150 anni di esplorazioni polari

Dalla Groenlandia al Polo Sud

Ha aperto i battenti al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, lo scorso venerdì (20 gennaio), la mostra storica e divulgativa sulle esplorazioni polari organizzata dall'Associazione Circolo Polare di Milano e dall'Ambasciata di Norvegia in Italia. Titolo della mostra '150 anni di esplorazioni polari: dalla Groenlandia di Nansen al Polo Sud di Amundsen-Scott per ricordare la ricorrenza del centenario dal raggiungimento del Polo Sud ed i 150 anni dalla nascita di Fridtjof Nansen.
Una figura affascinante quella di Nansen che dopo i grandi exploit nelle esplorazioni polari (fu il primo ad attraversare la Groenlandia nel 1888 e ad utilizzare le derive artiche per avvicinarsi il più possibile al Polo Nord negli anni fra il 1893 ed il 1896), si avviò ad un'altrettanto fulgida carriera diplomatica. Assunse nel 1921 la carica di Alto Commissario per i prigionieri ed i rifugiati e creò l'omonimo Passaporto, restituendo dignità a milioni di persone dopo gli anni tragici della Prima Guerra Mondiale; proprio grazie alla sua attività in ambito umanitario fu insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1922. E fu proprio Nansen il mentore di Amundsen, l'altro grande protagonista di questa mostra. A distanza di qualche settimana dal centenario dell'impresa di Amundsen, che il 14 dicembre 1911 raggiungeva l'estremo sud del pianeta, la mostra fornisce al visitatore informazioni interessanti sul viaggio compiuto dal norvegese, che riuscì a battere sul tempo l'inglese Robert Scott, anche lui impegnato negli stessi giorni nel tentativo di raggiungere il Polo Sud.
Da ricordare che Amundsen, prima di puntare all'Antartide, ancora inviolata, aveva provato il sapore della sconfitta, essendo stato anticipato nella conquista del suo primo obiettivo, il Polo Nord, dall'americano Robert Peary. Amundsen percorse 2.800 chilometri in 99 giorni alla velocità media di 27 chilometri al giorno all'andata e 37 al ritorno, mentre Scott ed il suo equipaggio rimasero prigionieri dei ghiacci e persero la vita nel tentativo.
Per raggiungere l'Antartide, Amundsen si servì della nave 'Framm' (termine norvegese che significa Avanti), che era stata costruita ed utilizzata con successo proprio da Nansen.

Da non dimenticare anche il ruolo degli esploratori polari italiani: Giacomo Bove, Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, Umberto Nobile, Leonardo Bonzi, Silvio Zavatti ed il 'lariano' Guido Monzino, i cui contributi vengono evidenziati nel percorso didattico.

Per informazioni: www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali


Quattro chiacchiere con Sylvain Saudan

Video backstage dell'intervista al pioniere dello sci ripido

Ancora Chamonix protagonista di una delle nostre interviste. Questa volta siamo andati a trovare il discusso pioniere dello sci ripido, lo svizzero Sylvain Saudan, che da molti anni ormai si è trasferito nella località ai piedi del Monte Bianco. Ecco alcuni brani dell'intervista che avete potuto leggere su Ski-alper numero 81 di dicembre.


Grantour: la traversata della Corsica

Video backstage del grantour proposto la scorsa primavera

Una proposta davvero avvincente, un servizio che nella scorsa stagione ha riscontrato un grande successo. Il video-backstage della traversata della Corsica realizzato da Enrico e Idalba. Da non perdere anche le immagini storiche del gruppo del CAI di Bergamo guidato dal mitico Maestrini.


Anche la Val Senales apre agli scialpinisti

Il martedì ed il venerdì dalle 17.30 alle 22 accesso libero

Come segnalato da Graziano, la società Funivie Ghiacciai Val Senales Spa, nell’intento di venire incontro alle esigenze dei numerosi praticanti dello si di alpinismo, due volte la settimana interrompe la battitura delle piste. Ogni Martedì e Venerdì dalle ore 17.30 alle ore 22.00 verrà interrotta la preparazione della pista della discesa a valle in direzione Rifugio Bella Vista e in direzione Stazione a Monte - Hotel Grawand. Siccome le piste non sono illuminate è necessario munirsi di una pila frontale.


Nevegal, ecco il nuovo sentiero per le pelli

Il Colle bellunese aspetta la neve per la prima salita

Il Nevegal non smette di stupire, oltre alla notizia, data nei giorni scorsi, della serata settimanale destinata agli scialpinisti, la Nis ha terminato la segnalazione e la messa in sicurezza del sentiero che porterà gli appassionati in quota senza andare a interessare le piste. 
Mercoledì 11 gennaio, oltre alla tappa dello Skid Alp Tour, ci sarà la presentazione ufficiale del sentiero.
Il Nevegal attende solo che qualche perturbazione porti un po’ di neve!


A Morgex un percorso dedicato solo allo Skialp

E viene battuto con il mezzo battipista del centro fondo

Aumentano le segnalazioni di iniziative rivolte alla pratica dello scialpinismo con percorsi dedicati o piste riservate. A Morgex in Valle d'Aosta c'è da segnalare questo tracciato interamente nel bosco di circa 6 km con un dislivello di 500 metri. Il tracciato inizia a 10 minuti d'auto da Morgex lungo la strada regionale 39 del Colle San Carlo in prossimità di un parcheggio, e percorre la strada poderale che, passando da Costablina, si collega alla pista di fondo di Arpy posta a quota 1720 m. Il percorso culmina con una ripida rampa finale di circa 700 metri con pendenze di circa 20°. Giunti ad Arpy è possibile attraversare il vallone e poi procedere per il Lago di Arpy, Colle della Croce, Lago di Pietrarossa e Colmet. Un percorso adatto a tutti, interamente nel bosco, che non crea problemi di convivenza con piste e gestori. Per informazioni www.centrofondomorgex.it
 


Il Nevegal apre agli skialper

Il Colle bellunese illumina la Coca per lo sci alpinismo

Era da molti anni che si parlava di creare un regolamento per lo svolgimento dello sci alpinismo che convivesse con le norme e con le esigenze di un polo sciistico.
Lo scorso anno la Nis, la società che ha in gestione il demanio sciabile, aveva intrapreso la strada per lasciare spazio agli scialpinisti. Anche se con qualche polemica per l'acquisto di un abbonamento per usufruire del servizio, gli sportivi potevano risalire lungo le "faverghere" in libertà. Per questa stagione, da mercoledì 11 gennaio, e per tutti i mercoledì sino alla chiusura degli impianti si potrà risalire lungo la parte bassa della pista illuminata "Coca".
L'idea di massima, oltre alla stesura di un regolamento, è quello di concedere la pista dalle ore 16.30 alle 22. Questo intervallo di tempo sarà diviso in due momenti. Il primo dalle 16.30 alle 20 potrà essere riservato alle squadre o agli allenamenti specifici organizzati sotto la supervisione di un responsabile, mentre il secondo dalle ore 20 alle 22 sarà aperto a tutti sotto la supervisione del Soccorso Piste.
In occasione della "prima" uscita illuminata, oltre a brindare un con buon vin brulè, la Nis illustrerà tutte le modalità del progetto, i futuri sviluppi dello sci alpinismo in Nevegal e i costi dell’abbonamento stagionale e della singola risalita.
Avete qualche consiglio o qualche preferenza per orari diversi?
Dite la vostra! 


Ski-alper numero 81 in distribuzione

Già disponibile nella versione iPad

Ci siamo, è pronta la seconda uscita stagionale di Ski-alper. Questa voltaabbiamo deciso di andare in bianco e... in discesa, dopo la copertina 'black' e in salita del mese scorso. L'immagine è del fotografo austriaco Klaus Kranebitter.
Anche questo secondo numero è ricchissimo di contenuti. A partire dalla seconda session di test, con 18 modelli di scarponi da meno di 700 grammi a oltre due chilogrammi di peso. Ma anche la prova sul campo dei migliori attacchini Race e il confronto all'americana tra il Diamir e il Marker per gli sci larghi da freeride mountaineering.
Alcuni servizi assolutamente da non perdere: monografia sull'Alpago, viaggio sulla Majella, 12 itinerari Easy per aprire la stagione.
Ma soprattutto l'esclusiva intervista al (discusso) pioniere dello sci ripido Sylvain Saudan realizzata a Chamonix da Umberto Isman, oppure la gita-chiacchierata in Val Senales con Heiner Oberrauch, 'boss' del gruppo Oberalp.
Per la sezione racing approfondimento sul Gruppo Sportivo Esercito, tutte le prime gare di stagione, family-portrait delle tre generazioni della famiglia  Boscacci, interviste a Lillo Invernizzi e Davide Canclini, lo sci club Bogn da Nia. E tantissimi altri servizi in 160 pagine.
In allegato gratuito ad ogni copia, poi, lo speciale aziende di 32 pagine dedicato al Calzaturificio Scarpa.
Da non perdere, insomma!


Ski-alper annuncia lo 'sci dell'anno' in tre categorie

Oltre 40 pagine dedicate al test degli sci da ski-alp

Sul numero primo numero stagionale della rivista, in edicola in questi giorni, la redazione tecnica di Ski-alper ha assegnato il 'bollino' di miglior sci dell'anno nelle tre categorie previste: Race, Grantour e XXL.
Dopo attente riflessioni e un lungo confronto, i riconoscimenti sono andati al Dynastar Pierra Menta Pro Carbon nella categoria Race, all'Elan Alaska nella categoria Grantour e al Black Diamond Drift nella categoria XXL.
Ben 36 modelli testati in tutte le condizioni, messi a dura prova dal nostro qualificato team: Enrico Marta, coordinatore del gruppo di lavoro, Alain Seletto, Franco Corvisiero, Niccolò Zarattini, Andrea Basolo e Simone Origone.
Potete leggere su Ski-alper le dettagliate schede, con le valutazioni di laboratorio, le impressioni di sciata, le nostre misurazioni e i giudizi finali in oltre 40 pagine di altissima qualità.
Da non perdere, per trovare lo sci giusto per le proprie caratteristiche!


In edicola il primo numero di Ski-alper

La redazione di Skialper anticipa i contenuti

Tutta la redazione di Ski-alper illustra quali sono gli argomenti inseriti nel primo numero della rivista. La grafica è stata completamente rivista e ci sono nuovi argomenti di discussione.
Già da questa mattina, in qualche edicola, la rivista ha fatto la sua apparizione, nei prossimi giorni la distribuzione sarà completata. Per quanto riguarda gli abbonamenti saranno consegnati tra lunedì e martedì. Buona lettura!


Tutti in Marmolada

La Regina delle Dolomiti presa d'assalto nel weekend

Come di consuetudine in periodo di magra di neve, la Marmolada viene presa d'assalto, non è certo una novità ma fa sempre un certo effetto vedere il ghiacciaio disseminato di puntini neri che si dirigono verso la vetta di Punta Rocca.
Un esercito pacifico di skialper, tavolari, ciaspolari, cagnolini... c'e di tutto.
In vetta sullo spuntone di roccia proprio a picco sulla famosa nord ovest non c'è posto nemmeno in piedi, meglio trenta metri sotto all'altezza dell'arrivo della funivia dove si chiacchiera meglio. Chiaramente le tutine non mancano, trovo in salita un po' tutti gli amici, il comitato veneto e quello trentino, anche la squadra nazionale Slovena si è data appuntamento per scaldare i motori, in salita scatto un paio di fotogrammi a Filippo Beccari seguito dagli Sloveni con passo da treno espresso...


Primi assaggi di ski-alp in Valle d'Orco

Le perturbazioni della settimana hanno portato un buono strato di neve

Non solo disastri e disgrazie: il maltempo che si è accanito sull'area nord occidentale della nostra penisola ha lasciato al suolo a partire dai 1700 metri uno strato di neve che va aumentando man mano che si sale di quota e che potrebbe fare da base per le nevicate successive. Una gioia per gli ski-alper.
In particolare, nell'Alta Valle dell'Orco a partire dai Chiapili di Sopra, si possono calzare gli sci e salire alla volta del Serrù e del Nivolet.
Il manto nevoso dapprima sottile - 20 cm - diventa via via più consistente: alla diga del Serrù oggi lo spessore era ancora di 85 cm di neve buona, pesante, al Lago dell'Agnel una ventina di centimetri in più per aumentare ancora verso il Nivolet.
Tempo grigio e piovigginoso a fondo valle ma limpido e radioso in alto. La strada che porta al Nivolet è un ottimo itinerario per racchettisti ma anche perfettamente adatto a quelli come noi che hanno voluto far prendere una boccata d'aria all'attrezzatura… E domani la meteo dovrebbe essere ancora buona.