Quanta neve in quota
Uno degli inverni più nevosi ha trasformato il paesaggio alpino estivo
«Meno di due settimane fa sono sceso ancora dal Grignone con gli sci e nelle ultime settimane il soccorso alpino è dovuto intervenire spesso sul versante settentrionale della Grignetta perché, appena si svalicava, c'era neve e la gente non era attrezzata e preparata». A parlare è Fabio Lenti, guida alpina di Introbio, in Valsassina (Lc). «Solo una ventina di anni fa mi era capitato di sciare in questa stagione sulla Grigna» aggiunge Lenti. E pensare che nei primi anni dello sviluppo turistico nel canalone del Nevaio, in Grigna, erano arrivati addirittura ad attrezzare una manovia per sciare in estate… Uno degli inverni più nevosi ha scaricato metri di neve sulle nostre Alpi e solo un paio di 'scaldate' molto veloci hanno intaccato la coltre, soprattutto sui versanti nord. Ai Piani di Bobbio, nelle Prealpi Lombarde, i canaloni dello Zuccone Campelli sono ancora belli bianchi. E poi… il Col Ferret, a ridosso del bianco, sembra ancora nella versione invernale. Tutto il giro del Bianco comporta passaggi oltre 1 2.000 metri ancora belli bianchi. Sui social si moltiplicano le foto che ritraggono la montagna di inizio estate ancora innevata, come non la vedevamo da anni. E voi? Pubblicate su Twitter le foto delle vostre gite usando l'hashtag #estatebianca e citando @skialper così documenterete questa estate così diversa dalle altre…
Il Col Ferret il 18 giugno. Sembra che non si sia accorto che sta per scoccare l'estate. Di qui passa il #UTMB14 pic.twitter.com/hcohmzcPIq
— Giorgio Macchiavello (@gio_macchia) June 19, 2014
Running at the bottom of #Matterhorn A lot of snow from 2800 m near the Oriondé hut #Longerdays @CerviniaValt https://t.co/m6Gc5FK0r1
— Hervé Barmasse (@hervebarmasse) June 19, 2014
Questa sera Daprai scendera' dalla Presanella
Il tentativo di discesa con gli sci era in programma lo scorso weekend
Doveva scendere con gli sci dalla nord della Paganella nello scorso fine settimana. Poi il maltempo lo ha fatto desistere. Ecco allora che l'atleta 'estremo' trentino Andrea Daprai tenterà l'impresa questa sera. Con la differenza che nello scorso fine settimana c'era la luna piena…
L'IMPRESA - Nella notte tra oggi e domani Daprai tenterà la discesa dalla nord della Paganella (mai sciata in notturna) da quota 3.558 per un dislivello di 500 metri e una pendenza massima di 55 gradi. «Cari amici volevo confermarvi la mia discesa dalla parete nord della Presanella per sabato 21 alle 23.59. Il tempo sembra buono forse qualche nuvoletta ma niente paura luci accese e giù! VI aspetto per farmi il tifo all'hotel Rio al Foss sulla strada statale tra Vermiglio e il passo del Tonale, da lì potrete vedere la luce che scende, ci sarà anche un collegamento radio per sentire in diretta le comunicazioni tra me e il personale di supporto, guide alpine, soccorritori e cameramen delle reti televisive nazionali, grazie ancora per l'affetto» ha dichiarato Daprai.
NUOVA AVVENTURA - Daprai è stato autore della salita dell'Aconcagua dal fondo del mare (apnea-bici-corsa) e al termine dell'impresa della Presanella dovrebbe annunciare una nuova avventura in programma a partire da ottobre.
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Il lettore italiano preferisce la carta stampata al monitor quando si tratta di riviste, i dati di vendita di Ski-alper lo confermano. Ma sta crescendo progessivamente il numero di coloro che acquistano la loro copia oppure si abbonano su piattaforma digitale, smartphone e tablet. I dati dell’inizio della stagione parlano di un 7% di lettori digitali. Un dato piccolo se volete, ma se prima di fatto la percentuale era davvero minima, qualcosa si sta muovendo.
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Kilian, ecco i dettagli dell'impresa al Denali
La data del record e' il 7 giugno e la via scelta la Rescue Gully
Proprio ieri avevamo scritto del 'silenzio' di Kilian dopo l'impresa al Denali-McKinley (6.194 m)… ed ecco che oggi puntuale è arrivato il comunicato ufficiale dell'impresa. È confermato il tempo di 11h48' per salita e discesa. La sola salita ha comportato 9h43'. La partenza è avvenuta dal campo base a quota 2.200, coprendo una distanza di 53,52 km e un dislivello positivo di 4.732 metri.
LA VIA - La via scelta per la salita è la Rescue Gully e non la classica, questo perché la classica in un tratto è attrezzata con corde fisse ed è contrario alla filosofia dell'andare leggeri di Summits of my Life. Insieme a Kilian c'erano il cineasta Seb Montaz, che ha ripreso la partenza e l'impresa nella parte bassa, e gli alpinisti e sciatori Jordi Tosas e Vivien Bruchez, che hanno ripreso Kilain alla Rescue Gully.
LA DATA - Le prime notizie sull'impresa sono state diffuse dal sito statunitense irunfar.com il 12 giugno ma in realtà la data del record è quella del 7 giugno. Il gruppo è partito per l'Alaska il 26 maggio ed è rimasto bloccato qualche giorno ad Anchorage a causa del maltempo. Nei giorni seguenti Kilian & co sono saliti al campo a quota 4.000 per acclimatarsi ed esplorare la montagna e sono anche saliti una volta in vetta lungo la via classica West Rib. Il fattore meteo è stato condizionante, con solo tre brevi finestre di bel tempo in due settimane. Per questo è stata presa la decisione di tentare l'impresa il 7 giugno anche se l'acclimatamento non era al top. La partenza alle 7.10 con temperatura di - 20 gradi e vento a 40 km/ora. Salita e discesa con gli sci, tolti solo in un paio di punti dove Kilian ha messo i ramponi.
LA PAROLA A KILIAN - «Sono salito molto bene fino a 4.000 metri, poi fino ai 5.000 metri il vento è diventato forte e avevo freddo ai piedi. Il brutto tempo vero è arrivato ai 5.000 metri e arrivare in cima mi è costato, un po' per la quota e un po' per il freddo. Ho dovuto fermarmi diverse volte per scaldarmi e questo mi ha rallentato. In cima mi sono fermato dieci minuti. In discesa le sensazioni sono migliorate anche se c'era poca visibilità e bisognava stare attenti. Non avevo ancora capito di avere fatto il record, me ne sono reso conto solo quando sono arrivato e ho guardato l'orologio».
PROSSIMI OBIETTIVI - Mancano solo tre obiettivi per portare a termine Summits of My Life: nel 2014 Kilian vorrebbe tornare all'Elbrus, dove aveva dovuto desistere nel 2013 a causa del maltempo e salire sull'Aconcagua (6.960 m). Nel 2015 rotta sull'Everest (8.848 m).
La modalita' 'off connexion' di Kilian
Nessun notizia del catalano a quasi una settimana dal record al Denali
13 giugno: «Grande notizia dall'Alaska!! Kilian ha fatto registrare un nuovo record sul McKinley!!Complimenti Kilian!!!! Il team è ancora fuori per pochi giorni e quindi non abbiamo dettagli. Vi aggiorneremo con la storia completa non appena saranno di ritorno! Complimenti Kilian, sei meraviglioso». È questa l'ultima notizia su Kilian Jornet, pubblicata dall'account Facebook di Summits of My Life. Le informazioni sull'impresa al McKinley sono arrivate in prima battuta dal sito statunitense irunfar.com, il 12 giugno, tramite il servizio comunicazione del Parco Nazionale del Denali. Giusto qualche dettaglio: il tempo del record, l'utilizzo di sci e ramponi.
UN BUCO DI DUE SETTIMANE - Poi più nulla. Kilian, solitamente molto 'digital', non ha più twittato dal 4 giugno. In realtà, il 26 maggio, in partenza per l'Alaska, aveva scritto in un tweet già indicativo del 'mood': «Tempo di volare, con il corpo su nuove montagne, con la mente verso nuovi sogni… Modalità off connexion per il prossimo mese!». A carreraspormontana.com, prima della partenza, ha dichiarato: «Al McKinley staremo molto bene perché non ci sarà nulla, né telefono né computer, porterò solo un libro elettronico pieno di titoli. Porteremo unicamente materiale per scaricare i video. Quando torneremo mostreremo tutto. Avremo con noi un telefono satellitare e una radio per il meteo». Messaggio chiaro, anche se un po' in controtendenza nella società 'digital' e per Kilian, dichiaratamente 'digital native' e sicuramente uomo mediatico. Possibile non sapere nulla a quasi una settimana dall'impresa? Neanche un'intervista, un comunicato stampa ufficiale? Nell'era degli sponsor e del villaggio globale, dei collegamenti streaming dal campo base? Prossimo appuntamento Chamonix dove Kilian è iscritto al Vertical del 27 giugno e alla Marathon del 29. Bentornato Kilian!
Time to fly, with the body to new mountains, with the mind to new dreams... Mode off connexion for next month! pic.twitter.com/V6AQ3Eijoo
— kilian jornet (@kilianj) 26 Maggio 2014
Rinviata la discesa di Daprai dalla Presanella
L'impresa era in programma alle 00 di domenica con la luna piena
Il maltempo ha costretto al rinvio a data da destinarsi della prima discesa notturna della nord della Presanella con gli sci. Andrea Daprai infatti aveva programmato la discesa con la luna piena alle 00 di domenica 15 giugno, da quota 3.558, lungo una linea che raggiunge i 55 gradi e i 500 metri di dislivello. All'arrivo l'atleta estremo trentino avrebbe comunicato inoltre una importante impresa in programma per ottobre.
Kilian da record sul Denali
Il catalano sale e scende in 11 ore e 40 minuti
Come già anticipato dall'account Twitter di Ski-alper, iniziano ad arrivare le prime informazioni sommarie, rilanciate dal sito statunitense irunfar.com, sull'impresa di Kilian Jornet al Denali o McKinley, la cima più alta del Nord America, 6.194 metri. Kilian, partito in compagnia del cineasta Seb Montaz, di Jordi Todas e di Vivien Bruchez subito dopo la maratona alpina di Zegama, avrebbe raggiunto la vetta nelle scorse e sarebbe tornato al punto di partenza in 11 ore e 40 minuti, esattamente 5 ore e 6 minuti meno del precedente record, quello di Ed Warren (16h46'). Sembra che la via percorsa sia la West Buttress, con dislivello positivo di 4.000 metri e uno sviluppo di 26,7 km. Le informazioni arrivano dal responsabile della comunicazione del parco nazionale Denali. Kilian temeva in particolare le condizioni climatiche di questa ennesima impresa della serie Summits of my Life perché Il Denali si trova a ridosso del Circolo Polare. Per stabilire il tempo record sono stati utilizzati sci e ramponi. Il catalano, come annunciato, ha interrotto ogni contatto 'social' e comunicherà i dettagli nei prossimi giorni.
Secondo http://t.co/Ljo3YMeSN5 Kilian Jornet ha battuto il record di salita e discesa del Denali in 11h40' (contro 16h46') del precedente — Ski-alper (@skialper) June 13, 2014
Great news from Alaska!! Kilian Jornet has set a new record on the McKinley!! Congrats Kilian!!!! — Summits of My Life (@SummitsofMyLife) June 13, 2014
Speed hiking, nuovo e antico allo stesso tempo
Ecco il video backstage del test che potete trovare su Ski-alper di giugno
In montagna si è sempre camminato, qualcuno più velocemente, altri meno. Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire… Eppure, sul filone delle richieste sempre più specifiche degli appassionati, le aziende da qualche anno stanno introducendo modelli di scarpre adatti ad un tipo di camminata veloce, con la tecnicità dei modelli da trekking più strutturati, ma ispirate alle linee di notevole successo per il trail running. Ed ecco confezionato lo speed hiking, che non è solamente un’operazione di marketing, ma qualcosa di più. Abbiamo selezionato i modelli più interessanti attualmente sul mercato (in attesa di grandi novità che verranno presentate in prospettiva 2015 al prossimo Outdoor di Friedrichshafen), li abbiamo portati in Valle Maira e li abbiamo provati, chiedendo ad un pool di esperti, composto da Guide alpine, alpinisti e abituali frequentatori della montagna, di metterle a dura prova su tutti i tipi di terreno. Ne è venuto fuori un lavoro completo, interessante, che può chiarire a tanti potenziali acquirenti il dubbio su quale scarpa scegliere per il loro utilizzo abituale in montagna. Grandi camminate, ma anche tempo libero, performance e comfort. Comune denominatore suole ben scolpite, spesso in Vibram, membrane traspiranti ed impermeabili, per lo più in Gore-Tex.
Ecco le scarpe scelte e provate per voi:
Aku Arriba II GTX,
Asolo Plasmic GV e Agent GV,
Dolomite Sparrow Low GTX,
Dynafit MS Panter Gore-Tex,
Garmont 9.81 Escape Pro GTX,
Mammut T Element Low GTX,
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Scarpa Helium GTX e Nitro GTX,
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Andate a scoprire quelle che sono piaciute di più ai nostri esperti, poi vediamo se anche per voi andranno altrettanto bene! Su Ski-alper n. 94 di giugno in tutte le migliori edicole in questi giorni. Attendiamo feedback e proposte.
I contenuti del nuovo Up&Down
L'allegato a Ski-alper dedicato alle gare di ski-alp e outdoor running
Potrebbe essere una rivista a sé stante, di fatto già lo è. Però Up&Down viaggia allegato insieme a Ski-alper, in attesa di maturare e prepararsi al grande salto.
Si tratta dell’unico magazine interamente dedicato alle competizioni in montagna: ski-alp in inverno e primavera, trail e skyrunning in estate e autunno. Cronaca, interviste, approfondimenti, classifiche, retroscena, tantissime foto…
Tutto ciò che può desiderare chi ama il mondo delle gare. Con questa uscita siamo arrivati al numero 8 ed è un numero davvero succulento. Cover dedicata all’exploit dei gemelli Dematteis nel vertical della Transvulcania, in cui Bernard e Martin sono riusciti a superare sua maestà Kilian Jornet.
ATLETA DELL’ANNO NELLO SKI-ALP - La prima parte del tabloid è dedicata alla chiusura della stagione scialpinistica, che ha riservato emozioni fino alla fine. Intervista esclusiva a Laetitia Roux, atleta dell’anno, che ha rilasciato alcune dichiarazioni su cui riflettere attentamente. Nomination anche per gli atleti emergenti, Michele Boscacci e Axelle Mollaret e per la delusione del finale di stagione (quasi un sacrilegio!) Kilian Jornet.
OLIMPIADI, MISSIONE 2022 - Una lunga e articolata intervista con il presidente ISMF Armando Mariotta per spiegare l’avanzamento lavori della proposta per inserire lo scialpinismo nel programma olimpico. Le opinioni di Oscar Angeloni, Kilian e Laetitia Roux.
COPPA DEL MONDO - Il reportage dalle finali di Tromso, con la vittoria di Damiano Lenzi. Abbiamo anche intervistato il campionissimo ossolano per commentare il finale di stagione. L’opinione di Guido Valota sui contenuti tecnici del circuito.
PDG IN SALSA AZZURRA - Cronaca, commenti e classifiche della mitica Patrouille des Glaciers, dominata dal terzetto dell’Esercito. Tutte le curiosità e le statistiche della kermesse elvetica, con le posizioni di tutti gli italiani che hanno tagliato il traguardo.
COPPA ITALIA - La cronaca della Pizolada, della Valtellina Orobie, del Trofeo Parravicini, tutte le classifiche finali della Coppa Italia by Scarpa 2014. Approfondimento sul Brenta Team e intervista a Turbo-Thomas Martini.
INTO THE RACE - Foto-cronaca della Marmoleda Full Gas e del Tour du Grand Paradis. Resoconto del Trofeo Rollandoz, vinto da Filippo Barazzuol, del Trofeo Alta Val Tanaro, della Scialpinistica Monte Floriz e del Monte Canin.
COPPA DELLE DOLOMITI - Cronaca e classifica della Dolomiti del Brenta vinta da Matteo Eydallin, intervista al vincitore della Coppa delle Dolomiti, Ivo Zulian. E poi tutti i numeri e le curiosità dei circuiti Dolomiti sotto le stelle, 4 Valli, Ski-alp dei Parchi e Coppa Italia di Snow-alp.
SOCIAL BLOB - Il meglio dai social network degli atleti e degli organizzatori di manifestazioni. Il tutto in una pagina vivace, simpatica e curiosa.
A TUTTO OUTDOOR RUNNING - Atleta del mese della sezione dedicata alla corsa off-road è Luis Alberto Hernando Alzaga, trionfatore alla Transvulcania e intervistato in esclusiva per Up&Down. La cronaca, le classifiche, le curiosità dal grande evento sull’Isola di La Palma. Il race report live di Marco Zanchi, le interviste ai gemelli Dematteis e ad Elisa Desco, protagonisti del vertical.
ULTIMA ORA ZEGAMA - La sera prima di andare in stampa abbiamo fatto in tempo a inserire cronaca, classifiche e commenti dalla mitica Zegama-Aizkorri!
UTMF - Cronaca, belllissime immagini, classifiche e dichiarazioni dei protagonisti all’Ultra Trail Monte Fuji, dominato dal sudafricano Ryan Sandes.
MONDO SKY - Emanuela Brizio nella leggenda al Dario & Willy a Valmadrera, il race report del nostro compianto Teo Tagliabue, l’intervista a Rolando Piana, vincitore in campo maschile. E poi la cronaca del Segredont, vinto da Fabio Bazzana e Lisa Buzzoni.
TRAIL - Cronaca del Duerocche Trail, vinto da Ivan Geronazzo. Il report in gara di Nicola Giovanelli, secondo classificato e ‘bruciato’ nel finale proprio da Geronazzo. La cronaca della Abbots Way e la commovente storia del vincitore Alessandro Brunetti. L’intervista a Giovanni Paris uno degli atleti rivelazione di questo inizio di stagione.
INTO THE RACE - Il fotoracconto della Trentapassi di Marone, con le vittorie di Zemmer e Galassi nel vertical e di Zinca e Desco nella skyrace.
CORSA IN MONTAGNA - Il Campionato Italiano Giovani a Civezzano, intervista alle giovani promesse Davide Magnini e Michela Gabrielli. Il punto della situazione con Stefano Baldini, responsabile giovanile FIDAL.
ALTRE GARE - Commenti e classifiche da: Trofeo Spreafico, Orna Trail, Formico Trail, Valle Varaita Trail, 4 Passi in casa nostra, Trail Aschero, Ultra Trail Mugello, Gran Trail Rensen, Mammutrail, Trail del Motty, Cornizzolo Vertical e Trail dei 3 Castelli. Approfondimenti su Elba Trail e Le Porte di Pietra.
Naturalmente Up&Down si può acquistare anche su app insieme al numero 94 di Ski-alper al prezzo totale di 4.99 euro (Up&Down è gratuito).
In edicola Ski-alper di giugno!
Ecco i principali contenuti. Sfoglia l'anteprima e poi corri in edicola!
Il numero 94 di giugno che sta uscendo in edicola in questi giorni è il primo estivo della storia di Ski-alper. A partire dallo scorso mese di ottobre avete potuto rendervi conto del cambiamento di periodicità. La rivista - con il suo consueto allegato Up&Down dedicato alle competizioni e ai suoi protagonisti - esce ogni due mesi, con cadenza bimestrale, estate compresa (ottobre, dicembre, febbraio, aprile, giugno, agosto e poi si ricomincia da ottobre).
Nei mesi ‘buchi’, in cui non sono previste uscite in edicola, abbiamo pubblicato dei numeri speciali: la Buyer’s Guide dedicata ai test dei prodotti da scialpinismo a novembre, Outdoor Running a maggio. E ce ne sono altri in cantiere per il futuro, che presto vi sveleremo. Per ora godetevi questo numero (128 pagine, 6 euro), che a nostro giudizio è venuto davvero bene….
SPEED HIKING TIME - Cover story dedicata al test delle scarpe per lo speed-hiking. A metà strada tra il trail running e il trekking tradizionale, vi presentiamo la nostra selezione delle migliori 14 scarpe sul mercato per questo genere di attività. Si cammina veloce, ma senza correre, con comfort e sicurezza, su sentiero, prato e tratti di roccia, con o senza bastoncini. Abbiamo provato per voi:
Aku Arriba II GTX,
Asolo Plasmic GV e Agent GV,
Dolomite Sparrow Low GTX,
Dynafit MS Panter Gore-Tex,
Garmont 9.81 Escape Pro GTX,
Mammut T Element Low GTX,
Raidlight Team R-Light 001,
Salomon X-Ultra e XA Pro 3D,
Scarpa Helium GTX e Nitro GTX,
Trezeta Rogue,
Zamberlan 130 SH Crossover GTX.
Non perdete i suggerimenti dei nostri esperti, di sicuro troverete la scarpa che fa per voi!
PRIMAVERA PIÙ BIANCA CHE MAI - L’inverno ricchissimo di precipitazioni ci ha lasciato in eredità una primavera strepitosa per lo ski-alp a medie e alte quote. Ecco una serie incredibile di proposte da leggere, per sognare e da tener lì per la prossima stagione.
- Traversata dal Monviso a Sestriere in solitaria e in autosufficienza - di Filippo Barazzuol;
- Una sciata da Dio, ski-alp sulla vetta del Monte Olimpo, in Grecia - di Niccolò Zarattini;
- Lo scivolo della Levanna Centrale in versione climb&ski - di Matteo Tagliabue;
- 4 proposte per salire un 4.000 metri a Saas-Fee - di Marco Romelli;
- Spring Wilderness, tre salite top nelle Alpi Centrali: Bernina, Disgrazia, Cima di Rosso - di Matteo Tagliabue;
- Il concatenamento del Monte Baldo in giornata - di Omar Oprandi;
- Spettacolare grantour attorno alla Meije - di Giorgio Villosio;
- La discesa della Sud di Cima Brenta - di Marco Maganzini e Alessandro Beber;
- Il canale Merzbacher, una probabile prima in discesa - di Silvestro Franchini
Vi basta? Ce n’è davvero per tutti i gusti!
HERVE’ BARMASSE - Un incontro, un faccia a faccia più che un’intervista in senso stretto. Il nostro Matteo Tagliabue a confronto con Hervé Barmasse. Partendo dal concatenamento delle quattro creste del Cervino, fino alla montagna in senso lato. Con le strepitose immagini di Damiano Levati.
INCREDIBILE CENGALO - L’ultima grande impresa di Matteo prima della partenza per l’Alpamayo. La ripetizione della Via dei Cecoslovacchi sul Cengalo insieme a Valentino Cividini. Con un’esclusiva infografica e gli zoom dei passaggi chiave sul profilo della parete.
FAST&LIGHT - Voglia di correre, di scoprire paesaggi mozzafiato? Alessandro Novaria, forte skyrunner piemonteste ‘trapiantato’ in Abruzzo, ci racconta il bellissimo Sentiero del Centenario sul Gran Sasso, con le fotografie spettacolari di Luca Parisse. E poi ancora un servizio di Matteo Tagliabue, che ha voluto raccontarci le Grigne a modo suo, tutte da correre e da arrampicare. E che dire dell’impresa di Ryan Sandes con il nuovo record sulla Drakensberg Traverse in Sud Africa? C’è anche la recensione del percorso della mitica Dolomites Skyrace.
PREFERITE PEDALARE? - Filippo Barazzuol non è solo un super scialpinista, è anche un biker con i fiocchi. Questo mese ci propone una classicissima della mountain bike, la Via del sale da Limone Piemonte a Ventimiglia, al cospetto di alcune delle più imponenti fortificazioni sul confine italo-francese.
PROVE SUL CAMPO - Non vi facciamo mancare nulla: volete sapere come va il nuovo scarpone tre ganci Dynafit Neo? L’abbiamo provato per voi in anteprima. E poi due ‘chicche’, la nuova action camera Garmin Virb e la linea di abbigliamento in lana merino by Rewoolution.
AND MORE… - Vi sembra già tantissimo? Eppure nelle 128 pagine di Ski-alper di giugno c’è ancora tanto altro. Opinioni, news, foto spettacolari. Da non perdere!
IN ALLEGATO - Anche in questo numero Ski-alper esce con l’allegato gratuito Up&Down, l’unico tabloid interamente dedicato al mondo delle competizioni: ski-alp e trail running. Ecco i principali contenuti.
ANCHE IN DIGITALE - È possibile acquistare il numero 94 di Ski-alper direttamente in-app, scaricando l’applicazione per smartphone e tablet, sia con sistema operativo iOS che Android.
Ciao bagai, dobbiamo andare avanti...
Abbiamo preferito ricordare Matteo ed Enrico in silenzio
Me lo immagino Teo con la sua bella faccia da schiaffi… «Eh, dovete ringraziarmi... Almeno siete stati una settimana senza lavorare». Avrebbe detto così, ne sono quasi sicuro. E avrebbe liquidato il tutto con una risata sarcastica. Preferisco non aggiungere altro, lo ricorderemo a modo nostro sul prossimo numero della rivista ad agosto. Per ora abbiamo scelto il silenzio, abbiamo lasciato parlare un’immagine. Meglio delle parole, sempre troppe, quasi sempre inutili, tante volte a sproposito. Abbiamo sospeso per una settimana l’attività della redazione in segno di lutto dal momento in cui abbiamo avuto la certezza che non l’avremmo rivisto. Niente sito, niente social network, niente di niente. Ci siamo limitati a ricordare dentro di noi, ognuno a modo suo, questo ragazzo speciale che da nemmeno un anno avevamo assunto come redattore e che in così poco tempo ha cambiato per sempre il nostro modo di essere e di vedere le cose. Paradossalmente sta uscendo proprio in questi giorni il numero di giugno della rivista con un sacco di servizi a sua firma, li aveva consegnati tutti prima della partenza per le ferie in Perù. «Eh, boss… mi prendo solo due settimane, poi quando arrivo c’è tempo per fare tutto quello che serve per il prossimo numero. Magari laggiù faccio anche qualche bella foto e te la passo per la rivista». Ok, bagai, fai con calma, noi ti aspettiamo. Intanto torniamo a lavorare, ma non con la morte nel cuore, bensì con quel qualcosa in più che ci ha dato fare un pezzo di strada insieme a Matteo Tagliabue. Ultima nota, non meno importante. Abbiamo sempre parlato di Teo perché era uno di noi e perché oltre a lavorare insieme eravamo diventati davvero amici, era uno di famiglia. Il massimo rispetto e il medesimo cordoglio per Enrico Broggi, che non abbiamo avuto la fortuna di conoscere. Ma se era amico del bagai, era amico nostro.
Ricerca universitaria sui farmaci nello sport
È possibile partecipare compilando un form online
Il Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell'Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino ha lanciato da qualche mese uno studio sociologico coordinato dal prof. Daniele Scarscelli sull'uso di integratori e farmaci per migliorare le prestazioni sportive da parte di atleti/e non professionisti/e nell'ambito della loro attività sportiva. Si tratta di una delle prime ricerche sociologiche che si pone l'obiettivo di studiare le pratiche di consumo di queste sostanze. L'obiettivo è quello di comprendere il valore che ogni atleta attribuisce alla sostanza che assume e individuare quali sostanze gli atleti ritengono dopanti (ci potrebbero, per esempio, essere atleti che ritengono 'illegale' l'uso di sostanze che la legge non proibisce e atleti che ritengono legale l'uso di sostanze che la legge proibisce).
FORM ONLINE - Da quasi tre mesi è attiva una indagine online alla quale possono partecipare atleti non professionisti (maggiorenni) che pratichino un'attività sportiva (individuale o di squadra) a livello agonistico. È garantito l'anonimato e la compilazione richiede non più di 20 minuti.
A questo link il form