi: sono loro i vincitori del vertical Chiavenna-Lagünc. Ma non è stata una giornata da record, complici anche le condizioni climatiche, un po' troppo umide e afose. Gara comunque sempre intensa: il lecchese Nicola Golinelli ha chiuso in 32'11" precedendo il recordman del tracciato Bernard Dematteis e Marco De Gasperi; nella prova femminile Alice Gaggi ha tagliato il traguardo in 40'26", davanti ad una convincente Michela Benzoni, con Samantha Galassi a completare il podio.
NICOLA GOLINELLI - «Mi ero preparato per battere il record di Dematteis: oggi ho fatto un tempo più alto di quanto avrei voluto, ma meglio non lamentarsi quando si vince...
Ho in programma anche Fully: non sono riuscito a iscrivermi, ma ho fatto richiesta agli organizzatori per avere una deroga. Spero di potercela fare, perché me lo 'sento' nelle gambe, anche per battere il record. Altro obiettivo stagionale sarà poi quello di giocarmi la Sky a Limone tra due settimane: dopo il problema fisico di inizio estate, un strappo muscolare, sono tornato in grande forma». E a Limone ci sarà anche il 'Dega', oltre a Kilian...
ALICE GAGGI - Raggiante la valtellinese a fine gara per il successo in una di quelle che considera le 'sue' gare. E raggiante anche Michela Benzoni: un grande exploit per lei, un po' a sorpresa sul secondo gradino del podio. Soddisfazione anche per Samatha Galassi al rientro dopo una stagione molto travagliata, a causa di infortuni vari. Fuori dal podio, invece, una delle protagoniste più attese, Elisa Desco.
Domenica da record al Chiavenna-Lagunc?
Tanti i protagonisti attesi
Domenica a Chiavenna, sul percorso a crono al Lagünc, andrà in scena il Vertical più veloce del tracciato internazionale, con record stabiliti nella passata edizione da Valentina Belotti in 37’43” e da Bernard Dematteis in 30’30”.
Anche quest’anno saranno proprio i due gemelli nazionali Martin e Bernard a darsi battaglia, con l’obiettivo di abbattere ulteriormente il record su un tracciato vertical. Ma non saranno i soli a contendersi il trono: se il percorso molto corribile non è ideale per i verticalisti puri come i vari Zemmer o Moletto, saranno avversari da tenere d’occhio il bormino Marco De Gasperi, galvanizzato da una grande prestazione alla Zacup, e il lecchese Nicola Golinelli che dopo un inizio di stagione da favola si è dovuto fermare ai box per un problema muscolare. Partono in seconda fila Luca Cagnati, lo skialper Michele Boscacci, Xavier Chevrier,
Anche al femminile ci sarà battaglia vera, nonostante l’assenza della detentrice del trofeo per infortunio: le atleti di casa e della nazionale Alice Gaggi e Elisa Desco partono favorite ma attenzione alle outsider che, come in ogni vertical che si rispetti non mancano: Elisa Compagnoni, la rientrante Samantha Galassi, ancora in forse, e le compagne di team Valetudo Rosa Denisa Dragomira e Iulia Gainariu non staranno certo a guardare.
Da 'KV di mezza estate”, essendo sempre stato disputato a metà luglio, il Vertical di Chiavenna sarà una delle sfide più calde del finale di stagione; verrà abbattuto il muro 'impossibile' dei 30’?
Ritorno al successo per il 'Dega'
Ha ritrovato la condizione in una stagione altalenante
C'è stata la vittoria di Matteo Piller Hofer e Silvia Rampazzo alla Misurina Sky Marathon, c'è stata la tappa del circuito La Sportiva Vertical Trophy in Val di Fassa con il Val dal Vent, con le affermazioni di Francesca Rossi e Urban Zemmer (davanti al recente vincitore del titolo italiano Nicola Pedegnana); c'è stato un altro Vertical, quello della Valgandino che ha visto il successo di Francesco Puppi su Pietro Lanfranchi e di Silvia Cuminetti su Nives Carobbio.
Ma l'atleta della fine-settimana per noi è stato Marco De Gasperi (e non ce ne voglia Elisa Desco) che è tornato sul gradino più alto del podio della ZacUp. Una gara che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nel panorama sky italiano. Merito di Alberto Zaccagni, ideatore di una prova in memoria del fratello alpinista scomparso prematuramente, per aver riportato una skyrace su una delle vette simbolo del lecchese, rivalutando notevolmente dei sentieri, su tutti la salita con catene al Passo dello Zapel, che fino all’anno scorso erano quasi andati in disuso. Che riporta anche alla memoria il 'mitico' Sentiero delle Grigne, la Skymarathon che fino al 2012, lungo i suoi 42km toccava le vette di Grignetta e Grignone; il mitico Trofeo Scaccabarozzi con record di un certo Kilian Jornet Burgada ed Emanuela Brizio, gara del circuito mondiale di Skyrunning purtroppo, a causa di difficoltà di gestione, ha visto la sua dodicesima come ultima edizione. Non siamo ancora a quelli livelli, ma ZacUp resta una gara importante.
PAROLA AL DEGA - «L'anno scorso avevo visto la gara dall'elicottero - spiega il portacolori della Forestale e del Team Scott - e non mi era sembrata così impegnativa. Invece è stata bella dura, ma ci tenevo a farla per ricordare Andrea Zaccagni. Avevo invitato e ospitato il messicano Juan Carlos Carera che dopo i Mondiali di corsa in montagna, voleva provare una skyrace: un atleta forte e pensavo che potesse addirittura vincere, invece la ZacUp per lui si è rivelata molto impegnativa. Un successo che mi dà morale, in una stagione difficile, dove ha avuto tanti cali di prestazione, come alla recente Sierre-Zinal. Ho cercato di capire quali fossero le cause: forse è stato un periodo di overtraining, ma ho cercato di rimediare in vista del finale di stagione dove vorrei essere al via delle finali di Limone, oltre ad avere in programma una 42k in Argentina, insieme ad Elisa».
Zacup in immagini
Vittoria di Marco De Gasperi ed Elisa Desco
Le immagini della seconda edizione della Zacup, la gara sulla Grigna Settentrionale; vittoria con record per Marco De Gasperi in 2h50’24” ed Elisa Desco in 3h28’49’’.
Vittoria in famiglia alla Zacup
A segno Marco De Gasperi ed Elisa Desco
Zacup 2014, la seconda edizione della gara sulla Grigna Settentrionale all’insegna dei grandi numeri: 428 iscritti e due record del percorso con 2h50’24” per Marco De Gasperi e 3h28’49’’ per Elisa Desco.
I due bormini hanno fatto il vuoto, al femminile così come al maschile: la Desco ha imposto un ritmo di gara inavvicinabile per le avversarie fin dalla prima salita al Rifugio Riva mentre al maschile, l’atleta di casa Daniel Antonioli ha cercato di mantenere il passo fino al Rifugio Bogani dove però il 'Dega' ha cambiato marcia e si è presentato al passaggio in vetta al Grignone in 1h57’ con un vantaggio di quattro minuti sul diretto inseguitore.
Il podio femminile si è completato con Debora Cardone che in 3h42’ ha preceduto la compagna di team Emanuela Brizio di tre minuti, superandola nella lunga discesa. Grande recupero anche per la forte discesista Cinzia Bertasa, quarta al traguardo davanti a Lucia Moraschinelli. Solo sesta la punta di diamante del Team La Sportiva Chiara Gianola, trionfante nella scorsa edizione.
Al maschile dietro a De Gasperi, grandissimo duello sulla discesa sotto il Pialeral e fino a Pasturo tra l’altro atleta dell’Esercito Antonioli e il trionfatore della prima edizione Franco Sancassani: l’ex canottiere, in cima alla salita al Rifugio Brioschi, aveva oltre 4 minuti di ritardo e lungo tutti gli ultimi 17 km ha tentato il recupero chiudendo ad una manciata di secondi dall’atleta dei Resinelli. Un grandissimo Luca Carrara chiude quarto, davanti al idolo di casa Paolo Gotti, Maurizio Fenaroli e al giovane Mattia Gianola. Chiudono i primi dieci Fausto Lizzoli, Giorgio Compagnoni ed Erik Gianola. Molto bene anche i valtellinesi Giovanni Tacchini, undicesimo, e Venanzio Compagnoni che, come il vino, crescendo d’età migliora!
Vertical di Prali, buona la prima
Nell'edizione 'zero' vittorie di Nadir Maguet e Raffaella Miravalle
Giornata meravigliosa per l'edizione zero del Vertical di Prali, il percorso di gara Vertical più corto al mondo, con uno sviluppo di 1880 metri. Vittoria assoluta per il giovane Nadir Maguet che con il crono di 35'07" ha staccato di oltre tre minuti il compagno di squadra Paolo Bert (38'43") con Fabio Bonetto a completare il podio (38'12"). Forfait per il favoritissimo Marco Moletto che per un problema fisico ha dovuto lasciare a circa metà percorso.
Nella gara femminile podio con Raffaella Miravalle in 47'03", Serena Vittori in 47'16" e Francesca Bellezza in 47'22".
PERCORSO - Molto fisico e meno veloce del Vertical di Fully per i molti gradoni da superare sul pratone che, senza mollare mai, porta al traguardo. Partenze organizzate a gruppi ogni cinque minuti per non creare intoppi ai passaggi hanno reso la gara molto fluida e con un gran bel tifo. Dopo l'edizione di prova per tutti gli atleti si prospetta tra un anno una scadenza a cui non si potrà mancare!
Così Prali tenta di detronizzare Fully
Sabato nel Torinese il VK più ripido del mondo
Tutto pronto a Prali (To) per l’atteso Vertical Kilometer Extrem di sabato prossimo; una manifestazione particolarmente attesa nell’ambiente dello skyrunning nazionale poiché si preannuncia come teatro di possibili record mondiali di ascesa. Il percorso - di soli 1880 metri di sviluppo, con pendenze del 63% - risulta infatti il più corto ed il più ripido del mondo, favorendo di conseguenze la possibilità di prestazioni assolute. Ed infatti saranno diversi i verticalisti di primo piano presenti a darsi battaglia su un tracciato che si sviluppa dai 1550 ai 2500 metri di quota; verticalisti tra i quali spicca un motivatissimo Marco Moletto del Team La Sportiva, reduce dalla strepitosa impresa del Triplo chilometro verticale del Rocciamelone. La competizione è organizzata dal Team Nuovi Traguardi, un dinamico sodalizio nato dalla passione comune di un gruppo di amici per la montagna e lo sport; sodalizio che è riuscito, dopo tante ricerche a scovare un percorso che potesse togliere la corona del più duro del mondo sino ad oggi attribuita all’unanimità al VK di Fully. Chi vorrà raccogliere la sfida potrà iscriversi fino a domani (giovedì, entro e non oltre le ore 12). Per info: http://www.tecnoalpi2000.it/tnt/
Le emozioni del Kima
Successi di Kasie Enman e Kilian Jornet Burgada
Diciassettesima edizione per il Kima 2014, all'insegna dei grandi nomi. Record di partecipanti (236 iscritti con 22 donne) e soprattutto, record sul percorso per il 'fenomeno' Kilian Jornet Burgada che con 6 ore 12 minuti e 20 secondi distrugge il suo precedente tempo fissato la passata edizione. Alle sue spalle a 16 minuti lo spagnolo Merillas e sul podio anche Franco Sancassani, in grande crescita. Completano le prime posizioni Tom Owens, secondo nell'ultima edizione, Bovè Pere, Fulvio Dapit, il francese Vollet, due ottimi giovani di cui sentiremo parlare spesso Bonesi e Erik Gianola, con Pongelli a concludere.
Sorpresa al femminile con Emelie Forsberg che, sbagliando percorso, cede la prima piazza alla statunitense Kasie Enman, ma recupera sulla sempreverde Emanuela Brizio, sempre sul podio in tutti i suoi Kima.