Dynastar Mythic, peso skialp prestazioni freeride

Su Skialper di aprile abbiamo provato uno degli sci piu’ attesi

Ci avviamo verso la fine della stagione bianca ma la voglia di sci rimane intatta. E soprattutto la voglia di provare gli attrezzi della prossima stagione. Su Skialper di aprile potrete trovare una serie di prove in anteprima. A partire da Dynastar Mythic, uno degli sci più attesi con una promessa molto impegnativa e rischiosa, quella di offrire esperienze sciistiche freeride e un peso più orientato verso lo skialp. Un risultato reso possibile dal know-how della Casa di Sallanches nei due segmenti e dalla costruzione, che si avvicina molto a quella degli attrezzi per lo scialpinismo.

I DATI TECNICI - Cuore in legno di Paulownia per il Mythic e due strati che combinano fibra di carbonio e di vetro in posizione superiore e inferiore rispetto al nucleo che garantiscono un peso di 1.400 grammi ad asta con fianchi dritti. La geometria non poteva essere invece più free: shape 133 - 97 - 113 e rocker in punta e coda. A provarlo Davide Spini, Guida alpina specializzata in freeride, sciatore potente ed ex azzurro di skialp. La misura? il 177.  Il risultato? Un attrezzo molto valido in chiave freeride-touring, per risalite prevalentemente non troppo lunghe e non solo (ma comunque agevoli grazie al peso abbastanza contenuto) e discese da sogno. Per tutti i dettagli… c’è Skialper di aprile.

GIÀ IN EDICOLA - Skialper di aprile è disponibile nelle migliori edicole. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per acquistarlo su smartphone o tablet è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!     

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Vincere l'Australia...

Un concorso con Salewa sino al 15 maggio

La montagna è diventata per molti il luogo dove mettersi alla prova e ritrovare se stessi. Salewa invita a scoprire le vette della propria vita offrendo la possibilità di vincere un’esperienza di base camp in quota sulle Alpi o un viaggio di esplorazione dell’outback australiano.
Partecipare è facile. Infatti è sufficiente accedere al sito getvertical.salewa.com, registrarsi e rispondere ad alcune domande per superare la selezione. Quindi una giuria sceglierà i vincitori dei premi settimanali (abbigliamento Salewa e test drive sulle Bmw Serie 2 Active Tourer e sulle le nuove Bmw Serie 2 Gran Tourer), dei base camp sulle Alpi e del viaggio in Australia. A questo punto inizia il bello.
I vincitori selezionati per i base camp in quota verranno invitati, in base al livello di abilità e alle preferenze personali, in una delle quattro località partner del concorso: Chamonix-Mont-Blanc, Zugspitz Arena, Grindelwald e Alta Badia.
I vincitori del viaggio-esplorazione in Australia voleranno poi con Salewa e Tourism Australia: suddivisi in cinque gruppi raggiungeranno destinazioni diverse (Fraser Island nel Queensland, il Red Centre nel Northern Territory, la Great Ocean Walk nel Victoria, Kangaroo Island, lo zoo senza recinzioni del South Australia e la splendida costa del Western Australia) prima di ritrovarsi a Sydney per scalare il famoso Harbour Bridge.
Il concorso è aperto sino al 15 maggio 2015.


Atomic e Salomon, obiettivo skialp

Su Skialper di febbraio/marzo in anteprima sci e scarponi 2015/16

Che Salomon entri in modo deciso nel mondo skialp è un fatto significativo. E dato che anche Atomic lo fa contemporaneamente a Salomon, con una gamma diversa e per molti aspetti complementare a quella francese, si inizia a delineare una strategia più ampia da parte di Amer Sports, il grande gruppo internazionale del quale i due giganti dello sci fanno parte. Ecco perché Skialper ha provato a Chamonix a gennaio le principali novità. Sul numero in edicola un ampio articolo con tutti i dettagli sull’attrezzatura delle case di Altenmarkt e Sallanches.

ATOMIC - La famiglia completa di scarponi a due ganci per lo skitouring è senza dubbio la novità più interessante sul lato Atomic. Diciamo subito che Backland si colloca nel segmento più gradito dalle nostre parti, sul versante sud-alpino. Sono scarpe di ultimissima generazione, leggere, tecniche, performanti, che inglobano soluzioni ‘mature’. Nel nostro primo test di approccio abbiamo calzato Backland Carbon Light, che si differenzia da Backland Carbon per la scarpetta più leggera e sottile e il linguettone amovibile in plastica più morbida. La grande maggioranza del popolo ski touring si colloca, con interpretazioni personali variabili, nella grande area tra la visione endurance e quella freeski e si tratta anche del segmento in maggior crescita. Atomic propone per loro lo sci Backland in tre taglie: 78, 85 e 95 millimetri al centro.

SALOMON - La Casa di Annecy conferma l'obiettivo al quale tendono tutti i suoi attrezzi per lo sci alpino: divertimento e sciabilità massimi hanno precedenza su ogni altra performance. I compromessi con le esigenze della salita si fermano quando queste ultime iniziano a prevalere sulla performance sciistica vera e propria. Abbiamo potuto sciare a lungo in una powder memorabile alle Grand Montets e risalire quel tanto che basta per capire cosa intendesse l’azienda spiegando le caratteristiche di MTN Lab e MTN Explore, i suoi due nuovissimi scarponi per il touring: sono scarpe che non fanno rimpiangere due ganci in più, anzi vincerebbero il confronto con la maggior parte dei quattro ganci oggi disponibili. Gli sci MTN Explore 88 e 95 Ski e MTN Lab Ski sono attrezzi progettati per divertirsi e sciare bene, relativamente leggeri per le dimensioni ma soprattutto rispetto alla loro struttura, che è sostenuta.

ATTACCHI & CO - Completano la dotazione gli attacchi pin tech (disponibili anche in versione Atomic): meno di 600 grammi il paio, comprendenti la solida slitta da 30 millimetri di corsa utile. Poi ci sono le pelli MTN Skins, l’abbigliamento X-Alp e l’innovativo casco MTN Lab Helmet: 300 grammi con caldi paraorecchie in lana merino asportabili e lavabili, 30% di protezione in più di quanto le norme richiedano.

GIÀ IN EDICOLA - Skialper di febbraio è disponibile nelle migliori edicole. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per acquistarlo su smartphone o tablet è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!      

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Pelli, dalla plastica ai nuovi adesivi

Su Skialper di febbraio/marzo il modello a scaglie Fischer e altre novita'

Dopo anni caratterizzati da un certo immobilismo, c'è fermento anche nel piccolo grande mondo delle pelli. Che poi si fa per dire pelli perché i materiali sono i più disparati, perfino… la plastica. Su Skialper di febbraio/marzo tante novità testate in anteprima o sottoposte a test di durata. «Allora, chiariamo subito che non è che fai un passo e ti ritrovi dieci metri più su. L'attesa del mondo race per le pelli ('pelli'?) in materiale plastico stampato ha creato miti e leggende, dopo che Christian Hoffman le esibì a Saalbach nel 2014 e Skialper ne diffuse le prime immagini. Però vanno bene!». Apre così Guido Valota il test delle ‘pelli’ Fischer Profoil, per le quali c’era molta attesa, su Skialper di marzo.

APPLICAZIONE VELOCE - Per un principiante, o con vento anche forte, è un’operazione molto più semplice e veloce che con una tessilfoca. Profoil è semirigido e i suoi bordi coincidono con lo spigolo delle lamine, che fa da guida.

GRIP - Sopra la media tessilfoca nella maggior parte delle situazioni. Prestazione migliore su fondo compatto coperto da poca neve smossa (tipico della traccia invernale e della pista). Prestazione peggiore su fondo molto duro, placche ventate, vetrato, ghiaccio. Notevole il grip di spigolo. Impressiona anche lo scorrimento in scivolata su due sci, superiore a quello di una bella tessilfoca. Quasi azzerato, inoltre, il rischio di ghiaccio (‘zoccolo’).

SOLO TOURING - Per il modello race bisognerà aspettare perché l’azienda austriaca per la prossima stagione ha previsto solo il modello sagomato per gli sci touring, che costerà 179,95 euro.

LE ALTRE - Abbiamo testato anche la Contour Hybrid Variocut Universal, la Contour Guide Cut, la Contour Mohair Race Skin e la Colltex Whizz. Hybrid Variocut ha un adesivo a doppio strato: sulla soletta aderisce senza incertezze, ma a qualunque temperatura il distacco manuale non richiede sforzi disperati. Soprattutto non li richiede la pelle ripiegata su se stessa e, quando le dimensioni aumentano, è un plus non da poco. Lavandolo con acqua calda e un detersivo leggermente sgrassante torna a incollare bene. Il produttore svizzero Colltex invece presenta un nuovo adesivo acrilico, o meglio una soluzione completa: quando si renderà necessario rinnovarlo, non serviranno attrezzi per l'asportazione del vecchio adesivo, ma basterà applicare a freddo una striscia di supporto con l'adesivo 'rinnovatore' chiamato Whizzz Tape

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Lampade frontali, 10 modelli top ai raggi X

Su Skialper di febbraio un interessante test comparativo

La scelta della lampada frontale per fare trail running, scialpinistiche su e giù, vertical o semplici allenamenti non è decisione banale. E fare un acquisto sbagliato, magari economico, può costare caro. Ecco perché sul numero di febbraio di Skialper c’è un ampio test comparativo delle 10 migliori ‘head lamp’ per attività multisport.

I MODELLI - Led Lenser H7R.2 e SEO 7R, Lupine Neo X2 e Piko X4, Petzl Myo Rxp e Tikka Rxp, Silva Trail Speed Elite e Trail Speed Plus, Ski Trab Aero Lamp 450 LM e 1600 LM. Modelli da meno di 100 a più di 300 euro, da 200 a 1600 lumen… Ma cosa guardare prima di scegliere?

CORSA O SCI? - La prima considerazione riguarda l’utilizzo che si vuole fare. Correre e sciare sono due cose diverse. Se volete fare un Sellaronda, con salite e discese, o comunque se vi allenate spesso di sera con gli sci, non solo in salita, puntate al massimo. Non badate a spese. Avete bisogno di una lampada potente e che garantisca una lunga durata delle batterie o la possibilità di cambiarle. Alcuni modelli sfiorano i 200 metri di profondità del raggio di luce…

LUMEN - Sembra la parola magica, ma cosa sono i lumen e sono un valore da tenere in considerazione? Sì e no. I lumen (evitiamo la complicata definizione) definiscono la quantità di energia della luce ma non la qualità. E’ importante avere un raggio di luce uniforme che è determinato molto dalla qualità della focale.

ACQUA - La maggior parte dei costruttori indica un grado di impermeabilità secondo gli standard internazionali. In generale tutte le frontali sono in grado di resistere a qualche schizzo d’acqua, ma avere una indicazione del grado IP è un parametro importante.

PESO - Naturale che, facendo sport endurance, il fattore peso sia importante ed è anche quello più facilmente misurabile, però da solo questo valore dice poco ma dipende sempre dall’uso che faremo. Meglio considerare piuttosto il rapporto peso/prestazioni. Se poi andiamo speso ad allenarci (più volte a settimana) meglio indirizzarci su un prodotto resistente e con buona economia di esercizio (batterie ricaricabili).

LA MIGLIORE? - La redazione tecnica di Skialper ha decretato che il modello migliore è… la Lupine Piko X4. Ma abbiamo individuato pro e contro e indicazioni di utilizzo migliori di ogni modello, da quella più adatta al trail, a quella con miglior rapporto qualità prezzo… non resta che comprare Skialper!

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Richiamo dal mercato per Scarpa F1 Evo e F1 Evo Wmn

Rischio di passaggio accidentale dalla posizione ski a walk per Tronic

Scarpa ha diffuso un comunicato per richiamare in azienda il suo scarpone F1 Evo, anche nella versione donna. I possessori del nuovo scarpone della casa veneta devono riportare al rivenditore il proprio scarpone. Ecco il testo del comunicato di Scarpa:

AVVISO DI SICUREZZA PER I CONSUMATORI
«La nostra attività manifatturiera, lunga oramai quasi ottant'anni, si basa sulla responsabilità di ciò che si crea, e sull'attenzione che guarda a uno e un solo obiettivo: la soddisfazione di ogni nostro utilizzatore finale.
A titolo precauzionale, e al fine di garantire la Vostra sicurezza, si procede quindi ad un richiamo del seguente prodotto:
F1 EVO
F1 EVO WMN
MOTIVO DEL RICHIAMO: rischio di caduta durante la fase di sciata, causa passaggio accidentale del meccanismo TRONIC dalla fase SKI alla fase WALK.
I clienti che hanno acquistato il prodotto, sono tenuti ad interrompere immediatamente l'utilizzo dello stesso, e di riconsegnarlo al punto vendita.
Ci scusiamo per il disagio arrecato».


Salomon: preview 2015-2016

Il gigante francese dello sci e dell'outdoor si affaccia allo skialp

Lo skialp visto da Salomon è di avventura e free-ski. Al debutto con una linea completa di prodotti per lo sci di montagna, lo storico produttore francese si propone in continuità con la filosofia costruttiva cui si ispirano i suoi sci e i suoi scarponi per lo sci alpino: divertimento e sciabilità prima di ogni altra esigenza. I compromessi con le necessità delle fasi di salita si fermano quando queste ultime iniziano a prevalere sulla performance sciistica vera e propria. Fino a quel punto l'enorme know-how di Salomon si può così trasferire con risultati innovativi nei suoi scarponi, sci e attacchi per il touring.

PREVIEW SULLE NEVI DI CASA - O meglio sotto una memorabile nevicata che accoglie benevola a Chamonix le proposte di Salomon per lo sci di montagna che giungeranno nei negozi nel prossimo inverno. Salomon si disinteressa, per ora, dell'interpretazione legata alle prestazioni di endurance. Oggi ha soluzioni e idee per far sciare bene e non intende sacrificarle alla prestazione più fisica. Un numero sempre più grande di utilizzatori della gamma outdoor di Salomon sono affascinati anche dallo sci di backcountry, e la casa di Annecy li attrezzerà come loro si aspettano.

MTN LAB E MTN EXPLORE - Due scarponi solidi a due ganci, solo all'apparenza tradizionali, celano al loro interno un'anima estremamente elaborata. Sono costruiti per fornire supporto, controllo, e progressività  superiori a sollecitazioni freeski, anche se Explore permette di camminare come con un buon scarpone touring classico evoluto. Il sistema overlap dello scafo, già collaudato con successo su Salomon Ghost, è stato alleggerito e realizzato in Grilamid caricato carbonio per dimezzarne il peso e ridurne gli ingombri. Con il serraggio del solo gancio basso lo scafo avvolge e ferma il piede come stringendo i due ganci bassi di un quattro leve tradizionale. Il meccanismo ski-walk agisce sul solido supporto posteriore di prestazioni free in ambedue i modelli. Un sistema integrato di nervature interne a scafo e gambetto indirizza e distribuisce uniformemente forze e impulsi sulla suola lungo tutta la sua lunghezza, che presenta profilo di rullata contenuto al necessario. MTN Lab offre un flex valutabile 120, MTN Explore invece a 110, ottenuti attraverso la diversa scelta dei materiali e della struttura delle scarpette termoformabili . L'escursione in salita raggiunge 63° in Explore. Il peso di Lab rimane sotto i 1600 grammi nella misura 27.5MP, quello di Explore sotto i 1500. MTN Lab si è aggiudicato un Ispo Award 2015.

GLI SCI DI SALOMON PER ADVENTURE E FREE TOURING - MTN Explore 88 ski e MTN Lab ski sono progettati per divertirsi e sciare bene. Una costruzione leggera che utilizza legni pregiati di pioppo e fibra di carbonio conferisce a MTN lab ed Explore un'ottima leggerezza in rapporto alle dimensioni, stabilità e risposta elastica progressiva. Poco rocker alpino, solo in punta, lascia tanta lamina a lavorare sulla neve, in un'ottica di massima aderenza al terreno.

MTN PIN BINDING - Meno di 600 grammi totali al paio sono un'ottimo peso per il solido attacco a pin di Salomon. Due posizioni da aiuto salita più lo zero, un fermo di appoggio per facilitare la calzata anteriore, e soprattutto la veloce intercambiabilità tra tre molle a U di precarica differente, sono le principali funzionalità degli 'attacchini' Salomon. Ma abbiamo notato anche una solida slitta, molto bassa sullo sci, che permette un'escursione di 30 mm effettivi su una vite fatta per essere manovrata di frequente.

ABBIGLIAMENTO FREE E ADVENTURE SALOMON - Prosegue lo sviluppo di particolari così orientati alle esigenze dello sciatore, che a questo punto il vestiario si confonde con l'attrezzo. Tasche e imbottiture posizionate per non interferire con l'Imbragatura, coulisse antineve, materiali di ultima generazione, prese d'aria immediatamente richiudubili, preformature di maniche e pantaloni seguendo il gesto tipico di ogni segmento dello sci.

UN CASCO DA RECORD - MTN Lab Helmet adotta un innovativo materiale per l'assorbimento degli urti. Al peso record di 300 grammi offre una protezione superiore del 30% a quanto richiesto dalle normative. Interno amovibile in lana Merino, utilizzabilità anche in estate, massimo comfort di utilizzo sono altre caratteristiche di q    uesto elmetto premiato con Ispo Award 2015.

Oggi proveremo su neve scarponi, sci, attacchi, abbigliamento e pelli nuovi. Arrivederci su Skialper di febbraio per le impressioni sul debutto di Salomon anche nello skialp!
 


Atomic news lo skialp: preview 2015-2016

Attacchi pin-tech e la famiglia degli scarponi Backland

Atomic stavolta fa molto sul serio e presenta a Chamonix una gamma completissima per lo sci alpinismo. Oltre all'aggiornamento della famiglia degli sci, già ben nota e apprezzata, che spazia dal race di Ultimate 65 al freeride di Drifter, la presenza della casa austriaca si struttura ora con un sistema di attrezzi backcountry molto 'alpino', che incontrerà in particolare i gusti italiani e quelli degli sciatori evoluti con forte propensione alpinistica.  

ATOMIC SKI -
La casa austriaca conferma e sviluppa ulteriormente la costruzione ibrida 'semicap' su tutta la gamma, escluso ovviamente il leggerissimo race Ultimate 65, che viene confermato nella stessa costruzione attualmente ai piedi di Damiano Lenzi (presente a Chamonix e reduce da una bella sciata in fresca con Kilian). Quindi un basso fianchetto verticale di costruzione sandwich viene chiusa superiormente dalla struttura cap del topsheet. Questa soluzione viene calibrata in lunghezza e spessore a seconda della destinazione dei modelli in gamma: basandosi sulle indicazioni complessive di Buyer's Guide, è quella che sta ottenendo complessivamente i migliori risultati su neve. Per il touring di scuola 'alpina' Atomic propone Backland nelle taglie 78, 85 e 95 mm al centro, e Ultimate 78.  

LE PELLI ROCKER SKINS -
Il sistema Atomic collaudato nelle competizioni è disponibile anche per il touring. La parte anteriore della pelle è in materiale plastico senza funzione di grip: Glide Zone. La parte centrale, che copre il camber dello sci sotto la pressione del piede, è in mohair 100%: Grip Zone. Risultato: meno peso, meno ingombro, meno ghiaccio, più scorrevolezza, nessuna perdita in tenuta.  

PIN TECH ANCHE PER ATOMIC -
Sono completamente nuovi gli attacchi(ni) di Atomic: due modelli touring molto agili nelle manovre e della famiglia di quelli leggeri, dotati di ottime e solide slitte che, a occhio, coprono almeno tre misure di scarponi. Una sezione della talloniera ruota di 90° per permettere la posizione zero e poi offrono, rispettivamente, una o due posizioni di salita selezionabili con il bastoncino. Interessante l'archetto di riscontro sul puntale per facilitare il centraggio dello scarpone sui pin. Interessantissima la possibilità di scelta tra 3 diverse molle posteriori a precarico crescente, molto facilmente intercambiabili.  

LAST BUT NOT LEAST: SCARPONI ATOMIC BACKLAND -
Abbiamo lasciato per ultima la chicca: Atomic presenta una famiglia completa di scarponi per il touring che adottano soluzioni davvero interessanti. Un'entrata in grande stile, con prodotti concreti e tutt'altro che acerbi anche per un costruttore specialista del settore.   

Backland sono dei due ganci leggeri: tutti si discostano di pochi grammi dal chilo al mezzo paio. Nelle versioni carbon tutta la parte posteriore del gambetto è in composito. Il gancio sullo scafo agisce su un cavetto rinviato e distribuisce molto uniformemente il serraggio sul dorso del piede.  L'escursione del gambetto copre un impressionante range di 74°, completamente libero da attriti come in una scarpa race top di gamma. Il passaggio ski-walk è affidato a una leva posteriore in ergal e consente così di camminare tenendo chiuso a piacere il gancio del gambetto: supporto importante nei traversi e importantissimo su ghiaccio ripido, specialmente sulle pareti nord  molto lunghe. La ramponabilità è sicura. Le scarpette Memory Fit sono customizzabili ripetutamente senza perdita di consistenza dell'imbottitura.   

Ciò che non guasta, i prezzi di listino preannunciati sembrano interessanti per un largo pubblico. Queste sono solo una parte delle loro caratteristiche di ultima generazione, e da domani li testiamo su neve per raccontarveli già su Skialper di febbraio!      


Primo Mammut Safety Camp in Valle d'Aosta

Grande successo dell'iniziativa

Sono state due giornate intense nell comprensorio del Monte Rosa per la prima edizione del Mammut Safety Camp. Sia sabato che domenica il Team Mammut Italia, schierato al gran completo, ha proposto alla ventina di partecipanti e amanti del fuoripista e della montagna, momenti di teoria e di pratica per affrontare con un approccio corretto e responsabile il tema della sicurezza sulla neve.
Al team coordinato da Ellis Kasslatter e formato da Uberto Piloni, Mattia Ortelli, Maurizio Lutzenberger e Ettore Personnettaz, si sono affiancati anche diversi relatori in rappresentanza delle molteplici professionalità della montagna sia sul campo che durante il forum serale di sabato dove il tema centrale, 'Neve e sicurezza - Analisi di un binomio possibile e in continua evoluzione', è stato ampiamente sviluppato proprio grazie all’intervento di Maurizio Lutzenberger e dei vari esperti.
Numerosi i temi affrontati durante il camp, dall’attrezzatura all’interpretazione del bollettino nivo/meteorologico, dalla tecnica di discesa e salita alla valutazione ed interpretazione delle condizioni ambientali passando per le 'Le regole del gioco' in fuoripista a cura di Ettore Personnettaz allo 'Safe Ski Project' in pista, senza dimenticare l’autosoccorso e la ricerca ARTVA.
Visto il successo di questa prima edizione, Mammut Italia sta già lavorando a nuove iniziative sul tema, ringraziando i partecipanti di questo primo Mammut Safety Camp, oltre a chi ha supportato l’evento: la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la MonterosaSki, l’Associazione Valdostana Maestri di Sci, l’Unione Valdostana Guide Alta Montagna, la Fondazione Montagna Sicura, l’Uf2icio regionale Neve Valanghe della Valle d’Aosta e il MammutShop di Pont-Saint-Martin.


Blizzard con Zero G punta sul free-touring

Vetroresina e carbonio per lo sci da skialp che verra' presentato all'ISPO

Una delle novità più interessanti dell’ispo di Monaco, in programma dal 5 all’8 febbraio prossimi, riguarda la nuova serie di sci presentati da Blizzard nella categoria free-touring. Questa nuova serie, denominata 0 G - zero g - , è composta da tre differenti sci rispettivamente con misure al centro pari a 85 mm, 95 mm e 108 mm; la nuova struttura utilizzata da Blizzard prevede una combinazione di legno, vetroresina e carbonio, il tutto in una costruzione di tipo sandwich e quindi con il classico fianco dritto già visto nella linee freeride.

SALITA E DISCESA - L’esperienza di Blizzard in Coppa del Mondo di sci alpino e nel Freeride World Tour ha permesso di creare questa nuova struttura con l’obiettivo di garantire delle ottime performance in discesa (punto cardine del marchio austriaco) senza tralasciare l’aspetto legato al peso in salita. In questi giorni siamo stati presenti al meeting organizzato da Blizzard ad Alagna, dove abbiamo potuto provare tutta la nuova serie 0 G . Nonostante le condizioni di neve non fossero ottimali, abbiamo constatato l’efficacia della presenza del carbonio in fase di salita ma soprattutto in fase di discesa. Sul prossimo numero di Skialper tutti i dettagli…. Stay tuned!


Restyling e predisposizione TR2 per Spitfire e Sideral

In anteprima le novita' di La Sportiva per l'ISPO di Monaco

Tra le novità più interessanti in vista dell’ISPO di Monaco di Baviera del prossimo 5 febbraio, ecco in anteprima la presentazione di Spitfire 2.0 di La Sportiva. Uno degli scarponi più amati dagli scialpinisti classici si rinnova presentandosi dotato anche di predisposizione per l’attacco TR2. Ecco il comunicato ufficiale dell’azienda in forma integrale. 

«Spitfire 2.0 è lo scarpone due ganci agile e veloce pensato per allenamenti ed utilizzi Grand Tour evoluti.
Performance derivanti dal mondo delle corse e da soluzioni tecniche sviluppate per la serie Stratos.  Nasce con l’obiettivo di fornire uno scarpone leggero e performante ideale collegamento tra il mondo tour e race ed è il primo scarpone sul mercato con doppia compatibilità ad attacchi Trab TR2 di sicurezza ed attacchino Tech grazie all’esclusivo inserto S3. Lo scafo in Grilamid ed il gambetto CRP Cuff in poliamide caricato con fibra di carbonio, permettono di contenere il peso e di avere una struttura resistente, ed elastica allo stesso tempo. Il sistema di allacciatura SPEEDfire Closure System permette di passare dalla modalità ski a quella walk con un unico rapido movimento, proprio come sugli scarponi orientati alle competizioni. La leva in Ergal aziona rapidamente il dispositivo di blocco/sblocco posteriore a cui è ancorata tramite un cordino in Dyneema. Il gancio brevettato Pegasus Buckle posto sulla linguella, è dotato di micro-regolazioni e design funzionale al contenimento dei volumi ed alle operazioni di calzata grazie alle leve EZ Tour. L’escursione di movimento è eccezionalmente ampia grazie allo snodo EZ Flex presente sulla linguella in Grilamid®. La scarpetta interna termoformabile e confortevole adotta una protezione accentuata sul malleolo e una rappresenta una barriera isolante dall’esterno. Un condensato di tecnologie La Sportiva al servizio dello ski-tourer più esigente».

 

Preview Dynafit 2015-16

Le novita' della prossima stagione direttamente dal press event

Dynafit è certamente il grande brand internazionale dello sci di montagna per antonomasia. Sedi e rete distributiva in tutto il mondo, offerta completissima di tutto quello che serve in montagna, esperienza e know-how estremamente specifici. In questi giorni siamo presenti al press event internazionale che Dynafit sta tenendo sulle famose (…e ottime) nevi di Areches-Beaufort. Base operativa proprio in cima al prato di lancio delle partenze della Pierra Menta!

Dynafit riconosce una segmentazione nel mondo dello sci di montagna e si muove nelle proprie scelte costruttive con l'obiettivo di fissare con i propri attrezzi il nuovo 'stato dell'arte' per ognuno dei rispettivi segmenti di utilizzo, dal race al free passando per le modulazioni sportiva, classica o più tecnica del touring. Per il 2015-16 il focus di Dynafit si concentrerà particolarmente sullo ski-running da una parte, e dall'altra sul free touring. In effetti le novità Dynafit che hanno maggiormente impressionato al press event di Areches sono numerose e importanti proprio nei due mondi ski running e free touring. Dynafit è riuscita a presentare una notevole mole di novità concrete nonostante il grande numero di innovazioni introdotte negli ultimi anni.

SKI RUNNING, I NUOVI SCI DYNAFIT -
Iniziamo dal focus che suscita le attese più intense, quelle dei racer (il cronometro non aspetta!). Per lo ski running i nuovi sci da gara dura e pura abbandonano quasi del tutto le attuali scelte costruttive, peraltro al loro top nella stagione corrente. Per le gare 2015-16 Dynafit popone DNA: 675 g nella misura 161, disponibili anche in taglia 151 per le donne. L'anima è in legno di paulownia, la sezione è trapezoidale ed estremamente marcata. Si notano subito elementi comuni alla nuova costruzione touring e free ski, riconoscibili specialmente in spatola (non rocker ma molto progressiva) e coda, sottili e leggere. Lo sci 'everyday' è ancora il Pdg, ma rivoluzionato con la stessa tecnologia costruttiva di DNA. 790 grammi e una grafica, o per meglio dire 'colorazione', poco meno shocking. Se Dynafit voleva comunicare l'innovazione anche attraverso il colore… ci è riuscita molto bene! Sulla neve DNA e PDG sono qualcosa di mai visto prima… e molto piacevole, a partire dalla scelta di rottura: bicolor. La scarpa top race resta quella full carbon. DNA Boot by Pierre Gignoux raggiunge il record di 500 grammi nella misura 26.6 MP, azzera ogni resistenza o frizione nell'escursione del gambetto e concede un minimo di flex in pressione sullo sci restando però estremamente rigido in torsione e sostegno. Si accoppia con i 73 grammi di Dynafit RC1, l'attacco by Pierre Gignoux dedicato, la cui ganascia anteriore full carbon può ruotare o essere bloccata.

SKI TOURING, SI RINNOVA ANCHE BROAD PEAK -
Uno degli sci Dynafit storicamente più apprezzati per lo skialp evoluto si rinnova completamente. Broad Peak era rimasto l'ultimo sci 'classico' non ancora rivisitato secondo la nuova filosofia costruttiva. Rieccolo, e di nuovo sembra porsi come un riferimento. Abbiamo sciato per due giorni in tante condizioni di neve con Broad Peak apprezzandone particolarmente concretezza, affidabilità e sicurezza in ogni fase di curva (a breve la prova su Skialper). La sua versione 'speed touring' spinta è Carbonio 75 (al centro), alleggerimento più reattivo e di maggior sostegno. Broad Peak Carbonio 75 Limited Edition pesa 1050 grammi nella taglia 167, mostra una promettente struttura semicap su tutta la lunghezza, e rocker limitati alla prolungata progressività delle spatole.

IL MASSIMO COMFORT NEL TOURING CON WINTER GUIDE GTX - 
L'elemento che caratterizza questo scarpone classico a tre ganci è la scarpetta in Gore-tex. Le attuali tecnologie permettono di adottare la notissima membrana impermeabile e traspirante evitando le controindicazioni del passato. Il polietilene semirigido esterno aggiunge durabilità, e il particolare procedimento sulla gommapiuma un particolare comfort in calzata. Al resto pensa l'evacuazione dell'umidità all'esterno della scarpetta, fattore cruciale specialmente per la sua termicità. Lo scafo è quello di Neo in Pebax.

FREE TOURING USA STYLE -
Dynafit Chugach (108 mm al centro per poco meno di due chili nelle misure centrali) e Hokkaido (più morbido, 118 al centro e peso attorno ai 2200 g nelle misure centrali) sono sci ancora leggeri per le grandi dimensioni che offrono. Presentano un rocker che definiremmo semi-full, set up a doppia ellisse con D-tune in spatola. Sono sci easy turn che azzerano i cattivi pensieri, essendo focalizzati sulla performance in discesa. Lo sviluppo è stato affidato particolarmente agli uomini Dynafit USA, tra i quali Eric Hjorleifson e al team di guide di Eric Henderson.

KHION, IL CLASSICO E IL FUTURO IN UNA SCARPA FREE -
Tutto europeo invece il lavoro di progettazione e sviluppo dello scarpone freeski Khion. Se manterrà sulla neve quello che promette al primo impatto (e che stanno riscontrando gli sviluppatori), si tratta di uno scarpone con prestazioni 100% free racchiuse in forme estremamente evolute. Il quattro ganci overlap è da sempre un classico nell'alpino, ma lo sviluppo di ogni singola parte di Khion è così spinto da impressionare per futurismo già al primo contatto.Tutti gli elementi costitutivi di uno scarpone overlap tradizionale sono stati ridefiniti da zero procedendo in senso contrario rispetto allo standard: da dentro verso fuori, dal piede fino al guscio in Pebax (reverse engineering). Il risultato è che si sono ridotti praticamente a zero gli spazi inutilizzati e i giochi meccanici tra le parti rigide. È uno scarpone con prestazioni meccaniche free 'cattive' dalle forme snelle a aderenti alla fisionomia del piede quasi a livello delle migliori scarpe speed touring. Le linee sono molto sinuose e avvolgenti, il risultato è estremamente slim e spinge a far sciare 'dentro' la neve La meccanica delle leve di chiusura e del selettore ski-walk è stata enormemente razionalizzata in modo da velocizzare le manovre di cambio d'assetto ed eliminare interferenze tra tutte le parti in tutte le fasi. Le chiusure disponibili per le scarpette sono Boa System o quicklace e l'insieme degli accorgimenti dedicati alla precisione rende inutile il velcro alto che, forse, verrà previsto solo come opzione nella versione definitiva. Suola speciale Pomoca: sì, l'azienda leader nel campo delle tessilfoca riprende anche la strada della costruzione di suole in gomma per scarponi, con cui era nata. Lo stadio della prototipazione è ormai alle spalle e Khion sembra già a buon punto grazie alla estrema razionalità del progetto complessivo. Verrà presentato in più versioni e sarà sicuramente uno dei prodotti più interessanti in assoluto per la prossima stagione.

GLI ATTACCHI 2015 -16 -
La gamma degli attacchi Dynafit si allarga ma soprattutto presenta due nuovi prodotti particolarmente interessanti per i gusti italici. Per il touring classico e lo speed touring di livello tecnico elevato sembra davvero giunto a un ottimo risultato il lavoro di rivisitazione su TLT Speed Superlite. La versione 2.0 si ferma a 175 grammi e offre due plus considerevoli: il comfort dello sportellino race-style per i due assetti di salita, che può essere impostato velocemente con il bastoncino senza la necessità di chinarsi, ed eventualmente lo ski-stopper da 80 grammi integrabile nella talloniera. Molto facile la rotazione di 180° della talloniera per il passaggio ski-walk. La seconda chicca sono i due attacchi race 'universali': Low tech Race, con la talloniera RC1 by Pierre Gignoux e l'ottimo e sperimentatissimo puntale Race tradizionale. Low tech Race Pdg conta 115 grammi e monta sulla stessa talloniera con corpo in carbonio i due pin in acciaio invece che quelli in titanio, che limitano a 105 grammi il fratellino Low Tech Race. Prosegue lo sviluppo di Beast 16 migliorato in una lunga serie di accorgimenti che contribuiscono alla stabilizzazione della catena tra sciatore e neve, e anche Beast 12 conserva la rotazione del puntale tramite quello leggero di Radical 2. A proposito di Radical 2, annunciato e molto atteso per questa stagione ma ancora missing, sembra arrivato alla sua formulazione definitiva, pronto per la distribuzione. Dopo averlo presentato lo scorso anno, Dynafit ha preferito non distribuirlo in questa stagione per adottare altri upgrade funzionali alla sua massima durabilità. Certificazione TUV in arrivo.

TLT 6, NON SOLO RESTYLING -
L'affermata famiglia TLT 6 si attualizza con nuovi colori, ma soprattutto con un Pebax fino al 30% più rigido rispetto alla versione attuale. Altre buone nuove: l'adozione anche su TLT 6 del bellissimo sistema di regolazione one-touch del velcro già funzionante sui Radical, che ne elimina le interferenze con gli altri elementi. Il velcro sembra apparentemente un elemento secondario, ma ottimizzare la sua manovrabilità semplifica parecchio la vita nei cambi di assetto… e allunga quella dei pantaloni. A proposito di comfort, Dynafit ha sviluppato per Neo anche una scarpetta laminata in Gore-Tex, che verrà apprezzata soprattutto dai pro.

GEAR -
Proseguono ricerca e sviluppo di Dynafit su tutto quello che serve per lo sci di montagna, dal casco alle pelli di foca. Anche per il 2015-16 le linee di abbigliamento si specializzano specificamente per ogni segmento di utilizzo sulla neve. Tutte le ultime versioni dei tessuti tecnici vengono adottate nel softwear con soluzioni di utilizzo e vestibilità allo stato dell'arte per facilitare la giornata in quota in ogni sua fase. Anche la partnership con il Trofeo Mezzalama sta contribuendo allo sviluppo tecnologico del softwear Dynafit, in questo caso per l'elaborazione dei capi specifici obbligatori per i concorrenti. L'evoluzione continua su zaini, bastoncini, sistemi di illuminazione completa le risposte a qualunque possibile esigenza in montagna sugli sci.

TUTTO SU SKIALPER -
Sul prossimo numero di Skialper troverete altri highlights e approfondimenti sull'offerta Dynafit in arrivo per la stagione 2015-2016.