Sportler porta la montagna a Milano
Sportler sbarca a Milano. Per la prima volta il marchio altoatesino con 28 punti vendita in Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Austria sbarca in Lombardia con uno store di 4.000 metri quadrati inaugurato lo scorso 15 marzo a Carugate, nell’hinterland del capoluogo. Quattro piani dedicati a montagna, bike, running e neve. Ed è proprio questa la filosofia dietro all’arrivo del grande gruppo altoatesino alle porte della metropoli lombarda. Lo ha detto senza mezzi termini Jakob Oberrauch, CEO di Sportler alla nostra domanda: perché, nel sovraffollato panorama della grande distribuzione sportiva milanese uno sportivo dovrebbe scegliere Sportler? «Un negozio così specializzato nell’alpinismo e negli sport che si praticano in montagna, di queste dimensioni, non esiste nell’area, vogliamo distinguerci per dimensione e competenza, ma anche soprattutto per il servizio». È il metodo Sportler. Che potrebbe venire esportato anche a Bologna e Torino, aperture previste dal piano strategico per il futuro.
Un altro aspetto importante dell’apertura milanese riguarda la sostenibilità. Coerentemente con la strategia ESG dell’azienda, Sportler ha selezionato per questa apertura un immobile esistente, evitando dunque l’impatto di un nuovo cantiere, e ha installato pannelli fotovoltaici che garantiranno un’autonomia energetica quasi totale.
Il marchio pensa al domani nell’ideare servizi e soluzioni che siano responsabili e che rispettino il legame del brand con il territorio, le montagne e la natura. Con questa convinzione e l’obiettivo di ottimizzare e allungare la vita dei prodotti, il negozio di Carugate offre servizi di manutenzione: officina bici, ski lab, noleggio sci e una Circularity Area, con servizi di riparazione di capi tecnici e risuolatura calzature, ritiro e riciclo dei capi usurati, e negozio Second Life. «Per il repair abbiamo un partner molto bravo, una delle poche realtà retail partner di Gore-Tex, con una grande esperienza nella riparazione dei capi tecnici e tutti i macchinari necessari» ha detto Florian Dusini, CSR Manager di Sportler. «Il progetto Second Life è una novità, lo abbiamo sperimentato in un altro negozio, c’è tanta richiesta ma è necessario che i nostri clienti inizino anche a portarci i capi usati, questa sarà una grande sfida». I punti vendita Sportler sono tutti particolari, con location e arredamento non comuni e anche Carugate si distingue per un dettaglio, oltre agli ampi e luminosi spazi interni: la storica cabina della funivia di Merano 2.000 che accoglie i visitatori all’esterno. Come ha detto Jakob Oberrauch all’inaugurazione ufficiale: benvenuti in montagna!
Bon Mardion e Gachet vincono anche il Millet Tour du Rutor Extrême
Robert Antonioli e Mathéo Jacquemoud ci hanno provato fino alla fine ad aggiudicarsi il Millet Tour du Rutor Extrême: sono riusciti a vincere due tappe su tre, ma non ad alzare al cielo l’ambito trofeo in legno. Galeotta la prima tappa e quel distacco che ha fatto la differenza per la coppia del momento, quella formata da William Bon Mardion e Xavier Gachet, già trionfatori alla Pierra Menta. Per Antonioli Jacquemoud un gap in classifica generale di 1’02” dai leader di classifica che hanno vinto il TDR con un tempo complessivo di 5h17’12”. Completano il podio della 21ª edizione gli atleti dello Sci Club Corrado Gex William Boffelli – Nadir Maguet a (+16’08”). Nella top five anche Julien Acay -Julien Bernaz e i carabinieri Andrea Prandi – Matteo Sostizzo.
Al femminile Lorna e Lena Bonnel hanno dominato anche la tappa conclusiva e stravinto il TDR in 6h42’26”. Seconda piazza per le giovani italiane Claudia Boffelli – Lisa Moreschini (+12’06”) e terza per le due nazionali polacche Anna Tybor – Iwona Januszyk che hanno accusato un ritardo di 35’56” dalle vincitrici. Bene anche il team franco americano di Anne Lisa Desjacques – Kelly Wolf 4° e quello valdostano composto da Gloriana Pellissier e sua figlia Noemi Junod, quinte.
Se il tampone inaugurale da La Thuile alla Valgrisenche, quello che destava più preoccupazioni, è filato via liscio grazie a una giornata meteorologicamente perfetta, la tappa di ieri e quella di oggi sono state condizionate dal maltempo. Nonostante la scarsa visibilità e le forti raffiche di vento che in quota hanno fatto precipitare le temperature (ai 2.950 m del Ghiacciaio Château Blanc la temperatura percepita era di -22 °C), le 165 squadre a rappresentanza di 15 differenti Paesi hanno comunque potuto confrontarsi su un tracciato in vero TDR Style con 1650 m up spalmati su tre salite nei quali erano presenti due tratti a piedi da affrontare con gli sci nello zaino.
Gara vera anche nel settore giovanile che, nella formula individuale, si è corso su un tracciato alpinistico che in gran parte ricalcava quello assoluto. Tra gli under 20 si è imposto Hermann Debertolis su Vincenzo Leonardo Taufer ed Erik Canovi. Al femminile primo posto per l’azzurrina di casa Clizia Vallet. Per l’Under 18 da segnalare il sigillo di Melissa Bertolina su Vanessa Marca e Martina Scola. Tra i loro pari età vittoria di Enrico Pellegrini che ha messo in fila Rafael Bonnaudet e Umberto Ferrazza. Nelle Under 16 vittoria di Teresa Schivalocchi che chiude il TDR davanti a Veronica Bandiera e a Sofia Bortolotti. Al maschile tutti dietro a Gioele Migliorati. Bene anche Luca Bazzani 2° e Matteo Blangero 3°.
Drion e Oberbacher mettono le mani sulla Sellaronda, al femminile dominio di De Silvestro e Murada
Anche quest’anno la Sellaronda Skimarathon non ha tradito le attese, proprio nell’anno del 30° anniversario, con ai nastri di partenza 568 coppie in rappresentanza di ben 20 nazioni, che hanno avuto la fortuna di gareggiare sotto le stelle e con temperature non troppo rigide.
Al traguardo di Canazei, da dove è partita la competizione proprio come nella prima edizione del 1995, sono stati festeggiati il gardenese Alex Oberbacher e il belga Maximilien Drion, che hanno iscritto per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro della celebre maratona in notturna, mettendosi alle spalle i grandi favoriti della vigilia, i due portacolori del Centro Sportivo Esercito Davide Magnini e Michele Boscacci, mentre a completare il podio è stato il duo austriaco composto da Jakob Hermann e dal talento emergente Paul Verbnjak.
Gli skialper hanno affrontato in sequenza le ascese verso Passo Sella, Passo Gardena, Passo Campolongo e Passo Pordoi, con transiti anche nei centri abitati di Selva Gardena, Corvara e Arabba. Davide Magnini, che lo scorso anno si era imposto assieme a Matteo Eydallin, ha gareggiato nell’occasione con l’altro compagno di squadra e di nazionale Michele Boscacci, che si è presentato al via in non perfette condizioni fisiche, reduce dall’influenza. Il trentino di Vermiglio e il pluridecorato campione di Albosaggia sono comunque partiti con il piede pigiato sull’acceleratore, transitando per primi in vetta a Passo Sella, distanziati di una ventina di metri uno dall’altro. Alle loro spalle il giovane austriaco Verbnjak ha provato a tenere il ritmo dei due azzurri, ma il suo sparring partner Jakob Hermann – all’ultima gara della carriera – è stato costretto a mollare la presa, lasciando strada ai pimpanti Alex Oberbacher e Maximilien Drion, che hanno subito dimostrato di avere un eccellente passo.
L’altoatesino, già secondo nelle ultime due edizioni (nel 2023 assieme a William Boffelli e nel 2022 assieme a Davide Magnini), ha dimostrato di godere di un’ottima condizione, ottimamente supportato dal belga Drion, alla prima presenza in questa competizione. A Passo Gardena i due alfieri del Centro Sportivo Esercito sono transitati con un minuto di vantaggio sui due portacolori del team La Sportiva, mentre le due coppie austriache Hermann-Verbnjak e Oberauer-Lohfeyer registravano già 3 minuti di ritardo.
Il risultato della gara a questo punto sembrava segnato, ma Oberbacher e Drion, sfruttando la scelta tecnica di pelli veloci e la loro capacità di esprimersi bene sui tratti meno verticali, hanno iniziato a ridurre il gap dai leader, con un Michele Boscacci incapace di reggere i ritmi di Magnini. Fatto sta che a Corvara il divario fra le coppie di testa era quasi dimezzato e verso Campolongo c’è stato l’aggancio. Più pimpanti e lucidi nel cambio di Arabba Oberbacher e Drion sono partiti a razzo, andando in progressione e staccando i due alpini. Gustandosi il sapore di una vittoria ormai ad un passo il duo italo-belga non si è risparmiato nemmeno in discesa, tagliando per primo il traguardo, dopo 3h04’03” di fatica. Il campione in carica Magnini e il commilitone Boscacci hanno comunque conquistato un onorevole secondo posto a 1’41” dai vincitori, con gli austriaci Verbnjak e Hermann terzi a 5’24”. Appena fuori dal podio, con un ritardo di 9’42”, si sono piazzati Nils Oberauer e Hannes Lohfeyer, quindi a 13’48” Jocelyn Verdenal e Yoann Sert.
Al femminile, invece, hanno dominato la scena le due azzurre Alba De Silvestro e Giulia Murada. La veneta, che lo scorso anno si era imposta assieme alla trentina Elena Nicolini, ha concesso il bis, mentre per Murada si è trattato di una prima volta sul gradino più alto della «Sellaronda Skimarathon», fra l'altro alla prima partecipazione. La bellunese e la valtellinese, reduci dal bel secondo posto conquistato alla Pierra Menta, si sono rese protagoniste di una lunga cavalcata trionfale, chiusa con il tempo di 3h39’45”. Seconda piazza per le austriache, favorite della vigilia, Sarah Dreier e Johanna Hiemer, che hanno replicato il risultato di dodici mesi fa. Un nuovo argento per loro, a 3'24" dalle vincitrici, mentre sul terzo gradino del podio sono salite la vicentina Martina Cumerlato in coppia con Anna Lena Hofer, sul traguardo dopo 19’36”. Nella categoria mixed team, infine, vittoria per marito e moglie Martin Anthamatten e Viktoria Kreuzer, che hanno fatto segnare il ventesimo tempo assoluto (3h38’32”).
Arriva TX PRO, il nuovo scarpone Telemark di Scarpa
In arrivo ufficialmente a Novembre 2024 lo scarpone più leggero e versatile del mercato, destinato a ridefinire gli standard della disciplina del tallone libero.
In occasione del World Telemark Day, SCARPA annuncia l’uscita nel mercato a livello globale a Novembre 2024 del nuovo scarpone TX PRO.
TX PRO è la dichiarazione d’amore di SCARPA al telemark: innovativo, rivoluzionario ed efficiente, senza precedenti sul mercato, è destinato a ridefinire gli standard di eccellenza di categoria. Con una riduzione di peso del 12% rispetto al precedente TX Pro, è dotato di una camminata senza attrito in modalità touring, con un enorme aumento dell'ampiezza di movimento rispetto al suo predecessore, in linea con le funzioni dei moderni scarponi AT come la famiglia Maestrale e Gea di SCARPA.
Il nuovo TX PRO è il risultato di 15 anni di ricerca e ascolto attento della community, dopo aver introdotto nel 1992 il primo scarpone da telemark in plastica mai realizzato, il TERMINATOR. TX PRO è progettato per soddisfare sia la nuova generazione di telemarker che i nostalgici amanti del tallone libero.
La tecnologia Triple Injection, inventata e sviluppata da SCARPA appositamente per il telemark, comporta l’utilizzo di materiali a densità differenziata per scafo, soffietto e punta e, combinato con il Torsion Bridge Frame che inserisce il materiale più rigido in una struttura che avvolge il tallone, la punta e l'avampiede, permette di creare uno scarpone leggero e facile da flettere, ma che allo stesso tempo offre un supporto torsionale superiore in fase di sciata, assicurando comfort, controllo e ottimo sostegno.
La chiusura Cabrio-Overlap offre una flessione graduale e progressiva, consentendo la regolazione del volume, la trasmissione degli impulsi e la facilità di entrare e uscire dallo scarpone. In linea con l'impegno di SCARPA per la sostenibilità, il nuovo TX PRO è realizzato in Pebax Rnew. Completamente PVC free, presenta un liner Intuition termoformabile e sottopiede Ortholite realizzati con materiali riciclati.
Inoltre lo slider e l’HRS strap possono essere cambiati comodamente da casa con l’ausilio di appositi strumenti per prolungare la vita dello scarpone il più possibile.
TABELLA TECNICA - TX PRO
Taglie: 24.5 – 31 (con ½ taglia)
Peso: 1545 g (taglia 27)
Scafo: Pebax Rnew®
Gambetto: Pebax Rnew®
Lingua: Pebax®
Attacchi: NTN – Tele Tech
Scarpetta: Pro Flex TK
Burton Step-On Splitboard test
L'attacco che potrebbe segnare la svolta nel mondo splitboarding soft, un prodotto che in fase di salita risolve la maggior parte dei problemi ben noti agli amanti della tavola
Mini Mountain Mash, l'evento organizzato da Burton in collaborazione con Mini a Madonna di Campiglio, oltre ad essere da anni un luogo di ritrovo per i rider di tutto il mondo e un punto di riferimento nelle competizioni internazionali, è stato anche l'occasione perfetta per testare in anteprima la grande novità del brand statunitense per il mondo splitboard. Burton, infatti, a partire dalla stagione 2024/2025, propone una elaborata versione della ben nota e innovativa tecnologia Step On orientata al mondo split. Come funziona e cosa cambia rispetto al classico attacco da risalita?
Scopritelo sulla piattaforma della Buyer's Guide, trovate la recensione completa qui:
https://thebuyersguide.it/it/skialper/articoli/burton-step-on-splitboard
Ski Trab Neve 104 review
È in arrivo lo Ski Trab più largo di sempre, naturale evoluzione delle scelte fatte un paio di stagioni fa con Neve da 93 mm al centro
Un Neve per tutte le nevi, con una larghezza al centro che strizza l'occhio al mondo Free e pesi da touring classico. C’è una regola ferrea nello sviluppo dei prodotti Ski Trab: i professionisti della montagna che collaudano sul campo un nuovo prodotto non ne conoscono i numeri. «Se fosse possibile, scieremmo bendati» dice sorridendo Giuliano Bordoni, alla guida del team che ha sviluppato il nuovo Neve 104, lo sci più largo mai prodotto dalla casa bormina, in vendita dal prossimo autunno.
Chi trasmette a Daniele Trabucchi, il deus ex machina che sta dietro alla progettazione di ogni prodotto Ski Trab, l’idea di prodotto e poi lo prova sul campo per valutare se è stato raggiunto il risultato, deve concentrarsi solo sulle sensazioni, non deve sapere il peso di un determinato prototipo, piuttosto che le quote dei materiali o lo shape. Appunto, se fosse possibile, si scierebbe bendati, per non vedere e concentrarsi solo sulle sensazioni più profonde. E per Neve 104, secondo prodotto della gamma Ski Trab per il freetouring dopo il Neve da 93 millimetri in collezione da due anni, le sensazioni sono state subito positive.
«Rispetto allo sci da 93 millimetri, siamo arrivati subito al prodotto finale dopo solo un paio di prototipi, perché il metodo di lavoro e il team erano ampiamente collaudati e l’obiettivo molto preciso» aggiunge Giuliano. Un team del quale fanno parte, oltre a lui, Bruno Mottini, Luca Salvadori e Nicola Ciapponi.
Trovate la recensione completa sulla piattaforma della Buyer's Guide, a questo link:
https://thebuyersguide.it/it/skialper/articoli/ski-trab-neve-104
Presentato il Millet Tour du Rutor Extrême
Settemila metri di dislivello positivo, 30 cambi d’assetto, 105 chilometri, 60 di salite, 45 di freeride, 6 di creste e canali con passaggi oltre i 3.000 metri. Questi, in sintesi, i numeri della ventunesima edizione del Millet Tour du Rutor Extrême, in programma dal 22 al 24 marzo. La tappa italia del circuito La Grande Course, che sarà anche finale di Coppa Italia, è stata presentata ieri a La Thuile, che sarà anche la località dove si inaugurerà la gara, con la partenza della prima tappa. Si tenterà infatti di raggiungere la Valgrisenche passando per il Rutor, come previsto già due anni fa. Trattandosi di un percorso in quota, in parte sul ghiacciaio, saranno necessarie condizioni meteo perfette. Per quanto riguarda l’innevamento non dovrebbero esserci problemi dopo le ultime, copiose, nevicate. Alla presentazione ufficiale erano presenti Renzo Testolin (Presidente Regione Autonoma Valle d’Aosta), Giulio Grosjacques (Assessore Turismo e Sport Regione Autonoma Valle d’Aosta), Mathieu Ferraris (Sindaco La Thuile), Marco Mosso (Presidente Comitato Asiva). A fare gli onori di casa il direttore di gara Marco Camandona e quello del percorso Roger Bovard. A pochi giorni dalla chiusura iscrizioni (termine ultimo per il settore assoluto lunedì 11 marzo alle ore 24:00, lunedì 18 per i giovani) sono accreditate oltre 130 squadre da 14 differenti nazioni. Le squadre top sono ancora in buona parte da definire ma filtra già qualche indiscrezione: Nadir Maguet correrà con Mathéo Jacquemoud, Robert Antonioli dovrebbe fare coppia con Matteo Eydallin, mentre dalla Francia lotteranno per uno dei gradini del podio William Bon Mardion e Xavier Gachet.
Percorso
Day one, la grande traversata: «La prova inaugurale prevede partenza dalle piste di La Thuile e arrivo a Valgrisenche - ha detto Roger Bovard - Sarà un garone con ben 2.400 metri di dislivello in salita che, in parte, ricalcherà l’itinerario del 1933; una spettacolare traversata su uno dei ghiacciai più grandi della Valle d’Aosta e delle alpi. Fidatevi, sarà una giornata memorabile con una vera e propria picchiata finale». Difficile fare previsioni, ma il tempo stimato dei più forti è di poco inferiore alle quattro ore.
Day two, into the wild: «Valgrisenche e Alpe Vielle sono nomi ormai familiari a chi mastica di scialpinismo anche al di fuori della nostra valle. Questa seconda tappa, rispetto a quella d’esordio, sarà più moderna e nervosa con tante salite, discese, canalini, cambi d’assetto e tratti alpinistici in cresta. Tutti gli ingredienti per una grande e memorabile giornata in vero stile La Grande Course».
Day Three, il gran finale: «La tappa di Planaval è un classico, il degno finale che tutti si aspettano con uno spettacolare anello intorno allo Château-Blanc. Ovviamente prevista anche la discesa finale di 2.000 metri».
Giovani: sono confermate le gare individuali su apposito percorso su due giorni, il sabato e la domenica, aperte alle categorie U14, U16, U18 e U20.
Iniziative e novità
Confermate tutte le iniziative che sono diventate un po’ il marchio di frabbrica del TdR, dal Mountain Village aperto dal 21 al 23 aprile ad Ardire, con gli stand delle più importanti aziende di materiale e abbigliamento, al concorso fotografico Photoalparvier fino alla collaborazione con tre università per la fisioterapia e i massaggi post-gara. La vera novità è Teamtdrx85, la salita non competitiva lungo il percorso della terza tappa, da Planaval fino alla base del ghiacciaio dello Chateau Blanc (1.250 m D+), con partenza tra le 6,30 e le 9,30 e giacca by Millet in premio per i primi 250 che arriveranno. La quota di iscrizione è di 45 euro e comprende anche il pasta party finale.
Già in vendita la nuova Altra Mont Blanc Carbon
Per I big del team Altra è già una delle migliori scarpe di sempre. «Non ho mai gareggiato con una scarpa così precisa! È subito diventata la mia preferita di Altra, e molto probabilmente ci correrò la maggior parte delle gare» dice Daniel Jung. «La durata è impressionante e il grip niente meno che eccezionale, sia sull'asfalto che su percorsi impegnativi o superfici scivolose, è in grado di offrire una trazione senza eguali» gli fa eco Robert Hajnal. Per Theo Le Boudec, primo all'Istria 100 UTMB 100 km, «Permette di correre velocemente e a lungo su qualsiasi tipo di terreno». Da ieri è in vendita la nuova Altra Mont Blanc Carbon con una piastra in carbonio Carbitex Monoflex a tutta lunghezza, intersuola a doppia densità e battistrada Vibram Megagrip con tecnologia Litebase, oltre al ben noto footshape ampio in punta della casa americana e al drop zero. La piastra è pensata per rendere reattiva e veloce la scarpa, mentre all'ìintersuola è stata usata la leggera schiuma Ego Max sui bordi e la reattiva e resistente Ego Pro nel nucleo. L'obiettivo? Velocità, anche su terreni tecnici.
Peso: donne 249 g, uomini 309 g
Intersuola: Altra EGO MAX (rim) & Altra EGO PRO (core)
Suola: Vibram Megagrip Litebase
Stack: 29 mm
Drop: 0 mm
Prezzo: 250 euro
Dall'8 al 10 marzo venite a trovarci a Skimofestival
Appuntamento dall’8 al 10 marzo con Skimofestival, il primo festival dello scialpinismo, un’occasione per vivere experience su percorsi tracciati di vario livello, per testare in anteprima le nuove collezioni FW 24/25, per incontrare gli atleti, ma anche per condividere la propria passione e per fare festa durante lo Skimoparty, in programma sabato sera al Pentagono di Bormio. L’8 marzo invece è prevista una serata by Patagonia con la proiezione del cortometraggio The Meaningless Pursuit of Snow. E poi ci saremo anche noi di Skialper che siamo media partner di Skimofestoval.
Il quartier generale sarà il village di Santa Caterina Valfurva, in località La Fonte, alla base della pista Cevedale, dove non mancherà l’intrattenimento musicale durante tutti e tre i giorni, oltre alla possibilità di degustare prodotti eno-gastronomici tipici della Valtellina.
I migliori marchi dello scialpinismo presenteranno le loro nuove collezioni per l’inverno 24/25 nel villaggio test allestito ai piedi della pista Cevedale a Santa Caterina Valfurva. Gli appassionati iscritti a Skimofestival avranno l’opportunità di provare in anteprima le novità: scarponi, splitboard, attacchi, pelli, artva, abbigliamento, zaini e caschi sui tracciati di risalita appositamente predisposti, affrontando le discese a scelta, in fuoripista segnalati, oppure sulle piste battute del comprensorio. Un grande locale riscaldato consentirà il cambio scarponi nel massimo comfort. Una bus navetta farà la spola ogni 10 minuti tra il villaggio e la partenza della cabinovia che porta in zona Plaghera (2.123 m.), da cui poter accedere agli itinerari di scialpinismo più lunghi.
Si potrà testare l’attrezzatura:
- Immediatamente a monte del villaggio, sulla parte finale della pista, dove sarà allestito il campo prove di risalita (con rientro in pista), per consentire i test delle attrezzature nel modo più immediato ed efficace.
- Negli itinerari tracciati, diversi per difficoltà, dislivello e impegno nello spettacolare territorio di Santa Caterina Valfurva, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, in libertà o durante le experience guidate a programma.
Il cuore dello Skimofestival sono proprio le esperienze di scialpinismo e splitboard, che si potranno vivere con le Guide Alpine di Bormio Skimo in orari prestabiliti lungo itinerari tracciati, di vario livello di difficoltà, dislivello e impegno. Le experience prenderanno il via dal villaggio test di Santa Caterina e potranno partecipare coloro che si saranno preventivamente registrati sul sito negli appositi form. Diversi i livelli di esperience: Skimo School (lezioni gratuite di scialpinismo per principianti impartite dalle Guide Alpine di Skimofestival), Slow Skimo (un’escursione soft al Vallalpe, 2.700 m.), Skimo Adventure (un’escursione intermedia al Monte Sobretta Nord, 3.296 m.), Skimo On Top (un’escursione intensa al Monte Sobretta Sud, 3.296 m.) e Women Skimo (una pellata notturna al femminile per festeggiare la Giornata internazionale della Donna). Per le uscite fuori pista è obbligatorio disporre anche del kit di sicurezza (artva, sonda, pala). Spazio anche al tema della sicurezza in montagna attraverso un campo artva by ARVA.
Il 9 marzo il festival ospiterà la prima edizione della Skimo Sprint, una gara di scialpinismo a staffetta ispirata al format delle gare Olimpiche di Milano Cortina 2026.. Le iscrizioni sono aperte per squadre miste di tre componenti.
L’ingresso sarà gratuito, ma è richiesta l’iscrizione sul sito skimofestival.com
Atomic Backland 102 e Backland 101 W review
Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo upgrade di uno dei prodotti più venduti sul mercato
Nel segmento freetouring Atomic si è sempre destreggiata con onore grazie al successo della linea Backland FR, capostipite di una sempre più frequente tendenza ad alleggerire il largo per permettere di macinare più dislivello e allo stesso tempo godere in discesa. Backland 102, in vendita dal prossimo autunno, è l’upgrade del precedente modello di larghezza 100 mm, passato un po’ in sordina negli ultimi anni a causa del suo posizionamento in un limbo ancora poco definito con caratteristiche di peso-rigidità-stabilità che non convincevano i testatori.
La nuova versione, che abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima a metà gennaio durante un evento nei dintorni della sede di Atomic, in Austria, ha attirato invece la nostra attenzione, grazie ad alcune modifiche che hanno colmato le passate lacune. La sostituzione dell’inserto in carbonio ultraleggero con legno di Frassino è il primo elemento che fa guadagnare punti a questo nuovo prodotto. La maggior pastosità garantita dal legno risolve infatti gran parte di quei problemi di irrequietezza caratteristici di una struttura troppo rigida e leggera, che provocava fastidiose vibrazioni in condizioni di neve dura o ghiaccio, pur rimanendo a 1.430 g nella misura 179 cm. Quei due millimetri in più al ponte aiutano in galleggiabilità, accompagnati egregiamente dalla nuova spatola con tecnologia HRZN 3D, che allarga la superficie di portanza, limitando l’aumento di peso. Lo shape della punta aiuta anche a svincolarsi da crosta o nevi umide, rendendolo adatto a chi non padroneggia al 100% la sciata.
Anche la larghezza più vicina in versione femminile, Backland 101 W, rispetto alla vecchia costruzione guadagna malleabilità grazie allo switch tra carbonio e Frassino. In salita sembra di portare a spasso uno sci light (1.260 g nella misura 164 cm), con il quale si potrebbe rischiare senza troppe preoccupazioni di abbattere il muro dei 1.500 D+. Maneggevole nelle inversioni, su ripido e traversi possiede uno shape che non dà problemi. Quando poi si girano le torrette e si parte per la discesa ci si trova a cavalcare un docile destriero che non teme velocità e asperità del terreno. Galleggia bene in neve fresca, a patto che non ce ne sia troppa, non soffre il tritato e anche in crosta si svincola bene.
Trovate le recensioni complete sulla piattaforma www.thebuyersguide.it
Tecnica Zero G Tour Pro 2024 Review
Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo upgrade di uno dei prodotti più venduti sul mercato
Non c’è dubbio che Zero G Tour Pro sia uno di quei pro- dotti che hanno indirizzato lo scialpinismo verso la modernità. Ecco perché l’edizione ancora in vendita in questa stagione è rimasta sul mercato per diversi anni, grazie all’innovazione insita nel progetto stesso, diventato un punto di riferimento imitato quanto inimitabile. Da quando è stato rilasciato nel 2018/19, lo scarpone è passato ai piedi di tutta quella nuova generazione di scialpinisti, freetourer e Guide alpine che hanno trovato in questo modello il prodotto con il miglior compromesso tra peso, camminabilità e performance in discesa. Dalla prossima stagione, però, arriva l’attesissima v2. Nella nuova edizione i materiali sono stati rivisti in ottica di sostenibilità, con l’utilizzo di plastiche riciclate e la possibilità di riciclare i singoli componenti. Il gambetto è in fibra di carbonio co-iniettato e Grilamid, lo scafo full Grilamid.
Le principali differenze sono da ricercare nella struttura, che vede l’upgrade della Power Frame già presente nei modelli Peak, che permette di diversificare la rigidità dei materiali di scafo e gambetto per migliorare la trasmissione laterale dell’impulso e ridur- re la deformazione nei punti di maggior pressione, donando un flex più progressivo. Anche il fit cambia, questa volta però in direzione comfort, con un nuovo shape del toe box e sul collo del piede, che lo rende meno selettivo e adatto anche ai piedi più larghi, mantenendo comunque la possibilità di bootfitting garantita dalla tecnologia C.A.S. grazie all’utilizzo di plastiche termoformabili unite a carbonio co-iniettato. Aumenta anche il range of motion che passa da 55° a 60° e permette una maggior mobilità sui terreni ripidi grazie anche al nuovo meccanismo ski/walk T-Hike con doppio blocco. In questo mo- do Tecnica rientra in competizione con le ultime novità quattro ganci sul mercato.
La prova completa è su www.thebuyersguide.it
Arriva Kinabalu 3
La scarpa che più di tutte rappresenta Scott nel mondo del trail running si presenta tutta nuova. Giunta alla terza generazione, Kinabalu 3 è stata completamente riprogettata, con un'ammortizzazione e una protezione maggiori che la rendono una scarpa da corsa versatile. Grazie alla Kinetic Foam, leggera e molto reattiva, che restituisce il 14% di energia in più, e alla geometria rocker evoluta di Scott (ER2), l’obiettivo è di rendere ogni passo più leggero e potente che mai. Disponibile in tre colori, pesa 300 g e ha un drop di 7 mm
Novità anche nel mondo abbigliamento. Il nuovissimo crop top da donna è dotato di un reggiseno integrato per un sostegno leggero, ed è altamente traspirante per un maggiore comfort nelle giornate più calde. Insieme ai pantaloncini da donna Endurance rappresenta l’outfit a misura di trail running per eccellenza. Costa 59,90 euro ed è all’80% in poliestere riciclato e al 20% in Elastan.