L'Adamello a Lanfranchi

Martin Riz si conferma al vertice della Coppa delle Dolomiti

Una gran quantità di neve: questa è la prima cosa che ha colpito tutti coloro che si sono dati appuntamento qui al Passo del Tonale per la prestigiosa Scialpinistica dell'Adamello. Percorso molto rimaneggiato quindi per il forte rischio di valanghe e gara che parte molto presto - alle 8 - per non creare problemi al sovraffollamento domenicale della stazione di sci.
Al passaggio al Passo Paradiso ci sono i big a tirare: Riz, Lanfranchi, Friedl, Zulian, poi le redini vengono prese decisamente in mano da Pietro Lanfranchi che allunga quel tanto che basta per fare un buco dietro di sè. Al Passo del Traliccio, da percorrere sci nello zaino nell'ultima parte, transita con due minuti su Martin Riz che ci sembra un po' rassegnato a difendere il secondo posto più che a pensare un attacco diretto al primo. La sua è una splendida discesa nel canalino che tuttavia non gli basta per recuperare il distacco. Al Traliccio passa poi Zulian seguito da Mair e via via alla spicciolata tutti i pretendenti ad un posto fra i primi dieci.
In campo femminile Veronique La Thuraz vince senza troppi problemi anche se ha avuto qualche intoppo nel primo tratto di discesa dal Traliccio: qualche placca di neve dura affiorata dopo i passaggi precedenti. Alle sue spalle una sorprendente Rocca Silvia quindi Sabrina Zanon e l'attesissima Calliari che guida la classifica della Coppa delle Dolomiti.
Per la cronaca sono stati 212 i partenti: gli organizzatori hanno giudicato inaspettato questo numero visto il paventato pericolo di valanghe, il percorso rimaneggiato e l'ora di partenza anticipata.
La giornata di sole ha fatto da splendida cornice a questa riuscita manifestazione.

Classifica
1. Lanfranchi Pietro 1.24.29
2. Riz Martin 1.26.49
3. Mair Friedl 1.28.34
4. Zulian Ivo 1.28.48
5. Moriondo Paolo 1.28.54

femminile
1. Lathuraz Veronique 1.51.12
2. Rocca Silvia 1.52.51
3. Zanon Sabrina 1.53.16
4. Cuminetti Silvia 1.53.43
5. Calliari Orietta 1.55.26

Classifica Coppa delle Dolomiti
1. Riz Martin
2. Friedl Mair
3. Follador Alessandro

femminile
1. Calliari Orietta
2. Zanon Sabrina
3. Bones Bice


Scialpinistica dell'Adamello

Ultime notizie sul percorso

Data l'enorme quantità di neve nella conca di Presena la gara si svolgerà sostanzialmente nella conca Tonale-Passo Paradiso, partendo come sempre a fianco della vecchia funivia si risale verso il passo Paradiso per circa 4-500 metri di dislivello; !° cambio, discesa verso località Case Sparse per circa 7-800 metri, risalita fino alla zona-partenza dove si transita per riattaccare il passo Paradiso, si devia sulla destra della pista per attaccare la Bocchetta del Traliccio che si supera in salita; sono altri 800 metri di dislivello, si scende sul passo Paradiso dove ci sarà un cancello orario, si scende lungo la pista di Passo Paradiso, tornando alla località Case Sparse dalla quale si raggiunge, in salita, il traguardo posto dove c'é la partenza. Si tratta di un percorso ancora non definitivo ma probabile. Il dislivello si aggira intorno ai 1600-1700 metri.
Per info: 030 3753108


Toto Sellaronda

Un'edizione stellare: chi saranno i vincitori?

La gara che prenderà il via alle 18 di venerdì da Arabba per ritornarci dopo aver superato i quattro mitici colli vede alla partenza i più forti interpreti dello ski-alp mondiale. Abbiamo scorso con il patron Diego Perathoner l'ordine di partenza e ci sono balzate all'occhio alcune coppie degne di attenzione oltre a quelle che già tutti conosciamo.
Se si lasciano da parte infatti i vari Reichegger - Brunod, Giacomelli - Holzknecht, Gachet - Buffet, Perrier - Pellicier ed Eydallin - Trento, poniamo la nostra attenzione sulla coppia Jornet - Martin de Villa che potrebbe veramente esprimersi alla grande sotto l'impulso dello scatenato Kilian. Una gara quasi ciclistica che non richiede enormi doti in discesa fuoripista. Altra coppia da seguire con attenzione l'inedita Lenzi - Mair che potrebbe senz'altro aspirare a un buon piazzamento dal momento che la vittoria finale sembra già ben opzionata dai big.
In campo femminile non dovrebbe esserci storia: le bormine non hanno avversarie dal momento che la Roux corre in coppia con La Thuraz e che la Mireja Mirò non ha compagne alla sua altezza in Spagna..
Venerdì sera saremo a Canazei per il primo passaggio e successivamente ad Arabba, tutti gli aggiornamenti su questo sito.


Brunod e Lenzi nel Fiou

Nonostante la nevicata 110 le squadre al traguardo

Possiamo dire che il tempo sia stato inclemente nei confronti del Trofeo Fiou: a un'ora e mezza dal via una fitta nevicata ha condizionato la grande festa dello ski-alp che le 115 squadre iscritte a vevano portato nella piana di Flassin. Ma la gara è stata bella lo stesso anche senza gli splendidi scorci sulle montagne della valle che in una giornata di cielo sereno si sarebbero potuti ammirare.
Alle ore nove la partenza, dapprima lungo la pista di fondo e poi decisamente a destra sui prati del Citrin, poi il vallone e il bosco, nel tratto ripido la lunga teoria di ski-alpers ha già subito un tirone: a condurre Dennis Brunod con il compagno Lenzi, con loro la rivelazione Righi, pochi metri dopo Andrea Basolo che vorrebbe fare una gran gara ma non ha fatto i conti con le condizioni non ancora ottimali dell'altro moschettiere Cocito, poi passano i trentini Beccari e Martini, poi Fazio e Jacchini e finalmente Cocito alle spalle di Massimo Junod. Dopo un po' passa anche Cazzanelli che chiede a che punto sia il suo compagno Righi: «Ormai ha più di un minuto.» E riparte imprecando contro le pelli.
Non passa tanto che arriva anche Gloriana con la compagna Clos. La fila è interminabile: qui sul ripido si viaggia rigorosamente in fila indiana.
Le posizioni di vertice all'arrivo non sono variate di molto: riconfermata la netta vittoria di Dennis Brunod e Damiano Lenzi, il secondo posto di Martini - Beccari, il terzo di Jacchini - Fazio e il quarto di Cazzanelli - Righi.
Condizioni severe in discesa per via della scarsa visibilità ma la gara si conclude senza sussulti e tutto finisce nei ristoranti della zona.


Oro a Buffet e la Francia esulta

Il favorito Troillet crolla e Kilian rompe lo scarpone quando è in testa

Era la gara della chiusura, la prova individuale in cui tutti volevano far valere le proprie potenzialità, primo fra tutti Troillet che è scoppiato dopo la prima salita e non ha più potuto tenere la testa della gara. Altrettanto dura delusione per Kilian Jornet Burgada che ha visto svanire il suo sogno d'oro quando era in testa per la rottura dello scarpone.
E allora via libera a Reichegger che ha condotto la gara fino all'uscita del canale del Guslon quando era ancora in testa di 40 secondi ma alle sue spalle sapeva di avere una furia come Yannich Buffet autentico talento della discesa. Alle loro spalle nel canalino finale sono saliti Trento, Perrier e Holzknecht ma solo quest'ultimo è riuscito ad acciuffare l'ultimo gradino del podio. Negli espoir, fuori Kilian, via libera al nostro Lenzi che conquista l'oro e il dodicesimo posto assoluto, una garanzia per il futuro...
In campo femminile la solita grande Pedranzini che ha dominato la gara, alle sue spalle la Martinelli e al terzo posto una rinfrancata Gloriana Pellissier che aggiunge un bel bronzo all'oro della staffetta.
Gara difficile quella di oggi che ha proposto ai concorrenti una difficile discesa dal Guslon che per via della grande frequentazione dei giorni scorsi si è trasformato in un pistone battuto disseminato di gobbe con neve dura. E qui Yannich Buffet ha sfoggiato tutta la sua classe: il maestro di sci di Areche Beaufort ha sciato alla grande annullando il gap che aveva all'uscita del couloir. Non è bastata la penalità per aver perso i ramponi a spostarlo dal gradino più alto della prestigiosa competizione individuale.
Francia lieta per questo successo dal momento che alcuni suoi grandi interpreti non erano al massimo della forma come Perrier e Laetitia Roux.
Da segnalare ancora un grande piazzamento dello spagnolo Martin Villa quinto al traguardo.


Individuale giovani

Tutti aspettavano Antonioli e Antonioli è arrivato

Per tutta la gara Righi ha tenuto un ritmo molto alto fino a scollinare in vetta alla Cima delle Vacche seguito da Robert Antonioli che ormai l'aveva nesso nel mirino e da Michele Boscacci inseguito dallo svizzero Michaud, poco dietro il francese Gachet. La discesa finale, lunghissima e piena di insidie, prima per il manto nevoso molto crostoso e poi per i passaggi obbligati in mezzo ad un faggeto di incredibile bellezza.
Già dalle prime curve in alto su terreno ampio ma ripido Antonioli è riuscito a rosicchiare il vantaggio di Righi, alle loro spalle primo tratto capolavoro del francese Gachet che con tre ampi curvoni ha messo alle spalle tutto il primo tratto del pendio per poi riuscire addirittura a superare i due italiani e acciuffare una medaglia di bronzo.
Un po' di disappunto per Filippo Righi la nostra grande promessa ma anche per Michele Boscacci che ha interpretato bene la discesa salvo poi cadere e farsi riacciuffare dai due concorrenti stranieri nel tratto finale a skating. In campo femminile la Valmassoi non va aldilà di un quinto posto in una gara vinta dalla francese Favre davanti a due atlete polacche.
Nei cadetti lo svizzero Alain Tissiere perde i ramponi nell'ultima discesa, fatto questo che mette in atto una penalizzazione di 30" che gli costa anche la medaglia d'oro che va invece al tedesco Toni Palzer.
Nelle cadette la svizzera Flechter davanti alla nostra Cazzanelli. Medaglia di bronzo la norvegese Haurcoy.
Un tracciato molto severo in discesa che ha messo a dura prova tutti giovani, nessuno escluso, e questo anche per le condizioni del manto nevoso crostoso e ghiacciato a tratti.
Domani si replica in parte sul percorso di oggi e in parte verso il Guslon passando per il Cornor.
Potrebbe essere il giorno dei francesi ancora a bocca asciutta in quanto a titoli: questa mattina abbiamo intravisto Perrier che saliva studiando attentamente il percorso. Potrebbe essere il suo giorno, ma anche Kilian ha ancora fame di oro...


Domani la gara individuale

Francesi a caccia di medaglie ma il favorito è Troillet

La gara individuale prevista per domani mattina seguirà la prima parte di percorso della gara giovani per poi buttarsi in discesa fino a fare cambio pelli e risalire le Casere di Mognol fino in cima al Cornor, quindi discesa dalla parte opposta per riportarsi alle spalle del Guslon ed effettuare l'ultima salita nel canale della gara a coppie e discesa sulla faccia sud del Guslon.
Troillet, ancora a secco di medaglie, cercherà domani di fare la grande gara. Il percorso si addice alle sue caratteristiche. Sulla carta non parrebbe che Kilian possa stare al suo livello in discesa ma non si può mai dire...
Attenzione a Perrier altro grande escluso dal medagliere. Oggi lo abbiamo visto studiare con cura il terreno di gara.
Per quanto riguarda l'Italia saranno schierati: Reichegger, Trento, Eydallin e Holzknecht nei maschi e Pellissier, Pedranzini, Martinelli e Clos fra le femmine. Nella categoria espoir  Porta, Moling e Lenzi.
Tamara Lunger ha già lasciato l'Alpago per motivi di studio, Guido per motivi di salute: il ginocchio che ieri gli doleva dopo la gara a coppie non gli permetterà di prendere il via e così è già ripartito alla volta di Bormio.


Oro, oro, argento, bronzo

Anche il giorno della gara a coppie è grande Italia

Sembra che non ci siano più avversari in grado di preoccupare i nostri atleti. Questa mattina la gara a coppie con lo spettacolare passaggio in vetta al Guslon che per l'occasione è stato preso d'assalto dagli spettatori: sembrava di essere al Grand Mont. Forse c'era ancora più gente nonostante la salita prevedesse 1000 metri di dislivello giusti giusti.
In punta un casco Camp in omaggio per i primi 300 spettatori arrivati sul Guslon con tanto di bracciale per poter ritirare il caschetto personalizzato.
Ma veniamo alla gara, in questo delirio di folla i primi a passare in cima sono due pattuglie italiane: Giacomelli e Holzknecht tallonati da Trento e Eydallin, a pochi secondi ancora tute azzurre con Reichegger e Brunod. Gli spagnoli sono lì anche loro e dopo finalmente anche i francesi ma poi è ancora Italia con Pedrini e Lanfranchi. Non passa molto tempo che transitano già le bormine. Adesso due salite e due discese nel versante dietro che fortunatamente riusciamo a seguire dall'alto: quando sono a portata di binoccolo le posizioni sembrano ben delineate con Trento ed Eydallin a menare con un paio di minuti su Giacomelli che anticipa il compagno per preparare i cambi. Dietro alle prime due squadre c'è bagarre: gli spagnoli non mollano e l'Esercito con Brunod che ogni tanto perde un po' di terreno da Manny mentre i francesi di Buffet e Gachet cercano di destabilizzare i ritmi dei due azzurri. Ma all'uscita del canale le classifiche finali sembrano delineate: Trento e Eydallin imprendibili, Giacomelli e Holzknecht ormai saldamente in seconda posizione e poi bagarre per il terzo posto con una piazzola di cambio pelli affollato da tre squadre contemporaneamente. Partono per primi i ragazzi dell'Esercito e non verranno più ripresi nonostante i numeri e i virtuosismi di Buffet che tutti i connazionali hanno incitato in punta al Guslon: ma non è bastato, dovranno accontentarsi del quarto posto davanti alla Spagna.
La grande prestazione degli azzurri è completata dall'ottavo posto di Lanfranchi - Pedrini mentre le due bormine hanno ormai scavato un abisso con le svizzere Etzensperger - Magnenat.
Domani Individuale giovani sulla Cima Vacche e martedì individuale senior sul Guslon.


Oro, oro, oro per gli azzurri!

Un grande en plein il giorno delle staffette

La giornata, inizialmente un po' grigia e fredda, è iniziata con la staffetta giovani: subito in gara la Martina Valmassoi attaccata sin dalla prima rampa dalle forti concorrenti straniere, perde un po' di posizioni ma tiene tanto che Fognini parte in buona posizione e si può battere intorno alla terza posizione: poi entra in pista Antonioli: sulla prima salita sembra non riuscire a recuperare ma poi fa uno dei suoi capolavori e nell'ultima discesa non ce n'è per nessuno.
Alle 10.30 staffetta femminile: incredibile prima frazione della Pedranzini che scava subito un baratro sulle svizzere che inseguono, la Francia è solo terza. Nella seconda frazione Gloriana Pellissier deve tenere duro per il ritorno prepotente della Erzesperger che alla fine arriva prima al traguardo anche perché la nostra atleta perde una decina di secondi nel cambio fra sci nello zaino e sci ai piedi. Ma poi arriva superfrancesca che mette tutti d'accordo: la Pont Combe sbuffa ma non riesce più a rientare. Anche questo è oro.
Adesso spunta anche il sole a salutare la partenza della staffetta senior: ad aprire è Holzknecht che cerca di non perdere terreno da Troillet scatenato. Il capolavoro lo fa Reichegger con una bella corsa in salita e una deiscesa velocissima. Brunod mantiene intatto il vantaggio. Lenzi se la deve vedere dal prepotente ritorno di Svizzera e Spagna che schierano rispettivamente Bruchet e Jornet ma riesce a mantenere un margine di sicurezza per andare a vincere anche questo oro: non è stata sufficiente la corsa in salita a piedi del fortissimo spagnolo per raggiungere il nostro Damiano Lenzi.
Domani gara a coppie: si sale sul Guslon e si scende dietro negli spettacolari canali per poi ripassare in vetta.
L'Italia schiera 4 coppie maschili, Brunod - Reichegger, Giacomelli - Holzknecht, Trento - Eydallin e Lanfranchi - Pedrini. In campo femminile Martinelli - Pedranzini e Clos - Lunger.


Il vertical dell'Alpago

Kilian come da pronostico

Il primo titolo europeo, quello del vertical, va dunque allo spagnolo Kilian Jornet e anche per quest'anno gli vale anche quello della categoria espoir.
Alle sue spalle Toni Sbalbi e Yannich Buffet. Italiani al quarto posto con l'intramontabile Reichegger. Quinto Gachert e sesto Lenzi (secondo degli espoir). Un'ottima prova quella di Damiano Lenzi che se avesse effettuato un cambio migliore avrebbe anche potuto terminare quinto.
In campo femminile oro per Roberta Pedranzini davanti a Mirò e Martinelli, solo quarta la Roux.
Nei giovani Antonioli è stato battuto dallo svizzero Marti mentre Righi è quarto.
La Valmassoi conquista invece il bronzo nelle junior.


Scendono in pista le staffette

Al via quasi tutti i big

La macchina degli Europei 2009 sta girando a pieno ritmo, questa sera premiazione del Vertical in piazza con tanto di fanfara degli alpini e il calore di un piccolo centro di montagna. Poi la cena nel tendone con tutti gli uomini del servizio. Domani mattina le staffette.
Alle ore 9.15 in località Pian delle Lastre si inizia con i giovani. L'Italia schiera Valmassoi, Fognini e Antonioli ma attenzione alla Spagna che mette in campo nella prima frazione la sorella di Kilian... Incerta la gara femminile con tre frazioniste: per l'Italia Pedranzini, Pellissier e Martinelli che dovranno cedersela con avversarie di tutto rispetto come i terzetti Lathuraz, Favre e Roux per la Francia e Magnenat, Etzesperger e Ponte Combe per la Svizzera.
Ma alle 11.30 occhi puntati sulle staffette senior composte da quattro atleti. Per l'Italia: Holzknecht, Reichegger, Brunod e Lenzi che dovranno vedersela con i francesi Blanc, Bonnet, Premat e Sbalbi. Forte anche la rappresentativa svizzera che metterà in campo Troillet, Marti, Ecoeur e Bruchez. In gara anche Kilian Jornet anche se i suoi compagni non ci sembrano all'altezza del loro giovane capitano.
Due giri su un anello di un centinaio di metri di dislivello: quel tanto che basta per massacrasi i muscoli per le gare a venire, comunque questi sono gli europei, così come lo sono stati i mondiali...


Signori: il Monte Rosa!

Con Adriano Favre davanti al percorso del Mezzalama

Sopralluogo ieri mattina al passo di Sarezza, splendida finestra sul Monte Rosa, per valutare le condizioni della montagna in previsione del Mezzalama 2009.
Adriano Favre si è mostrato molto ottimista: se non dovessero esserci stravolgimenti meteorologici potrebbe essere un'edizione che permette di arrivare al traguardo sci ai piedi, anche i passaggi critici sul ghiacciaio del Castore e del Naso sembrano ben coperti da uno spesso strato di neve...
Poi le raccomandazioni d'obbligo per una gara che si svolge in ambiente alpinistico di alta montagna.
Nel video le riprese e i commenti di ieri.