UTMB: Immenso Marco
Zanchi undicesimo a Chamonix
Prima del via un post su Facebook con la bandiera italiana listata a lutto per i terremotati: «UTMB 2016 ti ho aspettato per due anni ho una rivincita in sospeso. Sarà un lungo viaggio con il pensiero ai miei connazionali che in questo momento stanno lottando tra le macerie. Non possiamo fare molto, se non dedicarvi ogni nostro passo fino al traguardo di Chamonix…». Pettorale 69: qualcuno ha commentato… ‘con quel numero devi fare un garone’. E lui l’ha fatto. Marco Zanchi è questo, un piccolo, grande gigante di generosità, un ‘operaio’ del trail che, zitto zitto, scava terreno e guadagna posizioni. Alla vigilia l’aveva detto: ‘fino a Courmayeur sto tranquillo, poi se sto bene inizio la mia gara’. E così ha fatto. Undicesimo nella gara delle gare, il risultato di una vita. Per buona parte della mattinata ha fatto tandem con Ornati, poi Giulio è andato via e lui ha dovuto guardarsi le spalle dallo spagnolo Rodriguez Bodas ed è stato chiuso in un sandwich dall’altro iberico Jimenez Llorens. La top ten è sfumata per un soffio, undicesimo! 23h44’43’’ il suo tempo, comunque inferiore a quello di Geronazzo nel 2014. Un risultato che corona lo score del team Vibram (secondo Grinius, quinto Dominguez Ledo), insieme al team Nike (Tollefson, Laney, Miller), protagonista assoluto. Incredibile Zanchi.
Gran Paradiso Trail a Marco Bethaz e Lisa Borzani
Duecento gli atleti al via
Svizzeri, francesi, inglesi e addirittura venezuelani. Oltre a tantissimi italiani e valdostani. Quasi 200 concorrenti hanno corso la sesta edizione del Gran Paradiso Trail. Un percorso di 25 chilometri, sviluppato interamente sui sentieri immersi del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Partenza e arrivo da Rhêmes-Notre-Dame, con il Granta Parey illuminato dal sole e sempre davanti agli occhi di trailers e accompagnatori.
RISULTATI - La gara maschile è stata vinta da Marco Béthaz. Il valdostano, che corre per il Team Technos Medica, è partito subito con un gruppetto di rivali. Poi ha proseguito con il suo ritmo staccando tutti. Ha voluto fare una gara veloce per preparare i prossimi appuntamenti e ha concluso in 2h 28’10”. Secondo posto per Tristan Thivierge, francese che vive a Chamonix e che ha accusato 6’45” dal vincitore. Il terzo posto è stato conquistato da due atleti giunti al traguardo insieme. Sono Enzo Benvenuto del Team Grivel e Jarno Venturini del Team Tecnica, arrivati a 6’48” da Béthaz. Quinto Nadir Vuillermoz dell’APD Pont-Saint-Martin, a 11’30”. Lisa Borzani si è aggiudicata la prova femminile. Anche la padovana del Team Tecnica ha voluto correre un “veloce”. È partita leggermente indietro, passando poi in testa sul sentiero che porta al rifugio Benevolo. Ha concluso in solitaria vincendo in 2h 48’17” e precedendo la toscana Jessica Perna, staccata di 58”. Terza posizione per la valdostana Stefania Canale. L’atleta del Doceo Technosport Team Trail ha chiuso in 2h 52’25”.
Valerie Desandré ha vinto la classifica Seniores femminile, mentre nelle Veterane successo di Gabriella Boi. Al maschile la classifica Juniores è andata a Federico Collé, Giuseppe Fontana si è aggiudicato il successo tra i Seniores, nei Veterani I vittoria di Claudio Marcello De Tommaso e nei Veterani 2 di Tullio Ballarino.
UTMB: Giulio Ornati nel gotha del trail
Dopo otto anni un italiano nella top ten
Era dal 2008 (dopo i fasti di Olmo) che l’Italia aspettava una top ten nella UTMB. Era da quel decimo posto di Massimo Tagliaferri del 2008 che il tricolore non sventolava a Chamonix. Oggi, con il nono posto di Giulio Ornati, si è interrotto un sortilegio. Miglior piazzamento dopo Olmo e tempo di Tagliaferri abbassato (anche se i tracciati non sono perfettamente sovrapponibili e ora c’è più dislivello). 23h25’38’’ il tempo di Giulio a Chamonix, 24h24’22’’ quello di Tagliaferri. Una gara da sogno la sua. Si sapeva che era in grande forma e in allenamento sui sentieri del Monte Bianco aveva fatto segnare parziali notevoli, ma la prova vera, l’UTMB, è altra cosa. Invece Ornati ha saputo gestirsi, coprendosi all’inizio per poi scalare posizioni, come i migliori di oggi. Le sue posizioni: 63 a Le Delevret, 38 alla Croix Bonhomme, 19 a Courmayeur, 16 a La Fouly, 14 a Champex, 11 a Trient. La gara perfetta, dosando le forze. Non soffre particolarmente il calore ma non ha voluto spremersi all’inizio per arrivare con ancora gas. Le vie del trail sono infinite e per l’Italia ci sarà gloria.
CCC, Giuliano Cavallo da podio
Successo del francese Michel Lanne e della svedese Mimmi Kotka
Sigillo di Michel Lanne alla CCC: il francese ha preso la testa della gara al Grand Col Ferret, dopo poco più di 30 km, ed è riuscito a mantenere un ritmo costante sino all’arrivo di Chamonix, tagliando il traguardo dopo 12h10’04”. Alle sue spalle il giapponese Ruy Ueda a poco più di 5’ (12h15’20”), con terzo Giuliano Cavallo a meno di 10’ (12h19’21”). Gara in rimonta quella del portacolori del Team Salomon Isostad: ottavo al Grand Col Ferret, quinto a Champex-Lac, quarto a Trient e poi da podio da Catogne sino al traguardo, superando il francese Clément Molliet quarto a Chamonix in 12h25’30”, quinto il francese Vincent Viet, mentre completano la top ten lo svedese Petter Restorp, il francese Julien Lefranc, lo spagnolo Oscar Barriuso Pascual, l’islandese Thorbergur Jonsson e il francese Jonathan Thery. Due azzurri nei trenta: ventesimo Daniele Gaido, ventiseiesimo Davide Scarabelli .
GARA ROSA - Grande protagonista la svedese Mimmi Kotka che ha dettato legge piazzandosi quattordicesima assoluta in 13h42’46”. Piazza d’onore per la britannica Jo Meek in 14h09’34”, terza la spagnola Teresa Nimes Perez in 14h14’01”, quindi la francese Caroline Benoit, l’altra spagnola Raquel Martinez Rodriguez e sesta la russa, ormai di casa in Italia, Yulia Baykova (15h31'52''). quindi la nepalese Manikala Rai e Holly Rush. Virginia Oliveri, Martina Chialvo, e Chiara Bertino rispettivamente nona, decima e undicesima, Daniela Bonnet dodicesima.
CCC live, vince Lanne, terzo Giuliano Cavallo
Seconda piazza per Ruy Ueda, vittoria rosa di Mimmi Kotka
ORE 23.14 - Definitivo anche il podio femminile: vittoria della svedese Mimmi Kotka in 13h42'46'' sull'inglese Jo Meek (14h09'34'') e sulla spagnola Teresa Nimes Perez (14h14'01'').
ORE 21.25 - I primi della CCC sono arrivati a Chamonix. Vittoria di Michel Lanne che ha chiuso in 12h10’04” con piazza d’onore per Ruy Ueda in 12h15’20” con terzo Giuliano Cavallo in 12h19’21”.
ORE 20.20 - Adesso Giuliano Cavallo è terzo: al passaggio alla Tete aux vents guida sempre Michel Lanne, davanti Ruy Ueda, ma il portacolori del Team Salomon Isostad è adesso terzo con due soli minuti di svantaggio dalla seconda piazza.
Nessuno cambio al vertice della gara rosa con Mimmi Kotka che viaggia in prima posizione davanti a Jo Meek e Teresa Nimes Perez.
ORE 17.07 - Michel Lanne è passato a Trient con 13' su Rueda, 26' su Moillet e 27' su Cavallo.
ORE 16.38 - Michel Lanne e Ruy Uidea sono passati da La Giète alle 16.24 e 16.38. Tra le donne ecco i passaggi a Champex: prima Kotka con 19' su Meek e al terzo posto c'è ora Teresa Nimes Perez a 21'. Oliveri sesta a 38', Follador settima a 41'.
ORE 14.50 - Michel Lanne è passato da Champex, seguito a 21' da Ruy Ueda e a 26' da Clément Moillet. Giuliano Cavallo è entrata al quarto posto, a meno di 4' da Moillet. Tra le donne a La Fouly è passata in testa la svedese Kotka, seguita a 10' da Jo Meek e a 11' da Martinez Rodriguez. Sesta Virginia Oliveri a 26', settima Cristiana Follador, decima Yulia Baykova. Michel Lanne al comando della CCC al Grand Col Ferret: il francese del Team Salomon è transitato alle 12.38 dopo 3h38’06” dal via di Courmayeur. Alle sue spalle, a sedici secondi, il greco Dimitrios Theodorakakos transitato per primo al Bonatti e al passaggio ad Arnuva. Terzo il giapponese Ruy Ueda, quarto Moritz Auf Der Heide, mentre viaggia in quinta piazza Giuliano Cavallo.
Ad Arnuva le prime donne: guida la svedese Mimmi Kotka, davanti alla spagnola Raquel Martinez Rodriguez, alla britannica Jo Meek, all’altra spagnola Teresa Nimes Perez e alla francese Caroline Benoit. Nelle prime dieci tre azzurre Virginia Oliveri, Cristiana Follador ed Emanuela Scilla Tonetti.
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Luis e Rory, prima volta e tris?
Lo spagnolo grande favorito all'UTMB, qualche dubbio per l'americana
Mancano ormai poche ore. L’appuntamento è domani alle 18 nella piazza della chiesa di Chamonix, quando una marea umana di 2.300 persone prenderà il via in quella che è la più importante gara ultra in montagna al mondo. Che l’UTMB (che da quest’anno è anche il nome ufficiale dell’Ultra-Trail du Mont Blanc) abbia inizio!
GARA - 170 km e 10.000 metri di dislivello (qualcuno dice che in realtà sono meno di 9.000...) per questa classica 100 miglia. Record maschile di François D’Haene (20h11’44’’) e femminile di Rory Bosio (22h37’26’’).
METEO - Le ultime previsioni danno caldo, molto caldo, con 30 gradi in partenza e tempo prevalentemente soleggiato. Nella notte a 2.000 metri sono previsti 15 gradi, 29 all’arrivo con qualche possibilità di pioggia nel pomeriggio di sabato.
UOMINI - Curiosamente non sarà al via nessun vincitore delle ultime edizioni ma… quella del 2016 rischia di essere una delle UTMBi più combattute. Il favorito numero uno sembra essere lo spagnolo Luis Alberto Hernando, secondo l’anno scorso e ritirato nel 2014. L’UTMB è il suo obiettivo stagionale e arriverà al top dopo la vittoria ai Mondiali ISF e alla Transvulcania, con i giusti tempi di recupero. Se dovete scommettere, qualche soldo su Luis Alberto potrebbe essere ben puntato anche se in una cento miglia nulla è mai scontato. Tra gli spagnoli Tofol Castanyer, secondo due anni fa e ritirato l’anno scorso, inizia ad avere i suoi anni e ha puntato tutto sulla gara di Chamonix. Se sarà in forma è da podio. Nel team Salomon è dato al top il sudafricano Ryan Sandes, uomo da poche gare ma sempre ben preparate e raramente sbagliate. L’anno scorso però ha vissuto una delle peggiori stagioni (ritirandosi anche all’UTMB), ora sembra al top e si è allenato a lungo intorno al Monte Bianco. Se è ritornato quello che arrivò secondo all’UTMF e alla Western States è da podio. Più difficile prevedere cosa farà Miguel Heras, secondo nel 2013. Dipenderà dalla forma e dalla testa. Se troverà la giornata giusta anche lui sarà un brutto cliente, ma dei tre top runner Salomon è sicuramente quello meno accreditato, sulla carta, per il podio. Molto folta la pattuglia ‘made in US’. L’uomo che alla vigilia sembra avere le carte in regola per il podio è David Laney, terzo l’anno scorso. La sua prestazione alla Western States non è stata delle migliori (trentesimo) però all’UTMB può fare un’altra gara da podio. Zach Miller è un fuoriclasse, ma metterlo sul podio della sua prima 100 miglia sembra un po’ un azzardo. Piuttosto attenzione a Jason Schlarb (leggi qui l'intervista pre-gara), che ha tagliato il traguardo insieme a Kilian alla Hardrock 100. Proprio il fatto di avere partecipato sole sei settimana fa a una ultra impegnativa come la Hardrock 100 è il grosso punto di domanda e l’accoppiata HR-UTMB in passato ha portato male a tanti big, però… never say never. Tra i top occhio ancora a Didrik Hermansen, norvegese capace di arrivare secondo alla Western States, vincere la LUT e la Transgrancanaria. Ha le carte in regola per una top 3, però è alla sua prima UTMB. Il lituano Gediminas Grinius del Trailrunning Team Vibram non è più una sorpresa. Il podio all’UTMB sarebbe la consacrazione definitiva ed è assolutamente alla sua portata. Il runner del Team Scott Andy Simonds è al top in questa stagione (ha vinto anche la LUT), sarà da capire come si comporterà su questa distanza. Occhio, sempre in casa Vibram, a Javi Dominguez, terzo a sorpresa nel 2013, terzo alla LUT e ai Mondiali ISF.
OUTSIDERS? - Un pronostico all’UTMB è quanto di più difficile si possa chiedere. Le edizioni passate sono state ricche di sorprese… Altri uomini da controllare sono sicuramente i francesi, da Fabien Antolinos a Sébastien Camus, Tomas Lorblanchet, Julien Chorier, Aurelien Collet, Ludovic Pommeret, Arnaud Lejeune. Dovrebbero essere in gara anche Jordi Bes, Tim Tollefson, Francesc Solé, Stephan Hugenschmidt…
ITALIANI - Le ultime edizioni sono state un po’ indigeste e dal 2008 siamo fuori dalla top ten (anche se Ivan Geronazzo nel 2014 ha fatto un tempo migliore di Massimo Tagliaferri, che non ha però garantito la top ten). Chi sarà al via nel 2016? Il top runner è Giulio Ornati. Si è preparato a lungo per questo evento e in allenamento ha fatto registrare prestazioni molto confortanti. La gara è un’altra cosa e l’UTMB è ‘un’altra gara’, ma ha tutte le carte per lasciare il segno. Poi ci saranno Marco Zanchi, Ivan Geronazzo e Christian Modena. Nella start list Elite risultano anche: Daniele Fornoni, Matteo Pigoni, Stefano Ruzza, Paolo Rossi, Michele Evangelisti, Nicola Bassi, Gianluca Palli, Ivano Molin, Tomaso Mazzoli, Stefano Bernini.
DONNE - La favorita naturale dovrebbe essere Rory Bosio, vincitrice nel 2013 e 2014 e detentrice del record. Nel 2016 però una sua vittoria non è così scontata e la non buona prestazione alla LUT dimostra che non è al top. Dagli States dicono che nel 2015 è stata impegnata nella realizzazione di un reality quest’anno non ha passato lunghi periodi in zona Monte Bianco per allenarsi… Potrebbe essere l’anno di Uxue Fraile, seconda l’anno scorso o di Caroline Chaverot, ritirata l’anno scorso ma al top nel 2016 con la vittoria alla Transgrancanaria, alla Mont Blanc 80 Km e ai Mondiali ISF. Bisogna vedere se avrà recuperato. Potrebbero essere da podio Denise Zimmermann, terza l’anno scorso, e la connazionale svizzera Andrea Huser. Emilie Lecomte ha due vittorie alla Diagonale des Fous e una al Tor des Géants, sarà sicuramente top ten ma più difficilmente da podio, potrebbe esserlo invece Magda Boulet, statunitense seconda alla CCC 2015 e vincitrice alla WS 2015. Occhio anche alla francese Juliette Blanchet, all’inglese Jasmin Paris, terza ai Mondiali ISF e all’ungherese Ildiko Wermescher. Tra le statunitensi da segnalare anche Aliza Lapierre e Amy Sproston.
ITALIANE - Francesca Canepa, seconda nell’edizione accorciata del 2012, non ha più avuto un buon feeling con l’UTMB nelle edizioni successive. La valdostana ha tutte le carte in regola per fare una buona prova, anche da podio, non ci sono dubbi. Dipenderà dalla gestione in gara e dalla testa, ma qualche soldo lo si potrebbe scommettere. Nelle Elite risulta iscritta anche Federica Boifava. Federica è una fuoriclasse, ma allo stesso tempo un ‘cavallo pazzo’, tutto è possibile…
CCC - Al via domani mattina alle 9 da Courmayeur la CCC, Courmayeur-Champex-Chamonix, 101 km e 6.100 m D+. Tra le donne torna sui sentieri ‘madame UTMB’, Lizzy Hawker. Tra gli uomini occhi puntati sui francesi Michel Lanne, Cyril Cointre, sul greco Dimitrios Theodorakakos tra gli altri. Tra gli italiani fari puntati su Giuliano Cavallo, mentre tra le donne ottime sensazioni per Virginia Oliveri, data al top. Attenzione anche a Cristiana Follador e alla… quasi italiana Yulia Baykova…
Xavier Thevenard fa poker con la OCC
Due azzurre sul podio rosa: Lara Crivelli e Sonia Locatelli
Xavier Thevenard ha fatto poker: dopo la CCC nel 2010, l'UTMB nel 2013 e 2015 e la TDS nel 2014, il francese ha messo in bacheca anche la OCC. 5h28’37” il suo tempo. Distanza inedita per l'ultra-runner francese, che ha usato la gara come allenamento per l'obiettivo di fine stagione, l'Ultra Trail del Monte Fuji. Piazza d’onore per il marocchino Rachid El Morabity in 5h43’23”, plurivincitore della Marathon des Sables e primo africano su un podio UTMB, terzo l’altro francese Thibaut Baronian in 5h43’48”. In casa Italia: tredicesimo Marco Mangaretto, quindicesimo Giovanni Tacchini del Team Crazy, ventiseiesimo Cesare Clap.
DONNE - Nella gara femminile brillano le azzurre: la vittoria va alla spagnola Mercedes Arcos Zafra in 6h54’13”, ma alle sue spalle si piazzano Lara Crivelli (7h34’06”) e Sonia Locatelli del Team Salomon (7h34’19”). E nella top ten anche Anna Biasin settima, e Francesca Scribani ottava.
STECK E DAWA SHERPA - In gara anche due 'mostri sacri', l'alpinista svizzero Ueli Steck e il vincitore della prima edizione dell'UTMB, il nepalese Dawa Sherpa. Trentatreesimo il primo e quartunesimo il secondo.
La TDS rosa alla francese Delphine Avenier
Seconda la statunitense Meredith Edwards
Trentesima assoluta, prima nella classifica rosa: la TDS è di Delphine Avenier. Vittoria in rimonta della francese dopo un testa a testa con la statunitense Meredith Edwards: 18h46’24” il tempo della prima, 18h59’26” quello della seconda. Sul terzo gradino del podio la francese Christelle Bard in 19h29’06”, quarta la spagnola Carmen Maria Perez Serrano in 19h43’12”, quinta la portoghese Natércia Silvestre in 19h58’02”. Quindi la francese Christine Denis Billet, seguita da due azzurre, Annalisa Giovanna Faravelli e Marta Poretti, mentre completano la top ten la tedesca Anja Karau e la spagnola Marian Bertolo Dominguez. Diciottesima l’altra italiana Roberta Cariolato.
L'attesa e' finita: torna il Kima
Domenica il via alle 6.30
Dopo un'attesa durata due anni, tutto è pronto per la Corsa sul Sentiero Roma: torna il Kima. Una gara ‘miticap, su un percorso tra i più tecnici nel panorama mondiale in Val Masino, divenuta un evento biennale dal 2008. Boom di richieste con oltre 700 domande di pre-iscrizione e pettorali assegnati a 300 atleti élite provenienti da 29 nazioni diverse. La partenza è fissata per domenica alle ore 6.30 da Filorera.
7 passi tutti sopra i 2.500 metri per 52 km e un dislivello complessivo di 8.400 metri, per una seconda tappa delle Skyrunning World Series Extreme tutta da vivere. Organizzata da Ilde Marchetti, dopo una salita lungo la carrozzabile che sale a Predarossa, gli atleti inizieranno il percorso tecnico con l'impegnativo tratto fino al Rifugio Ponti e la Bocchetta Roma prima di affrontare la salita al Passo del Cameraccio dove è posto il traguardo volante a quota 2.950 metri. Qui inizia la parte più tosta con ferrate, tratti attrezzati con catene e traversata su pietraie granitiche al cospetto di montagne dove si è scritta la storia dell'alpinismo come Cengalo, Badile e Disgrazia. Si sale al Passo Torrone prima di arrivare al Rifugio Allievi, al Passo d'Averta, al Qualido e al temuto Camerozzo prima di scendere verso il Rifugio Gianetti dove inizia l'ultimo tratto di salita fino al Passo del Barbacan; da qui una discesa veloce fino alla Omio e giù ai Bagni di Masino dove con un lungo falsopiano si raggiunge il traguardo a Filorera. Tre i cancelli orari previsti, il primo in Bocchetta Roma dopo 3 ore di gara (mezz'ora in più al femminile), il secondo al Rifugio Allievi dopo 5h 30' e l'ultimo alle 8 ore in Gianetti, con un arrivo entro le 10 ore al maschile e 11 al femminile. Dopo un'edizione 2014 chiusa in lacrime per un secondo posto dopo aver perso il sentiero quando conduceva solitaria al comando, rivedremo la forte atleta svedese Emelie Forsberg, ancor più felici soprattutto per il suo recupero dalla rottura del crociato una gara di skialp invernale. A correre con lei ci sarà fra le altre, Nuria Dominguez. Al maschile a cercare di battere il tempo record di Kilian (assente quest'anno, in questi giorni in spedizione in Himalaya per il tentativo di record di salita e discesa dall'Everest) di 6h 12' 20" ci sarà il pluri-campione di corsa in montagna Marco De Gasperi (Scott Italia), al rientro da un'infortunio che l'ha fermato proprio mentre avrebbe voluto tentare il record sul Monte Rosa a metà luglio insieme al britannico del Team Salomon Tom Owens, atleta affezionato al Kima, il francese del Team Scott Alexis Sévennec, Jonathan Alban, Sota Agawa, Stefano Butti e tanti altri.
TDS live, Franco Colle’ in lotta per il podio
In testa ancora Pau Capell
19.40 - Pau Capell viaggia ancora in testa alla classifica: lo spagnolo è già transitato alle 19.39 a Bellevue. Al Col du Tricot alle sue spalle l’altro spagnolo Yeray Duran Lopez con dieci minuti di vantaggio su Ugo Ferrari che ha passato Franco Collè, comunque staccato di soli 3’ dal francese.
Nella gara rosa cambio al vertice al Col du Joly con la francese Delphine Avenier davanti di circa due minuti sulla statunitense Meredith Edwards.
18.10 - Ancora Pau Capell in testa, ma al passaggio a Les contamines, dopo 95km, Franco Collè è superato da Yeray Duran Lopez che viaggiacon un minuto di vantaggio. A due minuti da Collè c’è il francese Ferrari.
17.35 - Pau Capell è passato a Les Contamines alle 17.22, ma alle sue spalle Franco Collè viaggia in seconda posizione: già al Col de Joly il valdostano era riuciuto a superare il francese Ugo Ferrari. Un vantaggio di circa tre minuti che adesso è salito a cinque.
I primi concorrenti della TDS sono oltre metà percorso. Al passaggio al Cormet de Roselend era in testa Pau Capell: secondo a Bourg St.Maurice lo spagnolo ha preso il comando della gara. Alle sue spalle gara in rimonta per il francese Ugo Ferrari seguito da Franco Collè. Il valdostano è stato sempre molto regolare: quinto al Piccolo San Bernardo e Bourg St.Maurice, quarto al Passeur de Pralognan e prima del passaggio al Cormet de Roselend ha passato anche lo spagnolo Jessed Hernandez Gispert, spesso al comando nella prima parte di gara sceso dalla quarta alla settima posizione. Quarto così è lo spagnolo Yeray Duran Lopez, passato per primo a Bourg St.Maurice.
Nella gara femminile guida la statunitense Meredith Edwards in un testa a testa con la francese Delphine Avenier. Terza l’altra francese Delphine Roux, settima a Fort de la Platte l’azzurra Maria Poretti.
Franco Colle' terzo alla TDS
Vittoria dello spagnolo Pau Capell
Ce l’ha fatta Franco Collè a salire sul podio della TDS. La vittoria è andata a Pau Capell che è arrivato sul traguardo di Chamonix in 14h45’44”: prova all’attacco dello spagnolo che ha guidato in solitaria la seconda parte di gara. Piazza d’onore per Yeray Duran Lopez in 15h14’07”, con bronzo per Franco Collé in 15h32’45” che nel finale ha vinto il testa a testa con il francese Ugo Ferrari, quarto in 15h47’17”. Quinto lo spagnolo Jordi Gamito in 16h01’05”, mentre completano la top ten l’australiano Majell Backhausen, il portoghese Francisco Freitas, i francesi Ronan Moalic e Patrick Bohard e l’ecuadoriano Joaquin Lopez.
Ecotrail del Gran Sasso a Carlo Colaianni
Nella gara rosa a segno Raffaella Tempesta
Domenica scorsa Fonte Cerreto-Assergi, nell’Aquilano, in programma la dodicesima edizione dell’Ecotrail del Gran Sasso. Di trail questa manifestazione, organizzata dall’associazione Smile&Go, ha solo il nome, infatti i passaggi tecnici oltre i 2000 metri unitamente all’asprezza del tracciato (1400 metri di dislivello in meno di 14km) la rendono una delle competizioni più tecniche del circuito Parkstrail del centro Italia. Tanta gente lungo il tracciato e un magnifico sole hanno caratterizzato lo scenario della competizione svoltasi su un percorso di gara che in gran parte ricalca (in versione ridotta in termini di chilometraggio e dislivello) quello della Gran Sasso Skyrace teatro a fine luglio dei campionati mondiali U-23.
Vittoria per distacco di Carlo Colaianni (Team Tecnica-Bogn da Nia) che con il tempo di 1h41’ ha preceduto Donatello Di Sante (Parkstrail Promotion) e Pierino Barbonetti (Runners Chieti). Nella gara rosa vittoria della reatina Raffaella Tempesta (Terminillo Trail) che ha chiuso in 2h03’ davanti a Nataliya Shablista (GS Celano) e alla piemontese Mara Calorio (Atletica Cumiana Stilcar). Tempesta e Colaianni si sono aggiudicati anche il Km verticale, all’interno della gara, il primo, cronologicamente parlando, di tutto l’Appennino, nato nel 2004.