Trofeo Fiou

Mondiale militare e gara nazionale

Domenica prossima si corre a Flassin il classicissimo Trofeo Fiou. Quest'anno sarà gara a coppie per assegnare il titolo mondiale militare ma ci sarà anche quella aperta a tutti sempre a coppie. I favoriti dovrebbero essere i portacolori dell'Esercito Brunod e Reichegger. La Francia schiererà Toni Sbalbi che sta cercando un compagno militare alla sua altezza. Sono solo nove per ora le squadre che gareggiano per il mondiale mentre quelle per il Trofeo Fiou dovrebbero essere piuttosto numerose.
Il percorso che sta prendendo la sua fisionomia definitiva è quello che prevede la partenza dalla piana di Flassin a quota 1350, salita all'Anticima Valletta 2450 m, discesa alla Tsa di Citrin 2300 m, sdalita al Col Citrin 2492 m e quindi alla Punta Flassin 2757 con discesa finale alla piana di Flassin lungo il vallone omonimo.
Il dislivello positivo è di 1720 metri e la partenza della gara è fissata per le ore 8.30.


Le bormine, patrimonio dello ski-alp

Ma un altr'anno saranno ancora al via?

Ci siamo abituati negli anni a dare per scontato che le bormine non avrebbero fallito i grandi appuntamenti, che anche in situazioni poco felici per i colori azzurri poi alla fine sarebbero arrivate loro a tirare su le quotazioni della squadra azzurra…
Io le chiamo le bormine, forse anche qualcun altro le chiama così. Questo termine è il nome di un trattore a quattro trazioni, inarrestabile. Proprio come le due ragazze di Bormio che viaggiano in assetto costante con Francesca davanti e Roberta dietro: il loro ritmo, anche a questa Pierra Menta, è stato molto elevato, frequenze alte, mai strappi o variazioni di ritmo, movimenti all'unisono e via!
Roux e Mirò hanno tentato di insidiarle nel terzo giorno di gara ma questo tentativo deve aver inciso duramente nelle riserve di carburante della catalana che ci è sembrata meno sorridente del solito nei passaggi chiave.
E se la Franci e la Roberta decidono di mollare? Guardando indietro non vediamo nessuno in lontananza che possa prendere il loro posto. Clos e Rocca hanno fatto un grande balzo di qualità proprio nelle ultimissime gare importanti ma non hanno ancora quel passetto che contraddistingue le due grandi quando fanno sul serio.
E dietro ancora? Cazzanelli ha trovato una compagna, la Martha Beuchod. Le due tuttavia non sono ancora in grado di far male, ma c'è tempo… E poi? Per ora all'orizzonte non vediamo nulla o ben poco. Martina Valmassoi si è persa un po' con il cambio di categoria e la Piccagnoni dovrebbe trovare una compagna in grado di competere ad alto livello.
Intanto assaporiamo queste lezioni di classe delle due bormine, forse saranno le ultime.


Pierra Menta ecco i video

Palcoscenico mondiale dello ski-alp

Già solo esserci è un sogno per molti appassionati. Nei video che stiamo caricando nella finestra di destra si possono cogliere solo alcuni dei momenti chiave di quest'ultima Pierra Menta. Muovendoci con sci e pelli è stato per noi difficile coprire tutti i settori di gara, dalla partenza al traguardo, ma questo è il nostro modo di lavorare che ci permette di provare a nostra cvolta il percorso degli atleti raggiungendo al mattino presto i passaggi chiave della gara.
L'ultimo giorno abbiamo salito la prima salita posizionandoci sotto il Col de Dard in un punto in cui la traccia era rischiarata dal primo sole. Ci siamo poi spostati sulla penultima discesa e sull'ultimo cambio per andare a filmare la discesa in mezzo al bosco come sempre molto impegnativa.


La Lagorai Cima d'Asta

Vittorie di Lunger-Eydallin e Wegher-Calliari

La Lagorai Cima d'Asta del ventennio, quinta prova di Coppa delle Dolomiti e valida per l'assegnazione del titolo trentino a coppie, ha avuto come protagonista una coppia inedita, ovvero il veterano di Cornedo all’Isarco Hansjoer Lunger e l'azzurro di Sauze d’Oulx Matteo Eydallin (reduce da un Pierra Menta incompleto per il ritiro per infortunio del compagno di squadra Denis Trento), che hanno impiegato solamente 1 ora e 50 minuti per completare il percorso di 20,5 km, modificato alla vigilia per motivi di sicurezza, che proponeva un dislivello complessivo in salita e discesa di 1806 metri. Piazza d'onore, con 3 minuti e 17 secondi di ritardo l'altra coppia insolita composta dal fassano Ivo Zulian e dal fiemmese Riccardo Dezulian, mentre a 5 minuti ha concluso la coppia formata dal bellunese Mario Scanu e dal friulano Tadei Pivk. Per quanto riguarda la sfida al femminile successo annunciato delle due portacolori dello Sci club Brenta Team Maddalena Wegher ed Orietta Calliari, anche se sotto lo striscione d'arrivo hanno preceduto Sabrina Zanon e Nadia Scola di 8 secondi, un'inezia dopo una gara così lunga e impegnativa.
Non si è dunque arrivati sulla Cima d'Asta. Il presidente del Comitato Organizzatore Franco Melchiori con il suo staff tecnico al termine dell'ultimo sopralluogo di sabato per il formarsi di cumuli in quota ha preferito giustamente salvaguardare l'aspetto sicurezza delle 150 coppie iscritte, optando per un percorso alternativo, comunque ugualmente tecnico e impegnativo, con la vetta più alta e suggestiva la Cima Banca a 2726 metri.
I titoli di campioni trentini sono stati ottenuti da Ivo Zulian e Riccardo Dezulian in campo maschile, da Maddalena Wegher ed Orietta Calliari fra le donne e da Elio Bettega e Bruno Doff fra i master.
Con la Lagorai Cima d'Asta si è chiusa pure la prima fase di Coppa delle Dolomiti, con relativa classifica che tiene conto dei migliori tre risultati su cinque gare. In campo maschile il leader è il valtellinese Guido Giacomelli con 300 punti, seguito da Ivo Zulian con 260 punti e Hansjoerg Lunger con 224, mentre in campo femminile Maddalena Wegher ha 300 punti, Orietta Calliari 250 e Sabrina Zanon 240.
 
CLASSIFICA MASCHILE: 1. Hansjoerg Lunger (Ski team Fassa) e Matteo Eydallin (Cs Esercito) 1h50'55; 2. Ivo Zulian e Riccardo Dezulian (Sc Bogn da Nia) 1h54'13”; 3. Mario Scanu e Tadei Pivk (Us Aldo Moro Paluzza) 1h57'27”; 4. Ivan Antiga (Brenta Team) e Thomas Trettel (As Cauriol) 1h58'21; 5. Thomas Martini (Brenta Team) e Matteo Pedergnana (Sc Alta Valtellina) 1h59'24; 6. Alessandro Taufer (Ski Club San Martino) e Marco Canteri (Us Primiero San Martino) 2h00'53”; 7. Loris Panizza (Alpin Go Valrendena) e Marco Pancheri (Brenta Team) 2h04'54”; 8. Michael Moling (Badiasport) e Christof Niederwieser (Mountain Taufers) 2h04'54”; 9. Eugen Innerkoler (Asv Niederdorf) e Martin Elsler (Ski Team Fassa) 2h07'00; 10. Claudio Mochen e Lodovico Magnini (Brenta Team) 2h07'18”.
 
CLASSIFICA FEMMINILE: 1. Maddalena Wegher ed Orietta Calliari (Brenta Team) 2h30'16”; 2. Sabrina Zanon (Asd Cauriol) e Nadia Scola (Ski Team Fassa) 2h30'25”; 3. Elena Nicolini e Nice Bones (Sc Valle dei Laghi) 2h47'23”.


Seletto e Sbalbi vincono la Tre Rifugi

Giornata splendida oggi nelle montagne del Monregalese. Tanta neve sul tracciato 'classico' della Tre Rifugi, troppo alto il rischio valanghe: così nuovo percorso con partenza da Lurisia, salita al Pigna, discesa in Valle Ellero, salita a Cima Durand ad Artesina, e nuova discesa in Valle Ellero con traguardo a Norea. Alain Seletto e Tony Sbalbi fanno il vuoto già all'inizio: primi con il tempo di 2h08', piazza d'onore per i fratelli garessini Alberto e Fulvio Fazio, terzi i francesi David Poncet e Alain Bellagamba. In campo femminile vittoria di Rossi e Besseghini.


La Pierra Menta a Kilian e Troillet

Spettacolare quarta tappa

Grande attacco della coppia Holzknecht e Lenzi che nell'ultima discesa riescono a superare i battistrada e vincere almeno la tappa. Questa impresa non ha permesso loro di guadagnare posti in classifica generale. Un percorso breve quello dell'ultimo giorno ma non per questo meno impegnativo: dapprima la stradina gelata poi il valloncello tutto da salire di forza in mezzo alle dune di neve dura, successivamente l'ambiente aperto nello spettacolare pendio che porta al Col de Dard con i suoi mammelloni innevati. Neve facile ma allo stesso tempo insidiosa che non ha condizionato la prestazione in discesa degli inseguitori di Kilian e Florent. Particolarmente spettacolare il passaggio di Damiano Lenzi che quando si è accorto dell'errore dei due battistrada al fondo della penultima discesa si è buttato diritto cercando di infilarli prima del cambio.
Molto attenta e tecnicamente di alto livello la prestazione di Perrier e Bon Mardion che hanno difeso strenuamente il secondo posto in classifica finale.
Sempre  molto impegnativa l'ultima discesa nel bosco che man mano che i concorrenti sono transitati è diventata via via più insidiosa obbligando i concorrenti a dei numeri spettacolari per superare le gobbe che si sono formate per via dei numerosi passaggi.
Ancora una grande prova della nostra super coppia femminile, Martinelli e Pedranzini che sono riuscite ad imporre un ritmo impossibile alla gara fin dalla prima salita, soprattutto nel tratto del vallone in cui bisognava andar via di forza usando molto le braccia.
Grande prova anche nei giovani per i nostri colori con la vittoria di Antonioli - Boscacci davanti a Cazzanelli - Righi. Nei cadetti secondo posto finale per Ferrari - Nicolini davanti a Stradelli - Feifer.
Classifica di tappa
1. Lorenzo Holzknecht – Damiano Lenzi (IT, 1’28’53) 
2. Kilian Jornet – Florent Troillet (ES-CH, 1’29’07) 
3. William Bon Mardion – Florent Perrier (FR, 1’29’12) 
4. Manfred Reichegger – Dennis Brunod (IT, 1’29’14) 
5. Yannick Ecoeur – Martin Anthamatten (CH, 1’32’18) 
6. Alexandre Pellicier – Didier Blanc (FR, 1’33’12)
 7. Daniele Pedrini – Pietro Lanfranchi (IT, 1’34’40)
 8. Philippe Blanc – Nicolas Bonnet (FR, 1’35’47)
 9. Marc Pinsach – Javier Martín (ES, 1’36’46) 
10. Raphel Bordet – Adrien Piccot (FR, 1’39’44)
 11. Marco Bulanti – Paolo Moriondo (IT, 1’39’44)
 Donne
 1. Francesca Martinelli – Roberta Pedranzini (IT)
 2. Laetitia Roux – Mireia Miró (FR-ES)
3. Corinne Clos - Silvia Rocca (IT)
Classifica generale
Uomini 
1. Kilian Jornet – Florent Troillet (ES-CH, 1’02’21)
 2. William Bon Mardion – Florent Perrier (FR, 10’09’00)
 3. Manfred Reichegger – Dennis Brunod (IT, 10’10’24)
 4. Lorenzo Holzknecht – Damiano Lenzi (IT, 10’10’46)
 5. Yannick Ecoeur – Martin Anthamatten (CH, 10’16’17)
 6. Daniele Pedrini – Pietro Lanfranchi (IT, 10’31’17)
 7. Alexandre Pellicier – Didier Blanc (FR, 10’34’40)
 8. Marc Pinsach – Javier Martín (ES, 10’50’24)
 9. Peter Svatojansky – Andrej Bargiel (SK-PL, 10’57’10)
 10. Raphel Bordet – Adrien Piccot (911’19’52)
 Donne 
 1. Francesca Martinelli – Roberta Pedranzini (IT) 
2. Laetitia Roux – Mireia Miró (FR-ES)
3. Corinne Clos - Silvia Rocca (IT)
 


Pierra Menta, domani l'epilogo

La vittoria finale alla portata di Kilian e Troillet

La coppia catalano - svizzera conduce la classifica generale con più di sei minuti di vantaggio e oggi i due atleti ci sono sembrati veramente in forma smagliante. Solo un incidente di percorso potrebbe togliere loro la vittoria finale. Diverso il discorso podio che vede Perrier e Bon Mardion impegnatissimi ad ottenere almeno il secondo posto: corrono in casa e il tifo è tutto per loro. Per il terzo posto c'è invece una lotta intestina fra le nostre due squadre Reichegger - Brunod e Lenzi - Holzknecht, a separarli pochi secondi, e la tappa breve ma nervosa di domani potrebbe ancora sconvolgere le posizioni sul podio.
Una piacevole sorpresa l'affiatamento che si è creato fra Holz e Lenzi: sodalizio nato per caso ad Andorra e che adesso sta dando i suoi frutti. Oggi hanno attaccato duro e ci sono sembrati in forma, domani potremmo vederne delle belle...
Pedranzini e Martinelli hanno ceduto più di tre minuti a Roux e Mirò, distacco dovuto anche ad uno sbaglio di percorso nell'ultima discesa. Ci sembra comunque decisamente difficile che la coppia franco - spagnola possa recuperare altri quattro minuti nella tappa più corta delle quattro.
I giovani sono andati alla grande: Antonioli e Boscacci guidano con quattro minuti su Cazzanelli - Righi e nove sulla coppia francese.
Nicolini e Ferrari sono secondi fra i cadetti con 1.52 appena di ritardo. Stradelli - Feifer sono subito dietro ad una manciata di secondi.
Più difficile per Cazzanelli - Beuchod in campo femminile junior acciuffare il podio: il distacco di oggi è stato di 10 minuti.
Domattina salita al Dard e noi saremo nei punti nevralgici del percorso, come sempre.


Terza tappa, Troillet-Kilian in testa

Grande festa per la terza tappa della Pierra Menta: sole splendido in Alta Savoia e tanto pubblico sul tracciato. Partenza dura da Le Bois  con la salita al Col de la Forclaz con subito 1153 metri di dislivello, poi breve discesa sul lac Cornu e nuova salita ai 2630 dell'Antécime. Ma la gara non è finita: si scende ai 1972 metri di Chizeraz, prima di affrontare la Grand Mont a 2686. Nel finale ancora la Tete Forclaz prima della discesa finale ai 1157 del traguardo dopo oltre 16 chilometri.
Vittoria di tappa per Troillet-Kilian davanti a Lenzi-Holzknecht. Nella generale Troillet-Kilian sono davanti a Perrier-Bon Mardion staccati di 5 minuti, terzi Reichegger-Brunod ad oltre 7'53". In campo femminile a segno Laetitia Roux e Mireia Miro davanti a Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini: le bormine restano comunque al comando della generale, ma il vantaggio si è ridotto a 4'16".
Nei giovani doppietta azzurra con primo posto per Antonioli-Boscacci davanti a Cazzanelli-Righi.


Stagione finita per Denis Trento

Caduto oggi nella seconda discesa

Stavano recuperando posizioni Eydallin e Trento quando a causa della crosta insidiosa e della velocità certamente elevata nel tentativo di guadagnare secondi preziosi l'atleta valdostano è caduto procurandosi uno stiramento ai legamenti del ginocchio.
Lo abbiamo incontrato qui ad Arreches mentre si accingeva a partire con stampelle e tutore. Lunedì conosceremo la gravità della lesione al ginocchio.
Denis Trento conclude così l'avventura Pierra Menta dopo averla vinta lo scorso anno.


Colpo di scena alla Pierra Menta

Ecoeur e Anthamatten si impongono nella seconda tappa

Tappa dura quella che hanno affrontato i concorrenti questa mattina: salita della Charmette, poi la Cote e infine il Mont Coin con i suoi 2539 metri.
Poco più di tre ore di corsa per coprire i 2722 metri di dislivello positivo di questa tappa.
La squadra che era in testa al passaggio del Mont Coin ha dovuto accontentarsi del secondo posto per una caduta di Troillet che gli ha condizionato il prosieguo della tappa.
Anche Perrier e Bon Mardion fanno una discesa super aggiudicandosi il terzo posto, quarto posto per Reichegger e Brunod. Daniele Pedrini e Pietro Lanfranchi un grande quinto posto di tappa.
Al sesto posto Lenzi - Holzknecht.
Scorrendo la classifica generale abbiamo 4 squadre in 3.38: Troillet - Kilian, Perrier - Bon Mardion a 2.50, Ecoeur - Anthamatten a 2.55, Reichegger - Brunod a 3.38, dovrebbero essere queste le quattro squadre che si giocano la classifica finale della gara. La tappa del Grand Mont si preannuncia decisiva per la vittoria finale.
Per quanto riguarda la classifica femminile all'ultimo rilevamento sul Mont Coin erano Martinelli e Pedranzini a condurre su Roux e Mirò: se non succede niente in discesa le due azzurre dovrebbero confermarsi nettamente in testa. In seguito classifiche definitive.


Prima tappa a Kilian con Troillet

Dietro di loro bagarre fra italiani e francesi

Gara regolare oggi con i passaggi sul Mirantin e con la salita della Grande Journée. Discese ripide nel bosco con pendenze elevate e neve molto dura. Dopo essere stati in testa per tutta la gara i due atleti, svizzero e catalano, hanno tagliato il traguardo a Le Planay con un buon margine di 2 minuti sulla coppie dell'Esercito Brunod - Reichegger, a pochi secondi i due atleti del posto Perrier e Bon Mardion. A 2.32 Holzknecht - Lenzi davanti a Ecoeur - Anthamatten che hanno già un distacco pesante intorno ai 5 munti. A seguire Eydallin - Trento al sesto posto, al settimo Pedrini - Lanfranchi, all'ottavo Pellicier - Blanc, al nono Pinsach - De Villa.
In campo femminile grande sfida fra la coppia catalano - francese Mirò - Roux e le italiane Pedranzini - Martinelli, e sono le bormine ad arrivare con un bel margine su Le Planay.


Domenica la Lagorai Cima d'Asta

Compie 20 anni la Scialpinistica Cima d'Asta-Lagorai. L'edizione 2010 della gara di scialpinismo della Valsugana si disputerà domenica 14 marzo, con il via alle 8.30 presso Malga Sorgazza nel Tesino. Il campo base sarà Camping Valmalene.
La Lagorai-Cima d’Asta è la gara simbolo fra quelle del Circuito di Coppa delle Dolomiti, unica nel suo genere per tecnicità e soprattutto per lo spettacolo a 360 gradi che è in grado di proporre a chi riesce a salire in vetta alla piramide di neve che ricopre la vetta simbolo del Tesino.
Il Comitato organizzatore, guidato da Franco Melchiori, è pronto per accogliere i tanti partecipanti, forte della buona stagione invernale e dei tanti volontari che hanno prestato il proprio impegno per organizzare questa gara.
Ottime le condizioni della neve, che danno la possibilità ai tracciatori di preparare al meglio un  percorso come al solito molto impegnativo e selettivo. Sono 18,5 i chilometri di sviluppo totale, per un dislivello complessivo di 1.819 metri, con gli impegnativi passaggi ai 2.847 metri della Cima d'Asta e della Forzeleta a quota 2.680, da affrontare con gli sci in spalla. L'obiettivo quest'anno è proprio quello di raggiungere la cima più alta che da’ il nome alla competizione, cosa non sempre possibile per le condizioni del tempo e della neve e le relative problematiche sulla sicurezza.
«Per noi del comitato organizzatore – spiega il presidente - è un traguardo significativo ed  importante. Ormai tutti conoscono questa gara, è una competizione impegnativa, che si è sempre distinta per la difficoltà e la bellezza del percorso, confermando contenuti tecnici elevati per amanti del vero scialpinismo». Un percorso in cui il vero protagonista è l'ambiente selvaggio della catena del Lagorai, una delle zone ambientali più ricche del Trentino, tra laghi, fitta vegetazione e vette dolomitiche innevate.
Una competizione in costante crescita negli ultimi anni, con 162 squadre in gara nell'edizione dello scorso anno. L’appuntamento è sempre nella Conca del Tesino, un luogo che ancora può offrire occasioni di silenzio e ascolto della natura.  
Lo scorso anno fu la coppia formata da Martin Riz e Friedl Mair ad imporsi nella categoria maschile, mentre fra le donne ci fu l'affermazione del duo Orietta Calliari e Silvia Rocca. Per quanto riguarda le iscrizioni alla gara, un buon numero finora, per il momento sono arrivate quelle delle due coppie al femminile Sabrina Zanon (seconda nella classifica generale di Coppa delle Dolomiti) e Nadia Scola e quelle di un’altra coppia interessante formata da Jennifer Senik e dalla giovane azzurra Martina Valmassoi. Ma saranno i prossimi giorni a rendere ufficiale la starting list con il sicuro arrivo di tanti big.
La Cima d'Asta-Lagorai avrà anche il compito di assegnare i titoli trentini a coppie di sci alpinismo e rappresenta la quinta tappa del circuito Coppa delle Dolomiti, giunto quest'anno alla maggiore età, con la sua diciottesima edizione. E proprio la gara organizzata dallo Ski Team Lagorai avrà il curioso compito di bloccare i punteggi della prima fase del calendario di Coppa delle Dolomiti. Il nuovo regolamento prevede infatti che al termine delle prime cinque gare verrà redatta una classifica definitiva che terrà conto dei tre migliori risultati. Un motivo in più per non mancare. Al momento, con il gioco degli scarti, è in testa Guido Giacomelli in campo maschile e Maddalena Wegher fra le donne.