Vittoria e titolo per Tadei Pivk e Silvia Serafini
Alla SkyRace Monte Cavallo assegnati gli 'scudetti' SKY
Vittoria di tappa e successo nel campionato italiano. La SkyRace Monte Cavallo a Piancavallo era ultima tappa del campionato italiano SKY: in palio il titolo tricolore con tutti i protagonisti della stagione. In campo maschile, prima del via Fabio Bazzana guidava la classifica con 230 punti, seguito a 30 lunghezze da Tadei Pivk con terzo a 166, Matteo Piller Hoffer. Al passaggio alla Forcella Val Grande passano attaccati i primi tre della generale, insieme a Davide Pierantoni. La svolta dopo Pian delle Lastre: passa Tadei Pivk davanti Giorgio Simonetti, Pierantoni e Piller Hoffer, ma non c'è Bazzana caduto in discesa e costretto al ritiro. Tadei Pivk va a vincere in 2h23'58", davanti al compagno di club Piller Hoffer in 2h28'35", con terzo Giulio Simonetti in 2h31'53"
LA GARA FEMMINILE - Un po' lo stesso copione nella gara rosa. Dimitra Teocharis parte da leader con 8 punti di vantaggio su Silvia Serafini. Ma sarà una lotta a due visto che Emanuela Brizio (terza a 32 punti dalla Teocharis) non è della partita. Gara sempre al comando quella di Silvia Serafini che chiude in 2h56'49", piazza d'onore per Francesca Domini in 3h09'00", con terza Dimitra Theocharis in 3h11'28".
Alice Gaggi campionessa mondiale di Corsa in Montagna
Ai Mondiali in Polonia sei medaglie per l'Italia
Mondiale 2013 di Corsa in Montagna in Polonia, a Krynica-Zdrój. L'Italia festeggia il titolo iridato di Alice Gaggi e il bronzo di Elisa Desco. Un gara in rimonta quelle delle azzurre: in avvio è la britannica Emma Clayton a dettare il ritmo sulla prima salita insieme all’Irlandese Sarah McCormack e alla turca Burcu Buyukbezgin. Nel giro finale Emma Clayton mantiene un vantaggio di diciassette secondi a un chilometro dall'arrivo sulle due azzurre: Alice Gaggi costruisce il suo successo negli ultimi 400 metri, la Clayton resta d'argento, mentre Elisa Desco festeggia il bronzo. Settima Antonella Confortola, quindicesima Samantha Galassi, un risultato che vale l'oro a squadre per l'Italia.
UGANDESI IMPRENDIBILI - Dominio ugandese in campo maschile: vince Philip Kiplimo, davanti ai connazionali Geoffrey Kusuro, Peter Kibet e Nathan Ayeko. Ci ha provato lo statunitense Max King, campione del mondo nel 2011 in Albania, ma alla fine è stato costretto al ritiro. E ci ha provato anche Bernard Dematteis: gara accorta la sua, con progressione nel finale che vale il quinto posto. Decimo il gemello Martin, davanti ad Alex Baldaccini, con quattordicesimo Gabriele Abate. Diciassettesimo Luca Cagnati e ventiduesimo Xavier Chevrier. Uganda ovviamente sul gradino più alto del podio, ma per l'Italia è argento.
GIOVANI - Ma le soddisfazioni e le medaglie in casa Italia sono arrivate anche a livello giovanile. Oro negli Juniores maschile per l'azzurro Nekagenet Crippa che chiude davanti al turco Ramazan Karagoz e all'austriaco Manuel Innerhofer. Decimo Michele Vaia, diciottesimo Nadir Cavagna e trentesimo Giampaolo Crotti Crotti: è ancora argento per l’Italia alle spalle della Repubblica Ceca e davanti alla Gran Bretagna. Nella prova Juniores femminile titolo mondiale per l’americana Mandy Ortiz, seguita dalla slovena Lea Einfalt, con terza la turca Tubay Erdal. Tredicesima Laura Maraga, quindicesima Alba De Silvestro e diciasettesima Simona Pelamatti: settime nella classifica per nazioni, vinta dalla Gran Bretagna.
Le Tre Cime all'eritreo Petro Mamu
Renate Rungger vince la gara femminile
Alla sedicesima edizione della Südtirol Tre Cime Alpin (con oltre 1000 concorrenti al via) vittoria dell'eritreo Petro Mamu, campione del mondo di corsa in montagna del 2012, che chiude i 17,5 km e 1350 metri di dislivello del percorso in 1h22’46”, davanti al neozelandese Johnatan Wyatt (1h 27’46”) e agli altoatesini Thomas Niederegger e Roland Clara che hanno chiuso nell’ordine, rispettivamente a 8’ e 9’ dal vincitore. Quinto il forestale Emanuele Manzi, vincitore dell’edizione del 2000. Successo azzurro fra le donne, dove le favorite Renate Rungger (1h 49’28”) e Sara Bottarelli (1h 49’43”) si sono piazzate prima e seconda davanti alla britannica Emmie Collinge, terza sul podio in 1h54’19”. Quarta l’altra altoatesina Edeltraud Thaler, davanti all’austriaca di Lienz Susanne Mair.
Dominio Salomon alla Transalpine Run
Vittorie di Theodorakakos-Clayton e Serafini-Kortazar
Si è chiusa ieri senza sorprese la nona edizione della Gore-Tex Transalpine Run, otto tappe x 261,3 km e 15.000 m D+ dalla Germania all'Italia, passando per Svizzera e Austria. Vittoria finale dunque, dopo avere conquistato anche l'ultima tappa da Solda a Laces, per Dimitris Theodorakakos e Cameron Clayton (Team Salomon, 27h19'55'') con un vantaggio di circa 30 minuti nel ranking su Manuel Merillas e Pablo Villa. Al terzo posto altri due atleti Salomon, Tofol Castanyer e Philipp Reiter. Tra le donne dominio incontrastato di Silvia Serafini e Ohiana Kortazar (Team Salomon International III, 32h20'08'') con un vantaggio di 3 ore e mezza nel ranking sulle altoatesine Tamara Lunger e Annemarie Gross. Al terzo posto Gitti Schiebel e Ildiko Wermeischer. Nei Master i due altoatesini Anton Steiner e Klaus Wellenzohn sono arrivati secondi nel ranking dietro a Anton Phillipp-Thomas Geisenberger.
Transalpine Run: tutto pronto per il gran finale
Oggi l'ultima tappa, da Solda a Laces
Tutto (o quasi) come da programma nella settima e penultima tappa della Gore-Tex Transalpine Run, in programma ieri tra S. Valentino alla Muta e Laces, in Alto Adige. Tra gli uomini ennesimo successo della coppia Theodorakakos-Clayton, con più di due minuti di vantaggio su Merillas-Villa e quasi dieci su Castanyer-Reiter. Ora nel ranking Theodorakakos e Clayton comandano con 27 minuti su Merillas-Villa a una tappa dal termine.
DONNE - Ennesima vittoria anche per Silvia Serafini e Oihana Kortazar che hanno già da tempo ipotecato la vittoria nel ranking. Dietro di loro Annemarie Gross e Tamara Lunger a più di 30 minuti e a seguire Gitti Schiebel e Ildiko Wermescher. Nello stesso ordine il ranking che dovrebbe essere anche quello finale dopo la tappa di oggi, da Solda a Laces.
Tor, Federica Boifava: 'parola d'ordine, flessibilita'
Con l'obiettivo di un posto nelle prime cinque
«Mesi di alzatacce al mattino, tanti chilometri in solitaria e al buio, ma alla fine nessuna certezza». Federica Boifava è pronta per il Tor. Con tutte le sue incognite. Quasi un anno di preparazione, dividendosi tra corsa e l'impegno di mamma. «Preparata sono preparata - prosegue l'atleta dell'Alpstation Trail Team -. Ho avuto mille consigli, ma alla fine ho deciso di non pianificare nulla: parola d'ordine, flessibilità». In questa stagione ha gareggiato e vinto molto, anche due trail consecutivi un giorno dopo l'altro, oltre al quinto posto alla Trans d'Havet: «E' vero, quest'anno ho partecipato a molte più competizioni rispetto al solito, anche per abituarmi al ritmo gara. A fine maggio ho gareggiato all'Italiano di Forno Canavese (il Trail del Monte Soglio ridotto a causa della neve a 44 km e 2200 metri di dislivello positivo, prima in 4h36'39'', ndr) e al rientro ho visto che in programma c'era una gara nel Veronese (Il Trail dell'Orsa, di 48 km e 3.500 metri di dislivello, nuovamente prima in 6h04'01', ndr) e ho deciso di partecipare. Poi la Trans d'Havet, insomma tante gare. Non so se servirà per il Tor, ma almeno so di essere pronta. Obiettivo? Tutti mi dicono che posso entrare nelle prime cinque...». L'atleta targata Montura è pronta...
Domenica la SkyRace Monte Cavallo
Ultima tappa del Campionato Italiano SKY
La SkyRace Monte Cavallo di domenica chiude il Campionato Italiano Skyrunning SKY. 21 km e 1870 metri di dislivello in salita, per la gara di Piancavallo, organizzata dal Montanaia Racing, che si sviluppa nel gruppo montuoso Col Nudo-Cavallo con passaggio a quota 2007 del Monte Tremol: presenti tra gli altri, anche Tadei Pivk, Dimitra Theocharis e Silvia Serafini, impegnati anche nella lotta per il titolo italiano. Nella generale maschile del campionato italiano, infatti, al comando Fabio Bazzana con 230 punti davanti a Tadei Pivk a 200 e Matteo Piller Hoffer a 166, mentre nella classifica femminile Dimitra Teocharis è prima a quota 208, con 8 lunghezze su Silvia Serafini, con terza Emanuela Brizio a 176. Sabato alle 17 il breifing pre-gara, il via domenica alle 8.30.
La Transalpine Run e' arrivata in Italia
Serafini e Kortazar si avviano alla vittoria finale
Dopo il vertical di mercoledì, ieri è stata la volta della sesta tappa della Gore-TexTransalpine Run, con l'arrivo in Italia, a San Valentino alla Muta. La partenza dalla svizzera Samnaun.
ANCORA THEODORAKAKOS-CLAYTON - Il Team Salomon composto da Theodorakakos e Clayton si è imposto ancora, con il tempo di 3h11'42'', davanti a Carrea Alto Sil (Merillas-Villa - 3h24'52'') e Team Salomon International di Castanyer-Reiter (3h27'39''). Nella classifica generale stesse gerarchie con i primi che hanno circa 25' di vantaggio su Carrera Alto Sil e circa 28' su Team Salomon International.
IMPRENDIBILI SERAFINI-KORTAZAR - Vittoria di tappa e giochi chiusi tra le donne dove Silvia Serafini e Oihana Kortazar (3h49'29'') hanno quasi tre ore di vantaggio su Tamara Lunger-Annemarie Gross, seconde anche nella tappa. Tra i Master succeso, per soli 34 secondi, di Anton Philipp e Thomas Geisenberger, ma primo posto nel ranking per i 'local' Anton Steiner e Klaus Wellenzhorn. Oggi è in programma la tappa da San Valentino a Solda.
Emelie Forsberg pensa alle 100 miglia
L'ipotesi lanciata dalla svedese sulla sua pagina FB
L’abbiamo vista affacciarsi sulla scena dello Skyrunning non più tardi della passata stagione. In poco più di un anno ha gia praticamente vinto tutto quello che era possibile vincere. Sta seguendo passo dopo passo le orme del suo compagno Kilian dedicandosi anche allo sci alpinismo e all’alpinismo. Non sembrano quindi esserci limiti per la ventisettenne svedese Emelie Forsberg che lancia ai suoi ammiratori il quesito su una nuova possibile sfida direttamente dal suo account Facebook. In gioco quella che potrebbe essere la sua prima partecipazione in una gara di 100 miglia. S itratta de La Diagonale des Fous in programma il prossimo 17 ottobre sull’isola della Réunion per un totale di 165 km e 10.800 m D+.
TRA SCETTICISMO ED ENTUSIASMO - La maggior parte dei suoi ammiratori sembra essere entusiasta dell’ipotesi mentre qualcun altro le fa notare che in passato già altri atleti sono stati vittime dell’over racing citando la sua compagna Anna Frost. Un grande specialista delle ultra distanze come l’americano Timothy Olson, invece, sempbra entusiasta dell’ipotesi. Per la Forsberg si tratterebbe di correre una delle più dure 100 miglia del panorama internazionale venti giorni dopo la UROC di 100 km dove si giocherà il titolo mondiale nelle ULTRA.
IL PALMARES IN UN ANNO - Emelie lo scorso anno ha vinto la classifica generale delle Skyrunner World Series precedendo la spagnola Nuria Picas e l’italiana Silvia Serafini e si è portata a casa anche la coppa del mondo nelle SkyRace. Sempre lo scorso anno ha vinto la Dolomites SkyRace, la Pikes Peak in America la Mt. Kinabalu in Malesia, la TNF San Francisco ed è arrivata seconda al Trofeo Kima e ai Templiers. Quest’anno si è dedicata con più continuità anche alle ultra distanze e non ha avuto nessuna rivale. Ha vinto la Transvulcania, la Ice Trail Tarentaise, e la Trans D’Havet. Nelle SkyRace, ha vinto la Zegama-Aizkorri, la Dolomites SkyRace e la Matterhorn Ultraks. Agli europei Skyrunning ha poi portato a casa tre ori, Sky, Ultra e combinata e un argento nel Vertical. Emelie inoltre vanta il record femminile di salita e discesa sia al Monte Bianco che al Cervino.
Skyrunning World Series, si va in Grecia
Domenica il Gerania Vertical Kilometer
Quarta e penultima tappa del circuito Vertical delle Skyrunning World Series, domenica in Grecia. Appuntamento con il Gerania Vertical Kilometer: partenza dalla spiaggia di Loutraki (nel Peloponneso, a pochi chilometri da Corinto), breve tratto pianeggiante in città prima di affrontare la salita per un totale di 5,8 km. Tra i protagonisti attesi, già iscritti alla gara, lo sloveno Nejc Kuhar, gli spagnoli Silvia Leal Augé, Salvi Fargas, Joan Freixa Marcelo, Alba Xandri Suets, Vanesa Ortega Trancón, gli andorrani Oscar Casal Mir, Ventosa e Ferran Teixido Marti, il bulgaro Kiril Nikolov, i russi Anton Khriashchev e Anna Khriashcheva, lo svizzero Roman Kessler, il brittannico Philip Stephenson, oltre ovviamente alla nutrita pattuglia di atleti greci. Nel 2012 vittorie di Urban Zemmer in 43'24" e Laura Orguè Vila in 53'24".
Domenica la Rosetta Skyrace
21 km nel Parco delle Orobie Valtellinesi.
Domenica appuntamento con la Rosetta Skyrace nel Parco delle Orobie Valtellinesi. I favoriti sembrano essere Nicola Golinelli e la vincitrice 2011, Debora Cardone: «Azzardare dei pronostici appare compito arduo, ma questi due atleti sembrano avere classe e condizione atletica per puntare al successo – spiega Massimo Zugnoni responsabile del comitato organizzatore -. Come se non bastasse entrambi conoscono bene il percorso e sanno come quindi interpretarlo nel migliore dei modi. In queste ore sono arrivate importanti adesioni come quella del giovane svizzero Micha Stainer e quelle dei cechi Pavel Brydl, Vladimir Safr, Radim Berka, Martin Berka. Non dimentichiamo poi i rumeni Gyorgy Szabolcs e Iulia Gainario e gli italiani Stefano Butti, Emanuela Brizio, Chiara Gianola. A tutti questi si aggiunge come ciliegina sulla torta il nostro campione di casa Franco Sncassani».
PERCORSO - E mentre si attendono le ultime iscrizioni (termine ultimo fissato per la serata di giovedì), si lavora agli ultimi dettagli sul percorso di 21km, nell'area dove si produce il famoso formaggio bitto, affrontando 1550 metri di dislivello positivo e altrettanti di discesa. Partendo dagli 850 metri del Polifunzionale di Rasura, si sale passando dalla località Larice, Ciani e si continua raggiungendo gli alpeggi di Combana, Combanina e Stavello - punto più a sud a quota 1940 metri -. Il percorso scende quindi in direzione Baita del Ven, per poi iniziare nuovamente a salire sfiorando il Lago di Culino e raggiungendo la Cima Rosetta (2140 metri). Si perde quota sino a 1700 metri, per poi risalire lievemente verso la pozza dell'Alpe Olano. Ancora discesa, passando dal Rifugio della Corte e dall'abitato di Mellarolo. Rampa finale verso Rasura e arrivo al Polifunzionale. Tempi da battere: 2h00'13" ottenuto da Gil Pintarelli nel 2010 e 2h33'56" da Raffaella Rossi, sempre nel 2010.
Desco, dopo la Sierre Zinal ecco i Mondiali
Domenica l'appuntamento in Polonia per la runner dell'Atletica Valtellina
Elisa Desco è una delle più belle sorprese della stagione. Ha fatto suoi il Campionato Italiano Lunghe distanze, il Campionato Italiano di Corsa in Montagna e la prestigiosa Sierre Zinal. Ai Campionati Europei di Corsa in Montagna un quarto posto e poi il terzo posto nel vertical della Chiavenna-Lagunc. E nel fine settimana ci sono i Mondiali in Polonia... «Avrei voluto fare meglio in primavera, nelle mezze maratone, ma non ho potuto allentami come avrei voluto a causa dell'influenza, però sono soddisfatta della stagione della corsa in montagna e dello skyrunning» dice Elisa. È una Desco ritrovata che ha 'scoperto' anche qualche gara più lunga: «Ora sono orientata sulle gare un po' più lunghe delle tradizionali corse in montagna, anche se la Sierre Zinal era la prima esperienza su una certa distanza: non pensavo di stare così bene e credevo che a vincere fosse la Kremer, io l'ho presa solo a dieci chilometri dalla fine e al traguardo ero distrutta». Intanto domenica ci sono i Mondiali di Corsa in Montagna, a Krynica Zdroj, in Polonia. «Sono 8 chilometri, in due giri da 4 chilometri, ora mi sento più a mio agio su percorsi un po' più lunghi e poi c'è una discesa veloce e poco tecnica e si finisce praticamente in salita: speravo in una discesa più tecnica e anche il tratto finale non mi esalta. Il Mondiale è un'incognita, riparto dal quarto posto agli Europei dove ho avuto problemi durante la gara per la tensione nervosa». La Desco, tesserata per l'Atletica Alta Valtellina, potrebbe correre anche la Jungfrau Marathon e l'anno prossimo mira a qualche maratona (dove ha un miglior tempo personale di 2h36'53'').