I contenuti del nuovo Up&Down

L'allegato a Ski-alper dedicato alle gare di ski-alp e outdoor running

Potrebbe essere una rivista a sé stante, di fatto già lo è. Però Up&Down viaggia allegato insieme a Ski-alper, in attesa di maturare e prepararsi al grande salto. 
Si tratta dell’unico magazine interamente dedicato alle competizioni in montagna: ski-alp in inverno e primavera, trail e skyrunning in estate e autunno. Cronaca, interviste, approfondimenti, classifiche, retroscena, tantissime foto…
Tutto ciò che può desiderare chi ama il mondo delle gare. Con questa uscita siamo arrivati al numero 8 ed è un numero davvero succulento. Cover dedicata all’exploit dei gemelli Dematteis nel vertical della Transvulcania, in cui Bernard e Martin sono riusciti a superare sua maestà Kilian Jornet.

ATLETA DELL’ANNO NELLO SKI-ALP - La prima parte del tabloid è dedicata alla chiusura della stagione scialpinistica, che ha riservato emozioni fino alla fine. Intervista esclusiva a Laetitia Roux, atleta dell’anno, che ha rilasciato alcune dichiarazioni su cui riflettere attentamente. Nomination anche per gli atleti emergenti, Michele Boscacci e Axelle Mollaret e per la delusione del finale di stagione (quasi un sacrilegio!) Kilian Jornet.

OLIMPIADI, MISSIONE 2022 - Una lunga e articolata intervista con il presidente ISMF Armando Mariotta per spiegare l’avanzamento lavori della proposta per inserire lo scialpinismo nel programma olimpico. Le opinioni di Oscar Angeloni, Kilian e Laetitia Roux.

COPPA DEL MONDO - Il reportage dalle finali di Tromso, con la vittoria di Damiano Lenzi. Abbiamo anche intervistato il campionissimo ossolano per commentare il finale di stagione. L’opinione di Guido Valota sui contenuti tecnici del circuito.

PDG IN SALSA AZZURRA -
Cronaca, commenti e classifiche della mitica Patrouille des Glaciers, dominata dal terzetto dell’Esercito. Tutte le curiosità e le statistiche della kermesse elvetica, con le posizioni di tutti gli italiani che hanno tagliato il traguardo.  

COPPA ITALIA -
La cronaca della Pizolada, della Valtellina Orobie, del Trofeo Parravicini, tutte le classifiche finali della Coppa Italia by Scarpa 2014. Approfondimento sul Brenta Team e intervista a Turbo-Thomas Martini.

INTO THE RACE - Foto-cronaca della Marmoleda Full Gas e del Tour du Grand Paradis. Resoconto del Trofeo Rollandoz, vinto da Filippo Barazzuol, del Trofeo Alta Val Tanaro, della Scialpinistica Monte Floriz e del Monte Canin.

COPPA DELLE DOLOMITI - Cronaca e classifica della Dolomiti del Brenta vinta da Matteo Eydallin, intervista al vincitore della Coppa delle Dolomiti, Ivo Zulian. E poi tutti i numeri e le curiosità dei circuiti Dolomiti sotto le stelle, 4 Valli, Ski-alp dei Parchi e Coppa Italia di Snow-alp.

SOCIAL BLOB - Il meglio dai social network degli atleti e degli organizzatori di manifestazioni. Il tutto in una pagina vivace, simpatica e curiosa.

A TUTTO OUTDOOR RUNNING - Atleta del mese della sezione dedicata alla corsa off-road è Luis Alberto Hernando Alzaga, trionfatore alla Transvulcania e intervistato in esclusiva per Up&Down. La cronaca, le classifiche, le curiosità dal grande evento sull’Isola di La Palma. Il race report live di Marco Zanchi, le interviste ai gemelli Dematteis e ad Elisa Desco, protagonisti del vertical.

ULTIMA ORA ZEGAMA - La sera prima di andare in stampa abbiamo fatto in tempo a inserire cronaca, classifiche e commenti dalla mitica Zegama-Aizkorri!

UTMF - Cronaca, belllissime immagini, classifiche e dichiarazioni dei protagonisti all’Ultra Trail Monte Fuji, dominato dal sudafricano Ryan Sandes.

MONDO SKY - Emanuela Brizio nella leggenda al Dario & Willy a Valmadrera, il race report del nostro compianto Teo Tagliabue, l’intervista a Rolando Piana, vincitore in campo maschile. E poi la cronaca del Segredont, vinto da Fabio Bazzana e Lisa Buzzoni.

TRAIL -
Cronaca del Duerocche Trail, vinto da Ivan Geronazzo. Il report in gara di Nicola Giovanelli, secondo classificato e ‘bruciato’ nel finale proprio da Geronazzo. La cronaca della Abbots Way e la commovente storia del vincitore Alessandro Brunetti. L’intervista a Giovanni Paris uno degli atleti rivelazione di questo inizio di stagione.

INTO THE RACE - Il fotoracconto della Trentapassi di Marone, con le vittorie di Zemmer e Galassi nel vertical e di Zinca e Desco nella skyrace.

CORSA IN MONTAGNA -  Il Campionato Italiano Giovani a Civezzano, intervista alle giovani promesse Davide Magnini e Michela Gabrielli. Il punto della situazione con Stefano Baldini, responsabile giovanile FIDAL.

ALTRE GARE - Commenti e classifiche da: Trofeo Spreafico, Orna Trail, Formico Trail, Valle Varaita Trail, 4 Passi in casa nostra, Trail Aschero, Ultra Trail Mugello, Gran Trail Rensen, Mammutrail, Trail del Motty, Cornizzolo Vertical e Trail dei 3 Castelli. Approfondimenti su Elba Trail e Le Porte di Pietra.

Naturalmente Up&Down si può acquistare anche su app insieme al numero 94 di Ski-alper al prezzo totale di 4.99 euro (Up&Down è gratuito).


In edicola Ski-alper di giugno!

Ecco i principali contenuti. Sfoglia l'anteprima e poi corri in edicola!

Il numero 94 di giugno che sta uscendo in edicola in questi giorni è il primo estivo della storia di Ski-alper. A partire dallo scorso mese di ottobre avete potuto rendervi conto del cambiamento di periodicità. La rivista - con il suo consueto allegato Up&Down dedicato alle competizioni e ai suoi protagonisti - esce ogni due mesi, con cadenza bimestrale, estate compresa (ottobre, dicembre, febbraio, aprile, giugno, agosto e poi si ricomincia da ottobre).
Nei mesi ‘buchi’, in cui non sono previste uscite in edicola, abbiamo pubblicato dei numeri speciali: la Buyer’s Guide dedicata ai test dei prodotti da scialpinismo a novembre, Outdoor Running a maggio. E ce ne sono altri in cantiere per il futuro, che presto vi sveleremo. Per ora godetevi questo numero (128 pagine, 6 euro), che a nostro giudizio è venuto davvero bene….

 




SPEED HIKING TIME -
Cover story dedicata al test delle scarpe per lo speed-hiking. A metà strada tra il trail running e il trekking tradizionale, vi presentiamo la nostra selezione delle migliori 14 scarpe sul mercato per questo genere di attività. Si cammina veloce, ma senza correre, con comfort e sicurezza, su sentiero, prato e tratti di roccia, con o senza bastoncini. Abbiamo provato per voi:
Aku Arriba II GTX,
Asolo Plasmic GV e Agent GV, 
Dolomite Sparrow Low GTX,
Dynafit MS Panter Gore-Tex,
Garmont 9.81 Escape Pro GTX,
Mammut T Element Low GTX,
Raidlight Team R-Light 001,
Salomon X-Ultra e XA Pro 3D,
Scarpa Helium GTX e Nitro GTX,
Trezeta Rogue,
Zamberlan 130 SH Crossover GTX.
Non perdete i suggerimenti dei nostri esperti, di sicuro troverete la scarpa che fa per voi!

PRIMAVERA PIÙ BIANCA CHE MAI - L’inverno ricchissimo di precipitazioni ci ha lasciato in eredità una primavera strepitosa per lo ski-alp a medie e alte quote. Ecco una serie incredibile di proposte da leggere, per sognare e da tener lì per la prossima stagione.
- Traversata dal Monviso a Sestriere in solitaria e in autosufficienza - di Filippo Barazzuol;
- Una sciata da Dio, ski-alp sulla vetta del Monte Olimpo, in Grecia - di Niccolò Zarattini;
- Lo scivolo della Levanna Centrale in versione climb&ski - di Matteo Tagliabue;
- 4 proposte per salire un 4.000 metri a Saas-Fee - di Marco Romelli;
- Spring Wilderness, tre salite top nelle Alpi Centrali: Bernina, Disgrazia, Cima di Rosso - di Matteo Tagliabue;
- Il concatenamento del Monte Baldo in giornata - di Omar Oprandi;
- Spettacolare grantour attorno alla Meije - di Giorgio Villosio;
- La discesa della Sud di Cima Brenta - di Marco Maganzini e Alessandro Beber;
- Il canale Merzbacher, una probabile prima in discesa - di Silvestro Franchini

Vi basta? Ce n’è davvero per tutti i gusti!  

HERVE’ BARMASSE -
Un incontro, un faccia a faccia più che un’intervista in senso stretto. Il nostro Matteo Tagliabue a confronto con Hervé Barmasse. Partendo dal concatenamento delle quattro creste del Cervino, fino alla montagna in senso lato. Con le strepitose immagini di Damiano Levati.  

INCREDIBILE CENGALO -
L’ultima grande impresa di Matteo prima della partenza per l’Alpamayo. La ripetizione della Via dei Cecoslovacchi sul Cengalo insieme a Valentino Cividini. Con un’esclusiva infografica e gli zoom dei passaggi chiave sul profilo della parete.

FAST&LIGHT -
Voglia di correre, di scoprire paesaggi mozzafiato? Alessandro Novaria, forte skyrunner piemonteste ‘trapiantato’ in Abruzzo, ci racconta il bellissimo Sentiero del Centenario sul Gran Sasso, con le fotografie spettacolari di Luca Parisse. E poi ancora un servizio di Matteo Tagliabue, che ha voluto raccontarci le Grigne a modo suo, tutte da correre e da arrampicare. E che dire dell’impresa di Ryan Sandes con il nuovo record sulla Drakensberg Traverse in Sud Africa? C’è anche la recensione del percorso della mitica Dolomites Skyrace.

PREFERITE PEDALARE? -
Filippo Barazzuol non è solo un super scialpinista, è anche un biker con i fiocchi. Questo mese ci propone una classicissima della mountain bike, la Via del sale da Limone Piemonte a Ventimiglia, al cospetto di alcune delle più imponenti fortificazioni sul confine italo-francese.

PROVE SUL CAMPO -
Non vi facciamo mancare nulla: volete sapere come va il nuovo scarpone tre ganci Dynafit Neo? L’abbiamo provato per voi in anteprima. E poi due ‘chicche’, la nuova action camera Garmin Virb e la linea di abbigliamento in lana merino by Rewoolution. 

AND MORE… -
Vi sembra già tantissimo? Eppure nelle 128 pagine di Ski-alper di giugno c’è ancora tanto altro. Opinioni, news, foto spettacolari. Da non perdere!

IN ALLEGATO -
Anche in questo numero Ski-alper esce con l’allegato gratuito Up&Down, l’unico tabloid interamente dedicato al mondo delle competizioni: ski-alp e trail running. Ecco i principali contenuti.

ANCHE IN DIGITALE
- È possibile acquistare il numero 94 di Ski-alper direttamente in-app, scaricando l’applicazione per smartphone e tablet, sia con sistema operativo iOS che Android.


Ciao bagai, dobbiamo andare avanti...

Abbiamo preferito ricordare Matteo ed Enrico in silenzio

Me lo immagino Teo con la sua bella faccia da schiaffi… «Eh, dovete ringraziarmi... Almeno siete stati una settimana senza lavorare». Avrebbe detto così, ne sono quasi sicuro. E avrebbe liquidato il tutto con una risata sarcastica. Preferisco non aggiungere altro, lo ricorderemo a modo nostro sul prossimo numero della rivista ad agosto. Per ora abbiamo scelto il silenzio, abbiamo lasciato parlare un’immagine. Meglio delle parole, sempre troppe, quasi sempre inutili, tante volte a sproposito. Abbiamo sospeso per una settimana l’attività della redazione in segno di lutto dal momento in cui abbiamo avuto la certezza che non l’avremmo rivisto. Niente sito, niente social network, niente di niente. Ci siamo limitati a ricordare dentro di noi, ognuno a modo suo, questo ragazzo speciale che da nemmeno un anno avevamo assunto come redattore e che in così poco tempo ha cambiato per sempre il nostro modo di essere e di vedere le cose. Paradossalmente sta uscendo proprio in questi giorni il numero di giugno della rivista con un sacco di servizi a sua firma, li aveva consegnati tutti prima della partenza per le ferie in Perù. «Eh, boss… mi prendo solo due settimane, poi quando arrivo c’è tempo per fare tutto quello che serve per il prossimo numero. Magari laggiù faccio anche qualche bella foto e te la passo per la rivista». Ok, bagai, fai con calma, noi ti aspettiamo. Intanto torniamo a lavorare, ma non con la morte nel cuore, bensì con quel qualcosa in più che ci ha dato fare un pezzo di strada insieme a Matteo Tagliabue. Ultima nota, non meno importante. Abbiamo sempre parlato di Teo perché era uno di noi e perché oltre a lavorare insieme eravamo diventati davvero amici, era uno di famiglia. Il massimo rispetto e il medesimo cordoglio per Enrico Broggi, che non abbiamo avuto la fortuna di conoscere. Ma se era amico del bagai, era amico nostro.


Ricerca universitaria sui farmaci nello sport

È possibile partecipare compilando un form online

Il Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell'Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino ha lanciato da qualche mese uno studio sociologico coordinato dal prof. Daniele Scarscelli sull'uso di integratori e farmaci per migliorare le prestazioni sportive da parte di atleti/e non professionisti/e nell'ambito della loro attività sportiva. Si tratta di una delle prime ricerche sociologiche che si pone l'obiettivo di studiare le pratiche di consumo di queste sostanze. L'obiettivo è quello di comprendere il valore che ogni atleta attribuisce alla sostanza che assume e individuare quali sostanze gli atleti ritengono dopanti (ci potrebbero, per esempio, essere atleti che ritengono 'illegale' l'uso di sostanze che la legge non proibisce e atleti che ritengono legale l'uso di sostanze che la legge proibisce).

FORM ONLINE - Da quasi tre mesi è attiva una indagine online alla quale possono partecipare atleti non professionisti (maggiorenni) che pratichino un'attività sportiva (individuale o di squadra) a livello agonistico. È garantito l'anonimato e la compilazione richiede non più di 20 minuti. 

A questo link il form
 
 


Summits of My Life: a che punto e' arrivato Kilian

Ripercorriamo le tappe del progetto che lo portera' sul Denali

Dunque Kilian, come già anticipato da skialper.it, è già sulla strada per il campo base del Denali (o McKinley), la vetta più alta del Nord America, nell'ambito del suo progetto Summits of My Life. Vediamo di che cosa si tratta e quali sono gli obiettivi del progetto già portati a termine.

IL PROGETTO - Dal 2012 al 2015 scalare e scendere alcune delle montagne simbolo della Terra nel minor tempo possibile. Inoltre fare alcune traversate dei massicci simbolo con discese da sogno sugli sci. Questo, in sintesi il progetto, con il focus sull'Europa nel 2012-13, Nord e Sud America nel 2014 e Himalaya nel 2015. L'idea è quella di essere più leggeri possibile e lasciare meno tracce possibili del proprio passaggio. Citando Walter Bonatti… l'alpinismo degli uomini contro quello della tecnica, l'idea di essere nudi davanti alla natura.

LE PRIME IMPRESE - Nel 2012 la traversata del Monte Bianco da est a ovest con gli sci, partenza da Champex. Purtroppo l'impresa è stata funestata dalla morte di uno dei compagni di avventura, il fortissimo skialper Stephane Brosse. A seguire, in estate, la traversata Courmayeur-Chamonix lungo la via dell'Innominata nel tempo di 8h42.57. Il 2013 è stato l'anno degli altri massicci simbolo dell'Europa, con il record di salita e discesa del Monte Bianco (senza sci), in compagnia di Mathéo Jacquemoud. Cronometro fermato a 4h57. Poi l'indimenticabile record di salita e discesa del Cervino, a settembre, in 2h52 e infine il tentativo all'Elbrus, non portato a termine a causa del maltempo.

IL 2014  E 2015 - Dopo il McKinley, Kilian cercherà di battere il record di salita e discesa dall'Aconcagua, in Argentina, che con i suoi 6.959 m è la vetta più alta del Sud America. Poi rotta sull'Everest, dove Kilian è già stato l'anno scorso per acclimatarsi. Il record attuale è di 20h34. 

I VIDEO - Ogni impresa è stata portata a termine in compagnia di amici e del fido film maker Seb Montaz e sono già stati prodotti due film che riassumo le prime imprese, A Fine Line e il recente Dejame Vivir, recentemente presentato a Barcellona. I film sono acquistabili sul sito internet summitsofmylife.com     

Déjame Vivir Official Trailer - Summits of My Life from Summits of My Life on Vimeo.


In edicola Outdoor Running 2014

Il numero speciale di Ski-alper dedicato alla corsa off-road

Non abbiamo nemmeno dato il tempo alla neve di sciogliersi che siamo già pronti con la versione 2014 di Outdoor Running! Dal 5 maggio, infatti, sarà disponibile nelle migliori edicole la nuova edizione dell’annuario di Ski-alper dedicato a trail running, skyrunning e corsa in montagna, o più semplicemente all’outdoor running, come ci piace definire questo settore! È stata una corsa, non poteva essere diversamente, visto l’argomento trattato. Ma ce l’abbiamo fatta e siamo davvero soddisfatti del risultato, in attesa del riscontro dei lettori, naturalmente! L’edizione 2013 era stata un grandissimo successo, forse superiore alle nostre aspettative. Proprio per questo la sfida per riuscire a superarci sarà impegnativa. In copertina, naturalmente, il re della corsa outdoor, Kilian Jornet Burgada, in un bello scatto di Jordi Saragossa.

 


LA NOSTRA FILOSOFIA - Abbiamo mantenuto inalterato il progetto del 2013, apportando una serie di modifiche secondo i feedback del settore (runners, aziende, negozianti, appassionati). Outdoor Running è l’unico prodotto editoriale professionale in questo ambito in Italia e proprio per questo la responsabilità aumenta ancora di più. L’obiettivo, naturalmente, è quello di informare al meglio gli appassionati e aiutare la crescita di questo dinamico settore. Una prima sezione dedicata al mondo delle gare, poi il super-test delle scarpe e infine il nuovo capitolo sull’allenamento. Scopriamo i dettagli.

TUTTO SULLE GARE - A quale gara partecipare? Perché? Quando? Quale sarà la più adatta alle mie caratteristiche? Se avevate qualche dubbio, leggendo la prima sezione di Outdoor Running scomparirà. Le risposte le trovate tutte qui. Innanzitutto apriamo con una serie di statistiche, dedicate ai top runner a livello nazionale e internazionale, ma non solo. Abbiamo pubblicato i ranking 2014 della International Skyrunning Federation, tutti i vincitori di medaglie mondiali ed europee nel 2013, i podi conquistati dagli italiani nelle gare internazionali e - udite bene - i nomi di tutti i vincitori di almeno una gara in Italia nel 2013! In più (novità rispetto alla scorsa edizione) il calendario completo di tutte le gare italiane in ben 16 pagine, con data, località e denominazione della gara, ma anche lunghezza, dislivello, sito e indirizzo mail per contatti e informazioni. E poi tre capitoli approfonditi, con le nostre recensioni e valutazioni: le 28 gare da sogno internazionali, le 54 più prestigiose gare in Italia e infine 32 tappe ‘save the date’ selezionate all’interno del calendario. Un lavoro meticoloso, ricchissimo di dati e informazioni, in oltre 120 pagine di foto, grafici, tabelle e valutazioni.

GARE TOP - Sia le top gare internazionali che quelle italiane, per in totale di 71 appuntamenti, sono recensite in schede super dettagliate. Per ognuna di esse, oltre alle informazioni essenziali (denominazione, distanza, dislivello, organizzazione, affiliazione, circuito di appartenenza, logo ufficiale, sito internet, mail e contatti social), una serie di dati molto importanti e introvabili altrove tutti insieme. La nostra scheda, innanzitutto: località di partenza e arrivo, orario di partenza, quota massima raggiunta, tipo di terreno, numero di ristori, punti acqua, costo di iscrizione ed eventuali scadenze, numero limite di iscritti, premi in denaro, tempo record maschile e femminile, tempo medio nell’edizione 2013, tempo limite e numero di finisher del 2013.  A questo si aggiunga anche l’albo d’oro, la classifica dell’ultima edizione, il materiale obbligatorio, l’altimetria (tutte realizzate dal nostro studio grafico e uniformate nello stile). Infine le valutazioni della redazione, espresse con un voto da 1 a 5, sulla difficoltà tecnica, il numero dei partecipanti, il livello dei partecipanti, il costo al chilometro e l’aspetto paesaggistico. Un ultimo dato è il rapporto dislivello/distanza, cha aiuta a capire quanto il percorso sia pendente. Ogni gara, poi, ha una valutazione espressa con le famose ‘scarpette’ di Outdoor Running: da 1 a 3, con pochissime gare che possono fregiarsi delle tre scarpete +, il massimo della valutazione. Vi lasciamo scoprire quali sono!

SUPER-TEST - A differenza della scorsa edizione abbiamo deciso di concentrare il lavoro sulle scarpe, tralasciando gli accessori (li riprenderemo nell’edizione 2015 e sulle varie uscite estive della rivista Ski-alper). Questo per consentire al test team, coordinato da Alessandro Pilloni, di dedicare tutte le energie e le attenzioni alle scarpe. Abbiamo scelto 50 modelli (Adidas, Asics, Brooks, Dynafit, Hoka OneOne, Inov-8, Kalenji, La Sportiva, Lafuma, Mizuno, New Balance, Nike, Pearl Izumi, Quechua, Raidlight, Salomon, Saucony, Scarpa, Scott, Tecnica, The North Face), valutandoli dal vivo alle fiere di settore e confrontandoci con le aziende. Questo è stato l’unico momento di contatto con i produttori, oltre alla richiesta di informazioni tecniche su materiali e sul progetto di ogni scarpa. Riteniamo che un test attendibile e rigoroso non debba aver alcun coinvolgimento delle aziende produttrici, men che meno presenza nella sede di svolgimento. Per cui abbiamo impostato un protocollo piuttosto rigido: pochi testatori, esperti e affidabili, turni di lavoro piuttosto intensi, diversi terreni e pendenze. Ognuno dei testatori è stato sottoposto a valutazione podologica prima di iniziare e ogni scarpa è stata valutata a secco prima di essere portata sul terreno. I runner? Eccoli: Martin e Bernard Dematteis, Stefano Trisconi, Lele Manzi, Paolo Gotti, Marco Zanchi, Luca Lamperti e naturalmente le ladies, con Katia Fori, Elisa Desco e Lisa Buzzoni. Hanno lavorato dietro alle quinte del test, oltre al coordinatore Alessandro Pilloni (che ha curato anche la stesura di tutte le valutazioni sulla base dei giudizi espressi dai testatori, su schede e davanti alla videocamera), Luca Giaccone e Claudio Primavesi della redazione di Ski-alper, i fotografi Alo Belluscio (che ha curato tutti gli still life prodotto), Sindy Thomas e Alberto Orlandi e il vidomaker Daniele Gamba. Prezioso anche il supporto dell’agenzia Spia sul territorio intorno a Bergamo, dove si è svolto il test.

SCHEDE DETTAGLIATE - Ad ognuna delle scarpe è stata dedicata una pagina. Su di essa troverete la foto del prodotto testato (abbiamo voluto fotografare proprio quelle, senza basrci su immagini statioche fornite dalle aziende), la scheda tecnica con i dati essenziali (tomaia, fodera, intersuola, sottopiede, allacciatura, suola, drop, peso, misure, colori, prezzo e sito per ulteriori informazioni), la descrizione generale, la nostra valutazione e la descrizione ‘come va’. Tre grafici per definire punti forti e deboli, rendimento nelle diverse situazioni e consigli di utilizzo. Quindi un grafico che rende immediata al colpo d’occhio la destinazione d’uso, variando dal door to trail, al terreno collinare e prealpino del trail running, alla montagna delle Sky, fino alle pendenze del vertical. La valutazione complessiva, tenendo conto di tutti i parametri, è sintetizzata nel rating finale, che va da A+ fino ad F.

SEZIONE TRAINING - La novità di Outdoor Running 2014 è rappresentata dalla sezione tecnica dedicata all’allenamento, come richiesto da numerosi lettori l’anno scorso. Il nostro medico dello sport Massimo Massarini ha testato cinque gps da polso. I suoi consigli su come utilizzarli e i risultati del test comparativo che ha fatto Garmin Fenx, 620 e 910 XT, Suunto Ambit2 R e Polar RC3 GPS. Eros Grazioli, noto trainer di alcuni dei più forti atleti nello scialpinismo (autore del libro di grande successo ‘Scialpinismo, teoria dell’allenamento’ edito dalla nostra case editrice) ha curato un articolo sui tre periodi per preparare una stagione nelle skyrunning. Nicola Giovanelli, docente universitario e ultra-runner di alto livello, ha invece approfondito e accorpato in un unico capitolo gli articoli sull’allenamento alle ultra distanze apparsi su Ski-alper nell’ultimo inverno, corredati da una maxi-tabella da 36 settimane per preparare la vostra Ultra Trail.

DA NON PERDERE - Outdoor Running 2014 (224 pagine, 7,50 euro) sarà disponibile nelle migliori edicole, dove abitualmente acquistate Ski-alper. Se la vostra edicola di fiducia non dovesse essere rifornita, oppure avesse già esaurito le copie ricevute, potete segnalarcelo con una mail e provvederemo a farla riassortire. È possibile ordinare questo speciale e riceverlo a casa per posta prioritaria (10 euro il prezzo per gli abbonati a Ski-alper, 13,50 per tutti gli altri) chiamando il numero 0124 428051 o inviando una mail a ordini@mulatero.it per avere tutte le info sui metodi di pagamento. Disponibile anche su smartphone e tablet, sia iOS che Android, scaricando la app di Ski-alper e procedendo direttamente all’acquisto in-app (5,99 euro il prezzo).


Next summit Denali

Kilian in partenza per il monte McKinley in Alaska

Appena terminata Zegama. seconda gara del calendario 2014 di Kilian Jornet, ed ecco che il catalano è già in viaggio verso nuove mete. Prossima fermata Mt McKinley, o denali, come lo chiamavano le popolazioni locali dell'Alaska. Nell'ambito del progetto Summits of my Life dunque Kilian cercherà di salire e scendere nel tempo più veloce possibile la vetta più alta del Nord America. Un'impresa non semplice.

FREDDO -
Come ha dichiarato a carreraspormontana.com lo stesso Kilian, l'avversario principale sarà il freddo. La vetta raggiunge i 6.168 metri e si trova relativamente vicina al Polo Nord, le temperature sono basse e le finestre di bel tempo limitate. «So che farà freddo e la mia principale preoccupazione sarà il tempo» ha detto Kilian che ha l'obiettivo di fissare il campo base a quota 4.000 per ambientarsi e cercare di raggiungere la vetta non appena le condizioni lo consentiranno. «Però bisogna anche considerare che, più rimani in quota, meno forze hai per tentare il record» ha aggiunto. L'impresa dovrebbe essere portata a termine in circa un mese, calcolando anche un lungo periodo di acclimatamento. 

COMPAGNI - Kilian sarà in Alaska con Jordi Todas, Vivien Bruchez e il videomaker Seb Montaz. Il record di salita e discesa è detenuto da un militare statunitense, Ed Warren, in 16h46. 
 


Shisha Pangma, salita la parete Sud-Ovest

Francesi ripetono la via Britannica

La spedizione francese composta da Sébastien Moatti, Sébastien Ratel, Antoine Bletton e Max Bonniot, tutti appartenenti al Groupe Militaire de Haute Montagne, ha toccato la vetta dello Shisha Pangma (8.027 m) il 14 maggio alle 13 e 15 ora locale, dopo aver salito la parete Sud lungo la via Britannica.
Questa via sale lungo un’evidente canalone che taglia la parete Sud-Ovest e venne aperta nel 1982 in stile alpino dai fortissimi inglesi Alex McIntyre, Roger Baxter-Jones, Doug Scott e Nick Prescott, che furono i primi a salire in vetta allo Shisha dal suo versante meridionale. Anche il team francese ha effettuato l’ascensione in stile alpino: senza portatori d’alta quota, senza campi fissi e senza ossigeno. Durante la salita sono stati fatti tre bivacchi in parete, uno a quota 5.900, uno a 6.600 e uno a 7.200, infine hanno toccato la vetta il 14 maggio e il giorno dopo si trovavano già al campo base avanzato.


Camandona in vetta al Kangchenjunga

Dopo Everest e K2 Marco sale anche la terza vetta della Terra

18 maggio 2014, 11 e 30 del mattino ora locale nepalese, Marco Camandona è l’unico del suo team ad aver raggiunto la vetta del Kangchenjunga (8.586 m) lungo la via normale oltretutto senza ossigeno. Non ce l’hanno fatta invece gli altri due valdostani Emrik Favre, maestro di sci di Ayas e François Cazzanelli del Centro Sportivo Esercito fermati dal freddo a quota 7.600. È tornato indietro anche il valtellinese Marco Confortola, dopo aver raggiunto quota 8.200.
La spedizione italiana si trovava ai piedi del colosso himalayano ormai da un mese, l’attesa al campo base è stata lunga per via della perdurante instabilità della meteo e della conseguente gran quantità di neve fresca che ha rallentato parecchio tutte le spedizioni presenti sul Kangche.
Dopo essere stato sia sul K2 che sull’Everest, con quest’ultima ascensione la guida alpina aostana Marco Camandona è così riuscito a salire su tutte e tre le vette più alte del pianeta; questa la sua dichiarazione dopo essere ridisceso al campo 2: “Sto bene anche se sono molto stanco, sono sceso al campo 2, dove passo la notte”.
Si segnala inoltre la salita alla vetta dell’alpinista spagnolo Carlos Soria che all’eta di 75 anni ha raggiunto il suo dodicesimo ottomila.


Monte Bianco project

Di Denis Trento e Manfred Reichegger

In un video Denis Trento e Manfred Reichegger nel loro 'Monte Bianco project', un giornta di sci alpinismo di alta montagna con la salita e la discesa (in velocità) da Courmayeur al Monte Bianco. I due 'alpini' lo scorso 17 aprile hanno affrontato la salita al Bianco, senza riuscire a trovare, però, le condizioni per 'chiudere' il loro progetto.


Sass de Putia, nuova discesa sulla Nord

Kehrer, Tasser e Canins prima discesa sulla Nord della Cima Piccola

Il 4 maggio 2014 Simon Kehrer, Roberto Tasser e Ivan Canins hanno effettuato la prima discesa in sci lungo la parete Nord della Cima Piccola di Putia in Dolomiti nel gruppo delle Odle-Puez.
La discesa si è svolta inizialmente sul pendio abbastanza aperto posto sul lato sinistro, viso a valle, della parete Nord della Cima Piccola costeggiando degli enormi cornicioni, successivamente in un imbuto chiuso da un salto di roccia dove è stato necessario attrezzare una doppia da 60 m e una da 25; infine verso destra in diagonale lungo una linea ripida ed esposta per rientrare nuovamente nel canalone Nord.
La linea era stata individuata da Kehrer durante una gita con la famiglia e grazie all’ottimo innevamento di questa stagione la discesa è divenuta realtà il 4 maggio. In questa primavera Simon Kehrer e soci si sono dimostrati molto attivi in Dolomiti, si tratta della terza prima discesa di questa stagione dopo quelle sulla parete NNE del Monte Pares e sulla NNE del Sasso delle Dieci.

Sass de Putia, parete Nord della Cima Piccola
Prima discesa Simon Kehrer, Roberto Tasser e Ivan Canins il 4 maggio 2014
Dislivello: 550 m con pendenze fino a 60°
Difficoltà: 5.5/AD/E4  


Dolomiti di Fanes, nuove discese in sci

Due prime discese per Simon Kehrer e soci

Dolomiti, gruppo del Fanes, tra la fine di marzo e la metà di aprile la guida alpina Simon Kehrer con Paul Willeit, Albert Palfrader e Roberto Tasser hanno effetuato due nuove discese in sci: la prima il 20 marzo sulla parete Nord-Est del Sas de Crosta o Monte Pares, la seconda il 14 aprile sulla Nord-Est del Sasso delle Dieci.
Grazie all’eccezionale innevamento di questo inizio 2014 è stato possibile sciare queste due linee che presentano diversi tratti delicati con balze rocciose da superare e alcune calate in corda doppia; linee che di sicuro non tutti gli anni entrano in condizioni simili, non tutti gli anni sono così generosi soprattutto in Dolomiti.
Ecco i dati delle due prime discese effettuate da Kehrer e soci:

Monte Pares (2.396 m), parete NNE

Prima discesa in sci Simon Kehrer, Paul Willeit e Albert Palfrader il 20 marzo 2014.
Lunghezza: 1.150 m con pendeze fino a 50°
Difficoltà: 5.1/D/E3
E’ stata effettuata una doppia da 25 m e alcuni tratti sono stati scesi in arrampicata con ramponi e sci nel sacco.

Sasso delle Dieci (3.026 m), parete NNE

Prima discesa in sci Simon Kehrer e Roberto Tasser il 14 aprile 2014
Lunghezza: 1.500 m con pendeze fino a 55°
Difficoltà: 5.2/D/E4
Effettuate due doppie da 60 m.