La Sportiva, le novità footwear dell'inverno 2019

Tra le novità 2018/19 di La Sportiva non ci sono solo i modelli di scarponi da scialpinismo presentati da Sandro De Zolt nel video realizzato alla fiera Ispo che pubblichiamo sulla nostra pagina Facebook, ma anche due interessanti prodotti del mondo footwear, la versione invernale della scarpa da running Lycan, che arriva nei negozi proprio questa primavera (la variante summer, naturalmente) e Trango Tower Extreme GTX, scarpone ramponabile integrale.

LYCAN GORE-TEX - Calzatura da trail running perfetta per corse nei mesi invernali su medie distanze in allenamento. Comoda e confortevole grazie ai volumi ampi e alla calzata rapida, Lycan è indicata per tutti gli amanti della corsa off-road, in qualsiasi condizione, in particolare su terreni umidi, innevati e ghiacciati, grazie al battistrada Mud-Ground con mescola Frixion Blue ad alta durabilità e chiodabile. La zeppa ad iniezione assorbe gli impatti grazie anche alla particolare struttura esterna particolarmente ammortizzante. La tomaia in mesh idrorepellente con rinforzi anti-abrasione protegge dagli urti accidentali con radici o sassi. Lycan è l’ideale per una corsa sicura e confortevole.

TRANGO TOWER EXTREME GTX - Trango Tower Extreme GTX è lo scarpone ramponabile integrale pensato per utilizzi tecnici in montagna su ghiaccio e terreni misti. La tomaia è realizzata con l’esclusivo tessuto ad alta tenacità con rinforzi mono-bava con tecnologia a zone anti-abrasione differenziate Honey-Comb Guard posizionate nei punti più soggetti ad abrasione. La caratteristica linea estetica Trango è funzionale al contenimento del peso, al quale contribuisce anche il battistrada realizzato da Vibram con esclusivo disegno La Sportiva Cube a spessori alleggeriti. La membrana Gore-Tex Insulated Comfort garantisce isolamento termico, impermeabilità e traspirazione, lo snodo della caviglia 3D-Flex System permette un miglior controllo in appoggio. L’allacciatura differenziata tra parte superiore ed inferiore permette una perfetta regolazione dei volumi per un comfort di calzata ottimale. La serie Trango si arricchisce di contenuti tecnico-estetico sempre in anticipo sui tempi.

La Sportiva Tango Tower Extreme GTX

 


Settimana intensa in casa ISMF, tra rinvii ed Europei a rischio

Due rinvii, un Europeo a rischio: il calendario della stagione ISMF è in una fase delicata. Annullata la sprint in Svizzera, stesso copione per l’individuale ad Andorra, sempre per il maltempo. E se la neve è arrivata, e tanta, sulle Alpi, manca invece sull’Etna, sede degli Europei dal 22 al 25 febbraio. Come potete vedere sulla home page della manifestazione una decisione verrà presa in settimana. «Stiamo in costante contatto con gli organizzatori siciliani - spiega il general manager ISMF, Roberto Cavallo - per capire se e come mantenere gli Europei sull’Etna. Altrimenti dovremo muoverci rapidamente per individuare una nuova sede, visto che sono prove di qualificazione per i Giochi Olimpici invernali di Losanna 2020. Vedremo quale potrà essere la soluzione migliore». Sono stati assegnati all’Italia e dunque potrebbe essere ancora una sede nelle nostre Alpi. Nei prossimi giorni capiremo se partire oppure no per la Sicilia.
E le due prove di Coppa del Mondo? L’individuale potrebbe non essere recuperata, visto che, salvo altri rinvii, ne restano ancora due in calendario (in Francia l’8 febbraio e alle finali di Madonna di Campiglio ad inizio aprile) e dunque con quella andata in scena in Svizzera si raggiungerebbe il numero di gare per poter assegnare la Coppa di specialità. Per la sprint invece si deve trovare data e luogo per arrivare a tre: dopo quella in Cina, ne resta una sola a Madonna di Campiglio. E allora potrebbero essercene due proprio in occasione delle finali. Una settimana intensa, dunque, in casa ISMF.


Squalifiche e record alla Vibram Hong Kong 100

Il cinese Liang Jing stava già pensando ai festeggiamenti quando è stato squalificato. Neanche il tempo di rendersi conto di avere vinto la Vibram Hong Kong 100, prima gara dell’Ultra Trail World Tour che - è proprio il caso di dirlo - è arrivata la doccia fredda. Squalificato per avere ricevuto aiuto lungo il percorso. In pratica ha accettato una bottiglietta di acqua da un tifoso. Così la gara dello scorso 27 gennaio è andata al connazionale Qi Min, arrivato a pochi secondi, in 9 ore 28 minuti e 36 secondi, tempo che segna il nuovo record della cento chilometri asiatica. Secondo lo statunitense Alex Nichols, terzo Yu Yuanhui. Record anche nella prova al femminile con la cinese Yao Miao che ha abbassato di ben 38 minuti il crono dell’anno scorso di Núria Picas e battuto la nepalese Mira Rai. 10 ore e 40 minuti il tempo della vincitrice, contro 11 e 30 della nepalese. Terza Xiang Furzhao. Ha dovuto invece ritirarsi la svizzera Andrea Huser.


È Igone Campos la vincitrice del contest Mountopia di Dynafit

Scoprire i paesaggi selvaggi dell’Alaska sia sugli sci da alpinismo che con le scarpe da running. Questa la mission della ventiseienne spagnola Igone Campos, vincitrice dell’edizione 2018 del contest What’s your Mountopia? Promosso da Dynafit con i partner Gore e PrimaLoft. Igone era una delle dieci finaliste e ha conquistato sia la giuria tecnica che la community. La spagnola progetta di trascorrere diverse settimane negli Stati Uniti in primavera e nell’estate del 2018, per scoprire il territorio, a volte da sola, in altri momenti in compagnia di un amico, senza mai perdere di vista l’obiettivo ultimo del suo viaggio: la scalata dei 6.190 metri del Denali, il monte più alto del Nord America, una delle famose Seven Summits. Dynafit e i partner Gore e PrimaLoft sosterranno il progetto dell’insegnante mettendo a sua disposizione budget e attrezzatura idonei all’avventura. L‘atleta Dynafit Javier Martín de Villa le starà accanto con la sua esperienza e i suoi consigli per un allenamento efficace.

INZIATIVA DI SUCCESSO - Circa 500 partecipanti da 26 diversi Paesi hanno risposto all’appello presentando i loro progetti. Dopo la prima selezione da parte della giuria tecnica i dieci finalisti si sono contesi per dieci settimane, fino all’8 gennaio, i voti della community digitale, mostrando con l’aiuto di immagini e video tutta la loro motivazione e la strada verso il proprio sogno. Nella prima edizione era stato l’americano Christopher Mohn a vincere e portare a termine con successo la sua Mountopia, la Tenzing Hillary Mount Everest Marathon.

E NEL 2019? - Mentre Igone Campos si prepara per l’Alaska, Dynafit è già pronta a lanciare la prossima edizione di Mountopia. Il 14 maggio si apriranno le iscrizioni, questa volta con modalità diverse. Nell‘estate 2018 per la prima volta sarà Dynafit, al motto Your Mountopia is our mission a presentare un progetto per il quale gli utenti potranno candidarsi. Tutte le informazioni, e naturalmente, la Mountopia, saranno rese note in aprile.

A questo link il film che racconta la Mountopia di Christopher Mohn

 

 


Red Bull Der Lange Weg, la sfida è partita

Da Vienna a Nizza, attraverso le Alpi: è la nuova sfida del Red Bull Der Lange Weg. Il prossimo 17 marzo la partenza per replicare la sfida riuscita 47 anni fa a quattro scialpinisti austriaci: Robert Kittl, Klaus Hoi, Hansjörg Farbmacher e Hans Mariacher. 1940 chilometri e oltre 85.000 metri di dislivello, passando dal Grossglockner alla Punta Dufour sino al Monte Bianco. Chi ci proverà? Beh, i nomi sono ‘importanti’: la ‘nostra’ Tamara Lunger, la spagnola Nuria Picas, gli statunitensi Janelle Smiley e Mark Smiley, il tedesco Philipp Reiter, l’austriaco David Wallmann e lo svizzero Bernhard Hug. Stesso percorso di quello del 1971, basterà che quattro di loro arriveranno sulle spiagge di Nizza in meno di 41 giorni (che è il record precedente…).

Tamara Lunger ©Red Bull

Valtellina Orobie a Filippo Barazzuol e Corinna Ghirardi

Valtellina Orobie 2018, un’edizione da incorniciare nel segno di Filippo Barazzuol e Corinna Ghirardi. Una giornata di sole con un clima decisamente mite, ha fatto da cornice alla 32ª edizione della classicissima organizzata dalla Polisportiva Albosaggia. Per la tappa sondriese di Coppa Italia tracciato delle grandi occasioni, ottimo manto nevoso e una discesa dalla nord del Meriggio da paura. Un tracciato ‘griffato’ Massimo Murada, Graziano Boscacci e Maurizio Folini. Per i 40 anni del club, lo staff del presidente Gianluca Cristini, ha voluto apportare una serie di novità al percorso: il triplo passaggio al Campei nella fase conclusiva della gara ed il salto più spettacolare al passaggio al parterre. News che hanno deliziato il tamto pubblico salito in quota per godersi una fantastica gara. Ben 1800 metri di dislivello distribuiti su 18 km di impegnativi e tecnici percorsi e 12 cambi di assetto (1600 metri dislivello e 10 cambio di assetto per le donne) hanno caratterizzato una kermesse in perfetto stile ‘Polisportiva’. Oltre 160 gli atleti al via (non pochi tenendo conto della mancanza dei nazionali impegnati ad Andorra e delle categorie giovanili in gara a Premana), compreso un buon gruppo di stranieri.

Il podio maschile

A spuntarla il piemontese Filippo Barazzuol - già vincitore nel 2015 in coppia con Michele Boscacci - con il tempo di 1h4’. «Bellissima gara, con un ottimo percorso comprensivo della cima del Meriggio e della discesa della nord che non si era potuta effettuare nel 2015 a causa della tanta neve sul tracciato e di un percorso ridotto. Percorso molto tecnico e discesa veramente impegnativa». Subito dietro i fortissimi Manfred Reichegger e Pietro Lanfranchi con rispettivamente il tempo di 1h50’00 e di 1h50’08”.
Al femminile domina Corinna Ghirardi, seguita da Bianca Balzarini e Martina Valmassoi. Da segnalare il miglior salto effettuato da François Cazzanelli in spaccata al passaggio al traguardo.
Non solo scialpinismo: Valtellina Orobie è cominciata mercoledì con il coinvolgimento delle scuole grazie al supporto del Parco delle Orobie. Il programma 2018 è proseguito venerdì con la serata event tenuta da François Cazzanelli e Maurizio Folini per poi toccare il suo apice con la gara all’ombra del Meriggio, andata in scena domenica mattina.


Hannes Perkmann padrone della Saslong

Puntualmente alle ore 18.30 di sabato è stato dato il via della Vertical Up della Val Gardena. Quasi 200 partecipanti hanno affrontato la sfida sulla Saslong. Ecco i dettagli della gara: 2385 metri di lunghezza, 590 metri di dislivello con una pendenza del 57% in alcun punti. In ottime condizioni, ad assicurarsi la vittoria sono stati Hannes Perkmann e l'austriaca Marlies Penker.
Un anno fa, nella prima edizione della Vertical Up in Val Gardena, Perkmann si piazzò al secondo posto. «Conoscevo la pista e dunque ho potuto organizzare bene tutta la gara. Sono stato davanti dall'inizio e così ho potuto controllare al meglio i punti chiave della Saslong; sull'ultima salita, quella dei muri del Sochers, ho dato tutto», ha spiegato il quasi 25enne sarentinese, che ha raggiunto l'arrivo presso l'Hotel Sochers con il tempo di 18.41. Al secondo posto si è posizionato il gardenese Alex Oberbacher (+1.02) con gli sci da scialpinismo, mentre l'austriaco Hans Peter Meyer ha chiuso al terzo posto con un ritardo di 1.36.
Al femminile si è imposta l'austriaca Marlies Penker in 23.13, quasi nove secondi più veloce della sarentinese Annelise Felderer, con la sua connazionale Susanne Mair in terza posizione e attardata di circa 15 secondi. Le tre atlete sono già salite assieme sul podio, seppur in ordine diverso, nella gara della Vertical Up di Pinzolo, in Trentino.


Coppa del Mondo, il vertical a Palzer, Magnini e Antonioli sul podio

Giornata di sole ad Andorra per il vertical di Arinsal. Il tutto in diretta streaming, grazie alla televisione andorrana: prima volta riuscita.
Tracciato duro: forza subito Boscacci che si porta dietro Palzer, Magnini e Bonnet. Alla fine vittoria del tedesco che chiude i 730 metri di dislivello in 27.09, superando nel finale Davide Magnini (27.14); terzo in rimonta Robert Antonioli (27.21), quarto Michele Boscacci, quinto Martin Anthamatten, sesto Nadir Maguet.
Nella gara rosa assolo di Axelle Mollaret al traguardo in 31.37, davanti a Emelie Forsberg (32.15) e Victoria Kreuzer (32.24), quarta l’altra svedese Fanny Borgström, quinta Katia Tomatis; undicesima Alba De Silvestro, seconda Espoir alle spalle della svedese Johanna Åström.

Bagarre tra Palzer e Magnini ©ISMF

GIOVANILI - Andrea Prandi detta legge su Aurelien Gay, quindi i fratelli valdostani Fabien e Sebastien Guichardaz. Al femminile assolo della russa Ekaterina Osichkina davanti a Justine Tonso, bronzo per Giulia Murada, quarta Giorgia Felicetti.

 


Eisacktal Cup, Michael Zemmer e Vivien Senn a segno a Ladurns

Sabato tempo di Skialp Trophy a Ladurns, quarta prova (la prima di di giorno) dell’Eisacktal Cup. Condizioni fantastiche: partenza nella nebbia, sole e cielo azzurro all'arrivo. Tra 100 partecipanti vince la gara (tenutasi quest'anno per la prima volta nel format vertical) Michael Zemmer davanti a David Thöni e Roberto De Simone. Al femminile a segno Vivien Senn, che precede Heidi Dapunt e Astrid Renzler.


Skialpdeiparchi, bis di Carlo Colaianni al Wolf Skialp

Terza edizione del Wolf Skialp, Memorial Claudio del Castello, secondo appuntamento dello Skialpdeiparchi-La Sportiva-Skitrab, gara andata in scena a Rivisondoli nel comprensorio sciistico dell’alto Sangro. Temperatura non rigida, cielo stellato e direttissima di Monte Pratello illuminata a giorno da duecento fiaccole: un tracciato di 750 metri di dislivello con gli ultimi 250 disegnati con 25 inversioni fuori pista e pendenze oltre il 60%. All’arrivo sul Monte Pratello anche i fuochi d’artificio ad accogliere gli atleti. Bis di Carlo Colaianni che con il tempo di 32’26” ha preceduto Armando Coccia (34’26”) e Raffaele Adiutori (34’56”); al femminile vittoria di Raffaella Tempesta in 41’06” davanti a Viviana Ricci (46’18”) e Giovanna Galeota (52’12”).
Prossimo appuntamento del circuito domenica 4 febbraio con il Vallefredda Ski Raid a Fonte Cerreto.


Altro annullamento in Coppa del Mondo: salta per il maltempo l'individuale di Andorra

Condizioni meteo difficili ad Andorra e salta l’individuale di Coppa del Mondo. Ad Arcalis hanno provato a posticipare la partenza, ma tra nebbia e vento, impossibile gareggiare in sicurezza.
Confermato al momento il vertical di domenica ad Arinsal, in diretta streaming.


Dolomites e Sellaronda addio: adesso nasce Dolomyths Run

Dolomites Skyrace, Dolomites Vertical Kilometer e Sellaronda Trail Running da quest’anno sono sotto l'ombrello di un unico brand: Dolomyths Run. Dopo aver festeggiato i vent'anni di vita nel 2017, la più affollata delle tre gare diventa così la Dolomyths Run Skyrace, la corsa contro il tempo da Alba a Crepa Neigra è ora il Dolomyths Run Vertical Kilometer, mentre la manifestazione sulla lunga distanza intorno al Gruppo del Sella, prende il nome di Dolomyths Run Sellaronda Ultratrail. Per sottolineare la stretta parentela fra i tre eventi è stato coniato in questi giorni un nuovo logo, che si presenta con colori diversi: giallo ed arancio per l'intero festival; verde per la gara più lunga, che si disputerà sabato 14 luglio, rosso per la gara verticale, in programma venerdì 20 luglio, azzurro per la skyrace, che si correrà domenica 22 luglio. Il cambio di look coincide anche con un accordo di collaborazione fra il comitato organizzatore e Salomon.
Il lancio di questo nuovo ‘contenitore’ ha fatto slittare si qualche giorno, rispetto alle date abituali, l'apertura delle iscrizioni alle gare, fissata per sabato 27 gennaio alle ore 10, al nuovo indirizzo www.dolomythsrun.it (dove si trovano i link per iscriversi): ora è tutto pronto per dare il via alla corsa al pettorale, che, per quanto attiene alla vecchia Dolomites, la nuova Dolomyths Run Skyrace, si esaurisce di solito in poche ore. Non c'è da dubitare che i settecento posti disponibili verranno ‘bruciati’ con la consueta rapidità anche questa volta.