Damiano Lenzi, un'estate in sella

Strada e mtb, tanti km per il vincitore della Coppa del Mondo e della LCG

Passione due ruote per Damiano Lenzi. Il vincitore della Coppa del Mondo e della LGC si dedica 'a tempo pieno' alla bicicletta durante l'estate. Su strada o in mountain bike, per allenamento e in gara. Dal Giro delle Valle Monregalesi, alla Promenado, sino alla 24 h di Finale Ligure con il gruppo dello Ski Team Andromia con gli altri ski alper ossolani Davide Ciocca, Erwin Deini e Dario Dealberto. Uno dei prossimi obiettivi è la Fausto Coppi del 13 luglio, la granfondo cuneese di 177 km che presenta il passaggio al Colle Fauniera a quota 2484 metri. Così allenamento in quota, sempre nel Cuneese, con mini tour con partenza e arrivo a Vinadio e le salite delle Colle della Maddalena, del Col de la Bonette, in Francia (uno dei passi stradali più alti d'Europa a 2715 metri) e della Lombarda. Qualcosa come 4000 metri di dislivello in un giorno.

 


Adamello Ski Raid, lavori in corso

Le novita' della gara LGC in programma il 12 aprile 2015

Il 2015 è l'anno dell'Adamello Ski Raid nelle tappe LCG, inserita anche nel calendario di Coppa del Mondo. Appuntamento il 12 aprile, con qualche novità. «Stiamo lavorando - spiega il presidente del comitato organizzatore, Alessandro Mottinelli - a qualche 'intervento' sul percorso. Ovviamente ci sarà la salita sull'Adamello e tutti i passaggi più spettacolari, ma vogliamo unire, anche per ricordare i 100 della Grande Guerra, il 'Cannone' e la 'Croce' con un passaggio tutto in cresta, attrezzato con corde fisse, che renderà ancora più entusiasmante la gara».
 

 

GIOVANI - «La prova Giovani dell'Adamello che varrà per la 'mini' LGC - prosegue Mottinelli - sarà invece in programma il 13 dicembre. Sarà a coppie e cercheremo di allestire un tracciato un po' più alpinistico seguendo gli standard del circuito».

COPPA DEL MONDO - «Siamo galvanizzati dell'entrata in Coppa del Mondo - conclude Mottinelli -, anche perché in questo nuovo corso ci sarà subito la nostra gara. Abbiamo lavorato lungamente con l'ISMF per questo accordo di collaborazione, soprattutto per rendere compatibili i regolamenti. L'ISMF ha accolto il nostro progetto: e questo è un bene per il nostro sport, per la sua crescita e la sua promozione. Le gare LGC porteranno quel qualcosa in più alla Coppa del Mondo che renderà così il palcoscenico dello ski-alp sempre più affascinante».
 


Ski-alp, le finali di Coppa del Mondo a Prato Nevoso

La Mondole' Ski Alp a fine marzo

Le finali di Coppa del Mondo 2014-2015 saranno in Italia, a Prato Nevoso, nel Cuneese. Tre giorni di gare, il 27, 28 e 29 marzo, con sprint, individuale e vertical, con assegnazione delle Coppe di specialità. Si chiamerà Mondolè Ski Alp e possiamo considerarla come la 'figlia' della Tre Rifugi. «Queste gare di Coppa del Mondo sono frutto del lavoro del comitato organizzatore della Tre Rifugi - spiega Giorgio Colombo, organizzatore della Tre Rifugi, oltre che responsabile dello ski-alp per il Comitato AOC e confermato referente FISI per ISMF - ma sono un evento a sé, con un proprio comitato organizzatore dove comunque sono confluiti molti componenti di quello della Tre Rifugi. L'obiettivo è quello di proporre il Mondolè Ski Alp per i prossimi tre anni. Sarà un bell'impegno, ma lo cercavamo da anni».

PERCORSI - Campo base sarà Prato Nevoso, con partenza e arrivo delle gare nella 'Conca', facilmente accessibile dagli spettatori. I percorsi non saranno gli stessi della Tre Rifugi (che per la prossima stagione dovrebbe 'prendersi’ un anno sabbatico), piuttosto quelli del Mondiali cuneesi del 2006. L'individuale, infatti si svilupperà sul pendii del Mondolè per un totale di cinque salite e altrettante discese, con un dislivello di 1700 metri.
La sprint sfrutterà, invece, lo snowpark di Prato Nevoso, mentre per il Vertical si sta studiando un percorso sempre vicino alle piste del comprensorio del Mondolè, in modo da essere raggiungibile dal pubblico.
«Il delegato ISMF Oriol Montero - conclude Colombo che ha disegnato i tracciati con le guide alpine 'Bubu' Rossi e Matteo Canova - è venuto a Prato Nevoso a marzo e ha giudicato positivamente il nostro progetto. Dovremo fare tutto al meglio, visto che ci saranno sicuramente gli osservatori del CIO a seguire l'evento in chiave olimpica».


Come saranno le squadre azzurre dello ski-alp?

Manca ancora l'ok da parte della FISI

La Nazionale di sci alpinismo si è data al ciclismo, partecipando domenica alla granfondo Sportful Dolomiti Race. «Una bella esperienza - spiega il dt azzurro Oscar Angeloni - anche perché abbiamo partecipato come squadra alla 'Sfida Olimpica', insieme ai team capitanati da Pietro Piller Cottrer, Juri Chechi, Paolo Bettini e Antonio Rossi. Atmosfera fantastica, ci hanno accolto alla grande ed è stata una bella vetrina per noi». Con il dt Angeloni, c'erano Matteo Eydallin (che ha dimostrato di avere 'motore' anche in sella, passando per primo sulla salita iniziale), Robert Antonioli, Lorenzo Holzknecht e Martina Valmassoi.

 

Ma quali sono i programmi estivi degli azzurri? «Purtroppo - lamenta Angeloni - la FISI non ha ancora definito i programmi 2014-2015 per lo sci alpinismo. Non sappiamo quale sarà lo staff tecnico, se sarò confermato, se sarà confermata la squadra. Noi siamo pronti, abbiamo progetti e programmi: credo che in un paio d'ore potremmo risolvere tutto, appena saremo chiamati in federazione».
Se nelle altre discipline è già stato fatto tutto, per lo sci alpinismo manca ancora l'ok federale per la prossima stagione che sarà quella dei Mondiali. Intanto gli azzurri si stanno allenando in proprio in attesa di fissare le date dei primi ritiri: sono già pronte le 'location' per settembre, serve solo il via da parte della FISI.
 


Adriano Favre: 'Vogliamo lo ski alp ai massimi livelli'

Per la prossima stagione potrebbe entrare anche l'Altitoy

«La Grande Course e ISMF restano due entità distinte che hanno deciso di collaborare per far crescere ancora di più lo sci alpinismo». Adriano Favre, presidente LGC, è soddisfatto per l'accordo raggiunto a Stoccolma. «E' un lavoro che parte da lontano, i tempi erano maturi ed è stato un passaggio necessario se vogliamo portare lo sci alpinismo ai massimi livelli. L'ingresso delle gare LGC nella Coppa del Mondo è stato un sbocco naturale in questa direzione».

Le gare LGC saranno sempre gare LGC, con una classifica di specialità che sarà la 'Long distance team'. E adesso si lavora per il punteggio da assegnare agli atleti per la graduatoria Overall di Coppa del Mondo. Per la prossima stagione le gare sicure sono tre, Pierra Menta, Adamello e Mezzalama, ma potrebbe entrare una quarta tappa. «Nella riunione LGC del 22 luglio - conclude Favre - ci sarà la decisione definitiva se ammettere nel circuito anche l'Altitoy». 


Come sara' il calendario di Coppa del Mondo 2015?

Le finali a fine marzo a Prato Nevoso nel Cuneese

A Stoccolma è stato raggiunto l'accordo tra ISMF e LGC, ma come sarà il calendario di Coppa del Mondo del prossimo anno?
«Ci sarà una classifica e una coppa per specialità - spiega il presidente ISMF, Armando Mariotta - vale a dire Individuale, Vertical, Sprint e appunto Long distance team, oltre alla overall che terrà conto di tutte le prove».
Il 2015 è l'anno dei Mondiali, in programma dal 6 al 12 febbraio a Verbier, ma sarà anche l'anno della Coppa del Mondo 'unica'. Ci saranno le tre tappe LCG, le Long distance team di Coppa del Mondo, Pierra Menta, Adamello e Mezzalama, oltre ai cinque appuntamenti delle altre specialità (con 11 gare in tutto): si partirà in Francia, a Pelvoux e Puy-Saint-Vincent, poi Andorra, la Grecia con il Monte Olimpo, prima del Marmotta Trophy, in Val Martello. Le finali di Coppa saranno ancora in Italia, a fine marzo, a Prato Nevoso, nel Cuneese, con il Mondolè Ski Alp, con Vertical, Spint e Individuale. E poi solito spazio alle IMSF Series, puntando soprattutto, a livello promozionale e in chiave olimpica, su quelle del Nord America con le gare Stati Uniti e Canada, e le Asia Pacific con tappe in Corea, Giappone, Cina e la regione russa della Kamchatka.


ISMF e La Grande Course: c'e' l'accordo

Durante l'assemblea di Stoccolma

Era uno dei punti 'caldi' dell'assemblea generale dell'ISMF di Stoccolma: la possibile 'alleanza' tra la federazione internazionale e La Grande Course. Alle fine è arrivato l'accordo: le prove de La Grande Course entrano nel calendario ISMF di Coppa del Mondo 2014/15 come Long Distance Team events.


Gli azzurri dello ski-alp alla Sportful Dolomiti Race

Nella sfida olimpica della granfondo ciclistica di Feltre

Alla ventesima edizione della Sportful Dolomiti Race di domenica 15 giugno (granfondo ciclistica di 133 chilometri con partenza e arrivo a Feltre), al via anche la nazionale italiana di sci alpinismo. Matteo Eydallin, Robert Antonioli, Lorenzo Holzknecht, Martina Valmassoi e il direttore tecnico Oscar Angeloni, faranno parte del team azzurro nella 'Sfida Olimpica', con Pietro Piller Cottrer, Juri Chechi, Paolo Bettini e Antonio Rossi, con un 'plotone' di oltre 4500 partenti.


ISMF al lavoro a Stoccolma

Sabato assembleanella capitale svedese

Nel fine settimana a Stoccolma assemblea generale 2014 dell'ISMF. Si parte venerdì pomeriggio con un work shop con organizzatori e federazioni, mentre sabato ci sarà la 'seduta plenaria' della federazione internazionale dello ski-alp. Tanti i temi all'ordine del giorno: dagli sviluppi in chiave olimpica ai Mondiali di Verbier, dal nuovo calendario di Coppa del Mondo ai rapporti con La Grande Course.

 


Damiano Lenzi gia' in gara con le due ruote

Secondo al Giro delle Valli Monregalesi

Damiano Lenzi di nuovo in gara, questa volta su due ruote. Il vincitore della Coppa del Mondo di sci alpinismo, si è presentato al via del Giro delle Valli Monregalesi, granfondo di 141 km e tappa di Coppa Piemonte, con appena 1000 chilometri nelle gambe, con i colori della Velo Valsesia. Ma è arrivato ad un passo dal successo: nella volata finale a cinque è partito lungo, infilato sotto lo striscione d'arrivo da Andrea Gallo. Terzo posto per Gianmario Rovaletti seguito da Antonio Camozzi e Riccardo Toia.


Ski-alp e Olimpiadi: occasione ma a quale costo?

Un'interessante riflessione del sito nordamericano skintrack.com

La ISMF, federazione di riferimento dello ski-alp, è finalmente stata ammessa tra le federazioni olimpiche. Lo abbiamo già scritto su skialper.it e nel prossimo numero di Up & Down, in edicola a partire dalla prossima settimana, affrontiamo la questione con un'ampia intervista al presidente della federazione Mariotta. Questo, però, non vuol dire che il gioco è fatto. Per essere ammessi ai Giochi il CIO valuterà attentamente alcuni aspetti. Si è occupato della questione con un interessante articolo il sito nordamericano skintrack.com. Facciamo nostra la riflessione di Stano Faban perché affronta in maniera critica alcuni aspetti non secondari della questione scialpinismo-Olimpiadi. «In primo luogo il CIO riconosce che c'è uno sport sufficientemente popolare e organizzato, poi lo osserva e cerca di capire se è sufficientemente 'vendibile' per le televisioni; infine, può includerlo negli sport olimpici» scrive Stano Faban* e aggiunge: «… il CIO deve inoltre considerare se aggiungere un nuovo sport o sostituirlo a un altro. è business, niente altro. Che sia uno sport environmentally friendly o no, ci deve essere un ritorno sull'investimento». 

LA CHIAVE BROADCASTING - Alcuni dati sul business del broadcasting fanno riflettere per capire quanto sarà fondamentale: il 47% degli introiti del CIO derivano proprio dalla vendita dei diritti tv, contro il 45% delle sponsorizzazioni, il 5% dei biglietti e il 3% del licensing. La rete statunitense NBC ha recentemente firmato un accordo per i diritti delle Olimpiadi dal 2021 al 2032 del valore di 7,65 miliardi di dollari. Che cosa significa questo per lo ski-alp? «Che diventerà sport olimpico e rimarrà molto simile a quello che è ora se i broadcaster troveranno un sistema molto efficiente dal punto di vista dei costi per riprendere le gare su ogni tipo di terreno e con ogni meteo in modo da bilanciare l'audience non elevatissima oppure che la stessa audience crescerà molto nei prossimi due anni e 'pagherà' i costi di produzione e distribuzione». Stano Faban ipotizza anche un'altra, amara, ricetta, il cambiamento drastico dello scialpinismo per abbassare i costi di produzione e renderlo più appetibile per le masse: «… Non sarei sorpreso se questo volesse dire creare dei circuiti da ripetere più volte e evitare terreni problematici e tecnici». Basti pensare che a Sochi la 50 km è stata fatta su un anello relativamente breve percorribile in una dozzina di minuti su meno di due ore di gara. Certo, come ammette Stano Faban, ci potrebbe essere una terza via, con cambi meno drastici… 

UNO SPORT 'AD ANELLI'? - Interessanti anche le conclusioni alla domanda se le Olimpiadi sarebbero positive per lo ski-alp. Lasciamo a ognuno di voi lettori la risposta, qui ci limitiamo a riportate le conclusioni del blogger statunitense. «Sono abbastanza indeciso sulla validità come sport olimpico: se diventerà uno sport su anelli e terreni non naturali sarà ancora lo ski-alp che abbiamo conosciuto?… Se guardiamo la Sprint, credo che sia stata inventata proprio per venire incontro alle esigenze televisive del CIO. Mi piace? È scialpinismo? No. … Però le Olimpiadi porterebbero soldi e farebbero conoscere lo ski-alp a tante persone, facendolo crescere. Per questo saremmo felici che quello che consideriamo il più bello sport al mondo fosse conosciuto da più persone. In definitiva la sola cosa che possiamo fare è stare attenti e chiedere dei cambiamenti se non ci piace la direzione presa dallo ski-alp». Pensieri sensati ai quali però si contrappone quello di Laetitia Roux che sul prossimo numero si Up & Down dice che una delle gare che ama di più è proprio la Sprint... E voi cosa ne pensate?  

*Stano Faban, fondatore del sito skintrack.com nel 2009, slovacco trasferitosi in Canada nella vita è un web designer e fa parte della nazionale canadese di scialpinismo
 


L'edizione 'zero' del Willy Jervis Spring Triathlon

Miglior tempo per Filippo Barazzuol e Barbara Moriondo

Willy Jervis, napoletano di origine, ingegnere meccanico alla Olivetti, valdese, alpinista, sciatore e antifascista. Partigiano: per questo venne fucilato il 4 agosto 1944 sulla piazza di Villar Pellice dai nazisti. A Willy Jervis è stato dedicato dal CAI Uget Val Pellice il rifugio collocato nella conca del Pra in alta Valle Pellice nel comune di Bobbio: dopo settanta la ricorrenza è stata ricordata nella edizione  'zero' del Willy Jervis Spring Triathlon. Prima 7 km e 550 metri di dislivello da Villanova al Rifugio Jervis con la mountain bike, poi circa tre km di corsa nella conca del Pra, quindi, sci sullo zaino prima ed ai piedi poi, i 1105 metri di dislivello per raggiungere il Colle Selliere a 2850 metri. 37 atleti si sono prestati a battezzare questa new entry: il dominio di Filippo Barazzuol era previsto e lui non ha mancato l’appuntamento. Una prestazione impreziosita dal suo ruolo di collaboratore organizzativo che lo ha visto impegnato alla vigilia nelle operazioni di tracciatura del percorso. Suoi i migliori tempi da biker e nella frazione sci alpinistica per concludere con in un'ora, 43 minuti e 45 secondi. Piazza d'onore per Paolo Bert: ha provato ad impensierire il fuoriclasse cercando di contenere il distacco nella frazione ciclistica, ma ha pagato tre minuti dal battistrada. Il recupero nella frazione di corsa (circa un minuto) non è stato sufficiente e lo strapotere di Barazzuol sugli sci ha fatto il resto: dieci minuti di distacco circa sui 1700 metri di dislivello complessivi da coprire in salita (1h52.34 il tempo finale). Gianfranco Lantermino ha chiuso al terzo posto, contenendo in tre minuti il distacco dal secondo gradino del podio.
Barbara Moriondo ha costruito la vittoria soprattutto sulla frazione sciistica andando a vincere in 2h36.55  il test femminile. C’è stata più battaglia in questa classifica: Samanta Odino ha pagato meno di due minuti alla vincitrice (2h38.26) mentre la terza posizione è stata conquistata dalla valtellinese Serena Piganzoli (2h43.44).