Il Verbier St. Bernard sorride a Guillon
Tra le donne settimo posto di Cristina Tasselli dei Courmayeur Trailers
113,5 km e 7143 m D+. Nel fine settimana non c'era solo la massacrante Montagn'Hard per gli amanti degli ultra-trail… Al Trail Verbier St. Bernard la vittoria è andata a uno specialista come Antoine Guillon, già vincitore l'anno scorso della TransMartinique, secondo alla Diagonale des Fous e terzo alla TDS, mentre nel 2013 è arrivato settimo all'Ultra-Trail del Mt. Fuji. Guillon (Team Lafuma) si è imposto in 14h45'07'' davanti a Franck Vulliez (14h49'04'') e Yan Balduchelli e Ryan Baumann (15h34'12''). Tra le donne vittoria di Florence Golay-Geymond (18h44'42'') e settimo posto per l'italiana Cristina Tasselli dei Courmayeur Trailers con il tempo di 22h55'35''. Nella gara in versione 61 km successo di Fritjof Fagerlund e Marlene Cugnet.
A Hoffmann la Dachstein Triple
Nella combinata skialp-bike-running secondo Omar Oprandi
20,1 km di alpine biking con un dislivello di 1320 m, 3 km di alpine running e 400 m dislivello infine 3,5 km di 'ski running' con 800 m di dislivello. Ecco i numeri della Dynafit Dachstein Triple 2013, disputata sabato in Austria. La vittoria finale nella categoria individuale è andata all'ex fondista Christian Hoffmann con un totale di 2h16'06'' davanti ad Omar Oprandi del Brenta Team (2h26'21'') e Marian Staller (2h34'36''). Da segnalare anche il quinto posto di Alessandro Forni (2h40'09''). Nella Steffetta vittoria di Cerro Torre Installation Reiter davanti a Dynafit Pinzgau e Teams Osttirol. A questo link le classifiche
Montagn'Hard 100, vince Hayetine
Nella 60 km a segno Aurélien Collet e Caroline Chaverot
Alexandre Hayetine ha vinto la Montagn'Hard 100: il francese ha chiuso sul traguardo di Saint Nicolas de Veroce con il tempo finale di 17h 43' 01". Gara in solitaria la sua: piazza d'onore per Thomas Dunkerbeck in 18h 25' 59", mentre sul terzo gradino del podio è salito Etienne Zurfluh in 18h 58' 00"; quarto Vincent Berthou (19h 31' 32"), quinto Jean-Marc Devey (19h 56' 12"). Aurélien Collet si è imposto senza problemi nella prova di 60 km: 7h 47' 24" il suo tempo con un vantaggio di quasi un'ora su Matthieu Bourguignon (8h 44' 27"), terzo Philippe Guillemain (9h 13' 17"), quarta la prima donna Caroline Chaverot in 9h 25' 10". Nella 'corta' di 37 km affermazioni di Julien Coudert in 4h 56' 05", davanti a Pierre Prost-A-Petit (5h 30' 50") e Jean Christophe Haack (5h 34' 25") e di Laila Rougaibi in 6h 18' 52" su Florie Vigneron (6h 47' 21") e Carole Guillermin (7h 09' 02").
Colle' e Regis dominano il Cervino
Nella 20 km della X-Trail successi di Rodriguez e Rrika
Il valdostano Franco Collé si è imposto oggi nella gara lunga (55 km) della Cervino X-Trail, davanti a Gianluca Caimi e a una leggenda dal nome di Bruno Brunod. Collé (Team Tecnica) ha tagliato il traguardo con il tempo di 5h49'09'', quasi 10 minuti (5h58'46') prima di Caimi (Azzurri del Cervino), mentre Brunod ha fermato il cronometro a 6h01'44''. È arrivato quarto, invece, lo svizzero Marco Gazzola, primo per un lungo tratto ma poi rallentato da problemi intestinali. Collé dunque ha testato la propria condizione in vista del Gran Trail Courmayeur, al quale prenderà parte tra i favoriti.
DONNE E GARA CORTA - Tra le donne grande prestazione di Arianna Regis (Team Salomon Agisko) che con 7h09'58'' è arrivata al sedicesimo posto assoluto. Sul podio anche Giulia Amadori (8h36'22'') e Paola Dell'Acqua (9h04'20''). Podio d'autore nella 20 km con la vittoria di Alfonso Rodriguez (Team Salomon Agisko, 1h47'44'') davanti a Maurizio Fenoglio (Valetudo Sjyrunning Italia, 1h48'55'') e Giuliano Cavallo (1h48'58''). Successo Valetudo al femminile con Alma Rrika (2h05'31'') davanti alla rivelazione Stefania Canale (2h21'59'') e ad Annarita Viotti (ASD Tibur Eco Trail, 2h26'24''). Un po' di Ski-alper nella 20 km con il nono posto del nostro collaboratore Cesare Clap e il ventiquattresimo di Fabio Menino.
Dennis Brunod vince sullo Zerbion
Per lo skialper successo si Hajjy e Di Petrillo
Mentre ai piedi del Cervino si correva l'X-Trail, a pochi chilometri di distanza ecco la quarta edizione dell'Alpemaratohon dello Zerbion. In gara anche lo skialper Dennis Brunod che non si è lasciato sfuggire la vittoria con il tempo di 2h51'41'' davanti a Mohamed Hajjy (2h55'35'') e Alberto Di Petrillo (3h16'22''). Successo di Paola Vignani della Podistica Tranese (3h57'22'') tra le donne. La versione lunga percorreva 42 km raggiungendo quota 1700.
Arrivo a tre per la Kilian's Classik
Con Kilian, Greg Voller e Zait el Malik, Stevie Kremer prima donna
Una festa di Kilian: una gara, ma senza troppa pressione. Questo lo spirito del Kilian's Classik a Font Romeu. Due le prove in programma sabato 6 luglio, la 'Authentique' di 25 km e la 'Passion' di 45. Nella 'lunga' arrivo a tre con Kilian, Greg Voller e Zait el Malik, mentre nella gara 'rosa' a segno Stevie Kremer; nella 'corta' primo posto per Dimitris Theodorakakos su Gerald Moutiapoulle e Marc Pennielo.
I mondiali trail a Lightfoot e Mauclair
Gara veloce e italia protagonista con le donne
Che si sarebbe trattato di una gara veloce lo si poteva immaginare dalla conformazione geografica del nord del Galles e dalle fotografie del percorso che avevano messo a disposizione gli organizzatori. La conferma è venuta dai tempi di percorrenza, decisamente anomali per una gara di trail running. A circa metà gara, dopo 39 km, transitavano in testa, tra gli uomini l’inglese Rickey Lightfoot in 2h44’03’’, tra le donne invece la francese Nathalie Mauclair in 3h10’55’’. Una gara dura, quindi, tirata dasll’inizio alla fine.
GLI UOMINI - Ricky Lightfoot è il nuovo Campione del Mondo Trail – IAU. Inglese, classe 1985, da un paio di anni ha allungato le distanze. Vincitore nel 2009 della prestigiosa Zegama-Aizkorri, quest’anno aveva già vinto la Highland Fling Race di 53 miglia e lo scorso anno la TNF 100 Singapore di 100 km. Oggi ha condotto la gara dall’inizio alla fine laureandosi Campione del Mondo Trail – IAU con il tempo finale di 5h36’03’’. Dopo i francesi Thomas Lorblanchet nel 2009 e Erik Clavery nel 2011, il titolo passa quindi all’inghilterra. Alle sue spalle, il tedesco Florian Neuschwander in 5h45’16’’ e il francese Julien Rancon in 5h54’22’’.
LE DONNE - Nathalie Mauclair, francese, classe 1970, quest’anno già quarta alla Transvulcania Ultramarathon a maggio. Lo scorso anno si è classificata sesta ai Templer, gara che l’ha vista seconda nel 2011. Come per gli uomini, la Mauclair ha condotto la gara fin dalle prime battute e ha concluso la sua prova solitaria in 6h38’46’’ laureandosi Campionessa del Mondo Trail – IAU. Alle sue spalle, la connazionale Aurelia Truel in 6h55’54’’ e terza l'italiana Maria Chiara Parigi in 7h00'32''. L'Italia festeggia anche con il quinto posto di Katia Fori, autrice di un finale di gara in rimonta, e l'ottavo posto di Lisa Borzani.
TOP 10 UOMINI
1. Ricky Lightfoot (GBR) 5h36.03
2. F. Neuschwander (GER) 5h45.16
3. Julien Rancon (FRA) 5h54.22
4. Iain Ridgway (GBR) 5h56.33
5. Thierry Breuil (FRA) 6h01.39
6. Fabien Antolinos (FRA) 6h02.14
7. David Riddle (USA) 6h04.05
8. Andrew Tuckey (AUS) 6h04.12
9. Nicolas Martin (FRA) 6h05.28
10. Didrik Hermansen (NOR) 6h11.30
TOP 10 DONNE
1. Nathalie Mauclair (FRA) 6h38.46
2. Aurelia Truel (FRA) 6h55.54
3. M. Chiara Parigi (ITA) 7h00.32
4. Joanna Zakrzewski (GBR) 7h01.00
5. Katia Fori (ITA) 7h11.23
6. Stephanie Duc (FRA) 7h11.36
7. Stacey Cleveland 7h12.27
8. Lisa Borzani (ITA) 7h16.29
9. Roelande Creyling 7h17.29
10. Fionna Camoron (GBR) 7h17.54
Stefano Trisconi detta legge al Devero Trail
Michela Urh si impone nella gara femminile
Neanche una radice ha fermato la corsa di Stefano Trisconi al Devero Trial: ha fatto gara in solitaria, 'viaggiando' con il gruppo della 'corta' e non lo ha rallentato neppure una caduta in discesa, per colpa di un radice non vista: primo sul traguardo dopo 31 km, con il tempo di 2h 17' 20" con un vantaggio 'importante' su Fulvio Chilò (2h 26' 25"), con terzo posto per Andrea Macchi (2h 34' 43"). Ai piedi del podio Stefano Cerlini (2h 36' 25") e Michele Evangelisti (2h 37' 04"). Un po' lo stesso copione nella gara 'rosa': senza rivali Michela Urh che si è imposta con il crono di 3h 11' 40" con diciassette minuti di margine su Sofia Scanzian (3h 28' 12"), con Catalina Ivanciu sul terzo gradino del podio (3h 33' 11"). Quarta Manuela Barberis (3h 39' 31"), quinta l'irlandese Jane Lambert (3h 40' 24"). Nel trail corto di 19 km affermazioni di Marco Rainelli e Lorenza Strozzi.
In viaggio sulle Orobie per festeggiare 150 anni di CAI
Sul Sentiero delle Orobie anche in chiave culturale
Presso la sede centrale del Club Alpino Italiano a Milano è stata presentata l’iniziativa 'In viaggio sulle Orobie', alla presenza del Presidente generale del CAI Umberto Martini, del Consigliere nazionale del CAI Paolo Valoti e del Direttore della rivista 'Orobie' Pino Capellini. In sala anche quattro tra i partecipanti all’iniziativa: Mario Curnis, Martin Mayes, Silvio Combi, Ruggero Meles.
SLOW TREKKING - L’evento prevede quattro giorni di cammino dall' 11 al 14 luglio sulle montagne bergamasche per dodici compagni di viaggio, che hanno accettato di mettersi alla prova insieme condividendo rifugi, esperienze, racconti, cibo e la propria passione per la montagna. La traversata è stata organizzata dalla rivista 'Orobie' in collaborazione con la sezione CAI di Bergamo per celebrare i 150 anni di fondazione del Club Alpino Italiano e il 140° anniversario dalla nascita della Sezione di Bergamo.
SCAMBIO DI ESPERIENZE - I partecipanti al trekking sono persone di varia estrazione, accomunate dall’amore per le Terre alte: il decano degli alpinisti bergamaschi Mario Curnis, il giovane alpinista Paolo Grisa, il suonatore di corno delle alpi Martin Mayes, il cuoco Ezio Gritti, il giornalista Leonardo Bizzaro, Marta Cassin, nipote e custode della memoria del grande alpinista Riccardo Cassin, il fotografo Matteo Zanga, l’urbanista e illustratore Albano Marcarini, la regista Paola Nessi, l’alpinista e insegnante Ruggero Meles, l’artista Sivio Combi. 'Capo spedizione' ed esperto dei luoghi è Paolo Valoti, Presidente dell’Unione Bergamasca delle Sezioni e sottosezioni CAI e consigliere centrale del CAI.
IL PERCORSO - Teatro dell’iniziativa sarà il Sentiero delle Orobie lungo circa 84 km, la più classica traversata delle montagne bergamasche. La camminata partirà da Valcanale giovedì 11 luglio per poi chiudersi con la salita al Pizzo Redorta – seconda cima delle Orobie per altezza – e la successiva discesa a Valbondione. Durante il tragitto e nei rifugi si svolgeranno incontri, presentazioni, degustazioni e concerti aperti al pubblico.
PER CHI VORRÀ INCONTRARE IL TREK - L’organizzazione e la logistica della spedizione multiculturale per queste quattro giornate è stat prevista per i soli promotori e componenti di questo 'In viaggio sulle Orobie', ma la partecipazione alla camminata nelle diverse tappe e gli incontri con i gli artisti, alpinisti e creativi della spedizione nei vari Rifugi sono aperti alla partecipazione di tutti le persone appassionate e interessate. Quanti intendono partecipare potranno farlo prenotando il soggiorno direttamente nelle tre strutture dove la spedizione farà tappa: Laghi Gemelli (0345.71212), Calvi (0345.77047), Brunone (0346.41235).
Bernard Dematteis campione europeo di corsa in montagna
In Bulgaria tante medaglie per l'Italia
Bernard Dematteis è il nuovo campione europeo di corsa in montagna. A Borovets, in Bulgaria, il cuneese, portacolori della Podistica Valla Varaita, ha dettato legge nella gara sulle pendici del Musala Peak. Primo al termine degli 11.8 km del percorso (+ 1152m/-151m) con il tempo di 56'30": battuti i due super-favoriti della vigilia, il turco Ahmet Arslan, che alla fine si è dovuto accontentare del bronzo, e lo svizzero David Schneider, solo decimo al traguardo. Ma è stata 'grande Italia': alle spalle di Dematteis, argento per Alex Baldaccini (57'35"), davanti ad Arslan (57'47"), con quarto l'altro azzurro Xavier Chevrier (58'01"); 23° Martin Dematteis. La medaglia è arrivata anche nella gara femminile: Valentina Belotti ha conquistato un altro argento, alle spalle dell'irraggiungibile Andrea Mayr: 51'49" il tempo dell'austriaca, 52'54" quello dell'azzurra. Terza piazza per la slovena Mateja Kosovelj (53'08"), poi ancora ITA in classifica con Elisa Desco quarta (53'42) e Renate Runnger, quinta (54'05"). Italia prima anche nella classifica a squadre sia in campo maschile (davanti a Gran Bretagna e Turchia) che al femminile (su Svizzera e Gran Bretagna). Nella prova Junior maschile (8.8 km, +1027m) bronzo per Michele Vaia, alle spalle di due turchi, Ramazan Karagoz e Sehmus Sarihan; ottavo Giampaolo Crotti, undicesimo Nadir Cavagna. Argento nella graduatoria per nazioni per l'Italia superata dalla Turchia e davanti alla Romania. Nella Junior 'rosa' (3.5 km, +530 m) titolo europeo per la tedesca Melanie Albrecht davanti alla turca Cesminaz Yilmaz e alla slovena Lea Einfalt; decimo posto per Laura Maraga, quattordicesimo per Michela Comola, sedicesimo per Alba De Silvestro, ventiquattresimo per Simona Pelamatti. Italia quinta a livello di team, dietro a Russia, Gran Bretagna, Turchia e Germania.
Dolomites, domenica sopralluogo sul percorso
Quasi sicuro il passaggio sul Boé, confermati Kilian e Forsberg
Si avvicina la settimana della Dolomites SkyRace e re e regina della gara saranno al via anche nell'edizione di quest'anno della prestigiosa manifestazione che sarà valida come doppia prova dell'European Skyrunning Championships. Sia nel vertical di venerdì 19 sia nella gara lunga del 21 luglio gli atleti da battere rispondono infatti al nome di Kilian Jornet Burgada ed Emelie Forsberg, i due fuoriclasse che lo scorso anno abbassarono tutti i record, visto che lo spagnolo fermò il cronometro sul tempo di 2h01'52”, mentre la svedese concluse i 22 km del tracciato con la prestazione di 2h26'00”.
TANTI BIG - La lista partenti è comunque ancora in evoluzione e alcuni team importanti devono ufficializzare la presenza dei propri atleti, che come spesso accade, avviene nella settimana che precede l'evento. Ci sono comunque altre certezze importanti, come quella dell'atleta italiano più forte al momento, ovvero il friulano Tadei Pivk che ha trionfato domenica scorsa nella prova del tricolore sempre in Trentino (Stava Sky Race) e che sta attraversando un momento di forma straordinario. Da tenere d'occhio anche lo scialpinista francese Mathéo Jacquemoud.
PERCORSO - In attesa della chiusura delle iscrizioni gli organizzatori domenica effettueranno l'ennesimo sopralluogo del percorso. Sul Piz Boè, il suggestivo e più elevato passaggio della Dolomites SkyRace® a quota 3152, c'è ancora neve ma, grazie alle elevate temperature e alla pioggia di questi giorni, si sta progressivamente sciogliendo. In ogni caso l'obiettivo del presidente del Comitato Diego Salvador e del direttore tecnico Ivano Ploner è quello di garantire, privilegiando la sicurezza, il passaggio sul punto più alto della competizione. Aggiornamenti e fotografie sulla situazione saranno postati nel profilo Facebook dell'evento già domenica sera.
VERTICAL - Discorso diverso invece per il Dolomites Vertical Kilometer®, che andrà in scena venerdì 19 luglio sul tradizionale tracciato che da Alba di Canazei si concluderà in località Crepa Neigra lungo il sentiero del Fulmine, per uno sviluppo di 2400 metri e un dislivello di 1000 metri. Un percorso che è stato completamente sistemato dopo le valanghe e il dissestamento invernale ed è già interamente percorribile.
ISCRIZIONI - Come nelle passate edizioni chi prima si iscrive, oltre ad evitare la chiusura anticipata per raggiunto limite gestibile, può usufruire di una tariffa agevolata. Per quanto riguarda la Dolomites SkyRace® fino all’8 luglio il costo di iscrizione è fissato in 55 euro, quindi dal 15 luglio 65 euro e dal 16 luglio 70 euro, mentre per il Dolomites Vertical Kilometer® fino al 10 luglio 40 euro, dall’11 luglio 50 euro e dal 19 luglio 60 euro. Sta inoltre prendendo forma anche il programma delle manifestazioni di contorno, fra le quali spicca la serata di venerdì 19 luglio presso il Cinema di Canazei che vedrà la presenza di Marco Olmo, l'ultra sessantenne atleta piemontese di Alba che ha vinto numerosi ultratrail e che presenterà in Val di Fassa il suo apprezzato libro.
Cliccando sull'immagine si può vedere il video ufficiale della gara.
Dal Monte Rosa a 13 metri sotto il mare
La staffetta dal Cristo delle Vette al Cristo degli Abissi
Il fascino del Monte Rosa, la passione per lo sport: non mancheranno certo gli spunti a Gressoney-La-Trinité, che il 16 luglio vedrà Gianluca Genoni, pluricampione mondiale di immersione in apnea, tra i protagonisti della traversata al 'Cristo delle Vette', sul Balmenhorn a quota 4200m.
LE FASI DELLA STAFFETTA - Il concatenamento proseguirà insieme ad altri atleti fino al 'Cristo degli Abissi' nella baia di San Fruttuoso, in Liguria, a 13m di profondità. Un’esperienza unica, che saprà unire la bellezza e la maestosità della montagna alle profondità degli abissi, in una prova a staffetta che prevede canoa, alpinismo, ciclismo ed apnea: ad affiancare Genoni in questa prova ci saranno i professionisti di specialità, come Elia Luini (canoa), Stefano Zanini ( ciclismo), Lucio Trucco (alpinismo), ma anche atleti amatoriali.
UNA DIMOSTRAZIONE DI MOBILITÀ SOSTENIBILE - L’obiettivo del progetto è promuovere la mobilità sostenibile attraverso la collaborazione e la sussidiarietà nelle varie discipline, dimostrando che i limiti di ognuno di noi sono solo mentali e che la possibilità di un mondo più sostenibile è alla portata di tutti. L'intero ricavato della manifestazione verrà devoluto alle associazioni delle città di Busto Arsizio e Rapallo.
Il conto alla rovescia è iniziato.
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