26 settembre: nasce Adamello Ultra Trail

175 km e oltre 10.500 metri di dislivello per la gara bresciana

Un nuovo ultra-trail con 175 km di sviluppo e 10.500 metri di dislivello. È ufficialmente nato l'Adamello Ultra Trail, in programma il prossimo 26 settembre con partenza e arrivo a Vezza d'Oglio. La gara verrà organizzata dallo staff della Red Rock Skymarathon e da quello dell'Adamello Ski Raid. «L’idea, visti anche gli eccellenti feedback ottenuti dal test event della 'Corsa Bianca', è di continuare puntare su gli sport di endurance  per fare promozione del nostro territorio - ha commentato Mario Sterli, presidente dell’Adamello Ski Team -. E per promozione del territorio intendiamo i paesi della Valle, ma anche punti di importanza storico/culturale quali Cima Rovaia, Porta Muralta, le Bocchette di Val Massa, Montozzo,  Monte Tonale Orientale, il Monumento Ossario al Passo Tonale, il Forte Zaccarana,  Forte Mero... Il tutto toccando una quota massima di 2.560 m». I primi arrivi sono previsti per sabato 27 settembre e le iscrizioni apriranno il primo giugno sul sito www.adamelloultratrail.it


A Paris il Mammutrail

Tra le donne successo di Cristina Borgesio

Gara unica nel suo genere, con 12 ore a disposizione per completare il maggior numero di volte un anello di circa 10 km e 600 m D+, è andata in scena il 3 maggio a Gaby, in Valle d'Aosta, il Mammutrail. La vittoria finale è andata a Giovanni Paris che ha chiuso 8 giri in 10h53.35 davanti a Luca Guerini, unico altro concorrente con 8 giri (11h28.17). Paris dunque conferma un ottimo inizio di stagione dopo il secondo posto alla Maremontana e l'undicesimo al BVG Trail. Tra le donne successo di Cristina Borgesio, con 7 giri in 11h06.40 davanti a Chiara Colonello (7 giri in 11h24.05) e Nicoletta Passuello (7 giri in 11h42.49). Nella gara a squadre solo due team hanno effettuato 10 giri, Les Valdotains (con due 'vip' del calibro di Franco Collé e Dennis Brunod), in 10h31.44, e Quasi Valdostani Team (Fulvio Bertodo e Marco Mangaretti) in 11h.16.01. Al femminile successo di Thelma e Louise (anche in questo caso dietro agli pseudonimi due atlete conosciute: Cecilia Mora e Carmela Vergura) con 8 giri in 11h43.53. 


Tris Pivk alla 4 Passi in Casa Nostra

Dimitra Theocharis prima tra le donne

Oggi, sotto uno stupendo sole (a differenza dell'anno scorso) si è corsa la 4 Passi in Casa Nostra, in Valtellina. Il tracciato di 24 km e 1.600 m di dislivello si snodava nel Parco Nazionale dello Stelvio. La vittoria è andata per la terza volta consecutiva a Tadei Pivk. Il friulano ha fatto subito il vuoto con il forte atleta della corsa in montagna Xavier Chevrier ma prima dell'ultima discesa Chevrier è un po' calato e Pivk ne ha approfittato. 2h05.50 il suo tempo contro 2h09.30 di Chevrier e 2h16.46 del terzo, Fabio Congiu. Grande gara al femminile per la friuliana Dimitra Theocharis, che ha chiuso in 2h44.17 precendo Monia Acquistapace (2h47.31) e Michela Benzoni (2h53.32). 


Clavery regola Canetta al Gran Trail Rensen

Successo rosa per Virginia Oliveri

C'è una firma importante sul Gran Trail Rensen (60 km), quella del francese Erik Clavery. Ieri nella gara ligure il transalpino ha chiuso in 7h26.47 davanti a Filippo Canetta e Pablo Barnes, rispettivamente in 7h38.57 e 7h.41.50. Clavery era alla prima uscita stagionale sulle ultra-distanze, dopo la vittoria nel 2013 alla TransMartinique. Tra le donne successo di Virginia Oliveri, decima assoluta in 9h.04.53, davanti Isabelle Ost (9h.35.40) e Hana Smisowska (9h.45.33). Nel trail corto di 23 km successi di Abdelali Erazine i 2h16.04 e di Laura Maschi in 3h00.17.
 


Al Dario e Willy assegnati gli scudetti Junior e Master

La vittoria assoluta a Rolando Piana ed Emanuela Brizio

Stefan Goretti e Martina Brambilla, della Polisportiva Pagnona  e della Carvico Skyrunning, sono i primi campioni italiani Sky Junior. Il titolo è stato assegnato ieri alla decima edizione del Trofeo Dario e Willy, valevole anche come Campionato italiano Junior e Master, una novità per la Fisky. I titoli Master sono andati a: Emanuela Brizio della Valetudo Skyrunning (45-50), Giovanna Cavalli dei Runners Bergamo (55-60), Riccardo Faverio del GS Orobie (45), Flavio Tomelleri della Recastello (50), Mario Barlascini del Team Valtellina (55) e Antonio Baroni della Valetudo Skyrunning (60). Per Emanuela Brizio si tratta del sedicesimo titolo nazionale in carriera!

GARA ASSOLUTA - La vittoria assoluta è andata a un altro atleta della Valetudo, Rolando Piana, con il tempo di 2.25.26, davanti a Fabio Bazzana (2.27.50) e Flavio Tomelleri (2.34.41). A seguire nella top ten: Stefano Butti, Clemente Belinghieri, Luca Carrara, Riccardo Faverio, Matteo Tagliabue (sì, il nostro collaboratore!), Carlo Corti, Adriano Ticozzelli. Tra le donne successo della Valetudo Skyrunning con Emanuela Brizio (2.59.39) davanti a Lisa Buzzoni del Team La Sportiva (testatrice della nostra guida Outdoor Running - 3.08.31) e Paola Romanin della Aldo Moro Paluzza - Dynafit (3.11.00). 


Emelie Forsberg 'double face'

E' on-line l'ultimo episodio di Salomon Running Tv

Si chiama 'Into the light' l'ultimo episodio della Salomon Running Tv, dedicato ad Emelie Forsberg. Immagini spettacolari, sulla neve della Norvegia, con gli sci, ma anche sulle spiagge nordiche, sempre con gli sci. Come sempre un bel lavoro di 'The African Attachment' che ci mostra la fortissima runner, che in soli due anni ha rivoluzionato il mondo delle sky e delle ultra, non solo con le scarpe da corsa ma anche… on the snow. Da vedere!  


Nuria Picas al via anche alla Transvulcania

Dopo il successo al Monte Fuji la spagnola non si ferma

Ha vinto il 26 aprile il massacrante Ultra-Trail del Monte Fuji, in Giappone (dopo a vere vinto la Transgrancanaria il 10 marzo) e ora è già in pista, pronta per la prossima ultra. Nuria Picas, in testa alla classifica femminile dell'Ultra-Trail World Tour, sarà al via anche alla Transvulcania del prossimo 10 maggio (83 km) valida per la classifica Ultra delle World Series ISF. A confermarlo la stessa atleta. La Picas era in Giappone da qualche settimana per preparare la gara. «La strategia è stata quella di venire fuori poco a poco, senza fare gara sulle altre, poi, quando sono stata al km 75, ho avuto l'opportunità di avvicinare e superare Nathalie Mauclair - ha detto la Picas -. Sono riuscita a nutrirmi e idratarmi bene e la notte è stata fantastica». Tutto facile? Sembrerebbe di sì… 


Ultra-Trail Monte Fuji: il video

Alcune spettacolari immagini della gara vinta da D'Haene e Picas

Sappiamo come è andata, con la vittoria netta di Francois D'Haene tra gli uomini e quella, meno netta ma importantssima per la classifica, di Nuria Picas tra le donne. Una gara dura, durissima a detta degli atleti, con tanti tratti 'veloci' su strada e un passaggio molto tecnico all'alba. Emozioni, come quelle che si vivono quando si 'scala' la vetta più alta del Giappone, il mitico Monte Fuji. Per riviverle, ecco il bel video ufficiale di questa gara che, dopo pochi anni dalla nascita, è già una grande classica.         
Ultra-Trail® Mt. Fuji 2014 di UltraTrailMontBlanc


Outdoor running: le altre gare del fine settimana

Al Mugello si rivede De Gasperi, al Formico vincono Belinghieri e Cuminetti

È stato un ponte del 25 aprile intenso dal punto di vista agonistico. A parte l'Ultra-Trail Mt. Fuji, per la scena internazionale, la Duerocche e il Valle Varaita Trail dei quali abbiamo già parlato, è stata la volta anche dell'Ultra-Trail Mugello. L'appuntamento sabato sulle colline toscane con un tracciato di 60 km e 2.800 m D+. La vittoria è andata a Matteo Pigoni in 5h55'44'' davanti a Marco Franzini, a circa 20' e a Fabrizio Roux, a 20' da Franzini. Tra le donne successo di Marta Doko (8h08'50'') su Nicole Lasagna e Cristina Imbucatura. Un vincitore d'eccezione per la prova corta (23,5 km - 1.250 m D+): Marco De Gasperi. Il Forestale ha partecipato come testimonial e ha testato la condizione in vista dell'imminente stagione. Sua la vittoria in 1h51'41'' davanti a Giulio Piana (2h10'07'') e Mattia Treve (2h14'23''). 

ORNA TRAIL - A Ornavasso, nel Verbanio Cusio Ossola, il 26 è stata la volta dell'Orna Trail (17 km e 2.600 m D+) vinto da Rolando Piana in 1h31'30'' su Fabio Bazzana (1h31'47'') e Giulio Ornati (1h37'54'') mentre tra le donne successo di Emanuela Brizio (1h57'43'') su Cecilia Mora (2h07'39'') e Michela Piana (2h07'50''). 

FORMICO TRAIL - Il 27 appuntamento con il Formico Trail, in provincia di Bergamo. La gara (22 km) è stata vinta da Clemente Belinghieri (1h26'30'') su Fabio Bonfani e Patrik Nicolini, tra le donne da Silvia Cuminetti (1h54'38'') su Marzia Franceschini ed Elisabetta Feltri. 

ASCHERO, ABBOTS WAY, TUSCANY - Appuntamento ieri in Liguria con il Trail Aschero (33 km, 1.500 m D+) vinto da Alberto Ghisellini (2h54'44'') su Andrea Vipiani e Davide Bruno e da Giulia Amadori (3h36'31'') su Francesca Gualco e Nicoletta Rossetti. Il 26 si è corso inoltro The Abbots Way (125 km, 5.500 m D+) con vittoria maschile di Alessandro Brunetti (15h29'22'') e femminile di Katia Fori (15h36'18''). Alla Val d'Orcia 100 km Tuscany Crossing (102 km, 3.150 m D+) infine vittoria di Massimo Tagliaferri (10h32'15'')  e di Simona Morbelli (10h50'53'').

TROFEO SPREAFICO - Sul lato skyrunning, il 25 aprile, ai Piani d'Erna (Lc), la vittoria al trofeo Spreafico (5,95 km su 790 m D+) è andata a Nicola Golinelli (record della gara, 32'50'') su Enrico Benedetti e Francesco Puppi. Nella gara rosa successo di Ilaria Bianchi (record di gara, 42'02'') su Lisa Buzzoni e Maria Righetti. 


I gemelli Dematteis vincono sotto casa

Primi nel Vallevaraita Trail, nella gara femminile a segno Sonia Glarey

I gemelli Dematteis mettono il loro sigillo sul Vallevaraita Trail. 27 km e 1750 metri di dislivello, resi ancora più impegnativi dal maltempo con partenza e arrivo a Brossasco. Arrivo di coppia, anche se poi la classifica dice che Bernard è primo per cinque centesimi su Martin: 2h22'24" il loro tempo. Al terzo posto un altro portacolori della Podistica Valle Varaita, Danilo Lantermino in 2h29'25"; ai piedi del podio Manuel Solavaggione, sempre della Podistica Valle Varaita in 2h29'28" e Maurizio Fenaroli dell'Ermenegildo Zegna in 2h31'15". Completano la top ten Paolo Bert, Mattia Roncoroni, Ioan Maxin, Roberto Camperi e Franco Paolo Bruno.

GARA FEMMINILE - Successo della valdostana Sonia Glarey del Pont Saint Martin in 3h03'00" su Francesca Di Nicola della Podistica Valle Grana in 3h06'02", con terza Elena Bagnus della Podistica Valle Varaita in 3h11'01". Quarta piazza per Marina Plavan dell'Atletica Valpellice in 3h34'11", quinta Jessica Gamba del Kratos Team in 3h38'32". Nelle prime dieci Martina Chialvo, Monica Sartore, Manuela Sità, Liliana Gervanone e Paula Lucia Lopardo.


Trionfo D'Haene e Picas sul Monte Fuji

Costretta al ritiro per un problema alle mani Francesca Canepa

Francois D'Haene e Nuria Picas hanno vinto oggi l'Ultra-Trail Mt. Fuji, in Giappone, gara dell'Ultra-Trail World Tour. Due vittorie importanti, due conferme più che due consacrazioni. Due successi resi ancora più importanti dalla start list di livello veramente molto elevato oltre che dalla prova stessa (168 km e circa 9.000 m D+). D'Haene, dopo i successi all'UTMB 'mutilata' del 2012 e la Diagonale des Fous del 2013, si candida prepotentemente come l'ultra-runner da battere sulle lunghe distanze. Nuria Picas, alla seconda 100 miglia, sbaraglia una concorrenza agguerritissima con un capolavoro di tecnica e tattica, portandosi in testa alla classifica femminile del circuito.

SUPER FRANCOIS - D'Haene (Team Salomon) ha vinto con oltre un'ora sul secondo classificato, l'australiano Ryan Sandes che, dopo la vittoria alla Transgrancanaria, balza in testa alla classifica maschile del circuito. Il francese è stato l'unico concorrente a rimanere sotto le 20 ore (19h09.20). La gara ha visto tirare nella prima parte D'Haene insieme agli altri francesi Manu Gault (Team Asics) e Thomas Lorblanchet (Team Asics), poi D'Haene ha fatto tandem con lo spagnolo Iker Karrera ma lo spagnolo, dopo avere perso diverse posizioni, è stato costretto al ritiro. Il suo non è l'unico ritiro eccellente. Da segnalare anche quelli di Gault (a circa 120 km) e Lorblanchet. 

 

SANDES E FOOTE - Sandes (Team Salomon) ha chiuso in 20h19.08 mentre al terzo posto si è classificato lo statunitense Mike Foote (The North Face), autore di una gara in grande rimonta, che in alcuni frangenti lo ha portato a essere addirittura fuori dai top 20. Il suo tempo è di 20h54.10.

Sandes, uomo da poche gare all'anno che difficilmente sbaglia, con nel palmarès anche un secondo posto alla Western States e un primo alla Leadville, dopo il successo alla Transgrancanaria, conferma il buono stato di forma. Incredibile la condotta di gara di Foote, che ha nel palmarès un terzo e quinto posto all'UTMB e un secondo all'Hardrock. Dietro di loro si segnala la grande prestazione dei francesi Antoine Guillon (21h29.12) e Lionel Trivel (21h32.50). Per Guillon un altro quinto posto dopo quello della Transgrancanaria e una prestazione migliore dell'anno scorso (settimo). Il francese del team WAA l'anno scorso era arrivato secondo alla TDS e quarto alla Diagonale des Fous. Per Trivel (Hoka One One) invece l'anno scorso il quarto posto al Tor des Géants.

PRIMA MAUCLAIR POI PICAS - La gara femminile si è giocata nella prima parte, fino circa a metà, sul grande ritmo imposto dalla francese Nathalie Mauclair (Lafuma), che ha marciato anche a medie inferiori ai 5 minuti a chilometro. Dietro di lei Nuria Picas (Buff) controllava, non lasciandola andare oltre i 15 minuti. Poi a seguire c'erano la brasiliana Fernanda Maciel e Francesca Canepa. Tra il km 70 e 80 la svolta con Picas che passa in testa e la Mauclair che al km 123 dovrà ritirarsi per problemi al piede. La spagnola ha chiuso in 23h27.30 e bissa il successo della Transgrancanaria. La seconda esperienza sulle 100 miglia, dopo il secondo posto alla UTMB, dimostra che su questa distanza è diventata fortissima e soprattutto sa gestire bene le varie fasi di gara. La sua condotta, come quella di Sandes, è un risultato della tattica oltre che della tecnica.

Al secondo posto la Maciel (The North Face, 23h46.20) conferma che, dopo il terzo posto alla Transgrancanaria (terza), sta ritornando alla forma migliore, con un distacco contenuto dalla vincitrice, mentre la terza donna è la francese Maria Semerjian (27h16.13). Un nome meno conosciuto, ma la trentanovenne l'anno scorso ha vinto il Restonica Trail e si è classificata settimana all'UTMB, inoltre ha già al suo attivo un primo posto nelle 100 miglia, con la vittoria al Grand Raid des Pyrenees 2012. Al quarto posto Nerea Martinez (Team Salamon, 28h05.10). 

LE MANI DI FRANCESCA - Gara sfortunata per Francesca Canepa che al km 65 ha dovuto ritirarsi quando si trovava in quarta posizione a circa 40 minuti. Il problema della valdostana sono le mani, che si sono gonfiate a tal punto da rendere impossibile proseguire. Secondo l'allenatore e manager Renato Jorioz il problema era noto ed è stato affrontato con il supporto di uno studio medico. Francesca si trovava in Giappone senza un team di supporto per l'assistenza e l'obiettivo era 'limitare i danni', visto che prima dell'UTMF era al comando della classifica femminile dell'Ultra-Trail World Tour.  


Martin e Bernard Dematteis si raccontano

Nel bellissimo cortometraggio di Byfarm la storia dei due runner occitani

Mancano pochi giorni all’uscita in tutte le migliori edicole d’Italia (e in versione digitale per smartphone e tablet) di Outdoor Running 2014, la guida di riferimento per gli appassionati di corsa off-road. Come nella scorsa edizione, una parte importante del prodotto è dedicata al test materiali, che quest’anno abbiamo voluto concentrare sulle Top 50 scarpe. Abbiamo scelto testatori molto forti, capaci tecnicamente, al vertice delle classifiche. Ma soprattutto abbiamo voluto appassionati veri della corsa in natura, capaci di trasmettere qualche emozione in più. Un gruppo ristretto, di soli 9 elementi. Tra questi ci sono i gemelli Martin e Bernard Dematteis. Abbiamo scovato sul web questo magnifico cortometraggio, dal titolo 'A nosto modo (a nostro modo) prodotto da ‘Byfarm, film&crossmedia’ in cui i due atleti raccontano il proprio rapporto con la corsa, con le tradizioni della vallata in cui sono nati e cresciuti. «Spero che un giorno ci sia un ritorno alle origini, alla terra, a ciò che veramente ci permette di vivere. In fin dei conti non mangiamo né il cemento, né le macchine. Un tempo si viveva di questo. Ritengo che per combattere questa crisi e anche per salvare la nostra lingua dobbiamo fare un passo indietro, ma che per me significa un passo avanti». È una delle frasi più belle estrapolate dal video che vi invitiamo a guardare con attenzione. In attesa dell’uscita di Outdoor Running, ovviamente!


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