Ci sono eventi che nascono un po’ per provocazione, forse anche in anticipo sui tempi. Semplicemente intercettano i gusti e le esigenze di un certo pubblico di appassionati.

La Sentinelle è proprio questo.

I concorrenti in discesa a Gavarnie ©Pascal Tournaire

Dalla creatività di Bruno Compagnet e Minna Riihimaki nasce la gara che non è una gara. Un raduno, un momento di condivisione. Vietato presentarsi in tutina o con abbigliamento attillato, gradite camicione di feltro, berretti e maglioni della nonna, occhiali da ghiacciaio. Larghezza minima degli sci 100 sotto il piede. Niente classifica, niente cronometro, unico obiettivo arrivare alla fine (dai un’occhiata al manifesto).

Bruno Compagnet e Minna Riihmaki ©Pascal Tournaire

La Sentinelle est un voyage sur les chemins de la connaissance de soi et pas uniquement une épreuve sportive.

Gli organizzatori mettono davanti a tutto il gusto della scoperta e dell’avventura, la voglia di stare in montagna e mettere alla prova la propria resistenza e le proprie capacità tecniche. Ma sempre con spirito di amicizia e condivisione.

Dopo l’edizione zero che si è disputata l’anno scorso sui Pierenei, a Gavarnie, quest’anno si fa sul serio: due tappe, una in Valle d’Aosta e l’altra in Scandinavia, presso il lago Goldajärvi, cioè la regione in cui si toccano Norvegia, Svezia e Finlandia.

Bruno Compagnet da il via all’edizione zero dello scorso inverno a Gavarnie, sui Pirenei (foto © Pascal Tournaire)

La tappa italiana è in calendario dal 22 al 26 marzo a Valgrisenche, con base il Rifugio Bezzi dove i partecipanti soggiorneranno per tutta la durata dell’evento. In estrema sintesi il programma prevede la salita al rifugio a quota 2.250 metri il pomeriggio del 22 (2 ore di pellata circa). Poi, in base alle condizioni meteo, si deciderà quando partire per il giro vero e proprio (che prevede una percorrenza dalle 12 alle 15 ore).

Si consideri che il giro identificato da Bruno & C. prevede circa 2.700 metri di dislivello, caratterizzati da grandi pendii da sciare, da scorci panoramici e salite in canali suggestivi. Repetita iuvant: senza fretta, con lo scopo di arrivare e godersi l’esperienza in compagnia. Naturalmente è richiesto un buon allenamento e capacità di muoversi correttamente in montagna, ma questo non dovremmo nemmeno specificarlo.

Un momento del briefing a Gavarnie ©Pascal Tournaire

Nel tempo rimanente (oltre alla boucle come gli organizzatori definiscono il giro ufficiale) si andrà a sciare in compagnia. Rientro a Valgrisenche il 26 marzo.

Il costo è di 240 euro a persona, tutto compreso (anche kit di benvenuto). Al momento dell’arrivo al rifugio bisogna presentare una lettera motivazionale scritta a mano che metta in chiaro perché si è deciso di prendere parte a La Sentinelle e che racconti il rapporto personale con la montagna e l’ambiente.

©Pascal Tournaire

La nostra rivista è media partner dell’edizione italiana: parteciperemo con i nostri redattori  e soprattutto avremo la possibilità di ospitare insieme a loro un lettore di Skialper. Chi vuole provare ad essere il nostro inviato dovrà inviare a noi la lettera motivazionale entro fine febbraio. Se qualcuno riuscirà a convincerci (ripetiamo, se…) sarà nostro ospite a La Sentinelle per raccontare l’evento dall’interno.

È un’esperienza a cui vale davvero la pena partecipare, ci sono pochissimi posti, affrettatevi a iscrivervi! Tutte le informazioni sul sito ufficiale dell’evento.