Ski Alp Night Trophy in Val di Fleres - Ladurns
Venerdi' 18 gennaio torna l'Eisacktal Cup
Venerdì 18 gennaio 2013 i protagonisti dello skialp si ritroveranno in Val di Fleres per la terza edizione della 'Skialp Night Trophy', la seconda gara dell’Eisacktal Cup 2013. Le prime due edizioni sono state dominate da Urban Zemmer.
IL PERCORSO - Dalla partenza presso la stazione a valle il tracciato segue la pista fino al punto più alto, la stazione a monte 'Wastenegg' a quota 2000 m. Il cambio d'assetto apre il via ad una breve discesa ripida che porta all'imbocco della discesa a valle, dove si riparte per la salita successiva. L'arrivo sarà presso la baita 'Edelweisshütte' dopo uno sviluppo totale di 1.330 m di dislivello; quest’ anno dunque gli atleti affronteranno circa 200 m di dislivello in più in confronto alle passate edizioni.
ANCHE IL PERCORSO TOURING - Una gara anche per gli skialper da hobby, su un percorso che si svolge su un'unica salita di 830 m di dislivello, e con sola classifica di tempo medio.
Il C.O. prevede circa 200 atleti al via.
Partenza per la categoria 'race' alle 19.30, e cinque minuti dopo seguirà la categoria 'Hobby'.
La premiazione avrà luogo presso la baita 'Edelweisshütte' alle ore 22.00 circaa.
Ulteriori informazioni e iscrizioni tramite www.sv-gossensass.org.
Abetone Night Race: 900 metri up&down ski...volando
Anche in Appennino si afferma lo ski-alp racing
E' tutto un fiorire di gare anche in Appennino. La passione per lo ski alp è in forte aumento ovunque ci sia un po' di neve.
La gara di Abetone (Pistoia) "Abetone Night Race - Trofeo La Sportiva" è stata la seconda esperienza per lo Sci Montagna Pistoiese - società organizzatrice - dopo quella organizzata nel 2012.
IL PERCORSO - Partenza a quota 1300 sulle piste dell'Abetone, all'"Ovovia", e un primo cambio pelli a quota 1870. Corrispondente discesa fino alla zona di partenza - arrivo lungo un'altra pista. Di nuovo in salita lungo lo ski-lift, stavolta per 300 metri, e discesa finale per lo stadio da slalom. Nell'ambito della manifestazione era previsto anche un raduno competitivo che copriva solo la prima parte del percorso.
LA GARA - La serata è stata allietata da una piacevole nevicata e da un folto pubblico. Ha vinto in 38'30" Raffaele Adiutori dello Sci Club Gran Sasso(record del percorso). Tra i master Ennio Dantone, il mitico presidente del Bogn da Nia di Canazei, e tra le donne Giovanna Bigagli, sempre del team Bogn da Nia. Da segnalare la prestazione del 'quindicenne volante' Carlo Colajanni (SC. Gran Sasso), giunto a soli 18'' dal vincitore.
In totale 82 partenti, tra i quali un folto gruppo abruzzese e una decina di "Bogn da Nia" dal Trentino.
RINGRAZIAMENTI - Main Sponsor della manifestazione è stata "La Sportiva", che ha allestito uno stand con 22 paia di sci in prova dalla mattina alla sera…e c'è stata la fila tutto il giorno. Il supporto tecnico fondamentale è stato offerto dalla SAF di Abetone, la società che gestisce gli impianti più grandi del comprensorio dell'Abetone. La gara è nata lo scorso anno da un'idea di Giacomo Buonomini, primo agonista dello ski alp toscano con all'attivo buoni piazzamenti nelle classiche più blasonate: Mezzalama, Sellaronda, Tour du Rutor, Tour du Grand Paradis. E da Marco Filoni, mente e motore dello "Sci Montagna Pistoiese", sci club di fondisti del paese di Maresca (Pistoia).
Lo ski alp ha ufficialmente sfondato nella stazione più blasonata dell'Appennino...e ci sono tutte le premesse per proseguire alla grande!
Trofeo Alto Appennino alle Piane di Mocogno
I 90 anni dello Sci Bologna Corno alle Scale
Riceviamo questo comunicato dagli amici bolognesi: ve lo giriamo in originale, e tra le immagini che hanno allegato ne scegliamo una storica, perchè profumano proprio di Storia.
Godetevi questa piccola chicca di entusiasmo e simpatia: testimonia la continuità nel tempo e nei luoghi della nostra comune passione.
...90 anni, ragazzi!
«I soci fondatori dello Sci Bologna Corno alle Scale organizzavano il Trofeo Alto Appennino negli anni trenta, ed era per squadre militari. Noi siamo la quarta generazione: lo organizziamo e per festeggiare il nostro atleta bolognese Filippo Beccari e per celebrare i prossimi 90 anni del nostro Sci Club.
Organizzare una gara in notturna alle Piane di Mocogno (Modena) ne è la giusta celebrazione per ricordare ai giovani la storia dello sci alpinismo emiliano.
Il Trofeo Alto Appennino inserito nel circuito della Coppa dell’Appennino Ski Alp 2013 ci dà l’opportunità di iniziare i festeggiamenti dell’anniversario nel modo migliore: organizzando la gara di sci alpinismo in notturna nel centro invernale delle Piane di Mocogno, già sede dei Campionati italiani giovani di fondo.
Anche perché come ricorso storico lo Sci Bologna Corno alle Scale ritorna dopo 85 anni là dove nel 1928 il nostro atleta Augusto Bonola ha vinto il titolo assoluto di Campionato Provinciale di Fondo.
La gara è titolata Trofeo Alto Appennino in ricordo di quelle storiche avventure dei nostri predecessori sui crinali dell’Appennino, con partenza dal Corno alle Scale ed arrivo all’Abetone . Percorso che ai tempi si copriva in sei/sette ore, in squadre da tre elementi ciascuna.
La gara si svolgerà sabato 26 gennaio 2013 lungo le pendici del Monte Cantiere con partenza alle 19,30 e arrivo al campo scuola.
Percorso in parte su una delle prime piste illuminate dell’Appennino, 6 km con tre cambi pelli, dislivello positivo 600 m. con servizio di motoslitte avanti e dietro i concorrenti.
Seguirà Pasta Party, premiazione dei primi tre per categoria».
Mera Ski Alp, la cronaca
Il racconto di uno sprint spettacolare
Sabato 12 gennaio i territori della Valsesia, dell'Ossola del Verbano hanno battuto tutti i locali record di partecipazione a una gara di ski alp con 157 partenti, tra i quali ben 26 donne: una quota superiore alla media.
Sabato sera a Mera la gara non è stata vissuta come un confronto con gli altri,salvo che per gli atleti dell'elite del ranking, ma soprattutto come un bel modo per fare sport in atmosfera conviviale. E come l'occasione per ricordare gli amici più sfortunati del movimento scialpinistico valsesiano scomparsi negli ultimi anni. Un bel modo per ricordare Massimiliano Lani, cui la Mera Ski Alp è dedicata come ha spiegato il C.O.
L'Alpe di Mera presentava un percorso modificato, più tecnico e leggermente più lungo del previsto: ben tre salite, di cui una fuori pista, e due discese per un totale di 700 metri di dislivello positivo. La seconda tappa dell'International Ski Tour valevole per il campionato è stata quindi anche teatro di un bello spettacolo sportivo.
L'elvetico Christian Biffiger, vincitore di IST 2011-2012, ha battuto in volata l'ossolano Erwin Deini. Fra le donne successo importante per Giusy Barbuto, che espugna la Valsesia passando prima sul traguardo davanti alla pluricampionessa e favorita della vigilia, l'alagnese Gisella Bendotti, staccandola di una manciata di secondi. Marcello Ugazio e Rachele Moresco si impongono nelle categorie under 18 maschile e femminile.
LA GARA UOMINI - Dopo pochi secondi di gara si sono decifrati i nomi del terzetto che stava imprimendo un ritmo di gara indiavolato: Erwin Deini, Stefano Trisconi, Christian Biffiger. Qualche metro di vuoto e poiuna sequenza di scialpinisti decisi a vender cara la pelle.
C'erano proprio tutti ieri, o quasi, pronti ad approfittare di ogni minimo tentennamento dei primi: dal fuoriclasse fondista Pietro Broggini a Mauro Darioli, dall'artista biker Davide Ciocca a Philipp Zenklusen, da Claudio Civerolo a Marco Tosi, da Ivan Camurri a Davide Garlaschini a Stefano Basalini. Un livello molto alto, con nuovi volti giovani che cominciano ad affacciarsi fra i primi sulla soglia dei primi 10. Un nome è quello di Mauro Stoppini, dalla Valle Anzasca, reduce da qualche allenamento con l'amico Damiano Lenzi, che deve avergli fatto bene!
Il trenino dei primi tre resta compatto fino al penultimo cambio d'assetto, quando Biffiger e Deini fanno pit stop come fulmini e si lanciano in discesa libera verso l'ultima breve salita. A questo punto il cusiano Stefano Trisconi perde mordente e, forte di un buon margine sul quarto Pietro Broggini, preferisce amministrare. Ma davanti si combatte un rush finale al cardiopalma: Erwin ci prova e mette una decina di metri su Biffiger. La salita non è particolaremente ripida e permette ritmi inimmaginabili. Biffiger non molla e chiude il vuoto. Allora Erwin riparte. Altri dieci metri ma Biffiger ritorna sul battistrada. L'arco del traguardo ormai è lì, mancano 200 metri di sviluppo. Erwin prova di nuovo in apnea.
Biffiger in persona racconta i metri conclusivi: «Ho cercato di stare attaccato a Erwin di testa. Anzi a quel punto sono scattato anch'io e l'ho superato. Gli sono arrivato davanti di pochissimo. Che gara!!!».
E alle loro spalle, dal 4° (Pietro Broggini) al 10° (Ivan Camurri) c'erano solo 62", praticamente 7 atleti in un minuto.
LA GARA DONNE -Il livello davanti cresce velocemente. L'ossolana Giusy Barbuto riesce ad imporsi per pochi secondi sulla campionessa di casa, l'alagnese Gisella Bendotti. Vittoria di tecnica ai cambi d'assetto e di preparazione atletica, recuperando anche qualche metro di svantaggio sull'ultima salita. Con questo risultato e con il secondo posto di Rosswald la barbuto è in testa alla classifica generale. Greta Mancini conquista il terzo gradino del podio e potrebbe portarsi a ridosso delle prime nelle prossime prove. Quarta l'ottima ossolana Gabriella Astori e quinta l'altra valsesiana Giulia Tosi.
LA SGAMBADA A RISCHIO - Venerdì 18 gennaio la tappa ticinese fuori classifica potrebbe essere rinviata per la scarsità di neve.
DEVERO SKI ALP - Il campionato torna invece domenica 27 gennaio con la Devero Ski Alp . Sarà gara a coppie con due salite e due discese per un totale di 1500 metri di dislivello positivo. per i Senior. La zona della conca del Devero interessata dalla gara dovrebbe essere quella che va verso i Piani della Rossa: dapprima in direzione della Bocchetta dello Stange, poi in direzione del Pizzo Bandiera.
INFORMAZIONI E CRONACHE COMPLETE- http://www.internationalskitour.it/
Valle Aurina: l'analisi della gara individuale
Le classifiche, finalmente!
Oggi a Riobianco in Valle Aurina si sono combattute molte battaglie.
Captando 'radio corsa' dalle comunicazioni dei tecnici italiani sul percorso si partecipava a continui capovolgimenti nelle posizioni di testa delle due gare più affollate: uomini Senior e Junior. Alla fine l'hanno spuntata Matheo Jacquemoud tra i Senior e Nadir Maguet tra gli Junior, ma in ambedue i casi il risultato è rimasto incerto fino alla linea del traguardo.
LA GARA ISMF SENIOR - Matheo Jacquemoud ha potuto accumulare un enorme minuto di vantaggio solo nell'ultima salita in quota: difficile e tecnica, ha messo in difficoltà William Bon Mardion che cominciava a sentire la fatica di un percorso molto vario, e alla fine impegnativo fisicamente. Poi ha contenuto i danni in discesa e nell'ultimo saliscendi. Al terzo posto Kilian Jornet Burgada, che ha condotto in testa buona parte della prima salita e poi ha sempre gareggiato dietro i primi due. Il francese Alexis Sevennec ha preceduto i primi due azzurri: quinto Matteo Eydallin, sempre perfettamente a suo agio nelle discese tecniche a gobbe e cunette nei boschi, e sesto Lorenzo Holzknecht, che realizza un'altra bella prova dopo l'ottimo quarto posto nella Vertical Race di ieri. Il local hero Manfred Reichegger sente ancora la stanchezza del ruolo di padrone di casa, che ieri gli ha tagliato le gambe, e giunge dodicesimo: comunque moderatamente soddisfatto.Anche se non ha mai ricoperto nessun ruolo ufficiale nel C.O., durante l'ultima settimana si è fatto in quattro per la buona riuscita della prova di Coppa del Mondo nella sua valle. Davide Galizzi, esordiente nell'alpinistica individuale, gli è appena dietro.
LA GARA ISMF WOMEN - Laetitia Roux è di un altro pianeta, e probabilmente non deve neanche dare il 100% anche se è educata e non lo dice. In testa da subito, accumula un vantaggio prossimo ai due minuti e poi si limita a gestirlo. In discesa può permettersi di recuperare con una tecnica più economica, e così accumula ulteriore margine. Poi arriva Mireia Mirò, contentissima del suo secondo posto e soprattutto di sentirsi bene e meno stanca di com'era nelle ultime settimane, dopo i campionati spagnoli in cui aveva sofferto. E la sempre sorridente Gloriana Pellissier, che ha letteralmente conquistato il podio solo sull'ultima salita ai danni della forte Maude Mathys. La gestione della gara è un elemento che fa la differenza tanto quanto le salite e le discese: la gara finisce sempre all'arrivo, e mai prima…
I FORTISSIMI JUNIOR - Pochi metri di vantaggio invece per Nadir Maguet sul francese Emilien Bochet alla fine di una gara con dislivello sensibilmente maggiore di quello su cui la categoria ha gareggiato fino a questo punto della stagione. La lotta per le prime due posizioni si era ridotta a loro due sull'ultima salita lunga, poi è cominciata l'apnea per la prima posizione tra i due forti discesisti. L'ultimo saliscendi dev'essere stato un inferno: all'arrivo i due si accasciano a terra esausti dopo la finish line, Maguet anche per l'emozione…nasconde il viso tra le mani per qualche tempo, poi si rialza composto e in controllo come sempre. Ma quello che conta è che questa categoria è ricca di ragazzi forti e di alto livello tecnico, forse ancora maggiore e diffuso che tra i Senior. La loro gara è sempre un affare serio, sono in tanti a poter vincere.Vederli, specialmente in picchiata sulle zone cambio e poi nelle ripartenze di corsa, è sempre uno spettacolo che si prolunga molto oltre le posizioni di testa.
COS'E' SUCCESSO ALLE JUNIOR ISMF? - Per buona parte della loro gara, dopo la prima salita, passava in prima posizione Natalia Mastrota su tutte; compresa la favorita Alba De Silvestro, che figurava terza e in ritardo. All'arrivo i resoconti fanno pensare a un errore di percorso rispetto a una deviazione della traccia dalla pista forestale seguita fino a lì. Probabilmente le è sfuggita nella trance agonistica. La classifica rimane avvolta nel mistero fino alle 16.30, quando ne viene diffusa alla stampa una cartacea ufficiale...forse: Natalia risulta squalificata e vince Alba De Silvestro, seguita da Inka Bellés Naudi (Andorra) e dalla svizzera Elena Serra di Cassan.
LE GARE OPEN FISI - Podio maschile Senior con Filippo Beccari che prevale in una lunga e intensa lotta 'fratricida' con il suo amico Alessandro Follador. Terzo Roberto De Simone. Francesca Martinelli precede Silvia Rocca e Birgitt Stuffer nella classifica Senior donne. Davide Magnini in questo momento è senza rivali tra i Cadetti.
Christian Hoffmann, dal fondo al Mountain Attack
Il vincitore del Mountain Attack presenta i suoi sci
Prima della premiazione del Mountain Attack a Saalbach parliamo con Christian Hoffmann, fresco vincitore di questa edizione.
Christian, tutta la gara da solo?
«Sì, sono rimasto con gli altri i primi cinque minuti, poi non ho più visto nessuno»
Dopo la tua carriera agonistica nello sci di fondo, ne inizi una nuova con questi sci?
«Anche quando correvo seriamente con gli sci da fondo, finita la stagione delle gare andavo in montagna a sciare. Ma sempre con quelli da fondo, fino a sei anni fa, e scendevo a raspa. Ora continuo ancora a gareggiare nel fondo, ma solo a livello locale, e per lo scialpinismo invece sono passato a questi sci. Da un paio d'anni lo pratico anche durante la stagione invernale. Anzi: adesso circa metà delle mie uscite sono di ski-touring»
E oggi quale preferisci dei due?
«Ambedue! …e poi a me piace molto provare cose nuove, imparare, variare»
Da quando gareggi con gli sci larghi?
«Questo è il secondo anno. E il Mountain Attack è la gara più lunga che abbia mai corso con questi sci. Ho sempre corso solo gare corte su pista, notturne locali specialmente. E…solo in pista! Fuori non sono capace, è troppo difficile per me!»
La nostra chiacchierata con Hoffman continua ancora per un bel po', confrontando alcune opinioni tecniche su salita ripida, grip, fondisti e scialpinisti…e sul paio di giallissimi Fischer da 640 grammi che esibiva ai piedi durante la gara.
I 'suoi' sci: «LI costruisco io stesso!»
L'approfondimento a breve, sul prossimo numero di Ski-alper. Per ora eccolo osservare preoccupato Fabio Meraldi mentre tortura i suoi assi.
Coppa delle Alpi al via in Valtartano
Ritorna il classico circuito: quest'anno e' dedicato ai giovani
Dopo due anni di assenza dai calendari invernali dello scialpinismo riparte il circuito di Coppa delle Alpi Centrali.
LE NOVITA' 2013 - il circuito sarà rivolto esclusivamente alle categorie giovanili, junior e cadetti, allo scopo di favorire la diffusione dello scialpinismo. Pur trattandosi di manifestazioni il cui programma prevede la gara per categorie senior e master così come per le categorie junior e cadetti, gli organizzatori si sono assunti un occhio di riguardo per le categorie giovanili, in particolare nella scelta dei tracciati di gara in termini di dislivello, sviluppo e difficoltà tecnica.
IL CALENDARIO DI COPPA DELLE ALPI - Domenica 13 Gennaio si parte con la “Valtartano Ski Alp”, gara giunta alla 41^ edizione. La domenica successiva la Coppa delle Alpi farà tappa sulle vicine nevi di Albosaggia con la “Valtellina Orobie”, facente parte anche del circuito di Coppa Italia Giovanile. Il 20 Febbraio sarà la volta della sci alpinistica “Valle di Rezzalo”, gara organizzata dallo Sci Club Sondalo. Dopo le prime tre tappe in terra sondriese il calendario di Coppa delle Alpi prevede una prova bresciana, precisamente sulle nevi di Collio- Passo Maniva, con la “17^ Valtrompia Ski”. Il “Tour del Monscera”, in programma il 24 Febbraio in Alta Val Bognanco, sarà la gara conclusiva del circuito e decreterà i vincitori delle quattro categorie.
LA CLASSIFICA DEL CIRCUITO - La classifica del circuito terrà conto di tutti i piazzamenti ottenuti nelle prove disputate. Entreranno a far parte della classifica finale tutti coloro che avranno preso parte ad almeno tre delle cinque prove in calendario. A tutti questi verrà consegnato un gadget di partecipazione.
Coppa del Mondo in Valle Aurina: le classifiche
e lo scoreboard delle gare Senior
L'apertura della Coppa del Mondo 2013 ha confermato i valori con cui si era chiusa la stagione precedente.
A Riobianco in Valle Aurina (Bz), Kilian Jornet Burgada ha confermato anche quello che già aveva fatto vedere in qualche gara minore e nei Campionati nazionali francesi nelle ultime settimane: resta lui l'uomo da battere.
LA GARA MASCHILE - Sarà dura per tutti, se anche oggi KJB è riuscito a fare gara di testa su un percorso con molto sviluppo, da scivolatori, che non è tra le sue preferenze tecniche. Al lancio conduce William Bon Mardion di potenza, affiancato da Robert Antonioli e da Manfred Reichegger che tirano un bell'alternato. Ma dopo il primo tratto sulla pista di fondo passa a condurre Kilian, e non mollerà la posizione fino all'arrivo. Alle sue spalle c'è la battaglia per il podio: a metà gara Lorenzo Holzknecht passa praticamente attaccato a Kiljan, ma poi è William Bon Mardion a ricucire in progressione il gap di pochi metri che separa la testa da tutti gli altri: sono praticamente tutti insieme. Ma alla fine la salita impone qualche tratto più ripido e differenzia i valori: Dopo Kilian si infila Matheo Jacquemoud in attacco davanti a Bon Mardion. Holzknecht scivola ai piedi del podio e precede Michele Boscacci. Manfred Reichegger 'sente' la partenza veloce e finisce ottavo, appena davanti all'ottimo Davide Galizzi: esordiente in squadra nazionale a meno di un minuto dal vincitore assoluto.
LA GARA DONNE - La stessa situazione al vertice si è verificata anche tra le donne: come ha raccontato Laetitia Roux, prima al traguardo, fino a metà percorso è stata impegnata duramente dalla svizzera Maude Mathis, e solo poi è riuscita a staccarla. Mentre alle loro spalle Gloriana Pellissier accusa una fitta addominale che le fa cedere per qualche minuto di gara la terza posizione, poi recuperata, alla francese Axelle Mollaret.
Laetitia Roux: «Grande battaglia nella prima parte»
«Ho ottime sensazioni per domani»
Ecco Laetitia Roux dopo la sua vittoria nella Vertical che ha aperto in Valle Aurina la Coppa del Mondo 2013. E' appena tornata a valle e sta ricevendo i complimenti da Mireia.
Laetitia, come si è svolta la gara in testa?
«Fino a metà gara salivamo insieme io e Maude Mathis, e solo dopo sono riuscita a staccarla. Nella prima parte andava veramente forte! Solo da lì in poi sono riuscita a fare gara da sola»
E su quale terreno hai potuto attaccare?
«Su qualche tratto ripido che c'era dopo metà percorso. Io sul ripido vado sempre molto meglio, e infatti anche oggi...»
Domani parteciperai alla gara individuale. Hai dovuto spingere fino alla fine?
«No, per fortuna. In vista dell'arrivo ho potuto risparmiare qualche energia per domani»
Siamo in attesa delle classifiche ufficiali, che in questo momento sono in rielaborazione dopo la constatazione di alcune inesattezze.
Mountain Attack: cronaca e prime dichiarazioni
Grandi Pivk, Zemmer e Zulian. Un mito del fondo vince la maratona
Mentre la lunga notte di Saalbach è solo all'inizio e regna un'allegra confusione, continua l'arrivo dei concorrenti della Mountain Attack. Anzi, delle Mountain Attack, perché le gare erano tre: Maratona, 40 km e 3008 metri di dislivello - Tour 25 km e 2035 metri di dislivello e Schattberg Race, gara di sola salita con 1015 metri di dislivello. In totale oltre 800 concorrenti, una festa per lo sport bianco. Una festa nella quale l'hanno spuntata il forte ex fondista austriaco Christian Hoffmann (Maratona), Ivo Zulian (Tour), Urban Zemmer (Schattberg Race), Maritha Kron (Tour, donne) e Rosmarie Potzselberger (Maratona, donne).
MALTEMPO E BUCHE - Come sempre è stata gara vera, dura qui a Saalbach. Quest'anno si è corso su percorso integrale ma sempre sotto la neve, con grandi differenze di temperature, da pochi gradi sotto lo zero in paese, fino a - 10 circa percepiti. A disturbare la gara proprio il vento che ha spento alcune fiaccole rendendo ancora più difficile il percorso. Insidiose le discese, con placche di ghiaccio e mucchi di neve soffice. Signori, questa è la Mountain Attack.
DAL FONDO ALLO SKI-ALP - Grande prestazione di Christian Hoffmann, il forte ex fondista austriaco (due medaglie olimpiche, una mondiale, 18 podi in Coppa del Mondo), un mito degli sci stretti, uno che ha segnato la storia dello sci di fondo austriaco, che prima di lui non aveva raggiunto simili risultati. Hoffmann si è imposto nella gara lunga. Lo abbiamo visto salire sicuro in cima allo Schattberg. Aveva già un vantaggio molto superiore al minuto. Dietro di lui al traguardo il nostro Tadei Pivk. Grande prova la sua.
PIVK, ZULIAN E ZEMMER, L'ITALIA C'E' - Qui, dove in passato hanno vinto tanti azzurri, per primo Giacomelli, Pivk ha tenuto alto il nome dell'Italia. «All'arrivo ero un po' intimorito, perché lo speaker dava un altro conocrrente al secondo posto e mi aveva perso» ha detto Tadei al traguardo. Nella gara Tour Ivo Zulian ha lasciato dietro tutti. «Avrei voluto ripartire subito per gareggiare anche domani, ora mi toccherà rimanere qui per le premiazioni» ha detto al traguardo, tra il serio e il preoccupato.
LA GRANDE ATTESA - L'organizzazione non ha ancora rilasciato tempi ufficiali e podi, sarà una lunga notte qui a Saalbach.
Mountain Attack: 15 anni di attacchi allo Schattberg
Eccolo, a tre ore dal via
Una sbornia di cime aspetta gli ski-alper che attaccheranno i pendìi del comprensorio Saalbach - Hinterglemm: sei scollinamenti per 3008 metri totali di dislivello positivo.
IL TEMUTO SCHATTBERG - Lo sviluppo è valutato attorno ai 40 km, ma la parte su cui tutti si concentrano è la prima salita: lo Schattberg, la cima a quota 2012 da attaccare lungo un muro continuo con pendenze del 70% che serpeggia tra i boschi su questa montagna incombendo sul paese di Saalbach.
Per vederlo tutto bisogna alzare molto la testa.
Se non è incoraggiante per i turisti russi che invadono Saalbach e lo devono scendere, men che meno lo è per chi dovrà affrontarlo in salita, e full gas.
LA GARA - Partenza di corsa alle 16.00 dalla piazza centrale di Saalbach. Dopo circa 300 metri si calzano gli sci sulle piste, e i primi si presenteranno in cima allo Schattberg 40 minuti dopo. Prima corta discesa pelli ai piedi. Ma i muri non sono finiti del tutto: nella Marathon è appostata sulla seconda salita una sorpresina corta ma micidiale. Oggi tra i partenti figura anche Omar Oprandi, special guest come vincitore della prima edizione in 3h 05'. Il record assoluto resiste dal 2006 e appartiene a Guido Giacomelli in 2h 27' 36". Neppure la doppia sfida di Kiljan Jornet Burgada è riuscita a scalzarlo.
Ecco l'albo d'oro della Marathon, la distanza lunga:
Omar Oprandi (ITA) 1999
Fabio Meraldi (ITA) 2000
Luciano Fontana (ITA) 2001
Mirco Mezzanotte (ITA) 2002
Martin Hornegger (AUT) 2003
Andi Ringhofer (AUT) 2004, 2005, 2008
Guido Giacomelli (ITA) 2006, 2007, 2009
Konrad Lex (GER) 2010
Kilian Jornet Burgada (ESP) 2011, 2012
MYPHONE SCHATTBERG RACE - Dopo l'esordio nel 2011 ritorna la Schattberg Race: il Vertical a partecipazione limitata che partirà subito dopo la main race. 1015 metri sui quali Urban Zemmer salì in 38' 24", superando 700 concorrenti Tour e Marathon e presentandosi in vetta per primo!
Mountain Attack - Live at Saalbach
Guido Giacomelli partecipa sul percorso lungo
Oggi a Saalbach alle 14.00 tutti i vincitori del Mountain Attack saranno festeggiati per celebrare i primi 15 anni di questa particolarissima gara. Forse l'unica gara su pista che superi per difficoltà e tasso tecnico le gare in ambiente: non bastano le pelli nuove, lo Schattberg con i suoi 1017 metri sempre ripidissimi richiede la migliore tecnica di salita!
Abbiamo incontrato Guido Giacomelli nell'area del C.O., con la famiglia al seguito...e quell'abituale aria scanzonata che rimette al loro posto le cose..
Guido, rientri partendo dalla gara più ripida?
«...'rientro'…ma no, c'è questo invito per la festa: intanto parto e poi vediamo. Sono uscito solo cinque volte sugli sci, il lavoro non mi ha lasciato proprio tempo. Sì, un po' conta anche l'aver già corso tanto negli anni passati, ma sul lavoro ho delle responsabilità e non posso proprio allenarmi almeno fino a novembre»
Che intenzioni hai per questa stagione?
«La voglia di gareggiare ce l'avrei. Ma anche l'anno scorso avrei voluto gareggiare. Stavo ricominciando, sempre da novembre perché prima proprio non riesco, e all'inizio ho fatto perfino troppo per recuperare. Così mi sono solo stancato, e dopo qualche gara ho capito che era meglio lasciar perdere».
In estate proprio non riesci a fare niente?
«..ma sì, qualche corsetta. Ma per me, per 'tirarmi fuori'. Non per allenamento».
Quindi oggi stai sul percorso corto?
«No, no! quello lungo! devo allenarmi!»
Appuntamento a questa sera, per la cavalcata dei 900 partenti attesi!