Kaptiva di nome e di fatto
Il nome è già una dichiarazione d’intenti: Kaptiva. Ed è la più attesa (Bushido II permettendo) tra le nuove scarpe da mountain running La Sportiva per la primavera-estate 2019. La più attesa perché va a occupare una casella che era libera e sarà esattamente al centro dell’offerta della casa di Ziano a partire dall’anno prossimo. Calzata normale, per piedi medi, medio-lunghe distanze, è proprio sopra alla Bushido II e sotto alla Ultra Raptor e alla Unika per calzata e distanze. Insomma, una versatile per coprire la fetta più interessante del mercato, quella dove c’è fermento negli ultimi anni. Non facciamo i nomi delle competitor, ma se avete letto la nostra Outdoor Guide vi renderete contro che la concorrenza è ampia e che qui si gioca il futuro del mountain running. Scarpe versatili, ben ammortizzate, leggere e veloci, pensate per accontentare il runner di medio alto livello, ma ben apprezzate anche dai top, magari fino a distanze un po’ più lunghe rispetto a quelle per le quali sono concepite. Siamo curiosi di metterla ai piedi durante i test della prossima Outdoor Guide, ma intanto l’abbiamo fatta calzare per una prova in anteprima a Michele Tavernaro, atleta del Team La Sportiva. Il terreno del nostro test sono stati sentieri e single track di Passo Rolle, curiosamente proprio quell’enorme parco avventura naturale dove il patron de La Sportiva, Lorenzo Delladio, avrebbe voluto creare un vero e proprio Outdoor Paradise, con percorsi segnalati per trail running, skialp e tanto altro. Un campo prove valido, con continue salite e discese che spezzano il ritmo e terreno grassoe umido, molto temuto dalle suole. Michele poi ha continuato a usare le Kaptiva nei suoi allenamenti dei giorni successivi. «È un compromesso molto interessante tra leggerezza e protezione, è un modello per correre a ritmi alti, il piede rimane sempre leggero, però allo stesso tempo il piede è a prova di urto e anche la sensibilità da sotto, molto buona, non è mai fastidiosa». Per atleti top dunque, che vogliono sempre leggere il terreno e andare veloci, ma anche per il medio livello, che potrà avere ai piedi una cattivama allo stesso tempo protettiva. «Se dovessi posizionarla, la metterei senza dubbio tra le scarpe prestazionali e per atleti di buon livello, non ho dubbi, però il cushioning è sempre valido, non è secca come altre scarpe simili, è sicuramente un modello da gara, direi per skyrace e, per i top, anche fino alle skymarathon». Ci sono altri due aspetti che hanno ben impressionato Michele. «Ho apprezzato particolarmente il collarino che sostituisce la linguetta, che avvolge sempre bene la caviglia e previene l’entrata di brecciolino o sassi, soprattutto su terreni accidentati e poi un plauso va fatto alla suola, è difficile trovare tanta versatilità». Michele ha infatti provato Kaptiva a lungo anche dopo il nostro test, impegnandola su roccia asciutta e bagnata, fango, erba: «Va bene ovunque, difficile trovare dei punti deboli o terreni meno adatti» la sua conclusione. Kaptiva fino in fondo!

La Sportiva Kaptiva
Peso: 280 gr
Drop: 6 mm
Tomaia: mesh stabilizzante anti-deformazione + rinforzi senza cuciture
Intersuola: EVA a compressione e inserti in TPU stabilizzanti e antitorsionali + inserto rock guard in EVA bi-denistà
Suola: FriXion White con Impact Brake System e tasselli predisposti per il montaggio dei chiodi AT Grip Spike per la corsa invernale

Che finale alla Tartufo per il Trofeo BPER Agisko Appennino Trail Cup
Ultimo atto del Trofeo BPER Agisko Appennino Trail Cup con la Tartufo. E nell’Appennino Parmense è stata lotta serrata per il primato nella graduatoria maschile del circuito. I primi tre in classifica (nell’ordine Marco Franzini, Pietro Ferrarini e Alberto Ghisellini) erano tutti al via della 50 km. La vittoria è andata a Davide Cavalletti, davanti a Alberto Ghisellini e Enrico De Ferrari, con quarto Marco Franzini e Pietro Ferrarini. Un piazzamento quello di Ghisellini che gli ha permesso di scavalcare gli altri due contendenti e chiudere primo con mezzo punto su Franzini. Sarà lui a volare a Malta per l’Xterra Gozo Trail Run. Al femminile affermazione di Katia Fori (assente alla Tartufo) davanti a Moira Guerini, prima nella 50 km.
Una Tartufo che ha battuto tutti i record, con pettorali sold out e sempre più internazionale. Nelle altre distanze, affermazione, nella gara regina di 68 km, di Emanuele Ludovisi su Giulio Piana e Andrea Offer, mentre nelle gara rosa successo di Monia Fontana su Silvia Motta e Raffaella Musiari. Nella 28 km a segno il ruandese John Hakizimana su Corrado Ramorino e Massimo Gazzotti, e Valentina Odaldi su Laura Gavazzi e Clarissa Salviati.
Mountopia: tre cime in tre giorni
A maggio di quest’anno è partita la quarta edizione del concorso Mountopia promosso e organizzato da Dynafit e dai partner Gore e PrimaLoft. Al motto diYour Mountopia is our mission, tutti gli iscritti si sono sfidati in un contest che ha visto la partecipazione di 365 atleti provenienti da 32 diversi Paesi. Alla fine i vincitori sono stati quattro:la polacca Iga Ługowska, la slovacca Lucija Odar, lo svedese Aramis Sasinka e il tedesco Christoph Leimbeck. Cosa c’era in palio? Il sogno proibito di molti scalatori, ovvero quello di conquistare tre vette fra i monti più alti di Germania, Austria e Italia: Zugspitze (2.962 m), Grossglockner (3.798 m) e Ortles (3.905 m), tutti in un unico weekend.


Nel mese di settembre i quattro vincitori, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze, i propri limiti, ma soprattutto con le proprie motivazioni sono partiti per l’esperienza che li ha portati ad affrontare 70 chilometri e un totale di 7.000 metri di dislivello in pochissimo tempo coadiuvati dai ragazzi del team Dynafit. Un’impresa nella quale la passione per la montagna ha dovuto battere la tanta fatica e le poche ore di sonno. I quattro vincitori si sono presentati al via di questa sfida in condizioni diverse, tra chi aveva già provato l’ebrezza di una scalata lungo gli stessi versanti del contest, come Lucija, che in primavera si era cimentata nella salita al Grossglockner; e chi non aveva mai osato affrontate nessuna delle tre vette, e proprio per questo ha apprezzato ogni passo e ogni singola goccia di sudore, come racconta Christoph. Potete rivivere le emozioni dei quattro partecipanti di Mountopia 2018 sul blog di Dynafit.
Il concorso Mountopia ritornerà anche nel 2019 con le iscrizioni che si aprono oggi. 9 di ottobre 2018. Nella prossima edizione il traguardo da conquistare sarà l’ambito Trofeo Mezzalama del 27 aprile 2019, la gara internazionale di sci alpinismo più ad alta quota al mondo. Per informazioni sulle condizioni di partecipazione e registrazione: https://www.mountopia.com/


Si avvicina il week-end extreme di Limone
Limone Extreme da sold out. Raggiunto il tetto massimo di 600 concorrenti, il comitato organizzatore ha messo in palio altri 100 pettorali per assecondare le numerose richieste giunte alla segreteria. Pochi i numeri ancora disposizione pure sulla vertical by night di venerdì 12, mentre apertissime sono le iscrizioni sulla 10k. In quest’ultima prova tantissime le ‘quote rosa’ grazie la progetto #donnaforskyrace che punta ad avvicinare sempre più donne al mondo delle corse a fil di cielo.A meno una settimana dall’evento gli atleti accreditati sono più di 1000. E ancora una volta le montagne dell’Alto Garda diventeranno l’ombelico del mondo dello skyrunning visto che le nazioni attualmente rappresentate sono già 36.
Sei volte consecutive finale di Migu Run Skyrunner World Series, la kermesse revede una due giorni a dir poco intensa. Si partirà venerdì 12 con la spettacolare gara by night. 3700 metri di sviluppo, una verticalissima ascesa di 1100 metri con frontali accese: due batterie con start alle 17 e alle 18 (èer gli élite). Difficile azzardare un pronostico vista la super sfida Italia-Svizzera tra gli scialpinisti Damiano Lenzi, Davide Magnini, Nadir Maguet, Remi Bonnet e Martin Anthamatten. A rimescolare le carte in tavola ci penseranno Hannes Perkmann, Petter Engdahl e Luka Kovacic.
Al femminile donna da battere sarà ancora una volta la francese Christel Dewalle, ma questa volta dovrà fare i conti con la svizzera Victoria Kreuzer e l’italiana Alba De Silvestro.
Sabato mattina il lungo week end griffato Dynafit, prevede alle ore 9 la partenza della 10K (970m D+), mentre alle 11 il catalano Kilian Jornet guiderà il gran galà dello skyrunning mondiale su un durissimo percorso vista lago da 29 km (2500 m D+). Da questa adrenalinica sfida usciranno re e regina dell’estate 2018. In lizza per il primo posto oltre alla stella del Team Salomon vi saranno il recordman della gara Marco De Gasperi, Nadir Maguet, e il giovane spagnolo Jan Margarit. Attenzione poi agli svizzeri Remì Bonnet, Martin Anthamatten, Pascal Egli, allo svedese Petter Engdahl, ai norvegesi Stian Angermund e Stian Aarvik. In gara anche il re del Tor de Geants Franco Collé. Nella gara in rosa sarà super sfida tra l’americana Hilary Gerardi e la spagnola Laura Orguè. Ruolo di outsider per Elisa Desco, la britannica Holly Page o l’olandese Ragna Debats.
Tutto pronto per la 6ore Trail Villa di Maser
Lo staff di ScarpeBianche è alle prese con gli ultimi preparativi della quinta edizione della 6ore Trail Villa di Maser che andrà in scena sabato 13 ottobre a Maser. Si tratta di una gara trail su percorso ad anello collinare altamente tecnico, che sviluppa una lunghezza di 6,3 km con un dislivello positivo di 411 metri, da ripetere in più possibile nell'arco delle sei ore di gara. La formula prevede la partecipazione di atleti singoli oppure in staffetta-duo che si sfideranno sui sentieri immersi nella natura e nella storia della Grande Guerra, con suggestivi passaggi tra trincee, camminamenti e osservatori del Monte Collalto, baluardo difensivo delle truppe italiane nel primo conflitto mondiale. Lo start sarà dato alle ore 11 sotto il viale dei Tigli, davanti la Villa di Maser, patrimonio dell’Unesco. Ai nastri di partenza atleti provenienti da tutto il nord Italia, con nomi di spicco come quello di Ivan Geronazzo. A ogni passaggio in area tecnica gli atleti troveranno ad accoglierli un ricco ristoro ed un numeroso pubblico che avrà la possibilità di visionare nel village, appositamente allestito prodotti tecnici forniti dagli sponsor dell'evento. Info, iscrizioni e regolamento completo su www.6orevilladimaser.it
Ski-alp, ecco la squadra del Comitato Veneto
A Longarone tempo di presentazione delle squadre del Comitato Veneto. Sul palco anche il team di sci-alpinismo, sempre seguito da Luca Palla. «Un bel gruppo e credo anche molto competitivo - spiega il coach veneto - che, oltre ai nomi ‘storici’, vede l’inserimento di due ragazze molto promettenti. I ragazzi si sono allenati costantemente per tutta l’estate e continueremo a farlo in vista dell’inizio di stagione, cercando il più possibile con gli sci ai piedi. Anche tra i giovanissimi abbiamo diversi inserimenti importanti; grazie, infatti al lavoro e all’impegno di alcuni sci club veneti, disponiamo di un bel gruppetto di osservati: un investimento per il futuro. Un grazie particolare va al nostro presidente Roberto Bortoluzzi che ci sostiene e a tutta la commissione regionale di sci alpinismo per il lavoro svolto fino ad ora». La squadra del comitato veneto si presenta con due Under 23, Enrico Loss e Elisa Presa, e sei giovani, Mattia Tanara, Alessandro Morandini, Pietro Festini Purlan, Matteo Sostizzo, Sara Mondin e Beatrice Colleselli.
A Mattia Tanara e Simona Pievani il Sei Comuni Presolana Trail
Ai piedi della regina delle Orobie, la Presolana, si è disputata l’edizione numero quattro della gara che unisce, in un percorso ad anello, i paesi di Onore, Castione della Presolana, Fino del Monte, Rovetta, Cerete e Songavazzo. 24 km non troppo impegnativi alla scoperta del territorio seriano, delle sue bellezze culturali, paesaggistiche e naturalistiche.
Il più veloce sul percorso disegnato da Mario Poletti è stato il veronese Mattia Tanara, 18 anni, del Team Scott Running Italia. Pronti via e subito il giovanissimo Tanara si è portato in testa. Al suo inseguimento si è lanciato Giambattista Micheli della Carvico Skyrunning. Leggermente più arretrati Simone Fornoni e Clemente Belingheri, tallonati da Luca Coffetti.
Sul traguardo di Onore è giunto a braccia alzate Mattia Tanara, che ha conquistato questa quarta edizione con il tempo finale di 1h40’25”. Il bergamasco di Villa d’Almè Giambattista Micheli ha concluso la prova in seconda posizione stoppando le lancette su 1h44’14”. Il terzo miglior tempo di giornata lo ha fatto segnare Clemente Belingheri (Valetudo Serim) che sull’ultima salita ha definitivamente staccato Fornoni. 1h45’05” il suo crono. Ai piedi del podio Luca Coffetti e nei migliori dieci Simone Fornoni, Mattia Tiraboschi, Roberto Pedroncelli, Michael Dola, Danilo Martini e Luca Picinali.
La gara al femminile ha visto il successo della bergamasca Simona Pievani del team Pantera Rosa, finisher in 2h03’32”. Esattamente come lo scorso anno, ha concluso al secondo posto Maria Eugenia Rossi (Valetudo Serim) in 2h03’40”. Alle sue spalle Lara Birolini (Erock Team), terza in 2h05’44”. Nella top ten Clara Cortinovis, Isabella Gollin, Federica Ardizzoia, Moira Civiello, Chiara Cattaneo, Chiara Giudici e Alessandra Samarati.
«Con la Sei Comuni Presolana Trail chiudiamo il sipario sulla stagione di Fly-Up - ha dichiarato il capo dell'organizzazione Mario Poletti -. Una stagione intensa e particolarmente ricca di eventi. La gara di oggi, un trail ai piedi della Presolana che ha coinvolto e unito le forze di ben sei comuni bergamaschi, ci lascia molto soddisfatti. Il record di partecipanti e la buona riuscita della manifestazione ci infondono poi nuova energia per ripartire alla grande nel 2019».
A Oropa Chiara Giovando pigliatutto: vince vertical e Défi
La seconda edizione del Vertikal Tovo ha fatto il pieno di iscritti: 200 i concorrenti che si sono presentati a Oropa per l’ultima prova del Défi Vertical. Niente pioggia, nel biellese si è corsa una gara asciutta e sotto il sole. A vincere sono stati lo svizzero Emmanuel Vaudan e la torinese Chiara Giovando, i due favoriti della vigilia.
Subito dopo il via, avvenuto poco sopra il Santuario di Oropa, il gruppo si è allungato. Emmanuel Vaudan, quinto nelle battute iniziali, si è portato in testa alla corsa quando il sentiero si è fatto più ripido. Ha coperto i 2,9 chilometri (1.000 metri dislivello positivo) in 38’21”, davanti al valdostano Mattia Luboz (39’35”) e al biellese Massimiliano Barbero Piantino in 39’59”. Quarto e quinto posto per Enzo Mersi (40’23”) e per Alessandro Mello Rella (40’26”), già atleta della nazionale giovani di corsa in montagna.
La torinese Chiara Giovando ha preso tutta la posta in palio. Ha vinto la gara in 44’32” e il circuito Défi Vertical. La trailer di Ozegna, diciassettesima assoluta, ha preceduto Francesca Bellezza (25a in 46’13”) e la valdostana Chantal Vallet (29a in 46’33”).
La gara da Oropa al Monte Tovo ha chiuso anche il Défi Vertical, circuito che nelle cinque prove ha coinvolto complessivamente circa 150 donne e poco meno di 500 uomini. La classifica finale è stata vinta da Chiara Giovando ed Erik Bochicchio. La piemontese ha preceduto la biellese Barbara Cravello e la valdostana Chantal Vallet. Quarta Claudia Titolo e quinta Fabiola Conti. Al maschile Bochicchio ha prevalso su Didier Bieller, Emmanuel Vaudan, Marco Deusebio ed Enea Amato.
Mayr frantuma il record del mondo a Chiavenna
Emozioni da record al Kilometro Verticale Viavenna Lagunc. La storica gara chiavennasca oggi ha la vittoria dell’suatriaca Mayr che ritocca il primato del mondo, il norvegese Johan Bugge vincere tra gli uomini e Bernard Dematteis laurearsi campione d’Italia anche del Vertical chiudendo una stagione superlativa. Per la precisione parliamo di primato del mondo femminile senza ausilio di bastoni, stabilito per il secondo anno consecutivo dall’austriaca Andrea Mayr, capace di migliorare il proprio precedente primato di 35’54” e portarlo a 35’40”.
DONNE - Ma il successo dell’evento è stato chiaro fin dalle prime battute con una giornata di meteo perfetto, soleggiata e asciutta, il record di iscritti (oltre 245) e un parterre infinito di grandi campioni, giunti a Chiavenna attirati dal blasone internazionale della grande classica del vertical running, oggi valida anche come prova unica di Campionato Italiano e finalissima dell’Eolo Vertical Cup. Nella gara femminile c’erano pochissimi dubbi sul fatto che la vittoria potesse sfuggire all’austrica Andrea Mayr, solo il crono finale era oggetto di dibattito tra gli addetti ai lavori. Dopo qualche prova recente non del tutto all’altezza della fama di cannibale della sei volte campionessa del mondo di corsa in montagna, poteva esserci qualche dubbio sulla capacità di andare ancora una volta sotto i 36’. Dubbi spazzati via quasi subito, l’incedere poco elegante ma tremendamente efficace della formidabile atleta di Wels non ha lasciato nessuno scampo alle avversarie che la precedevano allo start, record frantumato e nuovo limite fissato a 35’40”, con buona pace degli almanacchi che vanno subito riaggiornati solo un anno dopo la grande impresa, sempre sua, dell’edizione 2017. Quasi 3’ i minuti rifilati alla migliore delle inseguitrici, la ruandese Primitive Niyirora (GS Orecchiella), molto brava a gestire il suo primo vertical con partenza accorta e finale in crescendo: per lei 38’47”. Terzo posto in 38’56” che vale il titolo italiano per Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina). Denisa Dragomir (41’39”), Ilaria Bianchi (42’03”), Sarah McCormack (42’13”), Samantha Galassi (42’28”), Elisa Desco (42’51”), Elisa Compagnoni (43’95”) ed Elisa Arvat (43’37”) le altre nella top-10 di giornata, con il podio italiano formato così da Sortini, Bianchi e Galassi.
UOMINI - Niente record nella gara maschile, ma una sfida emozionante sul filo dei secondi tra il norvegese Johan Bugge e Bernard Dematteis (Corrintime). 32’13” per il potente vichingo e 32’15” per il capitano azzurro. In terza piazza si accomoda un eccellente Henri Aymonod (Corrintime) con un 32’30”. Appaiati in quarta posizione a 32’55” Michele Boscacci e Davide Magnini, mentre poco sopra, a 33’03” si ferma Francesco Puppi. Nella top ten: settimo Patrick Facchini (33’36”), ottavo Nicola Golinelli (33’39”), nono Tiziano Moia (33’50”) e decimo Alberto Vender (34’21”) in una gara dal livello siderale che ha visto tra gli altri al via anche Lele Manzi, Marco De Gasperi, Micha Steiner e Jean Baptiste Simukeka.
SCUDETTO - Per Bernard Dematteis c’è il titolo italiano di Km Verticale, che rappresenta per il portacolori della Corrintime il quarto titolo assoluto della stagione dopo quello di Corsa in Montagna classico, quello a staffetta e naturalmente dopo la medaglia d’oro europea. Con lui sul podio tricolore anche Henri Aymonod (Corrintime) e Michele Boscacci (RAS Courmayeur). Il KV Chiavenna-Lagunc ha assegnato anche la Eolo Vertical Cup, al termine di una stagione lunga e appassionante, passata dal Vertical Nasego al Trofeo Jack Canali, dal Vertical del Corno di Tesero al Piz Tri Vertikal. Oggi nel tempio di questa disciplina ad alzare il trofeo della partnership da FIDAL ed EOLO sono stati Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina) e Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana).
Bergtrail, fra meno di un mese finale di stagione in Liguria tra mare e monti
Autunno, tempo di trail in uno degli angoli più belli della Riviera Ligure. In provincia di Savona non si parla solo di funghi e di castagne, ma per gli amanti della corsa offroad è tempo di Bergtrail , gara giunta alla sesta edizione che si sviluppa nel bellissimo comprensorio del Golfo dell’Isola (di Bergeggi) dove quest’ultima la fa da padrona, visibile da ogni angolazione del tracciato . La partenza è fissata per domenica 4 novembre alle 9 da piazza XX settembre nel comune di Bergeggi e il percorso si svilupperà su due distanze :
- 17 km e 780 m D+
- 31 km e 1.480 m D+
TRA MONTI E MARE - Non mancheranno panorami mozzafiato: il mare cristallino e la sughereta però non devono trarre in inganno gli atleti perché il territorio è severo e a tratti tecnico. Le ripide salite e le discese sono pronte per testare l’abilità dei trail runner , senza dimenticare i due chilometri di spiaggia per rodare le gambe poco dopo dalla partenza e prima della verticale al Monte Mao. Per la gara lunga saranno previsti quattro ristori, due invece per la sorella minore, più corta ma non per questo da sottovalutare.Ritiro pacchi gara e nuove iscrizioni saranno possibili dalle ore 16 alle 19 di sabato 3 novembre e dalle 7.30 alle 8.30 di domenica 4 presso la scuola statale antistante la partenza, mentre le docce calde saranno offerte dalla palestra Berg Gym.La cronaca della gara e le interviste agli atleti saranno a cura dello speaker Roberto Giordano. Fin dalla prima edizione nel 2012 i brand Salomon e Suuntohanno fornito materiale e premi al Bergtrail e anche quest’anno di saranno numerosi premi due marchi. A gara ultimata tutti gli atleti potranno godere del pasta-party offerto dal Circolo di Bergeggi mentre gli accompagnatori avranno la possibilità di pranzare alla sagra dello sportivo, il tutto allietato dalla spumeggiante voce di Nicole Magolie che spronerà gli atleti stanchi e provati dalla gara a danzare tra i tavoli…


Domenica la Sei Comuni Presolana Trail
La Fly-Up di Mario Poletti è impegnata nei lavori di rifinitura in vista di domenica 7 ottobre quando andrà in scena la quarta edizione della Sei Comuni Presolana Trail con partenza e arrivo a Onore. Il fil rouge che unirà i sei paesi dell’Alta Valle Seriana è un itinerario podistico adatto sia agli stradisti che agli appassionati del trail running. Ma la Sei Comuni Presolana Trail non è sono una gara. Quest’anno infatti Mario Poletti ha voluto introdurre il nordic walking. Tutti possono partecipare alla camminata nordica insieme al maestro della Scuola Italiana di Nordic Walking (Patrizio Cabrini e all’istruttrice della SINW Cinzia Corona.
L’escursione non competitiva di nordic walking percorre i primi 8 km del tracciato di gara: Onore, Val di Tede, Castione e ritorno (210 metri di dislivello). A questa specifica uscita ci si iscrive sul posto al costo di 10 euro che comprende il buono pasto e la fascetta made in Elle Erre. Facciamo ora il punto sulle iscrizioni alla gara vera e propria. Ci si iscrive sul portale Pico Sport al costo di 30 euro. Tale quota comprende il buono pranzo e il pacco gara. Nel pacco gara gli atleti troveranno una felpa per il tempo libero griffata Df Sport Specialist e un pratico bicchiere da trail firmato Scott. Una volta raggiunta la soglia di 250 le iscrizioni online chiuderanno: rimangono a disposizione pochissimi posti.
Divorzio tra ISMF e La Grande Course
In un periodo delicato per lo ski-alp che deve lavorare per arrivare ai Giochi 2026 ecco l’ufficialità di quello che si sapeva da tempo. La fine della collaborazione tra ISMF e La Grande Course. Già l’anno scorso non c’era più la overall con tutte le gare dei due circuiti, ma almeno era rimasto un ranking unico. Da oggi neppure questo, le strade si separano. Ne abbiamo scritto a suo tempo, quando era stato confermato che Pierra Menta e Mondiali sarebbero andati in scena nelle stesse date. Adesso la spaccatura è completa. Mettendo in mezzo, aggiungiamo noi, gli atleti, che in fondo sono gli stessi e che per forza di cosa dovranno decidere dove gareggiare. Chi andrà ai Mondiali e chi alla Pierra Menta? Chi punterà sulla Coppa del Mondo, chi su La Grande Course? Italia e Svizzera punteranno sui Mondiali, ma i francesi? Laetitia Roux, per fare un nome delle atlete emblematiche di questo sport, resta membro nel consiglio ISMF in quota atleti, ma sembra intenzionata a fare solo La Grande Course. E poi cosa farà Kilian? Il catalano ha in programma come priorità di nuovo l’Everest, ma lo vedremo alla Pierra o a giocarsi una medaglia iridata?












