Anticipazioni rivista, Thevenard e gli ultra native

Già specialisti delle ultra non appena maggiorenni

Un’altra anticipazione del servizio dedicato all’UTMB che uscirà a ottobre con il nuovo numero di Ski-alper, rigurda il vincitore Xavier Thevenard e più in generale la generazione degli ultra native. 

Capeggiata dagli americani Anton Krupicka, oggi 30 anni, che nel 2006 ha vinto la sua prima Leadville di 160 km quando ne aveva 23, e da Kyle Skaggs che ha corso la sua prima 50 miglia a 21 anni e due anni dopo ha stabilito il record sui 160 km dell’Hard Rock, nel corso degli anni ha visto unirsi altri ragazzi che, appena maggiorenni, si sono dedicati anima e corpo alle ultra distanze. Il tutto senza passare dalla trafila delle distanze inferiori in segno di una presunta preservazione del fisico o tantomeno senza approdarci a fine carriera in cerca di nuova gloria.

Per la popolarità da fine agosto, per la cronaca dal 2010, si aggiunge infine a pieno titolo agli ultra native anche il frasncese Xavier Thevenard, classe 1988, che di anni ne ha compiuti 25 due mesi prima di vincere l’UTMB.


Anticipazioni rivista, la Bosio sposta i limiti umani

Nel parziale Champex-Bovine meglio di tutti, anche di Kilian

Come anticipazione del servizio dedicato all’UTMB che uscirà a ottobre con il nuovo numero di Ski-alper, l’analisi approfondita della gara femminile fa emergere in modo ancora più forte la prestazione dell’americana Rory Bosio. Assodato che ha vinto con quasi due ore di vantagio su una certa Nuria Picas, che ha abbassato il record di Krissy Moehl di 2h18’ e che è arrivata settima assoluta, quello che desta ancora più stupore è l’analisi dei suoi parziali di gara.

Uno su tutti, nel tratto che porta da Champex in cima alla Bovine, 10 km e 750 m D+, ha fatto registrare il miglior parziale assoluto, 1h18’10’’ contro 1h18’53’’ del vincitore Thavenard e anche meglio di 1h23’55’ di Kilian Jornet nel 2009.   

La Bosio tra venerdì e sabato ha letteralmente lanciato l'asticella dei limiti umani avanti di parecchi anni.   A ottobre tutti i dettagli.


D+ Trail 5.6 su Ski-alper di ottobre

Manca un mese alla prima uscita della rivista

Save the date, come si usa dire di questi tempi. Oppure segnate un circoletto rosso sul calendario alla data 1 ottobre 2013, per essere più tradizionalisti. È quella, infatti, la data in cui uscirà in edicola il primo numero stagionale di Ski-alper, completamente rinnovato nel piano editoriale, nei contenuti e nella grafica. Naturalmente in compagnia dell'inseparabile Up&Down, il magazine dedicato all'attività agonistica che in questa prima uscita sarà fortemente concentrato sul mondo trail, ultra trail e skyrunning.

Tra i servizi da non perdere, il reportage del circuito D+ Trail 5.6 realizzato da Alessia e Filippo in versione mountain bike e dal nostro Teo Tagliabue (in azione nei prossimi giorni sui sentieri dolomitici) in versione trail running.
Tanti i link con il mondo dello ski-alp: dietro l'organizzazione di questo percorso c'è Michele Festini de La Pitturina, mentre l'autore Filippo Barazzuol è uno dei più forti skialper della nuova generazione. Per ora godetevi il video backstage, e non dimenticate l'appuntamento con l'edicola (va bene anche quella virtuale, visto che potrete acquistare Ski-alper su iTunes per iPhone e iPad e su Android Market per tuttigli smartphone e tablet che usano questo sistema operativo).


Kilian-Cervino, il dietro le quinte

Brunod che aveva pronosticato 2h52', la decisione di partire alle 15…

«Ieri Bruno mi ha detto che avrei fatto 2h52', sembra che mi conosca meglio di me». Scherza Kilian all'arrivo a Cervinia, accompagnato proprio negli ultimi metri da Bruno Brunod. Ci sono tanti segreti dietro a un'impresa che è già entrata nella storia. Per esempio l'ora di partenza, le 15, per evitare di trovare troppa gente sul percorso ma anche per evitare di trovare tratti gelati. «Ero un po' nervoso perché la decisione dell'ora di partenza è stata combattuta, però abbiamo fatto la scelta migliore perché il tempo era bellissimo e non ho avuto bisogno di mettere la giacca per proteggermi dal vento». 

CORRO SOLO - Sul Monte Bianco era in compagnia di Mathéo Jacquemoud, sul Cervino da solo, una scelta dettata dal terreno: «Qui è molto diverso, bisogna scalare e ci saremmo ostacolati». Kilian ha anche detto di avere un po' sofferto il caldo nella prima parte del percorso. «Arrivare in cima è stato un momento speciale, anche la discesa è stata perfetta, sono contento perché non ho dovuto prendere molti rischi. Il Cervino era uno dei miei sogni ma sapevo che era molto complicato battere questo record».  

SICUREZZA -
A fotografare Kilian il solito Seb Montaz che ha utilizzato un elicottero, poi un'altra guida, Vivien Bucher, e altre 6 persone per garantire la sicurezza. 


Clima da stadio a Cervinia

Bruno Brunod: "I record sono fatti per essere battuti"

Tifo da stadio, entusiasmo alla stelle a Cervinia per l'impresa di Kilian. Una marea di persone ha accolto l'arrivo del catalano. C'era anche la mamma, commossa per l'impresa del figlio. Insieme al nonno. E c'era anche Bruno Brunod: «I record sono fatti per essere battuti e Kilian è un atleta con A maiuscola». 2h52'02" da Cervinia a Cervinia, 1h 56'15" per salire in vetta: Kilian nella storia. Poche parole alla fine, è evidente la sua felicità, ma anche la grande fatica: alla fine Kilian ringrazia e saluta tutti, 'scappando' con la sua fidanzata.


Kilian, un sogno che si e' avverato

2h52'03'', prestazione immensa

Il record di salita e discesa al Cervino da parte di Kilian è solo uno dei tanti capitoli di una storia lunga 155 anni, fatta di passione e sfide per primeggiare su quella che è una delle montagne simbolo delle Alpi.

WHYMPER E CARREL - I primi tentativi sono datati 1858. Ci vollero, però sette anni per arrivare alla fatidica data del 14 luglio 1865, in cui la cordata capitanata dall'inglese Edward Whymper, toccò la vetta del Cervino, passando dalla via normale svizzera. Tre giorni dopo Jean-Antoine Carrel partì dal versante italiano con quattro compagni e giunse in vetta il 17 luglio. Sette anni di sfide epiche vissute nella rivalità tra Whymper e Carrel.

BERTOGLIO E BRUNOD - Dopo il primo record ufficiale di salita e discesa, stabilito dal piemontese Valerio Bertoglio nel 1990 in 4h16', ci vollero altri cinque anni per battere quel tempo. Riuscì nell'impresa il valdostano Bruno Brunod il 17 agosto 1995 che salì e scese dalla Gran Becca in 3h14'. Per lui un tempo di salita di 2h10', con un progressione di 1190 m/h. Tempi considerati difficili se non impossibili da battere, anche perché realizzati da un grandissimo atleta, nativo del posto, che per la prima volta utilizzò assistenza al seguito e parte della via attrezzata per l'occasione.

KILIAN - Lo stesso anno un bambino spagnolo di otto anni saliva i 4165 metri del Breithorn, insieme a suoi genitori, in linea d'aria a poca distanza dal Cervino. Dieci anni dopo lo stesso bambino, ormai quasi diciottenne, stabilì il record di salita-discesa al 4011 metri del Dôme de neige, in Francia, con il tempo di 2h26'14". Kilian Jornet non sapeva che avrebbe riempito le cronache sportive della corsa outdoor, dello sci alpinismo e dell'alpinismo negli anni successivi, vincendo tutto quello che era possibile vincere e stabilendo record in ogni disciplina.

IL SOGNO - Oggi sempre lo stesso ragazzo ha dato vita a quello che lui stesso ha definito un sogno, sin da quando aveva 15 anni, ovvero quello di cercare di superare il 'maestro' Bruno nel record al Cervino. Dieci anni di studio e preparazione, correndo e arrampicando in ogni parte del globo. Dieci anni vissuti intensamente anche da tutte le persone che lo hanno conosciuto intimamente, in primis i familiari che per l'occasione tanto attesa sono saliti a Cervinia per sostenerlo. Gente umile, gente di montagna come Kilian, lo stesso ragazzo che nonostante la fama non riesce a non abbassare lo sguardo ai suoi interlocutori. Oggi Kilian in meno di tre ore ha vissuto quel lungo sogno durato 15 anni

LA SINFONIA - Colle del Leone 1h07'05", Capanna Carrel 1h18'11", Cervino 1h56'15", Capanna Carrel 2h18'01", Colle del Leone 2h23'00", Cervinia 2h52'02". Queste le tappe di una fantastica sinfonia in alta quota. Una prestazione superlativa con parziali inimmaginabili sono fino a ieri. In salita, 49 minuti per i 900 metri di dislivello tra il Colle del Leone e la vetta. In discesa, meno di 22 minuti per i 600 metri dalla vetta alla Capanna Carrel e 27 minuti per i quasi 1000 metri sempre dalla vetta al Colle del Leone. Come dire, vai a Cervinia, guardi in alto e provi a immaginare che un uomo è sceso con le sue gambe in meno di mezz'ora da quella lunga cresta di roccia. I 58 minuti per l'intera discesa sono poi il definitivo segno di resa del pur immenso Bruno, battuto anche dove si riteneva fosse inarrivabile.


Kilian: alle 15 il tentativo di record sul Cervino

Obiettivo tre ore per salire e scendere da Cervinia

È arrivato il D-day. Oggi alle 15 Kilian partirà da Cervinia per tentare il record di salita e discesa del Cervino nell'ambito del progetto 'Summits of my Life'. Dopo giorni di allenamento e quasi una decina di salite sul 'più nobile scoglio d'Europa', dunque, il catalano è pronto per l'impresa.

UN SOGNO - «Sogno di battere questo record da quando avevo 15 anni» ha 'postato' poco fa Kilian… L'obiettivo è di scendere sotto le 3h14' di Bruno Brunod. Un record che dura dal 1995… Brunod impiegò 2h10' in salita e solo 64' in discesa. Un record impressionante perché Kilian dovrà scendere velocissimo e sul Cervino, da quota 4478 m, il terreno è decisamente più impervio che sul Bianco. Kilian, inoltre, nel fine settimana parteciperà alla Matterhorn Ultraks. 


Il nuovo record di Kilian Jornet sul Cervino

In vetta in 1h 56' 15", gia' 14 minuti sotto il tempo di Brunod

Alle ore 15 è partita la sfida di Kilian Jornet al record di salita al Cervino di Bruno Brunod. L'immagine, scattata dal nostro Andrea Chiericato al momento del via, ritrae il campione catalano impegnato a tarare il cronometro.

Vi terremo informati con notizie live. A seguire il commento tecnico di Fabio Menino sull'esito finale del tentativo. 

LIVE - In vetta in 1h 56' 15", nuovo record alla cima e sotto il parziale di Bruno Brunod per 14'.

LIVE -
In 2h 18' 01" è passato in discesa alla capanna Carrel, sempre sotto il record precedente e, soprattutto, quasi alla fine dei tratti esposti! Go Kilian Go!

LIVE -
 RECORD! Tempo strabiliante sulla montagna simbolo di tutte le montagne del mondo! 2h 52' 02"! La prova più difficile, contro il record di montagna più impressionante mai stabilito.  

Dai 2025 metri del centro di Cervinia ai 4478 metri della cima, e ritorno! Sopra i pascoli, dopo il rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondè e la croce Carrel, iniziano subito i pendìi innevati e i traversi esposti. Tratti in ghiaccio ripido, e arrampicata su roccia fino al IV grado con sezioni verticali solo in parte facilitate dai tratti attrezzati, che restano comunque faticosi e soprattutto sempre e costantemente esposti sul vuoto del versante Sud, e poi di quello Nord. 

Una giornata memorabile. Anche per gli addetti ai lavori, una prestazione di questo livello non era immaginabile!
Dove stanno i limiti di Kilian Jornet?


Il cappello di Matteo

Un simpatico retroscena del record di salita e discesa a piedi sul Bianco

Proprio mentre Kilian si sta preparando a battere il record di salita e discesa del Cervino, detenuto da Bruno Brunod, ecco che sul blog di 'Summits of my Life' è stata pubblicata una simpatica storia che riguarda il record di metà luglio sul Monte Bianco. Sembra che durante una delle salite di prova, Mathéo Jacquemoud abbia perso il simpatico cappellino a pois viola (come quello dei ciclisti del Tour de France) a causa di una folata di vento all'Areste des Bosses. Il giorno del record, che Mathéo non ha potuto portare a termine a causa di una caduta (per fortuna senza gravi conseguenze) in un crepaccio, indossava un più austero cappellino bianco e marrone. All'arrivo di Kilian a Chamonix, un signore gli ha dato un cappellino nuovo per Mathéo, avendo saputo che lo aveva perso. Quel signore era Jacques Cousin, fratello di Pierre Cousin, detentore del record del Monte Bianco prima di Pierre-André Gobet... 


Emelie Forsberg, grande performance sul Cervino

Per la svedese, salita e discesa in 5h51’

La svolta era arrivata querst’inverno con le prime gare importanti nello sci alpinismo, culminate con il bronzo nello sprint ai mondiali a Les Ecrins in Francia. Da quel momento era chiaro a tutti che Emelie Forsberg, svedese classe 1986, aveva intrapreso la strada della montagna vissuta a 360°, sia in inverno che in estate, correndo, sciando e arrampicando.

Che il suo compagno Kilian le avesse anche trasmesso la passione per l’alta montagna, neanche questo ormai era più un mistero. A luglio aveva girovagato in lungo e in largo per il massiccio del Monte Bianco in compagnia dello stesso Kilian e di altri amici, tra cui Anna Frost. Era salita in vetta al Bianco, con partenza e arrivo a Chamonix, in poco più di 8 ore per quello che con molta probabilità potrebbe essere il record femminile.

Il 2 agosto, ha poi accompagnato Kilian nella prima salita al Cervino per quella che lo stesso aveva definito una salita light. Molto probabilmente, sono state tali e forti le sensazioni provate in quell’occasione che aveva già deciso di tornarci con spirito più combattivo. 

Come non detto, il 4 agosto è salita in vetta con il tempo di 7h08’56’’, 4h48’54’’ per la sola salita e 2h20’02’’ per la discesa.

Oggi è risalita nuovamente in cima, con condizioni meteo non di certo ottimali, e ha segnato un sorprendente 5h51’34’’, 3h59’48’’ per la sola salita e uno stratosferico 1h51’46’’ per la discesa. Un tempo a dir poco importante con un miglioramento sulla precedente salita impressionante. 

Anche in questo caso, per Emelie, potrebbe trattarsi del nuovo record femminile di salita e discesa al Cervino. Summit of my life, quindi, si tinge anche di rosa.  


Kilian pronto per il record al Cervino

Domani o mercoledi' le giornate decisive per il tentativo

Il 2 agosto Kilian Jornet è giunto a Cervinia con l’intento di prepararsi per il tentativo di record al Cervino. Era salito in cima con la compagna Emelie Forsberg e aveva dichiarato di essersi impressionato osservando dal vivo quanto aveva fatto Bruno Brunod nel 1995.  

Il 3 agosto è risalito in cima da solo impiegando 4h05’, molto lontano dalle 3h14’44’’ di Bruno ma un primo vero test iniziale.  E’ poi ritornato a Chamonix contunuando ad esercitarsi nell’arrampicata.

Il 10 agosto è salito sul Pic Tyndal causa nevicata nella notte precedente con 30 cm di neve sulla via del Cervino.  

L’11 agosto ha partecipato alla Sierre-Zinal, in Svizzera, classificandosi in quarta posizione.  

Il 12 e il 13 agosto è salito nuovamente in cima al Cervino per la quinta volta.  

Il 16 agosto è salito per la sesta volta con Bastien Fleury. A chi gli chiede quante salite ha in programma prima del tentativo di record, risponde che dipende dalle condizioni e che Bruno Brunod era salito in cima 30 volte.  

Ad oggi sono 8 le ascensioni effettuate da Kilian e lo stesso ammette che incomincia a crederci, quello che a inizio agosto sembrava un azzardo, adesso per lo spagnolo sembra qualcosa di fattibile. Il tentativo potrebbe avvenire nei prossimi due giorni, massimo tre, prima della Matterhorn Ultraks in programma sabato prossimo a Zermatt. Il meteo dà come giornata particolarmente favorevole quella di domani. Nel fine settimana è arrivato sul posto Seb Montaz per le riprese e oggi il fotografo Jordi Saragozza, reduce dal fine settimana alle prese con il campione americano Anton Krupicka. Tutto quindi è pronto per l’avvenimento clou dell’estate.  


Record del Cervino, Kilian si prepara

Il campione spagnolo a Cervinia per sfidare Bruno

E' iniziato ufficialmente oggi l’avvicinamento dell’atleta spagnolo Kilian Jornet al tentativo di record di salita e discesa al Matterhorn (4.487 m). Sulla sua pagina Facebook, Kilian ha scritto di aver fatto una salita “light” in compagnia di Emelie Forberg. Toccato con mano il percorso, il campione catalano ha poi aggiunto di essere rimasto ancora più colpito dal record dell’italiano Bruno Brunod. Reduce dai tre ori del Campionato Europeo Skyrunning, Kilian dopo una settimana di relativo riposo torna quindi in scena con uno degli appuntamenti più attesi di questa estate.

IL RECORD – Il record sul cervino stabilito da Bruno Brunod nel 1995, è da sempre considerato tra i pochi inavvicinabili. Le 3h14’44’’ dal centro di Cervinia alla vetta e ritorno, già così incutono un certo timore ma analizzando il tempo di salita e quello di discesa, ci si rende ancora meglio dell’impresa. Bruno salì infatti in vetta in 2h10’ e scese in 1h04’44’’. Basta alzare lo sguardo al cielo da Cervinia e seguire la cresta del Leone per rendersi conto che si tratta di un tempo anche solo lontanamente inimmaginabile. Si tratta di un dislivello positivo di 2.478 metri in circa 12 km di sviluppo su un terreno che presenta difficoltà alpinistiche non di poco conto. Se sulla salita, a livello teorico, se la può giocare, è quell’ora e quattro minuti in discesa che richiederà da parte sua il massimo impegno e la massima concentrazione. Molti esperti, infatti, sostengono che in discesa Bruno sia inavvicinabile. Anche per Kilian, dopo gli innumerevoli record stabiliti, è forse giunta la prova più difficile della sua giovane carriera alpinistica.

IL PERIODO – Non è ancora stata pianificata la data esatta per il tentativo di record. Lo stesso Kilian, infatti, ha dichiarato che partirà quando si sentirà veramente pronto e c’è da immaginarsi che in queste settimane salirà molte volte in vetta.