LIVE - Pierra Menta, adesso in testa ci sono Boscacci e Antonioli. Tomatis-Mollaret padrone della gara rosa

Adesso Miky Boscacci e Robert Antonioli sono in testa. Siamo a metà Pierra Menta; alla fine della seconda tappa rilasciano le classiche dichiarazioni di rito del tipo ‘siamo contenti, ma è ancora presto…’, ma ci credono, eccome se ci credono. Gara tosta, quella del giovedì: cinque salite, 2757 metri di dislivello. Il cielo è grigio, fa freddo, la neve non è la stessa del primo giorno, ma il forte vento atteso dalle previsioni è arrivato quando gli atleti erano già al caldo. 'Saltano' i local. Bon Mardion e Gachet provano a forzare dall’inizio, nel passaggio a piedi per le vie di Arêches, dopo la prima salita-discesa, viaggiano davanti con quasi mezzo secondo sugli avversari. Un margine che arriva anche a quasi un minuto a metà gara, ma sull’ultima salita pagano dazio. Kilian-Herrmann e Boscacci-Antonioli li prendono e li passano. E li staccano. La tappa è della squadra catalano-austriaca, ma ad appena quattro secondi ci sono gli azzurri. Bon Mardion e Gachet arrivano a oltre tre minuti e trenta secondi. Così si guarda la generale: Boscacci-Antonioli in testa con cinquanta secondi su Kilian-Herrmann, Bon Mardion e Gachet sono a 4’13”. I quarti, Favre e Blanc sono ad oltre 18’.
Al femminile ancora Katia Tomatis e Axelle Mollaret: prima si limitano a controllare Emelie Forsberg e Laetitia Roux, poi piazzano la stoccata. Ancora vincente: mettono in cassaforte altri tre minuti e rotti, così adesso affrontano le ultime due tappe con 8’57” sulle rivali. Terze restano Mireia Mirò e Marta Garcia Farres a 36’16”.


LIVE - Pierra Menta, si ferma la corsa di Lenzi e Eydallin

Pettorale 1, vincitori dell’ultima edizione, ma nel 2018 arriva il ritiro di Damiano Lenzi e Matteo Eydallin nel corso della seconda tappa. Ecco cosa è successo.


LIVE - Pierra Menta, che bagarre nella prima tappa. Katia Tomatis con Axelle Mollaret domina la gara rosa

Partita la Pierra Menta, edizione numero 33. Prima tappa con il sole, forse l’unica viste le previsioni meteo per i prossimi giorni. Condizioni, dunque ideali: fondo duro e una bella spanna di neve fresca sopra. La partenza alle 7.30 del mattino: freddo, ma non freddissimo, poi il sole scalda davvero. Ne approfittano gli appassionati: è mercoledì ma in tanti solo saliti in quota a seguire la gara. Che è stata avvincente, una vera bagarre per il successo di giornata. 2395 metri di dislivello e tre squadre sempre incollate: Boscacci-Antonioli, Gachet-Bon Mardion, Jornet Burgada-Herrmann. Eydallin e Lenzi, invece, perdono qualcosa già sulla prima salita, il margine sale ad oltre un minuto sulla seconda. Viaggiano appaiati i primi: all’ultimo cambio pelli, partono per primi i due azzurri, ma nella discesa i local di Arêches li passano. Primi Gachet-Bon Mardion in 2h17'14", ma il margine su Boscacci-Antonioli è di appena 17 secondi, in corsa ovviamente anche Jornet Burgada-Herrmann a 1’11”. Eydalin e Lenzi sono quarti ma il margine sale a 4’57”. Quinti Favre e Blanc a 8’26”.
Festa grande al femminile per Katia Tomatis che con Axelle Mollaret firma il ventiquattresimo tempo assoluto! Katia alla fine dice di avere le gambe dure, ma è andata forte, eccome se è andata forte. Il margine sulle seconde, Emelie Forsberg e Laetiitia Roux è già pesante: 5’40”. Terze a 14’24” Mireia Mirò e Marta Garcia Farres.


La settimana di Pierra Menta e Sellaronda. Dove vanno i big?

Ok, sono due cose diverse, Pierra Menta e Sellaronda. Alta montagna e pista, in comune solo il sold-out, viste le tante richieste per le iscrizioni. Anche quest’anno vanno in concomitanza: la Pierra Menta inizia mercoledì e si conclude con l’ultima tappa sabato, il Sellaronda andrà in scena venerdì. E così i top skialper si dividono: chi ad Arêches-Beaufort, chi a Canazei. Vediamo allora cosa hanno scelto.

PIERRA MENTA - Nella quattro giorni savoiarda, ci saranno le stesse coppie che abbiamo visto nella prima prova LGC, l’Altitoy-Ternua: Kilian Jornet e Jakob Hermann, i local William Bon Mardion e Xavier Gachet e le squadre azzurre con Michele Boscacci e Robert Antonioli (che prende il posto di Nadir Maguet che preferisce rimanere a casa a preparare il Tour du Rutor), Matteo Eydallin e Damiano Lenzi. Al via anche gli svizzeri Yannick Ecoeur e Yvan Arnold e i catalani Marc Pinsach-Rubirola e Oriol Cardona. Al femminile super sfida con Laetitia Roux ed Emilie Forsberg da una parte, Axelle Mollaret e Katia Tomatis dall’altra, con Marta Riba e Nahia Quincoces-Altuna possibili outsider.

SELLARONDA SKIMARATON - Sui 42 chilometri (e 2700 metri di dislivello) di pista che abbracciano il gruppo del Sella ci saranno Anton Palzer e Remi Bonnet, il team elvetico di Martin Anthamatten e Werner Marti, Pietro Lanfranchi e William Boffelli, Filippo Barazzuol e Alexis Sévennec, Manfred Reichegger e Davide Magnini, Martin Stofner e Federico Nicolini. Al femminile torna la vincitrice dello scorso anno, la svizzera Vittoria Kreuzer, quest’anno con Severine Post Combe; Alba De Silvestro gareggerà invece con Jennifer Fiechter. Partenza alle 18 da Canazei, con tanto di diretta streaming della gara.

La partenza del Sellaronda ©Ufficio stampa Sellaronda

Marmotta Trophy nel segno di Davide Magnini e Alba De Silvestro

Davide Magnini e Alba De Silvestro mettono il loro sigillo sul Marmotta Trophy, tappa di Coppa Italia. Percorso originale in alta Val Martello; tagliato solo per la scarsa visibilità il passaggio in vetta alla Cima Marmotta. Il trentino, portacolori del Centro Sportivo Esercito ha chiuso in 1h19’33”, davanti ad un altro Espoir, Valentino Bacca, al traguardo in 1h22’21” con terzo Guido Giacomelli in 1h24’43”. Ai piedi del podio Alex Salvadori e Michael Moling. Al femminile la veneta, anche lei ‘targata’ Esercito, si impone in 1h38’28”; alle sue spalle le austriache Johanna Erhart (1h41’02”) e Michaela Essl (1h42’08”), quarta Bianca Balzarini, quinta Martina De Silvestro.

Il podio maschile ©Karl Posch
Il podio femminile ©Karl Posch

 


Ski Alp Valle di Rezzalo, tappa di Coppa Italia Giovani

Tappa di Coppa Italia Giovani con la diciottesima Ski Alp Valle di Rezzalo. Condizioni impegnative con pioggia e nebbia, ma gara vera e pronostici rispettati. Tirata la gara Juniores con il successo di Andrea Prandi dell’Alta Valtellina (1h07’37”) davanti a Giovanni Rossi del Lanzada (1h07’46”) e Fabien Guichardaz del Corrado Gex (1h07’53”).
Nelle Juniores rosa detta legge Giulia Murada: la portacolori dell’Esercito chiude in 49’04”, su Giorgia Felicetti del Bogn da Nia (53’04”) e Valeria Pasquazzo del Brenta Team (59’17”).
Matteo Sostizzo del CAI Schio sale sul gradino più alto del podio Cadetti in 57’10”, su Alessandro Rossi del Lanzada (1h00’34”) e Luca Tomasoni del Presolana (1h00’58”). Tra le Cadette successo di Samantha Bertolina dell’Alta Valtellina (56’42”) su Erika Sanelli del Premana (1h04’32”) con terza Katia Mascherona sempre dell’Alta Valtellina (1h04’46”).
Al via anche gli Espoir: nella gara rosa affermazione di Ilaria Veronese (1h21’48”) su Giulia Compagnoni (1h25’46”) e Nicole Duci (1h28’39”), al maschile primo Daniele Carobbio (1h08’49”), secondo Francesco Leoni (1h12’45”), terzo Matteo Corazza (1h15’40”).


Periplo del Monte Rosso a François Cazzanelli e Tatiana Locatelli

Si è disputato sotto la neve la quarantunesima edizione del Periplo del Monte Rosso. E proprio a causa della scarsa visibilità, l'organizzazione ha ridotto il percorso, escludendo l'ultima salita all'Anticima. Vittoria di François Cazzanelli (1h14'11”), quasi in volta su Filippo Barazzuol (1h14'11”) con Cristian Minoggio (1h15'46”) a completare il podio. .
Sul gradino più alto del podio femminile è salita nuovamente da Tatiana Locatelli (1h27'57”); al secondo posto Chiara Musso (1h42'25”) e al terzo Claudio Titolo (1h45'11”). Tra gli Juniores si aggiudica il trofeo Cesare Pedrazzo Gabriele Gazzetto in 34'16”, seguito da Davide Coslovich (35'06”) e André Baravex (36'35”).

Il podio maschile

Siete pronti per la Jumelle?

Siamo alla ricerca di ‘gare’ un po’ diverse dal solito: sul prossimo numero della rivista vi racconteremo della Big UP&Down di Les Arcs, Skialper è media partner dell’edizione italiana di La Sentinelle, adesso vi raccontiamo della Jumelle. Siamo ad Andorra, per fare la traversata del principato pirenaico, qualcosa come 70 km e circa 7000 metri di dislivello, sette cime in alta montagna tutte oltre i 2900 metri (tanto che è la sorella della ELS 2900, la prova a piedi in programma dal 5 ottobre 2018), senza traccia e balisage in un ambiente selvaggio: bisogna solo seguire la skyline andorrana. Si deve fare in coppia, per l’edizione zero di quest’anno ne accettano solo dieci (da giovedì 8 marzo le preiscrizioni). Già la data: il 7 aprile, partenza da Ordino. 24 ore il tempo massimo. Se ve la sentite di partecipare: www.lajumelle.ski


Katia Tomatis e Alba De Silvestro, l'Altitoy è vostra

Katia Tomatis e Alba De Silvestro vincono l’Altitoy Ternua. Le due azzurre, prime nella tappa inaugurale, conservano il gradino più alto del podio con un nuovo successo, con oltre sei minuti di vantaggio su Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter. 5h29’39” il loro tempo complessivo, 5h40’01” quello delle seconde. Sul terzo gradino del podio Marta Garcia Farres e Mireia Mirò (5h47’27”).
Kilian Jornet e Jakob Herrmann si aggiudicano anche la seconda tappa (anche se poi retrocessi per penalizzazione di una piazza): debutto vincente per loro nella LGC (4h27’14” il tempo complessivo). Al secondo posto restano Xavier Gachet e William Bon Mardion (4h30’17”), anche se quarti nella seconda tappa, al terzo Nadir Maguet e Michele Boscacci (4h31’26”) pur con il secondo posto di tappa (ma primi dopo la penalizzazione a Jornet-Herrmann), salgono al quarto Damiano Lenzi e Matteo Eydallin (4h34’38”), terzi di giornata.

 


Altitoy, a Katia Tomatis e Alba De Silvestro la prima tappa

Prima tappa dell’Altitoy Ternua, opening della LGC. Condizioni ideali sui Pirenei con tanta neve fresca. Vittoria di giornata per Kilian Jornet e Jakob Herrmann su William Bon Mardion e Xavier Gachet con terzi Michele Boscacci e Nadir Maguet. Quarti Marc Pinsach Rubirola e Oriol Cardona Coll, quinti Damiano Lenzi e Matteo Eydallin. Settimo Filippo Beccari in coppia con Glenn Tore Loland. Al femminile volano Katia Tomatis e Alba De Silvestro, undicesime assolute, che chiudono davanti ad Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter e Mireia Mirò e Marta Garcia Farres.


La Grande Course, si parte. Sabato e domenica la Altitoy Ternua

Sabato e domenica parte La Grande Course: appuntamento con l’undicesima edizione della Altitoy Ternua. Condizioni ideali sui Pirenei con tanta neve fresca. Due giorni di gare con salite importanti al cospetto del Pic du Midi e del Grand Tourmalet. Campo base a Luz-Ardiden: sabato alle 7.15 la partenza. Chi sono i favoriti? Kilian Jornet parte con Jakob Hermann, gli azzurri rispondono con Matteo Eydallin e Damiano Lenzi e con Michele Boscacci e Nadir Maguet, ma occhio ai francesi William Bon Mardion e Xavier Gachet. Al femminile favorite nunero uno Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter, con Alba De Silvestro e Katia Tomatis pronte a giocarsi le loro chance.


Perché?

Perché in un momento storico, ma al tempo stesso delicato, il mondo dello ski-alp si disunisce e dal prossimo anno si spacca?
Stiamo parlando di ISMF e LGC, ovviamente. Due mondi diversi, due filosofie diverse, ma pur sempre tutto ski-alp. Se quest’inverno c’è stata una sorta di ‘pace’, prima sulla Cina, poi sui calendari, con marzo dedicato alla LGC senza tappe di Coppa del Mondo ISMF (seppur con la concomitanza tra Sellaronda e Pierra Menta, anche se siamo in mondi ancora diversi tra loro), dal prossimo inverno non sarà così. Le date dei Mondiali ISMF in Svizzera coincideranno con quelle della Pierra Menta. Dove andare? Cosa faranno gli atleti top? Un vero e proprio scontro. E non certo un bel biglietto da visita per il movimento. Gli organizzatori svizzeri, dicono all’ISMF, non avevano altre date a disposizione, quelli della Pierra Menta non potevano cambiare un appuntamento fisso da oltre trent’anni. E crediamo lo scontro continuerà sulla Cina: la LGC ha già annunciato che ci andrà, l’ISMF è pronta a rinnovare per altri cinque anni. Le gare saranno negli stessi giorni?

Tutto questo mentre resta in ballo il discorso Giochi Olimpici. Da PyeongChang è arrivata una sorta di doccia fredda per Pechino 2022, senza l’annuncio di nuove discipline per le prossime olimpiadi invernali cinesi, ma in casa ISMF resta la speranza di poter ancora rimanere in corsa. Una delegazione è volata in Cina proprio alla fine degli Europei siciliani, per parlare non solo di Coppa del Mondo, ma anche di Giochi Olimpici. Intanto a quelli giovanili del 2020 ci sarà. Snatura lo sport, si dice. Quello non è vero ski-alp, le critiche dei più. Le stesse frasi sentite nei giorni del passaggio olimpico dello snowboard o della mountain-bike. L’arrampicata sportiva ci è arrivata ai Giochi: ha avuto una sola medaglia, ha cercato un compromesso su come assegnarla e a Tokyo tra due anni ci va. Ora è chiaro che alle Olimpiadi non ci sarà mai una prova d’alta montagna, ma resta pur sempre che sarebbe una gara di ski-alp ai Giochi Olimpici. Agli Europei sull’Etna (negli stessi giorni di PyeongChang …) parlando con gli atleti, la maggioranza vuole i Giochi. Perché una Olimpiade è tutto per un atleta. Qualcuno ti arriva a dire con qualsiasi specialità, basta che si vada.

Lo sappiamo bene: una gara LGC non è una individual (né tantomeno una sprint o un vertical) ISMF, ma possiamo considerarle entrambe ski-alp agonistico? Se la risposta è sì allora dobbiamo fare in modo che le immagini di un Mezzalama siano anche una vetrina di Coppa del Mondo, altrimenti sarà sempre e solo scontro. Che non giova a nessuno, aggiungiamo noi. Lo dicono anche i numeri in calo degli iscritti alle gare, il poco interesse di certe aziende, l’appeal verso sponsor e media, e via di seguito. Mai come quest’anno ci sono state individual lottate sul filo dei secondi; vedremo le prossime LGC, ma negli ultimi anni la lotta era limitata a pochissime squadre. Insomma nessuno ha la bacchetta magica per avere la gara perfetta.
Certo l’ISMF deve lavorare molto di più per far crescere l’interesse della Coppa del Mondo. Creare eventi come quelli della LGC. Arrivare a delle classiche di Coppa del Mondo come nello sci alpino, per esempio. O come le LGC.
Intendiamoci non che a certe gare di Coppa del Mondo della FIS, sci alpino e alcune di fondo a parte, ci sia il finimondo a seguirle (quelle di ski-cross per esempio sono per pochi intimi…), ma rendere tutto più spettacolare, visibile (e comprensibile) al pubblico quello deve farlo. Come ad Andorra dove in tanti vanno a incitare gli atleti, non come a Puy St. Vincent, quando il vertical è partito alle 8.30 con gli impianti della stazione sciistica ancora chiusi.

Creare delle Premana e delle Zegama nello ski-alp per la Coppa del Mondo ci ha detto Kilian a Nicolosi. Ecco su questo l’ISMF deve ancora fare passi avanti. Trovare i posti giusti dove c’è passione e tradizione, organizzare manifestazioni di contorno, anche solo uno stand dove atleti e appassionati si ritrovino per una birra insieme, sfruttare di più l’Austria (dove lo ski-alp è entrato nella potente ÖSV, la stessa federazione di Hirscher…), oppure la Germania.
Lasciamo da parte Kitz o Wengen nello sci alpino, ma siete mai andati a vedere una gara di biathlon ad Anterselva? Certo l’IBU è altra cosa, anche per i soldi che ha a disposizione, grazie soprattutto alla televisione, ma l’ISMF se taglia il traguardo olimpico deve puntare a qualcosa di più della Coppa del Mondo attuale.

Fare un passo indietro tutti, capire le criticità che ci sono e provare a risolverle tutti insieme, mettendo a frutto l’esperienza di tutti quanti. Tutti dalla stessa parte, quella dello ski-alp.
Basterebbe che la festa del Grand Mont ci fosse per una individual di Coppa del Mondo. Chiediamo troppo?