Russia, la montagna si allontana dall'atletica

Riconosciuta la Federazione Russa di Montagna

L’8 settembre 2013, il Ministero dello Sport russo, ha riconosciuto ufficialmente la RMF, Russian Mountainering Federation, iscrivendola di fatto nel registro delle discipline sportive. Dopo la Spagna con la FEDME - Federación Española de Deportes de Montaña y Escalada, quindi, un altro paese riconosce l’attività outdoor praticata in montagna nel suo insieme e in un ambito a se stante rispetto alle altre discipline sportive.  

La Russian Mountainering Federation contempla, oltre all’arrampicata sportiva, l’alpinismo, l’escursionismo e lo sci alpinismo, anche la disciplina dello Skyrunning. E come nel caso della Spagna, quindi, l’ambito della corsa in montagna ha intrapreso una direzione differente da quella dell’atletica leggera.

In Italia, ad oggi, la situazione si presenta invece più disomogenea rispetto a queste due nazioni. lo sci alpinismo è riconosciuto a livello nazionale dalla FISI, e a livello internazionale non dalla FIS, come lo stesso sci alpino, ma dalla ISMF. La corsa in montagna è riconosciuta dalla FIDAL, fino ai 42 km, oltre a questa distanza, è invece terra di nessuno. L’arrampicata sportiva, infine, è riconosciuta dal CONI come Disciplina Sportiva Associata ed è regolamentata dalla FASI. 


Il Memorial Fabio Stedile il 17 novembre al Presena

E il sabato la novità con il trofeo Crazy Idea

La Coppa delle Dolomiti e la sua gara giovani di inizio stagione si confermano una realtà decisamente dinamica, ma soprattutto un prezioso laboratorio per il mondo dello sci alpinismo. Un lustro fa la fantastica intuizione di dedicare una competizione esclusivamente agli under 20, che ha successivamente trovato come sede fissa il ghiacciaio Presena sopra il Passo del Tonale.   

GRANDE RIAPERTURA -
Quest’anno, in occasione del ventesimo anniversario della morte dell’alpinista Fabio Stedile, lo staff del circuito assieme all’Adamello Ski Team hanno deciso addirittura di raddoppiare l’appuntamento agonistico di inizio stagione.
Non solo dunque il Memorial Stedile, gara riservata ai cadetti e juniores che andrà in scena domenica 17 novembre: ma il giorno prima (sabato 16 novembre) si disputerà anche una competizione riservata alle categorie assolute, ovvero espoir, senior e master.   

TORNA IL TROFEO CRAZY IDEA -
In realtà non si tratta di una manifestazione nuova ma del tradizionale Trofeo Crazy Idea, classico appuntamento di apertura stagionale, che nell’ottica di ottimizzazione e condivisione è stato accorpato alla sfida giovani creando così un grande evento di sci alpinismo.
Il ghiacciaio Presena e il Passo del Tonale, con le dovute proporzioni, si legittimano come una sorta di Soelden dello sci alpinismo, proponendo un intenso week-end di competizioni a metà novembre.   

LE SINERGIE -
Tre dunque gli artefici di questo progetto innovativo: Alberto Stedile segretario generale della Coppa delle Dolomiti, Luca Salini del Team Crazy Idea e il dinamico Adamello Ski Team, sodalizio ideatore fra l’altro del prestigioso Adamello Ski Raid internazionale che tanto successo ha riscosso lo scorso aprile. E proprio in quest’ottica il Memorial Stedile dall’anno prossimo diventerà il classico appuntamento giovani che ogni competizione de La Grande Course ha deciso di inserire nel programma.

LA NEVE SUL PERCORSO GIOVANI C'È GIÀ -
La prima certezza riguarda la situazione neve, che sul ghiacciaio Presena è decisamente abbondante vista la caduta di oltre un metro di polvere bianca, che ha permesso addirittura di aprire già gli impianti lo scorso week-end. Da decidere invece sono ancora i tracciati di gara che saranno resi noti solo pochi giorni prima, dopo aver valutato attentamente le varie opportunità. Per entrambe le sfide c’è già la prima decisione di inserire un paio di tratti tecnici, anche per non esagerare con i dislivelli considerato che si tratta della prima uscita ufficiale della stagione.

MEMORIAL FABIO STEDILE: GLI ATLETI ATTESI -
Il Memorial Stedile di domenica 17 novembre, che ritorna dunque ad essere esclusivamente per cadetti e juniores rispettando lo spirito iniziale, si svilupperà fra il Passo Paradiso e l’alveo del ghiacciaio Presena, e prevede un dislivello compreso fra i 400 e i 600 metri come da regolamento. Sono attesi tutti i più forti giovani dei Comitati d’ Italia, a partire dai protagonisti di dodici mesi fa, ovvero Luca Faifer, Federico Nicolini, Gian Luca Vanzetta, Davide Magnini, Omar Campestrini, Giulia Compagnoni, Giorgia Dalla Zanna.

LE IDEE PER IL PERCORSO CRAZY -
Per quanto riguarda il Trofeo Crazy Idea di sabato 16 novembre è già stato effettuato un primo sopralluogo, che ha consentito di dare forma ad una prima idea di percorso, con partenza però al Passo del Tonale. Lo start dovrebbe essere previsto circa 300 metri sopra la vecchia stazione della Funivia Presena lungo la pista Paradiso, con l’obiettivo di creare (neve permettendo) una traccia ad inversioni fuori pista. Si salirà dunque fino alla stazione d’arrivo a Passo Paradiso, un cambio assetto per scendere fuoripista per circa 150 metri di dislivello per un’altra area cambio, quindi un’ultima ascesa nei pressi della stazione d’arrivo della telecabina dove è posto il traguardo. Certa la presenza degli atleti del team Crazy, ma questo opening richiamerà sicuramente tanti appassionati che non vedono l’ora di mettere gli sci ai piedi.  

Per iscrizioni e informazioni www.adamelloskiraid.com


Domenica il 'La Fuma Trail Monte Casto'

Gara valida come Campionato Italiano IUTA

Raggiunta la quota degli 800 iscritti: tutto esaurito, dunque al 'La Fuma Trail Monte Casto' che domenica 27 ottobre assegnerà nel Biellese i titoli italiani IUTA sulla distanza di 46 km. La gara, organizzata dal G.S.A. Pollone, partirà dal campo sportivo 'La Salute' di Andorno Micca per salire subito alla croce del Monte Casto (a quota 1138 metri, dopo 6 km). Il tracciato prosegue nell'Oasi Zegna sino a Bocchetto Sessera (1380 metri, km 14,2) e poi verso l’Alpe Scheggiola (1090 metri), sino al Rifugio Alta Val Sessera per arrivare alla Casa del Pescatore (1210 metri, km 23). Salita verso le baite dell'Artignaga per tornare a Bocchetto Sessera e proseguire verso le Selle di Pratetto (1010 metri, km 33,2). Dalla regione Molinetto si ricomincia a salire per raggiungere la chiesetta degli Eremiti (680 metri, km 41), sino a giungere al bivio di Selve Marcone. Saliscendi verso la frazione Colma per imboccare la discesa per gli ultimi tre chilometri verso il traguardo di Andorno, per un totale di 46 km e 2300 metri di dislivello positivo. Ci sarà anche un 21 km e 900 metri di dislivello e un mini trail di 9 km. La partenza della 46 km è alle ore 7, alle 9 quella della 21 km. 


Le sei gare della Coppa dell'Appennino di ski-alp

La quarta edizione inizia il 18 gennaio a Piane di Mocogno

Fissate le date della Coppa dell'Appennino di ski-alp, giunta alla quarta edizione. Si parte il 18 gennaio a Piane di Mocogno con il Trofeo Alto Appennino, gara in notturna, con salita nel bosco e discesa lungo la pista da sci. Sarà un’alternanza di sali e scendi con diversi cambi di assetto: il dislivello sarà di circa 300 metri.
La seconda gara del circuito si terrà a Pratospilla il 1° febbraio con la Skialp Race, con un tracciato classico che comprende anche tratti alpinistici a piedi con l’obbligo di usare i ramponi: lunghezza di 14,5 km con un dislivello positivo di 1450 metri, cinque salite e altrettante discese e undici cambi assetto.
La settimana successiva, il 6 febbraio appuntamento con la Ventasso Skialp Night Race su un percorso con 700 metri, con uno sviluppo di circa 5 km.

Il 14 febbraio c'è la Night Race di Schia: 500 metri di dislivello positivo con uno sviluppo di circa 8 km. Due giorni dopo, il 16 febbraio, spazio al Trofeo Schiaffino, giunto alla trentaseiesima edizione, organizzata dalla Scuola di Sci Alpinismo 'Enrico Mutti' della Sezione del CAI di Parma: gara a coppie con partenza da Lagdei che si sviluppa su percorso di 6 km con dislivello positivo di circa 1000 metri, a categoria unica per le specialità scialpinismo e snowboardalpinismo. Prima salita agli Sterpari con discesa al Lago Santo e successivamente a Ponte Rotto, cambio assetto e risalita alla 'Capanna Schiaffino', poi, dopo aver superato il tratto attrezzato, con piccozza e ramponi, si raggiunge la cima del Monte Marmagna per l’ultimo cambio assetto e discesa finale fino al traguardo al Rifugio Mariotti al Lago Santo Parmense. Novità di questa edizione il Trofeo Schiaffino Junior.
 
Atto finale del circuito il 2 marzo con l'undicesima edizione del Trofeo Crinale Skialp a Febbio. Nuovo percorso che sfiora i 1400 metri di dislivello, dove sono stati inseriti alcuni passaggi molto tecnici, toccando due delle cime più alte del territorio reggiano, il Monte Cusna (a 2121 metri) e Monte Prado (2054 metri), per uno sviluppo totale di circa 15 km.


Domenica 17 novembre il memorial Stedile

La stagione dello ski alp si apre al ghiacciaio Presena

La prima gara della stagione dello ski-alp: il memorial Stedile è appuntamento fisso per i giovani. Fissata la data della prova (che fa parte anche del circuito della Coppa del Dolomiti): la ventesima edizione è in programma domenica 17 novembre al ghiacciaio Presena.


Iscrizioni record alla SainteLyon

In Francia si chiude una stagione dai numeri importanti

L’8 ottobre, ovvero due mesi prima della gara, si sono chiuse le iscrizioni per la sessantesima edizione della SaintéLyon. Saranno 13.950 i concorrenti al via,  un nuovo record per la prestigiosa corsa francese, superiore anche ai 12.000 dello scorso anno.

Nel dettaglio, saranno 6.500 gli atleti impegnati sulla SaintéLyon, di 75 km e 1800 m D+, 2.500 sulla SaintExpress, di 45 km e 950 m D+, 1.500 sulla Saintésprint di 21 km e 300 m D+ e 1050 sulla La SaintéLyon a staffetta. 

Per la classicissima di 75 km, da Saint-Etienne a Lione, la partenza è prevista per la mezzanotte dell’8 dicembre e i concorrenti avranno a disposizione un tempo massimo di 15 ore per completare il percorso. Previsti anche tre diplomi in funzione dei tempi di percorrenza: La SaintéLyon d’or < 7h45, La SaintéLyon d’agent < 9h00 e La SaintéLyon de Bronze < 10h00. 


Mario Monaco con gli sci dalla vetta del Cho Oyu

Per l'alpinista cuneese la prima discesa italiana

La prima discesa integrale italiana con gli sci dalla vetta del Cho Oyu: protagonista Mario Monaco, alpinista cuneese, amante del 'ripido'. Insieme a  Riccardo Bergamini è salito ai 8201 metri, per la parete nord-ovest dal lato tibetano, ovviamente senza ossigeno: l'unico della spedizione con gli sci in spalla. Una discesa in due giorni: il primo, appunto dalla sommità, passando al centro della parete nord-ovest, di fianco al campo 3 a quota 7600 metri e arrivando al campo 2 a 7200 metri dove ha aspettato i compagni di spedizione e trascorso la notte. Il secondo giorno dal campo 2, sino al campo 1 dove normalmente finisce la discesa su neve. Rimessi gli sci sotto la costola rocciosa del campo 1, ha ancora aggiunto una discesa sul pendio denominato 'killer slope', sino al limite inferiore della neve che in quei giorni era a circa 6200 metri di quota, dove ha caricato gli sci in spalla proseguendo sulla lunga morena sino al campo base a quota 5650 metri. «Il Cho Oyu non è impossibile, ma neppure 'banale' - racconta Mario Monaco che per l'occasione ha utilizzato un prototipo di sci di una ditta italiana, presto anche in commercio - la neve all'inizio era abbastanza difficile, poi da quota 8000 ho trovato un manto nevoso soffice e pennellabile dovuto alla recente spolverata di neve, con solo alcuni tratti di neve ventata, tutto sommato entusiasmante se si considera che a quella quota è difficile trovare buone condizioni. Sono riuscito a passare con gli sci ai piedi anche la barra rocciosa denominata Yellow Band, una fascia rocciosa che taglia tutta la parete tranne appunto pochi metri in cui è interrotta da uno scivolo di neve, in un punto ripido ma innevato e poi, a quota 6750 metri, anche la Ice fall, un risalto di enormi seracchi che richiedono concentrazione e prudenza in un tratto breve ma ripidissimo e con poca neve per le lamine degli sci che sfiorano il ghiaccio».


Il debutto della Brooks Valsusa Trail

Domenica 10 novembre, organizzata da Gabriele Abate

Quando la passione per la corsa non ha confini non è sufficiente allenarsi, gareggiare, vincere, indossare la maglia azzurra, per Gabriele Abate alfiere del Brooks Team Italia serviva ancora un’altra avventura. Questa volta da organizzatore. Così l’appuntamento è per domenica 10 novembre quando si svolgerà la prima edizione del Brooks Valsusa Trail, una manifestazione che ha come obbiettivo la riscoperta dei sentieri e delle mulattiere che circondano la Sacra di San Michele.
Due anelli da 8 e 23 km dove poter camminare, correre o pedalare, percorrendo l’Antica Mulattiera che porta alla Sacra di San Michele, attraversando le borgate di Basinatto, Pian Pumè, Bennale, Folatone e Mura sul Sentiero dei Franchi, per poi ridiscendere verso l’abitato di Chiusa San Michele percorrendo i sentieri di Sacra Natura e Via Francigena. Lo start alle ore 9.


Mont Blanc Marathon, oltre ventimila le richieste

Numeri da capogiro per l’evento mondiale

A fronte di 4.400 posti disponibili per le cinque prove in programma, Vertical, 10 km, Cross, Marathon e 80 km, il Club des Sports de Chamonix ha reso noto che sono state 20.235 le richieste d’iscrizione provenienti da tutto il mondo.

NUMERI DA CAPOGIRO - I 2.000 pettorali della Marathon e i 1.500 del Cross sono andati esauriti immediatamente  e ad oggi ne rimangono ancora pochissimi per le altre tre prove. La più gettonata, ovviamente la Marathon che sarà prova unica del Campionato del Mondo di Skyrunning targato ISF. Il numero di richieste pervenute potrebbe essere un record nell’ambito della corsa outdoor, un dato che incomicia a proiettare la disciplina in questione tra gli sport che contano, almeno in Francia anche se da indiscrezioni quello che sembra essere il dato più eclatante è il numero di nazioni prersenti. 

LA GARA SI TRASFORMA - Da grande evento francese, la Mont Blanc Marathon entra quindi in una nuova fase, ovvero quella di una gara a tutti gli effetti internazionale. Con le World Series di quest’anno avevano calcato la balconata sud di Chamonix già molti dei miglirori interpreti della disciplina ma quello che si prospetta per il prossimo anno con il mondiale ha qualcosa dell’incredibile.  


Corsa in montagna: preview della stagione 2014

In Italia i Mondiali

Il Campionato Italiano Assoluto diviso in due e non più tre prove (una di salita e discesa, l’altra di sola salita) e l’accorpamento del Campionato giovanile con una prova di quello Assoluto. Ecco le principali novità del calendario 2014 della Corsa in Montagna. Con due importanti appuntamenti in Italia: il 28/29 giugno Arco (Tn) ospiterà la WMRA Youth Cup, dedicata agli under 18; il 13/14 settembre a Casette di Massa ci sarà il Mondiale, originariamente previsto in Africa. Altro appuntamento da segnare in agenda quello del 12 luglio a Gap, in Francia, per gli Europei. 


Zinca super alla Gorbeia Suzien

Vittoria su Malek, Castanyer e Heras

Non finisce la serie positiva di Ionut Zinca. L'atleta della Valetudo Skyrace nello scorso fine settimana si è preso la soddisfazione di battere atleti del calibro di Tofol Castanyer, Miguel Heras e Zaid Ait Malek. L'appuntamento era nel Paese Basco, per la Gorbeia Suzien. Zinca ha chiuso i 28 km e 1750 m D+ in 2h20' battendo nell'ordine Javier Creso (9 minuti di distanza), Zaid Ait Malek, Tofol Castanyer e Miguel Heras. Grandi nomi anche nella gara femminile dove Leire Aguirrezabala (3h03') ha battuto Elena Loyo e Nuria Picas.  


Berlingheri e Brizio campioni italiani Ultra

Il team Valetudo festeggia con due titoli

Con il Tartufo Trail di oggi si è concluso anche il Campionato Italiano Skyrunning ULTRA 2013. Prova inedita su un nuovo percorso di 66 km e 3.500 metri di dislivello positivo con partenza e arrivo a Calestano (PR). Il campionato italiano prevedeva altre due prove, il Trail Oasi Zegna e la Royal Ultra SkyMaraton e per la classifica finale sono stati conteggiati i migliori due piazzamenti di ciascun atleta con l’usuale abbuono del 20% per la finale.

LA GARA MASCHILE - La prova odierna ha visto la vittoria del bergamasco Clemente Berlingheri (Valetudo Skyrunning) che con il tempo finale di 6:19'01" si è imposto sui compagni di team Maurizio Fenaroli e Claudio Garnier. Alla luce di questi risultati, nello stesso ordine è stato quindi deciso anche il Campionato Italiano Skyrunning. Tre atleti Valetudo sui gradini più alti del podio. Berlingheri nell'intervista post gara ha dichiarato che ha preso la decisione di partecipare alla finale solo mercoledì e che la gara è stata molto dura. Consapevole del fatto che il secondo posto non gli sarebbe bastato per il titolo ha attaccato dal quarantesimo km e nessuno è riuscito a resistere al suo ritmo.

QUI l’intervista a Clemente Berlingheri

LA GARA FEMMINILE - Tra le donne, vittoria di Emanuela Brizio Brizio ha chiuso sotto la pioggia con il tempo di 07h26'33'' andando così a conquistare anche il titolo di Campionessa Italiana Ultra.

TOP UOMINI 66 KM

1. Clemente Berlingheri (Valetudo) 6:19'01"
2. Maurizio Fenaroli (Valetudo) 6:36'39"
3. Claudio Garnier (Valetudo) 6:47'14"

TOP DONNE 66 KM

1. Emanuela Brizio (Valetudo) 7h26ì33''