Salomon: preview 2015-2016
Il gigante francese dello sci e dell'outdoor si affaccia allo skialp
Lo skialp visto da Salomon è di avventura e free-ski. Al debutto con una linea completa di prodotti per lo sci di montagna, lo storico produttore francese si propone in continuità con la filosofia costruttiva cui si ispirano i suoi sci e i suoi scarponi per lo sci alpino: divertimento e sciabilità prima di ogni altra esigenza. I compromessi con le necessità delle fasi di salita si fermano quando queste ultime iniziano a prevalere sulla performance sciistica vera e propria. Fino a quel punto l'enorme know-how di Salomon si può così trasferire con risultati innovativi nei suoi scarponi, sci e attacchi per il touring.
PREVIEW SULLE NEVI DI CASA - O meglio sotto una memorabile nevicata che accoglie benevola a Chamonix le proposte di Salomon per lo sci di montagna che giungeranno nei negozi nel prossimo inverno. Salomon si disinteressa, per ora, dell'interpretazione legata alle prestazioni di endurance. Oggi ha soluzioni e idee per far sciare bene e non intende sacrificarle alla prestazione più fisica. Un numero sempre più grande di utilizzatori della gamma outdoor di Salomon sono affascinati anche dallo sci di backcountry, e la casa di Annecy li attrezzerà come loro si aspettano.
MTN LAB E MTN EXPLORE - Due scarponi solidi a due ganci, solo all'apparenza tradizionali, celano al loro interno un'anima estremamente elaborata. Sono costruiti per fornire supporto, controllo, e progressività superiori a sollecitazioni freeski, anche se Explore permette di camminare come con un buon scarpone touring classico evoluto. Il sistema overlap dello scafo, già collaudato con successo su Salomon Ghost, è stato alleggerito e realizzato in Grilamid caricato carbonio per dimezzarne il peso e ridurne gli ingombri. Con il serraggio del solo gancio basso lo scafo avvolge e ferma il piede come stringendo i due ganci bassi di un quattro leve tradizionale. Il meccanismo ski-walk agisce sul solido supporto posteriore di prestazioni free in ambedue i modelli. Un sistema integrato di nervature interne a scafo e gambetto indirizza e distribuisce uniformemente forze e impulsi sulla suola lungo tutta la sua lunghezza, che presenta profilo di rullata contenuto al necessario. MTN Lab offre un flex valutabile 120, MTN Explore invece a 110, ottenuti attraverso la diversa scelta dei materiali e della struttura delle scarpette termoformabili . L'escursione in salita raggiunge 63° in Explore. Il peso di Lab rimane sotto i 1600 grammi nella misura 27.5MP, quello di Explore sotto i 1500. MTN Lab si è aggiudicato un Ispo Award 2015.
GLI SCI DI SALOMON PER ADVENTURE E FREE TOURING - MTN Explore 88 ski e MTN Lab ski sono progettati per divertirsi e sciare bene. Una costruzione leggera che utilizza legni pregiati di pioppo e fibra di carbonio conferisce a MTN lab ed Explore un'ottima leggerezza in rapporto alle dimensioni, stabilità e risposta elastica progressiva. Poco rocker alpino, solo in punta, lascia tanta lamina a lavorare sulla neve, in un'ottica di massima aderenza al terreno.
MTN PIN BINDING - Meno di 600 grammi totali al paio sono un'ottimo peso per il solido attacco a pin di Salomon. Due posizioni da aiuto salita più lo zero, un fermo di appoggio per facilitare la calzata anteriore, e soprattutto la veloce intercambiabilità tra tre molle a U di precarica differente, sono le principali funzionalità degli 'attacchini' Salomon. Ma abbiamo notato anche una solida slitta, molto bassa sullo sci, che permette un'escursione di 30 mm effettivi su una vite fatta per essere manovrata di frequente.
ABBIGLIAMENTO FREE E ADVENTURE SALOMON - Prosegue lo sviluppo di particolari così orientati alle esigenze dello sciatore, che a questo punto il vestiario si confonde con l'attrezzo. Tasche e imbottiture posizionate per non interferire con l'Imbragatura, coulisse antineve, materiali di ultima generazione, prese d'aria immediatamente richiudubili, preformature di maniche e pantaloni seguendo il gesto tipico di ogni segmento dello sci.
UN CASCO DA RECORD - MTN Lab Helmet adotta un innovativo materiale per l'assorbimento degli urti. Al peso record di 300 grammi offre una protezione superiore del 30% a quanto richiesto dalle normative. Interno amovibile in lana Merino, utilizzabilità anche in estate, massimo comfort di utilizzo sono altre caratteristiche di q uesto elmetto premiato con Ispo Award 2015.
Oggi proveremo su neve scarponi, sci, attacchi, abbigliamento e pelli nuovi. Arrivederci su Skialper di febbraio per le impressioni sul debutto di Salomon anche nello skialp!
Atomic news lo skialp: preview 2015-2016
Attacchi pin-tech e la famiglia degli scarponi Backland
Atomic stavolta fa molto sul serio e presenta a Chamonix una gamma completissima per lo sci alpinismo. Oltre all'aggiornamento della famiglia degli sci, già ben nota e apprezzata, che spazia dal race di Ultimate 65 al freeride di Drifter, la presenza della casa austriaca si struttura ora con un sistema di attrezzi backcountry molto 'alpino', che incontrerà in particolare i gusti italiani e quelli degli sciatori evoluti con forte propensione alpinistica.
ATOMIC SKI - La casa austriaca conferma e sviluppa ulteriormente la costruzione ibrida 'semicap' su tutta la gamma, escluso ovviamente il leggerissimo race Ultimate 65, che viene confermato nella stessa costruzione attualmente ai piedi di Damiano Lenzi (presente a Chamonix e reduce da una bella sciata in fresca con Kilian). Quindi un basso fianchetto verticale di costruzione sandwich viene chiusa superiormente dalla struttura cap del topsheet. Questa soluzione viene calibrata in lunghezza e spessore a seconda della destinazione dei modelli in gamma: basandosi sulle indicazioni complessive di Buyer's Guide, è quella che sta ottenendo complessivamente i migliori risultati su neve. Per il touring di scuola 'alpina' Atomic propone Backland nelle taglie 78, 85 e 95 mm al centro, e Ultimate 78.
LE PELLI ROCKER SKINS - Il sistema Atomic collaudato nelle competizioni è disponibile anche per il touring. La parte anteriore della pelle è in materiale plastico senza funzione di grip: Glide Zone. La parte centrale, che copre il camber dello sci sotto la pressione del piede, è in mohair 100%: Grip Zone. Risultato: meno peso, meno ingombro, meno ghiaccio, più scorrevolezza, nessuna perdita in tenuta.
PIN TECH ANCHE PER ATOMIC - Sono completamente nuovi gli attacchi(ni) di Atomic: due modelli touring molto agili nelle manovre e della famiglia di quelli leggeri, dotati di ottime e solide slitte che, a occhio, coprono almeno tre misure di scarponi. Una sezione della talloniera ruota di 90° per permettere la posizione zero e poi offrono, rispettivamente, una o due posizioni di salita selezionabili con il bastoncino. Interessante l'archetto di riscontro sul puntale per facilitare il centraggio dello scarpone sui pin. Interessantissima la possibilità di scelta tra 3 diverse molle posteriori a precarico crescente, molto facilmente intercambiabili.
LAST BUT NOT LEAST: SCARPONI ATOMIC BACKLAND - Abbiamo lasciato per ultima la chicca: Atomic presenta una famiglia completa di scarponi per il touring che adottano soluzioni davvero interessanti. Un'entrata in grande stile, con prodotti concreti e tutt'altro che acerbi anche per un costruttore specialista del settore.
Backland sono dei due ganci leggeri: tutti si discostano di pochi grammi dal chilo al mezzo paio. Nelle versioni carbon tutta la parte posteriore del gambetto è in composito. Il gancio sullo scafo agisce su un cavetto rinviato e distribuisce molto uniformemente il serraggio sul dorso del piede. L'escursione del gambetto copre un impressionante range di 74°, completamente libero da attriti come in una scarpa race top di gamma. Il passaggio ski-walk è affidato a una leva posteriore in ergal e consente così di camminare tenendo chiuso a piacere il gancio del gambetto: supporto importante nei traversi e importantissimo su ghiaccio ripido, specialmente sulle pareti nord molto lunghe. La ramponabilità è sicura. Le scarpette Memory Fit sono customizzabili ripetutamente senza perdita di consistenza dell'imbottitura.
Ciò che non guasta, i prezzi di listino preannunciati sembrano interessanti per un largo pubblico. Queste sono solo una parte delle loro caratteristiche di ultima generazione, e da domani li testiamo su neve per raccontarveli già su Skialper di febbraio!
Primo Mammut Safety Camp in Valle d'Aosta
Grande successo dell'iniziativa
Sono state due giornate intense nell comprensorio del Monte Rosa per la prima edizione del Mammut Safety Camp. Sia sabato che domenica il Team Mammut Italia, schierato al gran completo, ha proposto alla ventina di partecipanti e amanti del fuoripista e della montagna, momenti di teoria e di pratica per affrontare con un approccio corretto e responsabile il tema della sicurezza sulla neve.
Al team coordinato da Ellis Kasslatter e formato da Uberto Piloni, Mattia Ortelli, Maurizio Lutzenberger e Ettore Personnettaz, si sono affiancati anche diversi relatori in rappresentanza delle molteplici professionalità della montagna sia sul campo che durante il forum serale di sabato dove il tema centrale, 'Neve e sicurezza - Analisi di un binomio possibile e in continua evoluzione', è stato ampiamente sviluppato proprio grazie all’intervento di Maurizio Lutzenberger e dei vari esperti.
Numerosi i temi affrontati durante il camp, dall’attrezzatura all’interpretazione del bollettino nivo/meteorologico, dalla tecnica di discesa e salita alla valutazione ed interpretazione delle condizioni ambientali passando per le 'Le regole del gioco' in fuoripista a cura di Ettore Personnettaz allo 'Safe Ski Project' in pista, senza dimenticare l’autosoccorso e la ricerca ARTVA.
Visto il successo di questa prima edizione, Mammut Italia sta già lavorando a nuove iniziative sul tema, ringraziando i partecipanti di questo primo Mammut Safety Camp, oltre a chi ha supportato l’evento: la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la MonterosaSki, l’Associazione Valdostana Maestri di Sci, l’Unione Valdostana Guide Alta Montagna, la Fondazione Montagna Sicura, l’Uf2icio regionale Neve Valanghe della Valle d’Aosta e il MammutShop di Pont-Saint-Martin.
Blizzard con Zero G punta sul free-touring
Vetroresina e carbonio per lo sci da skialp che verra' presentato all'ISPO
Una delle novità più interessanti dell’ispo di Monaco, in programma dal 5 all’8 febbraio prossimi, riguarda la nuova serie di sci presentati da Blizzard nella categoria free-touring. Questa nuova serie, denominata 0 G - zero g - , è composta da tre differenti sci rispettivamente con misure al centro pari a 85 mm, 95 mm e 108 mm; la nuova struttura utilizzata da Blizzard prevede una combinazione di legno, vetroresina e carbonio, il tutto in una costruzione di tipo sandwich e quindi con il classico fianco dritto già visto nella linee freeride.
SALITA E DISCESA - L’esperienza di Blizzard in Coppa del Mondo di sci alpino e nel Freeride World Tour ha permesso di creare questa nuova struttura con l’obiettivo di garantire delle ottime performance in discesa (punto cardine del marchio austriaco) senza tralasciare l’aspetto legato al peso in salita. In questi giorni siamo stati presenti al meeting organizzato da Blizzard ad Alagna, dove abbiamo potuto provare tutta la nuova serie 0 G . Nonostante le condizioni di neve non fossero ottimali, abbiamo constatato l’efficacia della presenza del carbonio in fase di salita ma soprattutto in fase di discesa. Sul prossimo numero di Skialper tutti i dettagli…. Stay tuned!
Restyling e predisposizione TR2 per Spitfire e Sideral
In anteprima le novita' di La Sportiva per l'ISPO di Monaco
Tra le novità più interessanti in vista dell’ISPO di Monaco di Baviera del prossimo 5 febbraio, ecco in anteprima la presentazione di Spitfire 2.0 di La Sportiva. Uno degli scarponi più amati dagli scialpinisti classici si rinnova presentandosi dotato anche di predisposizione per l’attacco TR2. Ecco il comunicato ufficiale dell’azienda in forma integrale.
«Spitfire 2.0 è lo scarpone due ganci agile e veloce pensato per allenamenti ed utilizzi Grand Tour evoluti.
Performance derivanti dal mondo delle corse e da soluzioni tecniche sviluppate per la serie Stratos. Nasce con l’obiettivo di fornire uno scarpone leggero e performante ideale collegamento tra il mondo tour e race ed è il primo scarpone sul mercato con doppia compatibilità ad attacchi Trab TR2 di sicurezza ed attacchino Tech grazie all’esclusivo inserto S3. Lo scafo in Grilamid ed il gambetto CRP Cuff in poliamide caricato con fibra di carbonio, permettono di contenere il peso e di avere una struttura resistente, ed elastica allo stesso tempo. Il sistema di allacciatura SPEEDfire Closure System permette di passare dalla modalità ski a quella walk con un unico rapido movimento, proprio come sugli scarponi orientati alle competizioni. La leva in Ergal aziona rapidamente il dispositivo di blocco/sblocco posteriore a cui è ancorata tramite un cordino in Dyneema. Il gancio brevettato Pegasus Buckle posto sulla linguella, è dotato di micro-regolazioni e design funzionale al contenimento dei volumi ed alle operazioni di calzata grazie alle leve EZ Tour™. L’escursione di movimento è eccezionalmente ampia grazie allo snodo EZ Flex presente sulla linguella in Grilamid®. La scarpetta interna termoformabile e confortevole adotta una protezione accentuata sul malleolo e una rappresenta una barriera isolante dall’esterno. Un condensato di tecnologie La Sportiva al servizio dello ski-tourer più esigente».
Preview Dynafit 2015-16
Le novita' della prossima stagione direttamente dal press event
Dynafit è certamente il grande brand internazionale dello sci di montagna per antonomasia. Sedi e rete distributiva in tutto il mondo, offerta completissima di tutto quello che serve in montagna, esperienza e know-how estremamente specifici. In questi giorni siamo presenti al press event internazionale che Dynafit sta tenendo sulle famose (…e ottime) nevi di Areches-Beaufort. Base operativa proprio in cima al prato di lancio delle partenze della Pierra Menta!
Dynafit riconosce una segmentazione nel mondo dello sci di montagna e si muove nelle proprie scelte costruttive con l'obiettivo di fissare con i propri attrezzi il nuovo 'stato dell'arte' per ognuno dei rispettivi segmenti di utilizzo, dal race al free passando per le modulazioni sportiva, classica o più tecnica del touring. Per il 2015-16 il focus di Dynafit si concentrerà particolarmente sullo ski-running da una parte, e dall'altra sul free touring. In effetti le novità Dynafit che hanno maggiormente impressionato al press event di Areches sono numerose e importanti proprio nei due mondi ski running e free touring. Dynafit è riuscita a presentare una notevole mole di novità concrete nonostante il grande numero di innovazioni introdotte negli ultimi anni.
SKI RUNNING, I NUOVI SCI DYNAFIT - Iniziamo dal focus che suscita le attese più intense, quelle dei racer (il cronometro non aspetta!). Per lo ski running i nuovi sci da gara dura e pura abbandonano quasi del tutto le attuali scelte costruttive, peraltro al loro top nella stagione corrente. Per le gare 2015-16 Dynafit popone DNA: 675 g nella misura 161, disponibili anche in taglia 151 per le donne. L'anima è in legno di paulownia, la sezione è trapezoidale ed estremamente marcata. Si notano subito elementi comuni alla nuova costruzione touring e free ski, riconoscibili specialmente in spatola (non rocker ma molto progressiva) e coda, sottili e leggere. Lo sci 'everyday' è ancora il Pdg, ma rivoluzionato con la stessa tecnologia costruttiva di DNA. 790 grammi e una grafica, o per meglio dire 'colorazione', poco meno shocking. Se Dynafit voleva comunicare l'innovazione anche attraverso il colore… ci è riuscita molto bene! Sulla neve DNA e PDG sono qualcosa di mai visto prima… e molto piacevole, a partire dalla scelta di rottura: bicolor. La scarpa top race resta quella full carbon. DNA Boot by Pierre Gignoux raggiunge il record di 500 grammi nella misura 26.6 MP, azzera ogni resistenza o frizione nell'escursione del gambetto e concede un minimo di flex in pressione sullo sci restando però estremamente rigido in torsione e sostegno. Si accoppia con i 73 grammi di Dynafit RC1, l'attacco by Pierre Gignoux dedicato, la cui ganascia anteriore full carbon può ruotare o essere bloccata.
SKI TOURING, SI RINNOVA ANCHE BROAD PEAK - Uno degli sci Dynafit storicamente più apprezzati per lo skialp evoluto si rinnova completamente. Broad Peak era rimasto l'ultimo sci 'classico' non ancora rivisitato secondo la nuova filosofia costruttiva. Rieccolo, e di nuovo sembra porsi come un riferimento. Abbiamo sciato per due giorni in tante condizioni di neve con Broad Peak apprezzandone particolarmente concretezza, affidabilità e sicurezza in ogni fase di curva (a breve la prova su Skialper). La sua versione 'speed touring' spinta è Carbonio 75 (al centro), alleggerimento più reattivo e di maggior sostegno. Broad Peak Carbonio 75 Limited Edition pesa 1050 grammi nella taglia 167, mostra una promettente struttura semicap su tutta la lunghezza, e rocker limitati alla prolungata progressività delle spatole.
IL MASSIMO COMFORT NEL TOURING CON WINTER GUIDE GTX - L'elemento che caratterizza questo scarpone classico a tre ganci è la scarpetta in Gore-tex. Le attuali tecnologie permettono di adottare la notissima membrana impermeabile e traspirante evitando le controindicazioni del passato. Il polietilene semirigido esterno aggiunge durabilità, e il particolare procedimento sulla gommapiuma un particolare comfort in calzata. Al resto pensa l'evacuazione dell'umidità all'esterno della scarpetta, fattore cruciale specialmente per la sua termicità. Lo scafo è quello di Neo in Pebax.
FREE TOURING USA STYLE - Dynafit Chugach (108 mm al centro per poco meno di due chili nelle misure centrali) e Hokkaido (più morbido, 118 al centro e peso attorno ai 2200 g nelle misure centrali) sono sci ancora leggeri per le grandi dimensioni che offrono. Presentano un rocker che definiremmo semi-full, set up a doppia ellisse con D-tune in spatola. Sono sci easy turn che azzerano i cattivi pensieri, essendo focalizzati sulla performance in discesa. Lo sviluppo è stato affidato particolarmente agli uomini Dynafit USA, tra i quali Eric Hjorleifson e al team di guide di Eric Henderson.
KHION, IL CLASSICO E IL FUTURO IN UNA SCARPA FREE - Tutto europeo invece il lavoro di progettazione e sviluppo dello scarpone freeski Khion. Se manterrà sulla neve quello che promette al primo impatto (e che stanno riscontrando gli sviluppatori), si tratta di uno scarpone con prestazioni 100% free racchiuse in forme estremamente evolute. Il quattro ganci overlap è da sempre un classico nell'alpino, ma lo sviluppo di ogni singola parte di Khion è così spinto da impressionare per futurismo già al primo contatto.Tutti gli elementi costitutivi di uno scarpone overlap tradizionale sono stati ridefiniti da zero procedendo in senso contrario rispetto allo standard: da dentro verso fuori, dal piede fino al guscio in Pebax (reverse engineering). Il risultato è che si sono ridotti praticamente a zero gli spazi inutilizzati e i giochi meccanici tra le parti rigide. È uno scarpone con prestazioni meccaniche free 'cattive' dalle forme snelle a aderenti alla fisionomia del piede quasi a livello delle migliori scarpe speed touring. Le linee sono molto sinuose e avvolgenti, il risultato è estremamente slim e spinge a far sciare 'dentro' la neve La meccanica delle leve di chiusura e del selettore ski-walk è stata enormemente razionalizzata in modo da velocizzare le manovre di cambio d'assetto ed eliminare interferenze tra tutte le parti in tutte le fasi. Le chiusure disponibili per le scarpette sono Boa System o quicklace e l'insieme degli accorgimenti dedicati alla precisione rende inutile il velcro alto che, forse, verrà previsto solo come opzione nella versione definitiva. Suola speciale Pomoca: sì, l'azienda leader nel campo delle tessilfoca riprende anche la strada della costruzione di suole in gomma per scarponi, con cui era nata. Lo stadio della prototipazione è ormai alle spalle e Khion sembra già a buon punto grazie alla estrema razionalità del progetto complessivo. Verrà presentato in più versioni e sarà sicuramente uno dei prodotti più interessanti in assoluto per la prossima stagione.
GLI ATTACCHI 2015 -16 - La gamma degli attacchi Dynafit si allarga ma soprattutto presenta due nuovi prodotti particolarmente interessanti per i gusti italici. Per il touring classico e lo speed touring di livello tecnico elevato sembra davvero giunto a un ottimo risultato il lavoro di rivisitazione su TLT Speed Superlite. La versione 2.0 si ferma a 175 grammi e offre due plus considerevoli: il comfort dello sportellino race-style per i due assetti di salita, che può essere impostato velocemente con il bastoncino senza la necessità di chinarsi, ed eventualmente lo ski-stopper da 80 grammi integrabile nella talloniera. Molto facile la rotazione di 180° della talloniera per il passaggio ski-walk. La seconda chicca sono i due attacchi race 'universali': Low tech Race, con la talloniera RC1 by Pierre Gignoux e l'ottimo e sperimentatissimo puntale Race tradizionale. Low tech Race Pdg conta 115 grammi e monta sulla stessa talloniera con corpo in carbonio i due pin in acciaio invece che quelli in titanio, che limitano a 105 grammi il fratellino Low Tech Race. Prosegue lo sviluppo di Beast 16 migliorato in una lunga serie di accorgimenti che contribuiscono alla stabilizzazione della catena tra sciatore e neve, e anche Beast 12 conserva la rotazione del puntale tramite quello leggero di Radical 2. A proposito di Radical 2, annunciato e molto atteso per questa stagione ma ancora missing, sembra arrivato alla sua formulazione definitiva, pronto per la distribuzione. Dopo averlo presentato lo scorso anno, Dynafit ha preferito non distribuirlo in questa stagione per adottare altri upgrade funzionali alla sua massima durabilità. Certificazione TUV in arrivo.
TLT 6, NON SOLO RESTYLING - L'affermata famiglia TLT 6 si attualizza con nuovi colori, ma soprattutto con un Pebax fino al 30% più rigido rispetto alla versione attuale. Altre buone nuove: l'adozione anche su TLT 6 del bellissimo sistema di regolazione one-touch del velcro già funzionante sui Radical, che ne elimina le interferenze con gli altri elementi. Il velcro sembra apparentemente un elemento secondario, ma ottimizzare la sua manovrabilità semplifica parecchio la vita nei cambi di assetto… e allunga quella dei pantaloni. A proposito di comfort, Dynafit ha sviluppato per Neo anche una scarpetta laminata in Gore-Tex, che verrà apprezzata soprattutto dai pro.
GEAR - Proseguono ricerca e sviluppo di Dynafit su tutto quello che serve per lo sci di montagna, dal casco alle pelli di foca. Anche per il 2015-16 le linee di abbigliamento si specializzano specificamente per ogni segmento di utilizzo sulla neve. Tutte le ultime versioni dei tessuti tecnici vengono adottate nel softwear con soluzioni di utilizzo e vestibilità allo stato dell'arte per facilitare la giornata in quota in ogni sua fase. Anche la partnership con il Trofeo Mezzalama sta contribuendo allo sviluppo tecnologico del softwear Dynafit, in questo caso per l'elaborazione dei capi specifici obbligatori per i concorrenti. L'evoluzione continua su zaini, bastoncini, sistemi di illuminazione completa le risposte a qualunque possibile esigenza in montagna sugli sci.
TUTTO SU SKIALPER - Sul prossimo numero di Skialper troverete altri highlights e approfondimenti sull'offerta Dynafit in arrivo per la stagione 2015-2016.
Dalbello venduta a Jarden Corp
Il marchio che produce scarponi da skialp agli statunitensi per 30 milioni
Un altro pezzo di ‘made in Italy’ passa in mani straniere. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, Dalbello, storico marchio (è stato fondato 40 anni fa) produttore di scarponi da sci di Casella d’Asolo (Tv) è stato acquisito dal colosso statunitense Jarden Corp che, attraverso la divisione Action Sports, controlla anche K2, Voelkl, Marker e il marchio di abbigliamento tecnico Marmot. Il valore dell’operazione, che prevede il passaggio del 100% delle quote agli statunitensi, è di poco più di 30 milioni di euro (l’importo dell’ultimo fatturato) e comporta che alcuni membri della famiglia Dalbello rimangano per un periodo indeterminato in azienda per facilitare l’integrazione con il gruppo multinazionale. Dalbello, che produce due modelli da backcountry, e Jarden avevano già concluso un accordo nel 2010 per la distribuzione in Italia degli attacchi Marker.
Airbag, questo sconosciuto
Su Skialper di dicembre un ampio articolo. Leggerezza Scott, novita' BD
Ne parlano tutti e tanti lettori ci hanno chiesto perché non avessimo inserito nella Buyer’s Guide anche gli zaini airbag. Sono l’accessorio del momento e proprio per questo nel numero di Skialper in edicola abbiamo pubblicato un ampio servizio di presentazione dei principali modelli. Dieci pagine per capire come è nato l’airbag, come funzionano i diversi sistemi, come trasportarlo in aereo, quali sono le principali caratteristiche dei modelli più diffusi.
AIRBAG E SKIALP - La domanda principale è: ha senso per uno skialper portarsi lo zaino airbag? Naturalmente tutto quello che fa sicurezza serve, però nel caso dello skialp bisogna considerare il peso. Il parere del nostro consulente tecnico nel servizio in questione, Rudy Buccella, Guida alpina di Courmayeur, è che il ‘litraggio’ giusto per non soffrire (in considerazione anche del peso del sistema airbag) in una gita di un giorno è di 20 litri e tra i 20 e massimo 30 per una gita in ghiacciaio, dove serve più attrezzatura. In questo secondo caso sembra ben centrato il modello Float 27 della BCA.
LEGGEREZZA SCOTT - Analizzando caratteristiche e funzionalità di zaini e sistemi, si segnala per praticità e leggerezza il sistema Alpride, utilizzato da Scott (e dall’anno prossimo anche da Ferrino). Il meccanismo, senza le bombolette, che sono usa e getta e facilmente trasportabili in aereo (costano meno di 40 euro) pesa circa 800 grammi consentendo di raggiungere valori di peso al top senza usare le costose bombolette di carbonio e permettendo al modello Air Free Ap 22 di pesare 2,8 kg, in pratica il più leggero in funzione della capienza.
C’E’ ANCHE LA VENTOLA - Innovativo il sistema Jet Force utilizzato da Black Diamond, Poc e Pieps. In pratica il pallone è gonfiato, invece che da una bomboletta di gas, da una ventola, ricaricabile con una semplice presa di corrente. Abbiamo avuto la possibilità di testare un prototipo di Black Diamond con pallone da 200 litri.
TIPS & TRICKS - Come tirare la maniglia e rendere più ‘friendly’ lo sgancio dell’airbag, come ripiegarlo, capienze e prezzi a confronto, le statistiche… tutto questo e molto di più nel numero di Skialper in edicola.
SU CARTA E APP - Skialper di dicembre è disponibile nelle migliori edicole. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Ma per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è immediatamente disponibile.
È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Kilian passa alle pelli Pomoca
Accordo triennale con l'azienda svizzera
Il cambio materiali di Kilian (passato a Salomon) prosegue con le pelli Pomoca. Il catalano ha scelto di gareggiare con le pelli dell'azienda svizzera, siglando un accordo triennale. Kilian, impegnato in questo periodo sull'Aconcagua nel progetto Summits of my life, ha scelto la linea Race Pro che offre una pelle dalle alte proprietà di scivolamento, in grado di ampliare di 20 millimetri in più ogni passo dello sci alpinista.
Volete vincere il Transalp Tour Fischer?
Entro dicembre si possono inviare le candidature
È tutto pronto per una nuova edizione del Transalp Tour, l'iniziativa di Fischer dedicata allo scialpinismo. Attraversare le Alpi con gli sci, da sud a nord, in una sola settimana, accompagnati da altri appassionati di skitouring e da guide professioniste, Axel Naglich e Stephan Skrobar, seguendo un itinerario e un programma unici.
Chi vuole partecipare può inviare la propria candidatura, accompagnata dal resoconto di un tour fatto, entro il 31 dicembre sul sito Fischer nella sezione dedicata all’Italia: Application Transalp East
Ci sarà la possibilità di essere selezionati per una giornata di casting che si svolgerà sabato 17 gennaio a Obertauern, in Austria, al termine della quale verranno eletti i sei skitourer con le carte in regola per partecipare al Transalp Tour 2015. I vincitori potranno realizzare il sogno di un tour attraverso le Alpi, dal 7 al 14 marzo 2015, equipaggiati con una dotazione completa Fischer.
Presentato ufficialmente il nuovissimo Marker KingPin
Anche la casa tedesca con un attacco a 'pin' per lo ski touring
Lo standard low-tech, molto riveduto e corretto, viene adottato anche da Marker. Lo storico produttore tedesco di attacchi da sci affianca KingPin alla propria gamma di attacchi step-in con telaio.
NEW GENERATION - La scelta di Marker segue la strada già iniziata da altri produttori: conservare i vantaggi degli attacchi low-tech, il primo dei quali resta quello di non alzare telaio e talloniera con lo scarpone in camminata; e ottimizzare la trasmissione degli impulsi dalla scarpa allo sci, insieme alla resistenza alla torsione del sistema scarpa-attacco. KingPin di Marker risolve utilizzando un sistema di talloniera tradizionale per 'schiacciare' la base dello scafo sullo sci, rinunciando del tutto alle due spine di aggancio posteriori.
COME FUNZIONA KINGPIN - Lo scarpone entra in modo tradizionale nel puntale. Un collaudato sistema Marker, azionabile anche con il bastoncino, consente di scorrere avanti-indietro di qualche millimetro la talloniera per scegliere tra assetto ski e walk. Nel primo caso, step-in classico e via in discesa. Nel secondo la talloniera è arretrata e non interferisce con il movimento della scarpa. Sono a disposizione altezza zero più due altezze di aiuto di salita, e lo ski-stopper si dispone automaticamente in posizione di riposo caricato quando KingPin va in assetto 'ski'.
SOLUZIONI INNOVATIVE - KingPin ha ottenuto la prima certificazione DIN-ISO (13992) mai emessa per un attacco a tecnologia a 'pin' ('spine' di aggancio), anche se bisogna osservare che tale tecnologia viene adottata al 50%: infatti la talloniera è tradizionale anche nel design, ma va notato un bel sistema di aggancio e pressione sulla sporgenza dello scarpone, formato da due anelli conici tronchi che si adattano al profilo dello scafo allargando sensibilmente la base di spinta. Il puntale, questo sì a pin, è almeno altrettanto innovativo: una terza coppia di molle si affianca alle due tradizionali che spingono i due braccetti. In questo modo si allarga notevolmente anche la sezione del braccetto, incernierato su una base in lega lavorata dal pieno.
LA DISTRIBUZIONE DI KINGPIN - È prevista a partire dal prossimo inverno, probabilmente dopo ISPO di Monaco. Per le anteprime potete visitare marker.de, e per una review completa di dati e prova sul campo…c'è sempre Ski-alper!
Ergo Belay System by Salewa: la prova sul campo
Abbiamo provato il nuovo assicuratore per corda singola di Salewa
Abbiamo provato in questi giorni il nuovissimo attrezzo della Salewa espressamente ideato per un utilizzo con una sola corda e presentato in anteprima alla fiera OutDoor di Friedrichshafen. La prova sul campo è stata condotta dalla guida alpina piemontese Umberto Bado.
«La semplicità di utilizzo e la leggerezza sono le carte vincenti di questo prodotto di casa Salewa. Molto indicato per monotiri in falesia dà la sensazione di robustezza e semplicità allo stesso tempo.
Lo abbiamo provato in alcune situazioni tipiche quali il dar corda al primo di cordata, il bloccaggio in caso di caduta del compagno e la calata dopo essere arrivati in catena. Molto apprezzato il bloccaggio automatico in caso di caduta del primo di cordata che non è cosa di poco conto soprattutto se utilizzato da climber alle prime esperienze…»
Sul numero di ottobre di Ski-alper maggiori dettagli relativi alla prova effettuata.