Royal Ultra Gran Paradiso
Una skyrace a 5 stelle
L'organizzazione sta lavorando per mettere in sicurezza quei passaggi che per via della presenza di neve potrebbero creare qualche intoppo a questa grande traversata. Il fatto che i canali che scendono dal Colle dei Becchi siano innevati costituisce un grande vantaggio: in questo modo si evita l'accidentato percorso fra massi e pietroni. Più avanti, una volta raggiunta la Bocchetta del Ges, si valuterà l'opportunità di allestire dei tratti con corde fisse laddove il percorso attraversa nevai ripidi a mezzacosta.
Dal Colle della Porta al Lago Lillet e di qui al Colle della Terra e al Bastalon le condizioni sono più favorevoli fino poi a dover correre su terreno decisamente meno accidentato per raggiungere i Chiapili quindi il lungo lago di Ceresole che porterà al sospirato traguardo nei pressi dello Chalet del Lago.
Stanno arrivando le iscrizioni e gli organizzatori sperano in una condizione meteo favorevole affinché i suggestivi luoghi attraversati possano fissarsi nella mente di concorrenti e spettatori.
Dolomites Skyrace 2009 - Canazei
Al via anche Mejia e Wyatt
La lista dei big al via si sta arricchendo di nomi famosi mentre il numero complessivo degli iscritti sta già superando quota 600.
Venerdì lungo la ripida traccetta del Vertical che da Alba di Canazei (1485 m) porta alla Crepa Neigra (2485 m) lungo il ripidissimo Sentiero del Fulmine ci sarà certamente grande spettacolo. La presenza dei grandi specialisti mondiali dello skyrunning dovrebbe assicurare prestazioni di altissimo livello: se il terreno sarà più asciutto della scorsa edizione non si esclude che qualcuno dei migliori possa addirittura battere il record mondiale sui 1000 metri verticali.
In particolare Kilian Jornet che si è iscritto solo a questa gara - probabilmente per non mettere a rischio il suo ginocchio con la discesa dal Piz Boé - potrebbe tentare un colpaccio.
Dennis Brunod potrebbe voler dimostrare a molti le proprie potenzialità dopo le polemiche seguite al Mezzalama. Manny, vincitore la scorsa edizione, si trova molto bene su questo particolare percorso.
Domenica invece la grande maratona in quota con andata e ritorno al Piz Boé che non vedrà purtroppo al via quegli atleti che cercano di preservare ginocchia e menischi per la stagione invernale dello ski-alp.
Ecco il programma.
Giovedì
16/07/2009
ore 15.00 - 19.30 Apertura ufficio gare presso la Scuola di Sci Marmolada a Canazei - Strèda del Piz, 12
ore 21.15 Serata in piazza Marconi: presentazione “Vertical Kilometer”
Venerdì
17/07/2009
ore 8.00 - 12.30 e 15.00 - 19.30 Apertura ufficio gare presso la Scuola di Sci Marmolada a Canazei - Strèda del Piz, 12
ore 10.30 Partenza in linea "Vertical Kilometer", in loc. Ciasates ad Alba di Canazei
ore 12.30 Pranzo atleti presso i rifugi della località Ciampac (20 min. c.a. dalla zona arrivo)
Sabato
18/07/2009
ore 9.00 - 19.30 Apertura ufficio gare presso la Scuola di Sci Marmolada a Canazei - Strèda del Piz, 12
ore 21.15 Serata in piazza Marconi: presentazione "Dolomites Skyrace"
Domenica
19/07/2009
ore 7.00 Apertura ufficio gare presso la Scuola di Sci Marmolada a Canazei - Strèda del Piz, 12
ore 8.00 Punzonatura in zona partenza in Piazza Marconi
ore 8.30 "Dolomites Skyrace": partenza in linea
ore 12.30 Pranzo presso il parco di Canazei
ore 14.30 Cerimonia di premiazione "Dolomites Skyrace" e assegnazione dei titoli "European Skyrunning Championship 2009" in Piazza Marconi
La tecnica del ripido
Le riprese per Ski-alp Advanced concentrate sui terreni ripidi
Come si scia e come si risale un pendio ripido in totale sicurezza. Sarà questo uno degli argomenti caratterizzanti il contenuto di questo nuovissimo manuale che stiamo allestendo con la collaborazione dei nostri tecnici. Oggi le discese a 45° non sono più eventi eccezionali e non vengono nemmeno più considerate sci estremo come qualche decennio fa, tuttavia su certe pendenze ci sono pericoli oggettivi e soggettivi che vanno ben valutati e interpretati. Con Alain Seletto e Franco Corvisiero sono state effettuate curve su pendenze anche superiori ai 45° su nevi compatte e trasformate ma anche su nevi marce e bagnate di inizio estate. Il salto del crepaccio con atterraggio su ripido. Si è cercato insomma di ripercorrere tutte quelle situazioni che si incontrano spesso durante le escursioni con gli sci: anche la gita più semplice presenta almeno un tratto non propriamente facile.
Come impostare una curva su certe pendenze, l'importanza dell'appoggio del bastoncino sia che esso sia lungo da fondo che tradizionale da discesa. Come derapare per perdere quota. Uso di sci larghi, modello freeriding, e di sci grantour o gara. Queste e altre situazioni sono oggetto in questo inizio estate ancora estremamente innevato nell'area occidentale. Nei prossimi giorni il lavoro di raccolta materiale proseguirà con le riprese della tecnica di salita con le pelli: come farle tenere su pendenze limite e come eseguire le inversioni. Lo scopo è di fornire agli appassionati dello ski-alp un supporto tecnico che contempli tutte quelle situazioni che possono mettere in difficoltà sia in salita che in discesa.
Inversioni su terreni ripidi: con Andrea Basolo stiamo approfittando dei nevai ancora presenti in alta vale dell'Orco dove sussistono situazioni molto interessanti da trattare nel manuale: pendii ripidi con neve bagnata, ponti di neve su torrenti impetuosi, fessure insidiose fra roccia e neve...
Il nostro intento è quello di scovare tutte quelle situazioni inusuali ma che possono costituire un pericolo per gli skialpers.
Diabete no limits
Il diabete non pregiudica la prestazione sportiva
Lo hanno dimostrato i ragazzi che recentemente hanno preso parte al Trofeo Mezzalama e i numerosi ragazzi che corrono abitualmente nelle Skyrace. In occasione della gara di Stava abbiamo avuto la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con uno di loro. Molto disponibile Agnoli a fornirci tutte le informazioni sull'approccio agli sport di endurance da parte di atleti affetti da diabete.
Questo atleta, che gira munito di apparecchio elettronico per misurarsi la glicemia in ogni momento, adotta uno stile di vita pressoché normale. Quando è in gara effettua una misurazione prima del via, due durante la gara e una dopo il traguardo. Spesso si deve ricorrere all'insulina da iniettarsi all'occorrenza in qualsiasi momento.
Dobbiamo dire che questo ragazzo ha ottenuto un buon piazzamento a dispetto dei valori elevati dello zucchero nel sangue anche a dimostrazione del fatto che l'attività sportiva anche intensa aiuta a mantenere i valori entro dei limiti più accettabili.
Dovrebbe essere questo uno stimolo per molti altri diabetici a superare i limiti di questa patologia.
Per info: www.diabetenolimits.it
Dominio di Brunod alla Stava Skyrace
Sulle ripide rampe del Passo Cornon emerge la classe del valdostano
Niente da fare per il superfavorito Mamleev: non appena il percorso si inerpica su pendenze al limite della tenuta nel primo tratto di gara il portacolori del Centro Sportivo Esercito prende il largo una prima volta, poi viene di nuovo raggiunto e lui se ne va di nuovo. In cima al Monte Agnello da dove abbiamo seguito la seconda parte della gara è transitato per primo Brunod con quasi 2 minuti sull'inseguitore diretto Claudio Cassi. Più attardata la coppia Pintarelli - Mamleev che quando passa in vetta all'Agnello Brunod sta già correndo contento nell'ampio diagonale erboso che porta agli ultimi saliscendi prima della picchiata finale.
Tacchini qui è solo quinto ma si riporterà in terza posizione sul finale.
In campo femminile è la Confortola a scavare un buco incolmabile con le avversarie: controllata e precisa ha corso quasi in soupplesse per non rischiare di farsi male. A darle la caccia nessuna Tiraboschi all'orizzonte ma solo un affaticato Mattia Pellegrin impegnato allo stremo per non farsi battere da una donna...
Nella classifica finale sul traguardo di Stava, in campo femminile, da segnalare il secondo posto della Miori e il terzo di Nadia Scola, vecchia conoscenza dello ski-alp.
Ma di ski-alpers in gara ce n'erano molti: fra i più rappresentativi oltre a Brunod abbiamo riconosciuto Paolo Rinaldi, Mario Scanu, Vuillermoz Diego, Filippo Beccari oltre ad un buon nugolo di nostri lettori che ci hanno salutato lungo il percorso.
Missione compiuta per il Macha che ha visto la sua gara coronata dal successo, missione compiuta anche per Lorenzo Delladio, de La Sportiva che ha voluto portare a termine la gara con telecamera in mano.
La Stava Skyrace valeva anche per le qualificazione ai Campionati Europei di Canazei in calendario fra venti giorni e Dennis Brunod non poteva superarla in modo migliore.
Classifica
1. Brunod Dennis 2.09.50
2. Mamleev Mikhail 2.11.46
3. Tacchini Giovanni 2.11.46
4. Pintarelli Gil 2.12.2.12.27
5. Cassi Claudio 2.12.46
6. Golinelli Nicola 2.13.27
7. Morassi Alessandro 2.16.49
8. Butti Stefano 2.17.35
9. Bettega Claudio 2.17.44
10. Zerboni Daniele 2.18.37
femminile
1. Confortola Antonella 2.39.07
2. Miori Giulia 2.42.10
3. Scola Nadia 2.47.11
4. Senik Jennifer 2.51.14
5. Moré Rossana 2.52.37
Quasi 200 partenti alla Stava Skyrace
Domani spettacolo sul Cornon e sull'Agnello: al via anche Pellegrin
Un Macha - al secolo Massimo Dondio - un po' emozionato ma anche molto soddisfatto fa gli onori di casa ai numerosi atleti che hanno partecipato al briefing e alla distribuzione dei pettorali ai top e alle top atlete che domani si giocheranno la vittoria finale. Un percorso nervoso: una ripida ascesa iniziale da Tesero al Cornon, poi saliscendi con insidiosi passaggi in quota. Discesa finale su una spettacolare dorsale rocciosa e arrivo a Stava.
Le previsioni meteo non dovrebbero celare insidie ma di questi tempi nulla è certo.
Scorrendo l'ordine di partenza abbiamo scoperto molti nomi noti: oltre ai superfavoriti Brunod e Mamleev in campo maschile e Tiraboschi e Confortola in quello femminile dobbiamo segnalare la presenza di Mattia Pellegrin, il fortissimo atleta della valle, che non disdegna di misurarsi in una disciplina anomala per lui.
Al via abituali atleti dello ski-alp come Nadia Scola, Raffaella Rossi, Diego Vuillermoz, Paolo Rinaldi, Filippo Beccari e Mario Scanu.
La nostra posizione domattina, tempo permettendo, dovrebbe essere raggiunta sulla Cima del Monte Agnello con una salita in senso contrario. Una volta passati i primi sarebbe nostra intenzione raggiungere il traguardo per le interviste di rito.
A domani.
Le novità da Bratislava
Congresso ISMF: ce ne parlano Dugit e Meraldi
Dopo il congresso del 23 giugno a Bratislava emergono alcuni dati importanti sul mondo dello ski-alp race: innanzitutto è stato confermato il calendario di Coppa del Mondo che pubblicammo in questo sito qualche settimana fa. Unica variazione quella della Patrouille des Glaciers anticipata al 24 aprile (venerdì sera la partenza da Zermatt) invece del 25.
Un altro dato degno di nota consiste nella confermata partecipazione dei cadetti alla Coppa del Mondo ma con percorso espressamente tracciato per loro.
Per quanto riguarda i materiali sarà rigorosamente obbligatorio l'uso di attrezzature integre: non sarà più ammessa alcuna manomissione o adattamento di sci, attacchi, scarponi e bastoni. Si adotterà una sonda comune a tutti ora allo studio dei tecnici.
Da segnalare le dimissioni di Joseph Castelet da segretario generale della federazione, ci è stato detto «per disaccordi con il presidente».
Per quanto riguarda le news in casa Italia Fabio Meraldi ci ha comunicato il suo ingresso nel consiglio internazionale dell'ISMF insieme a Mottini: in questo modo l'Italia dovrebbe avere più voce in capitolo in ambito internazionale.
L'attività interna vedrà un consiglio il 7 di luglio, in quell'occasione verranno comunicate le formazioni delle squadre nazionali: secondo indiscrezioni dovrebbe uscire dalla rosa azzurra Martin Riz mentre entrerebbero ufficialmente Pedrini e Lanfranchi. Allo stesso tempo altri atleti segnalati avranno un passaporto agonistico internazionale per poter essere convocati in ogni momento a seconda delle condizioni di forma.
In ultimo Fabio Meraldi ci ha comunicato che a causa di questi ritardi nella formazione delle squadre il raduno di allenamento previsto per luglio al Tonale verrà spostato a settembre.
Guido Giacomelli, ritorni?
Intervista esclusiva con il campione dello ski-alp
Trovare Guido, soprattutto al telefono, è cosa assai difficile, ma con un po' di fortuna ci siamo riusciti... Anzi, lo abbiamo anche incontrato nel suo paese proprio mentre stava lavorando da carpentiere.
Ciò che ci preme sapere soprattutto è la condizione del suo ginocchio. Dopo la rovinosa caduta all'Alpago a fine febbraio non ha più potuto gareggiare ad alto livello e dopo il Pierra Menta ha decisamente sospeso l'attività.
«Il mio ginocchio ha un problema di cartilagine, sto facendo infiltrazioni ma per ora non vedo nessun miglioramento. Di allenarmi non ci penso nemmeno: appena faccio dieci metri di corsa avverto subito il male, anche con la bici non riesco a spingere. La cosa non mi preoccupa dal momento che anche nelle stagioni migliori alla fine iniziavo ad allenarmi solo in novembre: con il mio lavoro e con il fatto che ho dovuto anche mettere a posto la casa, da due - tre anni faccio giornata doppia.»
Quella passata è stata una stagione da dimenticare.
«All'inizio ho avuto problemi di materiali, poi è subentrato l'incidente, e di lì sono cominciati i guai. Qualche ortopedico mi ha consigliato di proseguire con l'attività curandomi per un'infiammazione e forse questo ha peggiorato la situazione del mio ginocchio.»
Il ritiro di Lunger ti ha condizionato?
«Non credo, in un primo momento avevo addirittura pensato di gareggiare solo nelle individuali ma poi mi sono adattato bene con Lorenzo. Adesso, dovessi riprendere, per vari motivi mi ritroverei daccapo: senza compagno...»
Quali potrebbero essere i tuoi obiettivi per la prossima stagione se il ginocchio guarisce?
«Inizierò a pensarci quando riuscirò almeno a fare una corsetta di 40 minuti... E se il ginocchio non va a posto meglio così: vorrà dire che sarà l'occasione buona per smettere definitivamente, d'altronde questo scialpinismo non mi piace più: troppe regole, longe, corde, pattuglie nazionali... Ma era meglio prima: ci si divertiva di più, c'erano più rischi, più avventura...»
Allora Guido, facciamo così: rimandiamo il tutto a ottobre quando verrò a trovarti e faremo una bella intervista che pubblicheremo sul primo numero di Fondo Ski-alp ci racconterai di come ti sta andando e dei programmi per la stagione.
Grande spettacolo a Valbondione
Una vera skyrunning la 3 Laghi 3 Rifugi che parla anche un po' messicano
Questa mattina grande spettacolo di corsa in montagna fra i rifugi Curò, Barbellino e Coca. Il tutto accompagnato da una cornice di pubblico davvero esaltante: migliaia di persone hanno affrontato le ripide rampe del Curò e il lungo lago del Barbellino sia per applaudire i beniamini in gara che per approfittare della radiosa giornata di sole.
Un vero e proprio tracciato di skyrunning, come recita il sottotitolo, hanno incontrato i concorrenti di questa gara che si avvia a divenire una classica nel calendario di questa disciplina.
La ripidissima erta che sbuca di fronte al Curò, la corsa a curva di livello lungo trincee scavate nella neve, la difficile salita al Passo del Corno e un'ultima discesa molto impegnativa verso il traguardo hanno impegnato allo stremo anche i migliori specialisti di questo sport.
Nella gara a coppie vittoria inaspettata della coppia Morales - Carrara, un messicano amico di Mejia e un locals che conosceva molto bene il percorso. Ma al rifugio Barbellino si sarebbe detto che Manzi e Rinaldi potessero spadroneggiare. Jean Pellissier ha infatti cambiato con Dennis Brunod solo al quarto posto, quest'ultimo ha operato un grande recupero riuscendo a passare al comando proprio sullo scollino dell'ultima discesa e di certo non si sarebbe aspettato che Carrara da quinto posto potesse addirittura infilarlo e mollarlo in discesa...
Nella categoria di chi faceva tutto il percorso si è imposto il campione di casa Gotti.
Fra le donne grande prestazione di Emanuela Brizio che nonostante abbia anche lei scelto il percorso completo è riuscita a tagliare il traguardo per prima. In realtà Gloriana Pellissier l'aveva raggiunta in cima al Colle del Corno ma poi non se l'è sentita di tenere il ritmo della piemontese nella difficile discesa finale.
Molto suggestivo il paesaggio con le sue creste aspre e i nevai ancora abbondanti, il percorso di alto livello e la splendida accoglienza dell'organizzazione ci hanno permesso di seguire con grande piacere questa manifestazione destinata a divenire importante nel panorama dello skyrunning.
Maschile a coppie
1) Morales - Carrara 2.38.45
2) Pellissier - Brunod 2.39.42
3) Zenucchi - Albrici 2.41.11
femminile
1) Vassalli - Pellissier
Individuale maschile
1) Gotti Paolo
2) Bonfanti Fabio
3) Colombo Massimo
femminile
1) Brizio Emanuela
Appena possibile aggiorneremo la classifica ancora incompleta
3 laghi 3 rifugi live
Domattina 160 concorrenti al via
Ci troviamo al Rifugio Curò dove domattina transiterà per due volte la gara di skyrunning che vedrà al via oltre 160 concorrenti (46 in coppia e una settantina in gara singola). Salendo al Curò siamo stati superati dagli atleti che faranno la seconda parte del percorso: Dennis Brunod e Gloriana Pellissier, rispettivamente in gara con Jean Pellissier e Daniela Vassalli, dormiranno al Rifugio Barbellino dove avverrà il cambio: riceveranno il testimone per poi effettuare la salita del Passo del Corno e scendere a rotta di collo fino al traguardo. Fra gli atleti che hanno scelto di fare tutta la tratta da soli da segnalare la presenza di Semperboni e di Gotti. In campo femminile quella di Emanuela Brizio. Molta neve ancora sul percorso che gli ha obbligato gli organizzatori ad allestire vere e proprie trincee soprattutto nei pressi del Barbellino. Partenza prevista per le ore 9 da Valbondione, arrivo al Curò 45 minuti dopo risalendo il canale ripido della teleferica, di qui in un quarto d'ora al Barbellino quindi ritorno con secondo passaggio al Curò. Venti minuti per raggiungere il Colle del Corno e di qui in mezz'ora al traguardo.
Domenica 3 Laghi 3 Rifugi
Anche Brunod e Pellissier al via
La spettacolare corsa in montagna prevista per domenica 14 giugno vedrà al via alcuni dei più rappresentativi nomi della corsa e dello ski-alp.
Al momento gli iscritti di spicco sono Pellissier - Brunod che correranno in staffetta: è possibile infatti scegliere fra la gara a coppie e quella individuale. Nel primo caso un concorrente percorre la tratta Valbondione - Rifugio Barbellino e il secondo effettua la seconda parte fino all'arrivo a Valbondione.
La prima salita è di 1200 metri di dislivello. Dal Rifugio Barbellino si scende alla diga omonima per poi salire al Passo del Corno a 2250 metri e dopo alcuni saliscendi il tracciato scende ripido su Valbondione.
Gli altri grandi specialisti in gara sono Gotti che ha scelto la tratta completa come anche la Brizio.
Un'altra coppia da tenere d'occhio è la Rinaldi - Manzi ma già altri big si stanno iscrivendo.
Un premio speciale - targa d'argento - verrà assegnato al miglior tempo fra il Barbellino e il Passo del Corno.
La redazione di fondoskialp.it sarà presente sul percorso di gara per un servizio live.
Lo sfogo di Florent Perrier
La sua spina nel fianco: non aver potuto partecipare al Mezzalama
Sapevamo che Perrier era rimasto molto contrariato per non aver potuto prendere il via al Mezzalama e allora abbiamo voluto sentire dalla sua voce se lo stato d'animo fosse realmente tale. Il tutto risale alla settimana dopo il rinvio del Mezzalama dove Perrier avrebbe dovuto gareggiare con Brunod e Bon Mardion: tutto sembrava ok e invece i vertici dell'Esercito hanno posto un veto a Dennis Brunod che anziché gareggiare con una pattuglia straniera avrebbe dovuto rimanere a disposizione come quarto uomo della sua fortissima pattuglia.
Florent Perrier non ha digerito questo stop anche per un problema economico: i soggiorni in quota, gli spostamenti, le iscrizioni, i congedi lavorativi...
Quando gli è arrivata la richiesta di gareggiare con Holzknecht e Troillet era troppo tardi: da una decina di giorni non si allenava più e così non ha potuto aderire all'invito. Ha così proseguito nel periodo di riposo ma adesso ha ripreso gli allenamenti estivi: corsa in montagna e bici da strada.
Gli chiediamo quali siano gli obiettivi della prossima stagione.
«Due soprattutto: i Campionati del Mondo ad Andorra e il record del Monte Bianco.»
Con quale compagno?
«Non lo so ancora ma sicuramente chi gareggerà con me in equipe sarà anche colui che parteciperà al mio fianco alla Chamonix - Monte Bianco - Chamonix che non può essere percorsa da soli.»
Per Perrier si tratta di una stagione di riconferma: da due anni infatti il campione francese è a corto di successi e quella che viene dovrebbe essere un ritorno al vertice.