CCC, decisiva la tratta Vallorcine-Argentiere
Il commento tecnico di Fabio Menino
Dopo la TDS disputata giovedì, anche la seconda prova in programma del The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc®, la CCC® (Courmayeur-Champex-Chamonx) è stata caratterizzata dalle avverse condizioni meteo che stanno interessando il gruppo del Monte Bianco.
PERCORSO RIDOTTO - Pioggia, vento e neve dai 1.800 metri di quota hanno costretto gli organizzatori a modificare il percorso di gara portandolo a circa 86 km e 4.600 metri di dislivello positivo rispetto ai 99,5 km e 5.966 metri di dislivello positivo originali. Nello specifico sono stati eliminati due passaggi in quota ritenuti particolarmente critici per la neve e il forte vento; la Téte de la Tronche (2.584 m) nei primi chilometri e la Tète aux Vents (2.130 m) nel finale di gara.
TESTA A TESTA - Ha vinto la prova lo spagnolo Tofol Castaner, in 8h 57’ 04’’ davanti ai francesi Mikael Pasero e Nicolas Pianet distaccati rispettivamente di 42’ e 46’. Nonostante l’ampio distacco finale, la gara è stata combattuta con non pochi capovolgimenti di fronte. A circa 20 km dalla conclusione, nel punto di rilevamento cronometrico di Vallorcine, i giochi per la vittoria finale sembravano ancora aperti. Transitava infatti per primo Nicolas Pianet in 7h 15’33’’ seguito da Sébastien Camus in 7h 26’41’’ e da Tofol Castaner in 7h 31’ 54’’. Nei 10 km successivi, da Vallorcine ad Argentiere, Castaner ha poi imposto un ritmo decisamente improponibile per tutti gli altri pretendenti alla vittoria finale. Questi i parziali del tratto in questione: Castaner 35’, Pasero 39’, Camus 1h 20’, Pianet 1h 27’, Durand 1h 32’. In campo maschile, la classifica finale parla Francia con 8 atleti nei primi 10. Primo italiano classificato, 34° assoluto, Marco Bethaz in 11h 25’ 50’’ seguito da Davide Ansaldo, 38° in 11h 32’ 34’’.
LIVELLO ELEVATO - Nonostante le difficoltà ambientali, i tempi dei primi concorrenti classificati stanno a dimostrare quanto si sia alzato il livello tecnico nel trail running negli ultimi anni. Nel 2007, su un percorso pressoché identico, vinse la CCC il francese Julien Chorier con il tempo finale di 10h 19’ 46’’. Quest’anno i primi 7 atleti classificati sono riusciti a scendere sotto quel tempo e quattro di loro addirittura sotto le 10 ore.
DONNE - In campo femminile ha vinto l’inglese Ellie Greenwood in 11h 17’ 24’’ seguita dalle francesi Maud Combarieu in 11h 51’40’’ e Maud Gobert in 11h 56’ 42’’. Per l’Italia, ottimo 9° posto per Simona Morbelli in 13h 09’ 01’’ e 16° per Sara Recenti in 14h 36’ 36’’. Anche in campo femminile la classifica parla Francia con 7 atlete nelle prime 10 e 6 nelle prime 7. Ottimo anche il riscontro cronometrico; le prime tre classificate sono riuscite a scendere sotto il crono della svizzera Andrea Zimmermann che vinse nel 2007, su un percorso simile, in 12h 28’ 05’’.
STATISTICHE
PARTENTI: 1913
ARRIVATI: 1583
RITIRATI: 330 (17,2%)
CLASSIFICHE
UOMINI
Tofol CASTANER BERNAT 08:57:04
Mikael PASERO 09:39:06
Nicolas PIANET 09:39:38
DONNE
Ellie GREENWOOD 11:17:24
Maud COMBARIEU 11:51:40
Maud GOBERT 11:56:42
Becca di Nona, rischio maltempo
La gara di domani si correra' comunque, pronto il percorso alternativo
In questi giorni gli organizzatori della Becca di Nona (30 km, 2562 m D+) sono incollati ai monitor dei computer per studiare l'andamento delle previsioni meteo di domenica mattina. Il tracciato della gara valdostana che partirà domenica mattina dalla centralissima piazza Chanoux nel cuore di Aosta è pronto, ma gli organizzatori stanno pensando anche a un percorso di riserva.
«Le previsioni - ha detto Stefano Mottini, responsabile del tracciato - stanno cambiando di ora in ora. In questi ultimi giorni siamo saliti in vetta alla Becca per segnalare il percorso, se le condizioni non dovessero essere estreme l'intento è quello di seguire i percorsi originali. Abbiamo informato tutti gli atleti che sarà obbligatorio il secondo strato per l'abbigliamento, vale a dire la giacca e i copripantaloni. Inoltre il mio consiglio, considerate le basse temperature in quota, è quello di portare con sé anche i guanti e il cappello. La Becca di Nona si disputerà anche con il brutto tempo, abbiamo già allestito il tracciato di riserva, lo stesso che abbiamo utilizzato lo scorso anno».
Le previsioni meteo quindi non spaventano né organizzatori né atleti che come hanno dimostrato lo scorso anno sono in grado di correre in qualsiasi condizione.
Dopo gli ultimi controlli la lista iscritti conta oltre trecento iscritti. Nella gara di sola salita i protagonisti assoluti saranno Jean Pellissier, il campione dello scialpinismo, il giovane Matheo Jacquemoud, e gli azzurri dello ski-alp Damiano Lenzi vincitore della passata edizione, Matteo Eydallin e Stefano Stradelli. In Valle d'Aosta arriverà anche lo specialista delle Vertical Marco Facchinelli. Tra le donne c'è la conferma di Gisella Bendotti, di Christiane Nex e di Tatiana Locatelli. Nella gara di salita e discesa saranno Mikhail Mamleev (vincitore del 2011) e Ionut Zinca (attuale leader della classifica generale del Valetudo Mountain Running International) e Paolo Bert (secondo nel 2011) a contendersi la vittoria finale. Denis Brunod, vincitore della Becca di Nona dal 2005 al 2009, darà del filo da torcere ai tre favoriti. In campo femminile c'è il ritorno della campionessa valdostana Gloriana Pellissier. La Pellissier ha vinto per ben sei volte la Becca di Nona. Oltre all'azzurra dello scialpinismo saranno al via le atlete della Valetudo Debora Cardone e Ester Scotti, Carmela Vergura. Da segnalare anche la partecipazione di Raffaella Miravalle, Cecilia Mora, ed Emanuela Brizio, anche loro porta colori del Team Valetudo. Lo scorso anno queste atlete hanno conquistato nell'ordine secondo, terzo e quarto posto. A tagliare il traguardo di Pian Felinaz a Charvensod nel 2011 era stata Corinne Favre.
Condizioni invernali, va in scena una mini-UTMB
Partenza alle 19, percorso rivoluzionato. I Big verso la defezione
«Condizioni troppo difficile al Col du Bonhomme, Col de la Seigne e Col Ferret, La UTMB partirà verso le 19 su un percorso di riserva che correrà unicamente in Francia». Questa la notiza diffusa alle 11.54 dal sito della The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc. La gara, dunque, percorrerà lo stesso itinerario previsto fino a La Balme, poi arriverà a Les Contamines su un tracciato differente, per tornare a Les Houches, percorrere la valle di Chamonix fino a prima del Col des Montets e rientrare. In totale circa 100 km e 6.000 m D+.
CONFERENZA STAMPA - Volti stanchi e occhi svogliati, alle 14,30 va in scena una conferenza stampa. La partenza è confermata alle 19. Non c'è la necessità di spostarla perché non sono previsti miglioramenti meteo. L'arrivo dei primi runner alle 5,30 del mattino, gli ultimi arrivi alle 21. La decisione viene giustificata con la necessità di garantire la sicurezza e le grandi difficoltà incontrate nella TDS, dove oltre il 50% degli atleti si è ritirato, con condizioni di freddo decisamente meno intenso di quello previsto nella notte.
ATLETI VERSO L'ABBANDONO - GIà dalla prima mattinata si rincorrevano i rumours sul nuovo tracciato e tra i big è iniziato il tam tam dei tweet e delle riflessioni. Al momento hanno confermato la partecipazione Miguel Heras (per vedere se riecse a correre senza male al ginocchio), Nerea Martinez e Francois D'Haene. Non partiranno, invece, Chorier e Karrera. Il primo prefersice concentrarsi sul prossimo obiettivo, il record di percorrenza della Gr 20, in Corsica, il secondo farà team all'ultimo minuto con Philipp Reiter alla Gore-Tex Trans Alpine Race.
TDS: il commento tecnico
Tanti ritiri e percorso difficile per la pioggia
A distanza di 10 anni, dopo la vittoria nella prima edizione dell’UTMB® del 2003, il nepalese Dawa Sherpa, classe 1969, torna alla vittoria in una delle gare della del The North Face ®Ultra-Trail du Mont Blanc®. Si impone nella TDS, con il tempo finale di 14h 07’ 37’’ l’ultima nata, la più selvaggia e tecnica delle tre (UTMB, CCC, TDS). Il nepalese ha imposto il suo ritmo nella seconda parte della gara, quella più tecnica e resa ancora più difficile dalla pioggia. Dal punto di ristoro di Bourg Saint Maurice (47 km), ha preso il comando della corsa e ha incrementato progressivamente il suo vantaggio fino ai 38’ di Chamonix sulla coppia di francesi Lionel Trivel e Antoine Guillon che chiudono in 15h 05’ 26’’. In campo femminile, primo e secondo posto per le francesi Agnés Herve (19h 07’ 00’’) e Juliette Blanchet (19h 39’ 53''). Terza classificata, una strepitosa Alessandra Carlini che chiude la prova in 20h 32’ 14’’.
PERCENTUALE DI RITIRI - In attesa dei dati definitivi, dovrebbero essere 637 gli atleti ancora in gara su un totale di 1.463 partenti. Più di 800 ritirati (56%).
CONDIZIONI METEO - La pioggia è caduta ininterrottamente per circa 20 ore. Questo ha reso particolarmente difficile la percorrenza nei tratti più tecnici del percorso, in particolare in tutta la seconda parte di gara, caratterizzata da discese ripide con pietre e rocce pressoché ovunque. La discesa che porta a La Gite (71 km) era un unico torrente che scorreva nel sentiero scavato nella terra. Dove non c’erano le pietre e le rocce rese scivolose dall’acqua, era presente quasi sempre il fango.
UOMINI
1° Dawa Sherpa 14h 07’ 37’’
2° Lionel Trivel 15h 05’ 26’’
2° Antoine Guillon 15h 05’ 26’’
DONNE
1° Agnés Herve 19h 07’ 00’’
2° Juliette Blanchet 19h 39’ 53’’
3° Alessandra Carlini 20h 32’ 14’’ (62° assoluta)
Castaner, un altro quarantenne festeggia a Chamonix
Allo spagnolo la Courmayeur-Champex-Chamonix. Greenwood prima donna
Per uno strano scherzo del destino mentre Tofol Castaner arrivava trionfante sul traguardo della CCC, a Chamonix, partiva la UTMB. Doppio tripudio. Sempre il destino ha voluto che ieri, a dieci anni dalla prima UTMB, vinta da Dawa Sherpa, lo stesso vincesse la TDS, che rischia di diventare la vera UTMB di questa tornata, visto che la gara di questa notte si correrà su un tracciato più corto e con un dislivello minore di quella vinta dal nepalese. Dawa Sherpa è del 1969, Tofol Castaner del 1972. Due uomini entrati negli 'anta' che hanno stupito la platea degli appassionati dell'ultra-trail. Dunque, dopo la vittoria a fine luglio al Giir di Mont, grande prestazione dello spagnolo di Maiorca che stacca tutti in una gara corsa con condizioni meteo proibitive, a tratti sotto la neve. Arriva con 8h 57' 04'', 42 minuti su Mikael Pasero che ha la meglio su uno stremato Nicolas Pianet nel finale. Dietro ai due francesi gli altri francesi Camus, Durand, Guibert, Bussiere, Viet e lo statunitense Mackey. Si è dovuto invece ritirare il francese Erik Clavery. Tra le donne successo della statunitense Ellie Greenwood. Dietro di lei le francesi Maud Combarieu e Maud Gobert a più di 30 minuti. Guarda la gallery
L'Ultra-Trail nel villaggio globale
Per la prima volta le emozioni della TDS in presa diretta
Dewa Sherpa corre da solo sulla cima di un colle. L'unico rumore è quello dei sui passi e della pioggia. La telecamera lo affianca, lo insegue. Una domanda: come va? «Tutto bene». E poi ancora, quando il nepalese arriva al rifornimento di Les Contamines, l'occhio indiscreto ce lo mostra mentre si cambia. Ancora qualche parola. Ti cambi? «Sì, così mi sento meglio». Anche il trail è entrato nel villaggio globale. Per la prima volta una web tv segue in diretta (quasi 24 ore) le gare della Ultra-Trail du Mont Blanc. E poi: conferenza stampa in diretta, collegamenti dal traguardo e dai rifornimenti, interviste in diretta sulla linea del traguardo. Un dispiegamento di mezzi notevole. Pannelli con le classifiche aggiornati in tempo reale... Tutti abbiamo vissuto in presa diretta le emozioni di ieri. E manca ancora la gara più importante!
UTMB: edizione record per festeggiare i dieci anni
Presentata ufficialmente la gara al via domani da Chamonix
7.800 atleti, 4 gare, 73 nazioni, 2000 volontari, 15 comuni attraversati, più che avvenimento sportivo una vera avventura umana. I 2.300 atleti iscritti alla The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc potranno dire di avere preso parte alla 'Maratona di New York' del trail. I numeri della manifestazione presentata alle 18 a Chamonix sono impressionanti. Alla decima edizione gli 'inventori' della UTMB hanno riflettuto sulla grande crescita di questa manifestazione relativamente giovane, ormai entrata nell'immaginario di ogni trail runner in ogni parte del mondo. Per arrivare a Chamonix ci sono 800 gare qualificanti e quest'anno il livello è elevatissimo. Si stima che 20 corridori siano in grado di arrivare tra i top 5 e 200 nei top 20. Farà freddo attorno al Monte Bianco: pioggia, neve, vento. Per questo la direzione di corsa ha deciso di accorciare la Courmayeur-Champex-Chamonix, che prenderà il via domani mattina alle 10, nel tratto finale: dal Col des Montets si raggiungerà Chamonix via l'Argentière e non salendo a La Flegère. Troppi rischi con la nebbia e il terreno scivoloso. Catherine Poletti, direttrice di corsa, è stata molto chiara: «Il materiale obbligatorio è il minimo indispensabile per sopravvivere: essere più pesanti vuol dire essere più performanti in questo caso, alla UTMB bisogna essere montanari prima che trail runner».
ATLETI - Emma Roca, Fernanda Maciel, Rory Bosio, Miguel Heras, Francois D'Haene, Emmanuel Gault, Seb Chaigneau (terzo l'anno scorso), Iker Karrera (secondo l'anno scorso), Julien Chorier (vincitore della Mont Fujy Ultra Trail), Ludo Pommeret, Tsuyoshi Kaburaki, Helen Cospolich, Krissy Moehl (vincitrice della prima edizione e nel 2009), Nerea Martinez, Lizzy Hawker (quattro vittorie alla UTMB) sono alcuni degli atleti presenti alla conferenza. Lizzy è a Chamonix per la sesta volta. «Una cosa è la preparazione fisica, una quella mentale, è sempre la stessa sensazione, quella di condividere una grande esperienza, una grande avventura con gli altri atleti e le persone che si incontrano lungo il percorso» ha detto la Hawker. «L'alta via Chamonix-Zermatt (che Iker ha corso a luglio, battendo il record in 21h 21', ndr) spero che possa avermi aiutato perché dislivelli e condizioni sono stati moto duri» ha detto Iker Karrera. «Non faccio gare da luglio proprio per allenarmi, è andato tutto bene, mi sento in forma» ha detto Julien Chorier, uno dei favoritissimi.
WEB TV - Tutta la conferenza stampa è stata trasmessa in diretta dalla
web tv
, che per la prima volta consentirà di seguire live anche la gara e sta già trasmettendo continui 'live break' dalla TDS che dovrebbe arrivare fra qualche ora (probabilmente verso le 21,30) a Chamonix.
Strapotere spagnolo nelle WorldSeries
Kilian Jornet in testa alla classifica generale
Le WorldSeries ISF, in pratica la Coppa del Mondo dello skyrunning, a giochi ancora aperti, confermano che in questo momento la Spagna è una superpotenza. La classifica generale maschile vede Kilian Jornet al comando (ha partecipato a sette gare con cinque vittorie e due terzi posti). Ai primi sei posti, se non fosse per l'inglese Tom Owens, si parlerebbe solo spagnolo: terzo Luis Alberto Hernando, quarto Jokin Lizeaga, quinto Tofol Castanyer, sesto Miguel Caballero. Tra le donne ci pensa la svedese Emelie Forsberg, a evitare il monopolio. Al secondo posto Blanca Maria Serrano e al quarto Nuria Picas. Nelle singole specialità la storia non cambia: nel Kilometro verticale i leader sono Luis Alberto Hernando e Laura Orgué, nelle Ultramarathon primo posto provvisorio di Kilian e tra le donne secondo posto (dietro alla neozelandese Anna Frost), di Nuria Picas. Nelle Skyrace Series terzetto iberico con Hernando seguito da Lizeaga e Caballero… E gli italiani? Nella classifica generale Marco De Gasperi è al nono posto, seguito da Fulvio Dapit.Da segnalare il quinto posto generale e secondo nella Skyrace di Silvia Serafini.
Dawa Sherpa, dopo la UTMB la TDS
Il nepalese primo sul traguardo di Chamonix. Terza la Carlini
Classe '69. Nepalese. Segni particolari: vincitore della prima edizione dell'Ultra-Trail du Mont Blanc, nel 2003. Oggi Dawa Sherpa è entrato ancora una volta nella storia, vincendo la TDS (Sur les traces des Ducs d Savoia), partita alle 7 da Courmayeur. 114 chilometri e 7.150 metri di dislivello. Un exploit per il grande trail runner nepalese, che nello scorso fine settimana ha corso un'altra gara lunga e nel prossimo fine settimana ha in programma un altro trail. Al secondo posto, mano nella mano, i francesi Lionel Trivel e Antoine Guillon, poi al quarto posto Pablo Manuel Villa Gonzalez, al quinto Ryan Baumann, al sesto Christophe Le Saux, al settimo Damien Trivel, all'ottavo Jordi Martin Pascual e al nono Olivier Morin. Sherpa ha chiuso in 14h 37' 07'', circa 28 minuti in meno della coppia francese. «Bella questa vittoria e bella quella del 2003, ogni corsa è unica, ora lunedì si torna a lavorare, spero di avere sempre salute e amore» ha detto Sherpa al traguardo.
LA CRONACA - La partenza alle 7 da Courmayeur. Al via quasi 1.500 runner. Già alle 13 Dawa Sherpa è in testa al Forte de la Platte, con 8 minuti su Thomas Saint Girons, poi ritiratosi, e 11 sul duo Trivel-Guillon. L'ultimo tentativo del duo è sul Col du Tricot, quando si rendono conto che devono accontentarsi del secondo posto.
OTTIMA PROVA DELLA CARLINI - La gara femminile è stata vinta da Agnes Hervé, seguita da Juliette Blanche e dalla nostra Alessandra Carlini. La Blanchet è passata in testa alle 13 a Bourg Saint Maurice, seguita dalla Carlini e dalla Hervé e poi quest'ultima è balzata in testa.
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TDS, partiti!
Il via questa mattina alle 7, previsto brutto e freddo
Pioggia alla partenza e miglioramento nelle ore centrali. Poi verso sera nuovamente pioggia. Sono queste le previsioni per la TDS (Sur Les Traces des Ducs de Savoie), partita questa mattina da Courmayeur
nell'ambito delle gare abbinate all'Ultra-Trail du Mont Blanc. Una gara in condizioni quasi invernali. Ecco il messaggio che l'organizzazione ha inviato ieri sera agli iscritti. «Le condizioni saranno invernali! Molto freddo e umido, vento forte. Neve a partire da 1800/2000 m. Attenzione il vento accentuerà molto la sensazione di freddo! Le temperature possono scendere a -10° C. Di conseguenza è indispensabile gestire queste condizioni con i seguenti indumenti: 4 strati di vestiti (e non solo 3 come richiesto nell’elenco dell’equipaggiamento obbligatorio); giacca impermeabile, la più efficace possibile; un indumento intimo più spesso; guanti molto caldi e impermeabili; bandana per coprire le orecchie e una parte del viso oltre a una cuffia». Difficile fare una previsione sui favoriti, qualche chance per il francese della Guyana Cristophe Le Saux (lo scorso anno sesto alla CCC, secondo al Tor des Geants e quest'anno quinto alla Marathon des Sables). Tra le donne Alessandra Carlini (lo scorso anno è arrivata sesta alla CCC) potrebbe puntare al podio. Non resta che aspettare.
UTMB… bel tempo si spera
Venerdi' prevista neve a quota 2.000
La gara delle gare, uno sforzo immenso per chi la organizza e soprattutto per chi partecipa. Con l'incognita meteo. Mancano poche ore alla partenza da Chamonix dell'Ultra-Trail du Mont Blanc, venerdì alle 18,30. Vediamo dunque quali sono le previsioni meteo a oggi. L'ultimo bollettino di Meteo Chamonix prevede tempo perturbato con precipitazioni venerdì, soprattutto a fine giornata, con il limite pioggia neve a quota 2.000. Un po' meglio sabato, prevalentemente soleggiato ma fresco alla mattina a causa dei forti venti da nord…
Andy Anderson, l'uomo piu' veloce di Kilian
I retroscena del record di salita e discesa dal Grand Teton
Dieci giorni dopo che Kilian Jornet ha battuto il record di salita e discesa dal Grand Teton (2h 53' 02''), nel Wyoming, Stati Uniti, un anonimo ranger ha abbassato ancora il tempo, battendo, nei fatti, Kilian. Andy Anderson è un 'climbing ranger' al Rocky Mountain National Park, in Colorado. Il sito statunitense iRunFar l'ha intervistato dopo l'exploit. Anderson, che naturalmente è un appassionato di trail e partecipa anche a qualche gara, ha dichiarato che la quasi concomitanza con il tentativo di Kilian è casuale: «Avevo qualche giorno di ferie in quel periodo e l'ho sfruttato». Il ranger è salito lungo il sentiero, mentre Kilian ha 'tagliato', una scelta dettata dal fatto che non sarebbe stato in grado di correre veloce su quelle pendenze e per motivi 'ambientali', per evitare l'erosione delle montagne. Il ranger però è pronto a scommettere che anche Kilian sarebbe, se non più veloce, almeno rapido quanto tagliando utilizzando il sentiero, perché è in ottime condizioni. Un record impegnativo avrà richiesto tanta preparazione... «Conosco la zona, ho lavorato anche come volontario, ma l'ultima volta che ero stato sul Grand Teton risale a 10 anni fa e durante la vacanza non avrei avuto tempo di andare in esplorazione, mi sono fidato della mia memoria». Un giorno di gloria non si nega a nessuno!
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