Toto Sellaronda
Quasi 400 le squadre iscritte, ma chi vince?
Abbiamo analizzato con cura tutti i nominativi della lunga lista di partenza. Verrebbe subito da soffermarsi sulla premiata coppia Giacomelli - Lunger ma corre ormai insistente la voce che l'altoatesino non stia bene e non possa essere al via. Cosa tirerà fuori dal cilindro Guido? Chissà se lo vedremo al via.
Gli altri nominativi che hanno la possibilità di venire incoronati in questa edizione sono soprattutto Seletto e Sbalbi, il primo un gran salitore, il secondo fatto per le gare lunghe.
L'Austria presenta l'anziano Ringhofer in coppia con Blassnig, sempre molto forti entrambi. Da tenere d'occhio la coppia Boscacci Graziano e Pedrini, quella dei francesi Blanc Philippe e Gachet. Che dire poi dei locals Dezulian - Trettel?
Ma anche Scanu e Piccoli e i fratelli Fazio che il Sellaronda lo hanno già vinto una volta.
In campo femminile non dovrebbe esserci storia: Martinelli - Pedranzini sopra tutte ma attenzione alle svizzere Mabillard - Zimmermann e perché no alla coppia Gross - Rizzi.
La redazione di Ski-alper seguirà la gara sul percorso fornendo sul sito tutti gli aggiornamenti del caso.
Periplo del Monte Rosso
Didier Blanc fa le prove generali per Claut
Una fitta nebbia avvolge il Santuario di Oropa, impossibile osservarne tutta la possenza. Ma a monte della funivia c'è visibilità e a tratti il sole. Alle nove e trenta il via: partenza dal basso, passaggio al Mucrone, poi discesa e salita al Monte Rosso. Si dovrà scendere dietro e risalire prima dell'ultima discesa su traccia battuta fin alla stazione a monte della funivia - si è optato per non effettuare la discesa fino in basso per via delle pietre che affiorano qua e là sulla pista di rientro e dopo appena quaranta minuti gli atleti arrivano nei pressi del Mucrone dove si deve affrontare un tratto con i ramponi.
Didier Blanc con alcuni strappi è riuscito a staccare Lanfranchi, Trento li tiene d'occhio a qualche decina di metri.
In punta alla prima salita passano poi nell'ordine Philippe Blanc, Andrea Basolo, che perderà presto lo smalto iniziale, e François Cazzanelli. Dietro è la solita battaglia fra atleti del Piemonte e della Valle d'Aosta.
Quando Blanc va a rimettersi le pelli ha già un bel margine sui due inseguitori che cadono entrambi nella prima discesa.
Ora Didier può controllare la gara grazie al grande vantaggio.
Fra le donne Corinne Clos non ha proprio avversarie e viaggia intorno alla ventesima posizione assoluta.
La gara prosegue su questa falsariga e nonostante il notevole dislivello le posizioni rimangono tali salvo che per il quarto posto che va a Cazzanelli che riesce ad avere la meglio su Philippe Blanc.
Questa mattina abbiamo visto al via anche Lenzi che probabilmente è saltato nel primo tratto, invece Kilian che era iscritto non si è proprio visto dalle parti del Santuario.
Sul traguardo i primi possono godere di una certa visibilità, per gli altri a seguire cala una fitta nebbia.
Blanc raggiante per questo suo test in vista dei mondiali di Claut, anche Lanfranchi e Trento appaiono soddisfatti.
La giornata si chiude nell'enorme refettorio del Santuario con un dignitoso pranzo seguito dalla premiazione.
Poca neve ma gara riuscita anche grazie all'impegno dell'organizzazione forte anche di una grande tradizione scialpinistica.
1. Blanc Didier 1.38.31
2. Lanfranchi Pietro 1.38.52
3. Trento Denis 1.39.47
4. Cazzanelli François 1.46.23
5. Blanc Philippe 1.46.46
6. Stacchetti Matteo 1.54.39
7. Pivano Giuseppe 1.56.22
8. Basolo Andrea 1.56.39
9. Luboz Mattia 1.58.01
10. Herin Marco 1.58.44
femminile
1. Clos Corinne 2.10.30
2. Gianatti Alessandra 2.17.44
3. Locatelli Tatiana 2.21.56
Transcavallo, novità nelle convocazioni
Angeloni ci parla dello squadrone azzurro
A quanto pare questa volta si tratta proprio di uno squadrone: sono 26 in tutto i convocati fra giovani e senior. Le novità riguardano la convocazione della valdostana Della Zanna ma soprattutto Friedl Mair: speriamo che questa volta entri decisamente nel circuito della nazionale.
Francesca Martinelli ha confermato la sua presenza. Occhi puntati su Eydallin e Trento che a detta del tecnico sono in grande forma: potrebbero essere la squadra dei mondiali… Anche Lanfranchi sta entrando in forma e la Pellissier è quasi al 100% delle sue potenzialità.
Antonioli e Boscacci si battono ad armi pari con i senior tanto che ci domandiamo se non potrebbero gareggiare in coppia nei senior a Claut liberando posti per altri espoir promettenti. A proposito di espoir, per la gara di questo sabato sono stati convocati tre atleti: Boscacci, Antonioli e Cazzanelli, Pierantoni e Pozzi saranno invece osservati speciali.
Un fine settimana che dovrebbe dare indicazioni preziose in vista dei mondiali.
Coppa del Mondo? No, grazie
Lo scialpinismo in questo modo non decolla…
Lo abbiamo avvertito in modo palpabile nella penultima tappa di Coppa a Pelvoux ma già ci eravamo accorti del disagio di alcuni atleti di élite piuttosto restii nell'affrontare dure trasferte in località lontane e spesso poco attrezzate sotto l'aspetto della ricettività. E noi giornalisti al seguito abbiamo dovuto fare i salti mortali per districarci fra uffici stampa inesistenti e alloggiamenti più o meno di fortuna.
Ad innescare queste considerazioni sono state alcune defezioni di nomi importanti negli appuntamenti del calendario internazionale. Qualcuno ha portato giustificazioni più o meno credibili, altri hanno bypassato la convocazione iscrivendosi ad altre gare sicuramente più invitanti sotto ogni punto di vista.
Non ci sentiamo di biasimare questi comportamenti: noi stessi, giornalisti, abbiamo affrontato malvolentieri certi viaggi.
Ma la Coppa del Mondo dovrebbe e vorrebbe essere il miglior palcoscenico per chi pratica questo sport, ma forse non è così: più gratificante una vittoria in Coppa delle Dolomiti, per fare un nome a caso, che un piazzamento in una gara di Coppa del Mondo in luoghi piuttosto lontani in cui non c'è nemmeno un Ufficio Stampa in grado di divulgare a tempo debito fotografie e classifiche dell'avvenimento.
In questi anni ci siamo arrabattati con telefonate agli atleti per poter scrivere quattro righe di quello che dovrebbe essere l'avvenimento top dello scialpinismo.
Dell'ultima gara a Gavarnie abbiamo potuto mettere insieme quattro notizie grazie alla disponibilità del tecnico Angeloni: se avessimo dovuto aspettare il comunicato dell'Ufficio Stampa Ismf saremmo stati freschi, è arrivato ieri sera…
Ma come possiamo sperare di diventare sport olimpico?
Nel '97 successe una cosa analoga per lo snowboard. Il ricchissimo circuito internazionale Isf vedeva al via il fior fiore degli atleti professionisti. Parallelamente si stava affermando il circuito di Coppa del Mondo con tanto di squadra nazionale della Fisi: solo quando lo snowboard è diventato disciplina olimpica e gli appartenenti all'altro circuito hanno dovuto gareggiare in Coppa del Mondo per qualificarsi ed entrare in nazionale in vista di Nagano, si è visto il meglio che questo sport potesse offrire.
Ma lo scialpinismo non è ancora disciplina olimpica e certamente calendari come quello della Grande Course sono un richiamo ben diverso, sia per gli sponsor che per gli atleti, rispetto allo sperduto e inadeguato mondo dell'Ismf.
Gli atleti stanno manifestando da tempo questo malessere e chiedono garanzie: il portavoce Kilian Jornet vuole prove concrete di un approccio degli organi federali al Cio. Forse un altro prezioso anno se ne è andato, il tempo passa e gli atleti invecchiano, quando i cinque cerchi?
Gavarnie Sprint
Azzurri così così ma tutti aspettano domani
I nostri nella sprint di oggi non hanno brillato: solo i giovani si sono difesi alla grande, come sempre. Vanzetta ha vinto con Nicolini terzo nei cadetti. Ha vinto anche Alessandra Cazzanelli e negli junior Mirko Ferrari è arrivato terzo. Nelle categorie senior non ci sono azzurri sul podio: Trento che era in grande forma è arrivato indietro per rottura.
La vittoria è andata a Marti Marcel davanti a Pellicier e Anthamatten.
In campo femminile vittoria della Etzensperger, davanti alla Magnenat e alla Roux.
Domani la distance, ma ciò che più conta che finalmente gli organizzatori si siano decisi ad adottare la partenza Gundersen. Si parte in base ai distacchi della sprint e Marti Marcel sarà la lepre da andare a prendere, così lo spettacolo è assicurato.
Il tecnico Oscar Angeloni ci parla di azzurri in grande forma: molto attesi Trento, Eydallin e Reichegger. Anche Kilian appare in ottima forma: l'ottavo posto di oggi non deve trarre in inganno…
La gara di domani è molto lunga: neve dura, tutta fuoripista, quattro salite e quattro discese con arrivo in salita al traguardo. 1700 metri di dislivello e i valori reali dovrebbero emergere.
Toto Pitturina
Chi vince domani?
Scorrendo l'ordine di partenza della gara di domani si possono fare i pronostici: in campo femminile non c'è storia, dopo che è giunta l'iscrizione della coppia Martinelli - Pedranzini non bisogna dire altro. Ma in quello maschile i valori non sono così ben delineati: la coppia Brunod - Pellissier è forte ma dovrà vedersela con Pedergnana - Mair, Scanu e Piccoli non scherzano come anche Sommacal - Cappelletti. Poi c'è Pierantoni, un espoir, che corre con Facchinelli, e che vuole far vedere a tutti quel che vale realmente.
Pronostico difficile quello di domani, aperto.
A Gavarnie ancora roulette…
Domani sprint e domenica distance
La formula è la stessa di Pelvoux: nonostante da più parti fosse stata criticata a Gavarnie si adotteranno gli stessi parametri: sprint con abbuoni e poi la gara classica la domenica. La nostra squadra non è al gran completo, un po' decimata dall'influenza, schiera i migliori atleti del momento: la novità è la convocazione - giustissima peraltro - di Nadir Maguet. Assenti invece le nostre due fortissime bormine Martinelli e Pedranzini che probabilmente vogliono chiudere in bellezza ma in gare a coppie. Abbiamo sentito per telefono Angeloni che ci ha confermato di un terzetto molto in forma e motivato: Reichegger, Trento ed Eydallin, ma anche gli altri sono a buoni livelli di preparazione. In campo femminile schieriamo la sola Corinne Clos ma fra gli espoir Antonioli e Boscacci stanno scalpitando per vedere come se la battono con i senior. Peccato che Righi non sia al via: abbiamo avuto la sensazione che fosse molto in forma nelle ultime gare. Nella categoria giovani ce la faranno i nostri a contrastare il fortissimo Palser? Domani ne sapremo di più e domenica ancor più.
Atleti presenti a Gavarnie: Manfred Reichegger, Denis Trento, Matteo Eydallin, Pietro Lanfranchi, Damiano Lenzi, Robert Antonioli, Michele Boscacci, Mirko Ferrari, Stefano Stradelli, Gianluca Vanzetta, Federico Nicolini, Nadir Maguet, Corinne Clos, Alessandra Cazzanelli, Silvia Piccagnoni.
Valanga a Ceresole Reale
Travolto Valerio Bertoglio, guida e guardaparco
Oggi verso le 12 Valerio Bertoglio è stato travolto da una valanga di lastroni nei canali detti dell'Ingegnere che scendono verso i Chiapili dalla Crubià.
La dinamica non è ancora chiara ma è probabile che sia stato lui stesso a determinare lo stacco. Una valanga dal fronte di 200 metri per una lunghezza di più di 300 metri nella quale il guardaparco è stato trascinato anche attraverso salti di roccia e tratti di bosco.
«Un miracolo che sia ancora vivo.» Sostiene Andrea Basolo che è subito accorso con le pelli in compagnia di Raffaella Miravalle, collega del Bertoglio, e che sono giunti per primi a prestare soccorso all'amico.
E' poi giunto l'elicottero del 118 e sono state prestate le prime cure al travolto prima di trasferirlo al CTO di Torino.
Sempre secondo Basolo potrebbe trattarsi di pluritraumi e fratture, ad una prima analisi non sarebbe parso in pericolo di vita. Aspettiamo comunque di avere notizie più precise in serata.
Valerio Bertoglio è certamente un grande esperto di queste zone dove vive e lavora ogni giorno come guardaparco del Gran Paradiso. Se poi si pensa che settimanalmente opera i rilevamenti per l'Aineva poco lontano dalla zona dello stacco dobbiamo proprio pensare ad una tragica fatalità o a una grande imprudenza.
Speriamo che presto ci racconti personalmente la dinamica dell'incidente.
Pelvoux e gli strani regolamenti
Sprint + distance: e chi l'ha detto?
Due giorni di Pelvoux e siamo stati assaliti da qualche perplessità. La prima è che per poter partecipare alla gara vera e propria si doveva correre la sprint del sabato prima. Tre minuti di gara da ripetere quattro volte tra qualifiche, semifinali e finali. Tre o quattro massimali di quelli che fanno male, che lasciano il segno.
La seconda è quella che in base ai piazzamenti della sprint si sarebbero avuti degli abbuoni in secondi per la gara del giorno appresso. E allora tutti ragionieri: correre sull'uomo ma anche ricordare l'abbuono dell'avversario che anche se superato poteva sempre risultare davanti in classifica in virtù del piazzamento del giorno prima.
Kilian benché subito fuori dalla sprint ha ottimizzato al meglio le energie risparmiate per scaricarle tutte nella distance. Manny, non ancora al 100%, ha forse pagato il grande impegno profuso nella sprint. Morale: i primi tre o quattro della distance, non hanno disputato le finali della sprint…
Perché non dare un senso almeno a questo strano regolamento? Se si fosse partiti con la regola Gundersen almeno si sarebbe corso sull'uomo con precisi punti di riferimento.
No, se lo scialpinismo propone queste gare resta dov'è, e sì che Pelvoux sarà sede degli Europei...
Iscrizioni alla Pierra Menta dopo le ore 12...
Presentazione ufficiale ad Aosta della Grande Course
Appena abbiamo raggiunto il portatile abbiamo divulgato questa importante informazione che abbiamo sentito durante la presentazione ufficiale della Grande Course presso la sala congressi della Valle d'Aosta.
Le prime 15 pattuglie che si iscriveranno al Mezzalama o all'Adamello a partire dalle 12 di oggi avranno di diritto la partecipazione alla Pierra Menta.
Le modalità si trovano nel sito www.grandecourse.it.
Sono appena le 13 e non crediamo che già in molti abbiano la pattuglia bell'e che pronta per queste manifestazioni: affrettatevi dunque che forse di posti ce ne sono ancora!
Per il resto alle 11 il Presidente della Regione Valle d'Aosta ha aperto la conferenza davanti a numerosi giornalisti e agli operatori della televisione. Era presente Adriano Favre, presidente della Grande Course, Mottinelli dell'Adamello, Blanc della Pierra Menta, Camandona del Tour du Rutor e gli svizzeri della Patrouille oltre agli sponsor ufficiali del circuito come Volvo, Grivel e le Terme di Ovronnaz.
Kilian, sempre lui
Coppa del Mondo di Pelvoux
Avrebbe dovuto essere una bella giornata e invece ci siamo svegliati sotto una nevicata mista a pioggia, in compenso niente freddo e la gara prende il via regolarmente. Da tener presente ci sono i bonus in secondi conquistati ieri nella sprint ma non si parte a Gundersen, gli abbuoni verranno calcolati alla fine per cui se non si è dei buoni matematici diventa difficile sul traguardo capire chi ha vinto e i piazamenti effettivi. Ci pensa Kilian a mettere tutti d'accordo: con la sua solita grande azione in salita sgrana il gruppo, nella prima salita Trento non lo perde di vista, dietro un gruppetto agguerrito con Blanc, Buffet, Eydallin, Anthamatten, Boscacci, poi Dennis Brunod e via via i migliori. Bon Mardion non è con i primissimi ma nella prima difficile discesa, molto ripida e gelata, va a riprendersi quasi tutte le posizioni perse in salita, come al solito…
In campo femminile questa volta la Mireja tiene a debita distanza la Roux che non riesce nel suo solito miracolo in discesa e dovrà inchinarsi alla Catalana. Francesca Martinelli si ritira presto: non è giornata per lei.
I cadetti e i junior salgono ormai insieme ai grandi e riescono a tenere il loro ritmo. Grande prova di Nicolini nei cadetti battuto da Vanzetta solo in virtù degli abbuoni del giorno prima. In questa categoria si parla italiano anche grazie al quinto posto di Faifer. Fra gli junior si parla tedesco grazie alla vittoria dell'ormai solito Palser ma ben supportato dal connazionale Reiter che a tempi effettivi non gli è poi così lontano.
La Cazzanelli si batte come una leonessa con la svizzera Feichter e riesce a bruciarla allo sprint più per soddisfazione personale che per altro dal momento che i bonus di ieri la vedevano comunque vincitrice.
Nelle cadette nessuna bandierina tricolore, per ora...
Senior
1. Jornet Burgada 1.19.12
2. Bon Mardion 1.20.09
3. Anthamatten Martin 1.20.26
4. Trento Dennis 1.21.04
5. Brunod Dennis 1.21.11
6. Eydallin Matteo 1.21.15
7. Buffet Yannich 1.22.28
8. Favre Valentin 1.22.50
9. Boscacci Michele 1.23.05
10. Antonioli Robert 1.23.17
femminile
1. Miro Varela Mireja 1.15.28
2. Roux Laetitia 1.17.36
3. Etzensperger Nathalie 1.25.24
4. Magnenat Gabrielle 1.26.59
5. Troillet Marie 1.31.42
6. Clos Corinne 1.33.41
7. Richard Mireille 1.33.51
8. Fabre Valentine 1.35.19
9. Valmassoi Martina 1.42.17
10. Ducrest Blandine 1.43.07
junior
1. Palser Anton 1.14.29
2. Reiter Philipp 1.17.41
3. Arnold Iwan 1.18.56
4. Hirsch Idris 1.19.49
5. Pernet Germain 1.21.57
femminile
1. Cazzanelli Alessandra 1.10.36
2. Fiechter Jennifer 1.11.37
3. Mollaret Axelle 1.15.07
4. Joguet Caroline 1.21.40
5. Garci Farres Marta 1.22.49
cadetti
1. Vanzetta Gianluca
2. Nicolini Federico
3. Domenech Alex
4. Corthay Thomas
5. Faifer Luca
femminile
1. Borgnet Louise 1.15.50
2. Stoger Katharina 1.28.20
3. Balet Laura 1.29.40
4. Farquet Justine 1.36.20
5. Gayet Elisa 1.43.40
6. Cikowska Agata 1.54.10
7. Antiga Elisa 1.55.40
La sprint del Pelvoux
Gli azzurri si impongono in due categorie su sei
La sprint è una gara spettacolare ma estremamente dura per gli atleti che domani dovranno confrontarsi su un percorso classico di 1500 metri di dislivello.
Una breve salita con inversioni, quindi un tratto a piedi, poi ancora sci e giù in discesa con tre porte da gigante per rallentare o per rendere più tecnica la picchiata verso il traguardo.
Quando siamo arrivati a Pelvoux le classificazioni erano già state disputate e così dal tabellone abbiamo potuto constatare come Kilian fosse già fuori, fuori anche Ferrari e Stradeli, fuori Corinne Clos e qualche altro big.
Il pomeriggio è così iniziato a batterie da sei dai ritmi forsennati. La Roux gioca come il gatto con il topo con la Mireja: troppo forte la francese in discesa che nella finale supera la catalana a velocità doppia a pochi metri dall'arrivo.
Le batterie ci hanno fatto vedere un grande Antonioli che si è battuto come un leone con i più forti perdendo sempre secondi prezioni ai vari cambi, cosa che non è successa a Pellicier che proprio grazie a delle manovre perfette è riuscito ad imporsi in questo prologo di coppa davanti ad un altro sorprendente svizzero: Marti.
Molto buona la prova di Alessandra Cazzanelli che si impone d'autorità sulla francesina che fino a metà sembrava avere la meglio.
Una bella sorpresa quella di Vanzetta fra i cadetti che nonostante l'altisonante nome da fondista si è difeso molto bene in salita e altrettanto in discesa.
Quella dei cadetti è stata forse la gara che ha visto più azzurro: primo Vanzetta, terzo Nicolini e quarto Faifer.
Negli junior Palzer ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto imponendosi in una finale tremenda e affollata di pretendenti.
Domattina alle nove il via della gara vera che vedrà assegnati dei bonus in secondi in virtù del piazzamento di oggi.
cadetti maschile
1. Vanzetta Gianluca
2. Cerutti Corentin
3. Nicolini Federico
4. Faifer Luca
5. Juillaguet Swan
6. Veper Mickael
cadetti femminile
1. Borgnet Louise
2. Balet Laura
3. Sthoger Katharina
4. Farquet Justine
5. Gayet Elisa
6. Antiga Elisa
junior maschile
1. Palzer Anton
2. Arnold Iwan
3. Mottiez Robin
4. Pernet Germain
5. Locatelli Baptiste
6. Wilberger Bruno
junior femminile
1. Cazzanelli Alessandra
2. Mollaret Axelle
3. Bonnefoi Mathilde
4. Garcia Farres Marta
5. Candela Salome
6. Arpin Cassandre
senior maschile
1. Pellicier Alexandre
2. Marti Marcel
3. Antonioli Robert
4. Holzknecht Lorenzo
5. Anthamatten Martin
6. Piccot Adrien
senior femminile
1. Roux Laetitia
2. Miro Varela Mireja
3. Magnenat Gabrielle
4. Pont Combe Severine
5. Etzensperger Nathalie
6. Figura Anna