Egea Aritz e Silvia Rampazzo si prendono il Giir di Mont

Premana in festa per il suo Giir di Mont. La ventiseiesima edizione della classica lecchese ha visto il successo di Egea Aritz e Silvia Rampazzo.

Cristian Minoggio ©Newspower Canon

Il basco ha chiuso i 32 km in 3h22’05”, precedendo Cristian Minoggio (3h24’45”) e Daniel Antonioli (3h30’06”), quarta piazza per Alberto Comazzi (3h30’23”), quinto Filippo Bianchi (3h30’30”), quindi Ionut Zinca, Danilo Brambilla, Daniele Cappelletti, Jan Zemaník e Davide Invernizzi a completare la top ten.

Il podio maschile ©Newspower Canon

Nella gara rosa Silvia Rampazzo si è imposta in 3h54’52” in un testa a testa con Elisa Desco (3h58’45”) e Denisa Dragomir (3h59’41”); ai piedi del podio la scozzese Charlotte Morgan e Daniela Rota. Nelle prime dieci Maite Maiora, Barbara Bani, Giulia Compagnoni, Luisa Nicandra Peña Vasquez e Marta Cereda.

Il podio femminile ©Newspower Canon

Nella Mini da 20 km, primo il keniano Dennis Bosire Kiyaka in 1h39’53, davanti a Gabriele Bacchion (1h42’03”) e Giovanni Rossi (1h43’27”), quarto Andrea Prandi e Luigi Pomoni. Sul podio femminile sale sul gradino più alto Sara Rapezzi (2h09’59”), seconda Arianna Oregioni (2h10’48”) e terza Lorenza Combi (2h14’04”), quarta Elisa Pallini, quinta Serena Gianola.


Sigillo di Kilian Jornet nelle World Series

Sigillo di Kilian Jornet alla Skyrace Comapedrosa, tappa andorrana delle Migu Run Skyrunner World Series: il catalano ha chiuso i 21 km con 2.300 metri di dislivello, in 2h33’18”, davanti allo svizzero Pascal Egli (2h36’29”) e allo svedese Petter Engdahl (2h39’12”), quarto il britannico Finlay Wild (2h41’34”), quinto lo spagnolo Alejandro Forcades Pujol (2h42’20”). Nella gara rosa arriva la vittoria della svedese Lina El Kott al traguardo in 3h03’04”, davanti a Laura Orgué (3h06’54”) ella sorella Sanna (3h11’53”), ai piedi del podio la spagnola Sheila Avilés Castaño (3h11’55”), quinta la britannica Holly Page (3h16’19”).


A Farbmacher e Berglund la GUT, quarto Kienzl

Edizione indimenticabile per Grossglockner Ultra Trail powered by Dynafit. La gara austriaca partita venerdì notte ha visto i successi di Thomas Farbmacher (14h25’41’’) e Kristin Berglund (17h03’15’’). Nella 110 km secondo posto per André Purschke e Peter Gross, tra le donne secondo gradino del podio per Juliette Blanchet del Team Vibram e terzo per Vroni Heidrich. Al quarto posto l’altoatesino Peter Kienzl. Nella gara di 75 km vittoria di Hannes Namberger (8h01’38’’) su Jordi Gamito Baus e di Meryl Cooper (11h07’27’’) su Evelyne Lachner; nella 50 km successi per Florian Reichert (4h37’13’’) e Irén Tiricz (5h35’59’’), nella 30 km di Christian Kreidl (2h49’27’’) e Marcela Vasinova (3h35’24’’). Nella versione 110 km a staffetta, vittoria del duo Gediminas Grinius-Pau Capell (Vibram-TNF) in 13h16’32’’.


La zampata di Marco Zanchi alla OUT

Marco Zanchi conquista l’Orobie Ultra Trail: il portacolori del Team Vibram chiude i 140 km con 9500 metri di dislivello arrivando da Clusone a Bergamo in 23h14’31”, nuovo best crono della OUT. Alle sue spalle Oliviero Bosatelli in 24h05’40”, con Fabio Di Giacomo in 25h31’56” a completare il podio, quarti Maurizio Gualeni e Matteo Bolis, insieme sul traguardo in 27h38’25”. Nella gara rosa affermazione di Isabella Lucchini con il tempo di 31h07’25” precedendo Emanuela Tonetti Scilla in 32h10’36” e Giulia Vinco 32h13’45”; ai piedi del podio la ceca Petra Mücková e la moldava Viorica Malai.
Nel Gran Trail Orobie (70 km con 4200 metri di dislivello) affermazione di Luca Carrara in 8h40’52” davanti al neozelandese Sam McCutcheon (8h45’34”) e lo sloveno Martin Halasz (8h48”55”). La regina del GTO è Martina Valmassoi in 9h34’02” davanti alla polacca Natalia Tomasiak (10h57’08”) e Giulia Zanotti (11h 11’34”).

Luca Carrara ©Salomon

Doppietta svizzera alla Red Bull K3

Doppietta svizzera alla Red Bull K3: tremila metri di dislivello da Susa al Rocciamelone, tappa del Vertical Kilometer World Circuit. Detta legge Martin Anthamatten del Team Salomon che chiude in 2h06’13”, davanti allo sloveno del team Dynafit Luka Kovačič in 2h12’01”, con terzo il francese Xavier Gachet in 2h12’09”, ai piedi del podio l’andorrano Ferran Teixido e lo svizzero Andreas Steindl mentre nei primi dieci troviamo lo svizzero Camille Caparros, Tobias Geiser, Daniele Felicetti, Fabio Cavallo e Henry Hofer.
Al femminile a segno Victoria Kreuzer (anche lei del Team Salomon) in 2h24’03”, davanti alla francese Axelle Mollaret (2h33’42”) con terza Camilla Magliano (2h38’46”), quarta Chiara Giovando, quinta la slovacca Marianna Jagercikova, quindi Paola Gelpi, le francesi Jessica Pardin, Corinne Favre e Mallaurie Mattana, Chiara Caminada a completare la top ten.


Monte Rosa Walser Trail per due: primi Gianluca Galeati e Luca Manfredi Negri

Monte Rosa Walser Trail atto sesto. 200 atleti da 20 differenti nazioni hanno alzato il sipario sulla kermesse valdostana disegnata sui sentieri e le vie dei suggestivi borghi di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité, Ayas e Brusson. Partenza, come da programma, alle ore 19 e poi via, al calare del giorno, sulla prima ascesa verso Sant’Anna. I migliori si sono subito messi al comando tenendo alta l’andatura. Al passo di La Salza, Gianluca Galeati e Luca Manfredi Negri sono passati appaiati. Tra loro un testa a testa irrisolto sino al traguardo di Gressoney. A questo primo intermedio, anche Laura Besseghini e Sonia Glarey avevano un gap risicatissimo. Accompagnati da un’eclissi che ha colorato la luna di rosso tutti i concorrenti hanno superato la notte puntando la base vita di Brusson.
Nella successiva ascesa verso il rifugio Arp e colle Palasina il lecchese Manfredi Negri ha tentato l’affondo, ma Galeati ha ricucito il gap. Di qui la decisone di proseguire insieme sino al traguardo tagliato ex aequo in 19h59’06”. Sul gradino più basso del podio è salito Nicola Poggi con un gap di 1h32’43”, mentre quarta assoluta e prima donna giunta Laura Besseghini. Già vincitrice al Trofeo Mezzalama la polivalente atleta valtellinese è stata accolta a suon di applausi con un finish time di 20h48’30”. Quinto assoluto il local Matteo Chatrian (20h53’04”). A proposito di local applausi a scena aperta per Giuditta Turini, autrice di una sorprendente rimonta e seconda assoluta davanti Sonia Glarey e Chiara Boggio.

© Maurizio Torri & Luca Facco

La Südtirol Ultra Skyrace sorride a Rabensteiner e Pedevilla

Questo pomeriggio Alexander Rabensteiner ha vinto la sesta edizione della Südtirol Ultra Skyrace. Il 42enne di Chiusa ha completato il percorso di 121 chilometri e 7.554 metri di dislivello in 18h33’08’’. Per Rabensteiner si tratta della quarta vittoria in questa corsa estrema lungo l'alta via Hufeisentour nelle Alpi Sarentine. Tra le donne si è imposta Anna Pedevilla della Val Badia che, con un tempo di 20h51’45’’ ha stabilito un nuovo record. Nella classifica generale risulta in sesta posizione. «È stata certamente la vittoria più dura. Non sono mai entrato in crisi così tante volte. Crisi che, comunque, ho superato bene, fermandomi a riposare e a mangiare. Walter Manser, Matthias Dippacher, Jimmy Pellegrini e io siamo partiti molto velocemente. Tutti abbiamo risentito di questa velocità iniziale. Ora sono proprio contento della vittoria che, veramente, non mi aspettavo» ha dichiarato Rabensteiner al traguardo. Al secondo posto si è classificato lo svizzero Walter Manser che, a un certo punto, vantava persino un vantaggio di 15 minuti su Rabensteiner. Al Lago San Pancrazio, però, a causa di crampi allo stomaco ha dovuto lasciar passare l'altoatesino. Manser ha raggiunto il traguardo dopo 18h47’32’’. Il podio è stato completato dal tedesco Matthias Dippacher con un tempo di 19h13’32’’. Dippacher ha partecipato anche alla prima edizione della Südtirol Ultra Skyrace, dove si era classificato secondo dietro a Rabensteiner.

PEDEVILLA SUPER -Tra le donne, fino a metà gara pareva dovesse vincere, come lo scorso anno, Maria Kemenater. Poi però Anna Pedevilla, di Pieve di Marebbe, ha messo in moto il turbo. Con 20H51’45’’ è stata la prima donna a rimanere sotto le 21 ore, battendo il record di Annemarie Gross di oltre un'ora. »Non riesco a spiegarmi la mia prestazione. È incredibile. Per me Annemarie Gross è una fuoriclasse e non avrei mai sognato di avvicinarmi a lei. Il percorso è piuttosto tecnico, soprattutto di notte, e non è adatto a tutti. È bello ma faticoso. Bisogna prepararsi bene» ha commentato la Pedevilla, mamma di quattro figli. In seconda posizione ha chiuso l’ungherese Ildiko Wermescher, che da anni è residente in Germania.

Anna Pedevilla

SÜDTIROL SKYRACE - Nei 69 chilometri si è imposto Johannes Klein di Oberstdorf, mancando il record del percorso di tre minuti con un tempo di 7H07’41’’. Al secondo posto si è classificato il russo Evgenii Pishchalov, mentre il vincitore dello scorso anno, Stefan Tschurtschenthaler, ha tagliato il traguardo terzo. Tra le donne si è imposta la beniamina locale Regina Spiess. Dopo vari secondi posti nella gara di casa sua, la 45enne della Val Sarentino questa volta è riuscita ad arrivare prima. La Spiess non è riuscita a rimanere sotto le 9 ore per soli sette secondi e ha relegato al secondo e terzo posto la tedesca Julia Witt e la svizzera Kerstin Dusch.

SÜDTIROL SKY MARATHON - La Südtirol Sky Marathon con una lunghezza di 42,2 chilometri e 2.863 metri di dislivello è stata vinta dall'austriaco Daniel Rohringer che ha tagliato il traguardo a Sarentino dopo 4h14’38’’. Al secondo posto si è classificato il 37enne Hansrudi Brugger, ex capitano di FC Südtirol e oggi appassionato runner. Il bolzanino Domenico Nicolazzo ha terminato la gara al terzo posto. Edeltraud Thaler, invece, è arrivata a Sarentino piena di rabbia. La Grand Dame dell'atletica leggera altoatesina ha sbagliato strada e, alla fine, ha percorso circa due chilometri in più degli altri. Nonostante tutto, con un tempo di 5h20’31’’, è riuscita a vincere. Il podio è stato completato dalla tedesca Kathrin Angerer e dalla gardenese Birgit Klammer.

SÜDTIROL SKYTRAIL - La distanza di 27 chilometri con poco più di 1.000 metri di dislivello, da Sarentino a Bolzano, era òa novità del 2018. La vittoria è andata a Thomas Holzmann di San Genesio, che ha completato l'itinerario in 2h14’22’’. Georg Widmann di Termeno si è classificato secondo con un ritardo di 49 secondi, mentre al terzo posto si è piazzato il tedesco Markus Mey. La vincitrice tra le donne, invece, è francese: la parigina Mathilde Vinet ha trionfato in 2h42’38’’ ore, lasciandosi alle spalle le altoatesine Isabel Tribus e Angelica Huber (Merano/2:50.24).

 

 

 


Domenica debutta MEHT

Domenica debutta MEHT, la Monterosa EST Himalayan Trail. Si gareggia sotto la parete est del Monte Rosa con partenza e arrivo a Macugnaga. La gara regina è la 60 km con 4.450 metri di dislivello, ma ci sarà anche una 25 km (1.850 m D+) e una staffetta (35 + 25 km). Sabato alle 10 l’apertura del Meht Village in frazione Pecetto, alle 17 il briefing alla Kongresshaus. La partenza della gara lunga e delle staffette alle 4 di domenica da Staffa; alle 10 quella della 25 km. Gli organizzatori hanno preparato una guida per gli spettatori (per vederla potere scaricarla cliccando qui), oltre ad una app (Monterosa EST Himalayan Trail) dedicata tutta alla gara. Testimonial e consulente tecnico del MEHT è Giulio Ornati, ovviamente con il pettorale sulla griglia di partenza.


Capell, Grinius e Kienzl al via del Grossglockner Ultra Trail

Ci siamo, questa sera alle 22 partirà il Grossglockner Ultra Trail powered by Dynafit, che si corre su uno dei percorsi più spettacolari del mondo, attorno alla montagna più alta dell’Austria. Sono attesi 1.800 partecipanti da oltre 40 Paesi sulle quattro distanze previste. Sono in calendario l’Ultra-Trail (110 km, 6.500 m D+), il Trail (75 km, 4.000 m), il Kalser Tauern Trail (50 km, 2.000 m D+) e il Weisse Gletscherwelt (30 km, 1.000 m D+). Il percorso della gara regina segue in gran parte il giro Glocknerrunde, intorno alla montagna più alta dell'Austria, il Grossglockner (3.798 m). Start e arrivo si trovano a Kaprun, nella regione del Pinzgau, che fa parte del land di Salisburgo. La novità del 2018 è il percorso da 75 km e c’è anche la possibilità di correre l’Ultra-Trail in staffetta da due, con cambio a Kals. In questo caso la prima frazione è di 60 km e 4.500 m D+, la seconda da 50 e 2.000 m D+.

PARTERRE DE ROI - Il livello degli atleti al via è molto alto. Qualche nome? Pau Capell (The North Face), Gediminas Grinius (Team Vibram), Juliette Blanchet (Team Vibram), Scott Hawker (Team Vibram), Kristin Berglund (Salomon Running Austria), Sacha Devillaz (La Sportiva), Sebastién Camus (Team Garmin), Sylvain Camus (Team Garmin), Jordi Gamito Baus (Compressport), Florian Reichert (Arc’teryx) e, last but not least, Peter Kienzl (Dynafit).


Anche Kotka e Anthamatten alla Red Bull K3

Sono 450 gli atleti iscritti al Red Bull K3 del 28 luglio 2018 a Susa, 28 nazioni rappresentate (Andorra, Australia, Austria, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,Grecia, Italia, Lettonia, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Peru, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina, USA, Venezuela) e 175 gli stranieri a dimostrazione del successo internazionale dell’evento. Gli atleti affronteranno in 9,7 km ben 3.038 m di dislivello positivo, uno sforzo accentuato nel famoso tratto del ‘pratone’ dove le pendenze si fanno impossibili. La prova fa parte del Vertical Kilometer World Circuit, il Circuito Mondiale di Kilometro Verticale.

TOP - Numerosissimi i campioni che hanno confermato la loro presenza. In campo femminile, saranno al via le prime due atlete dell’anno scorso, l’italiana Camilla Magliano e la svizzera Victoria Kreuzer. Ma attenzione a due trailer di livello mondiale: la svedese Mimmi Kotka, in forma smagliante, vincitrice quest’anno della Marathon du Mont Blanc e già vincitrice della TDS e CCC e la neozelandese Anna Frost, già due volte vincitrice della leggendaria Hardrock negli Stati Uniti. Da non sottovalutare l’iberica Alba Xandri, la finlandese Susanna Saapunki, la danese Katrine Villumsen, la ceca Zuzana Krchova, le svizzera Elise Chabbey e Maya Chollet, le francesi Jessica Pardin e Corinne Favre, le nostre Chiara Giovando, Francesca Bellezza, Paola Gelpi, Corinna Ghirardi, Graziana Pé e Cecilia Pedroni. In campo maschile, numerosi gli atleti top stranieri. Il favorito numero uno è lo svizzero Martin Anthamatten, vincitore l’anno scorso, primo uomo a scendere sotto le due ore, mentre Remi Bonnet il suo più accreditato avversario ha dovuto dare forfait per un infortunio occorsogli in queste ultime settimane. Saranno al via anche l’andorrano Ferran Teixido già secondo nel 2015, il giovane sloveno Luka Kovacic, gli austriaci Philipp Brugger, David Wallmann e Dominik Salcher, il britannico Michael Jones, gli spagnoli Ivan Cuesta e Isaac Barti Sola, e i francesi Romain Berger, Adrien Perret e Yoann Sert. Gli italiani saranno capitanati dall’altoatesino Hannes Perkmann terzo ai Campionati del Mondo Vertical Kilometer nel 2016, ma da non sottovalutare Patrick Facchini, Henry Hofer che vorrà migliorare il quinto posto dell’anno. Al via anche Daniele Felicetti e il valsusino Simone Eydallin. Appuntamento quindi per tutti sul mitico pratone a spingere con il tifo gli skyrunner in vetta al ‘Roccia’.


Tutto pronto per la Südtirol Ultra Skyrace

Tutto pronto per la Südtirol Ultra Skyrace, 121 chilometri e 7.554 metri di dislivello che si snodano lungo l'alta via Hufeisentour nelle Alpi Sarentine. Alexander Rabensteiner l’ha già vinta tre volte. Dopo una pausa di tre anni, il detentore del record quest'anno è nuovamente al via e parte con i favori del pronostico. Ci proverà anche l’amico Jimmy Pellegrini: i due hanno un grande progetto ad agosto. Partendo da Salorno, intendono circumnavigare l'Alto Adige in senso orario rimanendo il più vicino possibile al confine, su un percorso di 770 km con 60.000 metri di dislivello. Il tutto, possibilmente, in dieci giorni. Per Rabensteiner, il favorito è però lo svizzero Walter Manser: è la prima volta che affronta la Südtirol Ultra Skyrace ma, con la vittoria della Ultra Trail del Lago d’Orta l'ottobre scorso, si è affermato in una gara con caratteristiche simili (120 km/7300 m di dislivello). Attenzione anche a Matthias Dippacher.
Nella categoria femminile, la detentrice del titolo Maria Kemenater dovrà affrontare concorrenti agguerrite, prime tra tutte l'ungherese residente in Germania Ildiko Wermescher e la danese Karen Brogger. Anche la trentina Lorenza Bortoluzzi dello Maddalene Sky Team, l'associazione partner dell'organizzatore ASV Südtirol Ultra Skyrace, dopo aver vinto per due volte (2016, 2017) nella maratona, quest'anno affronta la distanza originale.

Maria Kemenater

NON SOLO ULTRA - Gli organizzatori propongono altri tre percorsi con differenti distanze: la Südtirol Skyrace (69 km), la Südtirol Sky Marathon (42,2 km) e il Südtirol Trail (27 km). La Südtirol Skyrace vedrà alla partenza Johannes Klein, atleta della nazionale tedesca; a fargli concorrenza ci sarà il vincitore dello scorso anno Stefan Tschurtschenthaler. Anche il trentino Mattia Depaoli, che lo scorso anno si era piazzato terzo, è di nuovo ai blocchi di partenza. Nella categoria femminile, l'attenzione è invece puntata su Marie Ann Mcnaughton di Hong Kong, che solo pochi giorni fa ha conquistato il settimo posto assoluto e il 3° nella sua fascia d'età all'Eiger Ultra Trail, gara di oltre 101 chilometri. L’avversaria più dura da battere sarà probabilmente l'eroina locale, Regina Spiess.
Andreas Reiterer è il favorito della Südtirol Sky Marathon. Il 26enne di Avelengo ha già vinto questa gara una volta, in occasione della premiere del 2016, quando stabilì il record tuttora imbattuto di 4h01’41”. Al via l’ex calciatore professionista, Hansrudi Brugger che quest'anno è riuscito per la prima volta a rimanere entro il tempo delle tre ore alla maratona di Vienna. Resta da vedere se saprà mantenere queste forti prestazioni anche sullo sterrato. Anche Alex Stuffer, attualmente il miglior maratoneta altoatesino, si è iscritto alla gara. Tra le donne, la gardenese Birgit Klammer è tra le favorite. Come Reiter, ha vinto la premiere nel 2016 e stabilito il track record, ancora oggi imbattuto, con un tempo di 5h16’04”.
Quanto tempo impiegheranno i più veloci a coprire il percorso da Sarentino a Bolzano? Gli organizzatori non vedono l'ora di conoscere i tempi del nuovo Sky Trail. Gertraud Höllrigl, meranese che vive attualmente in Svizzera, potrebbe far registrare ottimi tempi. L'anno scorso era arrivata seconda alla maratona. Ma pure la tedesca Kathrin Rohleder è nella stretta rosa delle favorite. Tra gli uomini si troverà alla partenza anche l'austriaco Dominik Egger che ha all'attivo un sesto posto al Salomon Zugspitz-Ultratrail 2017. Anche l'altoatesino Martin Berger vorrebbe ottenere risultati eccellenti: l’anno scorso si era piazzato decimo sul tracciato originale.


Orobie Ultra-Trail: ci siamo

Orobie Ultra-Trail: ci siamo. E sarà sui 140 km per arrivare a Bergamo. Alla linea di partenza di Clusone ci saranno tutti i vincitori delle tre passate edizioni Marco Zanchi, Oliviero Bosatelli, Andrea Macchi e Paolo Rossi, ma non saranno soli: dalla Polonia Ilya Marchuk e Piotr Rolbiecki, Jesper Noer dalla Danimarca e lo spagnolo Javier Blanco-Fink. E tra le altre vecchie e nuove conoscenze a giocarsi il podio ci saranno Matteo Colombo, Luca Moro, Maurizio Gualeni, Luca Guerini, Fabio Di Giacomo, Nicola Manessi, Emanuele Ludovisi, Marco Bonfante e Alex Tucci. E come nell’anno 2017 sarà al via recordman di ultra distanze su strada Lucio Bazzana.
Al femminile torna sulle Orobie, dopo la vittoria dell’edizione 2016, Petra Muckova dalla Repubblica Ceca che dovrà stare bene attenta alla bergamasca Melissa Paganelli, già sul gradino più alto del podio di GTO 2017 e che sembra avere le carte in regola per dire la sua sulla distanza regina. Insieme a Petra dal podio della seconda edizione tornano anche Rossana Moré e Marina Plavan alle quali si aggiungono Emanuela-Scilla Tonetti, Giulia Vinco, Isabella Lucchini e Teresa Mustica. Dopo due primi posti nella categoria femminile sulla distanza di 140 km assente speciale per un recente infortunio è Lisa Borzani, che sarà comunque a Bergamo per l’occasione.
Alla partenza della quarta edizione di GTO dal Lago di Carona insieme al detentore del record di gara Luca Carrara troveremo una grigia di partenza piuttosto dinamica, pronta a spingere al massimo per avvicinarsi alle fatidiche 8 ore di gara: Fulvio Dapit, l’argentino Pablo Barnes, lo slovacco Martin Halász, Sam McCutcheon dalla Nuova Zelanda, e i valenciani Diego Marin-Fabra e Lucas Boix.
Senza dimenticare Stefano Rinaldi, Carlo Salvetti e Marco Rossi dell`Erock team, Giovanni Gualdi, Fabio Bonfanti, Rota Donatello e Riccardo Faverio. Anche Mario Poletti sarà al via per la seconda volta sul tracciato di 72 km. Tra le ragazze dopo avere già conquistato sia medaglia d’oro che di bronzo torna Virginia Oliveri, con le compagne del team Salomon Martina Valmassoi e Natalia Tomasiak, la neozelandese Sarah Dallas McCutcheon, Elisabetta Lastri, infine Cristina Sonzogni e Milena Pirola dall`Erock Team.