Florent Perrier, missione Mezzalama

A Madonna di Campiglio gli ultimi ritocchi

Lo abbiamo visto in forma Florent Perrier alle Dolomiti del Brenta, non è certo l'asso pigliatutto delle scorse stagioni ma ha dimostrato di ritornare ai livelli abituali. Con lui in gara William Bon Mardion, un giovane, con il quale ha provato la tenuta e i cambi. Un ultimo ritocco prima della grande sfida sul Monte Rosa.
I superfavoriti in questo momento sono i ragazzi dell'Esercito - sostiene Florent - ma il Mezzalama è molto lungo e possono succedere molte cose... Purtroppo il forte Yannich Buffet è arrivato a fine stagione distrutto e sinceramente non avevo più voglia di dover tirare sempre la funicella come un bue.
Nell'intervista video le sue considerazioni e le aspettative per questo grande appuntamento che lo vede motivato come non mai.


Teo Eydallin torna a casa in Panda

Strepitosa vittoria al Dolomiti del Brenta davanti al compagno Reichegger

Ancora una volta tutta la parte alta della classifica è saldamente in pugno all'Esercito di Courmayeur: Teo Eydallin ha condotto una gara tutta in testa sempre tallonato a pochissimi secondi da Manfred Reichegger. Una gara dura, tecnicamente severa anche per via delle condizioni del manto nevoso indurito e trasformato. Salita tecnica con inversioni al Grosté, discesa su neve molto dura nei due ripidi canali che seguono, ancora salita e ancora discesa poi il lungo traverso per riaffacciarsi sulle piste del Grosté e arrivare alla zona traguardo davanti al Boch.
Partenza alle otto e trenta e subito Pedrini va all'attacco, poi riemerge Eydallin che si tira in scia anche Manny. I francesi Perrier e Bon Mardion oltre a provare le forze per il Merzzalama che correranno con Dennis Brunod cercano i ritmi giusti e la rapidità ai cambi. Vittoria netta di Teo davanti a Manny, al terzo posto ex equo Perrier e Bon Mardion quindi Lenzi, Pedrini e Holz. Un po' più attardato Riz, solo nono, e Dennis Brunod dodicesimo.
Gloriana si batte ad armi pari con i maschi come nei giorni migliori, chiude a 25 minuti da Teo. La Calliari che è seconda e vince la Coppa delle Dolomiti arriva dodici minuti dopo. Nelle categorie giovanili affermazioni di Ferrari, Valamassoi e Boscacci.
La Panda rossa prende quindi la strada del Piemonte per la gioia del nostro simpatico Teo che ha saputo sciare alla grande senza prendersi troppi rischi nei canaloni dolomitici.

classifica
1. Eydallin Matteo 1.44.55
2. Reichegger Manfred 1.45.04
3. Perrier Florent 1.46.47
4. Bon Mardion Wiliam 1.46.47
5. Lenzi Damiano 1.48.08
6. Pedrini Daniele 1.48.15
7. Holzknecht Lorenzo 1.48.50
8. Lugger Alexander 1.49.58
9. Riz Martin 1.50.33
10. Lanfranchi Pietro 1.50.46

femminile
1. Pellissier Gloriana 2.12.08
2. Calliari Orietta 2.24.37
3. Scola Nadia 2.27.55


Dolomiti del Brenta

Chi tornerà a casa con la Panda Rossa?

A Madonna di Campiglio si respira l'aria della vigilia. Al briefing Rino Pedergnana non si è dilungato troppo: ha lasciato girare una eloquente clip in cui si potevano osservare i punti topici di questa bellissima e aerea gara. Neve dura sul Grosté ma anche nel canale del Castelletto dei Camosci, dura ma tanta. Più nessun masso che affiora a minacciare le discese dei concorrenti...
Saranno più di 250 al via, un successo. Abbiamo visto Reichegger, Brunod e Eydallin che con Gloriana terranno alto il vessillo dell'Esercito. Lanfranchi e Pedrini che questa volta dovranno gareggiare contro, così come Riz e Mair o Dezulin e Follador. Su questi nomi c'è tutta l'attenzione dei pronostici: potrebbe anche tentare il colpaccio Brunod che domani farà vedere a tutti ciò di cui è ancora capace. Potrebbe farlo Riz per ribadire che nonostante non faccia più parte del giro della nazionale potrebbe ancora fare male. Qualcuno assicura che la Panda rossa andrà verso il Piemonte con Teo alla guida, vedremo...
Alle 8.30 il via nei pressi del rifugio Boch. Colle Grosté, Bocchetta Castelletto dei Camosci poi discesa e salita al Castello di Vallesinella, discesa, falsopiano e traguardo.
Nessuna corda fissa ma una sola raccomandazione: che tutti vadano all'andatura che gli è più congeniale senza strafare.
Intanto squillano ogni tanto i cellulari: Damiano Lenzi cerca il socio per la pattuglia al Mezzalama che cerca di comporre con Pellissier, la stessa cosa cercano di fare Lanfranchi e Pedrini. Alla fine se non arriva un Lunger e un altro atleta forte da chissà dove da un Sant'Antonio si farà un Sant'Antonino e di quattro se ne faranno tre, proprio come è successo all'Esercito in cui Brunod ha dovuto cedere il passo ai tre compagni, non con un certo malincuore.
Questa è anche l'ultima tappa della Coppa delle Dolomiti: a livello maschile i giochi sono già fatti con la vittoria di Riz ma in quello femminile domani sarà la giornata clou.


A Plateau Rosa per gli ultimi ritocchi

Qualcuno ha già provato il percorso ma oggi c'era nebbia fittissima

In questi giorni il Rifugio delle Guide del Plateau è un porto di mare, il centro del mondo scialpinistico. Terzetti che arrivano con enormi sacchi e terzetti che partono già bell'e che legati per fare qualche salita in quota. Questa mattina abbiamo incontrato Kilian, Troillet e Holzknecht: la nebbia fitta non ha permesso grandi giri ma almeno qualche bella ripetuta in quota con rapido cambio di assetto: via sci e su ramponi, via ramponi e su sci... La Roux ormai sola da oggi per la partenza delle bormine ha partecipato alle grandi manovre dei tre fortissimi.
All'interno i moschettieri erano appena arrivati dal Piccolo Cervino mentre Jean Pellissier e Damiano Lenzi scrutavano il volto di chi entrava in rifugio dalla bufera per vedere se possedesse i connotati che facessero al caso loro... Questo per dire che le pattuglie non sono ancora del tutto delineate e molte sorprese stanno ancora venire fuori.


Dolomiti del Brenta

Tracciato in condizioni perfette per l'ultima di Coppa delle Dolomiti

Al via di questa gara individuale gli atleti del Gruppo Sportivo Esercito, con l'eccezione di Denis Trento; i francesi Perrier e Bon Mardion gareggeranno alla ricerca della rifinitura in vista del Mezzalama. Ben nove gli atleti austriaci capitanati da Alexander Lugger. Quattro giovani per i tedeschi, fra i quali il fortissimo Palzer.
Al momento - sostiene Rino Pedergnana - le condizioni sono analoghe a quelle dello scorso anno: stesso tracciato ma con un grande vantaggio dato dall'abbondanza della neve al suolo, che dovrebbe rendere il tutto più facile e meno pericoloso evitando i rischiosi slalom fra i massi nei canaloni.
Insomma tutto sta procedendo per il meglio, le previsioni sembrano promettere bene anche se è ancora presto per avere notizie certe. Venti centimetri di neve, comunque, da qui a venerdì, non guasterebbero.


Reichegger, Coppa del Mondo!

Intervista a Manny dopo il Tour du Rutor

Manny, com'è andato questo finale di coppa?
«Sostanzialmente ho avuto fortuna.»
Io credo poco alla fortuna... Comunque quali sono state le qualità che ti hanno portato a questo successo?
«Soprattutto la regolarità, credo sia questa la carta vincente per conquistare una Coppa del Mondo.»
Cos'hai pensato quando il tuo compagno Dennis ti ha detto che non avrebbe corso?
«Subito ho creduto che mi prendesse in giro ma poi ho capito che aveva la febbre e non c'era niente da fare. E devo dire che non è poi così facile trovare un socio all'ultimo momento. Ovviamente essendoci in ballo una Coppa in ultima analisi si sarebbe anche potuta spezzare la coppia Eydallin - Trento ma questo mi sarebbe spiaciuto molto. E' andata bene che siamo riusciti a convincere Seletto: ha gareggiato con Lenzi così Holzknecht ha potuto venire con me.»
Com'è stata questa ultima tre giorni?
«Ci siamo trovati tutti concordi nel dire che una gara di tre giorni sul finale di stagione era troppo. Chi tira al massimo tutto l'inverno ad un certo punto non ce la fa più: ho visto Pastoret tirare Kilian e a questo proposito debbo dire che oggi come oggi i compagni per il futuro li hanno in patria, sia Troillet che Kilian.
In ogni caso è stata la gara con più concorrenza di tutto il calendario poiché le prime 5 squadre erano tutte di altissimo livello.»
E Holz come stava? Non avete mai pensato di vincere o avete scelto di tenere delle buone posizioni e controllare la gara?
«Vincere ci sarebbe certo piaciuto. Il mio compagno è andato bene il primo giorno, il secondo è incappato in una giornata no e il terzo così così, in ogni caso l'obiettivo era la Coppa per cui missione compiuta.»
Questa è stata la tua miglior stagione di sempre: hai cambiato qualcosa nell'allenamento, nell'alimentazione?
«Non ho cambiato nessun metodo e forse ho avuto la fortuna di non ammalarmi.»
Parlaci di questo nuovo Tour du Rutor.
«Tre giorni bellissimi. Discese stupende, nemmeno un metro di crosta. Però tre giorni sono troppi, soprattutto se consideriamo che gare dure di tre - quattro giorni assegnano un punteggio analogo a quello di una gara di un'ora e un quarto come quella del Nevegal. Una cosa è certa: a due settimane dal Mezzalama un Rutor di un giorno avrebbe richiamato 300 squadre, il doppio di quante ce n'erano qui.»
Chi ti ha impressionato dei tuoi concorrenti?
«Un Troillet fortissimo: tirava il compagno in linea di massima pendenza come un trattore.»
Credi che Holz sostituirà Giacomelli nel Dream Team?
«Può darsi, in quel caso questa pattuglia risulterebbe un po' meno forte.»
E i fortissimi quattro dell'Esercito?
«Difficile formulare la pattuglia: gareggerà chi starà meglio in quei giorni. Domani un po' di riposo poi di nuovo allenamento e perlustrazione sul percorso del Mezzalama. Lunedì prossimo io, Eydallin e Brunod a Madonna di Campiglio, poi si vedrà.»
Grande Manny!


Mezzalama, molta neve sul percorso

Adriano Favre ha effettuato oggi una tracciatura preliminare

Sentiamo le sue considerazioni sulle condizioni del ghiacciaio.
«Le condizioni della parte alta - anche se è d'obbligo attendere le previsioni meteo - si presentano molto simili a quelle di due anni fa, vale a dire ottimali. Qualcosa potrebbe ancora cambiare sia per effetto del vento che per le temperature elevate. La differenza sostanziale sta nell'innevamento della parte bassa, decisamente più abbondante e in grado, sin da ora, di darci la certezza di arrivare a Gressoney con gli sci ai piedi senza alcun problema.»
Quali sono le parti da salire con le pelli e quali a piedi?
«Certamente il Castore con ramponi e sci nello zaino. Anche il Naso potrebbe essere affrontato in questo modo: il passaggio di 1200 scialpinisti soprattutto nella prima parte di discesa potrebbe scoprire il ghiaccio vivo e creare qualche pericolo e molto probabilmente si opterà per calzare i ramponi sin dal basso per poi scollinare e proseguire un tratto in discesa sempre con ramponi ai piedi.»
I crepacci non sembrano impensierire più di tanto Favre: le abbondanti nevicate e il vento forte dovrebbero aver sistemato le cose sin da quest'inverno.

Qualche novità riguarda la composizione delle top pattuglie: probabile o definitiva la rinuncia di Guido Giacomelli per problemi a un ginocchio, possibile la sua sostituzione nel dream team con Troillet e Kilian da parte di Holzknecht. I francesi dovrebbero schierare una pattuglia composta da Perrier, Bon Mardion e Buffet mentre l'Esercito ha persin troppe scelte: Reichegger, Brunod, Trento e Eydallin, in quattro per tre posti. Per ora Brunod non sta ancora bene ma potrebbe rimettersi proprio per il Mezzalama... In questo caso chi starà fuori? La dura scelta a Emanuel Conta. O si va al sorteggio?
Da non trascurare la pattuglia di Sbalbi e Blanc che con Seletto potrebbero come minimo aspirare al podio.
Dopo la metà della settimana saliremo sul ghiacciaio per incontrare alcune delle squadre che stanno ultimando l'allenamento in quota.


Tour du Rutor

A Manny la Coppa, a Eydallin - Trento la gara

Oggi il duo dell'Esercito non ha permesso a nessuno di avvicinarsi ed è andato a vincere anche la classifica finale di questo Tour du Rutor. Iniziato con molti dubbi sulla tenuta del tempo, dopo aver subito variazioni di calendario, è arrivato al fatidico giorno del vetta del Rutor e tutto è andato per il meglio con la gioia del Gruppo Sportivo di Courmayeur che in un solo giorno ha conquistato il primo e secondo posto nella classifica finale di Coppa del Mondo e la vittoria nell'ultima tappa che va a sommarsi con quelle delle due precedenti.
Grande prestazione di Gloriana Pellissier che è riuscita a classificarsi seconda, con la Clos, dietro a Martinelli - Pedranzini che ancora una volta hanno manifestato tutto il loro strapotere. La coppa invece va alla Roux.

Maschile
1. Trento - Eydallin
2. Ecoeur - Troillet
3. Blanc - Sbalbi
4. Reichegger - Holzknecht
5. Jornet - Pastoret

Femminile
1. Pedranzini - Martinelli
2. Clos - Pellissier
3. Roux - Bourillon

La terza tappa

Maschile
1. Trento - Eydallin
2. Ecoeur - Troillet
3. Blanc - Sbalbi
4. Reichegger - Holzknecht
5. Solà - Pastoret

Femminile
1. Pedranzini - Martinelli
2. Clos - Pellissier
3. Roux - Bourillon

Classifica finale di coppa del mondo

Maschile
1. Manfred Reichegger
2. Denis Trento
3. Kilian Jornet
4. Florent Troillet
5. Yannick Buffet

Femminile
1. Laetita Roux
2. Roberta Pedranzini
3. Francesca Martinelli
4. Mireia Miró
5. Gabrielle Magnenat


Tour du Rutor seconda tappa

Sempre Eydallin - Trento ma Troillet e Kilian sono lì

Matteo Eydallin e Dennis Trento vincono anche la seconda prova del Tour du Rutor Extreme, ultima prova di Coppa del Mondo. Nella classifica femminile le azzurre Martinelli-Pedranzini sono saldamente al comando vincendo anche la gara odierna. Bella gara da parte di Gloriana Pellissier e Corinne Clos, seconde al traguardo davanti alle francesi Laetitia Roux e Bourillon Nathalie.
Eydallin e Trento sono stati sempre al comando della gara, inseguiti a vista dagli svizzeri Ecouer - Troillet e dai francesi Blanc - Sbalbi, più attardati gli spagnoli Jornet Burgada e Sola Pastoret. In quinta posizione provvisoria gli italiani Holznecht - Reichegger. Nell’ultima salita quella che portava a quota tremila metri con il tratto finale da affrontare a piedi, gli azzurri Eydallin e Trento avevano circa due minuti e trentacinque di vantaggio sugli svizzeri. Nella discesa finale gli spagnoli prendono la terza posizione e la mantengono sino al traguardo.
Eydallin e Trento chiudono la loro prova in 2.14.50, mentre gli svizzeri guadagnano secondi preziosi e tagliano il traguardo con soli trenta secondi di svantaggio. Con questa bella prova sono secondi anche nella classifica generale.
In terza posizione gli spagnoli Kilian Jornet e Marc Sola che guadagnano il terzo gradino del podio in discesa. I francesi sono quarti mentre gli azzurri Reichegger e Holzknecht chiudono la loro prova quinti.
Domani è la tappa del Rutor con 2294 metri di dislivello e la vetta più alta Chateau Blanc a 3422 metri di quota. La classifica finale di Coppa del Mondo è ancora aperta, domani mattina ci si giocherà il tutto per tutto.
Classifica maschile
1. Denis Trento - Matteo Eydallin (ITA) 2.14.50
2. Florent Troillet - Yannick Ecoeur (SUI) 2.15.20
3. Kilian Jornet - Marc Solà (SPA) 2.16.59
4. Tony Sbalbi - Didier Blanc (ITA) 2.17.20
5. Lorenzo Holzknecht - Manfred Reichegger (ITA) 2.18.22
Classifica femminile
1. Martinelli Francesca - Pedranzini Roberta (ITA) 2.50.25
2. Clos Corinne - Pellissier Gloriana (ITA) 2.55.02
3. Bourillon Nathalie - Roux Laetitia (FRA) 2.55.43


Record del Monte Bianco

Eydallin e Bonnet ci proveranno il 30 aprile

I due atleti delle rispettive nazionali di ski-alp, francese e italiana, tenteranno insieme di abbassare il record di salita e discesa al Monte Bianco con partenza e arrivo nella piazza di Chamonix.
Attualmente il tempo da battere è di 5 ore e 10 minuti e appartiene al runner svizzero Gobet che lo stabilì nel 1990, nel 2003 ci provarono Gignoux e Brosse ma dovettero accontentarsi del pur ottimo tempo di 5.15. Adesso tocca ai due giovani atleti che indosseranno e utilizzeranno attrezzature Dynafit. In particolare dovrebbero avere ai piedi i nuovissimi scarponi Dy.na e i nuovi sci da gara.
Una settimana prima i due tenteranno il record alla Barre des Ecrins nelle Hautes Alpes, un progetto cullato da tempo da Matteo e Nicolas: esso dovrebbe fare da test e riscaldamento per il ben più importante tentativo al Bianco. Se le condizioni meteo dovessero essere avverse si slitterà al 6 o 7 maggio.
Su questo sito le news sull'impresa.


Tour du Rutor

Prima tappa a Trento ed Eydallin

Matteo Eydallin e Dennis Trento con il tempo di 2.03.38 vincono la prima tappa del Tour du Rutor Extreme, valida come ultima prova della Coppa del Mondo. In seconda posizione Manfred Reichegger e Lorenzo Holznecht, completano il podio i francesi Didier Blanc e Tony Sbalbi. Tra le donne, le azzurre Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli confermano gli ottimi risultati della stagione e vincono sulle francesi Roux - Bourillon.
La gara è partita alle 7.45 da Valgrisenche sotto una leggera nevicata, ma durante la mattinata le condizioni meteo sono nettamente migliorate, e si prevede che nelle prossime due prove del Tour il tempo sia stabile e soleggiato. Proprio per le condizioni meteo e del manto nevoso il comitato organizzatore ha deciso di far disputare la prova che sarebbe stata in programma domenica mattina, 1871 metri di dislivello diluiti in tre salite.
Per la cronaca le prime tre squadre qualificate hanno sempre fatto gara insieme. Nella prima salita, gli azzurri Lorenzo Holznecht e Manfred Reichegger, attuale leader della Coppa del Mondo, hanno preso il comando del plotone, al loro inseguimento i francesi Didier Blanc e Tony Sbalbi, un po’ più attardarti Matteo Eydallin e Dennis Trento. Al cambio, dopo la prima discesa, i distacchi sono limitati, Didier Blanc appena la traccia inizia a risalire prova ad aumentare il ritmo e torna sotto a Reichegger. Eydallin e Trento effettuano un cambio d’assetto perfetto e guadagnano la terza posizione. Al termine della seconda salita le posizioni non cambiano, ma nella discesa Eydallin recupera le code di Reichegger. Nell’ultima salita le due squadre azzurre sono al comando con i compagni invertiti, Reichegger, Eydallin, Trento e Holzknecht. Con qualche metro di distacco transitano i francesi. Nella gara femminile nessun problema per le bormine a tenere il comando della gara, a Laetitia Roux solo il compito di non mandare in crisi la compagna di squadra Nathalie Bourillon.
Eydallin e Trento costruiscono la loro vittoria nell’ultima discesa, al termine del tratto più insidioso hanno già una ventina di secondi di vantaggio dai compagni di nazionale, vantaggio che porteranno sino al traguardo.
Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli concludono la loro prova in 2.31.01, la Roux e la Bourillon accusano uno svantaggio di quasi otto minuti, in terza posizione Gloriana Pellissier e Corinne Clos a poco più di un minuto dalla seconda posizione.
Per quanto riguarda le categorie giovanili vittoria per gli svizzeri Marti Werner e Alan Tissieres con il tempo di 1.07.58, in seconda posizione gli italiani Francois Cazzanelli e Filippo Righi, in terza la coppia italo-francese formata da Michele Boscacci e Francois Pierre Gachet. Tra le donne vittoria della francese Emile Favre in coppia con Mireille Richard della Svizzera.
Domani in programma 2145 metri di dislivello con le salite al Grand Coussa, al Mont Arp-Vieille, e al Col Glacier de Morion cima Coppi della giornata con 3066 metri di quota.

CLASSIFICA MASCHILE
1. Denis Trento - Matteo Eydallin (ITA) 2.03.38
2. Manfred Reichegger - Lorenzo Holzknecht (ITA) 2.03.55
3. Tony Sbalbi - Dider Blanc (FRA) 2.03.57
4. Yannick Ecoeur - Florent Troillet (SUI) 2.04.50
5. Kilian Jornet - Marc Solà (ESP) 2.06.04
6. Nicolas Bonnet - William Bon Mardion (FRA) 2.06.43
7. Martial Premat - Philippe Blanc (FRA) 2.08.14
8. Florent Perrier - Yannick Buffet (FRA) 2.11.12
9. Daniele Pedrini - Pietro Lanfranchi (ITA) 2.11.32
10. Alexandre Pellicier - Gregory Gachet (FRA) 2.12.17

CLASSIFICA FEMMINILE
1. Roberta Pedranzini - Francesca Martinelli (ITA) 2.31.01
2. Laetitia Roux - Nathalie Bourillon (FRA) 2.38.58
3. Gloriana Pellissier - Corinne Clos (ITA) 2.40.17
4. Gabirelle Magnenat - Emilie Gex-Fabry (SUI) 2.42.57
5. Magalie Jacquemond - Veronique lathuraz (FRA) 2.50.23


Coppa del Mondo ancora in gioco

Al Tour du Rutor tutto può ancora succedere

Una gara di tre giorni può ancora sovvertire la classifica di Coppa del Mondo. Le nevicate in corso potrebbero imporre modifiche ai tracciati che sono in via di allestimento anche se pare che per fine settimana sia previsto un deciso miglioramento del tempo. Venerdì si va all'Arp Vieille, sabato al Rutor e domenica verso Plontaz. In base a quanto si è visto nelle ultime gare di coppa del mondo le rotture materiali hanno fortemente condizionato le classifiche finali per cui, nonostante il vantaggio di concorrenti come Reichegger o Roux, in campo femminile, devono essere confermati dopo ben tre giorni di insidie dal momento che nonostante siano tre i percorsi il punteggio assegnato è comunque uno solo. Una gara di questo tipo più che l'exploit premia la regolarità e la resistenza dei materiali. Al momento esistono attrezzature molto sofisticate e leggere che tuttavia non sono ancora in grado di dare l'affidabilità assoluta in discesa soprattutto se usate in condizioni di grande affaticamento o in presenza di forti accumuli di acido lattico.
E così anche Kilian Jornet si gioca le ultime carte andando a ripescare un redivivo Pastoret Sola che è ritornato grande dopo due anni di appannamento e qualche chilo in più. Ad insidiare Reichegger è soprattutto Buffet, secondo nella classifica generale a 71 punti, Kilian e Trento seguono a un'ottantina di punti: anche loro non sono completamente tagliati fuori.
Laetitia Roux corre con la Bourillon e vanta 59 punti sulla Pedranzini. Conoscendo lo stato di forma delle bormine la francese non può dormire sonni tranquilli da momento che la sua squadra potrebbe essere sopravvanzata anche da altre pattuglie, addirittura dalla Clos - Pellissier.
Per il resto, analizzando l'ordine di partenza, non si vedono grandi stravolgimenti: le pattuglie sono composte a fotocopia con la Pierra Menta e i valori in campo potrebbero essere quelli di allora.