Correre per dimagrire

Su Skialper di agosto-settembre gli errori piu' comuni e i rimedi

Chissà in quanti, leggendo il titolo, siete saltati sulla sedia. Non sono pochi, infatti, quelli che hanno iniziato a fare trail per perdere peso. Tanti ci sono riusciti, altri meno… Sul numero in edicola di Skialper il dottor Massimo Massarini, medico dello sport, spiega perché…

LOTTA AL GRASSO -
Nell’atleta che pratica corsa in montagna o scialpinismo il grasso corporeo rappresenta una zavorra da portare in salita e quindi si cerca di tenerlo al minimo. Il grasso corporeo, che protegge dagli urti, dal freddo e sostiene gli organi interni, concorre inoltre a produrre sostanze (adipochine) responsabili di uno stato di infiammazione cronica che favorisce l’insorgenza di malattie cardiovascolari. La percentuale di massa grassa non dovrebbe comunque superare il 12-15% del peso corporeo.

OBIETTIVO 7.000 - Innanzitutto è bene precisare che per perdere un chilo di massa grassa è necessario bruciare 7-9000 kcal, ovvero creare un deficit tra entrate e uscite pari a questo quantitativo calorico. L’obiettivo può essere raggiunto con un aumento del volume di allenamento, riducendo l’assunzione di alimenti o con entrambe le soluzioni.

I FATTORI CHE INFLUENZANO IL DIMAGRIMENTO - A volte però, anche se i ‘numeri di bilancio’ sono negativi, l’ago della bilancia non scende. Come mai? In questi casi bisogna indagare su come e quando si mangia. In altre parole, le stesse calorie giornaliere distribuite in modo diverso durante la giornata e con percentuale di nutrienti corrette possono generare effetti diversi sul metabolismo.

GLI ERRORI PIU’ FREQUENTI - Tendenza ad assumere la maggior quantità di calorie con il pasto serale, pasti ricchi di carboidrati lontano dagli allenamenti, carboidrati ad alto indice glicemico (pane di farina 00, pasta, riso, patate, bevande dolcificate, alcol), limitata quantità di verdure, tenere bassi, non più del 10% delle calorie giornaliere, i grassi saturi. Come ovviare a questi problemi? Leggendo l’articolo su Skialper di agosto-settembre!

GIA’ DISPONIBILE SU APP - Skialper di agosto-settembre è disponibile nelle migliori edicole a partire da inizio agosto. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui).  Per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! A questo link la presentazione della rivista e degli altri articoli pubblicati.


Ski-alp, un po' di date per il 2016

Nasce il Vertical Up Tour con tappa a Pinzolo

I calendari FISI dello ski-alp sono ancora in fase di bozza, ma ci sono già un po’ di date a livello internazionale.

ISMF LGC - Le tappe di Coppa del Mondo sono note da tempo (e le abbiamo presentate sul numero di agosto della rivista). Si parte ad Andorra il 16 e 17 gennaio con individuale e vertical, poi sempre a gennaio, il 30 e 31 ecco la trentesima edizione della Valtellina Orobie con individuale e sprint. A febbraio dal 5 al 7, tre gare in Svizzera, a Les Marécottes con l’AlpiniSki con individuale e sprint valide anche come campionato euroeo, mentre il vertical sarà solo di Coppa del Mondo. Si torna in Italia il 20 e 21 febbraio con la Transcavallo ad Alpago con individuale e sprint. La Grande Course inizierà con Altitoy-Ternua il 27 febbraio, poi sotto con la Pierra Menta con le classiche quattro tappe dal 9 marzo.  Ancora Coppa del Mondo in Italia con le finali a Prato Nevoso: 18 marzo vertical, 19 individuale, 20 sprint. Chiusura ad aprile con le ultime due tappe Tour du Rutor Extreme (tre tappe dal 1 aprile) e Patrouille des Glaciers (il 22).

CLASSIC - Le due prove in notturna su pista, Mountain Attack e Sellaronda Skimarathon, gemellate tra loro, hanno fissato le date: a Saalbach la diciottesima edizione sarà il 15 gennaio (con apertura delle iscrizioni dal 15 ottobre), la ventunesima Sellaronda si correrà venerdì 18 marzo con partenza da Corvara in Alta Badia (e dunque in concomitanza con le finale di Coppa del Mondo ISMF). 

VERTICAL UP THE TOUR 2016 - Nasce un vero circuito, oltre alla gara di Kitzbühel, con altre tre gare in programma. Il regolamento è sempre lo stesso: vince chi arriva primo in vetta, con gli sci o di corsa. Si parte in Austria il 9 gennaio a Hinterstoder sulla Hannes Trinkl Word Cup, poi debutto della Vertical Up Pinzolo il 30 gennaio su un tracciato di 2.600 metri e 900 di dislivello con massima pendenza al 69%. La gara sulla Streif di Kitz sarà il 27 febbraio, con chiusura a Wengen sulla Lauberhorn il 19 marzo.   

 

Tour VERTICAL UP - 4 Locations, 3 countries, 3.500 vertical meters, 85 % gradientLike and share it! Posted by VERTICAL UP on Venerdì 28 agosto 2015


Le gare del fine settimana

Test event a Livigno, in tanti al Kima Trail Running

Ultimo fine settimana di agosto come sempre ricco di appuntamenti. 

LIVIGNO SKYMARATHON  - Tempo di test event per candidarsi ad ospitare nel 2016 una tappa delle Skyrunner World Series. Alto livello con la nepalese Mira Rei, i britannici Tom Owens, Emmie Collinge e Phil Gale, l’olimpionico  finlandese Mittunen, lo svizzero Micha Steiner, e ancora Elisa Desco, Franco Collè, Nicola Golinelli, Emanuele Manzi e Marco De Gasperi. Alle spalle c’è l’organizzazione del team del Valtellina Wine Trail. Dopo la partenza nel cuore di Livigno e passerella lungo la zona pedonale, gli atleti si sono diretti fino al lago per poi iniziare la salita che conduce al Mot. valicato il Passo del Canton è iniziato il tratto più tecnico ma anche più panoramico fino ad addentrarsi nella selvaggia Val Salient. Dopo aver risalito la valle per circa 500 metri di dislivello è avvenuto il passaggio dal Passo Trupchum per poi raggiungere cima Cassana attraverso un passaggio in cresta attrezzato con corde fisse dalle guide alpine tra cui il direttore del percorso Adriano Greco. Un continuo saliscendi in cresta ha portato gli atleti al punto più alto del tracciato posto ai 3047 metri di Cima Chaschauna. Un panorama senza eguali permetteva di ammirare dal gruppo del Bernina a quello dell’Ortles Cevedale. La successiva agevole discesa  conduceva alla base dell’ultima salita di giornata che ha permesso ai runner di raggiungere Piz da Rjn a 3007 metri. Il più era stato fatto, dopo essere transitati da Passo Cassana iniziava la bella discesa e il passaggio lungo la Val Federia per poi riaffrontare la passerella finale nel centro paese.

KIMA TRAIL RUNNING - Oltre 400 atleti all’appuntamento in  Val di Mello, in attesa della Grande Corsa sul Sentiero Roma in programma per agosto 2016. Vittoria di Francesco Della Torre (Ardenno Sportiva) in 57’51” e Elisa Sortini (Team Valtellina) da record in 1h10’15”.  Sul podio maschile sono saliti Mirko Bertolini in 58’49” e Gianluca Volpi in 1h00’40” (con Enzo Vanotti, Stefano Butti, Andrea Mazzoni, Marco Mainetti, Francesco Leoni, Roberto Volpi e Thomas Capponi a completare la top ten), su quello rosa Daniela Rota in 1h13’55” e Cinzia Cucchi in 1h19’16”. Nel Minikima, una 6km non competitiva, i più veloci sono stati Franco Barletta in 18’35” e Valentina Pelosi in 21’51”.

SKYRACE DELLE DOLOMITI FRIULANE - A Forni Di Sopra l’undicesima edizione della gara di 21 km e 1.600 metri di dislivello è stata vinta da Walter Sterni in 2h13'18", davanti a Tiziano Moia in 2h16’30” e Matteo Piller Hoffer  in 2h16’57”, Cecilia De Filippo si imposta nella gara rosa in 2h46’08” su Marta Pugnetti in 2h48’29” e Carla Spangaro in 2h51’27”.

TRAIL OCCITANI - Doppio appuntamento per il circuito Trail Occitani. Al Tour Monviso Trail a Crissolo (41.800 km e 2900 metri di dislivello) affermazione di Paolo Bert in 4h39’58” su Marco Gazzola in 4h45’43” con terzo Claudio Garnier in 5h10’35”, mentre nella prova femminile a segno Daniela Bonnet in 6h05’18” su Martina Chialvo in 6h20’46” e Arianna Regis  in 6h21’38”.
Dalla provincia di Cuneo a quella di Imperia, con il quinto Avatrail a Molini di Triora. Nella 50 km primo Alberto Ghisellini in 5h45’01” su Denis Capillo in 5h50’41” e Luca Stegagnini in 6h08’00”. Teresa Mustica vince in 6h54’04” la classifica femminile su Martina Bricarello in 7h05’57” e Laura Ravani in 7h25’46”. 


Maddalene a Daniele Cappelletti e Silvia Rampazzo

In Alta Val di Non tappa delle Italy Series

Domenica in Alta Val di Non si è disputata la settima edizione della Maddalene Sky Marathon gara inserita nel calendario italiano delle Skyrunner Series e valida per il Campionato Italiano categoria Master. Una giornata estiva con un cielo terso sopra il gruppo montuoso delle Maddalene ha accompagnato i 221 atleti impegnati nei due percorsi, la Sky Marathon di 44,5 chilometri con un dislivello di sola salita di 2905mt, e la Mountain Race, di 25 chilometri con 1500mt di dislivello positivo. Alle ore 7, dalla piazzetta di Senale, sono partiti gli atleti impegnati nella Sky Marathon, subito un gruppetto formato da Gil Pintarelli (Team Crazy) , Maurizio Fenaroli (Kratos Team), Daniele Cappelletti, Mikhail Mamleev (Team Valetudo) e Roberto Dallavalle ha tenuto alto il ritmo della gara. Nella prima parte di gara i battistrada non hanno voluto prendere particolari iniziative, il caldo e la lunghezza del tracciato potevano giocare brutti scherzi. All’intermedio di Malga Val, poco dopo la metà di gara, il primo a passare é l’outsider di casa Roberto Dallavalle, inseguito dal gruppetto di inseguitori. Si porta poi al comando Gil Pintarelli, ma successivamente il trentino deve rallentare il ritmo per una leggera crisi dovuta al caldo. Al 27esimo chilometro Cappelletti è in testa con un buon margine su Maurizio Fenaroli, purtroppo anche Cappelletti è vittima del caldo e sulla salita del Monte Pin, avendo finito l’acqua, inizia a lasciare sul terreno secondi preziosi. A circa cinque minuti dal termine della salita, Fenaroli sorpassa Cappelletti e inizia a scendere verso Rumo. Cappelletti stringe i denti e poco dopo, dando sfogo alle sue doti da discesista, riesce a riprendere il comando della gara. Il forte atleta della Valetudo riesce a tenere la prima posizione tagliando il traguardo con il tempo di 4h42’53’’. Alle sue spalle, con soli 14 secondi di ritardo, si classifica in seconda posizione Maurizio Fenaroli. Il podio è completato da un tenace Gil Pintarelli. Mikhail Mamleev e Roberto Dallavalle sono rispettivamente quarto e quinto.

GARA ROSA - In campo femminile lungo i sentieri delle Maddalene è stata Silvia Rampazzo a eccellere. Dopo una partenza accorta, senza voler strafare, ha preso il comando della gara davanti alla regina dello skyrunning Emanuela Brizio. Godendo dei luoghi attraversati, «se non ammiro il panorama nel quale sono immersa, - ha detto al traguardo la Rampazzo - non riesco a giustificare l’immensa fatica che sto facendo» la campionessa veneta è riuscita a tenere la testa della gara arrivando a Rumo in prima posizione davanti alla Brizio e a Edeltraud Thaler.  La Rampazzo oltre a salire sul gradino più alto del podio con il tempo di 5h15’34’’ registra il nuovo record della gara.

25 KM - Nella gara più breve, in campo maschile, la vittoria è di Simone Wegher che chiude la propria prova con il tempo di 2h26’03’’. Riccardo Baggia e Karl Josef Höller sono rispettivamente secondo e terzo. Tra le donne domina l’atleta del Maddalene Sky Team Paola Gelpi fermando il cronometro in 2h54’25’’, in seconda posizione si classifica Rossana Tomasi, mentre Tiziana Rossi completa il podi con 3h22’23’’. Lorenza Bortoluzzi e Thomas Springhetti (Maddalene Sky Team) si aggiudicano la classifica di combinata con la Suedtirol Ultra Skyrace short, ultra trail disputatasi a fine luglio sulle Alpi della Val Sarentino.


Sulle orme di Heini Holzer

Su Skialper di agosto con bici e sci sulle discese aperte dall'altoatesino

Due freerider, una bici e… decine di montagne da salire e di itinerari di sci ripido da sciare. Detto così sembrerebbe il sogno di tutti. Invece per Tommaso Cardelli e Cristian Dallapozza è diventato realtà. Con un obiettivo ancora più ambizioso… ripercorrere alcune delle più belle discese del grande Heini Holzer, uno dei padri indiscussi dello sci estremo. «Tutto nasce dalla passione per lo sci fuoripista che ci accompagna da sempre e dalla voglia e curiosità di scendere lungo le più belle pareti delle Alpi - dice Tommaso -. Sia io che Cristian viviamo in Dolomiti e negli anni abbiamo prima sentito parlare e poi ripetuto alcune delle linee di Heini Holzer, che proprio in Dolomiti ha effettuato tantissime prime discese. Curiosando sul web e leggendo la sua biografia abbiamo scoperto che lo spazzacamino di Merano aveva spaziato con la sua attività di sci estremo su tutte le Alpi agli inizi degli anni ’70; da qui l’idea di ripercorrere alcune discese attraverso un viaggio che ci avrebbe portato dalle Dolomiti fino alle Alpi Occidentali». Proprio quel viaggio che Skialper di agosto-settembre documenta con un ampio reportage.

NUMERI - Partenza il 14 aprile, rientro il 5 maggio, 700 km in bici e 21.000 metri di dislivello cumulato. Per il loro viaggio Tommaso e Cristian hanno scelto una mountain bike a pedalata assistita «sicuramente più pesante ma utile per gli avvicinamenti. In alcuni casi siamo riusciti a percorrere buona parte degli itinerari su sentiero per arrivare all’attacco della parte su neve, abbandonando poi le bici dietro a qualche albero».

LA DISCESA PIÙ BELLA… -
«È una delle più facili, ma a renderla bella sono state le condizioni: il canale nord del Gran Zebrù. Purtroppo il meteo continuava a essere molto incerto e alternava nevischio a nebbie che circondavano le montagne, costringendoci a rimandare la partenza fino alle 11 di mattina! Poco fiduciosi, sia per via dell’orario che per il meteo, abbiamo fatto la nostra salita nel canale e, una volta arrivati in piena parete, siamo stati costretti a fermarci e aspettare che le nuvole si alzassero un poco e ci permettessero di capire dove andare. Siamo arrivati in cima abbastanza stanchi psicologicamente per via delle condizioni meteo ma galvanizzati da 15 centimetri di neve fresca e da qualche sprazzo di azzurro che iniziava a farsi spazio. La discesa è stata semplicemente stupenda, nessuno sulle montagne attorno a noi e condizioni da urlo; a volte un pizzico di fortuna non guasta!».

E LA PIÙ DIFFICILE - «Sicuramente il Piz Palù, in Svizzera. Abbiamo fatto la Via Soresini, con una pendenza media di 60°. Le prime curve sulla cresta sono uno spettacolo: si scia sul ripido, con grande esposizione e neve perfetta. Dopo un centinaio di metri purtroppo le condizioni sono cambiate e ci siamo ritrovati su neve dura e lucida. Senza perderci d'animo e mantenendo una grande concentrazione, abbiamo optato per due calate di 50 metri circa, per potere superare il tratto più ghiacciato. Finite le manovre di corda, abbiamo continuato a sciare veloci per spostarci dalla grossa seraccata che incombeva sopra di noi».

IL RICORDO DI GIORGIO DAIDOLA - Lo chiama ‘cacciatore di emozioni’ Giorgio Daidola, che a corredo dell’articolo ha scritto un bel ricordo di Heini Holzer. «Ho avuto la grande fortuna di conoscere Heini Holzer negli anni settanta, durante le indimenticabili conferenze sul suo sci estremo organizzate dalla Rivista della Montagna. Heini era un uomo minuto dallo sguardo dolce, aveva un modo di fare da persona semplice, modesta e ai limiti dell'ingenuità. Piaceva per questo, perché era un uomo vero, non uno che recitava per fare contenti gli sponsor. Di sponsor Heini non ne aveva, probabilmente non sapeva neppure cosa fossero. Era un uomo di altri tempi, che si rifaceva al grande alpinismo classico. Ma era anche un cacciatore di emozioni, sapeva trascinare il pubblico nel suo cerchio magico come pochi altri» scrive Daidola. 

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UTMB, italians did it better

Macchi e Oliveri i primi italiani in classifica

Senza rinverdire i fasti di Marco Olmo, la domanda di anno anno si ripropone: quando torneremo a vedere un italiano nella top ten dell’UTMB? Una domanda alla quale, dopo l’edizione 2015, non c’è ancora risposta. La gara principale, almeno sul versante maschile, si chiude con segnali in chiaroscuro, ma ci sono state annate decisamente migliori.

UTMB - Il migliore italiano è Andrea Macchi dell’Atletica Gavirate che ha chiuso al ventitreesimo posto in 25h55’25’’, seguito da Davide Grazielli di Zero Running Company (26h03’53’’) al ventiseiesimo e da Ivano Molin al ventottesimo (Team Scarpa - US Tre Cime, 26h15’00’’). Fino a qui un po’ peggio dell’anno scorso (migliore Ivan Geronazzo, ventesimo) ma per certi aspetti meglio, perché abbiamo tre atleti contro due nei top trenta (Insam l’anno scorso arrivò ventottesimo). Con il quarantaseiesimo posto di Christian Modena e il quarantanovesimo di Marco Bethaz si pareggiano i conti di cinque atleti nei top 50. Tra l’altro Modena ha fatto una prestazione decisamente migliore dell’anno scorso guadagnando più di 50 posizioni e quasi due ore. In totale 7 top 100 contro 11 dell’anno scorso. Una considerazione da fare riguarda però i mancati risultati. Erano in gara Ivan Geronazzo, Stefano Trisconi («Quasi a Champex lac lo stomaco si è ribellato e le ginocchia dopo una bella caduta mi hanno abbandonato,qui la decisione di ritirarmi), Giulio Ornati, Stefano Ruzza e Michele Graglia. Tutti atleti che avrebbero potuto fare bene e che invece sono stati costretti al ritiro. Pesa la mancata partecipazione di Franco Collé. Sul versante femminile il trentunesimo posto di Virginia Oliveri è peggio del ventiseiesimo di Stefania Albanese dell’anno scorso e lontano dai fasti di solo qualche anno fa quando Francesca Canepa era stata capace di un secondo posto o Katia Fori di sfiorare per due volte il podio. Pesano i ritiri di Canepa e Borzani.

LE ALTRE GARE - Buona prestazione di Giuliano Cavallo nella CCC, dopo anni di infortuni e sfortune all’UTMB, settimo in 12h51’49’’, ma la singola prestazione non cancella una gara con un solo atleta nei top 50 contro i tre dell’anno scorso, seppur con una prestazione migliore del quindicesimo posto di Michael Dola nel 2014. Meglio tra le donne, con l’ottavo posto di Sonya Glarey e quattro atlete nelle top 50 contro le 3 dell’anno scorso. Nella TDS maschile un solo uomo nel top 50, come l’anno scorso, Gianluca Palli, quarantaseiesimo, mentre a deludere è stata soprattutto la gara femminile dove l’anno scorso avevamo tre italiane nelle sei (Borzani seconda, Pensa quarta e Amadori sesta) e sei nelle 50, contro le 4 nelle cinquanta del 2015, con la bella prestazione di Marina Plavan, settimana in 20h23’24’’. Alla OCC quattro italiani nei 100 contro 5 dell’anno scorso (nel 2014 con due top ten contro uno, Mattia Roncoroni, settimo in 5h43’46’’). Tra le donne pesa il successo di Sonya Glarey dell’anno scorso: nel 2015 migliore risultato il venticinquesimo posto di Sara Longoni in 8h24’49’’ e tre top 50 contro 4 dell’anno scorso. Insomma, nel 2014 due top 3 e quattro top 10… nel 2015 niente.


Corsa in montagna, assegnati gli scudetti staffette

Titolo maschile alla Corrintime, quello rosa alla Recastello Radici

Su un tracciato tecnico e impegnativo, nel cuore delle Orobie, 180 squadre e oltre 300 atleti in gara per l’ultimo appuntamento tricolore della cosa in montagna della stagione 2015. Sorridono la neonata Corrintime, vincitrice del titolo assoluto maschile con Antonio Toninelli, Martin e Bernard Dematteis, e la Recastello Radici che ha stravinto gara e titolo in rosa con il binomio Ilaria Bianchi e Samantha Galassi.
Campionesse italiane delle altre categorie sono Giulia Zanne e Federica Zanne dell’Atletica Brescia (Junior), Ivana Iozzia e Daniela Paterlini della Calcestruzzi Corradini (Master A), Daniela Bonaiti e Silvana Bonaiti dell’Atletica Valle Brembana (Master B), Angela Pin e Ermina Furegon dell’Atletica Aviano (Master C). Al maschile tricolore sulle spalle di Luca Ventura e Simone Lochner dell’Atletica Trento (Junior), Giuseppe Antonini, Cristian Badini e Claudio Del Moro dell’Atletica Paratico (Master A), Gianbattista Muttoni, Pietro Riva e Italo Conti della Polisportiva Pagnona (Master B), Ruggero Bassanelli e Gian Mario Merelli della Recastello (Master C).
Migliore di giornata Bernard Dematteis con 36’20”, ma molto bene sono andati anche il valdostano Xavier Chevrier 37’50” e Martin Dematteis 38’26”. Messi in archivio i tricolori, ora gli azzurri torneranno al raduno in altura al Sestriere per preparare nel migliore dei modi le gare iridate in programma sabato 19 settembre in Galles.      


Nathalie Mauclair regina della UTMB rosa

Nessuna azzurra nelle quindici

Saltata una delle favorite, Nuria Picas, comunque già in difficoltà in avvio, la UTMB rosa ha vissuto sul dominio di Nathalie Mauclair, comunque incalzata a lungo da Caroline Chaverot che, però, si è ritirata dopo Vallorcine: la francese è arrivata sul traguardo di Chamonix in 25h15’33” , davanti alla spagnola Uxue Fraile Azpeitia a quasi un'ora di ritardo, in 26h29’35” e la svizzera Denise Zimmermann in 27h33’51”, poi ancora Spagna con Silvia Ainhoa Trigueros Garrote, quinta la statunitense Darcy Piceu Africa, sesta l’argentina Luciana Moretti, quindi l’australiana Bernadette Benson, la statunitense Stephanie Howe, la francese Melanie Rousset e la brasiliana Manuela Visaseca a completare la top ten. Azzurre? Nessuna nelle prime quindici, ritirate Canepa e Borzani.
 
 

Miravalle e Ioan vincono il GranParadisoTrail

Il GrantaPareyTor ai valdostani Dennis Brunod e Gloriana Pellissier

Una splendida giornata di fine estate nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Circa 300 trailers hanno partecipato al GranParadisoTrail e al GrantaPareyTor, penultima prova del Tour Trail della Valle d'Aosta. A Rhêmes-Notre-Dame due partenze, la prima alle 6.15 (percorso lungo) e la seconda alle 9.30 (percorso breve) con i primi raggi di sole a illuminare la start area.

55 KM - Il GranParadisoTrail di 55 km è andato per la prima volta al canavesano Maxim Ioan che, ancora una volta, ha recuperato lo svantaggio (3') nella discesa finale. Ha vinto in 7h 48'56" davanti a Paolo Rossi (7h 51'15") rimasto in testa per gran parte della gara. Terzo gradino del podio per Nicola Poggi in 8h 43'39", quarto il belga Wannes Lybaert (9h 03'26") e quinto Luca Lillaz (9h 07'31"). Senza rivali Raffaella Miravalle. La portacolori dell'Atletica Monterosa ha vinto a mani basse la gara femminile in 8h 11'33' facendo segnare il terzo crono assoluto. Secondo posto per Claire Sheley (16a assoluta) in 10h 13'22" con terzo gradino del podio per Elisabetta Negra (21a assoluta) in 10h 34'26".

22 KM - La 22 km maschile è andata al leader del circuito valdostano Dennis Brunod. Ancora una volta il portacolori della Polisportiva Mont Avic ha fatto il vuoto e staccato tutta la concorrenza. Ha chiuso in 2h 10.57 e preceduto Pierre Yves Oddone, bravo a recuperare nel finale e al traguardo in 2h 20.40. Terzo posto per il savonese Corrado Romarino in 2h 23.09, con quarto e quinto Alfonso Bracco (2h 23.14) e Fabrizio Roux (2h 29.23). Al femminile nuovo successo dell'alpina Gloriana Pellissier, all'arrivo in 2h 42.38 dopo una partenza ad andatura normale e l'allungo nella seconda parte di gara. Secondo posto per Jessica Gerard in 2h 58.37 con terza Katia Perratone (3h 04.00).

LA PAROLA AI PROTAGONISTI - «È andata molto bene, il percorso era davvero bello - dice Dennis Brunod -. Ci sono stati degli strappi abbastanza tosti. All'inizio ho lasciato gli altri avanti, i primi dieci minuti ho faticato, poi ho cercato l'allungo e sono rimasto solo».
«Ci tenevo a fare questa gara, sono affezionata alla località - dice Gloriana Pellissier -. All'inizio non ho forzato il ritmo, poi sono andata in crescendo. Le gare lunghe? In futuro vorrei dedicarmi a qualche percorso di questo genere».
«Una gara faticosa per il caldo, ma paesaggi unici - dice Maxim Ioan -. Ho cercato fino all'ultimo il successo. La discesa è la mia “malattia” e sono andato a tutta».
«Nel finale avevo male ai piedi, ho controllato in discesa - dice Raffaella Miravalle -. Non posso dire di avere fatto la gara della vita, ma sono contenta del risultato odierno».


Domenica la Maddalene Sky Marathon

Tappa delle Italy Skyrunner Series

Domenica settima edizione delle Maddalene Sky Marathon, inserita nel calendario italiano delle Skyrunner Series e valida per il Campionato Italiano Master. Due saranno i tracciati che correranno lungo la catena montuosa delle Maddalene, la Sky Marathon di 44,5 chilometri con un dislivello di sola salita di 2905mt, e la Mountain Race, che si disputerà su un percorso di 25 chilometri con 1500mt di dislivello positivo.
Al via oltre 250 atleti in rappresentanza di 7 nazioni. Nella gara maschile il favorito è Gil Pintarelli: dopo il terzo posto nel 2013 e dopo aver conquistato il secondo gradino del podio lo scorso anno, il portacolori del Team Crazy, cercherà di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della gara. Pintarelli si dovrà difendere dagli attacchi di Mikhail Maamlev (Team Valetudo Skyrunning) che ha conquistato un bellissimo secondo posto alla Südtirol Ultra Skyrace corsa a fine luglio tra i sentieri delle Alpi della Val Sarentino. Tra gli outsider anche Andreas Reiterer (Telmekom Team), il giovane atleta dell’Alto Adige, terzo alla Südtirol Ultra Skyrace Short dietro a fuoriclasse come Fulvio Dapit, proverà a salire sul podio. Al via anche il forte atleta del Team Scarpa Stefano Fantuz. Purtroppo il vincitore delle ultime due edizioni, Fabio Bazzana, non sarà ai nastri di partenza.
In campo femminile è arrivata la conferma della partecipazione di Emanuela Brizio, già vincitrice di due edizioni (2014 e 2011) e fresca del titolo italiano conquistato domenica scorsa alla Veia Sky Race. La regina dello skyrunning italiano, atleta del Team Valetudo, dovrà vedersela con la campionessa locale Lorenza Bortoluzzi, vincitrice della Südtirol Ultra Skyrace Short e in lizza per la vittoria della combinata proprio tra la Maddalene Sky Marathon e l’Ultra Syrace della Val Sarentino. Al via anche la fortissima atleta locale Edeltraud Thaler seconda classificata lo scorso anno e Silvia Rampazzo, che giocherà le sue migliori carte per conquistare un gradino del podio. Per quanto riguarda i record del percorso, in campo maschile il tempo da battere è di 4h27’35’’ stabilito da Fulvio Dapit nel 2012, tra le donne il muro da abbattere sarà quello delle 5h16’58’’, tempo stabilito da Silvia Serafini sempre nel 2012.
PERCORSO - La settima edizione della Maddalene Sky Marathon si correrà sul percorso tradizionale, che da Senale (1.351mt) in provincia di Bolzano condurrà a Rumo (1.000mt) in provincia di Trento. Gli atleti affronteranno gran parte il sentiero CAI n. 133 dedicato al conte Aldo Bonacossa, uno dei primi esploratori della regione dell’Ortles. Il sentiero attraversa la catena montuosa delle Maddalene a una quota media di 2.000mt. Il Gran Premio della Montagna verrà toccato sulla cima del Monte Pin a quota 2.420 nella parte finale del percorso.
La Maddalene Mountain Race, è una gara su un percorso di 25 km e 1.500mt di dislivello. Un percorso quindi più breve con cancelli orari larghi, per dare la possibilità a più persone di avvicinarsi a questo sport e di vivere una giornata particolare sulle Maddalene. La partenza e il traguardo rimangono rispettivamente a Senale (1.350mt) in provincia di Bolzano ed a Rumo (1.000mt) in provincia di Trento. La prima parte del percorso rimane invariata rispetto alla SkyMarathon e segue il percorso CAI – SAT Aldo Bonacossa n. 133 fino al ristoro e cancello orario della Malga Kessel. Da qui i corridori che avranno scelto di gareggiare sulla distanza breve scenderanno il sentiero naturalistico ‘confine di cultura – cultura di confine’ fino all’abitato di Proves (1.420mt) per poi continuare tra prati erbosi fino al passo Fresna e scendere infine al traguardo di Rumo.
ORARI - La partenza della Maddalene Sky Marathon sarà data alle ore 7 nella piazza di Senale/Unsere Liebe Frau im Walde. Il tempo massimo per tagliare il traguardo è fissato in ore 10.
I cancelli previsti sono tre con relative deviazioni e servizio di recupero con automezzo ove necessario.
Cancello 1: a Malga Kessel, al km 16,8 – chiuso dopo 3 ore e 30 minuti dalla partenza della gara (ore 10:30).
Cancello 2: a Malga Val, al km 23,9 – chiuso dopo 5 ore di gara (ore 12).
Cancello 3: a Malga Binagia, al km 32,7 – chiuso dopo 7 ore di gara (ore 14).
L’orario di partenza per la gara Maddalene Mountain Race è fissato per le ore 9 nella piazza di Senale/Unsere Liebe Frau im Walde. Il tempo massimo della gara è di 7 ore.
E’ previsto un unico cancello con relative deviazioni e servizio di recupero con automezzo ove necessario.
Cancello 1: a Malga Kessel, al km 16,8 – chiuso dopo 4 ore dalla partenza della gara (ore 13).
 


La CCC parla americano

Vittoria di Miller e secondo posto di Tollefson, settimo Cavallo

Finalmente un uomo americano sul gradino più alto di una gara UTMB. È successo questa sera a Chamonix, proprio qualche ora dopo la partenza dell’UTMB, con la vittoria dello statunitense Zach Miller in 11h53.32 sul compagno del team Nike (e connazionale) Tim Tollefson (12h06.56) e sul francese Nicolas Martin, terzo e provato dal mal di gambe e dai crampi (12h16’47). Buona prova di Giuliano Cavallo del Team Salomon, settimo in 12h51.49. Al primo posto tra le donne la neozelandese Ruth Charlotte Croft, solo da quest’anno sui sentieri ma con un passato in pista (12h54.53), seconda la statunitense Magda Boulet (14h.02.47) e al terzo Laia Canes, spagnola (14h43.07). Ottava Sonia Glarey in 15h28.11.

 

 

#CCC Zach Miller finish on www.ultratrail.tv Posted by Ultra Trail du Mont Blanc - UTMB on Venerdì 28 agosto 2015

 

#CCC 1st Woman in Chamonix RUTH CROFT #UTMBTV Posted by Ultra Trail du Mont Blanc - UTMB on Venerdì 28 agosto 2015


UTMB: Thevenard bis, l'UTMB e' sua

Live - Nathalie Mauclair leader tra le donne

Dunque dopo tanta attesa, ci siamo. Alle 18 la cento miglia più attesa e ambita è partita. Solita folla, solita musica, solite emozioni nel centro di Chamonix. Temperatura elevata (i primi chilometri veloci e corribilissimi sfiancheranno qualcuno che tirerà troppo?) e primo passagio dopo km a Les Houches dove si è fatto vedere il francese Erik Clavery, seguito a breve distanza da Castanyer, Chorier, Hernando & co. A una manciata di minuti Thevenard, Canaday e Sandes. Tra le donne al comando Nathalie Mauclair seguita da Emy Sprorston e Caroline Chaverot.

SAINT GERVAIS 19.57 - Primo Tofol Castanyer, secondo Erik Clavery, terzo Miguel Heras. Quarto Hernando, quinto Garcia Gomez, sesto Canaday, settimo Giguet, ottavo Thevenard, tutti in meno di due minuti.

SAINT GERVAIS 20.30 - Prima donna Nathalie Mauclair, seconda Silvia Triguero, terza Uxue Fraile.

LES CONTAMINES 20.57 - Sette leader al km 31: Castanyer, Hernando, Heras, Garcia, Canady, Thevernard!

 

Good luck to all the runners of the #UTMB enjoy the race!! Posted by Ultra Trail du Mont Blanc - UTMB on Venerdì 28 agosto 2015

LES CONTAMINES 21.20 - Prima Nathalie Mauclair, seconda Silvia Triguerosa circa 6', terza Caroline Chaverot a circa 7', settimana Francesca Canepa settimana poco più di 10'.

NOTRE DAME DE LA GORGE - Xavier Thevenard passa per primo.  

BONHOMME 23,01 - In cinque al comando dopo poco più di 40 km: Castanyer, Hernando, Thevenard, Canaday ed Heras. SANDES OUT - Si è ritirato il sudafricano del Team Salomon Ryan Sandes.

GLI ITALIANI A LA BALME: Ornati 24, Trisconi 30, Geronazzo 44, Graglia 70, Ruzza 81.

LA BALME 23,25 - Nathalie Mauclair a + 11' dalla Chaverot, poi Silvia Trigueros e Francesca Canepa, a circa 7' dalla seconda e 18' dalla leader. Fuori dalle 15 la Picas.

LES CHAPIEUX 23,30 - km 49 passano insieme Thevenard, Heras, Hernando e Castanyer. 

LES CHAPIEUX 00.23 - Prima Mauclair, poi Chaverot e Trigueros, quarte Howe e Maciel, sesta Uxue Fraile a quasi 30'.

FRANCESCA CANEPA - La valdostana è passata settima a Les Chapieux a circa 30' dalla leader.

COL DE LA SEIGNE 00.48 - 1. Thevenard 2. Hernando 3. Castanyer 4. Heras a 1' 5. Canaday a 2' dal leader

ABBANDONI TOP - Si è ritirata Nuria Picas, fuori anche Seb Chaigneau.
 
01.40 THEVENARD DAVANTI - Al Lac Combal 1. Thevenard a + 20'' Castanyer, Hernando ed Heras via @irunFar Si chiude qui la diretta notturna, aggiornamenti da domani mattina

08.50 - THEVENARD IN FUGA - Xavier Thevenard è già transitato da Champex Lac mentre Castanyer sta arrivando ora, a circa 10' dal leader. 08.50 GRAND COL FERRET - Le prime donne sono da poco passate, battaglia tra le francesi Nathalie Mauclair e Caroline Chaverot, staccata di circa 8'.

08.58 - LA FOULY - A La Fouly, circa un'ora fa. è transitato terzo Hernando a qualche minuto dai leader. Quarto l'americano Seth Swanson, quinto Dani Garcia, sesto Gonzalo Callisto, settimo Fabien Antolinos.

CANEPA OUT - Francesca Canepa si è ritirata nella notte al Col de la Seigne.

ABBANDONI - Nella notte si sono ritirati Miguel Heras e Sondre Hamdal, sembra che Julien Chorier, infortunato a un piede, stia per abbandonare a La Fouly, infortunio anche per Sage Canady, caduto, che ha abbandonato al rifugio Bertone.

COSA E' SUCCESSO NELLA NOTTE - Colpo di scena tra le donne a Courmayeur quando è transitata prima Caroline Chaverot dopo che dall'inizio a comandare era stata Nathalie Mauclair che però è transitata poco fa al Grand Col Ferret con circa 8' di vantaggio su Caroline. Ad Arnuva Silvia Trigueros e Uxue Fraile erano vicine al terzo e quarto posto, quinta Fernanda Maciel a 13', poi DEnise Zimmermann e Stephanie Howe. Tra gli uomini staffetta al comando Thevenard-Castanyer fino circa a La Fouly. Sulla strada per Champez Thevenard ha allungato fino ad avere circa 10' all'arrivo nella località svizzera. Hernando è giunto a La Fouly con qualche minuto di ritardo sui due leader. 

CASTANYER NON AL TOP - Secondo @SalomonRunning Castanyer si è strappato la coscia destra, ma a Champex ha detto che non cambia nulla e che proseguirà per i suoi figli.

HERNANDO A OLTRE 30' - Lo spagnolo è arrivato con oltre 30' a Champex in terza posizine.

AGGIORNAMENTI SUGLI ITALIANI - Agli ultimi rilevamenti Ornati 28, Trisconi 30, ritirato Geronazzo a Courmayeur, ritirato Graglia al Lac Combal, Modena 59, Innerkofler 76, Ruzza ritirato a Les Chapieux, Bethaz 69. Tra le donne fuori Canepa (Col de la Seigne) e Borzani (Les Chapieux).

SWANSON INSIDIA HERNANDO - Lo statunitense Seth Swanson è arrivato a Champex con pochi minuti di ritardo sullo spganolo e ora lotta per il podio.

MAUCLAIR PRIMA A CHAMPEX 09.28 - Nathalie è passata con circa 11' di vantaggio su Caroline Chaverot.

CASTANYER OUT 09.59 - @SalomonRunning ha appena dato la notizia del ritiro di Tofol Castanyer, podio aperto, ora al secondo e terzo posto ci sono Hernando e Swanson.

 

SWANSON SECONDO - A Forclaz è passato al secondo posto lo statunitense Seth Swanson, a un acinquantina di minuti da Thevenard, a meno di 10' Hernando in terza posizione.

MAUCLAIR IN VANTAGGIO - A Champex sale a 17' il vantaggio della Mauclair sulla Chaverot.

VALLORCINE 13.40 - Herando è tornato secondo ed è uscito da Vallorcine circa 2' prima di Swanson, gran recupero di David Laney che ora è quarto.

COL DES MONTETS - Swanson ha raggiunto Hernando, è battaglia per il secondo posto!

THEVENARD BIS - Xavier Thevenard vince l'UTMB 2015 in 21h.09'15''
 


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