Dolomites Skyrace il giorno dopo

Diego Salvador ci racconta la gara dal dietro le quinte

Ci sono edizioni in cui tutto fila liscio, altre in cui si concentrano mille avversità e diventa difficile gestire la situazione, prendere delle decisioni senza farsi condizionare emotivamente e soprattutto senza dimenticare che il primo obiettivo da perseguire è la sicurezza in gara degli atleti. Domenica scorsa alla Dolomites Skyrace è successo un po' di tutto questo. Condizioni meteo che peggioravano di ora in ora, quota neve in rapido abbassamento, decisioni da prendere in tempi rapidi senza perdere il controllo della situazione. Diego Salvador a fine gara era orgoglioso dei suoi ragazzi e del lavoro profuso da un team affiatato e competente. Ma quanta fatica e che rischi, l'organizzazione infatti aveva previsto tracciati alternativi in caso di maltempo, mai però avrebbe pensato che la neve arrivasse sino al Passo Pordoi, stravolgendo tutti i piani.

Diego Salvador, presidente della Dolomites Skyrace, avete compiuto un mezzo miracolo! "Non so se sia un mezzo miracolo, di certo le abbiamo pensate e provate tutte prima di arrenderci. Avevamo individuato tre percorsi alternativi, non sono bastati, c'è voluto il quarto"

Quando avete preso la decisione del nuovo percorso? "Abbiamo fatto un summit il mattino presto all'alba e quando abbiamo capito che in quota non si sarebbe andati abbiamo iniziato a pensare ad un tracciato che rimanesse il più possibile sotto la quota neve. Non ci restava che virare sul Sella. Sono andato a casa a recuperare bandierine e nastro, al resto ci hanno pensato i ragazzi "

In certe circostanze meglio riparare con un annullamento, voi invece vi siete assunti l'onere di portare in quota sotto la neve oltre 600 atleti.  "Avevamo 600 persone in piazza, prima di annunciare un annullamento, le avremmo provate tutte. Sapevamo di assumerci un grande rischio, abbiamo convogliato sui Passi più assistenza possibile, alla fine è andato tutto bene. I complimenti degli atleti a fine gare ci hanno ripagato di tanto lavoro e dell'apprensione che ci ha attanagliato prima e durante la gara"

Non ne avevate bisogno, ma questa è l'ennesima dimostrazione di professionalità e competenza del gruppo. "Si davvero, questo me lo sto ripetendo anch'io da domenica. Io da Canazei avrei potuto decidere tutto quello che volevo, ma se sul campo non ci fossero stati i volontari ad attuare le nostre decisioni, non si sarebbe fatto nulla. Lo spostamento di un'ora di partenza, ci è servita per tracciare il nuovo percorso, portare giù i due ristori e riposizionarli sul percorso, organizzare con le forze dell'ordine la viabilità dei passaggi sulle strade e ridistribuire tutto il personale…insomma un bel lavoro di gruppo, una bella cooperazione tra oltre 200 persone"

Un grazie a ….. " Fare nomi ci si dimentica di qualcuno e non va bene, ma di certo Ivano Ploner, il nostro direttore di percorso, ha avuto un ruolo fondamentale, così come Ivo Rasom e tutto il Soccorso Alpino"


De Matteis e la Confortola vincono in Cadore

Gli junior Maestri e Titon si aggiudicano il titolo tricolore

A San Vito di Cadore è andata in scena la seconda prova del Campionato Italiano di corsa in montagna, una pioggia torrenziale ha rinfrescato gli animi dei concorrenti che sui sentieri della Valle del Boite si contendevano i titoli tricolori. 
Le prime atlete a solcare il terreno di gara sono state le donne della categoria Juniores. Subito in testa si è portata la vincitrice della prima tappa di Domodossola, Letizia Titon (Assind. Padova), sul finire della prima salita la Titon aveva già un buon margine sulle bellunesi Marlene De Martin Pinter (Atl. Comelico) e Ilaria Dal Magro (Atl. Dolomiti Belluno). Questa categoria aveva in programma un solo giro per un totale di quattro chilometri e trecento metri. La neo campionessa italiana Letizia Titon ha chiuso la sua prova con il tempo di 21.30, Marlene De Martin Pinter e Ilaria Dal Magro confermano rispettivamente il secondo e terzo posto. 
Prima ancora che si chiudesse la prova femminile nella centralissima piazza di San Vito sono scesi in gara gli Junior, anche in questa categoria il vincitore della prima prova, Cesare Maestri (S.A. Valchiese) super favorito alla vigilia, non ha deluso le aspettative e in cima alla prima salita aveva già mezza medaglia di campione italiano al collo. Al passaggio dopo il primo giro, Maestri poteva contare su una trentina di secondi di vantaggio su Enrico Lembo (Montemiletto Team Runners). In terza posizione transitava il porta colori dell’Atletica Susa, Andrea Pellissero.
Maestri chiude la gara con il tempo di 38.09 e con una prova d’anticipo conquista il titolo tricolore. Lembo taglia il traguardo con poco più di un minuto di ritardo dal vincitore. In terza posizione Pellissero.
Antonella Confortola della Forestale, doveva difendere la prima posizione conquistata nella prima prova per ambire al titolo tricolore. La trentina, come da copione, non lascia speranze alle sue avversarie e al termine del primo giro, dei due previsti, aveva accumulato un vantaggio di oltre dieci secondi su Valentina Belotti. Alle spalle della Belotti, con sola qualche metro di distacco, saliva Monica Gaspari, talento della Polisportiva Caprioli che sembra abbia ritrovato le giuste motivazioni. La Confortola, aggiustando il suo vantaggio a venticinque secondi sulla Belotti, ha tagliato il traguardo in 42.20. L’atleta della Forestale, salendo sul gradino più alto del podio, ha conquistato con una prova d’anticipo il titolo italiano. Monica Gaspari, incitata dal pubblico di casa, ha alzato le mani al cielo salendo sul terzo gradino del podio.
I due gemelli De Matteis in forza all’Esercito partono in testa, al loro inseguimento Marco De Gasperi (Forestale), Abate e Baldaccini non sembrano essere in giornata, solo Abdoullah Bamoussa prova a tenere il ritmo dei battistrada. I giri da percorrere sono tre, sino alla fine del secondo, i due gemelli si tirano uno con l’altro, dandosi cambi regolari sia in salita sia in discesa. Durante il terzo giro, sul finire della prima salita, Martin rompe gli indugi e stacca il fratello di qualche metro. De Gasperi, soffre un po’ il freddo e non riesce a cambiare marcia. Abate viaggia con quasi due minuti di ritardo. Martin De Matteis arriva trionfante con il tempo di 52.48, guardando il cielo indica un amico lontano, il fratello Bernard dopo diciassette secondi compie lo stesso gesto e abbraccia Martin che lo sta aspettando sulla linea del traguardo. I due gemelli De Matteis hanno voluto dedicare la vittoria al nipote del loro allenatore Giulio Peyracchia, mancato di recente. Arriva anche De Gasperi a quasi un minuto e mezzo dal vincitore.
Il 21 agosto a Zelbio si assegnerà il definitivamente il Campionato Italiano anche nella categoria seniores. 
Prima delle premiazioni ufficiali Vincenzo Cito ha consegnato a Gabriella Paruzzi il premio in ricordo di Giovanni Del Favero.
 


Le furie rosse si impongono alla Dolomites Skyrace

Vento e neve sferzano la gara obbligando percorso alternativo

L'organizzazione ha vinto la sua gara, riuscendo in poche ore ad allestire un tracciato alternativo e traslocando tutto il personale dal Pordoi sul versante del Sella. Partenza posticipata di un'ora, a Canazei la temperatura è di poco sopra lo zero, non si andrà sul Piz Boè in quanto 25 cm di neve fresca non permettono l'accesso. In oltre seicento comunque prendono il via. Il tracciato propone quindi la prima salita sino al Pordoi, discesa al Lupo Bianco, salita al Sella e poi discesa finale a Canazei. Pronti via e subito lo spagnolo Hernando prende il comando. Allunga il gruppo sin dalle prime asperità, imponendo un ritmo terrificante, dietro seguono tutti in fila indiana. Tavernaro tiene e nella seconda parte di salita recupera terreno sul fuggitivo. Al Pordoi intanto nevica alla grande. La discesa si rivela una pista di sci, terreno scivoloso che nasconde le insidie. Di un altro passo scende lo spagnolo Caballero, una furia che guadagna posizioni a vista d'occhio. Non lo tengono ed in fondo alla prima discesa si ricongiunge ad Hernando e Tavernaro. Appena il sentiero riprende a salire Hernando riparte, sempre con il suo passo impossibile che gli permette in breve di riprendersi subito un buon margine. Tavernaro si attacca a Caballero, il quale però sembra averne di più. Nell'ultima discesa Hernando deve guardarsi dal veemente ritorno di Caballero, davvero un funambolo in discesa, che ad un certo punto lo vede, ma ormai è troppo tardi. Hernando vince per soli 5" secondi su Caballero e con 1' su un grandissimo Michele Tavernaro.
In campo femminile la regina incontrastata è Mireia Mirò. Con le pelli o di corsa non fa differenza, è sempre davanti a tutte. Solito ritmo, cadenza breve, sale leggera, e vola in discesa. Una fuoriclasse che rifila quasi 5' all'altra spagnola Kortazar e all'americana Erholtz che chiudono rispettivamente in seconda e terza posizione.
Gli arrivi qui al parterre si susseguono. Visi stralunati, segnati dal freddo ed il fango che hanno reso epica questa 14^ edizione della Dolomiti Skyrace.  

Classifica uomini
1. Hernando Luis 1.50.55
2. Caballero Miguel 1.51.05
3. Tavernaro Michele 1.51.59
4. Mamleev Mikhail 1.54.05
5. Castanyer Tofol 1.54.30
6. Sociates Asensio 1.54.55
7. Bostrom Marten 1.55.59
8. Tacchini Giovanni 1.56.10

Classifica donne
1. Mirò Mireia 2.06.23
2. Kortazar Oihana 2.10.58
3. Erholtz Brandy 2.11.47
4. Vokueva Zhanna 2.12.34
5. Brizio Emanuela 2.15.46


Royal Ultra Sky Marathon: appuntamento da non perdere

Il 31 luglio è in programma la sky running del Gran Paradiso

Chissà cosa direbbe Re Vittorio Emanuele II nel veder sfrecciare davanti al suo accampamento allestito per le celebri battute di caccia, i "maratoneti" del Gran Paradiso? Qualcuno lo potrà immaginare domenica 31 luglio, quando si disputerà la quarta edizione della Royal Ultra Sky Marathon, che registra la definitiva consacrazione nell’Olimpo delle sky Race della sky race del Gran Paradiso.

RECORD DI ISCRITTI
Con un balzo impressionante di iscritti la Royal vedrà quest’anno alla partenza circa 200 atleti giunti da ogni parte d’Italia e dal resto d’Europa. Atleti di alto livello come i mondiali Giuliano Cavallo, Daniele Fornoni e la guardaparco volante del Gran Paradiso Raffaella Miravalle: atleti-alpinisti pronti a correre nei grandiosi e solitari deserti di alta quota del versante Sud del Gran Paradiso.
La Royal è stata inserita tra le 500 gare più belle del mondo e da quest'anno è gemellata con il Trofeo Kima, la più prestigiosa gara italiana di sky running.
 
LA GARA
Partenza fissata alle ore 7 di domenica 31 luglio dal Lago di Teleccio per chi ha deciso di affrontare i quasi 55 km e 4000 m di dislivello in salita dei cinque colli della Royal.
Novità per quest’anno l’introduzione di una gara su tracciato ridotto di 27 km e 2000 m di dislivello denominata Roc Sky Race, in onore della vetta massima del Canavese (Roc 4026 m).
Arrivo previsto al Centro Sportivo della Borgata Lilla di Ceresole Reale per i primi atleti della Roc alle ore 10 e per i primi atleti della Royal alle ore 13 e le 14. Qui grande festa con il Margher Party con piatti della tradizione alpina e la premiazione.

ORGANIZZAZIONE
A rendere possibile questa gara il fantastico gioco di squadra dei Baltea Runner con le Guide Alpine Gran Paradiso Canavese, la delegazione canavesana del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, la Protezione Civile, gli scout AGESCI, i gruppi dei paesi del Canavese che gestiranno i sei posti di ristoro previsti, vere oasi di conforto e sopravvivenza in un paradiso aspro e solitario e le amministrazioni di Ceresole Reale e dei Comuni della Valle dell’Orco.

IDEA VINCENTE
Gli organizzatori della Royal erano convinti sin dall’inizio che questa gara aveva i “numeri giusti”: tracciato tecnico e estremo, straordinario ambiente naturale del Parco Nazionale del Gran Paradiso e quell’aura magica di correre sulle Strade dei Re in alta quota. Ci hanno anche creduto i tre prestigiosi main sponsor e partner della gara: l’azienda leader nel settore dell’abbigliamento sportivo Montura di Trento, la multinazionale giapponese leader nella produzione degli zip YKK e il promesso e atteso Parco Tematico Mediapolis dedicato alle Alpi e ai viaggi fantastici nel mondo.

Info: Baltea Runner: tel 347/2631589 - www.royalmarathon.com
 


Sold out alla Dolomites Skyrace

Chiuse in anticipo le iscrizioni che hanno raggiunto quota 700

Iscrizioni chiuse. È il titolo che appare sul rinnovato sito internet www.dolomiteskyrace.com, completamente rivisitato nella grafica e nei contenuti, della prestigiosa manifestazione valida  come terza prova delle Skyrunner World Series 2011, il massimo circuito mondiale della specialità.
Gli organizzatori hanno così chiuso con 6 giorni di anticipo le iscrizioni, per garantire una gestione ottimale dell’evento che si disputerà domenica 24 luglio a Canazei, in Val di Fassa. «Non ci aspettavamo di raggiungere questi risultati - spiega il presidente del Comitato Organizzatore Diego Salvador -, abbiamo così deciso di chiudere a 680 adesioni e con l'arrivo degli ultimi big raggiungeremo quota 700 partecipanti. Per la nostra manifestazione si tratta di un record assoluto e questo non può che darci grande soddisfazione. Da qui la decisione di chiudere le iscrizioni poiché un numero superiore di partenti non ci permetterebbe di garantire la qualità che ha sempre contraddistinto la nostra manifestazione».
Si annuncia dunque una quattordicesima edizione memorabile per la gara ideata dal compianto Diego Perathoner, che sarà ricordato con un premio speciale assegnato all’atleta che otterrà il miglior piazzamento nell’edizione 2011 nelle due competizioni Sellaronda Skimarathon e Dolomites SkyRace.
Record di partecipanti dunque con 700 corridori del cielo, ma pure record di nazioni presenti, visto che saranno ben 15 i team presenti. Oltre all’Italia, Spagna, Repubblica Ceka, Stati Uniti, Francia, Russia, Andorra, Gran Bretagna, Grecia, Austria, Svizzera, Irlanda, Ungheria, Slovenia e Finlandia, a testimonianza del riscontro turistico e promozionale che questo evento riesce a trasmettere, anche per il contesto ambientale meraviglioso qual è quello delle Dolomiti di Fassa.
Numeri da capogiro dunque, ma anche i più forti atleti presenti. Fra le ultime iscrizioni sono arrivate quelle del Team Salomon, a partire dalla campionessa mondiale di sci alpinismo Mireia Mirò, la francese Stefanie Jimenez, la neozelandese Anna Frost, lo statunitense Catlin Smith, l’ucraino Ricky Lightfoot e l’italiano Nicola Golinelli uno dei migliori interpreti in assoluto. Fra le ultime iscrizioni anche quella di Fulvio Dapit, che va ad aggiungersi a quelle del Team La Sportiva delle scorse settimane. Nel dettaglio il fiemmese Paolo Larger, vincitore dell’ultima edizione, il primierotto Michele Tavernaro, il russo naturalizzato altoatesino Mikhail Mamleev, il forte valdostano Diego Vuillermoz e la campionessa del mondo in carica Emanuela Brizio. Sulla carta però i candidati alla vittoria sono soprattutto gli spagnoli e in particolare Luis Alberto Hernando e Miguel Ortega Caballero.
Fra le novità dell’edizione 2011 ci sarà la disputa della prima edizione della Mini Dolomites Skyrace, che si disputerà sabato 23 luglio alle ore 16 nel centro di Piazza Marconi a Canazei. Una gara promozionale riservata ai ragazzi nati fra il 1996 e il 2022, la cui quota d’iscrizione sarà devoluta in beneficenza al corpo del Soccorso Alpino Alta Val di Fassa.
Sabato alle ore 16 la Mini Dolomites Skyrace, alle ore 18.30 il briefing tecnico e alle 21 la serata di presentazione dell’evento 2011. Domenica alle 8 la punzonatura e alle 8.30 la partenza della 14esima edizione della Dolomites Skyrace sul percorso tradizionale di 22 km, dei quali 10 in salita e 12 in discesa con un dislivello positivo di 1750 metri. Infine alle 14 in piazza Marconi la cerimonia di premiazione.


Garnier vince con record la 3 Rifugi Val Pellice

Grande exploit di Maurizio Fenoglio nella Sky Race

Puntualissimi all’appuntamento ben 228 atleti (record di partecipanti) si sono misurati, domenica 17 luglio, in alta Val Pellice in occasione della 36° edizione della '3 Rifugi Val Pellice' nella formula della Sky Race di e della Sky Marathon di 44,3 Km e 3815 metri di dislivello. Misure importanti che lasciano il segno soprattutto nei dislivelli. La più tecnica tra le corse del cielo viene definita con poche possibilità di smentita!
Percorso reso scivoloso dalla pioggia che è caduta a tratti soprattutto alle quote più basse mentre a tratti sui colli più alti si intravedeva persino un po’ di sole. Partecipatissima la Sky Race con ben 167 atleti al via. Competizione vera con una decina di favoriti: dal campione dell’Atl, Savoia Manuel Bortolas, al vincitore delle scorse edizioni Fabio Bonetto (Atl. Val Pellice); dal campione italiano di staffetta Manuel Solavaggione ( Pod. Val Varaita) al fortissimo scalatore e ciclista Barzzuol (suo il miglior tempo al passaggio al Colle Boucie dopo 1400 mt di dislivello bevuto in poco più di un’ora). La lietissima sorpresa di giornata invece è stato Maurizio Fenoglio da Bagnolo (Pod. Valle Infernotto) piombato dal Colle Urina al traguardo del Jervis in netta posizione di testa con il tempo di 2.34. 18. Un nome nuovo per gli exploit di montagna con un promettente futuro.
Manuel Bortolas, specialista dell’Atl. Savoia al secondo posto a circa 3 minuti poi Luca Vacchieri dalla Val Sangone (Des Amis) in 2.38.36.
Al femminile nella Race Marina Plavan regola il gruppone di 25 concorrenti, e per la specialità è un ottimo risultato. L’atleta del Baudenasca giunge al traguardo in 3.14.24 relegando al secondo e terzo gradino del podio Bonnet Daniela (Gasm Torre Pellice – 3.19.47) e Bruno Franco Monica (Pod. Valle Infernotto – 3.34.35). Nella Marathon l’acuto di Claudio Garnier del Gasm di Torre Pellice. Il primo posto da anni inseguito è arrivato a premiare una carriera sportiva di decennale protagonista nelle corse in montagna. Strepitoso il tempo di 5.22.26, nuovo record del percorso nonostante il terreno e piccole modifiche che hanno influito sul tempo finale. Gran festa a Villar Pellice, paese di residenza di Claudio per una vittoria davvero meritata. Paolo Bert (Pod. Valle Infernotto) non ce l’ha fatta a scrivere per la decima volta il suo nome nell’albo d’oro. Dopo 9 affermazioni consecutive alla 3 Rifugi quest’anno paga una forte crisi nella seconda parte (il terribile Colle Manzol) che lo costringe a cedere il passo e raggiungere il traguardo in seconda posizione. Taziano Odino (Atl. Valpellice) conquista la terza piazza in 6.13.23. Poche le donne partenti nella formula più massacrante: Tiziana Valente (Cral Inps Asti) su tutte in 9.10.40.


Transcivetta vittorie come da pronostico

Ma il vero spettacolo sono le oltre 500 squadre

Questa mattina è andata in scena la trentunesima edizione della Transcivetta, gara a coppie che percorre parte dei sentieri dell’Alta Via numero 1 nel gruppo del Civetta. Una giornata nuvolosa e dallo sviluppo meteorologico abbastanza incerto ha accompagnato oltre cinquecento coppie iscritte alla gara. Alessandro Follador, finanziere di Falcade è partito con un ritmo indiavolato senza darsi troppo pensiero dei ventiquattro chilometri da percorre e dei duemila metri di dislivello di sola salita da affrontare. Il probabile azzurro dello scialpinismo ha corso con un veterano della Transcivetta, Daniele De Colò, che può vantare ben sette vittorie alla Transcivetta rappresentando i colori biancorossi dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Belluno. Alle spalle dei favoriti si sono presentati i primierotti Claudio Bettega e Michele Tavernaro. Tavernaro era stato annunciato con una condizione fisica migliore rispetto al suo compagno di squadra, ma alla Transcivetta nulla è dato per scontato.  In campo femminile le Charlie’s Angels, Jennifer Senik e Martina Valmassoi hanno preso subito il comando della gara, le loro dirette inseguitrici, Lisanna Zorzi e Roberta Tartera (Ass. Bambi) non sono riuscite a tenere il ritmo e già lungo i piani sotto al Rifugio Tissi, gli “angeli” erano già lontane. Nella gara riservata alle coppie miste, Stefano Daniel e Silvia Serafini (Nuova Atletica 3 Comuni), compagni in corsa e anche nella vita, alla loro prima apparizione in coppia alla Transcivetta, al passaggio del Rifugio Vazzoler avevano fatto capire le loro intenzioni per la giornata: vincere.  Tornando alla gara maschile, i due di testa transitano al Rifugio Tissi (2270 metri di quota) guardati a vista da Bettega-Tavernaro. Nelle successive due discese, la prima, quella che porta all’attacco della Forcella Col Negro e la seconda quella di Malga Pioda, i primierotti provano a prendere la prima posizione. Tavernaro conferma il suo ottimo stato di forma, Bettega invece non è brillante a causa di un intenso periodo di allenamento e di gare. In terza posizione ci sono Titta Scalet e Aron Lazzaro.  Nella discesa finale, Bettega e Tavernaro provano il tutto per tutto, De Colò e Follador sono a una manciata di secondi. De Colò, vede a portata di mano la sua ottava vittoria e incita Follador a non commettere errori. Per Bettega-Tavernaro non c’è nulla da fare. I primi tagliano il traguardo in 2.09.00, con soli ventidue secondi di vantaggio e migliorando il tempo dello scorso anno di ben quattro minuti. Scalet e Lazzaro confermano la terza posizione fermando il cronometro a 2.17.40. Le Charlie’s Angels continuano nella lunga cavalcata e concludono nella loro missione tagliando il traguardo in 2.44.17 con quasi venticinque minuti di vantaggio sulla coppia Lisanna-Tarter. Martina Siorpaes e Sara Rigoni salgono sul terzo gradino del podio con 3.12.04. Anche nella speciale classifica riservata alle coppie miste, la vittoria di Stefano Daniel e Silvia Serafini è stata costruita sin dalle prime fasi. La Serafini è alla sua prima avventura nelle gare in montagna dopo una vita passata a correre maratone e chilometri sulle piste di tartan, ma non si lascia intimorire dalle difficoltà della Val Civetta. Simonetta e Claudio Gadler provano a inseguire i battistrada, ma salendo verso il Rifugio Tissi il loro svantaggio si fa presto incolmabile. I giochi per la terza posizione sono più che mai aperti, in lizza ci sono la coppia bellunese formata da Mirco De Biasi e Daniela Da Forno e la squadra formata da Iuri Springhetti e da Orietta Calliari. La Calliari in salita riesce a ritornare a pochi metri dalla terza posizione, ma la Da Forno in discesa è molto più veloce e precisa, e diventa impossibile per Calliari-Springhetti mettersi al collo la medaglia di bronzo. Daniel-Serafini chiudono la loro prova con il tempo di 2.42.46, con cinque minuti di vantaggio dalla coppia Gadler. De Biasi-Da Forno sono terzi con 2.48.33.


Transcivetta dei record

Oltre 1000 concorrenti affolleranno i sentieri del Civetta

In queste ore è stata superata la quota record di 500 squadre iscritte per una classica delle Dolomiti che prenderà il via domenica 17 luglio alle ore 9 dall'abitato di Listolade per concludersi 24 km dopo ai Piani di Pezzè nel cuore del comprensorio sciistico dello Ski Civetta in provincia di Belluno. Il percorso, semplicemente strepitoso, inizia percorrendo la Val Corpassa per dirigersi ai 2270 metri del Rifugio Tissi dove sarà posto il Gpm. Poi sarà la volta di Forcella Col Negro e Forcella Coldai, passando per l'omonimo Rifugio, per finire dopo una veloce discesa ai Piani di Pezzè. Saranno oltre 2 mila i metri di dislivello, in un tracciato privo di difficoltà tecniche. Superato il Rifugio Tissi il più è fatto, ma sarà da tenere un po' di energia per la salita alle due forcelle. Coppia da battere il vincitore dello scorso anno Daniele De Colò al via con il probabile azzurro dello scialpinismo Alessando Follador reduce da una stagione positiva con le pelli. Al femminile il pronostico sembra quantomai incerto con le "Charlie's Angels" Martina Valmassoi e Jennifer Senik che dovranno vedersela con il team Salomon composto da Martina Ergather e Elisabeth Pfeifhofer e le fondiste Sara Rigoni e Martina Siorpaes. 
Sarà questa la 31^ edizione e anche la meteo si preannuncia favorevole. Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono davvero tutti. Le iscrizioni sono ancora aperte sul sito web ufficiale www.transivetta.it 


Al debutto il Sellaronda Trail Running

Il 10 settembre il via della skyrunning attorno al Sella

Il format sarà lo stesso della più celebre gara di scialpinismo con partenza alternata a rotazione annuale dai centri di Canazei, Selva, Corvara ed Arabba. Un trail dai numeri importanti con ben 3460 metri di dislivello positivo spalmati su 51 km. Il tracciato non ha bisogno di grandi presentazioni, il giro attorno al Sella offre paesaggi meravigliosi che da solo vale il prezzo dell'iscrizione. Il percorso si snoderà lungo sentieri e strade forestali che affronterà i celebri 4 passi Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi. Non a caso il via della prima edizione sarà dato da Canazei, visto che il comitato organizzatore sarà in gran parte lo stesso della Dolomites Skyrace giunta alla sua 14^ edizione che prenderà il via proprio da Canazei domenica 24 luglio. La Val di Fassa ricopre da sempre un ruolo primario nel mondo delle skyrunning visto che la Federazione Internazionale è stata fondata proprio qui e che la valle ladina trentina ha sinora ospitato un campionato del mondo, un europeo, gli Sky Games, tappe di coppa del mondo e campionati italiani. Di certo questa nuova manifestazione nasce con un pedigree di prim'ordine, ed il suo patron Diego Salvador non nasconde l'impegno che ci è voluto per mettere in piedi questa nuova avvincente sfida. 
Saranno previste due tipologie di gara, quella individuale e quella a staffetta con squadre composte da due elementi. Due passi ciascuno, con il cambio posto a Corvara. Le iscrizioni apriranno a breve e potranno essere effettuate unicamente on line sul sito www.dolomiteskyrace.com


Tutto pronto per l'Orobie Skyraid

Domenica 17 luglio grande appuntamento al Passo della Presolana

E’ scattato il conto alla rovescia che porterà gli specialisti dello skyrunning a contendersi il podio della quinta edizione di Orobie Skyraid che andrà in scena domenica 17 luglio con molte novità. Nata nel 2007 dopo la straordinaria impresa di Mario Poletti (due anni prima fissò il nuovo record di percorrenza del Sentiero delle Orobie in 8:52’31” tutt’ora imbattuto) l’Orobie Skyraid rappresenta, oltre che una sfida per la durezza del tracciato, l’occasione per scoprire scorci e scenari unici come quelli offerti dalle Prealpi Orobiche. Una manifestazione sportiva totalmente “Made in Bergamo” ma dai risvolti internazionali, ospitando nelle scorse edizioni persino il Campionato Mondiale di Skyrunning FSA. Per quella che è una vera e propria festa della montagna il comitato organizzatore, presieduto dallo stesso Mario Poletti, ha pensato per il 2011 a un restyling del percorso e del regolamento: non più gara a staffetta sugli 84 chilometri del Sentiero delle Orobie, ma una prova singola su un tracciato di 27 chilometri con partenza e arrivo a Donico, nei pressi del Passo della Presolana. Un percorso che prevede il periplo della montagna simbolo della bergamasca, accessibile a tutti gli skyrunner, dai professionisti a chi pratica questa spettacolare disciplina da poco tempo. E proprio ieri Mario Poletti ha testato in prima persona il tracciato che con una piccola variazione toccherà, oltre al Passo della Presolana, Malga Cassinelli, Cappella Savina, il Rifugio Rino Olmo, Passo Scagnello, il Rifugio Albani, il Passo della Porta e Cima Visolo. «Abbiamo allestito un tracciato di gara che in 27 chilometri rappresenta la sintesi dello skyrunner – ha commentato Mario Poletticon lunghi tratti scorrevoli per chi ama correre alternati a tratti tecnici di salita e discesa, senza dimenticare i passaggi “alpinistici” che faranno della nuova Orobie Skyraid qualcosa di realmente unico».
Aperte dunque le iscrizioni sul rinnovato sito www.orobieskyraid.it che contiene tutte le informazioni della manifestazioni. E per premiare ancora di più gli appassionati della “corsa tra le nuvole” il comitato organizzatore ha allestito un pacco gara che lascerà di stucco tutti i runner: i primi 200 iscritti riceveranno il pacco gara, pettorale, un buono per il pasta party e un paio di scarpe Scott modello Eride Grip al costo di 50 Euro. La quota di iscrizione si abbassa a 20 Euro per il solo pettorale e buono pasta party. Il briefing degli organizzatori per le indicazioni ai concorrenti si terrà  alla vigilia della gara in località Donico al Passo della Presolana, mentre i pettorali e i pacchi gara si potranno ritirare dalle 07.00 alle 09.00 in zona partenza/arrivo. Per ragioni di sicurezza le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento di 300 adesioni.
Un appuntamento davvero imperdibile per tutti gli amanti della montagna, della corsa tra le nuvole e anche per chi vorrà passare un giorno diverso, lontano dalle città immersi nell’incanto delle Alpi bergamasche. Tanti gli eventi collaterali: dall’ormai storica Family Run su una distanza di 6 Km, all’area allestita con giochi e parete d’arrampicata, dall’area Orobie Expo all’intrattenimento con la musica di Dj Sport Specialist. 
Infine, la gara di domenica 17 luglio sarà la seconda e ultima prova della combinata che prevede la somma dei tempi di Orobie Skyraid e della competizione Orobie Vertical dello scorso 2 giugno


Dynafit presenta il suo lato estivo

La nuova collezione per Alpine Running Biking presentata a Garmisch

Tre giorni a Garmisch-Partenkirchen per presentare la nuova linea estiva. Era da ben tre anni che Dynafit, leader internazionale nel settore dello scialpinismo, stava mettendo a punto una serie di prodotti per soddisfare le esigenze degli appassionati di montagna anche durante la bella stagione. Dopo un'attenta analisi di mercato e un intenso lavoro di sviluppo materiali da parte di tutto il team Dynafit, l'innovativa serie di capi tecnici ha preso corpo. La collezione, che sarà disponibile dall'estate 2012, è stata presentata in anteprima in Germania a giornalisti e commercianti provenienti da quindici nazioni diverse. Durante i tre giorni l'azienda tedesca ha ospitato i presenti in una grande 'tendopoli', allestita per l'occasione nello ski-stadium di Garmisch, confermando la propria anima giovane e l'approccio dinamico allo sport che l'hanno resa grande. «D'estate lo skialper si trasforma in skyrunner, trailrunner e mantiene la propria forma o lancia l'ennesima sfida a se stesso in mountain bike, meglio se su terreni impervi - spiega Heiner Oberrauch, presidente di Oberalp -. Per noi questo è un momento molto importante: abbiamo creato la continuità tra inverno ed estate, mantenendo lo stile Dynafit». La nuova linea, all'insegna dello 'Speed Up' non poteva che nascere nel rispetto di canoni e valori che hanno sempre caratterizzato l'azienda del leopardo delle nevi. La filosofia che il marchio vuole sviluppare è indirizzata all'unione di corsa e bici in montagna: il cosiddetto 'Alpine Running Biking'. «Così non solo si arriva prima in vetta - chiarisce Benedikt Bohm, business unit manager di Dynafit - ma si torna anche giù più in fretta e magari si raggiunge più velocemente anche la vetta successiva!». L'alpine runner-biker, così come lo scialpinista, esige un'attrezzatura ultraleggera ma resistente, comoda ma performante. Ecco quindi che i tessuti di maglie e pantaloni sono rigorosamente prodotti in aziende tessili italiane leader nel settore, con materiali hi-tech super leggeri, fondi e polsini aderenti senza cuciture e massima adattabilità alla muscolatura. Dall'altro lato le scarpe, MS Feline, sono disponibili in versione superleggera da 270 grammi, o in versione Gore-Tex® più resistente e impermeabile, dotate entrambe di tecnologie all'avanguardia su suola e struttura esterna. L'intero progetto è stato seguito da un vero e proprio team di sviluppo, costituito da cinque ex-campioni sportivi tra cui Benedikt Bohm, skialper dalla lunga esperienza nella nazionale tedesca, Javier Martin de Villa, con un grande trascorso da atleta che ora riveste il ruolo di allenatore della nazionale spagnola e Schorsch Nickaes, forte scialpinista tedesco. Una volta messi a punto i primi prototipi, il team ha organizzato una vera e propria spedizione al fine di mettere concretamente a dura prova i nuovi capi. Il nome dell'avventura, durante la quale è stato anche girato un film, è X4 (o anche Cross4). Quattro nazioni, quattro vette, in quattro giorni, con quattro amici. Un itinerario estremamente impegnativo quello intrapreso dai cinque fuoriclasse. Oltre quattrocento chilometri di sviluppo percorsi in bici, con gli sci e di corsa, compiendo le ascese di alcune tra le vette più iconiche delle Alpi centro-orientali, per un totale di 13.200 metri di dislivello. Dallo Zugspitze in Germania al Similaun in Austria, e dall'altoatesino Ortler (mt. 3905) al leggendario Piz Palu elvetico. Il lavoro degli ingegneri Dynafit non era ancora terminato. Dopo la spedizione, numerose ed essenziali modifiche sono state apportate ai prodotti, per giungere alla forma definitiva che sarà disponibile dall'estate 2012. Ora i prodotti sono finiti e noi, insieme agli altri giornalisti e commercianti, abbiamo potuto provare sul campo alcuni esemplari della collezione. Test superato, vedremo come reagirà il vasto pubblico di appassionati, anche se dovrà ancora pazientare quasi un anno per toccare con mano la nuova linea.

 

Zahidi-Mamleev si impongono nella Tre Laghi Tre Rifugi

Titolo italiano alla coppia Bonfanti-Semperboni

Pochi, ma buoni alla prova unica di campionato italiano staffetta FISKY. Sul tracciato orobico della Valbondione, questa mattina, si sono infatti dati appuntamento una cinquantina di binomi; meno rispetto allo scorso anno ma di livello sicuramente elevato. Ciò ha dato vita a delle gare tirate e dal finale incerto. Classifica alla mano, ad imporsi sono stati i Valetudo Zahidi Mohamed-Mikhail Mamleev davanti agli azzurri di specialità Nicola Golinelli-Dennis Brunod e ai due alfieri della corsa in montagna Emanuele Manzi-Francesco Della Torre. Non  essendo Zahidi ancora cittadino italiano a tutti gli effetti, il titolo tricolore è andato agli Altitude Bonfanti-Semperboni. Nella gara in rosa, sul gradino più alto del podio è invece salito il duo italo transalpino del Team Salomon Spia Shop composto da Lisa Buzzoni-Stephanie Jimenez che, non essendo in forze al medesimo club, hanno però dovuto cedere lo scettro tricolore alle seconde di giornata Emanuela Brizio-Raffaella Miravalle. Terzo posto assoluto per l’atro duo Valetudo Isabella Labonia-Marina Plavan. A conquistare l’oro master ci hanno pensato Pier Alberto Tassi e Gianfranco Baldaccini del Gs Orobie.    Tutte le coppie in gara dovevano affrontare un tracciato selettivo e altamente spettacolare che prevedeva una prima frazione di salita (sviluppo 13.6km con dislivello positivo prossimo ai 1370m) e una seconda con molta più  discesa (sviluppo di 17,2km con dislivello positivo  di circa 250m  e uno negativo  di 1210m); il tutto passando per le cascate del Serio e toccando i rifugi Coca, Curò e Barbellino. Pronti via e i super favoriti dei pronostici si sono portati in testa al gruppo. In cima al passo del Corno, GPM della gara, sono passati nell’ordine Golinelli, Manzi e Zahidi. Al femminile invece la Jimenez aveva un discreto margine sulla iridata Brizio. La tecnica discesa che porta al Curò ha visto una sola sorpresa: il forte mezzofondista marocchino mettere la freccia sul forestale Lele Manzi. Con un gap di soli 20” i secondi frazionisti Dennis Brunod-Mikhail Mamleev hanno praticamente corso la prima parte in quota spalla spalla. Ripassati al Curò e raggiunta la parte più tecnica della discesa, Mamleev ha attaccato il suo diretto avversario guadagnando quei metri necessari che gli hanno permesso di vincere la gara e il titolo. Per i due Valetudo un crono finale di 2h35’20”. Se Brunod è passato sotto la finish line in 2h36’55”, il giovane Della Torre ha fermato l’orologio in 2h38’17”. «Dopo alcuni podi aspettavo una vittoria - ha commentato Mamleev -. Beh questa vale doppio visto che abbiamo vinto gara e titolo. Sapevamo di essere una buona coppia, ma da qui ad imporsi di acqua sotto i ponti ne passa parecchia. Zahidi è stato molto bravo a contenere Golinelli. Io invece ho puntato Brunod sul tecnico e mi è andata bene. Questa è davvero una bella gara, meriterebbe molti più iscritti» Al femminile, dopo che la Jimenez è riuscita a spuntarla nel non facile testa a testa con la Brizio, la sua partner ha addirittura incrementato nella seconda frazione. Per la talentuosa Buzzoni tempo finale di 3h09’31”. Tempo finale delle nuove campionesse italiane 3h10’30”, mentre Labonia ha fermato le lancette in 3h29’19”.
«Oggi dovevo vedermela con Brizio e non pensavo certo di presentarmi al cambio davanti - è stato il commento della Jimenez -. Soprattutto con la discesa che da passo del Corno porta al rifugio Curò. In quel tratto ho sicuramente perso qualcosa, ma poi Lisa è stata brava e ha addirittura incrementato».   
Infine il bilancio di Mario Marzani, presidente del Comitato Organizzatore. «Il livello della gara era sicuramente eccellente. Avevamo ai nastri di partenza alcuni dei miglior skyrunner italiani e diversi eccellenti atleti provenienti dalla corsa in montagna e dallo sci di fondo. Ci sono mancati un po’ di numeri, forse per colpa di un calendario sempre più fitto di appuntamenti che ogni domenica vede gli atleti dividersi sui vari fronti. Quest’anno è andata così, per il 2012 stiamo già pensando ad ulteriori migliorie organizzative per portare molti più concorrenti». 

 

Podio Campionato Italiano Team 2011:
Senior maschile 1. Semperboni-Bonfanti (Altitude) 2. Pasini-Morstabilini (Scais) 3. Clemente-Gasparini (Valetudeo)
Senior femminile 1. Brizio-Miravalle (Valetudo); 2. Plavan-Labonia (Valetudo); 3. Tiraboschi-Moré (Fly-Up).
Master 1. Tassi-Baldaccini (Orobie); 2. Palazzi-Vistalli (Orobie).