Coppa del Mondo a Dachstein
Con la gara individuale si potrebbe definire la classifica finale
Una gara molto impegnativa quella del Dachstein Extreme: d'altronde Schladming fa le prove generali in vista dei mondiali della prossima stagione.
1750 i metri di dislivello in salita e 2760 in discesa con passaggi da fare con ramponi e corde fisse.
Scorrendo la classifica di Coppa a oggi possiamo vedere come cfi siano reali possibilità che la Pedranzini possa aggiudicarsi il Ranking finale grazie alla possibilità di incamerare i 100 punti in palio al Tour del Rutor approfittando del fatto che Laetitia Roux pur vincendo a Dachstein, ammesso che ce la faccia, non avrà certamente una compagna all'altezza per la gara conclusiva.
In campo maschile Reichegger guida su Troillet con 36 punti di vantaggio e tutto lascia intendere che anche con una grande gara nè lo svizzero, né Buffet in terza posizione e nemmeno Jornet in quarta possano insidiare la posizione di leader di Manny che potrà giocarsi il tutto con la gara a coppie in cui può certamente concludere alla grande con il compagno Brunod.
Ma nello ski-alp le insidie sono sempre presenti e allora meglio attendere l'epilogo per l'incoronazione del vincitore.
Nella categoria junior Filippo Righi potrebbe attaccare la prima posizione di Xavier Gachet avanti di 30 punti, anche Boscaccino, staccato di 54 punti, non è completamente tagliato fuori...
Ne sapremo di più sabato sera.
Per info: www.astc.at
Kilian e la Coppa del Mondo
Lo spagnolo polemico con i nuovi regolamenti
In particolare quelli che hanno tolto la possibilità di gareggiare con compagni di altre nazioni. Ci ha provato in tutti i modi, anche con l'amico Troillet, ma il responso è sempre stato negativo, anzi, strada facendo si chiudono anche le remote possibilità di mettere in discussione qualche passo delle regole ISMF.
Dugit, che abbiamo sentito telefonicamente, è stato molto categorico: «Non si potrà più gareggiare con coppie miste come nazionalità in gare del calendario di Coppa del Mondo, e non si torna indietro.»
Le maggiori rimostranze a questi dettami arrivano soprattutto da parte di atleti spagnoli come Kilian e la Mirò che non trovano in patria compagni all'altezza di farli primeggiare come meriterebbero.
Probabilmente a Kilian non è sufficiente il livello raggiunto dal simpatico De Villa ma tutto sommato il ragazzo potrebbe ancora fare un passo qualitativo e fare coppia di altissimo livello con il più titolato compagno di squadra. Per la Mireja Mirò le cose stanno diversamente dal momento che non si vede all'orizzonte nessuna spagnola in grado di accompagnarla nelle gare a coppie.
Troillet si adatta a correre con compagni non alla sua altezza ma c'è da scommettere che quest'estate ce la metterà tutta per tirare su qualcuno in grado di tenere il suo ritmo, magari con l'aiuto di Rico Elmer...
Proprio in occasione di un'intervista all'ultimo Pierra Menta, Kilian, in veste di spettatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto pesanti del tipo: «Vorrà dire che il prossimo anno non parteciperò alla Coppa del Mondo e gareggerò con chi voglio.» Ma dimentica che ormai tutte le gare importanti sono inserite nel calendario di coppa e che il regolamento impone anche agli amatori di fare squadra con elementi della stessa nazionalità...
Per quanto riguarda il Mezzalama, ultimo paradiso per gli open, scenderanno in campo squadre di tre nazionalità diverse: Kilian gareggerà con Troillet e Giacomelli e dovranno vedersela con le agguerritissime squadre dell'Esercito e dei Francesi. In campo femminile Martinelli e Pedranzini per mettere al sicuro la vittoria finale si schiereranno con la Roux. La Pellissier per nulla contenta di essere stata esclusa da questo super team sta cercando compagne: una è certamente la Mireja Mirò, vero cane sciolto del circuito, ma la terza non si trova dal momento che le svizzere formeranno il miglior terzetto possibile di colori rossocrociati. E allora potrebbe anche succedere che Gloriana faccia da spettatore nella gara più importante e per giunta nella sua vallata...
Una proposta arriva da Manfred Reichegger: «Dal prossimo anno si potrebbero fare 9 prove: 3 vertical, 3 distance e 3 a coppie, con possibilità di scegliere le 6 migliori, in questo modo anche chi deve correre da solo ha piena possibilità di aggiudicarsi la coppa...»
Stop per Robert Antonioli
Lesione al crociato per il nostro fortissimo giovane
La Pierra Menta non ha portato fortuna al nostro atleta di Madonna dei Monti: dapprima la penalizzazione che ha privato la sua squadra della meritata vittoria ad Areches poi l'esito delle analisi del ginocchio destro che hanno confermato la rottura del legamento crociato. Una disattenzione in discesa, il sabato, scendendo su neve crostosa: sci da una parte e ginocchio dall'altra... Conoscendo le prestazioni di Robert in discesa e i capitomboli che sicuramente avrà fatto in passato possiamo anche pensare che la lesione non sia una cosa nuova, fattostà che il nostro più forte giovane verrà operato la settimana prossima e dovrà osservare almeno tre mesi di stop.
Il livello raggiunto dalla chirurgia ortopedica garantisce certamente un pieno recupero.
La redazione di Fondo Ski-alp gli fa i più grossi auguri di un pronto recupero e un immediato ritorno agli allenamenti e alle gare.
Vai Robert! Dai! «E anche 'sta volta è andata...» Come ci risponde durante le interviste.
La Pierra Menta tutta italiana
Dopo quattro giorni di gara si conferma lo strapotere dell'Esercito
Da giorni osserviamo con interesse la condotta di gara dei nostri quattro fortissimi atleti della nazionale, prima, e dell'Esercito poi - oppure anche in senso inverso se vi pare... - e mi è passato per la testa che non fosse una casualità ma una tattica ben precisa che alla fine ha dato i suoi risultati.
Dalla mia posizione all'inizio dell'ultima discesa dove si arrivava a piedi si è visto arrivare là in basso Sbalbi e Blanc, dopo un minuto e mezzo Reichegger, Brunod, Trento ed Eydallin. Tutti insieme, cambio pelli, e su in salita. Alla piazzola si preparano tranquilli per affrontare la discesa che in quel versante presentava dei tratti ripidi con passaggi obbligati pieni di gobboni.
Dietro Perrier e Buffet, appena staccati, e poi via via le altre squadre con Gachet - Pellicier, Bon Mardion - Bonnet, Troillet - Marti e Pedrini - Lanfranchi. Questa risulta essere anche la classifica di tappa. Ma la cosa più simpatica di tutte è stato l'arrivo di tutti e quattro i ragazzi della Nazionale che iscrivono due squadre sul podio più alto di questa fantastica Pierra Menta.
Non si è andati sul Grand Mont ma le tappe sono state tutte molto combattute e spettacolari: in particolare per le fantastiche discese nei boschi con gobboni alti due o tre metri.
Nelle donne gara solitaria per Martinelli - Pedranzini che oltre ad aver vinto alla grande hanno anche trascorso una bella vacanza di ski-alp senza doversi guardare dall'attacco delle avversarie.
Nei giovani Antonioli e Boscaccino alla grande che sono riusciti a rintuzzare l'attacco degli svizzeri. Una bella prova la loro confortata anche dallo splendido ritorno dell'équipe Righi - Cazzanelli che sul finale hanno acciuffato il terzo gradino del podio.
Pierra Menta, tappa pari...
La prima volta nella storia della gara due squadre a pari merito
Questa mattina alle sette è partita la gara junior poco sotto dall'arrivo della seggiovia Bonnet Rouge, alle sette e un quarto partiva da le Bois la gara senior. Noi eravamo dapprima al Col Forclaz e successivamente sull'Anticima del Grand Mont. Bellissima giornata, cielo sereno e sole caldo, neve bellissima in alto e molto lavorata nel bosco della parte bassa.
A menare oggi sono stati Sbalbi e Blanc che sono transitati con ampi margini di due minuti ad ogni salita ma la discesa dal Grand Mont è stata loro fatale: i quattro dell'Esercito che per il secondo giorno consecutivo hanno lavorato a quartetto sono piombati su Le Planay come dei falchi e per noi che siamo arrivati al traguardo senza conoscere l'esito della gara c'è stato lo stupimento di apprendere che la vittoria è andata a Reichegger e Brunod, a quanto pare Trento nelle ultime curve deve aver perso uno sci compromettendo la vittoria di tappa. Classifica complessiva con due squadre con lo stesso tempo totale: 8.34.04.
Resistono in terza posizione Perrier con Buffet a oltre 5 minuti, Sbalbi e Blanc, gli eroi di giornata ne hanno addirittura 10...Gara in sofferenza per Guido che non è al meglio con il ginocchio fuori posto e il suo distacco ammonta ormai anche per lui e Lorenzo a oltre 10 minuti.
Tranquille le due bormine che riescono anche ad osservare il bellissimo paesaggio della Pierra Menta: il loro vantaggio sfiora la mezz'ora sulle svizzere e sulle francesi.
La gara giovani è stata dominata dalla formidabile coppia Antonioli - Boscacci.
Pierra Menta, domani il Grand Mont
Il giorno della verità: i francesi promettono battaglia
Non è piaciuto lo strapotere dei ragazzi dell'Esercito qui ad Areches, domani si sale verso il Grand Mont ma non si percorreranno le creste classiche del terzo giorno: il pericolo valanghe ha imposto un percorso rimanbeggiato con partenza da le Bois e due passaggi al Col de la Forclaz in salita, un breve saliscendi per due passaggi sull'Anticima e via in discesa. 2550 metri di dislivello.
I giovani che entrano in gara domani partiranno poco sopra la stazione a monte della prima seggiovia per poi arrivare anche loro sull'Anticima.
Inutile negare che Trento - Eydallin e Reichegger - Brunod ci sono sembrati veramente in forma mentre il distacco di Buffet - Perrier inizia a essere un po' pesante: se non rientrano domani rischiano di vedere svanire il sogno della Pierra Menta. Un sogno che anche Guido vede allontanarsi dal momento che il ginocchio gli crea qualche problema e che 5 minuti da ricuperare ai 4 dell'Esercito sembrano tanti.
Pare che la squadra di Sbalbi e Blanc vadano fortissimo in salita ma il loro distacco è ormai pesante.
Le bormine viaggiano ormai con 20 minuti di vantaggio e scherzando questa sera abbiamo consigliato di portarsi nello zaino pane e toma per fare colazione sull'Anticima.
Mancano al via squadre come quella di lenzi e Riz, peccato mentre contrariamente a quanto scritto Lathuraz gareggia in coppia con la Roux e sono in terza posizione dietro alle svizzere Pont Combe - Magnenat.
Pierra Menta: partiti!
Modifiche al percorso e considerazioni sulle coppie in gara
La tappa di oggi alla Pierra Menta ha subito delle variazioni rispetto al programma: si gareggia su un dislivello complessivo di 2501 metri con partenza da Les Bois poi Le Chornais, Les Moulins quindi salita alla Cote (1996 metri), saliscendi e discesa a Les Granges (1132 metri), salita a Sous Roche Plane (2050 metri) poi ancora Le Cote e discesa a Le Bois.
Intanto, scorrendo la lista dei partenti possaimo confermare la mancanza di Kilian Jornet e di Laetitia Roux. Altra variazione di rilievo c'è stato un rimescolamento di coppie all'interno della squadra francese: Perrier con Buffet e Gachet con Pellicier... I primi possono certamente puntare dritto al Trofeo: Buffet lo ha già dimostrato agli europei e Perrier non ha più nulla da dimostrare.
L'Adamello a Lanfranchi
Martin Riz si conferma al vertice della Coppa delle Dolomiti
Una gran quantità di neve: questa è la prima cosa che ha colpito tutti coloro che si sono dati appuntamento qui al Passo del Tonale per la prestigiosa Scialpinistica dell'Adamello. Percorso molto rimaneggiato quindi per il forte rischio di valanghe e gara che parte molto presto - alle 8 - per non creare problemi al sovraffollamento domenicale della stazione di sci.
Al passaggio al Passo Paradiso ci sono i big a tirare: Riz, Lanfranchi, Friedl, Zulian, poi le redini vengono prese decisamente in mano da Pietro Lanfranchi che allunga quel tanto che basta per fare un buco dietro di sè. Al Passo del Traliccio, da percorrere sci nello zaino nell'ultima parte, transita con due minuti su Martin Riz che ci sembra un po' rassegnato a difendere il secondo posto più che a pensare un attacco diretto al primo. La sua è una splendida discesa nel canalino che tuttavia non gli basta per recuperare il distacco. Al Traliccio passa poi Zulian seguito da Mair e via via alla spicciolata tutti i pretendenti ad un posto fra i primi dieci.
In campo femminile Veronique La Thuraz vince senza troppi problemi anche se ha avuto qualche intoppo nel primo tratto di discesa dal Traliccio: qualche placca di neve dura affiorata dopo i passaggi precedenti. Alle sue spalle una sorprendente Rocca Silvia quindi Sabrina Zanon e l'attesissima Calliari che guida la classifica della Coppa delle Dolomiti.
Per la cronaca sono stati 212 i partenti: gli organizzatori hanno giudicato inaspettato questo numero visto il paventato pericolo di valanghe, il percorso rimaneggiato e l'ora di partenza anticipata.
La giornata di sole ha fatto da splendida cornice a questa riuscita manifestazione.
Classifica
1. Lanfranchi Pietro 1.24.29
2. Riz Martin 1.26.49
3. Mair Friedl 1.28.34
4. Zulian Ivo 1.28.48
5. Moriondo Paolo 1.28.54
femminile
1. Lathuraz Veronique 1.51.12
2. Rocca Silvia 1.52.51
3. Zanon Sabrina 1.53.16
4. Cuminetti Silvia 1.53.43
5. Calliari Orietta 1.55.26
Classifica Coppa delle Dolomiti
1. Riz Martin
2. Friedl Mair
3. Follador Alessandro
femminile
1. Calliari Orietta
2. Zanon Sabrina
3. Bones Bice
Toto Sellaronda
Un'edizione stellare: chi saranno i vincitori?
La gara che prenderà il via alle 18 di venerdì da Arabba per ritornarci dopo aver superato i quattro mitici colli vede alla partenza i più forti interpreti dello ski-alp mondiale. Abbiamo scorso con il patron Diego Perathoner l'ordine di partenza e ci sono balzate all'occhio alcune coppie degne di attenzione oltre a quelle che già tutti conosciamo.
Se si lasciano da parte infatti i vari Reichegger - Brunod, Giacomelli - Holzknecht, Gachet - Buffet, Perrier - Pellicier ed Eydallin - Trento, poniamo la nostra attenzione sulla coppia Jornet - Martin de Villa che potrebbe veramente esprimersi alla grande sotto l'impulso dello scatenato Kilian. Una gara quasi ciclistica che non richiede enormi doti in discesa fuoripista. Altra coppia da seguire con attenzione l'inedita Lenzi - Mair che potrebbe senz'altro aspirare a un buon piazzamento dal momento che la vittoria finale sembra già ben opzionata dai big.
In campo femminile non dovrebbe esserci storia: le bormine non hanno avversarie dal momento che la Roux corre in coppia con La Thuraz e che la Mireja Mirò non ha compagne alla sua altezza in Spagna..
Venerdì sera saremo a Canazei per il primo passaggio e successivamente ad Arabba, tutti gli aggiornamenti su questo sito.
Brunod e Lenzi nel Fiou
Nonostante la nevicata 110 le squadre al traguardo
Possiamo dire che il tempo sia stato inclemente nei confronti del Trofeo Fiou: a un'ora e mezza dal via una fitta nevicata ha condizionato la grande festa dello ski-alp che le 115 squadre iscritte a vevano portato nella piana di Flassin. Ma la gara è stata bella lo stesso anche senza gli splendidi scorci sulle montagne della valle che in una giornata di cielo sereno si sarebbero potuti ammirare.
Alle ore nove la partenza, dapprima lungo la pista di fondo e poi decisamente a destra sui prati del Citrin, poi il vallone e il bosco, nel tratto ripido la lunga teoria di ski-alpers ha già subito un tirone: a condurre Dennis Brunod con il compagno Lenzi, con loro la rivelazione Righi, pochi metri dopo Andrea Basolo che vorrebbe fare una gran gara ma non ha fatto i conti con le condizioni non ancora ottimali dell'altro moschettiere Cocito, poi passano i trentini Beccari e Martini, poi Fazio e Jacchini e finalmente Cocito alle spalle di Massimo Junod. Dopo un po' passa anche Cazzanelli che chiede a che punto sia il suo compagno Righi: «Ormai ha più di un minuto.» E riparte imprecando contro le pelli.
Non passa tanto che arriva anche Gloriana con la compagna Clos. La fila è interminabile: qui sul ripido si viaggia rigorosamente in fila indiana.
Le posizioni di vertice all'arrivo non sono variate di molto: riconfermata la netta vittoria di Dennis Brunod e Damiano Lenzi, il secondo posto di Martini - Beccari, il terzo di Jacchini - Fazio e il quarto di Cazzanelli - Righi.
Condizioni severe in discesa per via della scarsa visibilità ma la gara si conclude senza sussulti e tutto finisce nei ristoranti della zona.
Oro a Buffet e la Francia esulta
Il favorito Troillet crolla e Kilian rompe lo scarpone quando è in testa
Era la gara della chiusura, la prova individuale in cui tutti volevano far valere le proprie potenzialità, primo fra tutti Troillet che è scoppiato dopo la prima salita e non ha più potuto tenere la testa della gara. Altrettanto dura delusione per Kilian Jornet Burgada che ha visto svanire il suo sogno d'oro quando era in testa per la rottura dello scarpone.
E allora via libera a Reichegger che ha condotto la gara fino all'uscita del canale del Guslon quando era ancora in testa di 40 secondi ma alle sue spalle sapeva di avere una furia come Yannich Buffet autentico talento della discesa. Alle loro spalle nel canalino finale sono saliti Trento, Perrier e Holzknecht ma solo quest'ultimo è riuscito ad acciuffare l'ultimo gradino del podio. Negli espoir, fuori Kilian, via libera al nostro Lenzi che conquista l'oro e il dodicesimo posto assoluto, una garanzia per il futuro...
In campo femminile la solita grande Pedranzini che ha dominato la gara, alle sue spalle la Martinelli e al terzo posto una rinfrancata Gloriana Pellissier che aggiunge un bel bronzo all'oro della staffetta.
Gara difficile quella di oggi che ha proposto ai concorrenti una difficile discesa dal Guslon che per via della grande frequentazione dei giorni scorsi si è trasformato in un pistone battuto disseminato di gobbe con neve dura. E qui Yannich Buffet ha sfoggiato tutta la sua classe: il maestro di sci di Areche Beaufort ha sciato alla grande annullando il gap che aveva all'uscita del couloir. Non è bastata la penalità per aver perso i ramponi a spostarlo dal gradino più alto della prestigiosa competizione individuale.
Francia lieta per questo successo dal momento che alcuni suoi grandi interpreti non erano al massimo della forma come Perrier e Laetitia Roux.
Da segnalare ancora un grande piazzamento dello spagnolo Martin Villa quinto al traguardo.
Individuale giovani
Tutti aspettavano Antonioli e Antonioli è arrivato
Per tutta la gara Righi ha tenuto un ritmo molto alto fino a scollinare in vetta alla Cima delle Vacche seguito da Robert Antonioli che ormai l'aveva nesso nel mirino e da Michele Boscacci inseguito dallo svizzero Michaud, poco dietro il francese Gachet. La discesa finale, lunghissima e piena di insidie, prima per il manto nevoso molto crostoso e poi per i passaggi obbligati in mezzo ad un faggeto di incredibile bellezza.
Già dalle prime curve in alto su terreno ampio ma ripido Antonioli è riuscito a rosicchiare il vantaggio di Righi, alle loro spalle primo tratto capolavoro del francese Gachet che con tre ampi curvoni ha messo alle spalle tutto il primo tratto del pendio per poi riuscire addirittura a superare i due italiani e acciuffare una medaglia di bronzo.
Un po' di disappunto per Filippo Righi la nostra grande promessa ma anche per Michele Boscacci che ha interpretato bene la discesa salvo poi cadere e farsi riacciuffare dai due concorrenti stranieri nel tratto finale a skating. In campo femminile la Valmassoi non va aldilà di un quinto posto in una gara vinta dalla francese Favre davanti a due atlete polacche.
Nei cadetti lo svizzero Alain Tissiere perde i ramponi nell'ultima discesa, fatto questo che mette in atto una penalizzazione di 30" che gli costa anche la medaglia d'oro che va invece al tedesco Toni Palzer.
Nelle cadette la svizzera Flechter davanti alla nostra Cazzanelli. Medaglia di bronzo la norvegese Haurcoy.
Un tracciato molto severo in discesa che ha messo a dura prova tutti giovani, nessuno escluso, e questo anche per le condizioni del manto nevoso crostoso e ghiacciato a tratti.
Domani si replica in parte sul percorso di oggi e in parte verso il Guslon passando per il Cornor.
Potrebbe essere il giorno dei francesi ancora a bocca asciutta in quanto a titoli: questa mattina abbiamo intravisto Perrier che saliva studiando attentamente il percorso. Potrebbe essere il suo giorno, ma anche Kilian ha ancora fame di oro...