Matteo Eydallin primo a Prato Nevoso
Nell'individuale di Coppa del Mondo, secondo Damiano Lenzi
Seconda giornata di gare a Prato Nevoso: altra giornata di sole per l'individuale sul Mondolè. Prova maschile di grande intensità: un gruppo al comando con Damiano Lenzi, Matteo Eydallin, Anton Palzer, Xavier Gachet, Martin Anthamatten e Kilian Jornet sino alla terza salita in vetta. Nel finale la stoccata vincente di Eyda che chiude in 1h27'57" con 40 secondi di vantaggio di Lence, con Bon Mardion a oltre un minuto. Quarta piazza per Kilian a 1'46", quinto Anthamatten a 2'01", con Pietro Lanfranchi, Anton Palzer (primo Espoir), Manfred Reichegger, Robert Antonioli e Valentin Favre a completare la top ten. Quindi Lorenzo Holzknecht e solo dodicesimo Xavier Gachet, leader di specialità prima del via. Tredicesimo Michele Boscacci, quattordicesimo Nadir Maguet, secondo Espoir, diciassettesimo Federico Nicolini, terzo Espoir.
GARA FEMMINILE - Ennesima vittoria di Laetitia Roux in 1h43'40" con con 2'30" su Emelie Forsberg, quindi due Espoir Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter. Settima la prima azzurra, Katia Tomatis, undicesima Elena Nicolini, dodicesima Martina Valmassoi.
JUNIOR - Nella prova maschile a segno lo svizzero Rémi Bonnet, davanti a Davide Magnini e Simon Bellabouvier, quinto Valentino Bacca; nella gara rosa successo di Léna Bonnel su Giulia Compagnoni e Verena Streitberger.
OPEN - Nella gara Open affermazione di Filippo Baccari su Daniel Antonioli e Fabio Cavallo, in quella femminile di Debora Cardone su Raffaella Miravalle e Elena Tornatore.
Presentato il Mezzalama
Canale dell’Aquila a piedi, da decidere il percorso al Naso del Lyskamm
È stata presentata in serata al Forte di Bard la ventesima edizione del Trofeo Mezzalama, alla presenza del presidente delle Regione Autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin. Il direttore tecnico Adriano Favre ha dato interessanti dettagli sull’inedito percorso al contrario, da Gressoney-La-Trinitè a Breuil Cervinia, della gara in programma il 25 aprile, sul quale nei giorni scorsi ha potuto fare un primo sopralluogo.
PAROLA A FAVRE - «I punti salienti sono sicuramente la salita del “canale dell’aquila” che bisognerà percorrere a piedi sia perché non c’è lo spazio per salire con gli sci sia perché c’è una necessità di cambio d’assetto che dà respiro alla gara - ha esordito Favre -. Poi si prosegue verso il naso del Lyskamm lato est e lì c’è ancora un interrogativo su dove tracciare che troverà risposta a ridosso della gara: o si sale lungo il pendio di neve e ghiaccio che nelle edizioni precedenti è stato sceso oppure si sale più a sinistra guardando la parete del Naso su delle roccette. Quest’ultima opzione è più sicura perché non vi è rischio di valanghe, ma c’è un terreno misto che richiede più dimestichezza nel muoversi in ambiente. La discesa invece è semplice, lungo l’itinerario di salita delle edizioni passate che si segue sostanzialmente finora arrivare al Piccolo Cervino. Avrei voluto salire verso la Gobba di Rollin per poi scendere in fuori pista dalla cima, ma non si riesce perché le condizioni del ghiacciaio lo rendono impossibile.Passeremo quindi ancora una volta dove siamo saliti le passate edizioni, rimanendo però in fuori pista e in cordata fino a Plateau Rosà. A Plateau Rosà si potrà sciogliere la cordata e si inizierà a scendere al Colle del Teodulo, percorrendo il canale del Teodulo tutto fuori pista finoa Plan Maison dove si attraverserà la stazione. Credo che questo passaggio sarà un punto d’osservazione molto interessante per il pubblico. Si prosegue sulla “pista 5” e poi subito sulla “pista 3” fino al traguardo del Cretaz».«Devo dire che il percorso mi piace molto - ha ribadito Favre - per la gente che vorrà venire a vederlo sarà più fruibile. E’ molto interessante l’idea di arrivare in una stazione sciistica mentre è ancora in piena attività».«Per quello che riguarda le iscrizioni - ha concluso il direttore tecnico - sono soddisfatto perché tutti hanno mandato l’iscrizione completa e con un buon curriculum, sono sicuro che avremo un bel gruppo di atleti tutti di buona esperienza. Appena si iscriveranno anche i team con protagonisti dello scialpinismo internazionale di Coppa del Mondo, insieme al mio staff potrò definire la parte alta dello schieramento di partenza. Sono compiaciuto del fatto che non c’è stata la ressa per iscriversi: la selettività del percorso ha fatto desistere qualcuno mentre l’inversione ha invogliato tanti a tornare».
I BIG - Chiuse le iscrizioni a quota 300 squadre. Le squadre più titolate alla vittoria hanno “prenotato” il pettorale ma i nominativi definitivi saranno decisi nelle prossime settimane. I team che si giocheranno sulle nevi del Monte Rosa l’ambito Trofeo, secondo le indiscrezioni che girano nell’ambiente della Coppa del Mondo, saranno quelli composti da Damiano Lenzi, Matteo Eydallin, e Michele Boscacci, e da Kilian Jornet Burgada, Xavier Gachet e William Bon Mardion. Tra i possibili outsider il team da completare di Denis Trento e Robert Antonioli e la squadra francese di Didier Blanc e Alexis Sevennec. Per quanto riguarda le protagoniste al femminile per ora sono state confermate le squadre di Emelie Forsberg, Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter e di Laetitia Roux, Mireia Miró Varela e Séverine Pont Combe. In tutto ci saranno 17 team femminile e 12 squadre miste.
DA TUTTA EUROPA - Queste le nazioni presenti al Trofeo Mezzalama. Il numero indica le squadre al via.169 Italia; 37 Francia; 32 Svizzera; 8 Spagna; 6 Austria; 4 Germania; 3 Repubblica Ceca; 2 Andorra; 2 Russia; 1 Bulgaria; 1 Canada; 1 Grecia; 1 Norvegia; 1 Paesi Bassi; 1 Polonia; 1 Romania.Inoltre in abbinamento con altre nazionali ci saranno rappresentanti di Belgio, Australia, Bretagna e Finlandia.
GIOVANI - Si è parlato anche di Mezzalama Jeunes, riservata alle categorie cadetti (anni 15-17) e junior (anni 18-20). Infatti il regolamento internazionale ammette al vero Mezzalama solo atleti di età superiore ai 21 anni, che possono essere compiuti nell’anno di gara. La prova giovanile verrà disputata il giorno prima della grande gara, venerdì 24 aprile, con squadre da due atleti maschili, femminili o miste, equipaggiati con attrezzatura identica a quella dei “mezzalamisti” senior, ramponi compresi, ma senza corda e piccozza.
PERCORSO - Non sarà necessario legarsi perché il percorso verrà tracciato nel settore Gabiet - Zindre - Salza a monte di Gressoney-la-Trinitè, tenendosi al di sotto del margine dei ghiacciai. L’area di partenza è fissata nella zona del Lago Gabiet, a 2340 m - annuncia Adriano Favre -. I giovani atleti compiranno vari saliscendi nella zona dell’Orestes Hütte (2600 m), il rifugio dei fratelli Squinobal, campioni ai Mezzalama degli anni 70, risaliranno sci a spalle il famoso canalino dell’Aquila fino a raggiungere il Colletto Salza a 2885 m. che sarà l’ultima salita. La discesa avverrà sul versante opposto lungo il vallone di Salza, per un dislivello di oltre mille metri finoal traguardo di Stafal (1825 m), sul fondovalle del Lys. «Il tracciato definitivo potrà essere stabilito solo sul momento, sulla base delle condizioni meteo e dell’innevamento - avverte Favre, che sottolinea - la nuova gara riservata ai giovani è una proposta concreta per fare un altro passo avanti e continuare a crescere. Alla decima edizione del Mezzalama moderno non ci limitiamo alla novità del percorso capovolto, ma cominciamo a preparare i concorrenti di domani con una prova senza i pericoli della vera “maratona dei ghiacciai”. Per avvicinare gli atleti under 21 ai mezzalamisti senior, apriremo il tradizionale briefing alla vigilia della vera gara con la premiazione della gara giovanile».
Coppa del Mondo, sabato e' tempo di individuale
Cambio percorso, troppa neve in quota
Sabato è il giorno dell'individuale. Mentre il vertical va in scena si sentono i 'botti' per il distacco controllato della neve sul Mondolè. Un grande lavoro per mettere in sicurezza il tracciato, vista l'abbondante manto nevoso in quota. «Alla fine - spiega il presidente del comitato organizzatore, Giorgio Colombo - abbiamo dovuto comunque predisporre un nuovo tracciato, per non correre rischi: non ci sarà la discesa verso Colla Bauzana dalla cima del Mondolè e non si passerà nel canalone degli Ippopotami». Partenza dunque dalla conca di Prato Nevoso, salita verso la Baita del Rosso, poi un breve falsopiano prima di salire e scendere due volte in vetta al Mondolè. Arrivo sempre a Prato Nevoso. Partenza prevista alle 9, ma probabilmente sarà anticipata: la decisione finale nel briefing di venerdì sera.
Le immagini dell'ultimo vertical di Coppa del Mondo
Grande fatica nella salita alla Malanotte
Una gara dura, l'ultimo vertical di Coppa del Mondo. Alla fine tutti al gancio: ecco le immagini dell'arrivo in vetta alla Malanotte.
Palzer supera Kilian e Lenzi nel vertical di Coppa
Nella gara rosa a segno Laetitia Roux su Laura Orgue'
Buona la prima per le finali di Coppa del Mondo nel Cuneese. Giornata di sole, solo qualche raffica di vento in quota, per il vertical sulla Malanotte. Gara impegnativa, con tre tratti, subito dopo il via, a metà gara e nel finale, davvero tosti. E proprio nel finale si decide la vittoria finale. Nella gara maschile è stato un testa a testa tra Anton Palzer e Kilian Jornet, con Damiano Lenzi subito dietro: ne ha di più il tedesco che chiude con 10 secondi sul catalano e 18 sull'azzurro. Quarta piazza per Robert Antonioli a 47", quinto Manfred Reichegger a 50", completano la top ten Martin Anthamatten, William Bon Mardion, Lorenzo Holzknecht, Toni Lautenbacher e Michele Boscacci.
Undicesimo il secondo Espoir (dietro Palzer) l'austriaco Daniel Zugg, terzo Espoir Federico Nicolini.
GARA FEMMINILE - Tutto nel finale anche nella prova rosa con Laetitia Roux che riesce a prendere margine su Laura Orgué Vila: meno di dieci secondi il margine tra le due battistrada. Terza Axelle Mollaret (prima Espoir) a 46", quarta Emelie Forsberg a 51", quinta Victoria Kreuzer a 1'23"; ottava l'azzurra Katia Tomatis.
JUNIOR - Rémi Bonnet sale sul gradino più alto del podio maschile, davanti a Davide Magnini e il francese Swann Juillaguet, nella prova femminile a segno l'austriaca Verena Streitberger sulle azzurre Alba De Silvestro e Giulia Compagnoni.
Sky Del Canto, sara' bis di Bazzana?
Domenica la gara valida anche per il titolo lombardo di skyrunning
CAMPIONATO REGIONALE - La Sky del Canto cresce e riceve attestati di stima anche dalla federazione italiana di skyrunning, che ha deliberato l'assegnazione del titolo di campione e campionessa regionale proprio nella manifestazione di Carvico. La soddisfazione del team Carvico Skyrunning, guidato da Alessandro Chiappa, è massima. «La notizia era nell'aria – commentano gli organizzatori - e sabato scorso, durante l'assemblea della federazione a Sottochiesa di Taleggio, è stato deciso ufficialmente di rendere la nostra Sky del Canto prova unica di campionato regionale per le categorie assolute. Stiamo preparando le magliette celebrative per chi conquisterà il titolo lombardo».
I PRETENDENTI ALLE MEDAGLIE - Sebbene il parterre non sia ancora del tutto delineato il favorito numero uno alla Sky del Canto è Fabio Bazzana che sicuramente cercherà di bissare il successo ottenuto nel 2014, con la speranza, in aggiunta, di poter indossare la maglia di campione lombardo. A Bazzana daranno battaglia, fra gli altri, il lecchese Stefano Butti e il bresciano Franco Bani. In campo femminile conferma la propria presenza la giovane promessa Martina Brambilla, vincitrice della scorsa edizione, che potrebbe iscrivere nuovamente il nome nell'albo d'oro della gara allestita dalla società in cui milita.
Domenica al via lo Sciacchetrail
Percorso spettacolare tra le vigne delle Cinque Terre
Domenica debutta la Sciacchetrail, il trail, organizzata direttamente dall’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, che prende il nome dal famoso vino passito.
PERCORSO - La partenza sarà dalla piazza Garibaldi di Monterosso. Dopo il passaggio sul lungomare si sale sul promontorio di Punta Mesco proseguendo con un saliscendi single track sino al Colle di Gritta. Si raggiunge il Santuario della Madonna di Soviore e poi il Santuario di Nostra Signora di Reggio, salendo poi fino alla Alta Via delle Cinque Terre. Monte Malpertuso è la cima “Coppi” dello SciaccheTrail (750 metri sul livello del mare), poi il Cigoletta e infine si raggiunge il Monte Capri. Si continua lungo l’alta via delle Cinque Terre fino a raggiungere il Colle del Telegrafo (il punto più a Levante del percorso), per poi scendere al Santuario di Montenero.
La discesa continua fino ad arrivare a Riomaggiore. Attraversato il paese si sale la ripida scalinata della Beccara fino ad arrivare al vigneto del Corniolo. A questo punto invece di scendere su Manarola il percorso prosegue sul sentiero che porta fino alla Cantina Sociale del Groppo che verrà attraversata passando tra le botti in acciaio e moderni macchinari per la vinificazione del famoso Sciacchetrà. Si scende a questo punto a Manarola, per risalire subito alla frazione di Volastra e raggiungere il Santuario di Nostra Signora della Salute. Tutta la zona è la parte maggiormente vignata delle Cinque Terre, e senza dubbio quella che meglio racconta cosa sono le Cinque Terre.
Dalla frazione di Volastra passando tra le vigne sul mare si arriva a Corniglia, e da lì lungo il sentiero azzurro sul mare a Vernazza. Attraversata Vernazza si risale sempre con la vista del mare fino ad arrivare a Monterosso dove lo Sciacchetrail era partito. Il tutto in 47 km e 3.100 metri di dislivello.
Domenica la trentanovesima Pizolada delle Dolomiti
Iscrizioni ancora aperte per la gara in Val di Fassa
Si annuncia bel tempo per domenica 29 marzo quando tra Moena e Passo San Pellegrino, in Val di Fassa, avrà luogo la trentanovesima Pizolada delle Dolomiti. Nelle ultime 24 ore sono caduti più di 40 centimetri di neve ed entrambi i tracciati di gara, Classic e Short, avranno una veste decisamente invernale.
Venerdì alle ore 20, è prevista la chiusura delle iscrizioni online, ma sono già oltre 275 gli atleti che hanno confermato la partecipazione alla storica scialpinistica individuale. Tra questi le vincitrici della scorsa edizione, la regina della Sellaronda Skimarathon 2015 Francesca Martinelli e la plurimedagliata Roberta Pedranzini, oltre all’austriaco Alex Fasser e al re delle notturne e del circuito Dolomitisottolestelle Thomas Trettel.
Sabato sarà ancora possibile iscriversi presso l’ufficio gara nella Sala Consiliare Comunale di Moena (dalle ore 16 alle ore 19), ma solo i primi 250 partecipanti che avranno regolarizzato la quota d’iscrizione troveranno nel pacco gara un paio di pantaloni firmati Karpos.
Grande novità di questa edizione sarà il Gran Premio della Montagna: il primo concorrente maschile e femminile di ambedue i percorsi che transiterà a Cima Bocche riceverà in regalo una giacca tecnica.
La partenza domenica alle 8.15.
Presentata la scialpinistica del Pizzo Scalino
A Pasquetta Campionato italiano e finale di Coppa Italia
La scialpinistica del Pizzo Scalino lunedì 6 aprile festeggerà la trentesima edizione assegnando i titoli tricolori team FISI e decretando nel contempo i vincitori del circuito di Coppa Italia Trofeo Scarpa.
«La nostra è una società che crede nello sport e punta sui giovani – ha dichiarato il vicepresidente della Sportiva Lanzada Serafino Bardea -. Grazie al sostegno di sponsor privati e enti pubblici riusciamo ad operare estate/inverno partecipando a diverse competizioni e proponendo svariate gare. Quella del Pizzo Scalino è una di quelle a cui teniamo maggiormente, vuoi per la tradizione scialpinistica che ci contraddistingue, vuoi per la bellezza di uno scenario unico come l’alpe di Campagneda. Una zona che in giornate di sole, regala scorci mozzafiato».
TRACCIATO - A pochi giorni dal via, i tracciatori sono già al lavoro per proporre a pubblico e atleti una domenica di grande sport al cospetto di una montagna imponente come il Pizzo Scalino: «L’innevamento in quota è ottimo – ha continuato Massimo Giordani -. Salvo cambiamenti dell’ultima ora riusciremo a proporre una tracciato tecnico e molto aereo che, per il settore assoluto, prevede un dislivello positivo di 1600/1700 metri con tratti a piedi e belle discese. Il tutto con partenza e arrivo all’alpe di Campagneda».
Coppa del Mondo, venerdi' il vertical nel Mondole'
Prima delle tre gare delle finali sulle nevi cuneesi
Tutto pronto per le finali di Coppa del Mondo, almeno per quanto riguarda vertical, individuale e sprint. A Prato Nevoso la neve non manca davvero: dopo gli oltre due metri caduti nelle scorse settimane è nevicato ancora sino a mercoledì notte. Giovedì i primi raggi, la temperatura subito più alta, mentre per venerdì è previsto bel tempo. Il vertical che apre la tre giorni nelle montagne del Cuneese, sarà sul versante di Frabosa Soprana del comprensorio del Mondolè. Percorso sulla pista che arriva ai 1729 metri della Malanotte, start alle ore 10.30.
Coppa del Mondo, gli azzurri per Prato Nevoso
Da venerdi' tre giorni di gare nel Cuneese
Ultima tappa di Coppa del Mondo per vertical, individuale e sprint nel fine settimana a Prato Nevoso.
RANKING - Nelle classifiche di specialità al comando nel vertical Kilian Burgada con 200 punti davanti ad Anton Plazer a 160 e Werner Marti a 120, nell'individuale in testa Xavier Gachet con 220 punti con 10 lunghezze su William Bon Mardion, terzo Kilian a quota 180, quindi Robert Antonioli a 136. Proprio il valtellinese guida la graduatoria sprint con 180 punti, secondo Josef Rottmoser a 161, terzo Marcel Marti a 90.
In campo femminile Laetitia Roux è in testa in tutte le classifiche a punteggio pieno, seconda piazza nelle sprint per Elena Nicolini.
GLI AZZURRI - Stilate le convocazioni dal dt Stefano Bendetti. Nella squadra senior maschile al via Robert Antonioli, Michele Boscacci, Damiano Lenzi, Manfred Reichegger, Matteo Eydallin (che farà solo l'individuale), Lorenzo Holzknecht (per vertical e individuale), Pietro Lanfranchi (solo individuale) e Filippo Barazzuol (anche per lui solo individuale).
Tre le Senior al via l'atleta di casa Katia Tomatis, Elena Nicolini e Martina Valmassoi (entrambe solo per individuale e sprint).
A livello Espoir presente solo il team maschile con Luca Faifer, Nadir Maguet, Federico Nicolini e William Boffelli (che sarà in gara solo nell'individuale), tra gli junior Davide Magnini farà tutte e tre le prove, Valentino Bacca solo l'individuale, Nicolò Canclini solo la sprint, tra le Junior al via in tutte le gare Giulia Compagnoni e Alba De Silvestro mentre Erica Rodigari farà solo l'individuale.
Dolomiti di Brenta, gli scudetti lunghe distanze
Titolo per Eydallin-Reichegger, Nicolini-Stuffer
Matteo Eydallin e Manfred Reichegger, Elena Nicolini e Birgit Stuffer sono i nuovi campioni italiani di sci alpinismo su lunghe distanze. Pronostici rispettati dunque nella 41ª edizione della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, organizzata dallo staff dello Sporting Club Madonna di Campiglio diretto da Roberto Papa, visto che a trionfare è stata la coppia del Centro Sportivo dell’Esercito formata da Matteo Eydallin e dal veterano Manfred Reichegger, mentre al femminile si è imposta la coppia formata dalla trentina di Molveno Elena Nicolini del Brenta Team e dall’altotesina Birgit Stuffer del Gossensass Ski Alp
La gara, terza prova del circuito Coppa delle Dolomiti, era valida per l’assegnazione del Campionato Italiano lunghe distanze, ma pure per la Coppa Italia, ed ha avuto il compito di celebrare il ventesimo campionato italiano conquistato da Reichegger, una leggenda di questa disciplina. Per quanto riguarda la classifica master al femminile il successo ha arriso al duo Bice Bones - Mirella Fioretta, mentre al maschile ha trionfato la coppia formata da Camillo Campestrin e da Roberto Panizza.
La gara si è disputata su un nuovo tracciato, per via delle condizioni meteo, anche perché il gruppo del Brenta era avvolto da una fitta nebbia, con una leggera nevicata che ha accompagnato i concorrenti dalla partenza all’arrivo. Il via è stato dato dai 1530 metri, in pieno centro di Madonna di Campiglio, e già dopo le prime battute il gruppo si è sgranato subito, ed in testa si sono portati, assieme alle due formazioni dell’Esercito Eydallin e Reichegger, con Denis Trento in squadra con Daniel Antonioli, la coppia dei trentini formata da Thomas Trettel, con la maglia rossa di leader della Coppa delle Dolomiti e Ivo Zulian, con quest’ultimo impegnato a fare l’andatura, tallonati dal valdostano Franco Collè e dal lombardo William Boffelli. Sulle loro code, ma vicinissimi gli altri due trentini Federico Nicolini e Davide Galizzi, al suo rientro dopo un lungo periodo di stop.
Le formazioni dei big hanno effettuato, senza darsi battaglia, le prime due salite, poi è stata selezione nell’ascesa ai 2100 metri dello Spinale, dove Reichegger ed Eydallin cambiavano assetto per primi e si lanciavano nella discesa verso i 1730 metri del sentiero per Malga Fevri. Li hanno rimesso le pelli e sono saliti, immergendosi nella fitta nebbia, verso i 2570 metri del Passo del Grostè, dove sono transitati per primi, seguiti ad oltre due minuti da Collè e Boffelli, terzi, più staccati, Trettel e Zulian, con dietro Trento e Antonioli. La coppia di testa affrontava con un buon margine la penultima discesa fino ai 2080 metri del sentiero per il Tuckett e risaliva al passo del Grostè con il tricolore già in tasca. Cambiava invece la terza posizione, con la formazione dell’Esercito Trento-Antonioli, in rimonta su Trettel e Zulian. L’ultima discesa la coppia di testa l’ha affrontata senza difficoltà, a parte la nebbia, andando ad effettuare l’ultimo cambio, prima della salitina finale certi della vittoria. Al traguardo Reichegger e Eydallin sono giunti, dopo un dislivello positivo di 2050 metri distribuito su cinque salite con un tratto a piedi e circa 25 chilometri di sviluppo, in 2h23’59”. All’ultimo cambio Collè pasticciava con le pelli e così l’argento lo hanno vinto la seconda formazione dell’Esercito con Trento e Antonioli, in 2h27’43”, bronzo per un dispiaciuto Collè con un ottimo Boffelli a 8” da Trento e Antonioli.
Quarti, primi dei trentini, il fiemmese della Cauriol Thomas Trettel, che aveva nella gambe la Sellaronda, corsa nella notte di venerdì, con il fassano del Bogn Da Nia Ivo Zulian in 2h30’16”. Quinto posto per Chicco Nicolini e Davide Galizzi, sesti Gil Pintarelli e Michele Maccabelli.
Nella gara femminile il titolo tricolore lo hanno vinto la Nicolini e la Stuffer, in 3h7’8”. Le due sci alpiniste, per la prima volta in coppia, hanno dominato dal primo all’ultimo metro. Da ricordare che la Nicolini ha corso la Sellaronda. Argento per la coppia delle venete del Dolomiti Ski Alp Martina De Silvestro e Cecilia De Filippo, al traguardo in 3h14’51”, bronzo per la coppia formata dalla trentina Federica Osler e dalla lombarda Paola Pezzoli in 3h21’15”.












