Salewa lancia l’iniziativa Green Friday
Salewa lancia l’iniziativa Green Friday, che cambia le regole e il colore del weekend coi prezzi più scontati dell’anno. Per ogni acquisto effettuato sul negozio online salewa.com nel corso della campagna Green Friday (sino alle ore 23.11 del 26 novembre), il 10% del valore carrello verrà donato alla organizzazione non-profit POW - Protect Our Winters, senza intaccare la scontistica degli acquirenti.
Lo scorso decennio è stato il più caldo mai registrato, e il prossimo futuro potrebbe esserlo persino di più. Dal 1970 l'emisfero settentrionale ha già perso 2,6 milioni di chilometri quadrati di manto nevoso primaverile. A causa dell’aumento della temperatura e dell’effetto serra, entro il 2099 le Alpi potrebbero perdere il 70% della superficie innevata. I livelli di neve si trovano ad altitudini sempre più elevate e gli inverni diventano sempre più brevi.
Per questo Salewa ha deciso di seguire un approccio etico nel condurre le vendite di questo periodo, sommando agli sconti a beneficio dei consumatori anche un concreto sostegno economico a POW - Protect Our Winters. POW è un'associazione non-profit fondata nel 2007 dallo snowboarder professionista Jeremy Jones. Il suo obiettivo è sensibilizzare e promuovere decisioni a livello politico sul tema del mutamento climatico. attraverso tre aree principali di intervento: educazione di giovani, patrocinio di iniziative e attivismo locale.
«Siamo un’azienda familiare che pensa a lungo termine. Pensiamo al mondo che lasceremo ai nostri nipoti e poi ai loro nipoti. Crediamo che la responsabilità sociale non sia un obiettivo distante, ma un modo di pensare, che si riflette nelle nostre azioni e scelte quotidiane immediate - spiega Ruth Oberrauch, membro della famiglia proprietaria di Salewa e sustainability manager del Gruppo Oberalp - Con il Green Friday vogliamo restituire qualcosa alla nostra comunità e all'ambiente, il nostro maggior tesoro e parco giochi. I mutamenti climatici sono un tema fondamentale che riguarda tutti. Per di più, hanno un impatto diretto sul nostro settore, come anche su milioni di posti di lavoro».
Patagonia sostiene le ONG in occasione del black friday
Tempo di black friday, lo sappiamo. E Patagonia, in questa occasione, invita la propria community e i cittadini a scendere in campo per sostenere le ONG che lottano per il nostro pianeta. Questo fine settimana, tutti gli store europei di Patagonia (Milano, Cortina, Montebelluna, Dublino, Manchester, Chamonix, Praga, Monaco) organizzeranno diversi eventi e attività a supporto delle ONG locali. In Italia, i negozi Patagonia sosterranno Free Rivers Italia, associazione che si batte per la tutela dei corsi d’acqua sul territorio della nostra penisola.
Mizuno Breath Thermo e la regola dei 37 gradi
Per performance sportive ottimali, è necessario mantenere la temperatura corporea costante e bilanciata, a circa 37°; se la temperatura scendesse, il fisico dovrebbe compiere uno sforzo maggiore per riportarla a regime. La tecnologia brevettata Mizuno Breath Thermo è in grado di generare calore e mantenerlo costante nelle condizioni climatiche più rigide, garantendo così il massimo della prestazione.
COME FUNZIONA - La composizione e la struttura del filato Breath Thermo permette di assorbire l’umidità corporea trasformandola in calore, grazie all’energia che si crea quando le molecole di vapore acqueo, trattenute dal filato, entrano in frizione tra loro. Breath Thermo è in grado di produrre calore in misura due/tre volte superiore a quello generato da tessuti naturali come la lana: è sufficiente indossarlo per favorire un aumento della temperatura di 2/3 gradi.Inoltre ha un elevato potere di assorbimento e di controllo dell’umidità; garantisce la massima traspirabilitàdel capo, favorendo la fuoriuscita del sudore in eccesso e mantenendo il capo sempre asciutto e performante.Breath Thermo neutralizza il Ph acido e quello alcalino, mantenendo neutro il Ph del capo anche dopo ripetuti lavaggi. In questo modo, garantisce la funzione deodorante da ammoniaca, acido acetico e acido isovalerico e conserva il tessuto fresco e pulito.
Mizuno Wool H/Z e Wool Longtight
Maglia e tight in lana merino, che generano comfort a contatto con la pelle e maggiore calore. La tecnologia Breath Thermo alza la temperatura corporea e favorisce una migliore termoregolazione. Completo disponibile sia in versione maschile sia femminile e in più varianti di colore.
Prezzo consigliato al pubblico: 80 Euro (shirt), 75 Euro (tight)
Mizuno Virtual Body G2 H/Z e Virtual Body G2 Long Tight
Maglia e tight con dettagli riflettenti e dotati della tecnologia Wind Resistant & Breath Thermo protection che, unita a un doppio strato, assicura un maggior calore. Progettati per assicurare ottime performance ed evitare abrasioni, entrambi i capi generano calore sulla pelle, assorbono l’umidità e dispongono di una funzione antibatterica e deodorante. Vestibilità moderna e dinamica. Maglia disponibile in più varianti di colore e anche in versione girocollo a manica lunga e manica corta, e in versione collo alto senza zip.
Prezzo consigliato al pubblico: 75 Euro (shirt), 65 Euro (tight)
Mizuno Virtual Body G2 Hight Neck e Virtual Body G2 Long Tight
Maglia e tight con dettagli riflettenti e dotati della tecnologia Wind Resistant & Breath Thermo protection che, unita a un doppio strato, assicura un maggior calore. Progettati per assicurare ottime performance ed evitare abrasioni, entrambi i capi generano calore sulla pelle, assorbono l’umidità e dispongono di una funzione antibatterica e deodorante. Vestibilità moderna e dinamica. Maglia disponibile anche in versione girocollo a manica lunga e manica corta, e in versione collo alto con zip.
Prezzo consigliato al pubblico: 72 Euro (shirt), 65 Euro (tight)
Vibram diventa partner del Freeride World Tour
Vibram e Freeride World Tour hanno annunciato a Milano la loro partnership triennale dal 2019 al 2021. Diventando ‘Official Supplier of Freeride World Tour’, Vibram sceglie di compiere un ingresso deciso nel mondo del fuoripista. «I freerider hanno molto in comune con la nostra azienda - ha dichiarato Jerome Bernard - sport marketing innovation firector Vibram - non solo serve eccellere in ciò che si fa, ma è anche fondamentale, per essere i numeri uno, superare i limiti già noti per continuare a percorrere linee nuove e ancora intentate. Per questo siamo elettrizzati dalla partnership con Freeride World Tour, perché ci permetterà di dialogare con gli atleti e i brand legati a questo sport, di studiare come le nostre tecnologie possono dare una svolta alla sicurezza di questa specialità così spettacolare». Fin dall’ideazione e realizzazione oltre ottant’anni fa della suola Carrarmato, Vibram è sinonimo di costante innovazione, con soluzioni in grado di rivoluzionare l’approccio tradizionale a discipline che richiedono un altissimo grado di tecnicità e performance.
«La sicurezza è e rimarrà sempre la priorità numero uno del Freeride World Tour - ha affermato Nicolas Hale-Woods, CEO Freeride World Tour - La partnership con Vibram, in linea con l’obiettivo di raggiungere i più elevati standard possibili in questo senso, ci dà modo di ricordare l’importanza di scegliere sempre un equipaggiamento di sicurezza adeguato quando si affronta il fuoripista. L’utilizzo di suole Vibram è fondamentale per una maggiore sicurezza dei freerider».
Ma l’annuncio della sponsorizzazione del tour non è l’unica novità per Vibram: è stata infatti comunicata anche la nuova collaborazione con Markus Eder, icona del freeride, che diventa ambassador Vibram: «Sono entusiasta di entrare a fare parte del mondo Vibram, le cui suole e tecnologie mi garantiscono il massimo livello di sicurezza e di prestazione. Il mio intento è di contribuire con il team R&D e Sport Innovation Marketing dell’azienda per sviluppare soluzioni sempre più performanti».
Fino al 2021, in selezionate tappe del Freeride World Tour, sarà presente il truck Vibram Sole Factor, il laboratorio su ruote a bordo del quale sarà possibile entrare a diretto contatto con il mondo di Vibram per la stagione invernale. Occasione unica per scoprire in anteprima le nuove tecnologie per il freeride, per misurarne in prima persona i reali benefit su apposite rampe test, e per diventare tester. Durante le tappe di Fieberbrunn, in Austria dal 22 al 27 febbraio, e l’Xtreme Verbier, in Svizzera dal 23 al 31 marzo, sarà possibile applicare queste tecnologie ai propri scarponi, testarle e fornire feedback utili all’azienda.
Millet per l'autunno
Dalla pratica tradizionale dell’alpinismo all’infinità di discipline sportive in montagna, i prodotti della collezione Alpine Trek Millet offrono il vantaggio di un’estrema polivalenza d’uso. Un compagno di viaggio pensato anche per le escursioni autinnali. Dal trek alpino al lungo viaggio, passando per gli itinerari di montagna più rinomati, zaini, calzature, indumenti tecnici e sacchi a pelo del marchio francese sono pensati per offrire protezione, funzionalità e calore.
LD POBEDA 3in1 jacket + LD HAUROKO STRETCH pant - Questa giacca da donna 3 in 1, molto protettiva grazie alla buona lunghezza, è tecnica ma discreta e puòessere indossata efficacemente anche nella giungla urbana. La sua membrana DRYEDGEimpermeabile e traspirante ripara dalle intemperie, mentre la giacca interna isolante staccabileoffre una soluzione di regolazione del calore ideale. Si abbina perfettamente al pantalone tecnico Hauroko, in materiale stretch e leggero, il cui taglio attillato offre una grande libertà di movimento e una sensazione di comfort grazie al filo in poliammide Dynamic. Prezzo al pubblico: 299,95 euro (giacca) - 119,95 euro (pantalone)
FITZ ROY 2.5 II jacket + FITZ ROY 2.5L II pant - Questa giacca protettiva tre stagioni polivalente e funzionale offre comfort e libertà di movimento durante le escursioni. La sua membrana, impermeabile e resistente all’abrasione, è una carta vincente per una protezione ottimale dalle intemperie in montagna. Abbinata al pantalone protettivo Fitz Roy, leggero e comprimibile, i cui lati sono interamente dotati di zip, ci si sente perfettamente a proprio agio per sfidare gli elementi. Prezzo al pubblico: 159,95 euro (giacca)- 134,95 euro (pantalone)
SUPER TRIDENT GTX (uomo e donna) - Calzatura semi-alta interamente in cuoio, la Super Trident è protetta grazie a una membrana impermeabile Gore-Tex. Confortevole e precisa, offre un buon molleggio grazie allo stabilizzatore presente sul tallone. La sua costruzione alta garantisce un buon sostegno e protegge i malleoli. La suola Vibram permette un’aderenza precisa su qualsiasi tipo di terreno. Prezzo al pubblico: 209,95 euro
HIGH ROUTE GTX (uomo e donna) - Dotata di tomaia in nabuk resistente e di una membrana Gore-Tex impermeabile e traspirante, la High Route è la calzatura ideale per lunghi trek: confortevole, protettiva, precisa e aderente grazie alla suola Vibram. Prezzo al pubblico: 219,95 euro
www.millet-mountain.com
Il nuovo Buff è amico dell'ambiente
Il Buff, un marchio diventato ormai sinonimo di copricapo, entra in una nuova era per diventare più confortevole e soprattutto naturale e amico dell’ambiente. Il nuovo Buff è infatti realizzato per il 95% con poliestere ottenuto esclusivamente da plastica di bottiglie trasparenti riciclate, e con il 5% restante in Elastane e offre un’elasticità quattro volte superiore a quella della microfibra tradizionale e in tutte le direzioni del tessuto, protezione solare pari a 50 UPF, isola termicamente la zona che avvolge, trasferisce l’umidità verso l’esterno, garantisce massimo confort e sensazione di morbidezza grazie all’assenza di cuciture. Buff, che fa parte dell’EOCA - European Outdoor Conservation Association, è molto attenta alla riduzione dell’inquinamento prodotto dalle proprie azioni. Rinnovare e inventare utilizzando il materiale riciclato è il piccolo dono di Buff all’ecosistema: le bottiglie di plastica sono una risorsa se utilizzate con ingegno, una disgrazia per l’ambiente se abbandonate a loro stesse.
Tutti i materiali plastici e cartacei utilizzati negli uffici del marchio spagnolo sono riciclati per ridurre al minimo la quantità totale di rifiuti prodotti.
Inoltre l’utilizzo d’inchiostri con una ridotta quantità di sostanze chimiche contribuisce a garantire un ambiente di lavoro più sano. Riducendo di un quarto le dimensioni del supporto cartonato del packaging si risparmiano 75 tonnellate di cartone e si riducono le emissioni di CO2 del 18% ogni anno.Tra gli obiettivi erseguiti negli ultimi anni l’utilizzodi più prodotti in fibra naturale o in microfibra ottenuta da riciclo della plastica. New Buff è prodotto in Spagna.
Mammut Barryvox, arriva il nuovo firmware BarryHeart 3.0
Mammut ha appena rilasciato il nuovo firmware BarryHeart 3.0 per i dispositivi ARTVA Barryvox, in gran parte basato sui feedback ricevuti dagli utenti. Questo nuovo aggiornamento del software, gratuito recandosi prezzo i punti vendita autorizzati entro il 31 dicembre 2018, introduce diverse funzioni. Riportiamo di seguito le funzionalità dal comunicato stampa ufficiale del marchio svizzero distribuito in Italia da Socrep.
Aggiornamento da dispositivo a dispositivo:consente la condivisione da dispositivo a dispositivo dell'aggiornamento del software BarryHeart. La funzione di aggiornamento da dispositivo a dispositivo consente agli utenti Barryvox di condividere facilmente le nuove funzionalità con altri utenti Barryvox. L'aggiornamento può essere effettuato molto facilmente e indipendentemente dall'accesso alla rete o ad un punto di servizio
Requisiti di base:
- Carica della batteria in entrambi i dispositivi maggiore del 30%.
- È possibile eseguire un solo aggiornamento per volta nello stesso stabile o entro un raggio di 50 m
- Solo tra dispositivi della stessa regione w-link
Barryvox S - istruzioni per l'aggiornamento da dispositivo a dispositivo:
- Spegnere entrambi i dispositivi.
- Accendere il dispositivo con il firmware più recente (3.0), selezionare nel menù delle impostazioni Aggiornamento da dispositivo a dispositivo premendo il pulsante marcaggio.
- Seguire la finestra di dialogo sullo schermo, sul dispositivo da aggiornare, premere e tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l’interruttore principale da OFF a SEND. Rilasciare il pulsante marcaggio dopo 2 secondi.
Barryvox - istruzioni per l'aggiornamento da dispositivo a dispositivo:
- Spegnere entrambi i dispositivi.
- Sul dispositivo con il firmware più recente (3.0) tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l'interruttore principale da OFF a SEND. Tenere premuto il pulsante principale fino alla comparsa sul display della parola UP.
- Il dispositivo è ora pronto per trasferire l'aggiornamento. (Premere il pulsante marcaggio, se non è necessario eseguire alcun aggiornamento)
- Sul dispositivo da aggiornare, premere e tenere premuto il pulsante marcaggio e al contempo spostare l’interruttore principale da OFF a SEND. Rilasciare il pulsante marcaggio dopo 2 secondi.
- L'installazione del firmware sul dispositivo verrà avviata e il progresso verrà visualizzato in percentuale sull’indicatore in alto a sinistra dello schermo.
Il test di gruppo è vivamente consigliato prima dell'inizio di ogni tour per verificare il corretto funzionamento di ogni dispositivo
Test di gruppo: avviene mediante facili istruzioni animate. Il test di gruppo Barryvox può essere attivato rapidamente e facilmente per controllare la frequenza di trasmissione dei vari dispositivi all'inizio di un tour assicurandosi in questo modo che tutti i dispositivi siano in modalità SEND.
La distanza da mantenere dal dispositivo da controllare, viene sempre indicata sul display così da garantire sempre la chiara distinzione dei singoli segnali durante l’effettuazione del test.
Conferma di trasmissione SEND
Se ci troviamo in uno spazio ristretto che impedisce il classico test, è possibile ora verificare in ogni caso che tutti gli apparecchi siano in trasmissione anche sotto il metro di distanza
Barryvox S Pro Check: controlla un'ampia gamma di parametri di segnale e trasmissione. Barryvox S Pro Check consente il calcolo rapido e preciso della frequenza di trasmissione e della durata dell'impulso e intensità dell’impulso di un Artva. Questa funzione fornisce un’ulteriore sicurezza al gruppo, soprattutto se si utilizzano dispositivi datati a 1 o 2 antenne. Aiuta quindi a identificare immediatamente Artva non conformi agli standard richiesti dalla EN 300 718-1.
Modalità di ricerca alternativa Barryvox S (analogico):nove livelli di amplificazione ottimizzano l'impiego del tono analogico durante la ricerca in modo preciso ed affidabile.
La modalità di ricerca alternativa (analogico) mostra sul display distanza e direzione del soggetto travolto con il più forte segnale, riproducendo il tono di ricerca analogico. Viene usato principalmente quando una distinzione affidabile tra i segnali dei diversi soggetti travolti non è più possibili utilizzando la modalità standard (digitale).
Ottimizzazione delle interferenze: meno disturbi da dispositivi elettronici durante la ricerca. Grazie all'elevata resistenza alle interferenze del ricevitore Barryvox® ai vari dispositivi elettronici quali smartphone, telecamere, lampade frontali, radio, gps, ecc. vengono ridotti gli errori di direzione e distanza, evitando l’apparizione di “segnali fantasma” durante la ricerca.
Aumento delle prestazioni: l'ultimo aggiornamento BarryHeart 3.0 per i dispositivi Barryvox include importanti migliorie del software:
- maggiore precisione e velocità nell'analisi del segnale
- migliore affidabilità di marcatura in caso di sovrapposizione dei segnali
- visualizzazione della direzione ottimizzata dopo la ricezione del primo segnale (comportamento migliorato in caso di rotazioni di 180 °)
- struttura dell'elenco dei soggetti travolti migliorata e velocizzata visualizzazione della durata della batteria rivista
Kaptiva di nome e di fatto
Il nome è già una dichiarazione d’intenti: Kaptiva. Ed è la più attesa (Bushido II permettendo) tra le nuove scarpe da mountain running La Sportiva per la primavera-estate 2019. La più attesa perché va a occupare una casella che era libera e sarà esattamente al centro dell’offerta della casa di Ziano a partire dall’anno prossimo. Calzata normale, per piedi medi, medio-lunghe distanze, è proprio sopra alla Bushido II e sotto alla Ultra Raptor e alla Unika per calzata e distanze. Insomma, una versatile per coprire la fetta più interessante del mercato, quella dove c’è fermento negli ultimi anni. Non facciamo i nomi delle competitor, ma se avete letto la nostra Outdoor Guide vi renderete contro che la concorrenza è ampia e che qui si gioca il futuro del mountain running. Scarpe versatili, ben ammortizzate, leggere e veloci, pensate per accontentare il runner di medio alto livello, ma ben apprezzate anche dai top, magari fino a distanze un po’ più lunghe rispetto a quelle per le quali sono concepite. Siamo curiosi di metterla ai piedi durante i test della prossima Outdoor Guide, ma intanto l’abbiamo fatta calzare per una prova in anteprima a Michele Tavernaro, atleta del Team La Sportiva. Il terreno del nostro test sono stati sentieri e single track di Passo Rolle, curiosamente proprio quell’enorme parco avventura naturale dove il patron de La Sportiva, Lorenzo Delladio, avrebbe voluto creare un vero e proprio Outdoor Paradise, con percorsi segnalati per trail running, skialp e tanto altro. Un campo prove valido, con continue salite e discese che spezzano il ritmo e terreno grassoe umido, molto temuto dalle suole. Michele poi ha continuato a usare le Kaptiva nei suoi allenamenti dei giorni successivi. «È un compromesso molto interessante tra leggerezza e protezione, è un modello per correre a ritmi alti, il piede rimane sempre leggero, però allo stesso tempo il piede è a prova di urto e anche la sensibilità da sotto, molto buona, non è mai fastidiosa». Per atleti top dunque, che vogliono sempre leggere il terreno e andare veloci, ma anche per il medio livello, che potrà avere ai piedi una cattivama allo stesso tempo protettiva. «Se dovessi posizionarla, la metterei senza dubbio tra le scarpe prestazionali e per atleti di buon livello, non ho dubbi, però il cushioning è sempre valido, non è secca come altre scarpe simili, è sicuramente un modello da gara, direi per skyrace e, per i top, anche fino alle skymarathon». Ci sono altri due aspetti che hanno ben impressionato Michele. «Ho apprezzato particolarmente il collarino che sostituisce la linguetta, che avvolge sempre bene la caviglia e previene l’entrata di brecciolino o sassi, soprattutto su terreni accidentati e poi un plauso va fatto alla suola, è difficile trovare tanta versatilità». Michele ha infatti provato Kaptiva a lungo anche dopo il nostro test, impegnandola su roccia asciutta e bagnata, fango, erba: «Va bene ovunque, difficile trovare dei punti deboli o terreni meno adatti» la sua conclusione. Kaptiva fino in fondo!
La Sportiva Kaptiva
Peso: 280 gr
Drop: 6 mm
Tomaia: mesh stabilizzante anti-deformazione + rinforzi senza cuciture
Intersuola: EVA a compressione e inserti in TPU stabilizzanti e antitorsionali + inserto rock guard in EVA bi-denistà
Suola: FriXion White con Impact Brake System e tasselli predisposti per il montaggio dei chiodi AT Grip Spike per la corsa invernale
Dynafit punta su Ultra Set Up e Feline Up Pro
Dynafit presenta per la prossima stagione il nuovo Ultra Set Up, il top di gamma per le gare di corsa in natura della collezione primavera-estate 2019. Il set è composto dalla Glockner Ultra GTX Shakedry JKT, che sfrutta la collaudata e leggerissima tecnologia di Gore-Tex per proteggere dal vento e soprattutto dall’acqua, ma allo stesso traspira molto bene e permette di indossare lo zaino sotto, grazie alla possibilità di espanderla con il sistema a cerniera ZipOver. Poi c’è la Glockner Ultra S-Tech S/S Tee M, pratica e comoda maglia tecnica con tasche e con zip frontale utile per la ventilazione e soprattutto i Glockner Ultra 2IN1 Shorts M, con diversi vani e un pantaloncino interno aderente senza cuciture. A completare il set lo zaino Ultra Pro 15, ricco di tasche e con una pratica estensione che protegge l’addome nelle discese e scompare in un taschino sullo spallaccio quando non serve. Non mancano gambali e proteggi braccia (Ultra Kneeguard e Ultra Arm Guard), banda Performance Dry headband 2.0, calzini Ultra Cushion e la principale novità 2019 per i piedi, la Feline Up Pro. «I materiali sono molto piacevoli a contatto con la pelle e il fit molto valido, soprattutto quello dei pant, ancora migliorato rispetto alla collezione 2018, le tasche per riporre gel o le chiavi quando ci si allena non mancano» dice Peter Kienzl, atleta del team Dynafit, terzo all’ultimo Tor des Géants, che ha già potuto provare il set.
SI CHIAMA UP, MA VA BENE ANCHE IN DISCESA - È la grande novità del 2019. La Feline Up Pro, solo 230 grammi di peso, in teoria va a sostituire nel catalogo Dynafit la Vertical Pro, la scarpa di punta per le gare only up. Ed è stata in effetti pensata anche per questo, ma non solo, perché i primi test dicono che potrebbe essere un’ottima scelta pure in chiave skyrace. A favore delle prestazioni in salita la grande tenuta sul terreno, reattività, precisione e leggerezza. Per la prima volta in un prodotto della casa del Leopardo delle nevi è stata utilizzata per il battistrada la nuova tecnologia Vibram Lite Base che permette una riduzione dello spessore e fino al 25% del peso. Il design intelligente dei tasselli e la mescola Megagrip sono pensati per una perfetta aderenza anche su terreni impegnativi e su superfici bagnate o sconnesse. Il drop è di 4 mm e trasferisce al runner la sensazione di un contatto diretto con il terreno che agevola la reattività e rende più preciso ogni passo. Un’altra caratteristica della Feline Up Pro è la speciale calzata Narrow Minimal Fit, aderente e precisa come un guanto nella zona della punta e sul tallone. Una variante particolarmente leggera dell’Heel Preloader, il rinforzo diagonale sviluppato dal brand per l'area del tallone, migliora l’aderenza, agevolando il naturale movimento della corsa. Soletta interna in Ortholite e sistema di allacciatura rapida, con linguetta elastica per riporre i lacci. Il modello Unisex sarà disponibile dalla primavera 2019 a un prezzo consigliato al pubblico di 185 euro.
Millet Light Rush, non solo leggera
Ne avevamo letto le lusinghiere recensioni nei test dei colleghi francesi di Trails Endurance Mag e non vedevamo l’ora di provarla, visto che non siamo riusciti a farlo nella Outdoor Guide. Stiamo parlando di Millet Light Rush, la nuova scarpa da trail con suola Michelin del marchio francese. Abbiamo organizzato un primo contatto facendola mettere ai piedi di Stefano Trisconi, uno dei decani del mondo del trail italiano e nostro storico testatore. Una prova per prendere le misure del nuovo gioiellino made in France, in attesa di metterla alla frusta nella Outdoor Guide 2019.
TOMAIA - Che dire… le premesse sono interessanti. Light Rush non passa inosservata grazie alla tomaia in un materiale molto particolare, Matryx, vale a dire un intreccio di fili di nylon e di kevlar che danno vita a un insieme molto resistente alle abrasioni senza appesantire la struttura che è davvero light, con valori di circa 260 gr.
ALLACCIATURA - L’allacciatura è di stile speedlace e la suola Michelin ben disegnata, con tasselli non troppo alti, pensati per la trazione davanti e per frenare dietro. Il drop è di 6 mm. Altre particolarità sono il tirante che unisce i rinforzi della tomaia sopra alla stringatura, poco sotto il collo del piede, e l’elastico ferma lacci, molto pratico.
©Andrea Salini/Outdoorstudio
PRIMO CONTATTO - «È sicuramente una scarpa leggera, non affatica mai il piede e asseconda ritmi veloci, nonostante questo non è per niente secca, ma ben ammortizzata, pur rimanendo sempre bassa sul terreno, e la suola sembra valida, soprattutto su sentieri e terreni trail di media tecnicità» dice Stefano, che la utilizzerebbe sia su distanze medio-corte che più lunghe. La stringatura è uniforme, «bisogna abituarsi al tirante centrale, che tiene ben fasciato il piede e davanti le forme sono abbastanza ampie per chi, come me, ha i piedi magri». In definitiva? Stefano vorrebbe provarla in gara. Sembra proprio una scarpa no problem, per atleti dal medio livello in su e la tomaia è davvero innovativa. Quando si parte?
Millet Light Rush
Peso: 260 gr
Tomaia: Matryx nylon/kevlar
Intersuola: EVA
Drop: 6 mm
Prezzo: 149,95 euro
©Andrea Salini/Outdoorstudio
Suunto 9, per chi non ha fretta di tornare a casa
È la nuova macchina da polso per chi si avventura in prestazioni XXXL della durata di più giorni e in effetti con Suunto 9 gli amanti delle ultra di qualsiasi tipo, dal Tor alla RAAM, saranno felici di non dover più preoccuparsi di ricaricare la batteria ogni giorno. Questa è la principale caratteristica del nuovo cardio-GPS finlandese, per il resto i miglioramenti e le differenze rispetto ai modelli della serie Spartan di cui avevamo già testato su Skialper il Trainer Wrist hr e Sport Wrist hr baro sono poco visibili ma solide e niente affatto modaiole: nessun controllo della musica o app varie. In continuità con la linea Spartan sono le dimensioni della cassa ed i materiali, identico il design e il display, sempre tre i pulsanti per accedere alle varie funzioni, che sono ora leggermente più grandi, e in più c’è il touch screen che può facilitare le operazioni in alcune situazioni.
SUPER DURATA - In concreto, il focus di Suunto è stato di estendere la durata della batteria con ricezione del segnale GPS fino a 120 ore e le prove che abbiamo fatto, settando opportunamente la frequenza di acquisizione del segnale, sembrano confermare questa straordinaria riserva di carica. Il progetto è partito da un cambio radicale dell’hardwear con l’adozione di una nuova batteria proprietaria e si è esteso al software con funzioni che permettono di selezionare veri e propri piani di gestione della riserva. Il truccoè quello di utilizzare nella modalità Endurance ed Ultra la tecnologia Fused-GPS che consente di diluirel’acquisizione dei segnali dai satelliti ogni 60 o 120” e di mantenere una buona accuratezza della traccia utilizzando gli altri segnali provenienti dal giroscopio, dalla bussola e dall’accelerometro. Questa funzione è disponile solo per le attività di Corsa e Hiking in quanto nella bici mancano le accelerazioni di cui il software ha bisogno per stimare velocità e, di conseguenza, la distanza.
TRACKING E NAVIGAZIONE - Disegnare e caricare itinerari dal sito Movescount è semplice ed intuitivo. Compiuta l’operazione, iniziando una qualsiasi attività si può selezionare la modalità di navigazione itinerari e si visualizzerà la traccia da seguire assieme alle pagine dati relative all’attività prescelta. La visualizzazione della traccia ha uno zoom dinamico che permette, se ci si allontana dall’itinerario, di continuare a visualizzare la propria posizione in riferimento al percorso. In mancanza di percorsi precaricati si potrà utilizzare la visualizzazione breadcrumleper avere sotto controllo la traccia e per un eventuale ritorno (trackback). Attenzione, se si intende usare le funzioni di navigazione è obbligatorio selezionarle all’inizio perché una volta partiti con la registrazione di un’attività non è più possibile inserire questa funzione. Peccato che Suunto 9 non offra una versione cartografica che sarebbe graditissima con un display così grande.
LE PAGINE DATI - Le pagine dati per le oltre 80 attività sono già precaricate, tuttavia è facile modificarle collegando l’orologio al pc e entrando in Movescount. Da segnalare che le pagine scorrono solo in avanti, ciò significa che se in un’attività ci sono quattro pagine e si passa dalla 1 alla 2 , per tornare alla 1 bisogna visualizzare la 3 e la 4.
AFFIDABILITÀ DEI DATI - Distanze ed altitudine sono rilevate con grande precisione grazie alla presenza di GPS e barometro. Le tecnologie proprietarie fused-Alti e fused Speed aumentano ulteriormente l’accuratezza e la velocità di reazione nelle variazioni di altitudine e velocità. L’orologio ricevuto per il test è arrivato con fascia cardio e così è stato testato. Nessuna sorpresa, la fascia Suunto è confortevole e leggera e la velocità di accoppiamento con l’orologio è rapida. Abbiamo voluto però utilizzare l’orologio anche senza fascia visto che è dotato di lettore ottico della FC al polso e qui le cose non sono andate altrettanto bene. Così come rilevato su altre marche, la tecnologia con lettore ottico per la rilevazione del battito cardiaco non è ancora sufficientemente precisa durante lo sport. Abbiamo infatti misurato in parallelo il dato utilizzando un cardio collegato alla fascia toracica ed il Suunto 9 con lettura al polso: i dati sono stati diversi, con differenze di decine di battiti. In sintesi, ci sentiamo di dire che la rilevazione della FC al polso va bene per monitorare lo stile di vita o il sonno ma durante lo sport usare la fascia è imperativo.
LIFESTYLE MONITOR - Oltre a tutte le funzioni dedicate alle varie attività sportive, Suunto 9 è anche un validissimo lifestyle monitor. I suoi sensori gli consentono infatti di acquisire informazioni sull’attività fisica svolta quotidianamente e sulla qualità del riposo notturno. I dati di passi giornalieri, calorie, ore di sonno e FC media vengono registrati in continuo e grazie al collegamento bt con l’app Sports Tracker vengono salvati e visualizzati in intuitivi report grafici.
Ci È PIACIUTO? - Senz’altro sì, Suunto si è dimostrata negli anni molto affidabile, a parte qualche episodio legato all’uscita della prima serie Spartan. Con il 9 ci sembra di essere tornati alla stabilità della linea Ambit che per anni è stata il riferimento nel mondo dell’outdoor. Le molteplici attività sportive precaricate lo rendono uno strumento versatile e adatto a seguirci in ogni sport come nella vita di tutti i giorni. Suunto 9 ha chiaramente mostrato il DNA dell’azienda che consiste nel ricercare il miglioramento continuo della prestazione tecnica senza alcuna concessione modaiola e generalista. Siamo sicuri che la coerenza premi anche se il numero dei duri e puri è ovviamente limitato.
Adatto a: chi ….torna a casa tardi.
Non adatto a: polsi piccoli e sportivi occasionali in cerca di gadget alla moda
Adatto anche: triathleti, scialpinisti, ciclisti, ecc..
Salomon punta sul rapporto qualità-prezzo con Trailster
Non è passata inosservata a chi ha avuto l’opportunità di visitare uno showroom Salomon. Si chiama Trailster ed è la scarpa d’attacco della casa di Annecy, un modello pensato per avere un punto prezzo consigliato intorno ai 100 euro, che prevedibilmente con le offerte dei negozianti potrà scendere ancora verso i 90-85 euro. Una scarpa che si posiziona dunque sotto il punto prezzo dei prodotti top di Salomon. Ma la sfida non è stata fare un modello economico, ma una scarpa con un buon rapporto qualità-prezzo. E infatti Trailster utilizza soluzioni sperimentate su varianti di successo.
DETTAGLI - La suola è una tradizionale Contagrip con chiodi da 4-5 millimetri, il profilo è di 29-19 mm per un drop di 10 mm e per l’ammortizzazione dell’intersuola si è optato per la combinazione Energy Cell + EVA che garantisce un’ammortizzazione superiore, soprattutto con il passare dei chilometri e non necessariamente per chi sa correre. La tomaia (peso intorno ai 315 gr) non prevede il calzino interiore Sensifit, ha stringhe tradizionali piatte al posto del Quicklace ed è in parte simile a quella della S/Lab Ultra. «I primi chilometri hanno trasmesso buone sensazioni per grip, protezione e ammortizzazione, valido anche il comfort» scrivono i colleghi spagnoli di carrerasdemontana.com che l'hanno già messa ai piedi e contano di provarla a lungo (la valutano utilizzabile fino alla percorrenza notevole di 800-1.000 km). Qualche dubbio invece sulla fasciatura del piede garantita dalle stringhe. Trailster è già in vendita in alcuni selezionati negozi.