Transalpine Run: in testa Clayton-Theodorakakos
Nella gara femminile strapotere Serafini-Kortazar. Terza tappa combattuta
Otto tappe, 261,30 km e 15.879 m D+. Questa è la Transalpine Run, partita sabato da Oberstdorf, in Germania. L'arrivo è previsto a Laces, in Italia, il 7 settembre. Nelle prime tre tappe non sono state poche le emozioni.
TAPPA 1 - Si partiva da Oberstdorf, in Germania, per arrivare a St. Anton (Austria) e il successo è andato a Cameron Clayton e Dimitri Theodorakakos del Team Salomon con il tempo di 3h27'44'', secondi Tofol Castaner Bernat e Philipp Reiter del Team Salomon International, con quest'ultimo reduce da un'intossicazione alimentare. Al terzo posto Manuel Merillas e Pablo Villa, a soli 18 secondi dal secondo gradino del podio. Tra le donne Super Serafini-Kortazar in 4h07'40'', davanti anche alla prima coppia mista. Al secondo posto Gitti Schiebel e Ildoko Wermescher del Team Woly Sport, con un ritardo di 37 minuti. Nella categoria Master vittoria di Anton Philipp e Thomas Geisenberger (Berglaufteam Haglöfs Gore-Tex Footwear) e nei Master Senior di Thomas Miksch e Michael Sommer (Orthomol Sport Team Blau). Nei gruppi misti successo di Mammut Gore-Tex Footwear e solo terzo posto per Nuria Dominguez e Chemari Bustillo Rodriguez.
TAPPA 2 - Tra Lech e St. Anton bis di Clayton-Theodorakakos (3h06'28'') davanti a Merillas-Villa e Castaner-Reiter. Merillas-Villa sono anche secondi nella classifica generale. Tra le donne continua il successo di Serafini-Kortazar (3h44'42'') davanti all'altoatesina Annemarie Gross-e Tamara Lunger (Gore-Tex Active Women), Gitti Schiebel e Ildiko Wermescher (Team Woly Sport) chiudono il podio. Nelle categorie Master e Master Senior bissano il successo Philipp-Geisenberger e Miksch-Sommer.
TAPPA 3 - Da St. Anton a Samnaun, con il primo sconfinamento, dall'Austria alla Svizzera, la vittoria è andata a… Clayton-Theodorakakos. Non è stata una vittoria scontata però e infatti Tofol Castaner e Philipp Reiter sono giunti a soli 5'' e si sono ripresi il secondo posto nella classifica generale davanti a Merillas-Villa, oggi terzi. È stata una delle tappe più dure nella storia della Transalpine Run, con quasi 3000 metri di dislivello e diversi ritiri. Intanto tra le donne continua la marcia inarrestabile di Serafini-Kortazar (5h14'34'') davanti a Schiebel-Wermescher e Gross-Lunger. Tra i Master successo azzurro con Anton Steiner e Klaus Wellenzohn (Dynafit Reschenpass) e tra i Master Senior di Miksch-Sommer. Nel ranking 10 minuti separano i primi due team maschili e poco più di un minuto il secondo e terzo team, mentre tra le donne Serafini-Kortazar hanno un'ora e mezza di vantaggio. Nella categoria 'mista' la spagnola Nuria Dominguez e Chemari Bustillo sono al terzo posto con 40 minuti di ritardo.
SAMNAUN-SCUOL - Oggi quarta tappa, tutta in Svizzera, con 37,1 km e 2015 metri di dislivello positivo.
A Romagnolo e Cardone il Vertical al Pian della Mussa
Ritorna una gara 'storica' nelle Valli di Lanzo
Ritorno sulla scena del Vertical Race al Pian della Mussa nelle Valli di Lanzo: un’idea nata nell’estate e organizzata in breve tempo che ha visto la partecipazione di una sessantina di atleti; presente anche Giuseppe Genotti che ha fatto la storia di questa gara negli anni ‘70 e ’80 quando si svolgeva nell’intero percorso di salita e discesa, detentore di uno strepitoso record, poco più di 48’. Giornata di cielo terso con le cime della Bessanese (3555 metri) e della Ciamarella (3676 metri) a fare da cornice alla gara: circa 3,2 km e 950 metri di dislivello per coprire il percorso che dal rifugio Città di Ciriè (1800 metri) porta alla panoramica Rocca Turo (a quota 2760), situata sopra il rifugio Gastaldi: un sentiero impegnativo, tecnico, con tratti ripidi che mettono a dura prova le gambe e il fiato.
Nella gara maschile ha condotto la sua scalata in solitaria il portacolori dell’Atletica Monterosa, Alex Romagnolo che ha raggiunto la vetta di Rocca Turo in 42’02”, secondo il trailer di Cuore da Sportivo Daniele Fornoni in 43’19”, terzo Stefano Castagneri in 44’13”, quindi Luigi Cocito dell’Atletica Calvesi in 44’51”, Ezio Sardanapoli dell’Alpignano in 45’29”, Luciano Veronese del Giò 22 Rivera in 45’51”, Alex Peraudo dell'Amici di Pianezza in 46’26”, Elio Pagnutti del Team Fantolino in 46’34”, Moreno Rossi della Valetudo in 47’53” e Roberto Rolfo della Valetudo skyrunning-Atletica Valli di Lanzo in 49’14”. Nella gara in rosa vittoria per l’atleta di casa Debora Cardone della Valetudo skyrunning-Atletica Valli di Lanzo, che ha fermato il cronometro in 49’05” (undicesima assoluta), piazza d'onore per la valdostana Christiane Nex dell’Atletica Calvesi in 51’19” (quindicesima), terza Paola Vignani della Tranese in 57’38”. Da segnalare la partecipazione di due promettenti junior: il forte valligiano Francesco Berta decimo assoluto in 48’46” e Umberto Fassero Gamba dell’Atletica Balangero che ha impiegato 56’36”.
Aperte le iscrizioni alla Patrouille des Glaciers 2014
Ci sara' anche un sorteggio per i pettorali
Aperte le iscrizioni alla Patrouille des Glaciers 2014. Sul sito www.pdg.ch tutte le informazioni necessarie: sino al 13 settembre si potranno iscrivere le squadre militari svizzere (mentre quelle militari internazionali saranno iscritte direttamente dal direttore della PDG) e quelle civili che hanno all'interno una guida alpina. Le squadre civili senza guida alpina potranno effettuare solo una pre-iscrizione entro il 31 ottobre, poi l'11 novembre ci sarà un'estrazione a sorte per assegnare i pettorali. Il numero massimo è quello di 1400 squadre. La partenza da Zermatt è prevista martedì 29 aprile 2014, il giorno dopo quella da Arolla. La PDG è ritornata, dopo uno stop prolungato, nel 1984: la prossima edizione sarà dunque la trentesima dopo la 'ripresa'. Tanti gli appuntamenti in programma come una grande festa a Verbier il 1° maggio e una mostra sulla storia dello ski-alp. Ci sarà un libro per celebrare la storia della PDG: 'Patrouille des Glaciers: Objectif 2016', in francese e tedesco.
Anticipazioni rivista, Thevenard e gli ultra native
Già specialisti delle ultra non appena maggiorenni
Un’altra anticipazione del servizio dedicato all’UTMB che uscirà a ottobre con il nuovo numero di Ski-alper, rigurda il vincitore Xavier Thevenard e più in generale la generazione degli ultra native.
Capeggiata dagli americani Anton Krupicka, oggi 30 anni, che nel 2006 ha vinto la sua prima Leadville di 160 km quando ne aveva 23, e da Kyle Skaggs che ha corso la sua prima 50 miglia a 21 anni e due anni dopo ha stabilito il record sui 160 km dell’Hard Rock, nel corso degli anni ha visto unirsi altri ragazzi che, appena maggiorenni, si sono dedicati anima e corpo alle ultra distanze. Il tutto senza passare dalla trafila delle distanze inferiori in segno di una presunta preservazione del fisico o tantomeno senza approdarci a fine carriera in cerca di nuova gloria.
Per la popolarità da fine agosto, per la cronaca dal 2010, si aggiunge infine a pieno titolo agli ultra native anche il frasncese Xavier Thevenard, classe 1988, che di anni ne ha compiuti 25 due mesi prima di vincere l’UTMB.
Anticipazioni rivista, la Bosio sposta i limiti umani
Nel parziale Champex-Bovine meglio di tutti, anche di Kilian
Come anticipazione del servizio dedicato all’UTMB che uscirà a ottobre con il nuovo numero di Ski-alper, l’analisi approfondita della gara femminile fa emergere in modo ancora più forte la prestazione dell’americana Rory Bosio. Assodato che ha vinto con quasi due ore di vantagio su una certa Nuria Picas, che ha abbassato il record di Krissy Moehl di 2h18’ e che è arrivata settima assoluta, quello che desta ancora più stupore è l’analisi dei suoi parziali di gara.
Uno su tutti, nel tratto che porta da Champex in cima alla Bovine, 10 km e 750 m D+, ha fatto registrare il miglior parziale assoluto, 1h18’10’’ contro 1h18’53’’ del vincitore Thavenard e anche meglio di 1h23’55’ di Kilian Jornet nel 2009.
La Bosio tra venerdì e sabato ha letteralmente lanciato l'asticella dei limiti umani avanti di parecchi anni. A ottobre tutti i dettagli.
Paolo Bert si aggiudica il TourMonvisoTrail
Daniela Bonnet detta legge in campo femminile
Era tra i favoriti alla vigilia e non ha tradito le attese: al TourMonvisoTrail, sul traguardo di Crissolo, dopo 43km e un dislivello positivo di 3060 metri, successo di Paolo Bert con il tempo di 5h15'30"; alle sue spalle Danilo Lantermino in 5h32'12" che precede di soli 30 secondi Claudio Garnier, quarto Ioan Maxim, quinto Massimo Domenino, tutti sotto le sei ore. Gara solitaria per Daniela Bonnet che va a vincere in 6h27'26", quattordicesima assoluta; con lei sul podio 'rosa' Sara Marino (7h21'56") e Stefania Albanese (8h00'38"). Sono stati 325 gli iscritti che hanno risposto all’appello della 'prima': un numero inaspettato se si pensa che la manifestazione è nata nel mese di marzo ed ha avuto pochissimo tempo per crescere.
LA GARA MASCHILE - In otto si sono presentati al controllo del Pian del Re, in meno di 40 minuti: Paolo Bert seguito da Danilo Lantermino, Massimo Depetris, Claudio Garnier, Maxim Ioan, Fabio Cappelletti, Wilhem Bonato e Franco Aglì. La gara si è fatta più selettiva al passaggio tecnico del Coulour del Porco dove Paolo Bert, transitato al Rifugio Giacoletti in un'ora e 15 minuti, ha allungato la fila dei migliori: a resistergli da vicino Lantermino, Garner e Depetris. Dicesa e risalita al Quintino Sella dove il vantaggio di Paolo Bert si è fatto più consistente: quattro i minuti di vantaggio su Lantermino, otto su Claudio Garnier e dodici sulla coppia Maxim-Depetris. Il successivo passaggio al Bagnour ha scavato un solco anche nel gruppo dei primattori: ancora Bert a fare la gara (passaggio in 3 ore e 4 minuti circa) con Lantermino a 4 minuti, Garnier a 12, Ioan a 16. Sulla testa della gara, con una discesa impeccabile, si è affacciato Fabio Cappelletti in compagnia di Franco Aglì.
Il vallone dei Duc con annesso Passo Calatà (2940 metri, la vetta del Tour) ha fatto ulteriore selezione con Bert che ha segnato la differenza transitando al Passo San Chiaffredo in 4 ore e 14 minuti. A seguire Lantermino (14 i minuti di distacco), Garnier (20'), Ioan (27'), Depetris (31'), la new entry Domenino Massimo (33') e Cappelletti (35'). La discesa finale (14 km) ha registrato la marcia trionfale di Paolo Bert fino al traguardo di Crissolo, il forte recupero, in termine di tempo e non di posizione, di Claudio Garnier su Lantermino, complice un leggero infortunio di quest’ultimo sulla parte più facile del tracciato, il ritiro di Massimo Depetris e l’exploit di Massimo Domenino.
LA GARA FEMMINILE - Le protagoniste femminili sono state 28 con il dominio assoluto di Daniela Bonnet del Gasm Torre Pellice, a circa 55 minuti l’arrivo della cuneese Sara Marino. Distacchi notevoli anche per le altre protagoniste: Stefania Albanese e Sandra Casellato.
Nasce la OCC
La quarta gara della serie UTMB non richiederà punti qualificanti
Il quarto anello mancante, una gara 'più umana' per chi vuole vivere la magica atmosfera della UTMB, vedrà il via nel 2014. Si chiamerà OCC Orsières-Champex-Chamonix e misurerà 50 km x 3100 m D+. La novità vera, oltre alla distanza, riguarda il fatto che per partecipare non sarà richiesto alcun punto qualificante. La partenza è prevista il giovedì e il numero di iscritti limitato a 1000.
Nasce l'Ultra-Trail Word Tour
Una dozzina di gare, in Italia solo la Lavaredo Ultra-Trail
L'annuncio è arrivato ieri a Chamonix, alla fine dell'UTMB, dal 2014 nasce l'Ultra-Trail World Tour, la 'Coppa del Mondo' delle gare Ultra. Il circuito nasce insieme alla International Trail Running Association, le cui fondamenta erano state posto giusto un anno fa con le Assise Internazionali del Trail, a Courmayeur.
12 GARE - L'idea è quella di avere un circuito con 12 gare che rappresentano il top dell'ultra-trail, in tutto il mondo e in tutti gli ambiente, dalla neve al deserto. A oggi però sono confermate solo 8 date: 18 gennaio Vibram Hong Kong 100, 1 marzo The North Face Transgrancanaria, 15 marzo Vibram Tarawera 100 km Ultramarathon, 4-14 aprile Marathon des Sables, 15-26 aprile Ultra Trail Mt. Fuji, 27-29 giugno Lavaredo Ultra-Trail, 29 giugno The Western States 100 Mile Endurance Run, 29 agosto The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc. Le gare ammesse sono lunghe oltre 100 chilometri, hanno almeno 500 iscritti e 20 nazioni rappresentate e alle spalle almeno due edizioni.
RANKING - Ai finisher verrà assegnato un punteggio che determinerà poi il vincitore finale. Verranno presi in considerazione solo i tre migliori risultati e potranno esserci al massimo due gare 'Ultra-Trail Series', vale a dire quelle competizioni che porteranno più punti (l'elenco non è ancora stato reso pubblico).
ANOMALIA MARATHON - Una prima analisi a caldo di questa importante notizia, destinata a lasciare il segno nel mondo del trail, riguarda la Marathon des Sables. La notorietà della gara marocchina è unica, ma messa insieme a gare in un'unica tappa sembra un ufo… O no? Per info: www. ultratrailworldtour.com
Manfred Reichegger vince la Transpelmo
Jennifer Senik si aggiudica la prova femminile
Pochi minuti prima della partenza della Transpelmo la situazione meteo era preoccupante: pioggia a Palafavera e visibilità prossima allo zero in quota. Il comitato organizzatore, coordinato da Eris Costa, conoscendo bene le proprie montagne, prende la decisione di far partire la gara in orario e alle ore 9.30 la sesta edizione della Traspelmo ha inizio. Il percorso di quasi diciassette chilometri e 1296 metri di dislivello positivi non spaventa i concorrenti schierati sulla linea di partenza.
La squadra azzurra di scialpinismo formata da Manfred Reichegger, Lorenzo Holzknecht, Robert Antonioli, Michele Boscacci, Denis Trento e Matteo Eydallin si schiera in prima fila mettendo subito le cose in chiaro. Lorenzo Holzknecht tira il gruppo e transita al Rifugio Venezia in prima posizione, alle sue spalle Manfred “Manni” Reichegger e Matteo Eydallin. Nella salita che conduce alla forcella Val d’Arcia, GPM della giornata a quota 2476 metri, Eydallin prende il comando della gara, alle sue spalle Reichegger sorpassa Holzknecht.
In campo femminile Anna Pedevilla subito dopo la partenza guadagna la prima posizione davanti a Stefania Zanon, a Jennifer Senik e a Martina Valmassoi. Le posizioni rimangono invariate sino all’inizio della discesa della Val d’Arcia. La Pedevilla non riesce a fare un buon ritmo, e dopo il passaggio del GPM, si vede superare prima da Jennifer Senik, dopo da Stefania Zanon e successivamente da Martina Valmassoi.
Tra gli uomini Mafrend Reichegger non ne vuole sapere di lasciare la propria leaderchip in classifica generale. In discesa il campione azzurro cerca di allungare il passo iniziando a mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale. Lungo la Val d’Arcia l’altoatesino si difende dagli attacchi degli avversari e transita al Passo Staulanza con un buon margine.
In campo femminile, la Senik lascia andare le gambe e in discesa mette la freccia sorpassando le sue dirette inseguitrici. La friulana prima passa Stefania Zanon e dopo la Pedevilla.
Jennifer Senik continua la sua lunga cavalcata verso il traguardo di Palafavera, le avversarie non riescono a tenere il suo ritmo, lasciando così la Senik tagliare il traguardo in prima posizione con il tempo di 2h06’11’’, alle sue spalle concludono Stefania Zanon e Martina Valmassoi.
Tornando alla gara maschile Manfred Reichegger riesce a resistere al ritorno di Michele Tavernaro e chiude la propria gara con il tempo di 1h39’52" davanti a Tavernaro e a Holzknecht. In quarta posizione l'atleta di casa Elia Costa, mentre la guida alpina Filippo Beccari è quinto.
Fulvio Dapit ed Emanuela Brizio volano sulla Maga
Nella 'corta' a segno Paolo Gotti e Lisa Buzzoni
Fulvio Dapit mette il sigillo sulla sesta edizione della Maga Skymarathon. Al termine dei 40 chilometri con partenza a Zorzone (frazione di Oltre il Colle), dopo aver affrontato le vette di Menna, Arera, Grem e Alben e infine la discesa in picchiata verso il traguardo di Serina, Dapit ha vinto in volata, battendo Fabio Bazzana. Bazzana è rimasto in testa fino alla prima ascesa (il Menna), poi è stato raggiunto dal friulano e fra i due la lotta serrata che si è 'placata' soltanto sotto lo striscione d'arrivo. Al loro inseguimento si sono messi Riccardo Faverio, Paolo Rinaldi e Clemente Belingheri. Sulla scalata finale Belingheri ha distanziato gli altri ed è andato a guadagnarsi la terza posizione. Quarto è giunto Faverio, al quinto posto Paolo Rinaldi.
Tra le donne vittoria solitaria di Emanuela Brizio (fresca vincitrice del circuito internazionale di skyrunning La Sportiva Gore-Tex) che si piazza al settimo posto assoluto. Seconda Cecilia Mora e terza Carolina Tiraboschi.
Per quanto riguarda invece la Maga Skyrace di 25 chilometri si può parlare di 'vittoria famiglia' con l'affermazione di Paolo Gotti al maschile e della moglie Lisa Buzzoni al femminile (proprio come è accaduto il mese scorso alla Roncobello-Laghi Gemelli). Sul secondo gradino del podio sale il valtellinese Daniele Zerboni e sul terzo il bergamasco Luca Carrara. Nella gara femminile dietro alla Buzzoni è giunta Ester Scotti seguita a sua volta da Ilaria Scanzi.
CLASSIFICA SKYMARATHON
Maschile
1. Fulvio Dapit (Team Crazy) 4h46'41”
2. Fabio Bazzana (Team Crazy) 4h46'44”
3. Clemente Belingheri (Valetudo Skyrunning Italia) 5h01'
4. Riccardo Faverio (Gs Orobie) 5h10'
5. Paolo Rinaldi (Gav Vertova) 5h14'
6. Giacomo Chiolini (Gs Bognanco) 5h21'
7. Mauro Darioli (Gs Bognanco) 5h39'
8. Luca Chissotti (Osa Valmadrera) 5h45'
9. Francesco Defendi (La Recastello Gazzaniga) 5h47'
10. Antonio Baroni (Valetudo Skyrunning Italia) 5h51'
Femminile
1. Emanuela Brizio (Valetudo Skyrunning Rosa) 5h44'11”
2. Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning Rosa) 5h15'00”
3. Carolina Tiraboschi (Fly-Up Sport) 6h17'29”
4. Patrizia Pensa (Pol. Besanese) 6h27'55”
5. Cristina Sonzogni (Altitude Race) 6h52'25”
CLASSIFICA SKYRACE
Maschile
1. Paolo Gotti (Altitude Race) 2h28'
2. Daniele Zerboni (La Sportiva Lanzada) 2h31'
3. Luca Carrara (New Sport Team) 2h32'
4. Andrea Dolci (La Recastello Gazzaniga) 2h33'
5. Luca Zenoni (La Recastello Gazzaniga) 2h38'
Femminile
1. Lisa Buzzoni (Altitude Race) 3h12'
2. Ester Scotti (Valetudo Skyrunning Rosa) 3h16'
3. Ilaria Scanzi (Atletica Valle Camonica) 3h28'
Oltre 300 concorrenti al MiniKima
Successo di Maurizio Torri ed Elisa Sortini
Maurizio Torri ed Elisa Sortini sono i vincitori del MiniKima 2013, la gara di 16km disegnata all’interno della riserva naturale della Val di Mello con 340 concorrenti al via.
Pronti via e nella gara assoluta maschile il portacolori del Team Valtellina, Maurizio Torri si è subito messo al comando portandosi in scia prima l’ex azzurro Fabio Ciaponi e, poi, il fondista dello Sci Club Valmalenco, Gabriele Schena. Quest’ultimo ha mantenuto la seconda piazza sia al giro di boa, sia in gran parte della lunga discesa verso l’abitato di San Martino prima di pagare dazio e subire il ritorno di Thomas Capponi.
Al traguardo di Filorera, Torri si è imposto con il crono di 1h00’52”. Seconda piazza per Capponi che, nel 2001 a soli 19 anni è poi anche stato il più giovane finisher di sempre del Trofeo Kima. Per lui tempo finale di 1h01’28”. Terza piazza in volata per il protagonista della coppa del mondo skiroll 2013 Gabriele Schena (1h01’34”) che si è imposto su Gianluca Cristini (1h01’35”). Nella top ten di giornata anche Matteo Gianola, Roberto Volpi, Bernardo Sassella, Fabio Ciaponi, Alessandro Rigamonti e Roberto Ruspantini.
Successo a sorpresa nella gara in rosa con Elisa Sortini che confermando il suo ottimo momento ha impostato una prova in rimonta, tagliando il traguardo di Filorera in 1h10’48”. Subito davanti a dettare i tempi la portacolori del Team la Sportiva Chiara Gianola che ha poi pagato dazio e si è dovuta accontentare della terza piazza con crono di 1h11’57”. Medaglia d’argento per l’azzurra di skialp Giulia Compagnoni 1h10’54”. Giù dal podio Cinzia Cucchi e Serena Piganzoli.
Per quanto riguarda la prova giovani da 6km Robetta Ciappini ha infilato Giulia Murada e Sofia Cristini, mentre al maschile Christian Dell’Agosto ha tenuto dietro Tiziano Ramponi e Daniele Frate.
A SETTEMBRE SI PROVERA’ IL RECORD - Messo in archivio con successo il Minikima, dopo il sopralluogo di inizio mese e la decisione di rimandare per la troppa neve e la mancanza di condizioni ottimali sul Sentiero Roma, nelle prossime settimane Tadei Pivk potrebbe riprovare a stabilire il nuovo primato di percorrenza su questo itinerario che parte da Novate Mezzola e arriva sino a Torre Santa Maria. Il record attuale appartiene a Fabio Contessa che riuscì a coprire i 72km con 5800m dislivello positivo del Sentiero Roma in sole 9h04’27”.
UTMB, Thevenard da record
Primo a Chamonix, secondo lo spagnolo Heras
Aveva vinto la CCC nel 2010, adesso ha messo in bacheca la UTMB. Il francese Thevenard è arrivato a Chamonix cinque minuti dopo le 13: 20h34'57", un gran tempo il suo, record sul percorso originale. Una sfida nella sfida quella con Miguel Angel Heras Hernandez: arrivati insieme a Courmayeur, distanziati di pochi minuti a Champex. A Trient, Thevenard aveva un vantaggio di +12' su Heras e + 28' su Xavi Dominguez. Lì ha capito di potercela fare, ha aumentato ancora il vantaggio nel finale: Heras è arrivato a quasi 20' in 20h54'08". Terzo, ma il ritardo sale a 42', l'altro spagnolo Dominguez. Julien Chorier, quarto dopo 145 km (con quinto Krupicka, poi ritirato), perde posizioni: grande finale di gara per gli americani Timothy Olson e Michael Foote, entrambi ai piedi del podio, rispettivamente in 21h38'23" e 21h53'19". Sesto Chorier in 22h08'11".