Prowinter goes ski-touring
Lo scialpinismo avrà una fiera tutta sua
Ieri ad Affi si è tenuto in importante meeting promosso da Prowinter di Bolzano, la nota fiera rivolta agli sports invernali, che ha svelato il suo ambizioso progetto. Prowinter punterà forte sullo scialpinismo, volendo diventare il contenitore di una disciplina sportiva che sta vivendo un vero e proprio boom. E lo farà a 360° rivolgendosi non solo agli operatori di mercato, ma coinvolgendo enti, associazioni, istituzioni e atleti, con l'obiettivo dichiarato di diventare l'unico polo informativo e promozionale di questa disciplina. E per iniziare ha allacciato tutta una serie di partnership a partire da Ismf e Fisi, passando per manifestazioni come Dolomiti Sotto le Stelle, ed annunciando la nascita di un proprio circuito la Prowinter Cup. Ieri ci si è confrontati, una tavola rotonda presieduta direttamente dal direttore di Fiera Bolzano, il Dott. Marsoner, a testimoniare che il progetto è di quelli importanti, che ci si crede e che l'obiettivo comune è quello di dare opportunità allo scialpinismo. Questo è un ulteriore passo importante per il nostro sport, il tassello di un puzzle che inizia a comporsi e che svela enormi potenzialità. Nei prossimi mesi saranno annunciate nel dettaglio le iniziative ed i grandi eventi, intanto save the date: venerdì 20 aprile 2012 tutti in fiera a Prowinter a Bolzano.
Il trail degli eroi
Appuntamento il 2 ottobre sul Monte Grappa
Una corsa nella memoria e nella storia del nostro paese attraverso quei luoghi che sono stati teatro della Prima Guerra Mondiale e che hanno segnato il destino dell'Italia e quello di centinaia di uomini. Attraverso il Monte Grappa, luogo di grandi battaglie, con le sue trincee e i panorami sulla pianura veneta, sino a Cima del Monte, laddove oggi riposano le spoglie di 12.000 soldati. Un'occasione unica per trovarsi faccia a facci con la storia.
Saranno 46,5 km in autosufficienza con 2900 metri di dislivello positivo per una gara che rappresenta un vero e proprio tuffo nella storia. L'itinerario segue tutti i principali crinali di Cima Grappa ricalcando i tratti di trincea della Grande Guerra e l'alta via degli Eroi. Il percorso si svolge principalmente su sterrato e single track privilegiando i crinali e gli spazi aperti. La partenza è prevista alle ore 6 di domenica 2 ottobre dalla località Semonzo del Grappa in provincia di Treviso e il tempo limite sarà di 10 ore per completare l'intero percorso con arrivo sempre a Semonzo del Grappa. Le iscrizioni chiuderanno il 22 settembre o al raggiungimento del numero limite di 250 atleti… Un trail per non dimenticare.
Boavista Ultramarathon dal 10 al 12 dicembre
La gara di Capo Verde e' organizzata dal Fresian Team
La Boa Vista Ultramarathon fonda il proprio fascino sulle peculiarità di una competizione sportiva estrema, dove i cambiamenti last minute fanno parte della manifestazione stessa. Siamo a Capo Verde, isola all’estremo ovest dell’Africa, all’altezza dell’Equatore, per cui organizzare una trasferta a dicembre per vivere una gara di tre giorni, 150 chilometri da completare in 50 ore in assoluta autonomia, significa sapere che si va incontro a mille incognite, ma anche all’avventura più pura. Compito degli organizzatori è mettere tutti nelle migliori condizioni di sicurezza e verificare ogni attimo della trasferta ed è quello che ogni anno fanno i responsabili del Friesian Team che, in collaborazione con il Boa Vista Marathon Club, hanno dovuto rimettere mano ai giorni di trasferta e di gara per problemi logistici legati ai voli. La partenza dall’Italia sarà quindi prevista mercoledì 7 dicembre per un ritorno fissato per mercoledì 14 dicembre. La gara prenderà il via sabato 10 per concludersi due giorni dopo. Gli organizzatori stanno lavorando quotidianamente con i partner della manifestazione per la definizione precisa dei voli e dei soggiorni, che saranno comunicati a breve sul sito della manifestazione.
Ma cos’è la Boa Vista Ultramarathon? E’ una manifestazione unica nel suo genere perché si disputa interamente nel deserto, ma sempre vicino al mare, con condizioni di caldo e umidità affrontabili e con una lieve escursione termica fra i giorno e la notte. E’ soprattutto un’avventura più che una gara: alla partenza i partecipanti sono dotati di una riserva alimentare sufficiente per due giorni e un road-book dove potranno trovare tutti i check-point, ossia i punti d’incontro, dove rifornirsi di liquidi e riposare. La gara deve essere completata in 50 ore, ognuno potrà quindi gestire la propria strategia, scegliere quando e dove riposare, fermarsi per mangiare e così via, quel che conta è essere ben allenati, resistenti e soprattutto sapersi orientare. Per l’undicesima edizione gli organizzatori hanno inserito una novità: «Per stimolare la partecipazione di chi non è ancora pronto per affrontare una gara così impegnativa, abbiamo approntato un traguardo intermedio al 71esimo chilometro – ha aggiunto Pierluigi Scaramelli, presidente del Boa Vista Marathon Club e ideatore della competizione – e crediamo che questo posso dare un ulteriore impulso alla partecipazione in vista della sfida sul periplo dell’isola». Chi ha affrontato la Boa Vista UM è rimasto incantato sia dalla formula che dagli scenari assolutamente incomparabili, chi la conosce è voluto assolutamente ritornarci, chi non l’ha mai corsa non può farsi sfuggire quest’occasione che rimarrà una pietra miliare nella propria carriera sportiva e, probabilmente, nella propria vita. Inoltre, dopo l’edizione zero dello scorso anno, il Friesian Team si è convinto nel voler lanciare una prova multidisciplinare sulle distanze di 1.500 metri di nuoto, 30 chilometri di mountain bike e 10 chilometri di corsa a piedi. Nascerà così il prossimo 12 dicembre il primo Capo Verde Triathlon Trail.
Per avere aggiornamenti sugli eventi organizzati dal Friesian Team è sufficiente collegarsi ai seguenti siti internet: www.friesianteam.com e www.boavistaultramarathon.com
Alle ore 18 si apriranno ufficialmente i Mondiali
A Paluzza tutto è pronto
Paluzza si è preparata nei minimi dettagli, le strade e le piazze del piccolo centro friulano sono piene di colori e le impronte del logo della manifestazione riempiono ogni angolo delle vie.
Giorgio e Manu Di Centa inaugurano il Mondiale
Domani alle 9.45 il via
E' stato l'olimpionico Giorgio Di Centa, assieme a un bambino dell'Unione sportiva “Aldo Moro” di Paluzza, ad aprire ufficialmente l'undicesima edizione del “Campionato Mondiale Master di Corsa in montagna”, questa sera nella piazza principale di Paluzza (Ud): l'azzurro dello sci da fondo ha acceso una lanterna – come quelle una volta in uso alla civiltà contadina carnica. Mentre la sorella Manuela, membro Cio, ne ha decretato l'apertura ufficiale.
Si correrà sabato, ma nel paese sono già arrivati gran parte dei 1015 atleti accreditati. I rappresentati delle 26 nazioni partecipanti hanno aperto la cerimonia, sfilando con i vessilli delle rispettive nazioni. Prima i 19 stati europei poi i 7 extraeuropei.
Dal Canada, è arrivato anche il vice presidente del “World Masters Athletics” Brian Keaveney, che ha testato il tracciato: “Il tratto più difficile? La discesa”, ha commentato. Dal palco invece ha detto di aver apprezzato l'accoglienza: “Troverete persone che allargheranno le loro braccia a vi daranno la loro amicizia. Accettatela”.
Il sindaco di Paluzza, Elia Vezzi ha ricordato il connubio fra questa terra e i tanti campioni dello sport che qui sono nati e cresciuti. Il rappresentate del Coni Fvg, Giuliano Gemo ha infatti ricordato che il Friuli è la regione più sportiva d'Italia, per numero di atleti e risultati ottenuti.
La presidente del comitato organizzatore locale, on. Manuela Di Centa, ha invece ricordato: “Abbiamo pensato di costituire un albo d'onore di Vallata, composto da atleti, figli di questa terra, che da qui sono partiti e hanno raggiunto obiettivi in campo nazionale e internazionale. Abbiamo incluso anche i dirigenti dell'US Aldo Moro di Paluzza, senza la cui perspicacia organizzativa questo mondiale non sarebbe stato possibile”. Dichiarando aperta l'11/a edizione del master, la Di Centa ha augurato il suo personale in bocca al lupo a tutti: “Siano due giorni di grande agonismo, sportività e amicizia”, ha concluso.
Bruno Gozzellino, presidente del World Mountain Running Association, si è detto orgoglioso e onorato che questa manifestazione si svolga nella terra di tanti grandi campioni dello sport.
Tra i presenti: Pierluigi Migliorini, consigliere nazionale della Fidal, i sindaci e i rappresentati delle istituzioni locali. Tra il pubblico, c'era anche l'olimpionico Silvio Fauner, direttore tecnico della squadra azzurra di sci nordico.
Dopo l'inno nazionale e l'alzabandiera della World Mountain Running Association, il pluripremiato atleta master dello sci da fondo Gianpaolo Englaro – ha partecipato a 15 mondiali - a nome di tutti i partecipanti ha dato lettura del giuramento degli atleti.
In seguito, l'accensione di una piccola lanterna: per due giorni, simbolicamente, illuminerà di sport e passione tutta la vallata.
La festa è proseguita in paese con l'animazione musicale e gli stand enogastronomici, offerti dalle associazioni locali.
Per questo “World Masters Mountain Running Championships” stati mobilitati 200 volontari che garantiranno assistenza e vigileranno sulla sicurezza della competizione. Ammontano invece a 400, le prenotazioni alberghiere. Una settantina, i posti occupati in camping.
Per quanto riguarda l'aspetto agonistico, il tracciato di gara si compone di due giri: uno “lungo” di 5,5 km, con un dislivello di 310 metri e uno “corto” di 3,2 km, per un dislivello totale di 183 metri. Entrambi i percorsi saranno “combinati”, in base alla categoria di appartenenza, con arrivo e partenza dal centro del paese. Sono stati disegnati, mettendo in evidenza le bellezze paesaggistiche del luogo: le borgate periferiche del comune, i sentieri di montagna che lo circondano, le strade secondarie, i boschi. Domani, il via, dalle ore 9.45.
Prima di parteciparvi, gli atleti dovranno confermare la propria registrazione presentandosi al “Race Office” per il ritiro di pettorale e “pacco gara”. Oggi la procedura ha riguardato soprattutto atleti stranieri e da fuori regione. Nella mattinata di domani, toccherà a quelli del Nordest
Le vie più belle delle Dolomiti
Alessandro Beber, con l'aiuto di Millet, alla scoperta delle scalate top
Un tour itinerante da maggio a settembre alla scoperta di alcune delle vie che hanno fatto la storia dell'arrampicata nelle Dolomiti insieme ai loro protagonisti. Un compito non facile, anzi, difficilissimo, al quale Alessandro Beber si è dato tutto l'estate, sponsorizzato da Millet che gli ha fornito tutta l’attrezzatura necessaria per questa impresa: abbigliamento, zaini, scarpe e corde.
La selezione degli itinerari in programma è stata fatta privilegiando in parte percorsi meno noti, in maniera da 'riportare alla luce' alcuni capolavori semi-dimenticati, spaziando dal Gruppo di Brenta al Catinaccio, dalle Pale di S. Martino al Gruppo Sella-Pordoi, fino alla Marmolada, alla ricerca delle pareti con la roccia migliore. L’intento del progetto 'Dolo-mitiche' è stato appunto quello di svelare almeno una piccola parte di questo “tesoro”, promuovendo e valorizzando la storia alpinistica delle Dolomiti.
Nel video la via 'Innocenti evasioni'.
Mille medaglie per gli atleti
Ogni atleta dei World Masters riceverà una medaglia ricordo
A poche ore dal via tutto è pronto per questa undicesima edizione dei 'World Masters Mountain Running Championships'.
Tutti gli atleti, al termine della gara, riceveranno la medaglia di partecipazione coniata appositamente per l'evento. Il tracciato di gara in questi giorni è preso d'assalto per test e allenamenti.
Il saluto di benvenuto atleti e accompagnatori lo riceveranno venerdì sera dalle le associazioni di Paluzza che prima e dopo la cerimonia di inaugurazione hanno organizzato chioschi enogastronomici. Non mancherà l'animazione musicale con esibizione di Dj e concerti 'live'.
Tutti gli atleti che si sono accreditati online dovranno confermare la loro iscrizione, nella giornata di venerdì, dalle 8 alle 20: lo faranno al Palazzo Cesfam, a pochi passi dalla piazza centrale dell'evento. Riceveranno il pettorale con il microchip per le fasi di cronometraggio e il pacco gara, con i gadget ufficiali della manifestazione, il buono pasto e il vademecum utile per 'muoversi' in paese. Gli atleti dovranno presentarsi nella zona partenza mezz’ora prima del via del proprio gruppo per la spunta e l’attivazione del microchip.
AnneMarie Gross vince il Tor des Geants
Intanto si ritira Marco Camandona a 'soli' 50 km dall'arrivo
Alle 5.28 di questa mattina AnneMarie Gross ha tagliato il traguardo a Courmayer dopo 91 ore e 28 minuti di passione tra i sentieri del Tor de Geants. L'hanno accolta le luci dell'alba ed i suoi amici, chi le vuole bene e voleva condividere con lei questa grandissima gioia. Era felicissima per aver bissato la vittoria in questo massacrante endurance trail ed aver chiuso addirittura in quarta posizione assoluta. Non ha migliorato il tempo dello scorso anno per pochi minuti, complice un rallentamento nell'ultima parte di gara dovuto anche al caldo inaspettato che ha reso ancor più dura questa gara. "La dedico a mio fratello Ulrich che ha dovuto ritirarsi" le sue prime parole, pronunciate con il suo immancabile sorriso nonostante in viso si leggesse tutta la sofferenza e la fatica di questa impresa.
A tener banco, come prevedibile, la squalifica del vincitore virtuale, lo svizzero Gazzola, che incredibilmente saltava l'ultimo check point del Rifugio Bertone e come da regolamento veniva squalificato. Era in vantaggio di oltre 3 ore sul secondo, era tutta discesa sino al traguardo, pensare che volesse tagliare per arrivare prima, dopo 75 ore di gara, è difficile crederlo. Ha accettato sportivamente la squalifica ed ha atteso il connazionale Gabioud sul traguardo per incoronarlo vincitore, il quale si è tolto la corona per condividerla con l'amico. Una delle immagini più belle di questo Tor des Geants, a trionfare è stata l'etica dello sport. Ma di fatto cos'è successo? Le sue motivazioni dopo aver appreso della squalifica, gli fanno onore. Ripete continuamente che dopo l'ultimo colle aveva capito di aver vinto, complice la gran fatica e la poca lucidità ad un bivio in discesa deve aver tirato dritto. La sua mente pensava già alla vittoria, la concentrazione e l'adrenalina sono venute meno e quando non ha più visto le bandierine era ormai troppo tardi. Non è risalito in cerca del bivio, ha tirato giù dritto per il sentiero che l'ha portato nel fondovalle, saltando così il passaggio al Rifugio Bertone dove hanno segnalato che il primo non l'hanno mai visto. Una beffa, ma il regolamento parla chiaro, non sono previste penalità per il taglio percorso ma la squalifica diretta. Così la classifica maschile decreta vincitore il giovane trailer elvetico Jules Henry Gabioud in 79 ore e 58 minuti, in seconda posizione chiude un grande Cristophe Le Saux, protagonista assoluto di questo Tor Des Geants che chiude in 84 ore e 09'. A completare il podio lo spagnolo Criado Toca Pablo in 89 ore e 43 minuti. Gli arrivi sul traguardo intanto si susseguono. Ci sarà tempo sino a sabato per terminare l'impresa, da segnalare il ritiro di Marco Camandona a Ollomont quando gli mancavano "solo" 49 km all'arrivo e viaggiava intorno alla 35^ posizione.
Vince Gazzola, anzi no!
Colpo di scena all'arrivo del Tor des Geants
Marco Gazzola ha tagliato il traguardo del Tor des Geants a Courmayeur per primo alle ore 12.58 di oggi, mercoledì 14 settembre dopo 74 ore e 58 minuti di corsa. L’ultimo punto di controllo per Marco è stato rilevato al rifugio Bonatti alle ore 12.06. L’ultimo punto di passaggio della gara però - previsto e obbligatorio - è posizionato al rifugio Bertone. Gazzola non è stato controllato e registrato su questo ultimo punto di passaggio. Marco Gazzola ha percorso 11,90 km e 809 metri di dislivello dal rifugio Bonatti sino a Courmayeur in 52 minuti, un tempo improbabile per questo tratto: per tutte queste ragioni la giuria di gara ha preso la decisione di squalificarlo. “Euforico e affaticato per l’impresa compiuta fino a quel momento ho fatto l’errore di prendere il sentiero sbagliato. Sono io il primo dispiaciuto di questo superficiale abbaglio e condivido la giusta decisione presa dalla giuria di gara” ha dichiarato l'elvetico. Il diretto inseguitore, Jules Henry Gabiuod al suo arrivo al traguardo sarà ufficialmente dichiarato vincitore del Tor des Geants 2011. A seguire gli approfondimenti della redazione.
Paluzza si prepara a ospitare la carica dei mille
Partecipazione record al Campionato del Mondo Master di Corsa in Montagna
Saranno più di mille gli atleti che parteciperanno all'undicesima edizione del
Campionato del Mondo Master di Corsa in Montagna
, in programma a Paluzza (Ud). Il comitato organizzatore, presieduto da
Manuela Di Centa
ha già fatto registrare un record, oltre a quello dei partecipanti iscritti. Mai i 'World Masters Mountain Running Championships' avevano visto un così elevato numero di pre-adesioni.
La gara partirà sabato mattina dalla piazza principale del paese e snodandosi poi lungo storici sentieri della Valle del Bût, ripristinati per l'occasione. Il primo via verrà dato alle 9.45 di sabato.
Per garantire la massima qualità nei servizi agli atleti sono stati mobilitati oltre 200 volontari che garantiranno assistenza e vigileranno sulla sicurezza durante le fasi della competizione. Coinvolte anche le associazioni del paese, che avranno l'opportunità di far conoscere il proprio territorio. Ammontano invece a 400 le prenotazioni alberghiere. Una settantina i posti occupati in camping.
Paluzza è, in queste ore, un cantiere in attività. Si stanno sistemando palchi e maxi schermo per la cerimonia di apertura, in piazza 21-22 luglio. Nell'adiacente palazzo Cesfam è stato predisposto un servizio informazione e accoglienza per gli atleti che dovranno confermare la propria iscrizione. E dove verranno preparati e distribuiti più di mille 'pacchi gara'. In preparazione anche le strutture per il deposito delle sacche con la biancheria di ricambio di ciascun atleta e un altro tendone per il ristoro.
I mille che invaderanno Paluzza provengono da 26 nazioni. Il quartier generale di tutta la manifestazione sarà il Centro Cesfam e su tutta la piazza principale del paese, partenza e arrivo della gara, è stata predisposta una copertura WiFi gratuita. Servirà agli addetti ai lavori e ai giornalisti che seguiranno la manifestazione. Il collegamento è stato fornito dalla società ST di Udine, sponsor di questi 'World Masters Mountain Running Championships'.
Chi parteciperà ai Mondiali di Paluzza, inoltre, riceverà un esclusivo pacco-gara offerto da diversi sponsor.
Addio Bonatti, romantico della montagna
Si è spento ieri a Roma il grande alpinista ed esploratore
Si è spento Ieri a Roma, a causa di una malattia, Walter Bonatti. Aveva 81 anni. La montagna ancora una volta piange un suo grande amico che le ha dedicato l’intera vita, a scoprirla, a conoscerla e ad amarla. Amarla senza nessun tipo di filtro, senza nessun apparente motivo se non quello, il più semplice di tutti, che per Walter Bonatti la montagna era una parte integrante della sua vita. Se dicono che il corpo umano è composto dal 70% d’acqua, quello di Bonatti è montagna al 100%. La passione per la scoperta, il gusto della conquista ne hanno da sempre caratterizzato l’esistenza. Nato a Bergamo nel 1930, Bonatti è stato uno dei più grandi alpinisti, arrampicando e narrando di scalate epiche e di avventure sparse per il mondo, dalle Ande al Karakorum.
Uno degli ultimi romantici della montagna, un sognatore che ha dovuto attaccare e difendersi dai fatti inerenti alla conquista del K2 nel 1954 con Lino Lacedelli e Achille Compagnoni.
Adesso sarebbe bello immaginarseli tutti e tre che guardano il K2 dall’alto, in silenzio, con gli occhi carichi di luce nel vedere la loro cima da punto d’osservazione diverso. Tutti e tre con un leggero sorriso sornione e divertito mentre pensano a quante parole, anche in questa occasione, saranno scritte per raccontare le loro gesta.
Montrail Fairhaven, per fare strada
Studiata per il trail running 'on the road', utilizza la tecnologia OutDry
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