Tour de ski-alp

Il final climb a Reichegger

Nella splendida cornice di pubblico che ha incitato tutti i concorrenti di questa giornata finale del Tour de ski si è disputata una crono di ski-alp. Partenza in linea alla base dell'ovovia - proprio nei pressi dell'intertempo della gara di fondo - e salita in linea di massima pendenza fino al traguardo.
480 metri di dislivello percorsi fra due ali di pubblico, molti gli scialpinisti saliti con sci e pelli per incitare i propri beniamini. E lo spettacolo non è mancato: in cima all'ultimo muro il nuovo talento delle cronoscalate Cappelletti tenta un attacco per staccare i due dell'Esercito. Brunod sembra stupito e patisce il contraccolpo, Manny Reichegger riesce a contenerlo e sull'ultimo tratto supera il battistrada andando a vincere con un tempo eccezionale: 18.18 a soli 3 secondi dal migliore dei fondisti: Di Centa in 18.15.
Molto applaudita la prova di Gloriana Pellissier che ha fermato i cronometri su un fantastico 22.05 che l'avrebbe collocata all'ottavo posto in un ipotetico confronto con le fondiste.
classifica
1. Reichegger Manfred 18.18
2. Cappelletti Daniele 18.28
3. Brunod Dennis 18.45
4. Follador Alessandro 19.15
5. Trettel Thomas 19.41
femminile
1. Pellissier Gloriana 22.05
2. Zanon Sabrina 24.06
3. Scola Nadia 24.21  


Cermis, la grande sfida

100 ski-alpers potranno partecipare a questa grande passerella

Domenica prossima le televisioni di mezzo mondo saranno collegate con la Val di Fiemme per assistere all'insolita, spettacolare salita del Cermis che sancisce la chiusura e la classifica finale del Tour de Ski. Ed è in questo ambito che l'organizzazione ha fatto sì che si potesse disputare una gara di ski-alp proprio fra la partenza delle donne e quella degli uomini.
Si parla di un tetto di cento scialpinisti che potranno gareggiare sulle rampe del Cermis in questa cronoscalata in pista di 480 metri di dislivello.
Come atleti di spicco ci saraqnno i portacolori dell'Esercito Reichegger e Brunod in campo maschile, Gloriana Pellissier in quello femminile, tutti perfettamente in grado di insidiare il tempo dei fondisti.
Si preannuncia quindi una grande giornata di sport, particolarmente intensa e senza nessun vuoto...
Il programma per lo ski-alp è questo:
ore 13 ritrovo atleti alla base della pista Olimpia 3 del Cermis.
ore 13.15 distribuzione pettorali
ore 14 partenza in linea
Alcuni dettagli devono ancora essere messi a punto ma in linea di massima ogni atleta ritroverà il proprio sacco appena arrivato a monte dove ci sarà anche un piatto caldo. La discesa dovrà essere fatta in funivia oppure in sci appena conclusa la gara di fondo.
Per ulteriori chiarimenti: massimo@lasportiva.com oppure 348 7467171


Cronoscalata Ozein-Pierre

Dennis Brunod nel freddo polare

Un vertical di alto livello quello che si è corso oggi sulla Pierre.
Partenza da Ozein alle 10 in punto: 155 i partenti che hanno affrontato in un freddo polare la salita che porta alla vetta della Pierre, classica meta per gli appassionati di ski-alp.
Da subito il ritiro di Sbalbi per rottura dell'attacco, quindi lotta per le prime posizioni fra i due atleti dell'esercito Brunod e Trento seguiti da un sorprendente Junod.
In campo femminile grande prestazione di Gloriana Pellissier, undicesima assoluta.
Soddisfazione sia presso gli atleti che gli organizzatori per il successo della manifestazione inserita nel circuito Cronoscalate sotto il sole e sotto le stelle.

Nello scoreboard le classifiche con i tempi dei primi venti.


Kilian una marcia in più

Considerazioni sulla sua prova a due giorni dalla gara

Chi ha cercato di andargli dietro ha rischiato di farsi del male - ma non in discesa - e l'espressione negli occhi sgranati di Rico Elmer che mi guarda esterrefatto non richiede commenti. Molti tecnici hanno visto in poco più di un'ora essere messo in dubbio il lavoro di mesi.
«Ma l'hai visto? Correva, ha sempre corso...» Che corresse lo sapevamo, è tutta l'estate che seguiamo le sue imprese su per le skyrunning, ma qui ci sono gli sci di mezzo.
Giacomelli manco a farlo apposta non si è presentato, forse in attesa di un momento di forma migliore. Chi ha cercato di fargli compagnia in questa tremenda galoppata ha veramente dato fondo a tutto. Uno di questi è stato Florent Troillet che nonostante la presenza del suo protettore Elmer ad incitarlo e dargli consigli in tutti i punti strategici del tracciato non è riuscito a stare con il catalano. Reichegger e Brunod lo capiscono presto e si accontentano. Perrier addirittura naviga intorno alla ventesima posizione battuto anche dal nostro Daniele Pedrini e da Martin Riz.
Un'ora e undici per più di 1500 metri di dislivello con quattro cambi pelle e quattro discese di mezzo vuol dire che Kilian ha nelle gambe un passaggio a Plateau Rosa sotto l'ora in occasione del Mezzalama.
A nulla vale la sua aria tranquillizzante e serena quando dice di aver mollato un po' nell'ultimo tratto visto il grande vantaggio... E se avesse deciso di tirare fino all'ultimo?
Qualcuno si aspettava un crollo di forma visto il gran gareggiare nelle corse in montagna dell'estate ma probabilmente i suoi vent'anni lo tengono al sicuro dai cali di forma.
A margine della gara c'è stato l'incontro di Kilian e Troillet con i vertici dell'ISMF per vedere di aggirare la regola ferrea delle nazionali e di poter essere autorizzati a correre il Pierra Menta in coppia - stessa cosa per Mirò e Roux - ma per ora nulla da fare: se non si fanno leggi ad personam con tutti d'accordo la possibilità parrebbe molto remota.


Nevegal, ecco il percorso

Gara all'apparenza facile ma estremanente selettiva

Abbiamo fatto una ricognizione sulla prima parte del tracciato di gara e in particolare su tutta la prima salita fino al Faverghera, una cima di 1607 metri.
Prima parte molto selettiva per via della neve indurita dalla pioggia dei giorni passati, una seconda tutta mammelloni e saliscendi con neve più fredda che richiede certamente un buona tecnica nel passo alternato. La discesa verso Armada è esposta a est e la neve è in condizioni perfette. Si risale poi al Col Toront quindi breve saliscendi ma con cambio pelli per poi scendere decisamente fino ai  1183 metri di Grava, di qui ancora condizioni di neve gelata fino a raggiungere ancora una volta il Toront dal quale si scende al traguardo.
Il paesaggio molto invitante e panoramico della parte alta del Nevegal potrebbe lasciar pensare che la gara sia facile ma noi abbiamo la certezza che metterà a dura prova i concorrenti
Da segnalare l'assenza di Guido Giacomelli che non ha potuto salire al Nevegal per problemi di lavoro.


Nevegal, Kilian fa il vuoto

Coppa del Mondo di ski-alp sulle nevi bellunesi

La stazione di sci del Nevegal ha vissuto oggi pomeriggio una grande giornata di ski-alp. Più di 300 concorrenti si sono dati battaglia lungo le rampe del Faverghera e del Toront ma l'attenzione era soprattutto concentrata su alcuni personaggi che si sono messi in evidenza la scorsa stagione. Primo fra tutti Kilian Jornet Burgada, poi Perrier e Troillet con i nostri atleti dell'Esercito e della nazionale.
La gara parte fortissimo e in breve Kilian riesce a fare la selezione, a rispettosa distanza si danno battaglia Troillet e Buffet, quindi i due dell'Esercito. Stranamente attardato Florent Perrier che probabilmente non ha ancora raggiunto un buon livello di forma.
Tre salite più lunghe e una corta ad un ritmo che ha messo in difficoltà chi come noi doveva appostarsi per fotografare i vari passaggi.
Nell'ultima discesa  Kilian non deve far altro che amministrare l'enorme vantaggio per andare a vincere con quasi un minuto e mezzo sul secondo, il sorprendente Buffet che alla fine supera Troillet .
In campo femminile una grande Martinelli che da metà gara in poi viene raggiunta e superata dalla fortissima Laetitia Roux e dalla Mireja Mirò.
Fra i giovani la grande conferma di Antonioli insidiato fino all'ultimo da Boscaccino.
Classifica ufficiosa
1 - Jornet Kilian 1.11.38
2 - Buffet Yannich 1.13.00
3 - Troillet Florent 1.13.07
4 - Reichegger Manfred 1.13.30
5 - Brunod Dennis 1.13.56
femminile
1 - Roux Laetitia 1.24.37
2 - Mirò Mireja 1.26.30
3 - Martinelli Francesca 1.27.20
4 - Pedranzini Roberta 1.27.32
5 - Pellissier Gloriana 1.31.20
Giovani
1 - Antonioli Robert 58.08
2 - Boscacci Michele 58.25
3 - Righi Filippo 1.00.33
femminile
1 - Valmassoi Martina 1.16.12


Tutto pronto al Nevegal

Chi vince domani? Un'incognita...

Ore 19.30 - Siamo appena arrivati al Nevegal e abbiamo subito voluto saggiare il terreno: gli atleti sono tutti alloggiati all'Albergo Olivier dove incontriamo l'équipe de France con l'allenatore Rassard. 
Chi vince domani?
Ovviamente nessuno si sbilancia dal momento che non si conoscono gli stati di forma dei vari atleti. Il coach francese sa di un Troillet che ha vinto un vertical in Svizzera una settimana fa davanti a Bruchet, che Bonnet in coppia con Eydallin ha vinto un'altra gara in Francia. Per il resto è tutto da scoprire.
Di certo sappiamo dello spagnolo Kilian che va forte e di un Perrier motivatissimo che probabilmente vuol ripetere la grande annata passata.
Con lui il compagno di pattuglia che lo affiancherà nelle gare a coppie, Alexandre Pellicier.
Gli Austriaci con il loro responsabile Posch sembrano ben motivati: anche in vista dei Mondiali in casa nel 2012. Lugger ci sembra molto carico anche per il fatto che avrà sulle spalle i colori austriaci da difendere dopo il ritiro del fortissimo Ringhofer.
E gli italiani? Purtroppo non abbiamo incontrato ancora nessuno ma sappiamo di certo che Brunod e Reichegger sono in gran forma, mentre Guido dovrebbe presentarsi al top per battersi ad armi pari con i quotati stranieri.
Tutto rimandato a domani alle 15 quando partirà la gara... E noi saremo appostati in qualche passaggio interessante!

I pendii sono abbastanza facili e dovrebbero mettere in evidenza più il motore della tecnica anche per il fatto che la neve, abbondante, è già totalmente trasformata.


Sabato il Civetta

Grande attesa per la prova di Coppa del Mondo

Tensione alle stelle dalle parti di Belluno: sul Nevegal sono già arrivate le varie rappresentanze straniere e la nostra nazionale che sabato dovrà difendersi nella gara individuale dagli attacchi dei fortissimi Svizzeri, Francesi e Spagnoli.
Angeloni, tecnico azzurro, non sa soppesare i valori degli stranieri:  «Non li abbiamo più visti, a parte Kilian che ha partecipato alle gare di corsa, gli altri sono un oggetto sconosciuto...»
Gli azzurri schierano sette nazionali - avrebbero dovuto essere otto ma Lunger ha ufficializzato il suo ritiro dalle gare - e così scenderanno in pista i 4 atleti dell'Esercito, Giacomelli, Holzchnect e Riz. In campo femminile Pellissier, Martinelli e Pedranzini. Negli espoir schiereremo Tamara Lunger, Moling e Thaler.
Occhi puntati sui pretendenti al posto di Lunger e, chissà, forse ad altri due posti che la federazione potrebbe decidere di attribuire alla nazionale di ski-alp...
Questi posti se li disputeranno i vari Lanfranchi, Seletto - in forse fino all'ultimo per l'incidente alla mano occorsogli venti giorni fa in allenamento -, Follador, Zulian, De Zulian, Pedrini, Friedl, Pivk e qualche altro forte.
Il percorso non è proibitivo come difficoltà ma le quattro salite potrebbero anche «far male».
La redazione di Fondoskialp sarà là da domani da quando incominceremo con gli aggiornamenti di ski-alp live.


Sciatori dell'impossibile

Un ultimo saluto ai grandi dell'estremo

Nell'incidente della Val Pellice hanno perso la vita 4 sciatori dell'estremo due dei quali, Francesco Negri e Walter Rivoira, sono spesso citati nel libro «Ripido» in cui vengono descritte 180 discese impossibili sull'arco alpino occidentale e di cui il primo è anche coautore.
Si tratta di grandi sciatori che hanno dedicato ogni momento libero a progettare e attuare grandi imprese con gli sci. Ogni montagna era percorribile in discesa per loro purché avesse qualche chiazza di neve fra le rocce. Ed è stato forse durante uno di questi tentativi che è avvenuto l'incidente.
La ricostruzione dei soccorritori parla per ora di un distacco spontaneo di valanga che ha travolto i quattro mentre stavano risalendo il ripido canalino. I travolti sono poi stati trascinati a valle attraverso due salti di roccia prima di venire sepolti dalla spesa coltre nevosa.
Nessuno è in grado di stabilire se fossero dotati di apparecchio arva dal momento che gli impatti con le rocce sono stati molto cruenti e potrebbero anche aver determinato la perdita dell'attrezzatura.
Il corpo dell'ultimo disperso è stato ritrovato ieri l'altro grazie all'intenso lavoro di sondaggio eseguito da più di 110 soccorritori.
La redazione di Fondo Ski-alp si unisce al dolore delle famiglie.


Conta e Angeloni alla guida della nazionale

Mentre il budget della federazione è quasi raddoppiato

C'è una certa soddisfazione nell'ambiente della nazionale di ski-alp. Confermato l'incarico di responsabile a Manuel Conta affiancato da Oscar Angeloni, mentre Greco darà il suo contributo in occasione degli appuntamenti importanti. Il budget a disposizione quest'anno è quasi raddoppiato arrivando a 44000 euro ma potrebbero entrare altri sponsor. Tutto ciò potrebbe portare a rivedere il numero di atleti nella squadra senior: se Lunger lascia i nuovi convocati potrebbero essere addirittura tre. Ci saranno gare di selezione, ma l'interesse ruota su sei o sette nomi: Lanfranchi, Murada, Seletto, Friedl, Follador, Pivk e qualcun altro che si è particolarmente distinto nella scorsa stagione.
Dopo il Civetta ci saranno indicazioni più precise. Per il momento si attendono le decisioni di Lunger che non sa ancora se affrontare la nuova stagione agonistica oppure no.


Uscita sulle riviste l'inchiesta della Basei

Una grande foto con tutti i particolari a 36 ore dall'incidente

L'incidente della Basei ha condizionato fortemente il nostro inizio estate: la ricerca di indizi e di materiali sul posto, interviste e considerazioni con addetti ai lavori, hanno permesso di portare a termine un lavoro piuttosto gravoso. Dodici pagine sulla rivista Fondo Ski-alp e sette su Montagnes Magazine in Francia. Lo stesso articolo a firma di Enrico Marta. In lingua italiana abbiamo indugiato un po' di più sui racconti che fanno da cornice al fatto vero e proprio, in Francia ci siamo attenuti ai fatti e alle considerazioni tecniche.
In assenza totale di dichiarazioni alla stampa da parte dell'unico sopravvissuto, la guida, abbiamo dovuto valiare attentamente ogni aspetto di questo terribile incidente.
Non abbiamo voluto sostituirci alla giustizia che sta facendo il suo corso e nemmeno ai superesperti della montagna ma semplicemente, sia io che Descamps, direttore della rivista francese, illustrare in modo dettagliato i motivi per cui si può arrivare a simili tragedie affinché questo serva da monito a quanti affrontano lo ski-alp a cuor leggero. Forse questo termine è riduttivo: diciamo che spesso la montagna innevata viene affrontata con un po' troppa faciloneria da persone che non sempre posseggono la preparazione psicofisica adeguata.
Il succo di questo articolo ruota sulla grande foto a doppia pagina: per allestirla siamo ricorsi ad un puzzle di 29 fotogrammi alla massima risoluzione. Per intenderci questa immagine potrebbe rimanere nitidissima anche stampata nel formato poster...
Forse nella stampa rotativa qualcosa si perde dei particolari e dei segni sulla neve in cui c'è la storia delle ultime ore della comitiva tuttavia c'è abbastanza per farsi un'idea di quanto possa essere successo lo scorso 30 aprile alle 17 sul versante est della Basei.


Gloriana Pellissier con Laetitia Roux?

Glo sempre alla ricerca della compagna

Glo, con chi corri quest'anno? O meglio, chi sarà la tua compagna di pattuglia?
«Purtroppo è il mio eterno problema: per adesso non c'è nessuna italiana all'orizzonte. Ci sarebbe invece una francese...»
E cioè?
«Una certa Laetitia Roux, con lei potrei correre quelle gare classiche che non sono soggette all'appartenenza alla squadra nazionale. Anche lei d'altronde è senza compagna.»
Ma non credi che qualcuno, tipo l'Esercito potrebbe avere da ridire?
«No, anzi, sarebbe l'unica possibilità per poter apparire e gareggiare anche nella gara a coppie.»
Questa vostra possibile pattuglia spaventerebbe le Bormine e le Svizzere.
«Può darsi, perché no?»
Però non vedo quelle grandi possibilità di scendere in campo come squadra mista, ormai quasi tutte fanno parte della Coppa del Mondo, vedi Sellaronda e Pierra Menta.
«Il Mezzalama resta fuori, ma in quel caso darei certamente precedenza ad una pattuglia con Pedranzini e Martinelli, d'altronde mi sono sempre trovata bene anche con loro.»
Come allenamento come andiamo?
«Meglio dell'altr'anno, mi sento in forma per adesso, stiamo facendo carico e dalla prossima settimana andiamo via con gli sci. Dovrei essere ok per il Civetta.»
Sarà l'anno della Pellissier?