Reclamo accettato, ma non è finita...

Azzurri oro e argento, francesi bronzo

Ore 15.30. E' stato affisso il verdetto delle riunione di giuria che ha accettato il reclamo azzurro secondo il quale la pattuglia francese avrebbe superato in ultimo la pattuglia azzurra dal momento che ha percorso un tratto da fare a piedi contrassegnato da bandiere gialle con gli sci calzati. Questo avrebbe dato loro il vantaggio e lo slancio per superare Eydallin e Trento mentre stavano calzando gli sci. Puntuale è arrivato il controricorso della squadra francese. Più tardi sapremo i risultati.


Team race alla Francia ma…

A Bon Mardion e Blanc la gara a coppie

Il mondiale di Claut dopo giorni di bel tempo si è aperto con cielo coperto e con nebbia in quota. Partenza alle ore nove. Noi siamo in quota, alla Forcella Balmas, dove la gara passa due volte in salita. A passare per primi sono i francesi con un certo margine sulla pattuglia azzurra Trento - Eydallin. Un po' staccati Lenzi e Lanfranchi, alle loro spalle Kilian con Pinsach seguiti da Reichegger - Holzknecht. I giovani Boscacci e Antonioli seguono subito dopo.
La gara è stata tutta una sfida ad alto livello italiani e francesi: al secondo passaggio alla forcella si sono scambiate le posizioni e sono gli azzurri a condurre ma i francesi sono con loro.
Lenzi e Lanfranchi sembrano all'attacco, il loro distacco è di due minuti.
Poi la gara si sposta verso il Resettum e l'ultima lunga discesa.
Le bormine non riescono a tenere il passo delle svizzere Troillet e Etzesperger che si sono prodotte in un grande forcing fin da subito.
La gara si gioca sugli ultimi saliscendi prima del paese. I francesi la spuntano ma su di loro pende un reclamo azzurro secondo il quale non avrebbero rispettato l'obbligo di togliere gli sci in un breve tratto nel fondovalle.
Alla fine Reichegger e Holz riescono a superare i compagni Lenzi - Lanfranchi.
Antonioli e Boscacci si ritirano e ora attendiamo le notizie relative al reclamo.

classifica ufficiosa
1. Bon Mardion - Blanc 2.29.52
2. Eydallin - Trento 2.30.32
3. Reichegger - Holzknecht 2.32.35
4. Lanfranchi - Lenzi 2.34.08
5. Pellicier - Favre 2.35.36
6. Sevennec - Bonnet 2.39.02
7. Fasser - Hermann 2.39.46
8. Jornet - Pinsach 2.43.50
9. Caballero - Solà 2.45.49
10. Vilana - Albòs 2.47.11

femminile
1. Etzensperger - Troillet 3.05.52
2. Pedranzini - Martinelli 3.11.54
3. Magnenat - Pont Combe 3.14.30


Questa la gara a coppie

Ecco le pattuglie azzurre

Ecco il percorso di domani. Il tracciato è stato allestito tenendo in considerazione la carenza di neve in basso e l'abbondanza in alto, quindi: prima salita di 550 metri di cui i primi 200 a piedi. 150 metri di discesa su strada. Seconda salita di 700 metri (400 metri con gli sci, 40 a piedi e 260 con gli sci). Arrivo nei pressi di Malga Pradut.
Terza salita di 680 metri di cui 80 a piedi e discesa finale fino alla piazza del paese.
Partenza alle ore 9.30.
Gli azzurri schierano quattro pattuglie maschili: Eydallin - Trento, Lanfranchi - Lenzi, Reichegger - Holzknecht e Boscacci - Antonioli.
Per le donne Martinelli - Pedranzini e Clos - Valmassoi.
La decisione di schierare anche i nostri due espoir è nata dopo la defezione inaspettata di Friedl Mair che avrebbe potuto gareggiare con Dennis Brunod. Impossibile ripescare Pedrini ormai impegnato in altre gare come il Sellaronda e il Tour de Sas.


Il Sellaronda a Seletto e Sbalbi

Quasi 400 coppie al via

Sì, un fiume di ski-alper ha preso il via da Valgardena alle 18 in punto. Una serata umida con qualche nuvola ma niente di più ma soprattutto con una temperatura accettabile. Il parterre di partenza era di quelli delle grandi occasioni con nomi altisonanti. Gachet con Philippe Blanc a difendere i colori francesi. Sbalbi con Seletto per ripetere il sodalizio del Mezzalama di due anni fa, Ivo Zulian con Goetsch, copia inedita, almeno per quanto ne sappiamo noi, poi all'ultimo ecco anche Pivk con Follador, grande accoppiata, Pedrini con Boscacci Graziano. Ma molte sono le altre coppie che affollano la prima linea, quella dei big, tutte agguerrite e preparate per questo grande evento.
La partenza è spettacolare come sempre: i primi filano via veloci per andare a prendere subito la testa della gara, poi via via sfilano tutti gli altri in un'interminabile teoria.
Sbalbi è subito davanti ma Alain è un po' attardato: sapremo poi che in avvio ha ricevuto una racchettata di punta sul quadricipite che gli ha aperto tuta, pelle e muscolo - domani dovrà essere ricucito con cura - mentre sulla prima salita si registra il grande attacco di Trettel - Dezulian. Boscacci e Pedrini rispondono e tentano di fare il buco sulla seconda salita, cosa che non riesce loro.
Al Passo Sella le posizioni non sono ancora definite, arrivano al cambio i due valtellinesi seguiti da Seletto - Sbalbi. Il valdostano riparte per primo ma fra lui e Sbalbi ci sono gli avversari. Quando Toni in uscita dalla zona di controllo si impiglia con lo sci nelle reti pensiamo che la gara sia andata e invece con un'attenta condotta di gara nella parte da percorrere a skating i due riescono ad imporsi nettamente guadagnando addirittura quasi un minuto fra il passo e il traguardo.
Un po' più staccati transitano Goetsch e Zulian, per loro c'è il terzo gradino del podio. Poi a intervalli regolari di circa un minuto Follador e Pivk e via via gli altri.
Le bormine che hanno chiuso con un vantaggio di un quarto d'ora sulle avversarie hanno condotto praticamente un allenamento lungo in vista della gara a coppie di domenica: non dovrebbero aver speso troppo anche se qui, intorno al Sella, qualcosa si spende sempre.

classifica
1. Seletto Alain - Sbalbi Toni 3.23.50
2. Boscacci Graziano - Pedrini Daniele 3.24.44
3. Goetsch Philip - Zulian Ivo 3.26.44
4. Follador Alessandro - Pivk Tadei 3.27.30
5. Kogler Stefan - Wieland Johan 3.28.29
6. Blanc Philippe - Gachet Gregory 3.29.08
7. Beccari Filippo - Martini Thomas 3.30.05
8. Dezulian Riccardo - Trettel Thomas 3.31.30
9. Scanu Mario - Piccoli Alessandro 3.32.19
10. Tacchini Giovanni - Bulanti Marco 3.32.19

femminile
1. Martinelli Francesca - Pedranzini Roberta 3.55.12
2. Wacker Patrizia - Gruber Barbara 4.10.49
3. Rossi Raffaella - Besseghini Laura 4.22.24
4. Jellici Carla - Margoni Ketty 4.29.18
5. Mabillard Catherine - Zimmermann Andrea 4.30.24


Variazione di calendario ai Mondiali

La neve è arrivata, anche troppa...

Cambia il programma dei Campionati Mondiali a causa dell'abbondante nevicata dei giorni scorsi. La sprint si disputerà mercoledì, il vertical martedì per tutte le categorie.
La giuria e i responsabili tecnici hanno deciso per motivi di sicurezza di spostare la gara sprint che si sarebbe dovuta svolgere sabato, giorno che sarà perciò dedicato agli allenamenti. La gara vertical giovani sarà accorpata alla vertical senior di martedì. Nessuna modifica per la cerimonia d'apertura al Palaghiaccio di Claut. Confermate, come da programma, la gara a squadre di domenica, l'individuale giovani di lunedì, l'individuale senior di giovedì e la staffetta di venerdì. Il dislivello dei tracciati è stato abbassato a causa del pericolo valanghe in quota. Il direttore del polo sciistico di Piancavallo, dove si disputerà la gara vertical, ha dato agli atleti la possibilità di allenarsi lungo la pista creando un apposito corridoio di sicurezza. Per gli allenamenti delle gare di Claut, gli atleti potranno solo salire lungo la strada forestale che porta a Casera Pradut. Anche verso il Pradut sono stati effettuati dei sopralluoghi per valutare la situazione neve e si è ipotizzato una variazione di tracciato, decisione che sarà presa venerdì sera.


Vai Gianluca!

Un talento non solo sugli sci

Carlo Zanon mi raccontava ancora l'anno scorso che nel suo team c'era un ragazzo dalle potenzialità infinite, animato da una grande passione per la montagna e lo scialpinismo.  Siamo in Val di Fiemme a Ziano, lo sci club è l'As Cauriol, il giovane si chiama Gianluca Vanzetta. Siamo a metà stagione e si è già assicurato la coppa del mondo categoria cadetti. Un talento sugli sci, dotato di un gran motore, ottima tecnica di discesa e fondo, stupisce per la determinazione e l'abnegazione. Un esempio non solo per i suoi coetanei, quando si mette in testa qualcosa difficile che non raggiunga l'obiettivo. Nella vita un ragazzo che tutti i genitori sognerebbero, solare, educato, umile, capace di ascoltare i consigli e motivato.
Raccontano di averlo visto un pomeriggio intero su un cumulo di neve artificiale preparato per la Marcialonga a provare cambi di assetto, il suo allenatore, Faustino Bordiga, conferma che Gianluca non è solo un ottimo atleta, ma ha doti caratteriali e personali di grande spessore. Quante volte degli ottimi atleti non sono diventati campioni per limiti mentali-caratteriali ? Non sarà il caso di Gianluca Vanzetta, testa e motore viaggiano all'unisono, può solo crescere e migliorare.
Gianluca perchè hai scelto una disciplina come lo scialpinismo?
In realtà avevo iniziato con il calcio prima e l'hockey dopo, tutti sport di squadra. Non mi piaceva l'ambiente e capivo di essere portato più per gli sports individuali. Mio papà Livio mi ha portato via con le pelli le prime volte, mi allenavo per la garetta in paese ed è stato amore a prima vista. Per me lo scialpinismo è gioia, salire e scendere dalle montagne con gli sci è una passione che mi gratifica, mi fa stare bene.
E poi?
Poi sono entrato a far parte del Cauriol, ho incontrato il mio guru, Carlo Zanon, che mi ha insegnato tantissime cose. Lo sento sempre prima e dopo una gara, chiedo consigli, è il mio riferimento. Da quest'anno sono seguito negli allenamenti da Faustino Bordiga, che voglio ringraziare perchè senza il suo aiuto non avrei vinto nulla.
E ora i mondiali a Claut, cosa ti aspetti ?
Punto decisamente alla sprint, consapevole che troverò un Chicco Nicolini in grande forma che vorrà rifarsi. Punterò a far bene le altre gare e comunque vada sarà un successo.
Il tuo futuro ?
Non ti nascondo che mi piacerebbe diventare un atleta, magari far parte di qualche gruppo sportivo militare, ma per il momento vivo il presente, i miei studi e la mia quotidianità.  Lo scialpinismo farà sempre parte di me, perchè è una passione a cui non so rinunciare.

Scheda tecnica
nome : Gianluca
cognome : Vanzetta
data di nascita : 29.06.94
residenza : Ziano di Fiemme ( Tn)
scuola : terzo anno dell'Itc di Predazzo
hobby : il legno
altri sport : arrampicata e corsa in montagna
sci club : As Cauriol
allenamenti settimanali : 3 con gli sci, due a piedi
sci : Trab
scarponi : La Sportiva
attacchi : Haereo
abbigliamento : Montura


Toto Sellaronda

Quasi 400 le squadre iscritte, ma chi vince?

Abbiamo analizzato con cura tutti i nominativi  della lunga lista di partenza. Verrebbe subito da soffermarsi sulla premiata coppia Giacomelli - Lunger ma corre ormai insistente la voce che l'altoatesino non stia bene e non possa essere al via. Cosa tirerà fuori dal cilindro Guido? Chissà se lo vedremo al via.
Gli altri nominativi che hanno la possibilità di venire incoronati in questa edizione sono soprattutto Seletto e Sbalbi, il primo un gran salitore, il secondo fatto per le gare lunghe.
L'Austria presenta l'anziano Ringhofer in coppia con Blassnig, sempre molto forti entrambi. Da tenere d'occhio la coppia Boscacci Graziano e Pedrini, quella dei francesi Blanc Philippe e Gachet. Che dire poi dei locals Dezulian - Trettel?
Ma anche Scanu e Piccoli e i fratelli Fazio che il Sellaronda lo hanno già vinto una volta.
In campo femminile non dovrebbe esserci storia: Martinelli - Pedranzini sopra tutte ma attenzione alle svizzere Mabillard - Zimmermann e perché no alla coppia Gross - Rizzi.
La redazione di Ski-alper seguirà la gara sul percorso fornendo sul sito tutti gli aggiornamenti del caso.


Periplo del Monte Rosso

Didier Blanc fa le prove generali per Claut

Una fitta nebbia avvolge il Santuario di Oropa, impossibile osservarne tutta la possenza. Ma a monte della funivia c'è visibilità e a tratti il sole. Alle nove e trenta il via: partenza dal basso, passaggio al Mucrone, poi discesa e salita al Monte Rosso. Si dovrà scendere dietro e risalire prima dell'ultima discesa su traccia battuta fin alla stazione a monte della funivia - si è optato per non effettuare la discesa fino in basso per via delle pietre che affiorano qua e là sulla pista di rientro  e dopo appena quaranta minuti gli atleti arrivano nei pressi del Mucrone dove si deve affrontare un tratto con i ramponi.
Didier Blanc con alcuni strappi è riuscito a staccare Lanfranchi, Trento li tiene d'occhio a qualche decina di metri.
In punta alla prima salita passano poi nell'ordine Philippe Blanc, Andrea Basolo, che perderà presto lo smalto iniziale, e François Cazzanelli. Dietro è la solita battaglia fra atleti del Piemonte e della Valle d'Aosta.
Quando Blanc va a rimettersi le pelli ha già un bel margine sui due inseguitori che cadono entrambi nella prima discesa.
Ora Didier può controllare la gara grazie al grande vantaggio.
Fra le donne Corinne Clos non ha proprio avversarie e viaggia intorno alla ventesima posizione assoluta.
La gara prosegue su questa falsariga e nonostante il notevole dislivello le posizioni rimangono tali salvo che per il quarto posto che va a Cazzanelli che riesce ad avere la meglio su Philippe Blanc.
Questa mattina abbiamo visto al via anche Lenzi che probabilmente è saltato nel primo tratto, invece Kilian che era iscritto non si è proprio visto dalle parti del Santuario.
Sul traguardo i primi possono godere di una certa visibilità, per gli altri a seguire cala una fitta nebbia.
Blanc raggiante per questo suo test in vista dei mondiali di Claut, anche Lanfranchi e Trento appaiono soddisfatti.
La giornata si chiude nell'enorme refettorio del Santuario con un dignitoso pranzo seguito dalla premiazione.
Poca neve ma gara riuscita anche grazie all'impegno dell'organizzazione forte anche di una grande tradizione scialpinistica.

1. Blanc Didier 1.38.31
2. Lanfranchi Pietro 1.38.52
3. Trento Denis 1.39.47
4. Cazzanelli François 1.46.23
5. Blanc Philippe 1.46.46
6. Stacchetti Matteo 1.54.39
7. Pivano Giuseppe 1.56.22
8. Basolo Andrea 1.56.39
9. Luboz Mattia 1.58.01
10. Herin Marco 1.58.44

femminile
1. Clos Corinne 2.10.30
2. Gianatti Alessandra 2.17.44
3. Locatelli Tatiana 2.21.56


Spettacolare Etna

Il vulcano incorona Boscaccino

Non ce n'è stato per nessuno, una prova di forza quasi imbarazzante, si è messo dietro gente del calibro di Holzknecht e Pedrini. In salita un treno che non effettua fermate, in discesa uno show. Pronti via e subito Michele prende il comando lasciando presagire che per i suoi avversari oggi saranno dolori. Nella prima salita tira il gruppo con un leggero margine. Compie il capolavoro nella seconda salita, con una progressione micidiale arriva a cambiare con 2' di vantaggio su Holzknecht e Pedrini incapaci di togliersi dalle code l'altro fenomeno di giornata, papà Graziano Boscacci, che per una manciata di secondi resta giù dal podio. Al femminile Martinelli & Pedranzini fanno gara di coppia vincendo nettamente sulla Gross.  Una giornata di sole primaverile ha visto al via una settantina di partecipanti in un'ambiente di rara bellezza sulle pendici di sua maestà l'Etna. Tre salite e tre discese per complessivi 1400 metri, neve ghiacciata nella prima salita che, trasformatasi sotto il caldo sole siciliano, ha regalato discese da urlo. Classifica maschile
1. Boscacci Michele 1.08.58
2. Holzknecht Lorenzo 1.10.22
3. Pedrini Daniele 1.11.11
4. Boscacci Graziano 1.11.47
5. Trettel Thomas 1.13.02
6. Pierantoni Davide 1.13.40

Classifica femminile
1. Pedranzini Roberta 1.28.53
1. Martinelli Francesca 1.28.53
3. Gross Annemarie 1.42.47


Pragelato sotto le stelle

Si impone Seletto davanti a Sbalbi e Barazzuol

Filippo Barazzuol, atleta di casa e nuova rivelazione dello scialpinismo ha sfrecciato a Pragelato raggiungendo il terzo scalino del podio dietro ai big dello skiap  il valdostano Alain Seletto e il francese Toni Sbalbi.
Della Val Pellice il giovane Filippo Barazzuol, classe 1989, negli ultimi anni ha saputo distinguersi nella MTB e da quest’inverno  anche nello scialpinismo regalando emozioni e portando a casa ottimi risultati.
Una bella nottata di stelle quella che ha accompagnato i 66 atleti del cirucito “Piemonte skialp  by night “ che hanno raggiunto le piste di Pragelato per sfidarsi su un percorso dalla formula un pò particolare e diversa rispetto alle altre gare notturne : due salite e due discese per un totale di 1000mt di dislivello con un cancello di 15 minuti dal primo alla prima discesa..
Pari merito per la coppia collaudata  Alain Seletto e Toni Sbalbi in 52’49”, terzo posto a Filippo Barazzuol a soli 50” dai primi, alle sue spalle il giovane Francois Cazzanelli in 55”08 e quinto posto per il ticinese Pantini Gianni in 57’36”.
Nella classifica Over 45 vittoria per Marco Tosi, settimo assoluto in 1h00’05”, secondo Giorgio Rostan e terzo Claudio Pons.
Nel femminile primo posto alla Katia Tomatis ormai conosciuta nelle gare skialp in 1h10’18”, secondo posto per Erika Dematteis in 1h20’12”, terzaElena Tornatore in 1h23’15”.


Quarto Trofeo dell'Etna

Il Vulcano attende la Coppa Italia

Un tracciato spettacolare e degno della fama di questa montagna dovrebbe attendere i numerosi concorrenti giunti dal continente. A partire da questa mattina il Presidente della Commissione Scialpinismo della Fisi Stefano Mottini dovrebbe eseguire una supervisione del percorso e con il suo benestare l'opera dei numerosi volontari impegnati sul terreno di gara dovrebbe concludersi con il via che verrà dato sabato dal Rifugio Sapienza.
Si prevede tempo buono quindi spettacolo assicurato.
Fra i nomi più in vista al via dobbiamo segnalare Michele Boscacci con il papà Graziano, Lorenzo Holzknecht, Roberta Pedranzini, Francesca Martinelli, Annemarie Gross e Tamara Lunger.
L'Ufficio gara sta già girando a pieno ritmo: sono infatti previsti per questa mattina gli arrivi e molti concorrenti saliranno già oggi per visionare il percorso e prendere confidenza con l'aria del vulcano.


Il punto di Angeloni

Mancano 10 giorni ai Mondiali...

Due battute con Oscar Angeloni alla vigilia dei mondiali di Claut
Un Oscar Angeloni decisamente soddisfatto quello che abbiamo incontrato in Alpago dopo la prova di coppa del mondo. Ne ha ben d'onde vista l'incetta di podi e le ottime prestazioni in generale dei suoi ragazzi.
Come va Oscar?
Direi bene, sono contento del lavoro sin qui svolto, dei risultati in generale, e del clima che si respira in squadra. Il team è compatto, c'è armonia, sana rivalità e finalmente i campanilismi e la faziosità sono solo un ricordo.
Tutto pronto quindi per i mondiali di Claut l'evento clou della stagione?
Sì siamo entrati nell'ultima fase, quella di rifinitura, se vogliamo quella più delicata, in cui basta un'influenza per mandare tutto all'aria.
Quindi per le convocazioni tutto deciso?
Ad oggi direi che non dubbi sugli atleti da portare ai mondiali, unico dubbio ancora sugli espoir. Tra i senior posti certi per i ragazzi dell'esercito più Holzknecht e Lanfranchi. Tra le donne Martinelli, Pedranzini e Pellissier. Incertezza per gli espoir dove oltre ai due fenomeni Boscacci e Antonioli ci sono altri quattro ragazzi, che vanno davvero forte, in lizza per due posti.
Inserire Boscacci e Antonioli tra i senior e liberare posti dietro?
Ti dirò che ho avuto la tentazione, e sono certo che i due ragazzi non sfigurerebbero, anzi. Sono molto maturati e hanno grande fiducia in se stessi, ma ritengo che sia giusto lasciarli fare il percorso naturale nella loro categoria. Il tempo gioca a loro favore, un anno ancora tra gli espoir può solo che fare bene.
E i giovani?
Vanno davvero forte questi ragazzi. Stiamo raccogliendo i frutti di un ottimo lavoro svolto dai Comitati ed i loro allenatori. Vanzetta e Nicolini non sono delle causalità, così come Stradelli e Ferrari tra gli junior. Abbiamo convocato per l'Alpago una 96, la Dalla Zanna, proprio con l'intento di farle fare esperienza e respirare l'aria della squadra. Gli junior hanno difronte un fenomeno qual'è il tedesco Palzer, ma sono convinto che una medaglia possiamo portarla a casa anche con loro. Mi aspetto molto dalla Cazzanelli e la Piccagnoni, sono cresciute tantissimo hanno acquisito la mentalità giusta e la consapevolezza nei loro mezzi.
I tuoi rapporti con la federazione?
Sono contento di questa domanda. Devo riconoscere che ci hanno messo in condizione di poter lavorare. Non ci hanno fatto mancare nulla, anzi. Stiamo già lavorando in ottica della prossima stagione ed i segnali sono molto incoraggianti.
Ci vedremo sull'Etna?
Mi spiace tantissimo non esserci, ma anch'io ho bisogno di staccare qualche giorno. Rimarrò a casa a programmare nei particolari i mondiali e a ricaricare le batterie.