Manfred Reichegger vince la Transpelmo

Jennifer Senik si aggiudica la prova femminile

Pochi minuti prima della partenza della Transpelmo la situazione meteo era preoccupante: pioggia a Palafavera e visibilità prossima allo zero in quota. Il comitato organizzatore, coordinato da Eris Costa, conoscendo bene le proprie montagne, prende la decisione di far partire la gara in orario e alle ore 9.30 la sesta edizione della Traspelmo ha inizio. Il percorso di quasi diciassette chilometri e 1296 metri di dislivello positivi non spaventa i concorrenti schierati sulla linea di partenza.
La squadra azzurra di scialpinismo formata da Manfred Reichegger, Lorenzo Holzknecht, Robert Antonioli, Michele Boscacci, Denis Trento e Matteo Eydallin si schiera in prima fila mettendo subito le cose in chiaro. Lorenzo Holzknecht tira il gruppo e transita al Rifugio Venezia in prima posizione, alle sue spalle Manfred “Manni” Reichegger e Matteo Eydallin. Nella salita che conduce alla forcella Val d’Arcia, GPM della giornata a quota 2476 metri, Eydallin prende il comando della gara, alle sue spalle Reichegger sorpassa Holzknecht.
In campo femminile Anna Pedevilla subito dopo la partenza guadagna la prima posizione davanti a Stefania Zanon, a Jennifer Senik e a Martina Valmassoi. Le posizioni rimangono invariate sino all’inizio della discesa della Val d’Arcia. La Pedevilla non riesce a fare un buon ritmo, e dopo il passaggio del GPM, si vede superare prima da Jennifer Senik, dopo da Stefania Zanon e successivamente da Martina Valmassoi.
Tra gli uomini Mafrend Reichegger non ne vuole sapere di lasciare la propria leaderchip in classifica generale. In discesa il campione azzurro cerca di allungare il passo iniziando a mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale. Lungo la Val d’Arcia l’altoatesino si difende dagli attacchi degli avversari e transita al Passo Staulanza con un buon margine.
In campo femminile, la Senik lascia andare le gambe e in discesa mette la freccia sorpassando le sue dirette inseguitrici. La friulana prima passa Stefania Zanon e dopo la Pedevilla.
Jennifer Senik continua la sua lunga cavalcata verso il traguardo di Palafavera, le avversarie non riescono a tenere il suo ritmo, lasciando così la Senik tagliare il traguardo in prima posizione con il tempo di 2h06’11’’, alle sue spalle concludono Stefania Zanon e Martina Valmassoi.
Tornando alla gara maschile Manfred Reichegger riesce a resistere al ritorno di Michele Tavernaro e chiude la propria gara con il tempo di 1h39’52" davanti a Tavernaro e a Holzknecht. In quarta posizione l'atleta di casa Elia Costa, mentre la guida alpina Filippo Beccari è quinto.


Fulvio Dapit ed Emanuela Brizio volano sulla Maga

Nella 'corta' a segno Paolo Gotti e Lisa Buzzoni

Fulvio Dapit mette il sigillo sulla sesta edizione della Maga Skymarathon. Al termine dei 40 chilometri con partenza a Zorzone (frazione di Oltre il Colle), dopo aver affrontato le vette di Menna, Arera, Grem e Alben e infine la discesa in picchiata verso il traguardo di Serina, Dapit ha vinto in volata, battendo Fabio Bazzana. Bazzana è rimasto in testa fino alla prima ascesa (il Menna), poi è stato raggiunto dal friulano e fra i due la lotta serrata che si è 'placata' soltanto sotto lo striscione d'arrivo. Al loro inseguimento si sono messi Riccardo Faverio, Paolo Rinaldi e Clemente Belingheri. Sulla scalata finale Belingheri ha distanziato gli altri ed è andato a guadagnarsi la terza posizione. Quarto è giunto Faverio, al quinto posto Paolo Rinaldi.
Tra le donne vittoria solitaria di Emanuela Brizio (fresca vincitrice del circuito internazionale di skyrunning La Sportiva Gore-Tex) che si piazza al settimo posto assoluto. Seconda Cecilia Mora e terza Carolina Tiraboschi.
Per quanto riguarda invece la Maga Skyrace di 25 chilometri si può parlare di 'vittoria famiglia' con l'affermazione di Paolo Gotti al maschile e della moglie Lisa Buzzoni al femminile (proprio come è accaduto il mese scorso alla Roncobello-Laghi Gemelli). Sul secondo gradino del podio sale il valtellinese Daniele Zerboni e sul terzo il bergamasco Luca Carrara. Nella gara femminile dietro alla Buzzoni è giunta Ester Scotti seguita a sua volta da Ilaria Scanzi.

CLASSIFICA SKYMARATHON
Maschile

1. Fulvio Dapit (Team Crazy) 4h46'41”
2. Fabio Bazzana (Team Crazy) 4h46'44”
3. Clemente Belingheri (Valetudo Skyrunning Italia) 5h01'
4. Riccardo Faverio (Gs Orobie) 5h10'
5. Paolo Rinaldi (Gav Vertova) 5h14'
6. Giacomo Chiolini (Gs Bognanco) 5h21'
7. Mauro Darioli (Gs Bognanco) 5h39'
8. Luca Chissotti (Osa Valmadrera) 5h45'
9. Francesco Defendi (La Recastello Gazzaniga) 5h47'
10. Antonio Baroni (Valetudo Skyrunning Italia) 5h51'
Femminile
1. Emanuela Brizio (Valetudo Skyrunning Rosa) 5h44'11”
2. Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning Rosa) 5h15'00”
3. Carolina Tiraboschi (Fly-Up Sport) 6h17'29”
4. Patrizia Pensa (Pol. Besanese) 6h27'55”
5. Cristina Sonzogni (Altitude Race) 6h52'25”

CLASSIFICA SKYRACE
Maschile

1. Paolo Gotti (Altitude Race) 2h28'
2. Daniele Zerboni (La Sportiva Lanzada) 2h31'
3. Luca Carrara (New Sport Team) 2h32'
4. Andrea Dolci (La Recastello Gazzaniga) 2h33'
5. Luca Zenoni (La Recastello Gazzaniga) 2h38'
Femminile
1. Lisa Buzzoni (Altitude Race) 3h12'
2. Ester Scotti (Valetudo Skyrunning Rosa) 3h16'
3. Ilaria Scanzi (Atletica Valle Camonica) 3h28'


Oltre 300 concorrenti al MiniKima

Successo di Maurizio Torri ed Elisa Sortini

Maurizio Torri ed Elisa Sortini sono i vincitori del MiniKima 2013, la gara di 16km disegnata all’interno della riserva naturale della Val di Mello con 340 concorrenti al via.
Pronti via e nella gara assoluta maschile il portacolori del Team Valtellina, Maurizio Torri si è subito messo al comando portandosi in scia prima l’ex azzurro Fabio Ciaponi e, poi, il fondista dello Sci Club Valmalenco, Gabriele Schena. Quest’ultimo ha mantenuto la seconda piazza sia al giro di boa, sia in gran parte della lunga discesa verso l’abitato di San Martino prima di pagare dazio e subire il ritorno di Thomas Capponi.
Al traguardo di Filorera, Torri si è imposto con il crono di 1h00’52”. Seconda piazza per Capponi che, nel 2001 a soli 19 anni è poi anche stato il più giovane finisher di sempre del Trofeo Kima. Per lui tempo finale di 1h01’28”. Terza piazza in volata per il protagonista della coppa del mondo skiroll 2013 Gabriele Schena (1h01’34”) che  si è imposto su Gianluca Cristini (1h01’35”). Nella top ten di giornata anche Matteo Gianola, Roberto Volpi, Bernardo Sassella, Fabio Ciaponi, Alessandro Rigamonti  e Roberto Ruspantini.
Successo a sorpresa nella gara in rosa con Elisa Sortini che confermando il suo ottimo momento ha impostato una prova in rimonta, tagliando il traguardo di Filorera in 1h10’48”. Subito davanti a dettare i tempi la portacolori del Team la Sportiva Chiara Gianola che ha poi pagato dazio e si è dovuta accontentare della terza piazza con crono di 1h11’57”. Medaglia d’argento per l’azzurra di skialp Giulia Compagnoni 1h10’54”. Giù dal podio Cinzia Cucchi e Serena Piganzoli.
Per quanto riguarda la prova giovani da 6km Robetta Ciappini ha infilato Giulia Murada e Sofia Cristini, mentre al maschile Christian Dell’Agosto ha tenuto dietro Tiziano Ramponi e Daniele Frate. 

A SETTEMBRE SI PROVERA’ IL RECORD -
Messo in archivio con successo il Minikima, dopo il sopralluogo di inizio mese e la decisione di rimandare per la troppa neve e la mancanza di condizioni ottimali sul Sentiero Roma, nelle prossime settimane Tadei Pivk potrebbe riprovare a stabilire il nuovo primato di percorrenza su questo itinerario che parte da Novate Mezzola e arriva sino a Torre Santa Maria. Il record attuale appartiene a Fabio Contessa che riuscì a coprire i 72km con 5800m dislivello positivo del Sentiero Roma in sole 9h04’27”.


UTMB, Thevenard da record

Primo a Chamonix, secondo lo spagnolo Heras

Aveva vinto la CCC nel 2010, adesso ha messo in bacheca la UTMB. Il francese Thevenard è arrivato a Chamonix cinque minuti dopo le 13: 20h34'57", un gran tempo il suo, record sul percorso originale. Una sfida nella sfida quella con Miguel Angel Heras Hernandez: arrivati insieme a Courmayeur, distanziati di pochi minuti a Champex. A Trient, Thevenard aveva un vantaggio di +12' su Heras e + 28' su Xavi Dominguez. Lì ha capito di potercela fare, ha aumentato ancora il vantaggio nel finale: Heras è arrivato a quasi 20' in 20h54'08". Terzo, ma il ritardo sale a 42', l'altro spagnolo Dominguez. Julien Chorier, quarto dopo 145 km (con quinto Krupicka, poi ritirato), perde posizioni: grande finale di gara per gli americani Timothy Olson e Michael Foote, entrambi ai piedi del podio, rispettivamente in 21h38'23" e  21h53'19". Sesto Chorier in 22h08'11".


UTMB, Rory Bosio superstar

Quarto posto per l'azzurra Katia Fori

L'UTMB 'rosa' nel segno di Rory Bosio. Record della gara, settima assoluta: una prestazione straordinaria. Il primato non è mai stato in discussione: a Champex è passata undicesima assoluta, con 1h51' di vantaggio sul record di gara. La sua progressione è stata fantastica: a Montets era già settima. Posizione che ha mantenuto sino al traguardo di Chamonix: 22h37'26" il suo incredibile tempo. Le rivali sono a due ore di ritardo. Nell'attesa esplode la mania per il suo gonnellino: un 'must' subito andato a ruba. Piazza d'onore per Nuria Picas Albets in 24h32'20", terza Emma Roca Rodriguez in 24h48'14". Tiene alto il nome dell'Italia Katia Fori che, con grande regolarità chiude al quarto posto in 27h48'45".


Domenica e' tempo di Maga

Iscrizioni quasi a quota 200

Tutto pronto per la sesta edizione della Maga Skymarathon, la gara nella Bergamasca che prevede il passaggio sulle vette di Maga, Arera, Grem e Alben prima di tagliare il traguardo a Serina. Le iscrizioni non sono ancora chiuse e i concorrenti alla 38 chilometri e 3000 metri di dislivello in salita, attualmente, sono quasi 90, fra cui una decina di donne. Tra i pretendenti al podio troviamo i nomi di Fabio Bonfanti, Riccardo Faverio, Fabio Bazzana e Clemente Belingheri: la sfida è aperta, e non è affatto da escludere l'iscrizione all'ultimo momento di altri big dello skyrunning italiano. In campo femminile si presenteranno alla partenza Emauela Brizio, Cecilia Mora e Carolina Tiraboschi, con quest'ultima che correrà sui sentieri di casa.
Gli iscritti alla skyrace (la gara più breve - su una distanza di 25 chilometri e un dislivello positivo di 1500 metri), superano quota 100. Fra questi spiccano Daniele Zerboni e Luca Carrara, che si daranno sicuramente battaglia per entrare nell'albo d'oro della manifestazione. Ma anche in questo caso la lista iscritti non è definitiva. Potrebbe inoltre spuntare il nome di qualche giovane outsider capace di insidiare gli skyrunner più esperti. L'appuntamento è per domenica 1 settembre a Serina.

Il programma
Sabato 31 agosto

ore 15-18 Iscrizioni e ritiro pettorali presso Palazzetto dello sport di Serina.
Domenica 1 settembre
ore 5 Ritiro ultimi pettorali al Palazzetto dello Sport di Serina
ore 6 Trasferimento (in pullman) atleti della Maga Skymarathon da Serina a Zorzone
ore 7 Partenza Skymarathon da Zorzone
ore 6.30 Ritiro ultimi pettorali al Palazzetto dello Sport di Serina
ore 7.30 Trasferimento (in pullman) atleti della Maga Skyrace
ore 8.30 Partenza Skyrace da Zorzone
ore 11 Arrivo primi atleti della Skyrace al traguardo di Serina
ore 12/12.30 Arrivo primi atleti della Maga Skymarathon al traguardo di Serina
ore 15/16 Premiazioni


La CCC 'rosa' a Caroline Chaverot

Ottimo quarto posto per Simona Morbelli

Una CCC 'rosa' di grande equilibrio. Ai primi passaggi sono in quattro, racchiuse in meno di tre minuti, Caroline Chaverot, Mercedes Arcos Zafra, Delphine Avenier e Fernanda Maciel. Chaverot e Arcos Zafra passano insieme a Champex, Fernanda Maciel si ritira sopra Trient. Diventa così 'battaglia' a due tra Chaverot e Arcos Zafra: meno di un minuto tra loro a Vallorcine. Terza resta Delphine Avenier, quarta sale l'azzurra Simona Morbelli. Le posizioni non cambiano a Chamonix: vittoria di Caroline Chaverot in 14h12'00", piazza d'onore per Mercedes Arcos Zafra in 14h21'15", terza Delphine Avenier in 14h45'06" con ottima quarta l'azzurra Simona Morbelli (15h44'13"); quinta l'argentina Luciana Moretti (16h10'05").
A breve gli aggiornamenti dei nostri inviati.


Jordi Bes detta legge alla CCC

Piazza d'onore per il francese Camus

La CCC è di Jordi Bes. Lo spagnolo chiude sul traguardo di Chamonix con il tempo di 11h23'01". Ha preso la testa dalla gara da Champex; all'inizio, al comando c'è stato Sébastien Camus, primo al Bertone con un vantaggio di tre minuti su Bes e Clément Petitjean. Resta una lotta a distanza tra Bes e Camus: dopo 70 km al Trient, il margine tra i due è di 14 minuti. Bes non solo amministra, ma allunga su Camus, arrivato a Chamonix alle 20:53, mezz'ora dopo, con il tempo di 11h53'36". Sul podio ancora Spagna con Daniel Garcia Gomez (12h07'43"), quarto il francese Clément Petitjean (12h26'18"), quinto lo spagnolo Jesus Maria Romon Martinez (12h37'40").
A breve gli aggiornamenti dai nostri inviati.


Tds, spunti post gara

Guillon certezza, Roncoroni carattere, Trisconi rammarico

La TDS, con i suoi 119 km e 7.250 metri di dislivello positivo, anno dopo anno si sta ritagliando il suo meritato spazio all’interno della galassia UTMB. Nel corso di questi anni ha visto tra i suoi protagonisti atleti del calibro di Dawa Sherpa, Antoine Guillon, Sebastien Talotti, Christophe Le Saux, Patrick Bohard, Franck Bussiere e Lionel Trivel tra gli uomini e Fernanda Maciel, Francesca Canepa e Alessandra Carlini tra le donne. Per gli italiani, i migliori risultati quelli femminili con due podi, Francesca Canepa seconda nel 2011 e Alessandra Carlini terza nel 2012.  Quest’anno fino al Piccolo San Bernardo, dopo 36 km, sembrava essere la gara degli italiani; secondo Roncoroni, terzo Trisconi e quarto Roux tra gli uomini e seconda Borzani, quinta Bertasa e sempre nelle prime dieci anche Tonetti. A conti fatti, con il terzo posto finale di Roncoroni, il terzo di Borzani e il quarto di Tonetti tra le donne, è stata la migliore edizione in assoluto per gli italiani.

IL PERCORSO - Nata nel 2009, ha visto il suo percorso modificarsi in ogni edizione fino a quello di quest’anno, inedito nella sua parte iniziale. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che ha convinto maggiormente gli atleti che hanno potuto godere degli splendidi panorami della Val Veny fino al Col Chavanne. Per il resto, quasi all’unanimità, la TDS viene definita da chi l’ha fatta come la gara più dura tra quelle dell’UTMB con una seconda parte che difficilmente non lascia il segno su gambe e animo. Criticata, invece, la lunga poderale in discesa proprio dopo il Col Chavanne, forse pià logico, se possibile, il transito comunque per La Thuile per un’ancora maggiore affluenza di pubblico.

ARNAU JULIA - Lo spagnolo, classe 1974, in Italia abbiamo incominciato a conoscerlo lo scorso anno quando ha terminato la Lavaredo Ultra Trail in sesta posizione e ancora di più quest’anno con il quinto posto all’europeo della Trans D’Havet. Con la TDS è arrivato il grande risultato in carriera. Difficile fare una valutazione sulla sua prestazione in riferimento a quelle degli anni passati in quanto, come detto prima, il percorso è sempre cambiato. Le sue 15h09’59’’ trovano nelle 14’37’37’’ fatte registrare lo scorso anno dal nepalese Dawa Sherpa, in un’edizione con condizioni meteo difficili, il raffronto più attendibile. Arnau è partito abbastanza coperto, all’Arete du Mont Favre viaggiava intorno alla trentesima posizione, per poi uscire alla distanza. Ha poi raggiunto l’italiano Mattia Roncoroni a 30 km dalla conclusione e ha difeso il suo primato anche dall’assalto finale del francese Antoine Guillon. Per lui, negli ultimi 8 km da Les Houches a Chamonix, un parziale record di 45’00’’ contro i 46’18’’ di Guillon e i 51’12’’ di Roncoroni.

ANTOINE GUILLON - Quando senti che Antoine transita al Lac Combal in quindicesima posizione e lo vedi sereno al ristoro di Bourg in undicesima, conoscendolo intuisci che per lui è la giornata giusta. Antoine non delude mai, fa parte della scuola francese, quella dei vari Chorier, che le gare le studiano, le preparano e nel durante non si fanno condizionare da nulla e nessuno tranne che dalle proprie sensazioni. Già terzo lo scorso anno, ieri Antoine ha trovato sulla sua strada un combattivo Julia che non gli ha lasciato possibilità di vittoria negli ultimi km di gara.

MATTIA RONCORONI - Classe 1977, di Valtournenche, è approdato nel mondo delle ultra distanze lo scorso anno arrivando ottantunesimo all’Ultra Trail del Lago d’Orta. Quest’anno un crescendo di risultati passando dal diciottesimo posto della Lavaredo Ultra Trail al settimo dell’Eiger Ultra Trail. Sull’Arete Mont Favre era già quarto e ha poi preso il comando della corsa intorno al sessantesimo km per rimanervi fino al novantesimo. Trenta km in cui l’impresa possibile sembrava potersi realizzare. Complice un problema al ginocchio che l’ha costretto a rallentare in discesa, è stato prima sorpassato da Julia nei pressi di Notre Dame de la Gorge e Guillon sopra Les Houches, in entrambi i casi sempre in discesa. Una prestazione del genere in una gara come la TDS non si improvvisa e non può essere semplicemente considerata come la conseguenza della giornata giusta. Mattia ha chiuso in 15h31’20’’, un tempo che è proprio dei grandi atleti, e ha dimostrato di avere la testa giusta non solo per le ultra ma anche per gestire situazioni di potenziale stress inevitabili quando si naviga a podio in una gara dell’UTMB.

STEFANO TRISCONI - Guardando il film della gara solo nel finale, per Stefano un grande risultato, dodicesimo assoluto in 17h00’32’’. Ricostruendo quando accaduto, invece, proprio per l’ammirazione nei confronti di questo atleta, si può parlare di una parziale delusione. Lo si può fare perché Stefano ha nel suo potenziale la top ten e per quanto ha fatto vedere ieri anche qualcosa di più, forse il podio. Il suo tempo di 1h13’26’’ negli ultimi 8 km non gli rende giustizia, forse il peggiore tra il gruppo dei primi.   


Anche gli azzurri dello ski-alp alla Transpelmo

Domenica il via della gara a Zoldo Alto

Mancano pochi giorni per la sesta edizione della Transpelmo, gara di corsa in montagna che porterà 500 atleti sul Monte Pelmo, in programma domenica alle con start ore 9.30. L'anello della Transpelmo ha uno sviluppo di quasi diciassette chilometri con un dislivello di 1296 metri.
In questi ultimi giorni c’è stata una gradita sorpresa, alcuni atleti della nazionale di scialpinismo, presenti a Feltre in occasione del Giro delle Mura, prenderanno il via da Palafavera. «Eris Costa e il suo staff - ha detto Oscar Angeloni direttore tecnico della squadra - ci hanno dato la possibilità di iscriverci, conosco molto bene il tracciato della gara e so che è organizzata in modo impeccabile, quindi dopo la presentazione di Feltre del sabato sera saliremo in Val di Zoldo per essere presenti al via!»
Gli azzurri che parteciperanno alla gara sono Manfred Reichegger, Matteo Eydallin, Lorenzo Holknecht, Michele Boscacci, Robert Antonioli, e Denis Trento, ma anche i due tecnici Oscar Angeloni e Nicola 'Lilo' Invernizzi.
Presenti i primi due classificati dello scorso anno, Davide Pierantoni ed Elia Costa che sono pronti a un altro duello. A rovinare i piani di vittoria di Pierantoni e Costa ci saranno Filippo Beccari, Morris De Zaiacomo, Michele Tavernaro (vincitore del 2010) e Cristiano Campestrin. Tra le donne c’è la conferma di Martina Brustolon, Elena Jagher e di Stefania Zanon.
La Pro Loco di Zoldo Alto ha allestito un programma di eventi collaterali che si alterneranno tutta la mattina in attesa dell’arrivo del primo concorrente. Subito dopo la partenza della Transpelmo alle 9.40 ci sarà il via della 'Transpelmo do family' una passeggiata in montagna con accompagnatore pensata per tutti i bambini, ragazzi e adulti. La passeggiata è gratuita e non c’è bisogno di iscriversi: basterà trovarsi 10 minuti dopo la partenza della gara sotto lo striscione d’arrivo. La camminata durerà circa un’ora percorrendo la prima e l’ultima parte del percorso della Transpelmo.

PERCORSO -
Per quanto riguarda il percorso che avvolgerà il 'Caregon del Padreterno' la prima salita si svolgerà nel bosco, per poi proseguire in quota con ampio sentiero, su pascoli e sulle distese di mughi, sino al rifugio Venezia dove gli atleti troveranno il primo ristoro. Dopo il Rifugio inizierà la 'vera' salita, prima si toccherà una forcelletta poi si affronterà un ripido ghiaione sino a raggiungere forcella di Val d'Arcia. Questa è la quota più elevata del percorso: oltre al secondo punto di ristoro ci sarà il rilevamento cronometrico intermedio. La discesa si svolge lungo il ghiaione fino a immettersi nel sentiero che porta al passo Staulanza. Superata una breve salita, inizierà la fase finale della discesa e, passando per il Pian dei Buoi, si raggiungerà nuovamente Palafavera dov'è situato l'arrivo.


TDS, la regina e' Nathalie Mauclair

Terza Lisa Borzani, quarta Emanuela Scilla Tonetto

E' stata al comando sin dall'inizio: la TDS è della francese Nathalie Mauclair: la campionessa del mondo trail alla recente rassegna iridata IAU in Galles, ha chiuso sul traguardo di Chamonix con il tempo di 17h36'41", quattordicesima assoluta. Alle sue spalle Claire Price in 18h09'23": l'inglese di Hong Kong - vincitrice quest'anno della Hong Kong 100 Ultra Trail Race -, era quarta al passaggio di Bourg Saint Maurice alle spalle delle azzurre Lisa Borzani e Cinzia Bertasa, per passare davanti al Col Joly, mantenendo poi la posizione sino al traguardo. Solo Lisa Borzani è riuscita a rimanere in corsa per il podio: la padovana è terza in 19h07'14. Quarta la lombarda Emanuela Scilla Tonetto in 19h22'08, ad appena cinque minuti dalla Borzani, quinta la francese Estelle Carret (20h16'34"), quindi l'olandese Marjolein Bil (20h45'27"), la canadese Sophie Limoges (20h52'45") con nona la lombarda Marta Poretti (20h59'18).


D+ Trail 5.6 su Ski-alper di ottobre

Manca un mese alla prima uscita della rivista

Save the date, come si usa dire di questi tempi. Oppure segnate un circoletto rosso sul calendario alla data 1 ottobre 2013, per essere più tradizionalisti. È quella, infatti, la data in cui uscirà in edicola il primo numero stagionale di Ski-alper, completamente rinnovato nel piano editoriale, nei contenuti e nella grafica. Naturalmente in compagnia dell'inseparabile Up&Down, il magazine dedicato all'attività agonistica che in questa prima uscita sarà fortemente concentrato sul mondo trail, ultra trail e skyrunning.

Tra i servizi da non perdere, il reportage del circuito D+ Trail 5.6 realizzato da Alessia e Filippo in versione mountain bike e dal nostro Teo Tagliabue (in azione nei prossimi giorni sui sentieri dolomitici) in versione trail running.
Tanti i link con il mondo dello ski-alp: dietro l'organizzazione di questo percorso c'è Michele Festini de La Pitturina, mentre l'autore Filippo Barazzuol è uno dei più forti skialper della nuova generazione. Per ora godetevi il video backstage, e non dimenticate l'appuntamento con l'edicola (va bene anche quella virtuale, visto che potrete acquistare Ski-alper su iTunes per iPhone e iPad e su Android Market per tuttigli smartphone e tablet che usano questo sistema operativo).